Cosa succede in città- Pagina 401

De Chirico, le immagini metafisiche

La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino presenta il volume

Riccardo Dottori

Giorgio De Chirico. Immagini metafisiche

La nave di Teseo editore, collana: I fari, 2018


Martedì 18 giugno alle ore 18
Sala Uno piano terra


Insieme all’autore intervengono:

Riccardo Passoni, Direttore GAM

Federico Vercellone, Ordinario di Estetica, Università di Torino

Francesco Poli, Storico dell’Arte Contemporanea, Università di Torino

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Un libro che getta finalmente luce sul mistero delle rappresentazioni enigmatiche della Metafisica di de Chirico.

 

Violenza domestica: se ne parla a San Tommaso

“La violenza domestica. Come riconoscerla per poterla contrastare” è il titolo dell’incontro in programma lunedì 17 giugno alle 21 presso la Chiesa di San Tommaso, nel Salone Inferiore. A promuoverlo è il gruppo “Carpe Deum” della Parrocchia di San Giovanni Battista, Duomo di Torino, dopo la conferenza dibattito, tenutasi lo scorso mese in Duomo, sul tema della possibilità di dialogo tra cristiani e musulmani, cui hanno partecipato don Ermis Segatti e Younis Tawfik.Tema di questo nuovo incontro formativo rivolto agli adulti, oggi più che mai di attualità, purtroppo, è la violenza domestica, di cui verranno analizzate anche le cause e le strategie per gestirla. Interverrà un team di esperti, ostituito da Rosanna Rutigliano, psicologa e psicoterapeuta, perito forense; Matilde Chareun, funzionario giuridico pedagogico del Ministero della Giustizia; lo psichiatra Pietro Rasicci, ex giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Torino, ed Annamaria Testa, presidente del Centro Antiviolenza EMMA.

Mara Martellotta

Parrocchia di San Tommaso, via Monte di Pietà 11, Torino

Stenosi aortica: il weekend della salute

Sensibilizzare le istituzioni, la comunità medico-scientifica e l’opinione pubblica: con questi obiettivi, GISE in collaborazione con SIC e SICCH, lancia la terza tappa del progetto – Illustrati i notevoli vantaggi della TAVI, una procedura estremamente innovativa ma ancora poco utilizzata

 

Torino, 15 giugno 2019 – Un colorato gazebo accoglierà Sabato 15 giugno in Piazza Solferino dalle 10.00 alle 17.00 tutti coloro che vorranno avere maggiori informazioni, raccomandazioni e consigli sulla stenosi aortica, una malattia ancora oggi poco conosciuta. Prende il via così la terza tappa dei weekend della salute del Progetto TAVI è Vita, ideato e realizzato da GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica) in collaborazione con SIC (Società Italiana di Cardiologia) e SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca).

 

Il progetto, coordinato da Giuseppe Musumeci (past president GISE e direttore della struttura complessa di Cardiologia dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo) e Mauro Rinaldi (SICCH, direttore della struttura complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino), prevede quattro weekend della Salute organizzati in altrettante città piemontesi: dopo Cuneo, Novara e Torino la prossima tappa sarà Alessandria (sabato 22 giugno).

 

Durante i Weekend della Salute, cardiologi interventisti del GISE e cardiochirurghi della SICCH saranno a disposizione dei cittadini con visite e consulti gratuiti e per distribuire materiale informativo. Il tema sarà quello della stenosi aortica, una delle malattie più comuni delle valvole cardiache (che in Italia riguardano oltre 1 milione di persone e il 10 per cento della popolazione oltre i 65 anni, la fascia più colpita) e della tecnica operatoria TAVI, ovvero Transcatheter Aortic Valve Implantation, impianto transcatetere di valvola aortica.

 

All’appuntamento di Torino interverranno: Maurizio D’Amico (GISE, Cardiologo interventista presso Città della Salute e della Scienza di Torino), Mauro De Benedictis (GISE, Cardiologo interventista presso Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino), Ferdinando Varbella (GISE, Direttore UO Cardiologia Ospedale di Rivoli di Torino), Paolo Centofanti (Direttore di Cardiochirurgia dell’Ao Mauriziano di Torino) e Michele La Torre (SICCH, Dirigente medico SCDU Cardiologia, A.O.U Città della Salute e della Scienza di Torino).

***

Il progetto “TAVI è VITA” nasce con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni, la comunità medico-scientifica e l’opinione pubblica sul tema della stenosi aortica, una delle malattie più comuni delle valvole cardiache (che in Italia riguardano oltre 1 milione di persone e il 10 per cento della popolazione oltre i 65 anni, la fascia più colpita) e sulla tecnica operatoria TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation, impianto transcatetere di valvola aortica), procedura estremamente innovativa ma che risulta essere attualmente sottoutilizzata. A oggi, infatti, sono soltanto circa 110 i pazienti trattati ogni milione di abitanti rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche.

 

La stenosi (restringimento) severa della valvola aortica può essere trattata sia tramite sostituzione chirurgica tradizionale della valvola aortica (SAVR), intervento che richiede anestesia generale, incisione piò o meno estesa sul torace, circolazione extra-corporea a cuore fermo, sia tramite TAVI, intervento mini-invasivo che si esegue nella maggior parte dei casi senza anestesia generale e con impianto della nuova valvola attraverso l’arteria femorale. Nel caso della TAVI il paziente potrebbe venir dimesso nel giro di 1 o 2 giorni se non sono presenti particolari complicanze procedurali.

 

Dal 2007, anno di introduzione della procedura, al 2018 in Italia sono stati effettuati oltre 30.000 impianti tramite TAVI, con incremento annuo costante (da 98 impianti nel 2007 a oltre 6.800 nel 2018).

 

Il titolo del progetto “TAVI è VITA”, nato dall’utilizzo del nome della procedura e del suo anagramma, evidenzia la rilevanza della tecnica che ricopre una funzione propriamente salvavita. La TAVI, sebbene sia stata inizialmente destinata solo ai pazienti non trattabili chirurgicamente, è oggi difatti indicata anche per i pazienti a rischio moderato che potrebbero avvalersi di una migliore qualità e aspettativa di vita rispetto al trattamento chirurgico o alla sola terapia medica. Tuttavia la tecnica è oggi ancora sottoutilizzata. A confermarlo è un’indagine Doxa realizzata su un campione di 150 medici di medicina generale (MMG) e 100 cardiologi di base e che, fra l’altro, ha motivato e giustificato la nascita di “TAVI è VITA”. A oggi, secondo una recente indagine Doxa, sono soltanto circa 110 i pazienti trattati ogni milione di abitanti rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche.

 

L’importanza del progetto, sostenuta dai risultati dell’indagine Doxa, ha spinto tutte le maggiori società del panorama cardiologico a collaborare alla creazione dell’iniziativa. I risultati della ricerca hanno dimostrato come sia doveroso intervenire non solo presso medici di medicina generale e cardiologi di base, soggetti coinvolti nella ricerca, ma anche a livello generale presso la popolazione più a rischio.

 

Risultano necessari, infatti, eventi e corsi per aumentare e strutturare le conoscenze dei MMG e favorire la proposizione della procedura di intervento TAVI ai propri pazienti, nonché meeting dedicati alla TAVI per approfondire i dubbi attuali del cardiologo rispetto alla tecnica e alle indicazioni di intervento. Infine, per migliorare i livelli di conoscenza della patologia e soprattutto della tecnica TAVI presso la popolazione, può favorire la share of voice e la richiesta diretta al medico da parte del paziente e, di conseguenza, una maggiore potenziale diffusione di utilizzo della tecnica.

 

Pagina Facebook: @ProgettoTAVIVita

Sito: http://www.progettotavivita.it/

 

Economia circolare per grandi e piccini

Nell’ambito del progetto OSCE (Open Source  and Circular Economy) days, un evento di portata internazionale che da diversi anni si svolge in diverse città del mondo, tra cui
Torino, greenTO organizza gli OSCEdays Torino 2019, tre giornate in cui si discuterà di modelli di economia circolare e si offriranno laboratori per grandi e piccini. Obiettivo dell’evento di promozione è quello di sensibilizzare la popolazione locale sulla necessità di passare a un nuovo
paradigma economico, più sostenibile, che affondi le sue radici a livello locale (partendo dalle città) e si sviluppi, con un approccio bottom-up, ai livelli più alti di istituzione.
Il programma del festival
Giovedì 13/06/2019 18:00-20:30: Aperitivo circolare – Anteprima OSCEdays
● 18:30 – 19:00: presentazione dell’evento e talk sul progetto Food Pride
● 19:00 – 20:45: aperitivo circolare con Food Pride e concerto di Accordi Disaccordi
Venerdì 14/06/2019: OSCEdays TALKS
● 18:00 – 18:30: OSCEdays TALK: Marco Mangione presenta Progetto ReLand – Parco del
Riuso
● 18:30 – 19:00: OSCEdays TALK: Nadia Lambiase presenta Mercato Circolare
● 19:00 – 19:30: OSCEdays TALK: Carlo Boccazzi presenta Hackability
Sabato 15/06/2019: OSCEdays TALKS + OSCElab WORKSHOP
• 11:00 – 11:30: OSCEdays TALK: “Design sistemico: tra B Corp ed economia circolare”
con Germana Borzellieri
• 11:30 – 12:00: OSCEdays TALK: Rosso Gentile Agriforno
• 12:00 – 12:30: OSCEdays TALK: Nicola Laguzzi presenta Radici a Moncalieri –
birrificio in autoproduzione
• 12:30 – 13:00: OSCEdays TALK: Architettura per la sostenibilità con Luca Raimondo
(Ordine degli Architetti di Torino)
• 15:30 – 17:30: OSCElab WORKSHOP con Fablab Pavone
Gli interventi dei relatori saranno suddivisi in quattro tematiche legate alla città
circolare: ALIMENTAZIONE, PRODUZIONE (di beni, servizi ed energia), EDILIZIA e MOBILITÀ.
Nello spazio che ospiterà l’evento sarà inoltre allestita una piccola libreria “open”, a
disposizione dei partecipanti, dove chiunque potrà lasciare e prendere liberamente libri,
in un’ottica di raccolta e riuso, in sintonia con il tema dell’evento.

Il Comune aderisce al Torino Pride

La Città di Torino aderisce al Torino Pride del 15 giugno.  “È un grande orgoglio – dice l’assessore ai diritti, Marco Giusta – vedere il Pride attraversare le strade della nostra città, nella ricorrenza dei 50 anni della rivolta di Stonewall, momento in cui la lotta individuale diventa lotta collettiva, istanza di visibilità e riconoscimento. Quest’anno la riflessione si sposta sulle barriere, sui confini, sui limiti. Frontiera può essere quella tracciata su una mappa, un mare, un pregiudizio, una norma, un ruolo imposto. Superando i limiti il viaggio diventa uno spostamento di corpi negli spazi, nelle culture e nelle possibilità, corpi che transitando pongono interrogativi, sollevano questioni, rivelano spesso contraddizioni”. 

 

(foto archivio – il Torinese)

I nuovi “punto Poste” per la rete e-commerce

Per il ritiro e la consegna dei pacchi acquistati su internet a Torino sono disponibili 119 nuovi punti che affiancano 420 Uffici Postali formando la più capillare rete distributiva d’Italia

 

 Nella provincia di Torino cresce “Punto Poste”, la rete di Poste Italiane per il ritiro degli acquisti online e la consegna di eventuali resi

 

Grazie all’accordo quadro firmato con la Federazione Italiana Tabaccai, accanto ai 420 Uffici Postali di Torino] – 381 dei quali con servizio di Fermoposta – sono infatti già operativi 120 nuovi “Punto Poste”: si tratta di 94 tabaccai, 1 KiPoint (punti di ritiro presso bar, edicole, cartolerie e centri commerciali), oltre a 25 lockers, gli armadietti per il ritiro e la spedizione automatica di pacchi che offrono un servizio no-stop 24 ore su 24, fino a 7 giorni su 7.

 

E’ dunque sempre più diffusa e capillare la rete di Poste Italiane in tutto il Paese al servizio dei nuovi bisogni degli italiani nell’era del digitale e del commercio elettronico a conferma dell’attenzione che da sempre l’azienda riserva al territorio e alle sue comunità.

 

Con l’obiettivo di rispondere alle mutate esigenze dei cittadini e delle imprese, Poste Italiane sta completando consistenti investimenti sullo sviluppo della logistica legata all’e-Commerce in tutta Italia, un mercato che grazie alla semplicità, alla velocità e facilità dei servizi di accesso, offre un potenziale di crescita consistente ed ancora in parte inesplorato.

 

La rete “Punto Poste” sul territorio italiano conta oggi su 1438 punti di consegna, che saliranno ad oltre 3.500 entro fine anno, affiancando ed integrando la più grande e capillare rete distributiva d’Italia formata da oltre 12.800 Uffici Postali, più di 11.800 dei quali con servizio di Fermoposta.

UniTo e polizia contro i crimini informatici

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Lunedì 10 giugno nella Questura di Torino alla presenza del Questore Giuseppe De Matteis e del Rettore dell’Università degli Studi di Torino Gianmaria Ajani, è stato firmato da Fabiola Silvestri, Dirigente del Comparto di Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta” e da Angelo Saccà, Direttore dei Sistemi Informativi, Portale, E-Learning dell’ Università degli Studi di Torino un protocollo d’Intesa tra Università Torino e il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta”.

L’intesa consentirà di adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni utili a prevenire efficacemente i crimini informatici, l’indebita sottrazione di informazioni o qualsiasi ulteriore attività illecita conseguenti al tentativo di attacco informatico con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità. Il protocollo prevede altresì attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie idonee al contrasto dei crimini informatici.

La Polizia di Stato svolge già da tempo, tramite il C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, un’efficace azione di raccordo operativo con gli uffici territoriali di competenza poiché la tutela delle infrastrutture critiche informatiche è diventata un obiettivo primario per la prevenzione e repressione dei crimini informatici di matrice comune, organizzata e terroristica.

Massimo Iaretti

Un libro dedicato all’artista Francesco Franco

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Alla GAM di Torino presentazione del volume dedicato al grande incisore e pittore piemontese

Fu artista raffinato, pittore “squisito” e incisore sicuramente fra i più grandi e prestigiosi nel panorama artistico internazionale del Novecento. A Francesco Franco (Mondovì, 4 ottobre 1924 – Torino, 30 gennaio 2018), la Società di Studi Storici Archeologici ed Artistici di Cuneo, fondata nel lontano 1929, ha dedicato – per celebrarne la memoria – l’intero volume del suo 159° prezioso Bollettino, affidandone la cura a Giovanna Galante Garrone, affiancata da Roberto Goffi e Alexandra Wetzel. Arricchito dalle suggestive testimonianze di allievi, colleghi, amici e studiosi, il volume verrà presentato martedì 11 giugno alle ore 18, nella Sala Uno della GAM-Galeria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea , in via Magenta 31, a Torino. Allievo in gioventù dei corsi di pittura tenuti da Felice Casorati e da Francesco Menzio all’Accademia Albertina, dove seguì anche le lezioni di incisione di Marcello Boglione e di Mario Calandri – cui subentrò come indimenticato docente di Tecniche incisorie – Franco è presente con le sue opere in numerosissime Istituzioni, pubbliche e private, nonché in alcuni dei Musei più importanti a livello nazionale e internazionale: a partire dalla stessa GAM di Torino fino al Gabinetto degli Uffizi a Firenze e alla Calcografica di Roma, per continuare (solo per citarne alcuni) con il Museo di Stato di Malbork (Polonia), con la Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Bucarest e con il Puskin Museum di Mosca. Alla presentazione del volume “A Francesco Franco”, interverranno: Riccardo Passoni (Direttore GAM), Rinaldo Comba (Presidente Bollettino della SSSAA di Cuneo), Giovanna Galante Garrone (già Direttore presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte), Franco Fanelli (Incisore, docente dell’Accademia Albertina e giornalista) e Piergiorgio Dragone (Storico e critico d’arte). Ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Per info: tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

g. m.

I nuovi "punto Poste" per la rete e-commerce

Per il ritiro e la consegna dei pacchi acquistati su internet a Torino sono disponibili 119 nuovi punti che affiancano 420 Uffici Postali formando la più capillare rete distributiva d’Italia
 
 Nella provincia di Torino cresce “Punto Poste”, la rete di Poste Italiane per il ritiro degli acquisti online e la consegna di eventuali resi
 
Grazie all’accordo quadro firmato con la Federazione Italiana Tabaccai, accanto ai 420 Uffici Postali di Torino] – 381 dei quali con servizio di Fermoposta – sono infatti già operativi 120 nuovi “Punto Poste”: si tratta di 94 tabaccai, 1 KiPoint (punti di ritiro presso bar, edicole, cartolerie e centri commerciali), oltre a 25 lockers, gli armadietti per il ritiro e la spedizione automatica di pacchi che offrono un servizio no-stop 24 ore su 24, fino a 7 giorni su 7.
 
E’ dunque sempre più diffusa e capillare la rete di Poste Italiane in tutto il Paese al servizio dei nuovi bisogni degli italiani nell’era del digitale e del commercio elettronico a conferma dell’attenzione che da sempre l’azienda riserva al territorio e alle sue comunità.
 
Con l’obiettivo di rispondere alle mutate esigenze dei cittadini e delle imprese, Poste Italiane sta completando consistenti investimenti sullo sviluppo della logistica legata all’e-Commerce in tutta Italia, un mercato che grazie alla semplicità, alla velocità e facilità dei servizi di accesso, offre un potenziale di crescita consistente ed ancora in parte inesplorato.
 
La rete “Punto Poste” sul territorio italiano conta oggi su 1438 punti di consegna, che saliranno ad oltre 3.500 entro fine anno, affiancando ed integrando la più grande e capillare rete distributiva d’Italia formata da oltre 12.800 Uffici Postali, più di 11.800 dei quali con servizio di Fermoposta.

Location sabaude per i film. In memoria di Tenna

Martedì 11 giugno alle ore 18 a Palazzo Cisterna la nostra Associazione Culturale Cromie ( Presidente Elena Del Santo, Vicepresidente Helen Alterio ) organizza  “Le residenze sabaude, i palazzi storici e i castelli piemontesi diventano set cinematografici” con Steve Della Casa, critico cinematografico e Paolo Manera, Direttore di Film Commission Torino Piemonte. Seguirà rinfresco offerto dall’Osteria Rabezzana. L’evento ha il Patrocinio della Città Metropolitana. Interverrà anche Giampiero Leo nella veste di Consigliere della Fondazione CRT per la Cultura, Verranno proiettate scene di film famosi girati nel nostro territorio e ambientati  in varie dimore storiche, che saranno commentate da Steve Della Casa. L’incontro sarà occasione per ricordare l’incommensurabile apporto dato alla Film Commission e a tutto il Cinema dall’indimenticabile Paolo Tenna, Amministratore Delegato di Fip Film Commission Torino Piemonte, recentemente e prematuramente scomparso.