Cosa succede in città- Pagina 398

ACCORDO TRA COMUNE, CONAI E AMIAT PER LA RACCOLTA RIFIUTI

La Sindaca di Torino Chiara Appendino ha firmato  un Protocollo d’intesa insieme a Roberto De Santis, Presidente di CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi e Gianluca Riu, Amministratore Delegato di Amiat, per incrementare la raccolta differenziata sul territorio cittadino e favorire l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio.

 

Due sono gli obiettivi principali che il protocollo siglato oggi mira a raggiungere:

 

l’avvio di iniziative di carattere immediato per rafforzare l’attenzione della cittadinanza sulla raccolta differenziata;

 

la redazione di un piano pluriennale per la valorizzazione dei rifiuti urbani, che verrà elaborato dopo una ricognizione della situazione esistente portata a termine da un gruppo di lavoro misto composto da Amiat, Città di Torino e CONAI.

 

Entrambe le iniziative sono finalizzate a dare un nuovo impulso alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con particolare attenzione ai rifiuti di imballaggio. Si valuterà anche l’opportunità di predisporre una campagna informativa e di sensibilizzazione sulla corretta raccolta differenziata rivolta ai cittadini del Comune di Torino, che sarà cofinanziata da CONAI.

“Questa Amministrazione ha la coraggiosa ambizione di incrementare la raccolta differenziata fino a raggiungere la quota del 65% entro il 2020, che per altro è l’obiettivo indicato dall’Unione europea – spiega la sindaca di Torino, Chiara Appendino -. Per questo motivo, già dal 2017 tre nuovi quartieri saranno serviti con la raccolta porta a porta e stiamo lavorando per estendere tale servizio in tutta la città entro il 2020. Con l’aiuto di Conai redigeremo il Piano Pluriennale di sviluppo della raccolta e valorizzazione dei rifiuti urbani e rafforzeremo la comunicazione al cittadino per far crescere l’attenzione verso l’ambiente urbano: sappiamo che dalla sua salute dipende la nostra salute e che evitare lo spreco di materiali riciclabili è una questione di civiltà.”

“La giornata di oggi costituisce un momento importante per la nostra città – ha detto Lorenzo Bagnacani, Presidente Amiat – e rappresenta una piccola-grande soddisfazione personale, essendomi speso in prima persona da subito, appena nominato, per arrivare alla definizione di questo accordo. Il Protocollo d’Intesa firmato oggi consente di dare nuova energia alla raccolta differenziata sulla città di Torino. Il nostro obiettivo è farla crescere in termini quantitativi e qualitativi nel più breve tempo possibile, affiancando alle azioni di natura industriale, come il continuo miglioramento tecnico e logistico della fase progettuale e di esecuzione dei servizi di raccolta, anche significative attività di comunicazione e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini torinesi e ai molti ospiti che quotidianamente vivono la nostra città”.

“Con la firma di questo accordo, confermiamo una volta di più la nostra attenzione nei confronti dei Comuni, per far crescere non solo la quantità ma anche la qualità dei rifiuti di imballaggio raccolti in modo differenziato, così da poterli successivamente avviare a riciclo” dichiara Roberto De Santis, Presidente di Conai. “L’impegno che assumiamo oggi con il Comune di Torino e con Amiat mira a realizzare un piano pluriennale di sviluppo della raccolta differenziata e a mettere a punto iniziative di sensibilizzazione per rafforzare l’attenzione della cittadinanza sui temi della differenziata con particolare riguardo ai rifiuti di imballaggio”.

(Foto: il Torinese)

 

COLLEGIO EINAUDI: IL FUTURO “GLOBALE” SARÀ MADE IN CHINA?

Come sta cambiando il mercato internazionale? Quali opportunità concrete ci sono per i giovani sul territorio orientale? Su questi temi e sulle opportunità offerte dal programma formativo ChinaMED Business Program si parlerà lunedì 10 aprile alle ore 18,30 durante un incontro presso la Sala GACUP del Collegio Renato Einaudi, Sezione Po di Via Maria Vittoria 39 a Torino.

 

Il ChinaMED Business Program è un programma della durata di 6 settimane con oltre 250 ore di formazione in business internazionale e management cross-culturale, che si svolgerà dal 13 luglio al 26 agosto nelle città di Pechino, Xi’an e Shenzhen IN Cina, per rispondere alla crescente domanda di manager e imprenditori con profili altamente qualificati su materie specifiche come l’internazionalizzazione delle imprese, il management cross-culturale e l’imprenditorialità creativa.

 

Il programma, oggi considerato una best practice in Italia grazie al focus sulle relazioni d’impresa tra Cina e area Euro-mediterranea, verrà presentato durante l’incontro dalprof. Giovanni Andornino, Docente dell’Università di Torino, Vice Presidente del Torino World Affairs Institute e Direttore del ChinaMED Business Program

DROIDCON AL LINGOTTO: IL FUTURO DI GOOGLE ANDROID PER GLI INFORMATICI

 

Centinaia di partecipanti e speaker di livello mondiale alla due giorni  organizzata da Synesthesia. Protagonista l’Internet delle cose, che rivoluzionerà sempre più le nostre abitudini quotidiane

 

Gli oggetti si rendono riconoscibili, acquisiscono intelligenza e a loro volta rispondono ai comandi vocali: le sveglie suonano prima in caso di traffico, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza, i vasetti delle medicine avvisano se si dimentica di prendere il farmaco. E’ il cosiddetto “Internet delle cose” (IoT), che è il protagonista assoluto dell’edizione 2017 di Droidcon, il più importante appuntamento italiano dedicato ad Android di Google, che si svolge il 6 e 7 aprile al Centro Congressi del Lingotto di Torino.

 

Il posto d’onore di questa manifestazione, organizzata dalla società Synesthesia, è per Android Things, il nuovo sistema operativo pensato dall’ azienda statunitense di Mountain View per i dispositivi IoT. E’ la prima presentazione in grande stile che viene fatta nel nostro Paese di questo programma informatico per lo sviluppo e l’utilizzo di dispostivi multimediali audio e video, videocamere di sicurezza, router e altri apparecchi direttamente collegati al web. Ed infatti sono giunti da tutta Italia oltre 800 sviluppatori informatici, il 10% in più dello scorso anno.

 

E’ l’occasione per un confronto ad ampio spettro fra sviluppatori ed esperti di livello internazionale. Ne emerge che il futuro di molti oggetti di uso quotidiano si chiama sempre più “riconoscimento vocale”, cioè la possibilità di comandare a distanza elettrodomestici e altre apparecchiature elettroniche e che il “cuore” di queste applicazioni è proprio Android Things. Lo spiega uno dei padri di questo sistema operativo, Wayne Piekarski, sviluppatore di Google di fama mondiale. Con lui salgono in cattedra (ma il termine è forse troppo pomposo per una manifestazione in cui tutti parlano con tutti) altri 60 “speaker”, come Mike Nakhimovich, leader nello sviluppo della nuova applicazione informatica del New York Times, che ha reso la consultazione dei contenuti del sito più facile e più veloce del 300 per cento; Sonia Sharma, ricercatrice di origine indiana che nel quartier generale di Mountain View fa parte del gruppo “Chromecast” di Google, che studia come collegare i vari device alla televisione, Ty Smith, uno dei leader del team di sviluppo del tanto discusso Uber. O ancora Marco Mazzaglia di Synesthesia, massimo esperto italiano nel campo dello sviluppo dei videogiochi; il francese Mathias Seguy, del gruppo Renault Nissan, che parla delle molte facce di Android Auto, il sistema applicativo che può rendere le nostre vetture sempre più intelligenti e sicure; Francesca Stradolini, ingegnere biomedico dell’Università di Genova, che racconta come la tecnologia indossabile (i cosiddetti wearable devices) possa essere di aiuto per il controllo a distanza di determinati malati; la newyorchese Lisa Wray, sviluppatrice di Android conosciuta a livello internazionale.

 

Al Lingotto sono molti i temi trattati con gli sviluppatori dell’ecosistema Android: dallo sviluppo al testing delle applicazioni, la sicurezza, la progettazione, il design, il marketing. Se ne discute in 50 talk, 4 workshop e 8 barcamp, riunioni aperte i cui contenuti vengono proposti dai partecipanti stessi.

 

Dopo due giorni la conferenza si trasforma in un ”hackathon”, la gara con tema a sorpresa che impegna, in 30 ore no-stop, gli sviluppatori più intraprendenti a sfidarsi riuniti in squadre, nella realizzazione di una nuova applicazione.

 

Salone del Libro, salta la coda: aperta la vendita online dei biglietti

Ecco anche tutte le tariffe alle casse del Lingotto: il lunedì i professionali entrano a solo 1 euro. E sconti per i possessori di Social Card

 È aperta la vendita online dei biglietti e abbonamenti per il 30° Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio 2017. È sufficiente andare sull’area Info e Ticket del sito salonelibro.it e seguire la semplicissima procedura.

Il servizio è gestito in partnership con Vivaticket by Best Union S.p.A. Con solo 1,00 € di diritto di prevendita, si ha la possibilità di saltare le code alle biglietterie del Lingotto. Ai tornelli, un varco sarà appositamente dedicato alla biglietteria online per consentire a chi ha già acquistato il biglietto di accedere direttamente ai padiglioni.

 

Ecco le diverse tipologie di biglietto disponibili online:

  • Intero Web Italia / Estero: 10,00 €
  • Ridotto Comitive – Prezzo ribassato!: 8,00 € (Minimo 25 persone)
  • Ridotto Giovani Web (da 7 a 18 anni): 8,00 €
  • Ridotto Bimbi Web (da 3 a 6 anni): 2,50 €
  • Abbonamento Web Italia / Estero: 25,00 €

 

Sono pubblicate sul sito anche le tariffe delle diverse tipologie di biglietti in vendita alle casse del Lingotto nei giorni del Salone. Confermato il prezzo degli scorsi anni per il biglietto ordinario (10.00 €) e del ridotto generico (8.00 €). Con significative novità. L’ingresso per gli operatori professionali (Editori non espositori, Scrittori, Insegnanti, Bibliotecari, Librai, Traduttori, Docenti universitari e Consulenti editoriali) è sempre a 5.00 € dal giovedì alla domenica: ma il lunedì è, per la prima volta, a solo un euro.

Le convenzioni che danno accesso alla riduzione sono in progressivo aggiornamento: consultare periodicamente il sito. Fra le principali già stipulate, quella con il Touring Club Italiano e quella con l’Inps: in aggiunta alla riduzione per tutti gli over 65 – valida tutti i giorni del Salone – ipensionati iscritti Inps che esibiscano documento che attesti la titolarità di pensione (es. Cassetto Previdenziale del Cittadino), il lunedì entrano a soli 5.00 euro. I possessori di Carta Acquisti (la cosiddetta Social Card) il lunedì pagano soltanto 2 euro. E chi ha ritirato nei mesi scorsi i voucher omaggio distribuiti grazie alle campagne Salone 2017 (Natale in Libreria, San Valentino, Just The Woman I Am ecc…) lo può cambiare alle casse con il biglietto d’ingresso gratuito.

Già da alcuni giorni sono aperti gli accrediti online per i giornalisti (che entrano con pass gratuito) e per gli operatori professionali, che entrano con biglietto ridotto a 5 euro da giovedì 18 a domenica 21 maggio e a solo 1 euro nella giornata di lunedì 22 maggio. L’abbonamento professionali per 5 giorni è a 12,00 €.

 

(Foto: il Torinese)

Tempo incerto nel weekend, pioggia e neve in montagna

I 27 gradi dei giorni scorsi nel centro di Torino e anche nella pianura cuneese e nell’Alessandrino sono già un ricordo. L’alta pressione che si estendeva dal Maghreb all’Europa centrale lascia ora spazio a una saccatura nord-atlantica che è giunta all’arco alpino occidentale e  porterà di nuovo piogge e neve al di sopra dei 1.600-1.700 metri. Lo zero termico scenderà a 1.900  per risalire nuovamente, a 2.200 metri, domenica, quando la perturbazione si allontanerà dal Piemonte.

(foto: il Torinese)

L’allarme di Legambiente: “Tra outlet, strade e ferrovie sparisce il suolo agricolo”

L’allarme viene lanciato da Legambiente. Secondo l’associazione ambientalista “l’ultimo di una lunga serie di casi  è il via libera alla realizzazione a partire dalla primavera 2018 di un centro commerciale a Caselle realizzato da Aedes: un’area di 300 mila metri quadri compromessa da 120 mila metri quadri di cemento”. Gli ecologisti puntano poi il dito su un altra notizia di poche settimane fa: una cordata di imprenditori russi ha raggiunto un accordo con gli enti locali per realizzare un avveniristico outlet del vino tra le colline di Barolo e Monforte d’Alba dove  -si legge nel progetto- “sarà possibile acquistare e degustare i migliori vini piemontesi apprezzando la qualità eccezionale del paesaggio vitivinicolo langarolo da una posizione privilegiata”.  20 ettari di vigne langarole  cederanno il passo a “180 mila metri quadri di nuovo cemento e acciaio a firma dell’archistar Vyacheslav Golubev”, afferma Legambiente che aggiunge: ” Altri 100 mila metri quadri di suolo saranno  sottratti all’uso agricolo per l’apertura dal prossimo autunno a Vercelli del nuovo centro di distribuzione di Amazon. Così come, poco distante, nel Comune di Trino Vercellese, tra le risaie, si parla della possibile realizzazione di un nuovo autodromo da 2 milioni di metri quadrati”. “Di fronte a questo stillicidio di nuovo cemento è sempre più evidente la necessità di norme regionali, nazionali ed europee che premino i comportamenti responsabili, come il riuso e la rigenerazione urbana, e sanzionino quelli speculativi –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Ogni anno in Europa vengono inghiottiti dal cemento 1000 chilometri quadrati di suolo nell’assenza totale di norme condivise che lo difendano. La nostra associazione da sempre richiama i cittadini e le amministrazioni pubbliche alla loro responsabilità di custodi del territorio e delle sue risorse, ma questa consapevolezza non basta: occorrono anche regole e incentivi per riconoscere e premiare i comportamenti responsabili di salvaguardia del suolo e della sicurezza collettiva. Per questo, insieme ad oltre 300 associazioni in tutta Europa, siamo mobilitati per chiedere all’UE norme specifiche per tutelare il suolo, bene essenziale alla vita, come l’acqua e l’aria”. In Piemonte, oltre a centri commerciali e nuovi poli logistici, sono diverse le opere stradali e ferroviarie con un notevole impatto sul suolo e il paesaggio. “I cantieri per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi, collegamento tra il porto di Genova e l’entroterra padano. La nuova linea si sviluppa complessivamente per 53 km e interessa 12 comuni delle province di Genova e Alessandria. L’estensione dell’ingente porzione di suolo occupata dal Terzo Valico è difficilmente quantificabile. All’area del tracciato bisogna infatti aggiungere – proseguono gli ecologisti – quella delle gallerie di servizio, dei cantieri e campi base a ridosso dei centri abitati, degli allargamenti delle strade e dei bypass e ponti costruiti ex-novo per agevolare il passaggio dei camion e quella dei siti in cui verrà stoccato lo smarino estratto per far spazio ai tunnel. A seguito di una lunga serie di espropri, queste zone collinari e pianeggianti, una volta ricoperte da orti, giardini, boschi, rigogliosi prati verdi e cascine sono state deforestate e sottratte alla società, per un progetto dalla discutibile utilità. Neanche il Lago Maggiore, sarebbe risparmiato da questo processo di cementificazione e rischia di vedere la realizzazione entro il 2020 di un ponte strallato tra Stresa e l’Isola Bella, circa 400 metri di cemento armato per permettere ai turisti di raggiungere Palazzo Borromeo direttamente in automobile. E ai Giardini Reali di Torino  nei prossimi anni “verrà realizzato un parcheggio di tre piani con un impatto devastante sul verde e sul paesaggio storico urbano”. Legambiente con la campagna #Salvailsuolo promuove la petizione europea People4Soil per arrivare all’approvazione di un testo legislativo di riferimento per tutti gli Stati Membri, che tuteli il suolo da cementificazione, degrado e contaminazione. 

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 E’ questa la denuncia e al tempo stesso il pesce d’aprile di Legambiente per sensibilizzare sull’impatto di alcuni progetti realmente previsti in Piemonte e per riflettere sulla verosimiglianza di altri, per fortuna non in progetto, che in assenza di strumenti normativi efficaci a tutela del suolo potrebbero un domani diventare per assurdo realtà. Per questo Legambiente con la campagna #Salvailsuolo promuove la petizione europea People4Soil per arrivare all’approvazione di un testo legislativo di riferimento per tutti gli Stati Membri, che tuteli il suolo da cementificazione, degrado e contaminazione. Alla petizione si può aderire anche online su www.salvailsuolo.it

Le minoranze unite contro il bilancio comunale fanno ricorso al Tar

Il Tar è diventato l’ultima risorsa anche per le minoranze di Palazzo Civico a Torino, che ricorrono al Tribunale amministrativo regionale  contro il bilancio preventivo del Comune. Le motivazioni saranno illustrate nel corso di una conferenza stampa,che si terrà sabato mattina, per spiegare  i contenuti del ricorso presentato congiuntamente dai capigruppo di tutti i gruppi consiliari delle minoranze per l’annullamento della delibera ‘Indirizzi per la redazione del Bilancio finanziario triennale 2017 -2019’, che permette “l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per pagare la spesa corrente”. Per i  capigruppo di opposizione la delibera “approvata dalla maggioranza del M5S nella seduta del 6 marzo 2017 è viziata da gravi irregolarità nelle procedure adottate”.

 

(foto: il Torinese)

Domenica 2 aprile tutti a piedi (o in bici) per la seconda giornata ecologica

Seconda domenica ecologica a Torino, con l’80% circa delle strade chiuso al traffico privato, il 2 aprile, nella lunga fascia dalle 10 alle 18. Saranno aperte al transito alcune delle arterie principali che collegano la città ai Comuni della cintura e alla tangenziale e in alcune zone della precollina. Deroga applicata a chi condividerà l’auto con almeno altre  due persone: ma solo se il veicolo è omologato per il trasporto di minimo quattro persone. Numerose le iniziative, molte in bicicletta. E’ in programma una pedalata collettiva di 12 km, da piazza Astengo a piazza Castello, la pedalata ecologica attraverso Mirafiori. In programma anche le ‘passeggiate sonore’, promosse dall’assessorato all’Ambiente con Arpa e Urban Center, la tradizionale ‘Tutta Dritta’ dalla palazzina di caccia di Stupinigi fino a piazza San Carlo, mercatini di libri, prodotti agricoli, antiquariato e le feste di via in piazza Statuto, corso Raffaello e via Luini.

 

(foto: il Torinese)

100 MUSEI ITALIANI PER UN MODELLO DI ACCOGLIENZA “MADE IN TORINO”

Cento musei italiani per un nuovo modello di accoglienza “made in Torino” dedicato ai visitatori con disabilità o con specifiche necessità. La Fondazione CRT ha ospitato ieri i direttori e i rappresentanti di molte importanti istituzioni museali italiane – come la Pinacoteca di Brera e l’HangarBicocca di Milano, la Fondazione Musei civici di Venezia, le Gallerie dell’Accademia di Firenze, il Museo di Santa Giulia di Brescia, il Museo nazionale di Ravenna, il MACRO-Museo d’Arte Contemporanea di Roma, il MAGA di Gallarate – per un’intera giornata di lavoro sul tema “I Musei verso una cultura dell’accoglienza”.


L’iniziativa, organizzata da Fondazione CRT in partnership con Fondazione Paideia, con la presenza di psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, esperti di comunicazione, testimonianze di famiglie in difficoltà e presentazione di case history, ha evidenziato il giusto “mix di ingredienti” in grado di rendere una visita culturale pienamente appagante per tutti i visitatori: accoglienza, attenzione alla comunicazione cura della relazione sono i fattori-chiave al centro di nuovi modelli organizzativi e gestionali, ancor prima che strutturali, per rendere la cultura un’esperienza “per tutti” e “di tutti”.

Approda così su scala nazionale il progetto Operatori museali e disabilità” di Fondazione CRT e Fondazione Paideia Onlus: un’iniziativa unica in Italia, nata a Torino nel 2012 per diffondere e promuovere modelli organizzativi e gestionali capaci di rendere i musei italiani pienamente accessibili a tutti, in primis ai visitatori con bisogni particolari o con disabilità. Il progetto, che ha già formatooltre 600 operatori museali con corsi base e di secondo livello, punta a incrementare le conoscenze e le competenze relazionali di chi lavora a contatto con il pubblico, indipendentemente dal grado gerarchico e dalla funzione ricoperta: dagli addetti alla biglietteria alle guide, dal personale di sala ai referenti delle attività didattiche per bambini, fino ai ruoli di direzione.

“Abbattere le barriere culturali, che sono ingombranti tanto quanto quelle architettoniche, è un passo importante per aprire realmente i luoghi d’arte a tutti – spiega il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. La Fondazione CRT, da sempre in prima linea per promuovere i valori della piena accessibilità e dell’inclusione sociale, ha sperimentato sul territorio locale un progetto innovativo di formazione del personale museale che può diventare una buona pratica a livello nazionale: attraverso un cambiamento diffuso di mentalità, tutti i musei possono farcela per accogliere al meglio i visitatori con disabilità”.

Il Direttore della Fondazione Paideia Fabrizio Serra commenta: “A cinque anni dal lancio di ‘Operatori museali e disabilità’, la partecipazione dei direttori di così tanti musei italiani ci rende molto soddisfatti dell’interesse suscitato a livello nazionale dal progetto, che ci auguriamo possa essere replicato anche in altre regioni italiane per favorire sempre di più l’inclusione attraverso la formazione degli operatori e garantire a tutti il diritto alla partecipazione alle attività museali e culturali in generale”.

Secondo i dati evidenziati in occasione del lancio di Bookingable.com, il primo portale italiano dedicato ai turisti con esigenze specifiche sostenuto da Fondazione CRT, le persone con disabilità sono la “terza nazione” al mondo e rappresentano oggi un significativo potenziale mercato. Nei Paesi europei le stime parlano di quasi 50 milioni di viaggiatori con disabilità, pari al 30% delle persone con disabilità. Se si considerano anche anziani, famiglie con bambini, persone con disabilità temporanea o particolari necessità alimentari, si arriva a 145 milioni di turisti con esigenze specifiche.

La nuova edizione 2017 del progetto “Operatori museali e disabilità” di Fondazione CRT e Fondazione Paideia si terrà da maggio a novembre. La sede di Fondazione Paideia, in via San Francesco d’Assisi 42/G a Torino, ospiterà quattro corsi base e intensivi rivolti a operatori provenienti da musei del Piemonte e di tutta Italia, seminari di approfondimento sulle tecniche di progettazione delle attività didattiche, percorsi laboratoriali di secondo livello per l’accoglienza di persone con disabilità.

È disponibile inoltre l’omonimo volume “Operatori museali e disabilità”, realizzato in collaborazione con Fondazione CRT, edito da Carocci Faber e firmato da Fabrizio Serra, Franco Tartaglia e Silvio Venuti, con postfazione di Roberta Caldin e il contributo di Gabriella Damilano. Il libro analizza i risultati e i contenuti del progetto, con uno spazio dedicato alla voce degli operatori dei musei protagonisti dell’esperienza formativa, per fornire un prezioso contributo a tutte le istituzioni museali sul piano dell’organizzazione interna e dell’immagine pubblica.

 

IL QUARTIERE CROCETTA È ‘CARDIO PROTETTO’: OGGI LEZIONE GRATUITA

Per imparare a usare i primi 3 defibrillatori esterni installati a Torino

 

Il quartiere Crocetta di Torino è ‘cardioprotetto’ da tre defibrillatori disponibili per tutti collocati all’esterno di una chiesa e di due farmacie, grazie all’Associazione Crocetta Shopping e alll’Associazione Piemonte Cuore onlus. Si tratta dei primi tre apparecchi esterni installati a Torino.

Per insegnare ai cittadini i gesti salvavita e diffondere la cultura della defibrillazione precoce, è stata organizzata una lezione gratuita di prova aperta al pubblico e agli organi di stampa

lunedì 27 marzo 2017,  dalle ore 17.30 alle ore 19.30

al CENTRO INCONTRO di via Dego, 6 – Torino

 (apertura della sala e registrazione partecipanti a partire dalle 17.00)

Si tratta di un’occasione per imparare a salvare una vita, con gesti fondamentali come la rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore in caso di arresto cardiocircolatorio.

 Grazie alla raccolta fondi dell’Associazione Crocetta Shopping, sono stati acquistati i primi tre defibrillatori esterni della città di Torino e si trovano fuori dalla Chiesa B.V. delle Grazie  (Corso Einaudi, 21) e dalle farmacie Borgo Crocetta (Corso De Gasperi, 6) e Magno  (via Cristoforo Colombo, 42).

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In Italia, ogni anno, sono oltre 50 mila i decessi per morte cardiaca improvvisa, che rappresenta oltre il 50% di tutti i decessi dovuti a malattie cardiovascolari (fonte ministero Salute).

Secondo un recente report di ricerca, pubblicato a marzo 2017 da ‘Il Pensiero Scientifico Editore’ dal titolo “La morte cardiaca improvvisa in Italia. Dimensioni, percezioni, politiche e impatto economico-finanziario” (di Mario Del Vecchio, Professore Associato di Economia Aziendale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi, Firenze e Luigi Padeletti Cattedra di Cardiologia, Istituto di Clinica Medica e Cardiologia, Università degli Studi, Firenze), l’incidenza della morte cardiaca improvvisa è paragonabile a quella determinata dalla somma dei principali tumori conosciuti e 10 volte superiore a quella legata agli incidenti stradali e circa 50 volte superiore rispetto alla mortalità dovuta all’Aids. Duecento morti ogni giorno, uno ogni 8 minuti, molte in giovane età, molte evitabili. La percentuale di sopravvivenza è strettamente legata alla tempestività dell’intervento di soccorso. Per questo, in attesa dell’arrivo del personale sanitario, chi è testimone di un evento drammatico deve essere in grado di intervenire. Non tutti sanno che l’utilizzo entro pochissimi minuti di un defibrillatore semiautomatico esterno (Dae), potrebbe salvare la vita alle persone colpite da arresto cardiaco in almeno il 35% dei casi. Questo significa che in Italia 25 mila persone potrebbero essere salvate, se conoscessimo come iniziare la rianimazione e avessimo un defibrillatore a disposizione.