Cosa succede in città- Pagina 378

Moncalieri, il castello apre il 21 e 22 dicembre

A due passi da Torino, un’occasione da non perdere

 

APERTURA STRAORDINARIA PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Il 21 e il 22 dicembre il Castello di Moncalieri aprirà le porte al pubblico con visite guidate gratuite alla scoperta delle sale private dei principini e dei luoghi di ricevimento del sovrano: la Corte Interna, la Cavallerizza, le Foresterie Reali (già Appartamento Nuovo di Sua Maestà) e gli uffici del Comando dell’Arma dei Carabinieri.

La Residenza Reale, Patrimonio Unesco e sede del 1° Reggimento Carabinieri Piemonte, costruita nel VXII secolo sui resti di una struttura medioevale, le cui torri cilindriche sono ancora conservate, è stata protagonista di diverse vicissitudini storiche.

Rivolto verso il Po, caratterizzato da una vista spettacolare, luogo di svago e di delitiae della corte vide i suoi primi interventi di ampliamento nel 1612 con Carlo Emanuele I e successivamentegrazie a Vittorio Amedeo I ed alla Madama Reale, Maria Cristina di Francia. La configurazione attuale si deve però agli architetti Andrea Costaguta, Carlo Morello ma soprattutto ad Amedeo di Castellamonte che realizzò l’attuale schema alla francese, a pavillon, con il corpo principale affacciato sulla pianura e le due gallerie laterali allungate verso la collina retrostante. Esempio di estetica e armonia architettonica, il maniero fu la residenza preferita di Vittorio Amedeo II, ma gli interventi più complessi e l’inserimento di nuovi ambienti come la Cappella Reale furono realizzati successivamente grazie al primo architetto regio Francesco Martinez su richiesta di Vittorio Amedeo III. Passato il periodo francese, il castello ritorna di proprietà dei Savoia eVittorio Emanuele I, nel 1817, intraprende le nuove operazioni di restauro: si realizzano lo Scalone in marmo di Carrara, la Cavallerizza, collocata nella parte finale del cortile principale, e lo Scalone d’Onore, realizzato da Carlo Rondoni, che costituisce una importante testimonianza degli interventi fatti in quel periodonell’ambito delle Residenze Sabaude.

L’appartamento sito a piano terra, nell’ala sud-ovest del corpo centrale del castello, abitato fino al 1926 dalla principessa Maria Letizia di Savoia Bonaparte, è ancora dotato dell’ascensore dell’epoca, con cabina originale risalente al 1906, e conserva meravigliosi soffitti decorati in stile ‘700, camini e sovrapporte dello stesso periodo. I principali ambienti di questo alloggio sono la Sala da Pranzo, la Sala dei Ricevimenti, la Camera da Letto della Principessa e il Gabinetto Cinese.

Nell’ala sud-ovest, danneggiata nell’incendio del 2008, dopo una articolata opera di rivalorizzazione, si conservano la Cappella privata, la Sala del Convegno con boiserie, stucchi, specchi e soffitti in stile neo-barocco, il Salotto  della Regina ricco di ornamenti come i medaglioni di porcellana e le tappezzerie in seta, mentre sul versante opposto si trovano il Guardaroba e la Sala da Pranzo ricchissima di decorazioni a tempera sui soffitti e pareti rivestite in stoffa. Altri ambienti, nell’area interna al perimetro del torrione, hanno subito purtroppo deterioramenti molto seri e non è stato possibile restaurarli. Un sistema di pannelli trasparenti e di illuminazione ciclicamente modulataconsente di leggere, in maniera alternata, l’esistente e il preesistente ovvero gli ambienti originali e quelli attuali danneggiati dall’incendio.

La visita del 21 e il 22 dicembre è una occasione importante e imperdibile per visitare uno dei vanti del nostro territorio, una ricchezza fatta di arte, architettura, intrecci familiari e nobiliari che hanno fatto la storia del nostro paese.

 

Maria La Barbera

Castello di Moncalieri – Piazza Baden Baden, 4

Per informazioni: amicicastellomoncalieri@gmail.com
(servizio informativo attivo fino alle 19:00 di venerdì 20 dicembre)

Visite guidate 10:00-17:00 – 30 visitatori ogni ora, non si effettuano prenotazioni, accesso garantito fino ad esaurimento posti.

Arriva “Wonder wall” la maratona di disegno

Nella giornata di sabato 21 dicembre quattro artisti disegneranno senza sosta dando sfogo alla loro creatività

 

Le loro opere andranno all’asta e le donazioni raccolte verranno devolute a sostegno delle attività del Centro Paideia

Dopo il successo delle due edizioni precedenti, torna per il terzo anno consecutivo Wonder Wallla maratona di disegno a favore di Fondazione Paideia organizzata dalla casa editrice torinese Zandegù.

L’appuntamento è in programma sabato 21 dicembre nella Zandecasa in via Exilles 18/bis a Torino: dalle ore 12 prenderà il via la maratona di disegno aperta al pubblico, in cui quattro artisti daranno sfogo alla loro creatività e immaginazione disegnando senza sosta fino alle ore 17 su fogli di carta Favini texturizzata 300 grammi, gentilmente donata dall’azienda che supporta l’iniziativa.

Le opere realizzate verranno poi appese sui muri della Zandecasa e alle ore 18,30 partirà l’asta benefica: le donazioni raccolte verranno devolute a sostegno delle attività del Centro Paideia, lo spazio in Via Moncalvo 1 a Torino che offre attività di assistenza per famiglie con bambini con disabilità, attività sportive, corsi e laboratori aperti a tutti.

Gli artisti che prenderanno parte alla maratona di disegno sono: Monica Barengo, illustratrice di editoria per l’infanzia, Pietro Tenuta, seguitissimo sui social come Maniacodamore, Fernando Cobelo che collabora anche con Penguin Random House e Zanichelli Nicolò Canova che ha lavorato, tra gli altri, con brand come Sephora e Clarins.

La novità di quest’anno è l’introduzione di un tema, su cui gli illustratori potranno lavorare di fantasia e esprimere il loro punto di vista: gli artisti si confronteranno sulle differenze che ci uniscono, un modo nuovo per parlare di inclusione e della bellezza che c’è nella diversità.

Un anno a Palazzo Lascaris. La conferenza stampa del Consiglio regionale

Il 2019 è stato un anno di transizione, a cavallo tra due legislature durante il quale Stefano Allasia è subentrato a Nino Boeti alla presidenza del Consiglio

 

Un anno che si è caratterizzato inizialmente per la chiusura del quinquennio trascorso e – con la nuova legislatura – per il lavoro in Commissione con tante sedute dedicate all’illustrazione, di ogni assessore, del programma di governo.

L’articolo 87 dello Statuto del Piemonte prevede il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro. È  però necessaria unalegge che ne regola l’attività, ne disciplina la composizione e ne fissa i requisiti per la partecipazione”. Ed è proprio questo il lavoro che il Consiglio si appresta a svolgere. Servirà a dire un contributo attivo “all’elaborazione delle politiche di sviluppo della Regione”. Vi parteciperanno rappresentanti delle associazioni, dei sindacati, delle varie categorie, secondo le modalità che saranno decise appunto dalla legge regionale

 

I provvedimenti inseriti nella programmazione quadrimestrale sono 48, di cui 40 di iniziativa della Giunta o di maggioranza e 8 di opposizione. Per questo le Commissioni consiliari hanno indetto le consultazioni on line su 9 provvedimenti, raccogliendo le osservazioni dei soggetti interessati. Approvata anche la richiesta di autonomia differenziata, con un incremento delle materie rispetto alla prima proposta. Tra i provvedimenti in cantiere, a titolo esemplificativo, ricordiamo l’Elenco e formazione operatori socio-sanitari, il Contrasto al nomadismo, l’Istruzione e libera scelta educativa, il Riconoscimento della lingua dei segni.

È stata istituita una nuova Commissione: il Consiglio ha infatti votato all’unanimità per creare la Commissione permanente in materia di legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi.

Le sedute dell’Assemblea regionale sono 46. Il tasso di partecipazione dei Consiglieri decisamente elevato: 24 consiglieri hanno partecipato alla totalità delle riunioni e altri 14 hanno registrato la presenza a più del 90% delle sedute. Come capita in tutte le legislature, le percentuali di partecipazione degli assessori sono inferiori.

Le sedute di Commissione complessivamente svolte sono state 87, di cui 17 dedicate ad audizioni con soggetti esterni su tematiche di interesse regionale (al 6 dicembre).

Nella nuova legislatura sono sei i provvedimenti licenziati dalle Commissioni permanenti, in prevalenza di natura finanziaria o organizzativa, che hanno successivamente dato origine a quattro provvedimenti di rango legislativo, ossia il rendiconto della Regione per l’anno 2018, la rideterminazione contributiva degli assegni vitalizi, l’assestamento del bilancio di previsione 2018/2020 e il bilancio consolidato del Gruppo Regione Piemonte per l’anno 2018, nonché a tre deliberazioni consiliari, il rendiconto del Consiglio regionale per l’anno 2018 e l’assestamento del bilancio del Consiglio regionale e l’Autonomia differenziata. Licenziato anche il bilancio di previsione del Consiglio 2020-2022, ora all’esame dell’aula.

Con uno dei primi atti di questa legislatura, è stato deciso un aumento del 30 per cento dei fondi complessivi a disposizione dei Comitati, osservatori e organismi consultivi del Consiglio, a cominciare dal Comitato resistenza e Costituzione.

Complessivamente, da inizio legislatura al 6 dicembre sono state discusse e approvate 37 deliberazioni, per quelle riferite a nomine non sono stati presentati emendamenti. Su 8 deliberazioni riguardanti argomenti diversi (rendiconto del Consiglio regionale, dimensionamento scolastico, modifica al regolamento per l’istituzione della commissione legalità, proposta di referendum su legge elettorale) sono stati presentati complessivamente 287 emendamenti.

I consiglieri hanno presentato 52 progetti di legge (+ 11 disegni di legge di iniziativa della Giunta), 123 atti ispettivi (interrogazioni ed interpellanza, di cui 69 interrogazioni a risposta immediata), 221 atti di indirizzo

Da segnalare che a partire da quest’anno la banca dati Arianna, accanto alla possibilità di reperire ciascuna legge in tutte le diverse modifiche susseguitesi nel tempo, si è arricchita della fase della post vigenza: l’applicativo permette all’utente esterno di reperire per tutte le leggi vigenti una scheda descrittiva dei principali contenuti della legge stessa e dei provvedimenti attuativi adottati dopo l’approvazione.

La rideterminazione degli assegni vitalizi con il metodo di calcolo contributivo consentirà un risparmio di circa 680mila euro rispetto alla spesa che la Regione avrebbe dovuto sostenere a decorrere dal 2020. Tali fondi, grazie a un Odg approvato all’unanimità, saranno destinati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici piemontesi.

Con i risparmi realizzati ogni anno, compreso il 2019, si è creata la provvista di risorse per investimenti tecnologici e manutenzioni straordinarie degli edifici del Consiglio. È infatti iniziata la sostituzione di tutto l’hardware obsoleto degli uffici e dei gruppi consiliari e si è proceduto a realizzare investimenti di dematerializzazione, partecipazione ed e-democracy. Inoltre Sono già state sostituite due centrali termiche ed è stato avviato il progetto di ristrutturazione di Palazzo Lascaris. A seguire l’avvio del procedimento degli altri edifici.

I patrocini hanno contribuito a 315 progetti, per 399.550 euro complessivi erogati. Gli studenti coinvolti in eventi e concorsi degli organismi consultivi sono stati 11mila e le mostre organizzate sono state 23. Nel 2019 6.094 studenti e 3.087 cittadini hanno visitato Palazzo Lascaris, mentre le visite al sito istituzionale del Consiglio regionale sono state 1.2 milioni.

 

Ecco le dichiarazioni dei componenti l’Ufficio di presidenza

Stefano Allasia

“Con la prevista istituzione del Crel proseguiamo sulla strada di apertura alla partecipazione delle associazioni di categoria, dei sindacati e di chi ogni giorno lavora e costruisce il futuro del Piemonte, nella formazione delle leggi regionali. Abbiamo cominciato questa legislatura con l’obiettivo della semplificazione e della riduzione del numero delle leggi, proseguiremo in questo senso con convinzione. Ringrazio i consiglieri di maggioranza e opposizione per il lavoro svolto e per l’assidua presenza sia in Aula, sia in Commissione”.

Mauro Salizzoni

“Anche in questa legislatura è necessario garantire continuità al lavoro fatto dal Comitato Resistenza e Costituzione senza alcun arretramento: lo richiede questo nostro tempo attraversato da rigurgiti di intolleranza e di odio e dal ritorno di gesti, simboli, retoriche che credevamo far parte di un lontano passato. All’intolleranza e all’odio bisogna dare una risposta istituzionale e culturale. Nessun arretramento c’è stato nel lavoro del Comitato. Anzi, c’è l’impegno ad aumentare le risorse a disposizione e di consolidare i rapporti con quegli enti che rappresentano dei partner privilegiati per il Comitato e che sono promotori di iniziative formative e culturali sul territorio piemontese. Con alcuni di questi enti – la Benedicta, il Museo Diffuso della Resistenza, il Colle del Lys, Vinchio d’Asti e Fondo Toce – intendiamo superare il meccanismo delle convenzioni, per andare verso una stabilizzazione con un intervento normativo”.

Giorgio Bertola

“Il lavoro svolto contro l’usura e il sovraindebitamento è ogni anno più incisivo. Tengo a sottolineare il viaggio-studio che abbiamo organizzato a Roma per i vincitori del concorso ‘Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro”. C’è stata la visita dei ragazzi piemontesi alla Camera dei Deputati e in Senato, dove abbiamo incontrato il senatore Giovanni Endrizzi, che coordina il Tavolo ‘Influenze e controllo criminale sulle attività connesse al gioco’”

Gianluca Gavazza

“Sempre in tema di Osservatorio Usura, voglio sottolineare l’attività dei corsi di formazione rivolta ai cittadini per evitare il sovraindebitamento, nonché l’intervento concreto da parte di associazioni ed enti che li aiutino ad uscire dal problema del gioco e dei debiti in generale. La formazione è mirata ad un uso consapevole del denaro, per evitare i rischi legati alla ludopatia e all’indebitamento”.

Michele Mosca

“La Consulta europea quest’anno ha dato grande attenzione anche nei confronti degli amministratori del territorio, per i quali è stato organizzato il progetto “Capacity building” in collaborazione con l’Istituto universitario di Studi europei (Iuse), Aiccre e Anci, per contribuire al miglioramento della capacità di progettazione europea delle Amministrazioni locali piemontesi. Veri e propri corsi di formazione per imparare ad aggiudicarsi i fondi Ue”.

 

 

GM – dall’ufficio stampa del Consiglio regionale del Piemonte

Sanremo Unlimited, che voci!

Iniziativa musicale del torinese Franco Ganci

Veramente grandi voci alle serate torinesi che mettevano in palio la partecipazione al format SANREMO UNLIMITED, l’evento che nel periodo del Festival della Canzone Italiana al fine di creare nuovi contatti per progetti con discografici, produttori e autori propone a importantissimi operatori della musica leggera i migliori talenti canori.

La location delle esibizioni live per 3 serate è stata il Fashion Club di Strada della Pronda 66/4bis di Torino, locale idoneo all’occasione nell’ambito del quale l’allegria si sposa magnificamente con la professionalità di chi ci lavora, in primis di Antonello Floccari, Simone Floccari, Tiziana Zanella e il DJ Antonio Aurelio. Prima dell’inizio sono stati emozionanti gli auguri che in collegamento telefonico Leda Bertè, la sorella maggiore di Mia Martini e Loredana Bertè, ha voluto fare a tutti i partecipanti. E’ intervenuta la showgirl cubana Ydalia Suarez, cantautrice, attrice e ballerina. Ydalia è conosciuta per le sue canzoni e per l’interpretazione nel film “La grande rabbia”, candidato ai David di Donatello nel 2017. Per ascoltare i cantanti in Giuria ci sono stati Valerio Liboni, Biagio Puma, Roby Bonfiglio, Vincenzo Torelli, Serafina Bruna Raffaele e Paolo Formia. Grande è stata la performance di Leo Mas, che coadiuvato da Tiziana Zanella oltre ad essere stato un eccellente conduttore si è esibito in una carrellata di imitazioni divertenti e sbalorditive. Inutile aggiungere che la scelta del vincitore è risultata una vera impresa, al punto che i giurati per raggiungere il verdetto hanno dovuto discutere animatamente poiché le voci meritevoli di risultare vincitrici erano molte. Alla fine il nome che l’ha spuntata è quello di Federico Aniello, una voce assolutamente interessante abbinata a una bella padronanza del palco.

Federico ora è atteso al Palafiori di Sanremo per gli appuntamenti del 06 e 07 febbraio dove nel corso delle esibizioni live troverà ad ascoltarlo Massimo Morini, autore, arrangiatore, direttore dell’orchestra del Festival di Sanremo Davide Maggioni, produttore discografico, Marco Colavecchio, produttore discografico, autore e nello staff di Eros Ramazzotti, Loretta Martinez, la celebre vocal coach già insegnante nel talent “Amici di Maria De Filippi” e Andrea Leprotti, il consulente musicale dei talent “X Factor” e “Amici di Maria De Filippi”. Andrea dirigerà anche la masterclass che si terrà il 7 febbraio. Nella stessa data nell’ambito dell’Ivan Graziani Theatre verranno consegnati i National Voice Awards. Tra i partecipanti che comunque hanno dimostrato di meritare il palcoscenico del Palafiori sono stati ammessi a Sanremo Unlimited Lucia Gullì, Jessica Pino, Fabio Passarello, Luca Balia, Roberta Di Falco, Katia Menafro, Simone Guarino, Beppe Neri, Simone Veludo, Nicola Bueti (Freccia), Samantha Iacona, Roberto Salinardi e Anna Vetrò. Per tutti l’appuntamento è fissato alle ore 14 del giorno 06 febbraio all’ingresso del Luigi Tenco Theatre dal Palafiori di Sanremo.

Incanti russi e altre meraviglie nel 2020 all’Albertina

Importanti eventi espositivi sono in programma presso la Pinacoteca dell’Accademia Albertina 

Dal 31 gennaio al 22 marzo sarà visitabile la mostra “Incanti Russi. Opere pittoriche di tradizione dell’Accademia Glazunov di Mosca”.

A seguire, dai primi giorni di aprile, la mostra dedicata all’opera di Carlo Giuliano, artista e scenografo già direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti, e un focus sulla storia più antica della nostra istituzione, “L’Accademia Reale di Torino 1678-1778”, in collegamento con la grande mostra sul Barocco alla Reggia di Venaria.

“Avanti un altro!”: casting torinese per il quiz di Bonolis

Selezioni il 28 gennaio 2020

Per partecipare al casting (solo maggiorenni):

  • inviare una email a avantiunaltro@sdl2005.it con i vostri dati anagrafici, il vostro recapito telefonico ed una fotografia (inclusa la seguente dichiarazione liberatoria: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa Privacy presente sul sito www.sdl.tv).
  • Compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv

Lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06 62 28 69 00

Danzaterapia e Parkinson

L’Associazione “è” – arte, formazione, cura, in collaborazione con Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) e l’Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte (AAPP), segnala nuovi appuntamenti


Mercoledì 8 Gennaio 2020 alle 14.00, nello spazio AIP/AAPP di Corso Cincinnato 233/A a Torino, inizierà un nuovo ciclo di appuntamenti del progetto E-Motus – Danzaterapia e Parkinson.

 
Si tratta di un percorso di incontri di pratica della danza a scopo riabilitativo che coinvolge persone con il Parkinson, ma anche i loro familiari e operatori: non accompagnatori, ma veri e propri destinatari dell’intervento, nell’ottica di una condivisione della salute come è intesa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”.

La Danzaterapia è una pratica a mediazione corporea e a mediazione artistica che ci mette in contatto in modo diretto e autentico con il nostro mondo interiore: per conoscerlo, esprimerlo, valorizzarlo e trasformarlo attraverso il movimento poetico. Attiva le risorse creative di ognuno come strumenti di consapevolezza e autodeterminazione, favorendo un processo di fioritura personale. Costruisce una “zona di vita simbolica” dove sperimentare idee e sentimenti, portare alla luce complessità e contraddizioni della vita, accogliere e riparare il conflitto, trovare piacere. I mutamenti prendono facilmente corpo nella danza per arrivare successivamente a esprimersi anche nella vita quotidiana.

Nel Parkinson la Danzaterapia propone una delicata stimolazione a livello sia motorio sia emozionale in una patologia caratterizzata proprio da disturbi che coinvolgono queste due sfere, intervenendo sui modi in cui si influenzano reciprocamente per suggerire dinamiche personalizzate e alternative. È considerata dalla comunità scientifica come un’ottima attività riabilitativa grazie alla sua implicita sinergia fra aspetti motori, psicologici e cognitivi. La metodologia Dance Care qui applicata attinge a pratiche della Danza Contemporanea e del Teatrodanza, organizzandole intorno ai concetti cardine della Psicoanalisi della Relazione e delle Neuroscienze.

E-Motus è un intervento complementare alle cure mediche e psicologiche condotto da professionisti adeguatamente formati in Danzaterapia Clinica. Ogni ciclo prevede dieci incontri a cadenza settimanale.

Per partecipare è indispensabile la prenotazione.

Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte
Via Negarville, 8/28
Segreteria 011-3119392 (LUN – VEN 9 -13)
Numero Verde 800884422 (MA – VEN 15 – 18)
info@parkinsoninpiemonte.it
www.parkinsonpiemonte.it

Progetto a cura di Elena Maria Olivero, danzaterapeuta, arteterapeuta e formatrice.
Coordinato da Associazione “è” – arte, formazione, cura, in collaborazione con:
Lyceum Academy – Formazione e aggiornamento Arteterapia e Danzaterapia,
Associazione Italiana Parkinsoniani – sezione G. Cavallari / Associazione Amici Parkinsoniani Piemonte,
Centro Medico Mens CPZ.

Con il patrocinio di:
APID – Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia.

Prosegue “AbbracciAMOci”, progetto di comunità

Teatro sociale  per il Natale all’ospedale Mauriziano di Torino

 

Metti un Natale all’ospedale Mauriziano di Torino. Si chiama “AbbracciAMOci” ed é un progetto di teatro sociale e di comunità, in collaborazione con la Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi.

Iniziato lunedì 16 dicembre alle ore 15,15 nell’Aula Carle dell’ospedale Mauriziano, quando è stato presentato il Progetto e si è tenuto un concerto di chitarra presso l’Atrio Carle con la partecipazione straordinaria del Conservatorio G. Verdi di Torino.

Mercoledì 18 dicembre dalle ore 9 alle ore 12 abbracci itineranti per gli spazi del Mauriziano. Alle 15,15 coro di voci bianche della scuola AGAMUS Grugliasco, alle 15,45 Translational Music Emiliano Toso ed il suo pianoforte, ore 16,15 Coro L.I.S. Della scuola AGAMUS Grugliasco.

Venerdì 20 dicembre dalle ore 9 alle ore 12 abbracci itineranti per gli spazi del Mauriziano. Alle 15,15 concerto di liuti e arpe nell’atrio dell’Aula Carle, con la partecipazione straordinaria del Conservatorio G. Verdi di Torino. Alle 15,45 performances teatrale Cooperativa Cirp – Teatro Babel con la partecipazione A. Massa. Alle 16,10 riflessione partecipata: il tango e l’abbraccio, a cura di Daniel Dan. Alle 16,30 esibizione canora del Baritono Alessandro Massa.

 

Dall’8 dicembre al 6 gennaio saranno presenti un albero di Natale addobbato e Stelle di Natale, a cura della Facoltà di Agraria (professor Valter Boero) e del Direttore dell’Ufficio tecnico del Mauriziano architetto Piero Armano.

Contestualmente sarà allestita una mostra di poesie, fotografie, quadri ed installazioni sul tema dell’abbraccio lungo il corridoio Turati degli artisti del Mauriziano e con la partecipazione straordinaria degli artisti di GoArtFactory (Osvaldo Neirotti e Giorgio Bolognese) e del pittore Federico Galati.

 

Un’installazione luminosa in memoria di Gipo Farassino

A  sei anni dalla scomparsa del grande chansonnier torinese

Sarà accesa al civico 6 di via Cuneo a Torino. Giovedì 19 dicembre, ore 18, fino al 6 gennaio 2020


“Ël 6 ëd via Coni, l’é na cà veja / che gnanca na vòlta, l’era nen bela…”: così con quella sottile vena di ironica malinconia, caratteristica pressoché costante di molti suoi brani dedicati all’anima più profonda di Torino, quella delle periferie – le banlieu parigine, le barriere sotto la Mole – il grande Gipo Farassino (Torino 1934 – 2013) descriveva quella vecchia casa al civico 6 di via Cuneo, in Borgo Aurora a pochi passi dalla sua tanto amata Barriera di Milano, dove nacque e visse buona parte della sua infanzia e della giovinezza. E proprio lì, sulla facciata di quell’edificio e in quella via compresa fra i corsi Vercelli e Giulio Cesare, per ricordare il celebre cantautore torinese (scomparso l’11 dicembre del 2013), si inaugurerà giovedì prossimo 19 dicembre, alle 18,  l’installazione “Questa mia città – Luce e Musica per Gipo Farassino” che sarà poi visibile fino a lunedì 6 gennaio. Voluto dalla Circoscrizione 7, insieme alla Fondazione Caterina Farassino e al Comitato Arci Torino, il progetto è curato dal team artistico Dewrec e prevede un’installazione  realizzata attraverso proiezioni sulla facciata della casa resa immortale dalla canzone, fra le più struggenti e poetiche, di Gipo “Ël 6 ëd via Coni”. La realizzazione dell’opera si deve a Vittorio Campanella, che ha tracciato a mano  frasi significative delle più note canzoni di Farassino, selezionate dalla figlia  Valentina. “La scelta di utilizzare un proiettore per diapositive analogico – spiega Campanella – nasce dalla volontà di dare una forma vibrante e vera alle parole di Gipo, che non vengono scritte con un font preimpostato bensì dipinte una a una sulle diapositive. Questa modalità non è, quindi, un ripiego tecnico ma un valore aggiunto che vuole dare la giusta dignità estetica ai versi delle canzoni di un importantissimo artista della nostra città”.


La festa inaugurale, in programma, come detto, giovedì 19 dicembre dalle 18 alle 20, coinvolgerà anche il cortile di via Cuneo 6, con la distribuzione di vin brulé e la possibilità di assistere al concerto in formato busker del cantautore Pietro Giay. Sarà anche aperto l’adiacente Revenge Pub, mentre la via Cuneo sarà chiusa al traffico (solo per l’inaugurazione) nel tratto compreso fra i corsi Giulio Cesare e Vercelli.Nei giorni successivi, fino al 6 gennaio, le proiezioni si potranno ammirare dalle 18 alle 6 di mattina.  “Dewrec è una realtà di giovani under30, affiliata alla nostra rete – spiega Luca Bosonetto, responsabile Cultura di Arci Torino – che da tempo lavora sulle arti visive come strumento per la rigenerazione delle periferie. Durante gli allestimenti, realizzati col nostro sostegno, gli operatori sono stati accolti dai residenti con una disponibilità commovente. E’ l’immagine di una città che sa ancora vivere con curiosità ed entusiasmo i  progetti di sperimentazione culturale. In questo caso, la sinergia tra le istituzioni, i cittadini e le associazioni, ha reso l’omaggio a Gipo un’operazione corale che ha coinvolto una comunità”. “Ci sembrava doveroso ricordare uno dei più importanti cantautori torinesi, che ha sempre dato lustro alle periferie della nostra città, dove pulsa lo spirito della vera Torino» spiegano ancora Luca Deri e Silvio Sabatino, presidente e Coordinatore Cultura della Circoscrizione 7.  Contenta anche Valentina Farassino, figlia di Gipo e amministratore delegato della Fondazione Caterina Farassino, che ricorda le parole che suo padre ripeteva spesso: “I riconoscimenti più grandi li ho avuti dalla mia gente”. Gente amica. E “avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno”, recitava proprio un celebre testo di Gipo, ricordato in una delle diapositive (un’ottantina in tutto) proiettate da Campanella sui muri al 6 di via Cuneo.

g. m.

 

Nelle foto
– Gipo Farassino
– Gipo Farassino davanti al civico 6 di via Cuneo
– “Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno”: fra le diapositive proiettate

Mamma, figlia, nipote: le tre età all’Unitre

Per la serie di appuntamenti proposti da Unitre Torino, mercoledì 18 dicembre alle ore 15.30 si terrà l’incontro “Le tre età: mamma, figlia, nipote”.

Perfetta rappresentazione dell’idea alla base delle attività organizzate dall’Unitre Torino per i suoi soci, è un incontro che coinvolge una nonna, una mamma e una nipote che si ritrovano contemporaneamente coinvolte all’Unitre: tre età legate non solo da un continuo generazionale, ma anche da un patrimonio di conoscenze raccolte nell’amore per l’insegnamento. L’incontro si terrà presso l’Aula Magna del Liceo Massimo d’Azeglio (via Parini 8, Torino) e vedrà la presentazione del libro Il portale intarsiato di Gabriella de Blasio.

Il portale intarsiato è un libro con un passato affascinante: una storia scritta negli anni ’50 da Santina Amenta (la nonna), ritrovato dalla nipote Alessia Cagnotto, Docente Unitre del corso “Vivere i Musei di Torino” e poi pubblicato da Gabriella de Blasio, figlia di Santina Amenta e Docente Unitre del corso “Il mito greco tra Letteratura e Arte“.

Un racconto dell’amore e della guerra, in stile autobiografico, che parla di chi non combatte al fronte ma nella propria quotidianità. Un’eredità che Santina lascia alle generazioni successive, intrecciando il racconto al destino della figlia e della nipote: le tre donne sono legate dal filo impercettibile del tempo, tra lontananze, silenzi e desideri. La lontananza temporale e lo scarto generazionale si annullano nel momento in cui madre e figlia decidono insieme di pubblicare il libro:

Fu durante l’ultimo trasloco che il libro mi tornò tra le mani, lo guardai con nostalgia ed ebbi cura di sfogliarlo, quasi accarezzando ogni pagina, come se la voce dolce della mamma leggesse con me”. Gabriella de Blasio

All’incontro interverranno – oltre alle docenti Gabriella de Blasio e Alessia Cagnotto – Martina Franchi, Docente del corso “Psicoterapia: ma quale?” e Lucia Cellino, moderatore e Direttore dei corsi Unitre. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

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UNITRE TORINO

LE TRE ETÀ: mamma, figlia, nipote

Mercoledì 18 dicembre 2019, ore 15.30

Aula Magna Liceo Massimo d’Azeglio, via Parini 8 – Torino

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Per informazioni:

Università della Terza Età – UNITRE – Università delle Tre Età

C.so Trento 13, Torino

Tel. 011 43.42.450