Cosa succede in città- Pagina 374

Dopo l’incendio del “Fluido” quale futuro per il Valentino?

Da Palazzo Civico / Su richiesta di alcuni consiglieri di opposizione (Tresso, Curatella, Montalbano, Pollicino, Scanderebech, Magliano, Foglietta) la Giunta di Palazzo civico, nella veste dell’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria, è intervenuta in Sala Rossa rispondendo in merito all’incendio al locale ‘Fluido’ al parco del Valentino e, più in generale, sulle prospettive dell’area

Iaria, dopo aver ricordato le caratteristiche del parco torinese e le criticità presenti da anni al Valentino, ha evidenziato le responsabilità delle passate amministrazioni di Palazzo civico in merito ai locali pubblici dell’area: “Se le amministrazioni passate avessero affrontato le criticità con le modalità con le quali le sta affrontando questa Giunta, oggi la situazione sarebbe diversa e probabilmente sarebbe stata già risolta. “Non potevamo lasciare andare le cose come sono andate finora, considerati i gravi abusi edilizi dei locali della zona e una normativa che in molti casi impone la conseguente demolizione; tali demolizioni sono avvenute in ossequio alla legge e alle sentenze in merito”.

“Gli abusi edilizi sono cospicui: al Fluido il 70 per cento dei volumi è abusivo, e anche il 50 per cento degli spazi aperti non ha gli usi consentiti; allo Chalet per circa il 90 per cento, mentre al Cacao resta il problema dei terrazzamenti. Al Fluido i danni provocati dall’incendio sono di modesta entità, legati a una piccola parte del locale, causati da una persona che voleva scaldarsi ed era entrata abusivamente nello spazio”.

“Adesso siamo in grado di avere un quadro di indirizzi sulle attività consentite nel rispetto delle legge vigenti ed è in via di definizione la delibera quadro per consentire il piano di riqualificazione del parco, con una nuova cornice che consentirà di mettere a bando alcuni di questi locali con un focus specifico sulla funzione di intrattenimento, modalità che consentirà ai concessionari attuali e futuri di operare con un Regolamento definito.”

Al dibattito in Aula sono intervenuti alcuni consiglieri:

Silvio Magliano (Moderati): Al di là delle responsabilità del passato, l’idea di cosa questa Giunta intende fare al parco del Valentino non è chiara. Forse occorreva una variante urbanistica per rilanciare l’area.
Quale futuro prospettate? I circoli sportivi saranno compresi nel Valentino del domani? Per la sicurezza e il mantenimento della legalità cosa intendete fare? E le attività ricreative? e quelle ludiche? E’ previsto un comitato di coordinamento del parco?

Chiara Foglietta (PD) La relazione dell’assessore è stata tardiva e priva di concretezza. Da questa giunta, non un’idea, non un progetto concreto. I cittadini hanno bisogno di risposte su un parco che amano e frequentano. Vi suggerisco di ripartite dal masterplan di Torino Esposizioni, elaborate una risposta d’insieme per Valentino e Murazzi.  A suo tempo, diceste di avere trovato i cassetti vuoti di progettualità, temo che chi vi succederà dopo le prossime elezioni non troverà neppure i cassetti.

Valentina Sganga (M5S) Le minoranze attaccano il M5S con la narrazione di una Torino in declino, preconizzando un futuro di nuovo luminoso dopo il loro ritorno al governo della città. Noi stiamo perseguendo un progetto di sviluppo, mentre le opposizioni dipingono il Valentino come l’area più degradata della città, dandone un’immagine distorta a partire dalle chiusure dei locali, individuate come la causa del dilagare degli spacciatori (mentre su Vanchiglia sostengono l’esatto contrario). Questa amministrazione ha cura del Valentino, che è in primo luogo un’area di bellezza naturalistica, ha stanziato risorse e a breve ci saranno i bandi per riassegnare i locali nel rispetto della legalità e dell’ambiente. Prima degli interessi commerciali, viene l’interesse ambientale e del bene comune, occorre rilanciare la partecipazione facendo funzionare il previsto Comitato di gestione del parco.

Cataldo Curatella (Gruppo misto di minoranza) Dopo la riunione di commissione dell’aprile 2019 con l’allora assessore Montanari non si era visto più nulla. Senza attività al suo interno, il parco resta vuoto nelle ore serali, anche oggi si annuncia una nuova imminente chiusura di un locale storico. Siamo in una perdurante fase di stallo e senza il recente incendio nulla sarebbe accaduto. Qual è la volontà politica sul futuro del Valentino? Come intendete garantirne la sicurezza e la fruizione?

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino): L’assessore Iaria ha oggi rappresentato il nulla. Che strategia ha la Città? In quattro anni di governo non è stato approfondito né programmato nulla riguardo al Valentino. Ci si limita a dare la colpa a chi c’era prima, senza proporre alcuna progettualità.

Maria Grazia Grippo (PD): L’approccio dell’assessore Iaria è ancora più miope di quello del suo predecessore Montanari. Rivendica una politica di repressione che non ha nulla di costruttivo: non c’è futuro così, non ci sarà più nulla da regolamentare se si continua in questo modo! Non esiste una strategia.

Federica Scanderebech (Rinascita Torino): Si aspetta sempre un incendio per rendersi conto del patrimonio che ha la città: è disarmante! Quali sono i tempi per la delibera quadro sul Valentino e perché si è aspettato quattro anni per farla? Intanto, quale è la situazione della sicurezza nel parco?

Raffaele Petrarulo (Lista Civica Sicurezza e Legalità): Da anni il Valentino è in degrado: è in inesorabile declino, come Barriera di Milano. Il parco però è una zona circoscritta che potrebbe essere ben controllata. Come si intende intervenire per la sicurezza? Dobbiamo riflettere sulla chiusura dei locali e riappropriarci del territorio, senza perdere più tempo: l’urgenza è massima.

L’assessore Iaria ha concluso il dibattito, riepilogando quanto fatto dagli uffici della Città negli ultimi anni per disporre di un quadro completo della situazione riguardo i locali pubblici al Valentino e le relative concessioni: “Non è affatto corretto dire che non è stato fatto nulla dalla nostra Amministrazione. Oggi siamo in grado di dire che con la delibera quadro in via di definizione, e di prossima approvazione, il primo locale che sarà messo a bando è la Rotonda, poi seguiranno il Fluido e lo Chalet. La delibera consentirà di poter partire in via diretta con i bandi di concessione”.

 

(Ufficio stampa Comune di Torino) 

Foto M. Bursuc)

Torino scelta per la 29^ convention della Meeting industry

MPI Italia: via ai lavori organizzativi per il 3-5 luglio 2020

Ufficiale la destinazione che ospiterà la 29esima edizione della Convention Annuale del capitolo italiano dell’associazione internazionale dei meeting professional MPI . Dopo il successo registrato a Roma per “MY STORY” lo scorso anno e nel 2018 a Treviso per ‘Meetica’, i professionisti nazionali della meeting industry saranno invitati a riunirsi a Torino, dal 3 al 5 luglio 2020, per partecipare al nuovo appuntamento annuale organizzato da MPI Italia Chapter , in partnership con VisitPiemonte e Turismo Torino e Provincia Convention Bureau nella elegante città del Piemonte.

Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, Ente preposto alla promozione dell’intero territorio provinciale quale destinazione leisure e MICE, si è aggiudicato questa edizione in Piemonte, grazie ad un sapiente lavoro di squadra e la conferma di una eccellente filosofia dell’accoglienza turistica e MICE.

Al fianco di MPI, dell’Ente del Turismo locale e di VisitPiemonte, la società in-house della Regione Piemonte partecipata anche da Unioncamere che si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio e da un anno dello sviluppo del segmento MICE regionale, si sta componendo una solida cabina di regia con l’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero, i cui paesaggi patrimonio UNESCO sono cornice ideale per accogliere incentive e piccoli meeting di lusso, NH Hotel Group , e Nuvola Lavazza , partner e sponsor della Convention di luglio.
A fine gennaio la prima riunione operativa a Torino dove il Consiglio Direttivo MPI Italia e i rappresentanti degli attori locali coinvolti avvieranno la macchina dei lavori avvalendosi della avanguardista metodologia dell’Event Canvas per progettare l’evento di luglio con ricchi contenuti formativi ed attività sociali rivolte alla valorizzazione del territorio ospitante.

“ Siamo onorati – sottolinea Marcella Gaspardone , Marketing & Convention Manager di Turismo Torino e Provincia – che la nostra città, Torino, si sia aggiudicata questa prestigiosa Convention alla quale parteciperanno i professionisti della meeting industry ; i partecipanti avranno così l’occasione di conoscere ed apprezzare l’offerta MICE di Torino e dell’intero territorio.”

Aggiunge Luisa Piazza , Direttore di VisitPiemonte : “ Il Piemonte è una combinazione di arte, storia e cultura, di eccellente gastronomia e tradizione vitivinicola, di paesaggi straordinari e di una ricca offerta di attività per il tempo libero. Tutte caratteristiche molto apprezzate e tali da rendere la nostra regione una destinazione molto attrattiva, a livello nazionale ed internazionale, non solo per il turismo leisure ma anche per il settore MICE . Poter ospitare i principali esponenti della meeting industry italiana è per noi un motivo di orgoglio e lavoreremo al meglio per presentare le peculiarità e l’autenticità della nostra regione, vera e propria terra di eventi”.

Entusiasta della scelta fatta, Enrico Jesu, Presidente MPI Italia 2019-2020, commenta: “Questa candidatura ci ha appassionato perché ha unito il meglio dell’impulso imprenditoriale privato con la regia delle istituzioni pubbliche, ed ha saputo coinvolgere tutta la filiera. Siamo entusiasti che quest’anno la convention sarà a Torino ed in Piemonte, perché potremo lavorare con un grande team locale, che ci ha già dato moltissimi stimoli per rendere l’evento memorabile, facendoci gustare il meglio del territorio ospitante.”

Il President Elect MPI Italia, Maddalena Milone, aggiunge: “La Convention di MPI Italia Chapter è un momento atteso da tutta la community della meeting industry. Siamo già al lavoro e siamo certi che grazie al lavoro di squadra riusciremo a coniugare un programma formativo di qualità con la scoperta degli angoli più esclusivi e delle esperienze non convenzionali di un meraviglioso territorio, nell’atmosfera gioiosa e cordiale 100% MPI” – e conclude con un invito – “Facciamolo sapere a tutti!”

(foto M. Bursuc)

Rock Jazz e dintorni. Modena City Ramblers e Giò Evan

Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. Al Jazz Club suonano i Calembour.

Martedì. Al Blah Blah si esibiscono gli Spyrals.  Al Jazz Club suona il trio Swing Night con ospite il sassofonista Gianluigi Corvaglia.

Mercoledì. Al Blah Blah sono di scena i Cogs. Al Teatro Colosseo suonano i Modena City Ramblers. Al Jazz Club si esibiscono i Radiance.

Giovedì. Al Blah Blah è di scena Old Mass. Al Magazzino sul Po si esibisce Pieralberto Valli. Al Mad Dog Social Club è di scena il vocalist Valerio Vigliaturo, accompagnato dal pianista Alessandro Cisarò. Al Lambic suonano i Manomanouche con ospite Francesco Barbieri.

Venerdì.  Al Folk Club country music con Doug Seegers. Al Magazzino Sul Po si esibisce Mai Stato Altrove. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono gli Psicologi. Al Concordia di Venaria è di scena l’ex Pooh Dodi Battaglia. Al Cafè Neruda suonano i Triple Blues. Al Blah Blah si esibiscono i Demented Are Go. Al Jazz Club sono di scena i Roaring Nights. All’Espresso Italia di Pinerolo si esibisce la folksinger Tara Velarde.

Sabato.  Al Blah Blah suona l’Orchestra Coperte Elettriche. Per “Novara Jazz” allo Spazio Nòva è di scena l’Ararat Orchestra con ospite il trombonista Humberto Amesquita. Al Jazz Club suona il quintetto degli I Am Fish. Al Teatro Concordia di Venaria fa scalo il tour “Natura molta” di Gio Evan. Allo Spazio 211 metal e hard rock con: Carmona Retusa, Tons, Danse Macabre, Dogs For Breakfast, Noise Trail Immersion.

Domenica. Al Piccolo Coccia per “Novara Jazz”, tributo a Bill Evans con il trio del pianista Alberto Bonacasa.

 

Pier Luigi Fuggetta

 

 

 

Pioggia e vento di montagna migliorano l’aria: vicina la revoca del blocco antismog

Le piogge di venerdì sera e l’aria più limpida grazie ai venti di montagna hanno migliorato la qualità dell’aria a Torino, dopo ben 22 giorni con il livello di micropolveri superiore a 50 microgrammi al metro cubo

Secondo le previsioni di Arpa Piemonte i valori resteranno nelle prossime ore sotto la soglia limite ed è probabile che lunedì vengano revocati i divieti di circolazione previsti dal protocollo operativo antismog, o comunque le indicazioni previste dalle limitazioni permanenti, che bloccano gli euro 2 diesel per tutto l’anno dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì e gli euro 3 diesel con gli stessi orari nel periodo autunno-inverno.

 

(foto Maiorano)

Sardine a Torino: “Dopo la piazza approfondimenti e dialogo politico”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento delle Sardine di Torino

Il 25 Gennaio, dalle ore 14.30 alle ore 18 al Teatro Erba in Corso Moncalieri n. 241, Sardine torinesi e piemontesi si ritroveranno per dialogare con relatori eccellenti sulle tematiche fondanti del nostro movimento

Inizia la fase 2 del nostro percorso. E’ il momento del confronto, delle idee, del dialogo diretto. Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare un primo evento che permetterà di incontrarci fisicamente e di condividere i nostri pensieri con quelli di alcuni importanti ospiti.

Si tratterà di personalità assai differenti, dotate di grande competenza e capaci di esporre il proprio punto di vista sulle tematiche che ci stanno maggiormente a cuore. Gustavo Zagrebelsky ci parlerà della Costituzione e di come essa rappresenti il miglior anticorpo possibile verso il virus del fascismo mentre Mauro Berruto ci aiuterà a capire come una squadra unita, affiatata e determinata, possa vincere partite che paiono impossibili. Lo spindoctor Federico Josè Bottino affronterà invece uno dei punti per noi fondamentali e cioè l’uso non sempre trasparente dei social da parte dei movimenti politici e dei partiti.

«Abbiamo invitato personalità di estrazione sociale e ideologia politica differente, ma saranno tutti accomunati dalla competenza nella trattazione dei problemi che verranno affrontati nel corso del meeting» precisa Mattia Angeleri, portavoce delle Sardine di Torino. «Desideriamo sia un evento in cui ogni persona seduta in teatro possa fare politica: vogliamo riportare la cultura, la competenza e il dialogo alla base del confronto politico e sociale così come sono alla base del nostro movimento». Angeleri chiarisce che «sarà altresì un momento in cui fare e farsi domande, conoscersi e ascoltare le istanze del territorio, nella prospettiva delle prossime scadenze politiche locali». «Poiché il 25 gennaio ricorrerà il quarto anniversario del rapimento di Giulio Regeni» conclude Angeleri «ci sarà anche l’occasione per un suo ricordo».


«Le informazioni e modalità di iscrizione saranno contenute sulla piattaforma eventbrite e completate anche dalla nostre pagine social» precisa Francesca Valentina Penotti, altra portavoce delle Sardine torinesi. «Tutti coloro che non riusciranno ad entrare potranno seguire l’evento in streaming, in modo che nessuno si senta escluso. Ogni posto dovrà essere occupato da chi sentirà di far parte delle “Sardine in Erba”». «Questo sarà il primo di una serie di eventi» conclude Penotti «per gettare le fondamenta di un progetto che speriamo possa essere a lungo termine».

Il pubblico potrà prenotare gratuitamente singoli posti dalla piattaforma:

https://www.eventbrite.it

Le ulteriori novità riguardanti la partecipazione e la presenza di altri relatori (fra i quali esponenti di Fridays for Future ed esperti del giornalismo e della comunicazione) verranno comunicate sulla pagina ufficiale Facebook “Sardine Torino” e sul gruppo Facebook “6000 Sardine Torino” e inviate congiuntamente ai media, mentre informazioni possono essere richieste utilizzando l’indirizzo email info@6000sardinetorino.it

 

(Nelle foto i portavoce Mattia Angeleri e Francesca Valentina Penotti)

 

Fondazione Crt cerca 50 “Talenti per il fundraising”

Un progetto unico in Italia per laureati: candidature entro il 14 febbraio

 AL VIA IL CORSO DI FORMAZIONE GRATUITO

Il bando, consultabile sul sito www.fondazionecrt.it, è aperto fino al 14 febbraio :è’ la nuova edizione del progetto “Talenti per il fundraising” della Fondazione CRT per 50 giovani aspiranti professionisti della raccolta fondi. Il corso, rivolto a laureati negli atenei del Piemonte e della Valle d’Aosta, è un’iniziativa unica nel panorama nazionale, perché offre 160 ore di alta formazione, con costi interamente coperti da Fondazione CRT. Cinque gli enti coinvolti nel progetto: Parco Nazionale Gran Paradiso, INFINI.TO – Planetario di Torino, Musei Reali Torino, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, CasaOZ Onlus.

LO SCENARIO ITALIANO

Secondo il V Italy Giving Report di Vita, sulla base degli ultimi dati fiscali disponibili (dichiarazioni dei redditi compilate nel 2018 per l’anno d’imposta 2017, definito dal Censis qullo “dell’Italia del rancore”), le donazioni degli italiani hanno segnato una battuta d’arresto dopo tre anni di crescita: -0,87%. L’ammontare delle donazioni fatte nel 2017 è pari a 5,320 miliardi di euro (contro i 5,367 miliardi del IV Italy Giving Report). I donatori sono passati dal 49% al 45%, con la voce specifica dei donatori informali che scende dal 44% al 41%.

Anche l’importo donato, secondo l’Istituto Italiano della Donazione, è diminuito

Nel 2019 hanno invece spopolato le raccolte fondi su Facebook in occasione dei compleanni, con un miliardo raccolto nel mondo, mentre è calata la raccolta degli sms solidali

UNA OCCASIONE DI LAVORO

“Talenti per il Fundraising offre ai giovani un bagaglio di conoscenze non solo utili ma necessarie per svolgere al meglio una professione sempre più strategica per le associazioni non profit – ha detto il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia. Dopo gli Stati Generali puntiamo a consolidare il ‘network dei 5.000 talenti’ della Fondazione CRT, per disseminare sul territorio e, soprattutto, tra le nuove generazioni, un patrimonio di competenze finalizzato allo sviluppo, alla crescita della competitività e alla riattivazione dell’ascensore sociale”.

“La quasi totalità dei 110 partecipanti alle prime due edizioni di TPF hanno trovato subito uno sbocco professionale, in gran parte nel fundrasing – ha dichiarato il Segretario Generale di Fondazione CRT e Presidente di EFC Massimo Lapucci –. “offre quindi opportunità concrete di lavoro in un settore che ha un grande potenziale di crescita, soprattutto in Italia “. Lapucci ha auspicato la creazione di un Mercato unico della Filantropia, che ancora manca in Europa: un obiettivo cui lavorano le reti internazionali del non profit, EFC e DAFNE, incoraggiando anche le donazioni transfrontaliere.

Il percorso formativo, in programma dal 28 marzo al 6 dicembre 2020, comprende lezioni teoriche, laboratori pratici su casi concreti, workshop tematici, attività di teambuilding e un modulo finale residenziale intensivo.

I 50 ragazzi affronteranno il ciclo di attività divisi in cinque gruppi di lavoro dedicati ai altrettanti player del terzo settore coinvolti nel progetto: Parco Nazionale Gran Paradiso, INFINI.TO – Planetario di Torino, Musei Reali Torino, Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, CasaOZ Onlus. Tra le attività previste, le cinque “squadre” dovranno mettere in campo vere e proprie campagne di fundraising, che verranno “testate” in occasione del Donor Day, in programma sabato 28 novembre 2020.

Conclusa la fase formativa, i migliori 20 partecipanti avranno l’opportunità, grazie a borse messe a disposizione dalla Fondazione CRT, di effettuare un tirocinio di sei mesi presso enti non profit del Piemonte e della Valle d’Aosta: gli enti potranno candidarsi per accogliere i giovani Talenti per il fundraising e incontrare i ragazzi durante un “career day” ad hoc.

Chi sono i professionisti della raccolta fondi in Italia?

La figura del fundraiser sta sempre più prendendo piede: su LinkedIn ne risultano 5.859, di cui 458 nelle principali città piemontesi e valdostane.

I fundraiser sono prevalentemente donne: il 71%. L’età media è giovane, intorno ai 40 anni, e la maggior parte, il 63%, è rappresentata da professionisti che lavorano nel Nord (“I nuovi fundraiser” di Valerio Melandri e Beth Breeze, Maggioli Editore).

Sempre più fundraiser seguono percorsi ad hoc: il 78% di loro infatti, non solo è laureato, ma frequenta corsi ed eventi dedicati. Chi si specializza attraverso questi percorsi raccoglie il 63% in più rispetto agli altri.

Video, foto e materiali al link: http://bit.ly/35Iyih4

 

Nuovi progetti e fondi per il Museo diffuso della Resistenza

Il progetto di valorizzazione e di rilancio delle attività del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione della Guerra, dei Diritti e della Libertà è stato approvato dai soci del Museo

In particolare la Regione Piemonte, che conferma il contributo dell’anno precedente, e la Città di Torino, che ha incrementato dal 2019 il proprio contributo, si sono impegnati a cercare maggiori risorse attraverso il coinvolgimento degli stakeholder del territorio, per il suo sviluppo su scala regionale.

Oltre all’approvazione del bilancio del Museo, il presidente Roberto Mastroianni ha illustrato ai soci lo stato di avanzamento del processo di integrazione con il Polo del ‘900.

Il progetto prevede due fasi. La prima (2020-2021) sarà una riflessione sia sul valore di Museo della Memoria, in relazione alla storia novecentesca, sia sul posizionamento nazionale e internazionale del Museo stesso. Su queste specifiche tematiche si svolgeranno attività di formazione, di inclusione della cittadinanza, anche attraverso un percorso di integrazione con il Polo del ‘900.

Una seconda fase (2022-2024), attraverso la realizzazione di un nuovo allestimento permanente, vedrà invece la messa a punto dei Luoghi della memoria e la giusta collocazione del Museo nello scenario nazionale e internazionale.

Nella primavera di quest’anno è inoltre prevista la realizzazione di un evento a Torino, che coinvolgendo i maggiori musei, memoriali e centri di ricerca europei e italiani faccia il punto sullo stato, il valore e la missione dei Musei della Resistenza e della Memoria, per confrontarne linee di azione e di sviluppo.

Regione e Città di Torino sono concordi nel sottolineare l’importanza della proposta culturale del Museo Diffuso della Resistenza, legata anche agli istituti che compongono il Polo del ‘900.

Primi in Italia per interventi al cuore. Convegno internazionale dei cardiologi

Dal 17 al 18 gennaio gli esperti nazionali e regionali della cura del cuore si incontrano per la prima edizione di Heart and Rhythm all’NH Collection Torino Piazza Carlina

Il dottor Giuseppe Musumeci da febbraio nuovo direttore Cardiologia al Mauriziano

 

A Torino la cardiologia è al centro del dibattitto sanitario con la prima edizione di Heart and Rhythm: il Congresso è in programma tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio all’NH Collection Torino Piazza Carlina e sono attesi oltre 250 grandi esperti italiani e del territorio del cuore e delle malattie cardiovascolari. Il simposio è coordinato dal dottor Giuseppe Musumeci, futuro Direttore della Cardiologia all’ospedale Mauriziano di Torino, e dal dottor Ferdinando Varbella, Direttore della Cardiologia dell’ospedale degli Infermi di Rivoli.

Il meeting è un importante aggiornamento sulle ultime novità cardiologiche del Piemonte: i dati (riferiti al 2018) a livello locale evidenziano come Torino e la regione si posizionino primi in Italia per interventi in caso di coronaropatia con 15.784 angioplastiche coronariche (3607 interventi per milione di abitanti) rispetto ad un piano nazionale che vede 158.789 angioplastiche (2624 interventi per milione di abitanti). In particolare 681 interventi in corso di infarto in Piemonte per milione di abitanti rispetto ad un dato nazionale (già confortante) di 604 interventi in corso di infarto per milione di abitanti; con una crescita in Piemonte del 10% rispetto all’anno precedente. Una grande novità nella cura del cuore a Torino riguarda il dottor Giuseppe Musumeci, che dal 1° febbraio sarà alla guida della Cardiologia all’ospedale Mauriziano di Torino. Ad Heart and Rhythm interverranno i più importanti cardiologi della regione, oltre alla presenza, a livello nazionale, del Presidente Nazionale e dell’Incoming President del GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica), rispettivamente il professor Giuseppe Tarantini (da Padova) ed il professor Giovanni Esposito (da Napoli).

 

“Il Piemonte è un luogo di avanguardia nella cura delle malattie cardiovascolari e può vantare alcuni dei più importanti Centri di eccellenza a livello nazionale, oltre a numerose buone pratiche da condividere e diffondere” dichiara il dottor Musumeci, attualmente Direttore Cardiologia Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo e futuro Mauriziano, ed aggiunge “Con questa prima edizione di Heart and Rhythm, insieme al dottor Varbella ed ai massimi esperti sul tema del cuore vogliamo dare un nuovo impulso alla cardiologia con le ultime novità ed i numerosi casi clinici che verranno presentati”.

Tra i temi principali di questa prima edizione, la due giorni avrà una prima parte dedicata alla cardiologia clinica incentrata sulle novità farmacologiche con nuove terapie molto efficaci, dimostrate da innumerevoli trial clinici controllati che permettono di trattare le malattie cardiovascolari migliorando l’aspettativa di vita del paziente. A seguire due parti di approfondimento che avranno come focus le due branche principali della cardiologia: la cardiologia interventistica, che ha mosso passi importanti nel trattamento invasivo della cardiopatia ischemica e delle malattie delle valvole cardiache, e l’elettrofisiologia, che ha perfezionato il trattamento delle patologie del ritmo cardiaco con casi clinici interattivi sia di emodinamica che di elettrofisiologia ed elettrostimolazione, con ampia discussione da parte di esperti nelle diverse discipline, coordinate dai responsabili regionali delle due società cardiologiche di settore, il GISE e l’AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione). Il Congresso avrà dunque un taglio molto interattivo con poche letture frontali e molti casi clinici, proprio a partire dall’ultimissima letteratura per arrivare all’applicazione pratica.

 

A questo proposito, le ultime Linee guida europee presentate a Parigi a fine agosto hanno dato degli input importanti sulla terapia ipolipemizzante. In particolare, quelle relative alle dislipidemie raccomandano di mantenere il colesterolo (in particolare quello “cattivo” LDL) ai valori più bassi possibili. Addirittura le Linee guida europee sono più severe e quindi più avanzate di quelle americane e questo messaggio è stato chiaramente recepito dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, per cui gli ultimi ritrovati, gli inibitori di PCSK9 ed in particolare l’evolocumab (auspicabilmente tra pochi mesi anche alirocumab), si possono prescrivere in regime di rimborsabilità già nel primo mese dall’infarto ed anche in fase intra-ospedaliera. Questo sarà uno dei focus affrontati in Heart and Rhythm, a poche settimane dall’ultima determina Aifa del 13 dicembre che ha stabilito questa nuova grande opportunità di trattamento per il paziente, sempre più al centro delle terapie: si lavora per migliorare le competenze dei medici per tradurle in una migliore pratica clinica.

 

Altro tema trattato sarà la sostituzione della valvola aortica per via transcatetere (TAVI), una procedura estremamente innovativa eseguita per via mini-invasiva dal cardiologo interventista, ma che risulta essere attualmente sottoutilizzata. Si parlerà anche di Tavi è Vita, progetto sul tema della stenosi aortica, una delle malattie più comuni delle valvole cardiache che in Italia riguarda oltre 1 milione di persone ed il 10% della popolazione oltre i 65 anni. Oggi sono soltanto a 114 i pazienti trattati ogni milione di abitanti (97 in Piemonte) rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche. In particolare in Italia nell’ultimo anno sono stati eseguiti 6888 interventi di TAVI con una crescita del 25% e in Piemonte 423 con una crescita del 26%. Tavi è Vita, ideato e realizzato da GISE in collaborazione con SIC (Società Italiana di Cardiologia) e SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca), è stato lanciato per la prima volta in Piemonte proprio dal dottor Musumeci per aumentare la consapevolezza della popolazione rispetto a questa patologia e le nuove opportunità terapeutiche. A Heart and Rhythm saranno presenti il professor Giuseppe Tarantini, che ha lanciato questa campagna, ed il professor Giovanni Esposito, che ne ha curato l’implementazione in Campania, la seconda regione coinvolta: saranno illustrati i risultati della campagna educazionale TAVI e Vita ed i dati del Registro GISE Observant II, realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed un documento del GISE che definisce gli standard per struttura ed operatore in modo da garantire i risultati migliori per questo intervento molto delicato, passato in questi ultimi 10 anni da 400 a 7 mila interventi l’anno e che arriverà a 20 mila pazienti nell’arco di 3-5 anni.

Le malattie cardiovascolari rappresentano in Italia ed in Europa la principale causa di mortalità e morbilità con una importante ricaduta sulla spesa sanitaria.

Nell’ultimo ventennio la mortalità per patologie cardiovascolari si è ridotta in modo significativo grazie alla prevenzione primaria, ad un miglior controllo dei fattori di rischio, all’utilizzo di farmaci di nuova generazione ed allo sviluppo tecnologico. Quest’ultimo elemento, in ambito cardiologico, continua a fornire al medico una gamma sempre più ampia di strumenti e di dispositivi con il risultato di aumentare in modo significativo la precocità della diagnosi e l’efficacia della terapia e di conseguenza migliorare la durata e la qualità di vita. Per questo Heart and Rhythm arriva a Torino.

 

Per scaricare il programma di Heart and Rhythm fare clic qui

 

Salotto di storie: a Porta Palazzo “Aggiungi un posto a tavola”

Mercoledì 22 Gennaio alle 2o. Ogni partecipante può, se gli va, altrimenti può anche ascoltare soltanto, raccontare una storia di circa 5-10 minuti sul tema della serata

Luoghi Comuni Porta Palazzo e Storylelling Torino vi invitano al salotto di storie” Aggiungi un posto a tavola”, un’occasione per riassaporare il piacere di ascoltare una voce che racconta e la magia del c’era una volta, il tema scelto è la condivisione un po’ a me ed il resto a te.   Tutti possono raccontare, porta la tua storia. Si condividerà un calice di vino e qualche stuzzichino.Il Salotto è un incontro informale in cui si condividono sorrisi, calore umano, e soprattutto storie! Qualunque luogo accogliente può ospitare un Salotto. Si chiacchiera, ci si conosce, ci si rilassa. Poi si crea il cerchio e sia dà il via alle storie. Ogni partecipante può, se gli va, altrimenti può anche ascoltare soltanto, raccontare una storia di circa 5-10 minuti sul tema della serata. Il tema scelto non lascia nessuno a corto di storie, che siano di vita vissuta, fiabe tradizionali, leggende, l’importante è che al Salotto vengano raccontate a braccio, senza leggerle o averle imparate a memoria.

L’evento avrà inizio alle 20.00 con un piccolo aperitivo condiviso, a seguire vi sarà il Salotto di Storie.

Uscita a cappello (up to you)

Info e prenotazioni: storytellingtorino@gmail.com o cell. +39 3395900117

StorytellingTorino è un gruppo animato da appassionati storyteller che condividono l’arte del raccontare storie ‘occhi negli occhi’ e si dedicano a far crescere lo storytelling sul territorio torinese e piemontese. Nasce nel dicembre 2014, lanciato a Torino dalla compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria di Roma. Da allora con cadenza mensile tanti salotti sono stati organizzati e tante storie sono state raccontate; ospitati nelle case dei torinesi, in locali commerciali, in parchi pubblici, in rifugi di montagna, in teatri, in musei, in terrazze, in spazi affittati per l’occasione. I componenti di StorytelingTorino sono storyteller di livello avanzato che da anni coltivano la loro passione, partecipando a laboratori di formazione, seguendo i festival e raccontando storie con il piacere di condividerle.

La Residenza Temporanea Luoghi Comuni Porta Palazzo è un progetto di housing sociale realizzato dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo in collaborazione con l’Ufficio Pio. La struttura mette a disposizione 27 alloggi (13 monolocali e 14 bilocali) ed è gestita dall’Impresa Sociale CoAbitare. La residenza propone un modo di abitare innovativo, rispondendo in modo adattivo alle esigenze, così diverse tra loro, delle persone che attraversano la città.

 

(foto Mario Alesina)

Più acqua del rubinetto sui tavoli dei ristoranti

Realizzare iniziative per promuovere l’utilizzo di acqua del rubinetto sulle tavole dei pubblici esercizi, è l’oggetto principale di una mozione approvata  in Sala Rossa

Il documento, firmato dalla consigliera Daniela Albano (M5S), partendo dalla considerazione che l’Italia, con un consumo medio pro capite di 208 litri di acqua minerale l’anno, è il Paese europeo con il maggiore consumo di acqua in bottiglia, impegna Sindaca e Giunta a realizzare, in collaborazione con gli esercenti, campagne di sensibilizzazione e di promozione per il riconoscimento degli esercizi che decidessero di aderire all’iniziativa.

La mozione, approvata con alcuni emendamenti, impegna anche a verificare la corretta applicazione degli sgravi già previsti sulla Tariffa Rifiuti per chi decidesse di dotarsi di sistemi alternativi di distribuzione dell’acqua che non prevedano contenitori monouso per il suo consumo.

A Sindaca e Giunta viene, infine, chiesto di sollecitare un dibattito nazionale in merito alla formulazione di una norma che preveda l’obbligatorietà di fornire, a richiesta, l’acqua della rete idrica in alternativa a quella in bottiglia, nei locali pubblici.

T