Cosa succede in città- Pagina 374

L’auto crolla ma il Governo punta sulle due ruote a Torino

FRECCIATE   In arrivo quasi 10 milioni di euro dal governo destinati a piste  ciclabili e  interventi per la mobilità sostenibile a Torino e nel  territorio della città metropolitana. 

La sindaca Chiara Appendino punta ad ottenere  il 15 per cento degli spostamenti totali nel capoluogo compiuti  in bicicletta. Il ministero delle Infrastrutture  ha già approvato il trasferimento di 4,9 milioni al Comune per la realizzazione delle ciclovie urbane e la sicurezza dei ciclisti.

Tutto quel che arriva, in tempi di magra, è grasso che cola.

Una considerazione, però. Tutti siamo d’accordo sulla necessità di “ripulire” l’aria inquinata, anche a costo di vedere attempati monopattinisti sfrecciare sulle piste e sotto i portici. Il paradosso è che l’emergenza Covid ha affossato il settore dell’auto (un crollo anche del 90 per cento nelle vendite). Non sarebbe forse meglio se il governo, anziché puntare su monopattini e due ruote, varasse provvedimenti intelligenti sull’auto, anche in ottica di rispetto ambientale e di mobilità sostenibile, incentivando al rinnovo del parco auto circolante? Più auto ma più “pulite”.

L’arciere

Il virus cancella anche la processione della Consolata

Ieri, 20 giugno,  non si è svolta la tradizionale  processione della Consolata 

Le misure di protezione dal coronavirus hanno cancellato una degli eventi storici  più sentiti a Torino. Non è quindi stato possibile portare per le vie cittadine la statua della Madonna in rame.

L’ arcivescovo Cesare Nosiglia alle 21,30 ha recitato  un rosario davanti alla basilica, in presenza delle autorità cittadine.

“Questa fase dell’epidemia ci sollecita a farci più visibili e presenti nel tessuto concreto della vita sociale con quel compito di testimonianza e di proposta dell’annuncio di Gesù, che solo può dare vigore e speranza di rendere sempre più umano, giusto e solidale, ogni ambiente di lavoro”, ha detto il vescovo.

(Foto A. Pellegrini – La Voce e il Tempo”)

I fine settimana dei Musei Reali tra visite speciali e lezioni di cucina

Ogni sabato e domenica guide e storici dell’arte di CoopCulture e dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale” invitano a scoprire le sale di rappresentanza e il secondo piano di Palazzo Reale. Al Caffè Reale Torino lezioni di cucina e cene speciali

 

Torino, 18 giugno 2020. Con l’arrivo dell’estate riprendono le attività dei Musei Reali, che il 2 giugno hanno riaperto al pubblico gli spazi del complesso museale nel cuore di Torino: ogni sabato e domenica si potranno visitare due percorsi con storici dell’arte e guide di CoopCulture. Il primo itinerario, “Bentornato a Palazzo!”, alle 12 e alle 15, è dedicato alla scoperta delle sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale, della collezione dell’Armeria e della Galleria della Sindone, dove è possibile scorgere il restauro “a vista” dell’altare della Cappella. Il percorso, della durata di un’ora, è visitabile in gruppi composti al massimo da 8 persone ciascuno, al costo di 7 euro oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali. Le visite in piccoli gruppi sono il valore aggiunto dell’attuale esperienza di fruizione, favoriscono un approccio più lento e consapevole, emozionante e gratificante.

 

Il percorso prosegue al secondo piano, alle ore 11.30, 13 e 15.30, nell’Appartamento dei Principi di Piemonte, con il suggestivo affaccio sul terrazzo dal quale ammirare i Giardini Reali e piazza Castello. Le sale, che presentano l’allestimento realizzato per Vittorio Emanuele II e la consorte Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, sono arricchite da una piccola esposizione temporanea dedicata alla figura del sovrano, in occasione del bicentenario della nascita. Le visite sono condotte anche dai volontari dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale” alle ore 11, 12, 15, 16, 17 e 18, al costo di 7 euro.

 

Le visite guidate a cura dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale” sono acquistabili in biglietteria, mentre quelle condotte da CoopCulture si possono anche prenotare online sul sito www.coopculture.it (maggiori informazioni al numero 011 19560449 o via e-mail all’indirizzo info.torino@coopculture.it).

 

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale, il Caffè Reale Torino accoglie i visitatori per un momento di ristoro in una cornice unica ed elegante, tra oggetti provenienti dalle collezioni sabaude. A giugno e a luglio la cucina della tradizione piemontese è protagonista di un ciclo di lezioni alla scoperta di specialità del territorio, come flan di spinaci con fonduta (19/6), bagnetto verde e rosso (20/6), verdure ripiene (26/6), savoiardi e tiramisù (27/6), carpione (3/7) e bunet (4/7). Gli incontri si svolgono dalle 17 alle 19 per un numero minimo di 12 persone. Il costo è di 20 euro per gli adulti, 28 euro per chi partecipa con un minore. Ogni venerdì e sabato di giugno è possibile partecipare anche alle cene speciali “Grill and Traditional Arcade”. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net

Al Mauriziano postazioni fisse per rilevare la temperatura

Grazie ad una donazione dell’azienda torinese Urmet, dal 19 giugno due “Thermal Gate” presidieranno l’ingresso principale di corso Turati e quello dei dipendenti in via Magellano

 

L’ospedale Mauriziano di Torino diventa il primo ospedale con i Thermal Gate: da venerdì 19 giugno sia l’ingresso principale di corso Turati che quello riservato ai dipendenti in via Magellano saranno presidiati da postazioni fisse automatizzate per la rilevazione della temperatura corporea ed il controllo dell’utilizzo della mascherina.

 

Prende vita insomma il primo pre-triage automatizzato.

 

Grazie ad una donazione della Urmet, azienda torinese specializzata in soluzioni per la sicurezza, la videocitofonia e l’automazione degli edifici, il Mauriziano si dota di due apparecchiature di ultima generazione a protezione della salute del personale e degli utenti, prevenendo anche l’ingresso di soggetti con temperatura anomala o sprovvisti di mascherina.

 

Il Thermal Gate, è un dispositivo per la rilevazione della temperatura corporea “all in one”, in grado di visualizzare l’immagine ripresa da una telecamera integrata e posta su uno schermo 7”, dotato di un sensore di temperatura ad alta precisione.

 

Grazie alla funzione di “mask detection” il pannello può individuare anche la presenza o l’assenza della mascherina sul volto di un soggetto, segnalando gli individui sprovvisti di dispositivo di protezione individuale.

 

Tutto questo nel pieno rispetto del GDPR per la privacy,  misurando la temperatura da una distanza minima di 50 centimetri fino ad un massimo di 1,2 metri.

 

Il monitoraggio della temperatura corporea unito all’identificazione di coloro che non indossano i Dpi rappresenta il fulcro delle strategie di prevenzione della diffusione del Covid-19 a breve e lungo termine: una fondamentale tutela della salute del personale della struttura e di tutti i cittadini che frequentano l’ospedale torinese.

 

«Ringraziamo Urmet per questa donazione, che ci permetterà di essere all’avanguardia grazie a queste nuove apparecchiature – dichiara Maria Carmen Azzolina, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Mauriziano di Torino -. I Thermal Gate ci permetteranno una migliore organizzazione del lavoro, ma soprattutto un controllo più efficace degli ingressi dell’ospedale nella rilevazione della temperatura e nell’utilizzo delle indispensabili mascherine».

 

«Urmet è una azienda storica fondata nel 1937, fortemente radicata a Torino ma ormai gruppo internazionale con una presenza in più di 100 Paesi con 50 filiali – afferma Fiammetta Cometto, amministratore delegato di Urmet Group -. Abbiamo voluto mettere a disposizione dell’ospedale Mauriziano tutta la nostra esperienza ultradecennale nel campo della sicurezza, per dare il nostro contributo alla tutela della salute di medici, infermieri ed operatori sanitari che per tre mesi sono stati in prima linea nella lotta contro il coronavirus. E non solo: ne beneficeranno anche tutti i dipendenti della struttura e le migliaia di cittadini piemontesi che vi accedono quotidianamente».

 

 

 

Il coronavirus presente nelle acque di Torino già nel mese di dicembre

Nelle acque di scarico delle città di Milano e Torino erano presenti  tracce del virus SARS-CoV-2  già a dicembre 2019.
 

La scoperta viene da uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità realizzato attraverso l’analisi di acque di scarico raccolte in tempi precedenti  al manifestarsi della COVID-19 in Italia.

I campioni prelevati nei depuratori di centri urbani del Nord, sono stati utilizzati per trovare tracce della circolazione del virus nella popolazione.

(foto Stefano Zanarello)

Gli spettacoli del circo riprendono in streaming

#SpazioFLICstreaming dal 28 giugno al 19 luglio 2020

– Spettacoli e incontri trasmessi in diretta dallo Spazio FLIC di via Niccolò Paganini 0/200 a Torino
– Video realizzati nel periodo del lock-down e altri video girati in vari luoghi della Città di Torino
– Streaming in www.facebook.com/FLIC.Scuola.di.Circo | https://www.youtube.com/user/ScuolaFlic
Sito web con info di approfondimento sulla scuola > www.flicscuolacirco.it

La FLIC Scuola di Circo di Torino termina l’anomala stagione di spettacoli 2019/2020 con una rassegna trasmessa in dirette streaming che si sviluppa in otto appuntamenti con spettacoli e performance circensi degli allievi, contributi di artisti professionisti, incontri con esperti del settore, video-progetti realizzati nel periodo del lockdown e video realizzati in strade e piazze della Città di Torino, il tutto nel rispetto delle vigenti disposizioni governative.

In relazione alle nuove norme sugli spettacoli vigenti dal 15 giugno, la direzione sta valutando la possibilità di aprire gli eventi a un ristretto pubblico dal vivo.

Gli elaborati artistici degli allievi sono ideati e creati con il coordinamento del direttore artistico Stevie Boyd e con il supporto e la regia di qualificati registi esterni – Giorgio Bertolotti, Alessandro Maida, Flavio D’Andrea e Piergiorgio Milano – che doneranno al pubblico anche alcuni loro personali progetti artistici.
I video realizzati in varie location della città di Torino sono a cura di Francesco Giorda.

Premio GiovedìScienza Futuro e Premio Industria 4.0 uniti per la ricerca

L’attualità di questi giorni porta in evidenza il fatto che scienza e ricerca siano sempre di più risorse importanti per il futuro. Sostenerne gli sforzi e fornire ai ricercatori spazi, strumenti e risorse adeguate diventa molto importante per formare un solido e competitivo ecosistema innovativo per l’economia italiana. Forti di questa convinzione CentroScienza Onlus con Camera di commercio di Torino, Unicredit, gli Incubatori di impresa degli Atenei piemontesi 2i3T, I3P, Enne3, il Club degli Investitori e Cariplo Factory valuteranno i progetti presentati e decreteranno i vincitori dei due premi – Premio GiovedìScienza Futuro e Premio Industria 4.0.

 

Da 9 anni l’associazione torinese CentroScienza Onlus organizza il Premio GiovedìScienza, dedicato ai ricercatori under 35 di tutti gli enti di ricerca italiani. Il premio è nato nel 2011 per incoraggiare i protagonisti della ricerca alla comunicazione della scienza, per offrire loro risorse e strumenti per divulgare le proprie ricerche. Le 64 candidature giunte quest’anno sono state valutate da 101 referees in base al merito scientifico e tra loro il comitato di selezione individuerà il vincitore del Premio GiovedìScienza Futuro, dedicato ai ricercatori che hanno presentato – oltre al progetto scientifico – uno studio di fattibilità e il vincitore del Premio Industria 4.0, rivolto ai candidati che, oltre al progetto scientifico, abbiano sviluppato anche una proposta progettuale inserita in questo ambito.

“In momenti di grande cambiamento come quelli che stiamo vivendo la ricerca scientifica può essere la risposta ad alcuni bisogni della collettività. Il supporto dell’ecosistema dell’innovazione è molto importante – dichiara Silvio AimePresidente dell’Incubatore d’impresa dell’Università di Torino 2i3T – per aiutare i ricercatori ad approcciare una realtà che richiede, anche per chi ha solide basi scientifiche, di saper comunicare al fine di coinvolgere gli stakeholder sia pubblici che privati al fine di dotarsi delle risorse necessarie per l’avanzamento delle attività. Il trasferimento di conoscenza è ancora trainato da interventi pubblici ma sempre più il settore privato rivolge le proprie attenzioni ed interagisce con gli Enti Pubblici di Ricerca per garantirsi l’accesso all’innovazione, guardando anche all’opportunità di poter intercettare competenze ed interagire con i giovani.

Gli Incubatori d’ impresa supportano i ricercatori che si affacciano in questo scenario sempre più competitivo fornendo loro gli strumenti necessari per realizzare e sviluppare i loro progetti; sempre più lo spirito di iniziativa e l’imprenditorialità sono elementi imprescindibile per chi si trova a pianificare un progetto di ricerca, che richiede anche le capacità di: valorizzare e tutelare la conoscenza generata, valutare i costi, gestire il capitale umano, negoziare, relazionarsi e comunicare, con un sistema economico dinamico che richiede il presidio anche di queste abilità per traguardare ad un futuro in cui la collaborazione tra Ricerca ed Impresa sia sempre più diffusa.” La 34a edizione di GiovedìScienza è ideata e organizzata dall’Associazione CentroScienza Onlus, promossa dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino. Sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Con il contributo di: Fondazione CRT, Banca d’Alba, Camera di commercio di Torino, UniCredit.  GiovedìScienza è realizzato in collaborazione con: Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Accademia delle Scienze di Torino e Ce.Se.Di della Città metropolitana di Torino. Il Premio GiovedìScienza si svolge in collaborazione con gli Incubatori di impresa degli Atenei piemontesi 2i3T, I3P, Enne3 e con il Club degli Investitori e Cariplo Factory. L’iniziativa si svolge nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte

Call4women, selezionate 5 start up al femminile

Il 31 marzo 2020  Endeavor Italia, l’organizzazione internazionale non-profit che supporta le imprese ad alto potenziale, e   B Heroes, l’ecosistema di iniziative per startup innovative, hanno lanciato   Call4Women, un’iniziativa rivolta alle imprenditrici di tutta Italia.

 

Tra le   150 candidature pervenute  alla call, 70 si sono rivelate idonee al percorso   Endeavor, realizzato in partnership con   Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, rivolto a realtà strutturate e che hanno già una buona presenza sul mercato.   Cinque aziende  sono state selezionate per accedere a due giornate di workshop tenute dal business coach Ed Capaldi sui temi di Business Canvas, definizione OKR (Obbiettivi e Risultati Chiave) e preparazione del pitch, oltre a mentorship dedicata, potenziale introduzione a investitori e accesso alle convenzioni attive per le aziende Endeavor. In preparazione al workshop, che avrà luogo nei prossimi mesi presso le OGR Tech di Torino, le imprenditrici prenderanno parte anche ad alcuni webinar formativi online.

 

Le cinque aziende selezionate da   Endeavor Italia

 

Chitè Lingerie, fondata da Chiara Marconi, è il primo brand di lingerie di lusso a offrire una piattaforma di personalizzazione online che consente alle clienti di creare il proprio capo su misura, scegliendo colori, tessuti, componenti e taglia perfetta. Tutti i capi sono realizzati dalle mani esperte di artigiani indipendenti seguendo l’idea di una filosofia “Slow Couture”.

 

Flority Fair, fondata da   Giulia Giontella, è il primo portale di delivery di fiori coltivati a chilometro zero e disponibili con formule di abbonamento, oltre che uno dei pochi riferimenti e-commerce del settore nel nostro paese.

 

Ghostwriter Ai, fondata da   Ester Liquori, è la piattaforma di content marketing che suggerisce i contenuti più adatti per aumentare le vendite, i profitti e il coinvolgimento. Grazie a Ghostwriter Ai è possibile risparmiare otto ore di lavoro a persona ogni settimana e circa il 30% del budget destinato al marketing.

 

LEB World, fondata da   Manuela delli Carri, è la startup innovativa nel campo del beauty con sede in Puglia. LEB vuole evolvere il settore della cura delle unghie sostituendo le tradizionali boccette di smalto, che favoriscono il deposito di pelle umana e altri microrganismi nocivi sul pennello, con nuovi packaging sostenibili, igienici, rapidi e intelligenti.

 

M2TEST srl, fondata da   Alessandra Nicolosi, lavora come SAAS ed è nata con l’obiettivo di migliorare la vita delle persone attraverso la valutazione del rischio di frattura fragile. Questo avviene grazie a BES TEST, un test per la valutazione della qualità della struttura ossea utile non solo al momento della diagnosi, ma anche nel monitoraggio e nella prevenzione delle alterazioni a livello della struttura ossea.

 

Si aggiunge alla rosa anche   Aileens Pharma, la startup che sviluppa trattamenti per chi soffre di malattie dermatologiche guidata da   Sonia Longo, selezionata per il   Premio Speciale di SheTech, la community che supporta le donne nel mondo della tecnologia.
Partecipano al programma anche quattro aziende a conduzione femminile del network europeo di Endeavor: Melis Abacıoğlu (Wellbees), Alison Stroh (Dr Coys), Karla Klincheva e Sandra Klincheva (More Noir).

 

“Oggi più che mai è necessario valorizzare il potenziale dell’imprenditoria femminile. Viviamo in un contesto dove sono ancora presenti numerose barriere, sia materiali che culturali, che sono di ostacolano alla sua piena espressione e, come Endeavor, riteniamo prioritario dare il nostro contributo per affrontarle e rimuoverle” afferma il Managing Director di Endeavor Italia,  Raffaele Mauro. “Affrontare la crisi epidemica ed economica non riduce l’urgenza, anzi rafforza la necessità di riconoscere e sostenere le donne che assumono il rischio imprenditoriale e contribuiscono a creare le basi dello sviluppo futuro”.

Poste italiane ha consegnato le mascherine ai maturandi

Poste Italiane ha consegnato per conto della Protezione Civile a 107 Istituti scolastici della provincia di Torino i dispositivi di protezione individuale per gli studenti e i docenti in vista dell’esame di maturità di mercoledì

Molti gli istituti superiori coinvolti, per un totale di oltre 3.600 scuole in tutta Italia, dove l’esame di maturità potrà svolgersi in totale sicurezza. In Piemonte Poste Italiane, attraverso il network della società del gruppo SDA Express Courier, ha infatti consegnato oltre 327mila mascherine, di cui 170mila nel torinese, tutte recapitate direttamente a scuola in tempo per sostenere gli esami. L’Azienda, grazie alla capillarità della propria rete logistica, ha provveduto alle attività di trasporto, stoccaggio e distribuzione dei dispositivi sanitari acquistati dalla struttura commissariale per la gestione dell’emergenza covid19.

Una macchina imponente che nella prima fase, quella del rifornimento degli Hub logistici, ha utilizzato varie tipologie di trasporto, in primis quello via gomma, grazie alla collaborazione con la società Sennder, e via aerea, grazie alla società del gruppo Poste Air. Poste Italiane, prima della consegna agli studenti, ai docenti e al personale di segreteria, ha provveduto, grazie anche a soluzioni altamente tecnologiche, al controllo della conformità delle mascherine e alla verifica del corretto imballaggio ed etichettatura delle confezioni.

Ancora in crescita i dati occupazionali del Politecnico

È stata pubblicata  l’Indagine AlmaLaurea 2020 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati. I laureati del Politecnico coinvolti nell’indagine sono 7.341; tra questi, 3.745 di primo livello e 3.587 laureati magistrali.

Appuntamento atteso dagli studenti e dalle loro famiglie, che spesso influenza la scelta del percorso di studi, l’Indagine conferma una tendenza che non si è invertita neppure negli anni della crisi: i laureati del Politecnico di Torino trovano lavoro, e ricevono in media retribuzioni più alte rispetto ai laureati degli altri atenei italiani.

Analizzando più nel dettaglio il profilo occupazionale dei laureati del Politecnico, l’Indagine evidenzia che si tratta di giovani che in larga parte continuano gli studi dopo la laurea triennale, rimandano cioè al post-laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro. Tra i laureati triennali che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale e che quindi sono entrati nel mondo del lavoro, il tasso di occupazione risulta comunque del 78,7%, a fronte di un dato nazionale del 74,1%.

Il dato di riferimento più significativo e in sensibile crescita risulta comunque quello che riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea: è occupato il 90,5% dei laureati magistrali del Politecnico di Torino, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale del 71,7% e in crescita rispetto al dato dello scorso anno dell’88,6.

La percentuale di occupati aumenta ancora, secondo gli ultimi dati di Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 92,8% a fronte del 86,8% del dato nazionale

In quali settori sono occupati? Il 91,9% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 6,8% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit 1,3%. L’ambito dei servizi assorbe il 42,8%, mentre l’industria accoglie il 56,3% degli occupati; 0,2 la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

Significativa, poi, la differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.522 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.285 euro a un anno dal titolo e 1.766 euro rispetto a 1.499 euro a cinque anni dalla laurea.

L’Indagine fornisce infine alcuni dati interessanti circa il profilo dei laureati. Interessante notare come il rapporto con il mondo del lavoro cominci per i laureati del Politecnico già negli anni degli studi: il 38,5% tra i laureati di primo livello e il 49,4% dei magistrali ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi.

Altro dato che emerge è la dimensione internazionale del Politecnico, con un’alta percentuale di studenti stranieri: il 9,9% in media (il 12,7% di quelli magistrali, a fronte del 5,5 a livello nazionale). Inoltre, quasi un terzo degli studenti durante la Laurea Magistrale compie un’esperienza di studio all’estero (il doppio del dato nazionale).

Significative le risposte relative alla soddisfazione: in generale, quasi 9 laureati su 10 si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria nel suo complesso e l’85,8% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente.

“I dati emersi dall’indagine annuale proposta da Almalaurea rappresentano un riscontro importante per l’attività dei nostri docenti e per lo sforzo che sta compiendo l’Ateneo per migliorare i programmi e la didattica. Mai come in questo periodo i docenti hanno dimostrato la passione e la professionalità che li contraddistingue, così come il coraggio del Politecnico di fare investimenti importanti anche per il futuro, che siamo certi continueranno a garantire quella qualità della formazione che da sempre contraddistingue i nostri laureati e che permette loro di trovare un lavoro soddisfacente in breve tempo dopo il titolo”, commenta il Vice Rettore alla Didattica del Politecnico Sebastiano Foti.

“Il trend positivo evidenziato dai dati occupazionali è diventato ormai una costante per il nostro Ateneo. È anche grazie a questi risultati sull’occupazione che  gli studenti e le loro famiglie scelgono il Politecnico di Torino”, aggiunge la Delegata del Rettore per l’accompagnamento al lavoro Carla Chiasserini, che conclude evidenziando il dato relativo ai tirocini: “Credo che per i nostri studenti affiancare all’attività didattica una formazione sul campo in importanti realtà aziendali come quelle con cui collaboriamo contribuisca in modo significativo non solo ad avvicinarli al mondo del lavoro, ma anche a focalizzare meglio il loro percorso di studi e a trovare la propria strada nella vita”.