Cosa succede in città- Pagina 321

Villa è il nuovo direttore di Palazzo Madama

Il Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei, riunitosi in data odierna, annuncia la nomina di Giovanni Carlo Federico Villa a Direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino.

 

“Esprimo piena soddisfazione per la nomina di Giovanni Carlo Federico Villa a Direttore di Palazzo Madama – dichiara Maurizio Cibrario, Presidente della Fondazione Torino Musei – Conoscenza, Visione, Leadership: nel significato profondo di queste parole si delinea il profilo del Prof. Villa e sono convinto che nella simbiosi museale, l’innesto di una personalità di tale prestigio porterà risultati di assoluto valore.”

 

Sono sinceramente commosso e grato alla Fondazione Torino Musei per la possibilità di mettermi al servizio di una città che amo profondamente, collaborando a un tratto di vita di Palazzo Madama – dichiara il neoeletto direttore Giovanni Carlo Federico Villa Una volta espletate le pratiche presso il mio Ateneo orobico, sarà davvero un onore adoperarsi per contribuire all’apprezzamento di un luogo che condensa in sintesi duemila anni di storia, scrigno di opere d’arte di mirabile bellezza e prestigio: uno spazio esemplare delle eccellenze del nostro Paese.”

 

Giovanni Carlo Federico Villa ha superato la selezione tra gli oltre 300 curricula pervenuti in risposta alla call lanciata dalla Fondazione Torino Musei per individuare il nuovo direttore del Museo.

 

Giovanni Carlo Federico Villa (Torino, 1971) è professore associato di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Bergamo e docente di Museologia e Museografia della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Udine. Componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici del Ministero della Cultura, e già direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza, per le Scuderie del Quirinale di Roma ha curato le mostre Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Tintoretto e Tiziano e numerosi progetti espositivi in Italia e all’estero, tra gli altri a Bruxelles, Mosca, Parigi, San Pietroburgo e Tokyo. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e importanti monografie.

 

Martedì 29 giugno alle ore 11.00 nel Gran Salone dei ricevimenti di Palazzo Madama è prevista la conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore.

 

La lucina notturna della mamma sartina non mi ha mai abbandonato

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COSA SUCCEDEVA IN CITTA’ / Graziosa la mia mamma.  Ed anche io facevo la mia “porca” figura.  21 giugno 1957.

Manco un mese avevo.  Sono passati quasi 64  anni e ne è valsa la pena. Non ho conosciuto mio nonno morto in guerra.  E sempre nel 1940 ad 11 anni , finita la 5 elementare, a lavorare, cara mamma,  alla Facis di corso Emilia. Eri piccola di statura. Gambe proporzionate,  ma pur sempre cortine. Abitavi  a 500 metri dal lavoro. Via Cuneo,  case di ringhiera. Ed hai sempre ricordato il mare di pianto che hai fatto. Volevi continuare a studiare, ma il tuo lavoro e quello di tua sorella erano l’unico sostentamento della famiglia. Della guerra non ne parlavi mai. Ricordavi,  sicuramente ricordavi almeno qualcosa.  Avevi 16 anni quando finì  e a 16 anni si ricorda quasi tutto.  La tessera per poter far la spesa. Quella sì , raccontavi. Diventata sartina e sposata era (per allora  d’obbligo lasciare il lavoro per accudire i figli.  Sposati nel 1956 e appena 10 mesi dopo sono nato io.  Ma i soldi non bastavano mai e ti sei “arrangiata” a fare la pantalonaia. Tutto ovviamente in nero.  Soprattutto il sarto di via Palestrina, mi ricordo. Forse perché  ci scappava un piccolo regalino, caramella o un biscotto. Altra cosa che mi ricordo era la fretta che ti mettevano. In 48 ore dovevi confezionare 4 o 5 pantaloni. Inevitabile lavorare fino a notte tarda. La macchina da cucire Bortetti ancora a pedale. Poi uscirono i motorini. Dicevi sempre: un’ altra vita.  Io dormivo in fondo alla stanza , ma come non vedere la bassa luce fino, magari, all’una di notte.  Ed i fili sparsi per la casa. Quella lucina non mi ha mai abbandonato. Anche quando ebbi,  finalmente, la mia cameretta. Piccola, ma per me un sogno di indipendenza. Ma si sentiva sempre quel ronzio del motorino. Non bastava.  Riassettare e pulire la casa. Cucinare e far la spesa. Tutto nello stesso momento. Poche ore di sonno.  E magari anche la domenica. Pativi,  sicuramente è chiaramente pativi quella condizione.  Nato io non solo avevi dovuto lasciare il lavoro,  ma anche la politica. Era il vostro destino.  Poche,  pochissime donne sfuggivano a quell’ ingrato destino. Sempre una tessera in tasca. Anzi due tessere contando quella dell Udi. Unione donne italiane. Femminismo ante litteram. La parità di salario con parità di mansioni era un miraggio. Le donne non potevano diventare magistrato  pochissime le laureate. Rinascere  l’otto marzo ed il 1 maggio  metà anni 60: vestita di tutto punto con quel tailleurino color carta da zucchero. Manifestazione e poi pranzo con le compagne e compagni del sindacato. Un modo di ritrovarsi da un anno all’altro. Soprattutto con le compagne che lavorano,  come segretarie al sindacato. Loro,  magari, avendo già i figli grandicelli. Quante volte mi hai ripetuto: io non ho studiato , io non ho potuto studiare. Tocca a te riscattarmi con lo studio. Zoppicante al liceo mi sono ripreso all’ università. La tua vita non è stata facile. Difficile non solo economicamente. Ma se sono arrivato fino qui… Se le tue nipoti sono arrivate fino a qui, lo dobbiamo anche a te. Decisamente in ritardo, grazie Mamma. Tutto è tempo. Ad un certo punto arriva il momento di ricordare il proprio tempo. Valutazioni. Come in quelle notti che ti capita di pensarci un po’ su.  Di quello che pensi di essere e sei diventato.  Appunto, valutazioni. Con una realtà che ci circonda decisamente problematica.  Ma qualcosa,  accidenti, abbiamo fatto. Magari non riuscendo su tutto. Ma qualcosa, accidenti  lo abbiamo fatto. Almeno, possiamo dire e dirci : ci abbiamo tentato.  Come Tu mamma, da quella  bimba che nel 1940 è andata a lavorare. Impossibile far finta di niente.  Era la premessa per quello che sono diventato nascendo 17 anni dopo. Non ho il ricordo di quel giugno di 64 anni fa. Ho il ricordo di quella lucina fino al’ una. Cara Mamma grazie.  Per quello che sono diventato.

Patrizio Tosetto

Grande successo per il primo appuntamento con il Qigong in piazzale Valdo Fusi

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Tutto esaurito domenica 6 giugno. Già sold out anche domenica 13 giugno, secondo dei quattro incontri gratuiti organizzati dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino

 

Anche il 13 giugno è sold out, anticipata quindi l’apertura delle iscrizioni agli ultimi due incontri del 27 giugno e del 4 luglio. Ci si può iscrivere a partire da martedì 8 giugno!

Gli appuntamenti, organizzati dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino, sono del tutto gratuiti e si svolgono interamente all’aperto in Piazzale Valdo Fusi. L’Istituto dunque, nel presentare una delle molteplici sfaccettature della cultura cinese, questa volta si propone anche di creare un’occasione di “socialità sicura”, focalizzata sul benessere psicofisico e sulla salute dei cittadini.

Il primo incontro di domenica 6 giugno è stato un grande successo. Adesso l’appuntamento è per le prossime tre domeniche mattina dalle 10.00 alle 11.30 in piazzale Valdo Fusi, previa prenotazione obbligatoria sul sito web dell’Istituto Confucio.

Conosciuta in occidente con il termine generico di Qigong e caratterizzata da movimenti lenti, fluidi e armoniosi, l’antica disciplina del Daoyin vanta in Cina duemilacinquecento anni di storia, ed è considerata una branca fondamentale della medicina tradizionale cinese.

Si tratta di una pratica che mira alla purificazione di corpo e spirito, adatta a ogni fascia di età, che tramite esercizi di riequilibrio energetico mira a migliorare metabolismo e facoltà motorie, mentre esercita un effetto rilassante sul sistema nervoso.

Livia Dutto, nata a Cuneo nel 1951, è Maestro cintura nera 3°duan di Kung Fu Wushu. Dopo diversi anni di pratica nelle discipline del Taijiquan, del Qigong e del Bagua zhang, presso l’Istituto per l’Educazione Fisica di Pechino intraprende il percorso di apprendimento del Daoyin yangshenggong e si specializza nelle forme con spada e ventaglio del Taijiquan. Nel 2008 ottiene il titolo di Campionessa Italiana (Cat.Over) negli Stili Tradizionali Esterni ai Campionati Italiani 2008 di Viagrande (CT). Dal 2008 al 2012 è Delegata Regionale del Piemonte della FIWuK – Federazione Italiana Wushu Kungfu. Insegna Daoyin yangshenggong, Taijiquan, Taijijian, Taijishan.

Modalità di partecipazione:

I posti sono limitati, per partecipare è necessario registrarsi sul sito dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino a questo link: https://istitutoconfucio.torino.it/qigong-in-piazza-a-partire-dal-6-giugno-2021/

Le date: domenica 6, 13, 27 giugno e 4 luglio (è previsto un recupero nel caso una data venga annullata causa maltempo).

Dove: piazzale Valdo Fusi, Torino

Orario: dalle 10.00 alle 11.30

Informazioni:

Istituto Confucio dell’Università di Torino

segreteria@istitutoconfucio.torino.it – 011 6703913

Chiambretti & Marchetti gelati perfetti!

Dalla collaborazione tra il Maestro Gelatiere torinese Alberto Marchetti e il conduttore tv e imprenditore Piero Chiambretti nasce il menù gourmet a base di gelato

 

Dal 10 al 17 giugno, Ristorante Birilli – Torino

  

Estate fa rima con gelato, in tutti i gusti e… in tutti i piatti!

Nella storica cornice torinese del ristorante Birilli di Piero Chiambretti, in concomitanza con le riaperture di dehors e ristoranti, torna l’appuntamento Chiambretti & Marchetti gelati perfetti. Una settimana di eventi serali gourmet in cui il gelato diventa protagonista di un menù estivo d’eccezione.

L’idea nasce dalla collaborazione dei locali di Piero Chiambretti con il Maestro Gelatiere torinese, 3 coni Gambero Rosso, Alberto Marchetti che ha insegnato alle brigate di cucina come realizzare un buon gelato al ristorante.

Tartare di fassone piemontese con sorbetto al sedano e cialda di parmigiano, Ceviche di gamberi con sorbetto al frutto della passione e chips di patate al lime e pepe… sono solo alcuni dei piatti che si potranno trovare sul menù di Birilli. Ingredienti genuini, abbinamenti estrosi e una buona dose di sperimentazione.

Quello tra Alberto Marchetti e Piero Chiambretti è un sodalizio tra due realtà torinesi fortemente legate ai prodotti e ai sapori della tradizione piemontese che dà vita ad un connubio di sapori e consistenze insolito dalla resa sorprendente.

 

InediTo, oggi la premiazione

 

MARTEDÌ 8 GIUGNO ore 20:00

CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI

corso Galileo Ferraris 266/C, Torino

ingresso da piazzale Grande Torino

fino a esaurimento posti

 

Con la partecipazione dal vivo tra gli altri di

Margherita Oggero, Enrica Tesio, Alice Filippi, Melania GiglioWillie Peyote

A ITALO SVEVO il premio speciale “InediTO RitrovaTO” per l’elogio della disobbedienza

 

La carica dei 110 finalisti giunge al traguardo finale di questa entusiasmante corsa della ventesima edizione del Premio InediTO – Colline di Torino 2021, punto di riferimento in Italia tra quelli dedicati alle opere inedite, con la premiazione che si terrà martedì 8 giugno ore 20:00 nell’arena all’aperto della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris 266/C Torino (dove avrebbe dovuto svolgersi lo scorso anno) e in streaming dalla pagina Facebook e sul profilo YouTube del concorso. 76 gli autori nelle varie sezioni e 34 in gara per i premi speciali selezionati a marzo dal Comitato di Lettura tra 1.249 iscritti e 1.382 opere (record assoluto del premio che ha raddoppiato gli iscritti rispetto all’edizione 2020) ricevute da tutta Italia e dall’Estero (USA, Giappone, Scozia, Inghilterra, Belgio, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Lituania, Croazia) a conferma sempre più dell’internazionalità del premio sostenuto, tra gli altri, da Regione Piemonte, Fondazione CRT e Camera di commercio di Torino.

Parteciperanno all’evento (in presenza o a distanza) presentato dal direttore del premio Valerio Vigliaturo, rappresentanti di enti, partner, i componenti della Giuria presieduta da Margherita Oggero e formata da Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone, Enrica Tesio, Sacha Naspini, Marco Lupo, Valentina Maini, Michela Marzano, Massimo MorassoElisabetta Pozzi, Emiliano Bronzino, Alice FilippiPaolo Mitton, Teresa De SioWillie Peyote, e dai vincitori della passata edizione (tra i quali Alfredo Rienzi, Renato Gabrielli e Lisbona), nel frattempo impegnati nella valutazione delle opere attraverso anche le presentazioni online che si sono svolte dal 10 al 24 maggio in collaborazione con le biblioteche del circuito SBAM (Torino, Chieri, Moncalieri, Chivasso, Settimo) delle città aderenti all’iniziativa e la casa di produzione Indyca partner del concorso.

Saranno proclamati in diretta i premiati del concorso unico nel suo genere a rivolgersi a tutte le forme di scrittura (poesia, narrativa, saggistica, teatro, cinema e musica) in lingua italiana e a tema libero, che riceveranno i premi delle varie sezioni previsti dal montepremi di 7.000 Euro e i premi speciali dedicati ad Alexander Langer, Giovanni Arpino (in collaborazione con la Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino e Amiat Gruppo Iren), “Borgate Dal Vivo” in collaborazione con il festival, attraverso un workshop di scrittura creativa per cinque iscritti under 35 della sezione Narrativa-Racconto residenti in Piemonte, “Routes Méditerranéennes” (in collaborazione con UJCE e MAF, Marengo Alta Formazione) a un’opera che descriva storie e migrazioni sulle strade del Mare Nostrum, “InediTO RitrovaTO” a un’opera inedita di uno scrittore non vivente (assegnato nel 2019 a Scrivo perché sono un chimico di Primo Levi e nel 2020 a La ballata del 25 aprile di Alfonso Gatto), che sarà attributo in occasione della XX edizione alla lettera inedita scritta nel 1923 da ITALO SVEVO per rivendicare, con un elogio della disobbedienza, l’integrità stilistica e linguistica del finale de La coscienza di Zeno, scoperta recentemente dalla prof.ssa Beatrice Stasi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento, e “InediTO Young” consistente in una penna stilografica ad autori minorenni promettenti offerta da Aurora Penne.

Come consuetudine del premio, alle opere dei vincitori sarà dedicato un reading a cura dell’attrice Melania Giglio, sonorizzato da Megahertz (musicista e compositore che ha collaborato con Franco Battiato, Morgan, Bluvertigo, Cristiano De Andrè, Max Pezzali e Max Gazzè) e Ramon Moro (trombettista e compositore), cui hanno partecipato nelle passate edizioni, tra gli altri, Giorgio Conte, Franco Branciaroli, Eugenio Finardi, David Riondino, Francesco Baccini, Alessandro Haber, Laura Curino, Gipo Farassino, Arturo Brachetti, Rita Marcotulli, David Riondino, Red Ronnie e Lella Costa. Mentre, in collaborazione con il Salone OFF, sono stati ospitati a Chieri gli scrittori Marc Augé, Andrea Vitali, Giuseppe Catozzella e Michela Marzano, diventata giurata del premio.

Tra gli autori premiati nelle passate edizioni del concorso, che ha l’obiettivo di premiare autori affermati ed esordienti alla ricerca di nuovi talenti, di ogni età e nazionalità, sostenendoli e accompagnandoli nel mondo dell’editoria e dello spettacolo, ricordiamo: Sacha Naspini (diventato da questa edizione giurato del premio), Daniela Raimondi, Zibba, Carlo F. De Filippis, Chiara Canzian (figlia di Red Canzian dei Pooh), Daniele Ronda, William Lyons (di Rathmines, Dublino), Roberta Giallo, Giampaolo Spinato, Thomas Tsalaptis (di Atene) e Licia Pizzi (selezionata al Premio Strega 2019 con il romanzo Piena di grazia pubblicato da Ad Est dell’Equatore grazie al contributo del premio).

Un quattordicenne torinese reciterà nel film con Eros Pagni e Serena Grandi

Si chiama Gabriele Taurisano, ha quattordici anni, è torinese, e sarà uno dei protagonisti del film Al di là del mare del regista CarloAlberto Biazzi che verrà girato a settembre nella Liguria di Levante.

Dopo parecchi mesi di provini, la scelta della produzione Remor Film è caduta su Gabriele, e ora è ufficiale: il giovane attore affiancherà Eros Pagni e Serena Grandi in un film ambientato nell’immediato dopoguerra.

Poco si sa sulla trama del film, se non che è la storia di un nonno che racconta al nipote alcune rocambolesche storie per fargli conoscere il mondo che non ha mai potuto vedere.

Gabriele non è nuovo nell’ambiente del cinema. Infatti, ha già partecipato ad alcune fiction targate Rai.

Nel cast, oltre a Pagni e Grandi, anche Marco Iannone, Rossella Pugliese e Claudia Scaravonati.

La sceneggiatura del film è stata scritta dal regista insieme a Sergio Pierattini, mentre la fotografia sarà affidata al maestro Luciano Tovoli, grande direttore della fotografia internazionale.

Fino ad oggi il cortile del Rettorato è una galleria a cielo aperto con “Voci dall’Universo”

UNITO PRESENTA UNIVERSO UN OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONTEMPORANEITÀ PER LA CITTÀ E IL TERRITORIO

Con l’inaugurazione dell’installazione multimediale “Voci dall’Universo”, ideata da Davide Livermore e Paolo Gep Cucco ed esposta nel cortile del Rettorato fino al 7 giugno, prende il via una nuova manifestazione culturale dell’Università di Torino: il cartellone UniVerso, un palinsesto di dibattiti, interviste, reading e performance, aperti a tutta la cittadinanza.

E’ stata inaugurata nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino, l’installazione multimediale e interattiva “Voci dall’Universo”, ideata da Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, e da Paolo Gep Cucco, direttore creativo di D-wok. L’opera sarà esposta fino al 7 giugno nel cortile del Rettorato in via Po 17. L’evento apre il cartellone di UniVerso, la nuova manifestazione culturale dell’Ateneo rivolta alla comunità universitaria e alla cittadinanza.

Il progetto artistico “Voci dall’Universo” nasce come riflessione sul nostro tempo, sulla socialità, sulle conseguenze della pandemia, sulla perdita deldomani e sulla speranza nell’avvenire attraverso la creatività digitale. Parole di grandi scrittori – drammaturghi e musicisti, selezionate da studentesse e studenti di diversi Dipartimenti si animano attraverso un’installazione video che vive nel Cortile del Rettorato e sul web. Un totem led inserito su una superficie specchiante prende vita attraverso ritratti e voci di studenti della Scuola di recitazione del Teatro Nazionale di Genova diretta da Davide Livermore.

 

L’opera si presenta come una narrazione di memoria e contemporaneità. Parole e pensieri ripercorrono la storia e sono diversi per ogni attore: dal Faust di Goethe alla poesia di Alda Merini, passando attraverso la voce di una studentessa universitaria fino a raggiungere le parole della musica, con Meraviglioso di Domenico Modugno e Across the Universe di John Lennon e Paul McCartney dei Beatles. Il totem crea interazione con i passanti che possono collegarsi a un’interfaccia web tramite smartphone e QR code e dialogare con i video.

Alle ore 14,30 di martedì 18 maggio, Davide Livermore e Paolo Gep Cucco tengono una lezione aperta e live sulle origini e sui perché di “Voci dell’Universo” dall’Aula Magna della Cavallerizza Reale, trasmessa in streaming su Facebook UniTo. Partendo dall’analisi dell’installazione, la lezione sarà una riflessione sul nostro tempo, sulla socialità, sulla perdita e sul domani. Per raccontare un pensiero collettivo che indaga il nostro tempo, attraverso la tecnologia e l’emozione.

La presentazione dell’opera inaugura UniVerso, il nuovo cartellone culturale di UniTo che ha l’obiettivo di diventare un osservatorio permanente sulla contemporaneità. L’idea è quella di costruire uno spazio, un universo di confronto tra l’Ateneo, la città e il territorio che raccolga, elabori e renda disponibile la conoscenza verso e per la società civile.

Il progetto UniVerso si pone come stagione culturale, palinsesto annuale di occasioni di dibattito sui temi cruciali della nostra contemporaneità, creando intersezioni tra il campo delle scienze sociali e umane, delle scienze naturali, della tecnologia, delle arti e dello spettacolo, per cogliere i nodi del presente e ragionare sulle sfide del futuro.

Il cartellone proporrà diversi tipi di eventi (in presenza e online): lezioni magistrali, dibattiti, interviste impossibili, dialoghi, tavole rotonde, lezioni-concerto, narrazioni/performance/reading, installazioni/esposizioni. Si svolgeranno in vari spazi dell’Università di Torino, sia gli spazi centrali (Palazzo del Rettorato e cortile, Aula Magna della Cavallerizza, complesso Aldo Moro, Campus Luigi Einaudi), sia le sedi decentrate ed extra metropolitane.

L’intento è di promuovere gli spazi universitari come spazi aperti al pubblico; simbolicamente, se la modalità di apertura sarà on line, fisicamente quando sarà possibile. Insieme agli ambienti universitari l’auspicio è di poter coinvolgere altri spazi cittadini (Teatri, Musei e altri luoghi di cultura e di incontro).

Parallelamente al calendario di eventi, UniVerso prevede la realizzazione e la pubblicazione di un Magazine culturale che porterà il nome del progetto e ne svilupperà gli aspetti culturali e scientifici.

“UniVerso è prima di tutto una nuova qualificata proposta di dialogo culturale con la città e per la città – dichiara il Rettore Stefano Geuna – Oggi, infatti, UniTo non inaugura solo una rassegna culturale di livello nazionale e internazionale, ma anche una nuova formula di connessione con il territorio. Generare e condividere sapere è una vocazione primaria per le università, una funzione essenziale che la nostra istituzione svolge ogni giorno nel rapporto con studentesse e studenti, ma con UniVerso realizziamo un significativo investimento sulle nostre politiche culturali, con l’obiettivo di aprire nuove strade al public engagement. UniVerso prende forma come un importante cartellone di eventi e come un magazine di qualità, che ci consentirà di osservare e raccontare la contemporaneità attraverso gli occhi della scienza, a servizio del pubblico. Al servizio di un’informazione verificata e approfondita. Così valorizzeremo le competenze universali disponibili nella nostra università, in sinergia con le esperienze produttive e creative che sono ampiamente presenti intorno a noi. La cultura è un volano strategico per il rilancio economico della città in questa fase post pandemica: UniTo comincia da UniVerso”.

“Da ormai più di un anno abbiamo capito quanto la cultura sia ossigeno per la nostra comunità, e di conseguenza quanto pesa la sua mancanza. – aggiunge la Sindaca Chiara Appendino – Stimoli, idee e orizzonti nuovi sono vitali per il futuro di ognuno di noi ed è per questo che sono particolarmente grata all’Università degli Studi di Torino per dare vita al progetto UniVerso.
Sono certa che questo presidio sarà un ulteriore patrimonio per la crescita della nostra città” .

“Abbiamo scelto di inaugurare UniVerso con un progetto creativo di Davide Livermore e Paolo Gep Cucco non soltanto per l’importanza e il prestigio delle due personalità artistiche, – conclude la Prorettrice Giulia Carluccio – ma più in particolare per la qualità specifica di un lavoro che opera nella trasversalità di linguaggi espressivi e tecnologie, di tradizione culturale e innovazione, tra memoria e futuro. Negli spettacoli operistici, nella scena teatrale, nel format televisivo, i testi e le opere di partenza diventano opera totale grazie alla contaminazione di forme e immaginari; di scavo rigoroso nei testi e nelle drammaturgie da un lato, e di invenzione creativa dall’altro. Sempre sulla spinta di ipotesi di lettura e sollecitazioni interpretative che garantiscono e consentono al repertorio tradizionale il massimo rispetto e la massima vivificazione, cogliendone il senso originario, ma anche facendolo parlare e vivere nel presente. Questa cifra aperta agli intrecci, alle relazioni tra le forme culturali, tra tradizione e innovazione, tra il passato e il presente è ciò che ci ha ispirato nel decidere di chiedere a Livermore e a Gep di inaugurare “UniVerso” con un loro progetto artistico, pensato appositamente per noi, per il nostro UniVerso”.

Orti Generali di Torino, ecco il Festival Incanti 

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Domenica 6 giugno a partire dalle 18.30 a Orti Generali di Torino, il Festival Incanti (storica kermesse internazionale dedicata al Teatro di Figura, in programma dall’1 al 7 ottobre a Torino) organizza il primo di una serie di  incontri con aperitivo aperto al pubblico e contemporaneamente in diretta streaming sulla pagina facebook Incanti Torino

Durante la serata sarà presentato il Festival e la campagna di crowfunding per supportare “Incontra Incanti”, il ciclo di iniziative che favoriscono l’incontro diretto tra pubblico e artisti, pensato in quest’occasione in un contesto nuovo e immerso nel verde di Orti Generali: il progetto di rigenerazione urbana e inclusione sociale attraverso l’orticoltura urbana con 160 orti e una fattoria, estesi all’interno del parco cittadino Parco Piemonte.

La campagna di crowfunding è attiva fino al 21 giugno su Eppela ed è tra i progetti selezionati dal bando +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT rivolto alle realtà no profit di Piemonte e Valle d’Aosta con progettualità innovative nel campo della cultura e del welfare e prevede il cofinanziamento delle donazioni raccolte secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo prefissato, le donazioni saranno raddoppiate da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.
Dopo il primo incontro del 6 giugno saranno organizzati nuovi appuntamenti ONlive (laboratori di co-progettazione, aperitivi, performance tra i prati) con l’obiettivo di dare maggiore forza al dialogo con pubblico e artisti e offrire alla community di Incanti l’opportunità di progettare insieme alcune delle attività del Festival.

Torino City Lab, piattaforma dell’innovazione della Città ha nuovo partner, Green Pea

La Città di Torino intende promuovere l’impegno a sostegno dell’Innovazione Green & Circular attraverso la collaborazione con Green Pea a supporto della Transizione Verde e Digitale

 

Torino City Lab (TCL), piattaforma dell’innovazione della Città (www.torinocitylab.it), si arricchisce di un nuovo prestigioso partner, Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto, simbolo di futuro e sostenibilità.

Dalla collaborazione tra le due realtà nascono il primo laboratorio di innovazione circolare e Green Pie Award, un premio su scala nazionale per progetti ad alto impatto per la città intelligente.

Green Pea è lo scenario perfetto per i progetti e i partner green & circular di Torino City Lab, un luogo innovativo dove sarà possibile raccontare il nuovo volto della smart city circolare e digitale. Con TCL e Green Pea innovazione e sostenibilità saranno al servizio dei cittadini e, in entrambi si potranno testare le soluzioni del futuro e valutarne ricadute e accettabilità/impatto sociale/ambientale.

Il nuovo laboratorio di innovazione circolare di Torino selezionerà e sperimenterà progetti nazionali e internazionali basati su natural based solutions (NBS) e tecnologie emergenti così come evidenziato dalle linee guida europee e nazionali in merito a transizione verde e digitale nonché agli obiettivi delle Nazioni Unite 2030 (SDG2030).

Il Green Pie Award premierà i migliori progetti del nuovo laboratorio suddivisi in due categorie: Impresa, (classe speciale del premio Ecohitech Award) in collaborazione con i partner di TCL Lumi 4 Innovation e Torino Wireless; Ricerca, in collaborazione con ICxT (Centro Interdisciplinare dell’Università di Torino per le imprese e il territorio) e il dottorato di ricerca in “Innovation for the Circolar Economy” di Unito.

TCL ha già selezionato 12 progetti per il programma Green Pie che, dal mese di giugno a fine settembre 2021, avranno a disposizione, per una settimana ciascuno, uno spazio vetrina all’interno di Green Pea (corner gestito dalla Città di Torino e Turismo Torino e Provincia). Di questi, 4 sono interni al Lab Sharing & Circular (il living lab finanziato nell’ambito del Programma AxTO con cui la Città di Torino ha voluto cogliere le potenzialità dell’economia circolare e collaborativa), 3 sono promossi da partner TCL e 5 fanno parte dei Progetti Europei.

I progetti ammessi saranno caratterizzati da 3 principi:

– Economia circolare e collaborativa. Sperimentazioni orientate al co-sviluppo, testing di nuovi sistemi, strumenti, servizi – anche abilitati a soluzioni e/o piattaforme tecnologiche – che rispondano alle sfide sociali e di qualità della vita e che siano in grado di favorire la valorizzazione degli scambi sociali, il riuso di beni e risorse strumentali e forme sostenibili di consumo e organizzazione dei servizi di prossimità su scala di quartiere.

– Natura. Proposte che utilizzino le nature based solution (NBS) e la natura come strumento attuativo al fine di raggiungere benefici ambientali, sociali ed economici.

– Inclusione sociale. Idee che nelle diverse fasi di progettazione, realizzazione e fruibilità finale coinvolgano gruppi differenti di portatori di interessi.

A ottobre si svolgerà la premiazione della prima edizione di Green Pie Award.

L’estensione di Torino City Lab a temi di innovazione circolare, grazie all’avvio di questo nuovo laboratorio, ben rappresenta la nostra visione di città inclusiva rispetto alle tecnologie emergenti e di smart city attenta alle opportunità che possono aprirsi grazie a nuovi servizi costruiti sulla base di soluzioni naturali – dichiara Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. Green Pea, grazie alla cultura d’impresa che lo contraddistingue, interpreta il partner ottimale per lo sviluppo del progetto”.

 

“Siamo molto soddisfatti della partnership con Torino City Lab perché il progetto del primo laboratorio di innovazione circolare – afferma Francesco Farinetti, Presidente e AD di Green Pea – si lega perfettamente alla nostra filosofia improntata alla promozione di un’economia sempre più sostenibile. L’ideazione di Green Pie Award è un ottimo segnale di ripartenza in chiave green: siamo certi che questo riconoscimento possa diventare, su scala nazionale, uno stimolo per l’ideazione di progetti ispirati alla transizione verde da parte di un numero di realtà sempre maggiore. Il modo migliore per valorizzare al massimo il legame con il territorio di Torino, città delle invenzioni, guardando, allo stesso tempo, al di là dei nostri confini”.

Ambulanze, i contributi di Fondazione Crt

 La Fondazione CRT stanzia contributi fino a 50.000 euro per l’acquisto di ogni nuova ambulanza in Piemonte e Valle d’Aosta.

 

È aperto fino al 30 giugno, sul sito www.fondazionecrt.it, il bando per il rinnovo dei mezzi di primo soccorso delle organizzazioni di volontariato che fanno capo al sistema del 118.
“Missione Soccorso” garantisce il ricambio delle autoambulanze non più convenzionabili – circa un quinto del totale – operanti sul territorio, 24 ore su 24, e costituisce un “polmone” fondamentale per il mantenimento dell’efficienza del servizio di emergenza sanitario.

 

Nel 2020, nell’ambito del piano straordinario da 3 milioni di euro per far fronte all’emergenza Covid, la Fondazione CRT ha consentito l’acquisto di 15 ambulanze per il territorio (3 delle quali di biocontenimento), portando così a 543 i mezzi di primo soccorso sanitario “messi in moto” dal 2002, con un investimento complessivo di oltre 27 milioni di euro.