Cosa succede in città- Pagina 321

Tra natività e adorazione. Un incontro con le opere di Palazzo Madama

Sabato 26 dicembre ore 11.00 – 18.00 – 21.00 | Domenica 27 dicembre ore 18.00 | Martedì 29 dicembre ore 21.00 | Sabato 2 gennaio ore 18.00 | Domenica 3 gennaio ore 18.00 | Martedì 5 gennaio ore 21.00

Tra natività e adorazione

Un incontro con le opere di Palazzo Madama selezionate per l’occasione permette di proporvi un itinerario natalizio, legato alla rappresentazione artistica della nascita e adorazione di Gesù.

Opere di vario genere, dipinti su tavola e tela, sculture in legno, saranno illustrate dalla guida, andando a scoprire parte di quel ricco patrimonio artistico delle collezioni del museo.

L’esclusivo archivio digitale consente ai partecipanti di soffermarsi sui dettagli delle opere, evidenziando gli elementi più preziosi e il virtuosismo degli artisti che hanno operato in epoche diverse.

Costo: 8.00 € – 7.00 € per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte

Il costo comprende la visita guidata a cura di una guida del museo e assistenza tecnica.

È possibile prenotare e acquistare la visita guidata on-line: prenotazione al 011.5211788, oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento via bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

Le visite saranno attivate a raggiungimento di un numero minimo di partecipanti.

Poste Italiane consegna le letterine a Babbo Natale

In questo 2020 segnato dalla pandemia globale Poste Italiane ha deciso di rinnovare l’appuntamento con la tradizione e raccogliere “speranze e desideri” dei bambini.

Si tratta del consueto appuntamento natalizio de “La Posta di Babbo Natale” che prevede da parte di Poste Italiane l’invio di una risposta a tutti coloro, piccoli e grandi, che hanno inviato una missiva natalizia a Babbo Natale.

Poste Italiane ha messo a disposizione anche quest’anno la propria rete logistica per il consueto appuntamento e ad oggi sono arrivate 180 mila letterine.

Le letterine imbucate nelle cassette d’impostazione lungo le strade  di Torino o inviate tramite i 420 uffici postali di tutta la provincia sono arrivate presso il centro di smistamento di Via Reiss Romoli per essere lavorate.

Nel centro un team speciale di segretarie di Babbo Natale ha raccolto le migliaia di letterine spedite al vecchio Santa Claus, tutte dirette al Polo Nord, a Rovaniemi, ma anche al Circolo polare Artico, in Lapponia, alla casa degli Elfi, in Via delle Stelle o in Corso della Via Lattea.

Molte le frasi e i pensieri dedicati all’emergenza sanitaria: “Caro Babbo Natale come stai, il virus è arrivato anche da te? I tuoi elfi stanno bene?”, “Quest’anno il regalo più grande saranno la compagnia e l’amore delle persone che amiamo”.

Da Lauriano Selene  scrive che “vorrebbe ricevere tanti sorrisi e tante carezze” mentre Leonardo di Torino  rassicura Babbo Natale scrivendo “ io ti aspetterò dormendo nel mio letto e ti preparerò i biscotti  e il latte,  per le renne le carote”

 

Navigando fra le pagine del sito www.lapostadibabbonatale.posteitaliane.it sarà possibile scaricare

i disegni da colorare e stampare la lettera di risposta di Babbo Natale.

È stata anche attivata l’App “Zen e Zero” (disponibile su Google Play e Apple Store) con il cooking game più divertente delle feste. Per ciascun partecipante, la missione sarà quella di scoprire se il sapore del Natale è lo stesso in tutto il mondo, grazie ai due chef di Babbo Natale, Zen e Zero, che aiuteranno i bambini durante il gioco.

Il progetto, che ha come sempre una finalità educativa e sostenibile, quest’anno ha lo scopo di sensibilizzare grandi e piccoli sul tema della corretta alimentazione. Per questo Poste Italiane ha deciso di sostenere Unicef e tramite il link presente sia sul sito che sull’App sarà possibile donare una piccola somma per garantire latte e alimenti terapeutici ai bambini che ne hanno bisogno.

Galbani in collaborazione con Caritas Italiana dona 200 pranzi di Natale 

Al fianco di ristoratori e famiglie in difficoltà di Torino

Torino insieme ad altre 9 città italiane è coinvolta nella campagna #TiriamociSù promossa da Galbani, in collaborazione con Caritas, per donare 2.000 pranzi di Natale il 25 dicembre. 30 i ristoratori delle diverse città che si occuperanno della preparazione dei pranzi;

Coinvolti nell’iniziativa anche tutti i 5.000 dipendenti del Gruppo Lactalis – di cui Galbani fa parte – che doneranno un’ora dello stipendio mentre l’azienda ne raddoppierà il valore donando la somma alle Caritas locali;

L’iniziativa rientra nella campagna #TiriamociSù, nata per assegnare al mascarpone Santa Lucia Galbani anche il record del tiramisù più lungo del web grazie al contributo dei suoi consumatori più fedeli.

Donare un pranzo di Natale speciale a chi è meno fortunato e allo stesso tempo sostenere le attività della ristorazione in difficoltà sono gli elementi alla base del progetto Galbani per il Natale 2020. Galbani è ancora una volta al fianco degli italiani e dei territori con l’iniziativa solidale #TiriamociSù per donare 2.000 pranzi di Natale in 10 città italiane (Torino, Milano, Genova, Parma, Firenze, Perugia, Caserta, Bari, Cosenza e Ragusa).

A Torino il 25 dicembre alcune famiglie bisognose del centro e del quartiere San Salvario riceveranno 200 speciali pranzi di Natale grazie al supporto di Caritas Italiana, e così facendo Galbani darà anche un concreto sostegno al settore della ristorazione, tra i più penalizzati dalle misure di contenimento adottate contro l’epidemia di Covid-19. Saranno infatti quattro i ristoratori della città che prepareranno i menù natalizi, che si chiuderanno con un dolce speciale: un iconico tiramisù, che esprime al meglio lo spirito con cui Galbani lancia questa iniziativa. Tra i ristoranti della città aderenti all’iniziativa figurano Il Gusto, La Piola dal 1929, Ad Hoc, La Favola.

Un progetto corale questo che, nato sui social network, è stato trasformato dall’azienda in una gara di solidarietà e vedrà il coinvolgimento degli utenti su Instagram. Sono stati infatti invitati a pubblicare sul sito Galbani e sui social la foto di una fetta di tiramisù fatto in casa, con l’obiettivo di raggiungere simbolicamente il tiramisù più lungo del web. Il tutto per far sì che l’iniziativa diventi veicolo di un messaggio forte di solidarietà e vicinanza nei confronti delle persone che oggi, più di prima, rischiano di rimanere indietro.

“Galbani è da sempre un’azienda attenta ai bisogni delle persone e dei territori in cui opera, e siamo particolarmente contenti di poter portare avanti questa iniziativa con l’appoggio di Caritas Italiana”, ha dichiarato Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing di Galbani Cheese. “Il progetto #TiriamociSù coinvolge 10 città rappresentative dell’intera penisola perché Galbani è sempre al fianco degli italiani, a maggior ragione in occasione di quello che sarà un Natale molto particolare. Con il contributo dei nostri consumatori sui social per il tiramisù più lungo del web e con la collaborazione dei nostri 30 ristoratori sul territorio regaleremo un pranzo di Natale diverso dal solito a coloro che stanno vivendo una condizione di difficoltà lanciando anche un forte segnale di sostegno a quella che è una delle categorie più impattate dalle misure per il contenimento della pandemia. Speriamo con la nostra iniziativa di poter contribuire a rendere migliore anche il loro Natale”, ha concluso Frantellizzi.

“Aver rivolto l’attenzione ai più colpiti dalla pandemia in corso contribuisce ad alimentare la speranza”, sottolinea don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, che aggiunge “Iniziative sinergiche come questa sono segni di solidarietà concreta, diffusa, che combatte l’indifferenza, nella consapevolezza che partecipiamo a un destino comune in cui nessuno deve essere lasciato indietro”.

Galbani vuol dire fiducia e ama dimostrarlo. A conferma di quanto l’azienda creda in questa iniziativa anche tutti i 5.000 dipendenti di Gruppo Lactalis in Italia – di cui Galbani fa parte – sono chiamati a fare la loro parte: doneranno un’ora del proprio stipendio al progetto, e Lactalis ne raddoppierà il corrispettivo in euro. La somma raccolta verrà poi donata alle Caritas locali.

(foto Mario Alesina)

Una nuova illuminazione in piazza Castello

Appena completata la riqualificazione tecnologica e il rinnovo dell’impianto di illuminazione architettonica da parte di Iren

 

 

Si accenderà stasera la nuova illuminazione architettonica di piazza Castello realizzata da Iren Smart Solutions, società del Gruppo Iren, su incarico della Città di Torino.  Duplice l’obiettivo dell’intervento: da un lato un miglioramento della resa artistica della luce in una delle piazze più belle d’Italia, dall’altro un risparmio energetico rispetto al consumo precedente, nell’ottica di una sempre crescente sostenibilità ambientale.

La piazza centrale di Torino disponeva già di alcuni impianti di illuminazione finalizzati a valorizzare le opere e gli eleganti edifici storici, realizzati in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006.

Gli interventi portati a termine nelle scorse settimane hanno invece coinvolto la maggior parte delle strutture presenti sulla piazza: per quanto riguarda Palazzo Madama è stata implementata una nuova illuminazione della Casaforte degli Acaja grazie all’installazione di 12 nuovi apparecchi. La restante parte del palazzo sarà oggetto di un successivo intervento, nel momento in cui saranno terminati i lavori di restauro ora in corso e che impediscono il posizionamento di ulteriori fonti luminose.

Per quanto riguarda la chiesa di S. Lorenzo, grazie a 40 nuovi apparecchi installati, è stata rivista l’illuminazione decorativa dell’edificio nonché potenziata quella dell’area pedonale antistante.

Gli interventi hanno complessivamente interessato, in questa prima fase, le facciate di gran parte degli edifici che delimitano la piazza, grazie a un’azione di rinnovo e armonizzazione dell’illuminazione di tutti i fronti. In particolare, è stata ora completata l’illuminazione decorativa della facciata del Teatro Regio.

Su tutti i fronti degli edifici sono stati inseriti 170 apparecchi di illuminazione, che portano quindi a un totale di 222 fonti di illuminazione posizionate nella piazza. Di particolare effetto scenico risulta l’illuminazione della manica dell’Armeria Reale che assume con questo intervento una scenografia notturna suggestiva e particolare.

Grazie agli interventi descritti, tutti portati a termine con lampade a LED, il risparmio energetico che si ottiene è di oltre il 50% a dimostrazione della valenza artistica e ambientale dell’operazione portata a termine da Iren Smart Solutions.

Questi interventi dimostrano come un uso sapiente della luce possa generare positivi effetti artistici ed ambientali – ha dichiarato Renato Boero Presidente di Iren- ed è un’ulteriore testimonianza di come Iren sia attenta alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale delle città in cui opera, a beneficio del territorio e del suo sviluppo economico e sociale”.

“Rivestiamo di nuova luce la centrale piazza Castello e i suoi storici palazzi rendendola ancora più suggestiva e affascinante – dichiara la Sindaca di Torino Chiara Appendino –. Si tratta di un nuovo intervento, che fa seguito ad altri già realizzati in diversi punti della città, improntato a criteri di innovazione e sostenibilità per ottenere una migliore resa artistica della luce. L’adeguato sistema di illuminazione degli edifici e dei monumenti che si affacciano sulla piazza esalterà e valorizzerà le loro qualità culturali e artistiche”.

 

Disponibilità di spesa per acquistare la casa: a Torino non più di 120 mila euro

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato la disponibilità di spesa per l’acquisto della casa a Luglio 2020.

La maggiore concentrazione della disponibilità di spesa si rileva ancora nella fascia più bassa, fino a 119 mila € (26,0%). Segue con il 23,2% la fascia tra 120 e 169 mila € e con il 22,1% il range compreso tra 170 a 249 mila €.

Si registra un aumento della percentuale di chi desidera spendere più di 250 mila €.

Rispetto alla media delle grandi città si discostano:

Roma e Milano dove la maggioranza delle richieste riguarda immobili dal valore compreso tra 250 e 349 mila €: 24,4% per Roma e 25,2% per Milano. A Milano la percentuale di chi vuole spendere oltre i 250 mila € è del 56,7%.

Firenze e Bari con una maggiore concentrazione nella fascia compresa tra 170 e 249 mila € rispettivamente con 35,4% e 29,2%

Bologna e Verona dove incide maggiormente la fascia di spesa compresa tra 120 e 169 mila €, rispettivamente con il 29,3% e 30,9%.

Nelle altre grandi città, Genova, Napoli, Palermo e Torino la disponibilità di spesa resta concentrata nella fascia di spesa inferiore a 120 mila €.

Abbonamento Musei, torna “Disegniamo l’arte”

Da lunedì 21 dicembre torna Disegniamo l’arte, il tradizionale appuntamento di Abbonamento Musei pensato per i più piccoli affinché, durante questo periodo di festività, insieme alle loro famiglie possano passare qualche ora di spensieratezza e insieme scoprire i musei del territorio.

 

Anche questa edizione si svolge online: ai giovani partecipanti è richiesto di disegnare le opere, gli spazi e le architetture lasciandosi ispirare dalle immagini che verranno pubblicate sulla pagina Facebook di Abbonamento Musei, reinterpretando le bellezze del patrimonio culturale e artistico di Piemonte e Valle d’Aosta secondo la loro fantasia. Per partecipare c’è tempo fino al 31 dicembre, basta postare le proprie opere su Facebook, taggando Abbonamento Musei e usando l’hashtag #disegniamolarte. Sarà possibile votare il proprio disegno preferito con un like fino a mezzanotte del primo gennaio e il giorno successivo verranno annunciati i vincitori. In palio per i primi  due classificati un set da disegno; tutte le opere inviate verranno raccolte in una gallery.

 

Il disegno di un agrifoglio riprodotto in ogni suo dettaglio proposto dal Giardino Botanico di ReaL’ultima neve al lago Chécruit dipinta dal pittore alpinista Angelo Abrate e custodita nella chiesa di San Lorenzo ad Aosta, il suggestivo Zoo in cielo del Planetario di Torino Infini.TO: sono 70 i musei e le realtà culturali del Piemonte e della Valle d’Aosta che hanno aderito all’iniziativa inviando dipinti e opere d’arte di ogni genere, attraverso cui poter incuriosire e stimolare la creatività dei bambini.

 

L’iniziativa Disegniamo l’arte si inserisce nell’ambito di AMplify, l’informazione di Abbonamento Musei nato per conoscere da vicino le istituzioni culturali tra novità, consigli utili e cose belle. Un nuovo canale di informazione tramite il sito, la newsletter e i social, con novità, approfondimenti, collaborazioni, notizie inedite: un racconto vivace e periodico a favore degli abbonati e, insieme, di tutte le persone che hanno voglia di informarsi e scoprire il mondo delle istituzioni culturali e delle loro proposte.

Dall’inizio di dicembre, attraverso una serie di appuntamenti in diretta Instagram, la direttrice di Abbonamento Musei Simona Ricci, conversa con alcuni dei direttori delle istituzioni del circuito. Dialoghi dedicati alle progettualità in corso e future, nonostante e anche a causa della chiusura: una sorta di viaggio alla scoperta di quanto un museo possa e debba essere un “cantiere”, in continuo aggiornamento. Per i primi mesi del 2021, i protagonisti saranno gli abbonati con AM ambassador: a loro, tramite una call to action, verrà chiesto di scrivere e raccontare delle esperienze dirette, piccoli racconti di percezione e meraviglia all’interno dei musei. Le rubriche si alterneranno nei contenuti e nei format perché la cultura possa essere raccontata a tutti: dai grandi ai piccoli, dagli esperti ai curiosi.

 

La tessera di Abbonamento Musei è in vendita con la possibilità per tutti di acquistare un abbonamento e attivarlo più avanti, non rinunciando a un regalo tanto speciale, con la garanzia della proroga di validità automatica nel caso la chiusura dei musei si prolungasse. Per ogni acquisto o rinnovo è previsto il 25% di sconto sulla seconda card.

 

Informazioni sempre aggiornate e dettagli sul sito: www.abbonamentomusei.it

 

 

Abbonamento Musei è la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, ogni volta che lo si desidera, 365 giorni l’anno: un’iniziativa unica in Italia, con oltre 450 realtà, fra musei, residenze reali, castelli, giardini e fortezze diffuse sul territorio a beneficio degli abbonati, veri e propri ambasciatori del cultural lifestyle, che mette al centro la cultura e la socialità che la cultura porta con sé.

Nato a Torino e in Piemonte nel 1995 e curato dall’Associazione omonima, in più di vent’anni Abbonamento Musei ha raggiunto un grandissimo successo commerciale e di popolarità, coinvolgendo più di 300mila abbonati: il numero degli ingressi l’anno, che nel 2019 ha superato (complessivamente) quota 1.000.000, racconta più di ogni altro dato l’efficacia e la funzione sociale del progetto.

Grazie a oltre due decenni di iniziative, ampliamento dell’offerta e promozioni dedicate, si è riusciti a trasformare il rapporto tra pubblico e musei, con benefici evidenti in termini di risorse economiche rilevanti da reinvestire nella cultura e opportunità di visibilità e coinvolgimento anche dei musei più piccoli o particolari.

Un modello di successo da replicare, che dal 2015 è stato riproposto a Milano e in Lombardia e dal 2019 in Valle d’Aosta, sempre a cura dall’Associazione Abbonamento Musei.

La tessera Abbonamento Musei è considerata dagli utenti e dagli addetti ai lavori lo strumento migliore per accedere ai circuiti museali e stimolare l’esplorazione del territorio con gite fuori porta e visite, per vivere a 360° un’intera regione.

 

Il Natale secondo Eataly Torino Lingotto

Il Natale si avvicina e anche quest’anno Eataly Lingotto è pronto per soddisfare tutti i palati. In negozio, in totale sicurezza e nel rispetto delle norme vigenti ma anche direttamente a casa con il servizio di spesa a domicilio Eataly Today.

Tante le idee regalo per tutti i gusti, che racchiudono il meglio della tradizione culinaria italiana. Eataly ha selezionato le eccellenze del Belpaese e le propone in confezioni regalo a tema: dai grandi classici, agli indispensabili e poi le chicche, i dolci delle feste e molto altro! I pacchi di Natale di Eataly, inoltre, sono buoni due volte: per chi mangia e per chi produce ma anche perché per ogni confezione Eataly donerà l’equivalente di un pasto nutriente al World Food Programme, Premio Nobel per la Pace 2020, per i bambini e le bambine delle scuole più povere del mondo. Anche quest’anno infatti  Eataly si impegna a sostegno del programma di Alimentazione Scolastica del WFP. Obiettivo: un mondo finalmente libero da fame e povertà.

A Eataly Lingotto c’è anche un’ampia selezione di eccellenze della tradizione enogastronomica italiana, direttamente dai migliori produttori locali: regali di gusto da condividere con i propri cari, ma anche ingredienti di qualità per i menu delle feste. Molto grande l’assortimento di panettoni e pandori, i dolci per eccellenza del Natale: sono oltre 50 le proposte da regalare e regalarsi, di storiche aziende pasticcere ma anche piccoli artigiani italiani. I banchi freschi sono invece il punto di riferimento per le materie prime di qualità della tavola di Natale: si va dalle proposte della Pescheria, con molluschi, crostacei e pesci, tutti selezionati nel rispetto della stagionalità, delle taglie minime e della filiera corta; ai tagli di carne tra bovino di razza Fassona Presidio Slow Food, suino, pollo e naturalmente le carni frollate; passando per gli oltre 500 salumi e formaggi, di cui 20 Presìdi Slow Food, con le grandi eccellenze norcine e casare italiane e quelle immancabili straniere; a Eataly Lingotto c’è anche il Caseificio, il primo con produzione interna di mozzarella di latte italiano, fresca tutti i giorni; e poi la Panetteria, con il pane, le pizze e le focacce, tutte preparate dall’impasto sino alla cottura nel forno a legna nel laboratorio di produzione a vista. Speciale di queste settimane è il pane di Natale: un goloso dolce con ricotta biologica, arancia candita e gocce di cioccolato. Senza dimenticare la pasta fresca, quella di Plin, il Pastificio di Ugo Alciati, chef 1 stella Michelin di Guido Ristorante (Serralunga d’Alba – CN): le sfogline creano ogni giorno tanti formati di pasta, tra i quali naturalmente non possono mancare i plin di Lidia, quelli secondo la ricetta della tradizione di Lidia Alciati, la “Agnolotti Queen”, così incoronata dal Los Angeles Times.

Tutte le eccellenze fresche di Eataly Lingotto si possono prenotare direttamente ai banchi oppure chiamando il punto accoglienza (011 19506801).

Gli chef di Eataly hanno inoltre pensato ad alcuni piatti della tradizione, immancabili sulla tavola di Natale e a Capodanno. Per questo in Gastronomia ci sono tante proposte preparate ogni giorno con gli ingredienti freschissimi e di alta qualità del Mercato: dal vitello tonnato alle lasagne, passando per la guancia brasata al Nebbiolo, il filetto di salmone, la zucca al forno e molto altro. Per gli amanti della carne, del pesce o per i vegetariani: per ognuno c’è il menu più adatto! E per concludere in dolcezza, si può scegliere tra il bonet, la panna cotta alla vaniglia, lo zabaione con lingue di gatto oppure il classico tiramisù Eataly. I singoli piatti e i menu si possono ordinare direttamente al banco della Gastronomia oppure chiamando il numero 011 19506845. Con Eataly Today si possono ricevere direttamente a casa.

Il perfetto abbinamento ai piatti delle feste si può trovare facilmente tra le tante proposte dell’Enoteca di Eataly Lingotto, che per la sua ricca selezione si è aggiudicata il Premio 3 Cavatappi nella guida del Gambero Rosso “Enoteche d’Italia” 2020. Gli esperti Cantinieri sono a disposizione per consigliare la bottiglia di vino migliore, tra le oltre 5.000 etichette provenienti da più di 30 Paesi, con un’attenzione particolare alle eccellenze piemontesi e alle grandi bollicine.

Eataly Torino Lingotto è aperto al pubblico in sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie vigenti tutti i giorni dalle 9 alle 21, mercoledì 23 dicembre dalle 8 alle 21 e giovedì 24 dicembre dalle 8 alle 19.

Eataly Today, il servizio di spesa a domicilio di tutti i prodotti di Eataly, anche quelli freschi, è attivo da lunedì a sabato su Torino e prima cintura.

“Dieci lettori per…” Loredana Lipperini Presentazione online alla Libreria “Il Ponte sulla Dora”

Il  nuovo romanzo della scrittrice romana. Lunedì 21 dicembre, ore 19

Non c’è che dire, il romanzo è di strettissima e drammatica attualità. C’è, in tutta la sua crudezza per corpo e mente e anima, l’emergenza sanitaria.

E c’è pur anche l’incombente tragicità dell’emergenza economica. Il nuovo romanzo edito da Bompiani “La notte si avvicina” di Loredana Lipperini, scrittrice romana, giornalista e conduttrice di “Fahrenheit” a Radio Tre Rai ( nonché docente di “Letteratura Fantastica” alla “Scuola Holden” di Torino e fra i consulenti editoriali del “Salone del Libro”) si cala perfettamente – sia pure con il supporto di una lucida fantasia che s’intreccia con misura all’odierna realtà – nella voragine temporale con cui ci si trova oggi a fare tristemente i conti. Il libro sarà al centro del prossimo incontro online del format letterario “Dieci lettori per…” messo in piedi nel 2016 dalla libreria indipente “Il Ponte sulla Dora”, aperta nel 2012 in via Pisa 46 – Borgo Rossini, a Torino, dal vulcanico “libraio della Dora” Rocco Pinto. Che fa delle “Idee in movimento”, l’essenziale forza motrice della sua attività e del suo essere convintamente e fortissimamente (come intende lui) libraio. Così, fra le tante, è sicuramente originale e curiosa anche l’idea di chiamare a raccolta, in occasione della presentazione di nuove particolari opere, dieci lettori per far raccontare da loro al pubblico un romanzo ed uno scrittore. E oggi dopo aver proposto pluripremiati libri come “La ferrovia sotterranea” di Colson Whitehead (Mondadori) e “Non dite che non abbiamo niente” di Madeleine Thien (66thand2nd), “Il Ponte sulla Dora” ha chiesto ai lettori di confrontarsi, per l’appunto, con il nuovo romanzo di Loredana Lipperini. L’appuntamento è per lunedì prossimo 21 dicembre (ore 19 ), in diretta sulle pagine di “Bompiani” e di “Libri da Asporto”. I dieci lettori selezionati porteranno al pubblico, con la presenza online di Loredana Lipperini, impressioni, commenti, recensioni dedicate a un romanzo ambientato nel 2008, durante il tracollo economico che ha investito tutto il mondo, e che affronta un tema estremamente attuale nell’Italia e nel mondo odierno: una pandemia, non di coronavirus, ma di peste. Protagoniste sono tre donne straordinarie, imbrigliate in un paese ostile, inospitale e in ginocchio, un luogo dove un’oscurità tanto metaforica quanto concreta cala sulla vita delle donne. Eppure “come astri luminosi del firmamento, le eroine costruite da Loredana Lipperini proiettano lontano la loro luce, quali figure di un tempo remoto, alle prese con pericoli più che mai presenti e, soprattutto, con l’eterno dilemma femminile: la maternità”(da illibraio.it).
I dieci lettori sono: Lidia Calamia, Eleonora Carta, Rocchina Cericola, Cecilia Cognigni, Chiara D’ippolito, Elisa Minocci, Giorgia Mastroianni, Virginia Tomaselli, Dario Voltolini e lo stesso Rocco Pinto.
Info: Libreria indipendente “Il Ponte sulla Dora”, tel. 011/19923177 – info@ilpontesulladora.it
g. m.

Nelle foto
– Loredana Lipperini: Credits Pasqualini Musacchio Ianniello
– Cover “La notte si avvicina”

I “Suonatori da caccia” di Stupinigi e Venaria riconosciuti dall’Unesco

La candidatura partita nel 2014 dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Alla Reggia di Venaria e alla Palazzina da Caccia di Stupinigi si festeggia. Ieri è arrivata, da Parigi, una notizia che si attendeva da tempo: il riconoscimento Unesco, tra i patrimoni immateriali, dell’arte musicale dei suonatori di corno da caccia. Stiamo parlando del corno naturale, «senza valvole o pistoni», in uso nella tradizione sabauda e francese. E’ frutto di una candidatura internazionale  tra Francia, Belgio, Italia e Lussemburgo, annunciata proprio in Piemonte, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, nel 2014.

Il dossier italiano ha come protagonista la comunità costituita dai suonatori dell’Equipaggio della Reggia Venaria, formazione musicale rivitalizzata nel 1996 dall’Accademia di Sant’Uberto-Onlus, associazione culturale che ha seguito l’iter della candidatura. La sede legale dell’Accademia è a Stupinigi, quella operativa-musicale alla Reggia di Venaria: due sedi che sottolineano il legame storico del suono del corno con il loisir reale. L’Accademia ha curato una ricerca molto approfondita su questo strumento amatissimo nelle corti europee. Sempre l’Accademia è stata la creatrice dell’Equipaggio che ha girato l’Italia, sconfinando anche in Francia, Portogallo e Slovenia, portando la voce dei corni del Piemonte. Parallelamente, la missione dell’Associazione si è concretizzata nell’organizzazione di una serie di iniziative.

Per presentare la candidatura, coordinata tecnicamente e scientificamente dal Servizio Unesco del Segretariato Generale del Mibact, l’Accademia, con il Ministero dei Beni Culturali, ha coinvolto Regione Piemonte, Reggia di Venaria, Palazzina di Stupinigi, Città di Venaria e Nichelino.  «Questo riconoscimento riguarda direttamente la nostra regione in quanto l’Italia è rappresentata dal Piemonte, dai suonatori dell’Equipaggio della Regia Venaria, gruppo musicale dell’Accademia di Sant’Uberto. La soddisfazione per il riconoscimento dell’arte si aggiunge ai  tanti riconoscimenti Unesco avuti dal Piemonte, architettonici, naturalistici, gastronomici, con la peculiarità di contribuire al loro avvaloramento ricostruendone dal vivo il paesaggio sonoro» sottolinea Vittoria Poggio, assessore alla cultura della Regione Piemonte.

La pratica dello strumento ha una storia unica rispetto agli altri: nato e sviluppato tra  XVII e XVIII secolo per le cacce reali è stato simbolo del potere e della magnificenza delle corti d’età barocca, ma contemporaneamente opportunità per i musicisti, subito introdotto nella musica d’arte, in ambito militare e d’ intrattenimento.

«Nel corso di 25 anni di attività, l’ Accademia di Sant’Uberto ha ideato e realizzato iniziative diverse, concerti ed appuntamenti in Italia, dalla ripresa della festa di Sant’Uberto alla Reggia di Venaria, alle Chasses Royales a Stupinigi alla Musica en plein air. Ha operato anche all’estero, con convegni, mostre, studi e ricerche, pubblicazioni collegate al grande tema del loisir di corte – spiega il presidente dell’Accademia Pietro Passerin d’Entrèves –  Attualmente è in corso il progetto “Musica da Vedere”, una particolare visita guidata dove la narrazione dei cicli di dipinti venatori a Stupinigi e alla Venaria Reale è accompagnata dal vivo dal suono del corno da caccia che corrisponde ad ogni azione rappresentata».

 

Il presidente racconta, poi, questi anni di intense ricerche: «Abbiamo fatto un grande lavoro di studio sullo strumento nel corso della candidatura: ha condotto a risultati di un certo rilievo». Tra questi, il ritrovamento di un corno originale sabaudo settecentesco, sicuramente impiegato a Stupinigi, di cui sono state eseguite due copie, usate poi dall’Equipaggio in concerto. Parallelamente, gli studi hanno portato all’identificazione del ciclo pittorico di Jan Miel alla Venaria come “la più antica rappresentazione europea di corni da caccia circolari”. Non è stato tralasciato alcun aspetto: come vuole la tradizione europea, i suonatori di corno da caccia vestono una tenuta attuale, che ricorda l’antica, connotata da un particolare colore. I torinesi, a seguito di un’accurata ricerca, vestono il rosso e bleu du roi con galloni oro e argento come nei quadri di Vittorio Amedeo Cignaroli  della Palazzina di Stupinigi.

Il riconoscimento è un incentivo a promuovere la trasmissione e diffusione di quest’arte: mentre la formazione continuerà alla Reggia di Venaria, parallelamente si lavorerà a sviluppare il dialogo con altre  comunità di suonatori con pratiche assimilabili a quella del corno da caccia in uso in Piemonte e Francia (come il corno barocco o il Parforce della tradizione mitteleuropea).

Anche a Torino BPER Banca vicina ai bambini con uno spettacolo dedicato alle Pediatrie

Evento in diretta streaming per festeggiare il Natale  offrendo ai piccoli e alle famiglie un momento di serenità

 

BPER Banca, in collaborazione con Carthusia Edizioni e Atelier Elisabetta Garilli, offre ai reparti pediatrici degli ospedali del Paese la possibilità di assistere a uno spettacolo musicale in diretta streaming che andrà in scena domenica 20 dicembre alle 16, dedicato a tutti i bambini ricoverati e alle loro famiglie in occasione delle festività natalizie.

 

Quest’anno non sarà possibile tenere il consueto Concerto degli Auguri per la clientela, ma BPER ha voluto realizzare comunque un’iniziativa di grande valore sociale per le famiglie costrette a vivere in isolamento il periodo di ricovero dei figli anche durante le festività.

 

Lo spettacolo ha l’obiettivo di colmare con un piccolo ma importante atto creativo il vuoto dovuto alla sospensione, a causa della pandemia, delle attività ludiche che normalmente si svolgono in presenza in tutti gli ospedali italiani.

 

Sono trenta le Pediatrie e le associazioni di volontariato operanti nei reparti di numerose città italiane che hanno accettato l’invito di BPER Banca: da Lecce a Torino, da Genova a Cosenza, passando per Milano, Bergamo, Pavia, Bologna, Modena, Roma, Pescara, Cagliari. Oltre mille i bambini che si collegheranno alla diretta, ciascuno dalla propria cameretta con un genitore, per vivere tutti insieme la giocosa esperienza dello spettacolo musicale.

Per questo pubblico speciale, il Garilli Sound Project, l’orchestra di dieci elementi guidata da Elisabetta Garilli, si esibirà dal Teatro Storchi di Modena con lo spettacolo tratto dall’albo illustrato “Tarabaralla. Il tesoro del bruco baronessa”, realizzato da Carthusia Edizioni e da BPER Banca. Un libro pensato per parlare ai bambini del valore delle cose, della solidarietà, dell’amicizia e di sogni da realizzare, che in forma di spettacolo musicale incanterà i piccoli spettatori facendo vivere loro un’esperienza magica e travolgente fatta di musica, racconti e immagini.

 

I piccoli spettatori hanno già ricevuto dalla Banca una copia dell’albo, con le illustrazioni di Valeria Petrone e le musiche e i testi di Elisabetta Garilli, insieme alle istruzioni per interagire con gli artisti durante la diretta e per partecipare attivamente alla costruzione del racconto inviando, con l’aiuto dei genitori, disegni, messaggi vocali o video attraverso la piattaforma digitale che ospiterà lo streaming.

 

Nei giorni che seguiranno l’evento la Banca continuerà a raccogliere i contributi dei bambini, con l’obiettivo di realizzare un video ricordo da inviare a tutti gli spettatori collegati, alle Pediatrie e alle associazioni di volontariato coinvolte. Inoltre, per offrire a tutti la possibilità di assistere allo spettacolo, il giorno successivo BPER pubblicherà sui propri canali social il link per accedere alla registrazione.