Cosa succede in città- Pagina 310

‘To Shape – Torino Urban Art District’ è la ‘galleria a cielo aperto’ della Città

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NASCE ‘TO SHAPE – TORINO URBAN ART DISTRICT’

LA CITTÀ PUNTA SULL’URBAN ART COME ESPRESSIONE DELL’ARTE CONTEMPORANEA

‘To Shape – Torino Urban Art District’ è la ‘galleria a cielo aperto’ della Città di Torino che raccoglie l’eredità dei lavori di Murarte, Street Attitudes, Pareti ad Arte, Porte ad Arte, Picturin, Bart, TOward, SAM-Street Art Museum, MAU-Museo Arte Urbana, Spazio Portici-Percorsi Creativi e le azioni artistiche all’interno di Parco Dora.

È una visione nuova dell’arte che pone la street art, il muralismo e l’urban art al centro e la identifica come motore di sviluppo.

‘To Shape’ – progetto di Città di Torino / Torino Creativa, Fondazione Contrada Onlus e GAI – Giovani Artisti Italiani realizzato anche grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo – darà merito alle opere già esistenti (sedimentate sul territorio negli ultimi 20 anni) e sarà il punto di riferimento per gli interventi futuri. Un’azione di valorizzazione, con uno sguardo verso il domani, che riconosce la creatività giovanile come asse trainante di sviluppo economico al fine di sostenere il lavoro e le professioni creative. Uno spazio di innovazione imprescindibile anche all’interno del mondo dell’arte.

A sostegno di questa nuova prospettiva si inserisce anche la collaborazione con la Soprintendenza all’Archeologia Belle Arti e Paesaggio che si occuperà di arte urbana con lo stesso impegno con cui si dedica alla conservazione dei monumenti e alla valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea.

Cuore di ‘To Shape’, progetto che si fonda sulla comunicazione, organizzazione e fruizione delle opere sia dal vivo, sia attraverso piattaforme digitali, è la cabina di regia che coinvolge soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo e all’incremento dell’arte pubblica e del tessuto sociale metropolitano. Ne fanno parte l’Ufficio Torino Creativa dell’Area Giovani e Pari Opportunità, la Fondazione Contrada Torino Onlus, il GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani), il curatore Roberto Mastroianni, la comunità artistica rappresentata dai collettivi e dai singoli creativi che hanno generato e che sostengono l’Urban Art, e istituzioni già invitate che devono aderire formalmente come il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino e l’Accademia Albertina delle Belle Arti

La nostra città possiede una ricchezza eccezionale, la creatività giovanile, che deve essere sostenuta dalle istituzioni – dichiara Marco Giusta, Assessore alle Politiche e Creatività Giovanile -. Questa cresce e si sviluppa attraversando i luoghi di trasformazione spesso lontano dal centro città e fuori dai classici canali di comunicazione e saperla coltivare, rispettandone l’identità e la modalità espressiva è uno degli obiettivi di una città che vuole scommettere sul futuro. Torino, oggi conosciuta come la città dell’arte povera e contemporanea, diventerà nei prossimi anni anche un punto di riferimento per la street art e il muralismo. La capacità delle e dei giovani di costruire nuovi percorsi artistici sarà vettore di sviluppo pari a quello dell’arte contemporanea. Una visione questa condivisa con la cabina di regia di To Shape che sceglie lo spazio pubblico come luogo di espressione’.

‘To Shape’ è quindi un cambio di passo e prospettiva: l’arte che si sviluppa nelle periferie – intese come luoghi del contemporaneo e della trasformazione – quella delle e dei giovani creativi, la street art, il muralismo e l’arte urbana potrà essere considerata come correnta fondamentala con valore culturale, artistico ed economico al pari – in prospettiva – di quello dell’arte contemporanea.

 

LE AZIONI IN CORSO:

La ‘cabina di regia’ cittadina, attiva da marzo 2021, ha già iniziato una serie di operazioni tra cui:

– il coordinamento, attraverso un comitato scientifico e curatoriale, di interventi futuri e di riscrittura del tessuto metropolitano in un’ottica di urban design che permetta una facile fruizione delle opere e una programmazione degli interventi in relazione alle aspettative dei cittadini, dell’Amministrazione e degli attori pubblici e privati del territorio;

– la pianificazione, all’interno delle procedure funzionali, delle informazioni da emanare verso l’esterno creando i presupposti per un archivio digitale di tutte le opere realizzate in Città, ancora presenti o scomparse;

– l’istituzione di una ‘galleria a cielo aperto’ permanente e temporanea, valorizzata attraverso l’individuazione di modalità razionali di censimento per avviare interventi di conservazione e restauro e con azioni e mostre temporanee a Parco Dora e nei portici e gallerie di Torino per alimentare l’interesse sulle modificazioni artistiche in corso.

 

AZIONI PIANIFICATE:

Il progetto, di durate biennale, ha visto slittare alcune azioni a causa della pandemia e delle restrizioni Covid-19. I lavori che hanno trovato spazio nel cronoprogramma e che sono già in fase di organizzazione sono:

– la creazione di centri studio e documentazione sul ‘muralismo urbano’, anche con funzione di Osservatorio Nazionale, che integrino il nascente archivio digitale con momenti di riflessione pubblica, produzione di cataloghi, pubblicazioni, workshop e conferenze;

– la realizzazione di corsi e opportunità di accoglienza per artisti nazionali e internazionali che, attraverso un sistema di residenze mirate, producano opere sul territorio;

– la pianificazione di tour tematici che permettano la fruizione delle opere murarie;

– l’ideazione di una rete di opere – illuminate ad hoc per facilitarne la percezione notturna – da inserire nei percorsi tematici ed eventualmente nel circuito invernale delle Luci d’Artista;

– la scrittura di documenti e regolamenti da usare come base e strumento per esportare, in altre città italiane, buone pratiche amministrative, esperienze tecnico-logistiche e conoscenze artistico-scientifiche da fornire a enti terzi.

 

“Ivan Theimer. Selva simbolica” All’ “Accorsi-Ometto” di Torino

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Realtà e mito si fondono nella grandiosità delle sculture dell’artista franco-ceco  Fino al 19 settembre

Assai sinteticamente (ma in modo decisamente riduttivo) per molti è l’“artista degli obelischi”. In Francia – dov’è emigrato nel 1968 dalla natia Olomouc, dopo l’occupazione sovietica della Cecoslovacchia – per tanti è sempre lo “scultore di Mitterand”, in quanto proprio dall’allora (1989) Presidente della Repubblica francese gli fu commissionato il “Monumento dei diritti dell’uomo e dei cittadini”, situato nel Champ de Mars e i tre obelischi in bronzo per il Palazzo dell’Eliseo.
Solo alcune delle grandi opere monumentali, obelischi soprattutto, realizzate per numerose piazze d’Europa. Oggi Ivan Theimer vive fra Francia e Italia, fra Parigi e Pietrasanta, coltivando ancora una forte passione per i viaggi in luoghi remoti alla ricerca di paesaggi che ama fissare in deliziosi acquerelli, ben studiati nei giochi di luce e trasparenze di colore. A lui il Museo “Accorsi-Ometto” di Torino dedica oggi, e fino al 19 settembre, una personale, di quelle da non perdere. Una mostra, curata da Marco Meneguzzo, articolata in un’ottantina di opere (fra sculture, dipinti, grafica e disegni) che partono dal Cortile del Museo di via Po per accedere al secondo piano negli spazi espositivi interni della Galleria. Già ben esemplificativo, oltreché suggestivo, il titolo: “Selva simbolica”. E il perché ce l’abbiamo subito al primo impatto, davanti agli occhi, varcando la soglia del Cortile, in cui svettano (sempre in verticale, direzione-cielo) opere scultoree che rappresentano l’esatto emblema della sua vita e del suo lavoro come incontro continuo di due elementi: “uno minoritario, di rappresentazione della realtà e uno preponderante, di allegoria, metafora, mito, simbolo”. Ecco allora quell’antico Cortile diventare altro. Ci si aggira fra immagini di perfetta assoluta realtà, grandiose e monumentali, un “urlo” d’arte pura, trasformate in simboli strettamente legati al mito. Una selva, riflessa nello sviluppo plastico in verticale, con le sue tipologie ripetute. Ma “selva simbolica”. Dove una serie di obelischi in bronzo dipinto fa da cornice a un gruppo di bambini con copricapi orientaleggianti, con frutti e pesci tenuti fra le mani e poi tartarughe e stele su cui svetta l’imponente “Arione”, Arione di Metimna o di Lesbo, il citarista dell’antica Grecia prediletto da Periandro, tiranno di Corinto, tratto in salvo dalle acque del mare da un delfino che lo portò fino al santuario di Poseidone a Capo Tenaro. Mito e ancora mito. Allegorie che sfidano il reale. In un percorso stilistico di grande preziosità e raffinate cesellature che richiamano ad un manierismo toscano alla Benvenuto Cellini, ma anche al simbolismo e agli antichi classicismi, dalla civiltà egizia a quella greco-romana. Dal Cortile alla Galleria interna. Qui troviamo dipinti legati agli esordi dell’artista (allievo all’“Ecole des Beaux-Arts” di Parigi, dove riprende gli studi d’arte già conclusi in patria), minuziosi disegni su carta e i suoi “trous” o “buchi” dipinti dalla fine degli anni Sessanta e “scavati in un terreno metafisico – ricorda Marco Meneguzzo – in un luogo assolutamente non realistico, più vicino a un paesaggio surreale di Yves Tanguy che a un qualsiasi luogo reale”. Dopo la “Sala Tartaruga” dedicata a Ercole e al suo mito (bellissimo e anche forse un po’ ironico l’“Ercole con obelisco” colto in una posa sbilanciata di grande difficoltà con quel peso non indifferente da reggere anche per una montagna di muscoli come quelli attribuiti all’unico mortale riuscito a diventare dio, figlio di Giove e della regina Alcmena), il “Salone Cinese” vede la rappresentazione scenografica della “selva simbolica” con le opere concentrate al centro e svettanti sin quasi a toccare il soffitto, creando una sorta di foresta di obelischi. La sala attigua è infine occupata da altre opere dell’artista come i “d’après” di grandi pittori del passato e dal bozzetto del monumento per il bicentenario della “Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”, eretto in Champ de Mars a Parigi. A concludere il percorso espositivo, troviamo i pilastri/lampade (mirabili opere di moderno design) e gli acquerelli di viaggio dedicati ai luoghi visitati dall’artista nell’arco della sua vita. Attenti. Poetici.Capaci di rendere appieno la volontà di fissare un’emozione nello spazio morbido di una pennellata e nel gioco, atteso anche per ore, del cambio di luci, atmosfere e colori.
Gianni Milani
“Ivan Theimer. Selva simbolica”
Museo di Arti Decorative “Accorsi-Ometto”, via Po 55, Torino; tel. 011/837688 int. 3 o www.fondazioneaccorsiometto.it
Fino al 19 settembre
Orari: da mart. a ven. 10/18 – sab. dom. e festivi 10/19
Nelle foto
– “Tartaruga con tempio”, bronzo
– “Stele paesaggio vegetale II”, bronzo dipinto, 1981-1995
– “Arione”, bronzo, 2008

A Torino Airport si ricarica lo smartphone pedalando

Nuovo progetto nell’ambito di Torino Green Airport

– A Torino Airport si ricarica lo smartphone pedalando. Sono stati installati oggi nell’Area Imbarchi dell’Aeroporto di Torino i primi quattro esemplari di Pila Bike, progetto frutto della sinergia tra Torino Airport, Pradella Sistemi e Torino City Lab.

L’idea nasce dal bisogno di soddisfare un’esigenza molto diffusa in aeroporto, ovvero la necessità di ricaricare il proprio device, sia esso uno smartphone o pc durante il viaggio.

Il cuore del progetto è Pila, un ricaricatore universale per dispositivi USB opportunamente collegato alle eco-bike: tramite la pedalata è infatti possibile effettuare una ricarica rapida e dar vita ad una generazione ecologica di condivisione dell’energia. Il tutto comodamente nell’Area Imbarchi dell’Aeroporto, in attesa del proprio volo, con una piacevole veduta della pista.

Pila Bike dispone di 4 postazioni di ricarica, ancorate al pavimento e attivabili attraverso la pedalata: la struttura, che offre anche un piano d’appoggio e prese elettriche, è a disposizione dei passeggeri che vogliano semplicemente ricaricare il proprio device oppure fare un po’ di movimento in attesa del volo, accumulando l’energia prodotta e condividendola con gli altri passeggeri.

L’installazione di Pila Bike si inserisce nel progetto ‘Torino Green Airport’, che vede l’Aeroporto di Torino implementare sempre nuovi interventi in ottica sostenibile. Sotto questo cappello rientrano infatti tutte le iniziative orientate alla sostenibilità ambientale già implementate dall’Aeroporto in passato, in via di realizzazione nel presente, e pianificate per il futuro.

Si tratta di una scelta di posizionamento forte in merito alla sostenibilità ambientale, ritenuta imprescindibile per un’infrastruttura aeroportuale: questa strategia rappresenta un elemento qualificante per confermare l’impegno dell’Aeroporto di Torino, verso la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici. L’Aeroporto di Torino vuole infatti gestire l’infrastruttura e le operazioni aeroportuali in maniera efficiente dal punto di vista energetico, consumando sempre meno energia ed evitando lo spreco di risorse.

La possibilità di generare energia in maniera pulita, accumularla e condividerla con altri passeggeri, soddisfacendo al contempo un’esigenza concreta dei viaggiatori, rientra appieno nell’ambito delle iniziative di sostenibilità ambientale dell’Aeroporto e arricchisce la customer experience del passeggero.

Un nuovo ostello a Porta Nuova e una palestra al Ponchielli

Lungo lo scalo ferroviario di Porta Nuova, in via Sacchi e poco distante dall’incrocio con corso Sommellier, sorgerà una struttura ricettiva turistica, con il cambio d’uso (delibera approvata dal Consiglio comunale) dell’ex Foresteria dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato.

L’edificio, di quattro piani, costruito nel 1939, ha una Slp di 1.834,83 metri quadrati e lo spazio intorno ha generato processi di degrado urbano e sociale.

L’ostello, che avrà anche stanze singole, offrirà 192 posti letto Saranno realizzati interventi di adeguamento normativo (per la nuova destinazione) percorsi pedonali accessibili alle persone disabili e una scala di sicurezza antincendio.

Nell’area antistante il fabbricato (fino all’incrocio con corso Sommellier) si realizzerà una piazzetta con la modifica del marciapiede e della pista ciclabile.

Una seconda delibera è stata approvata dal Consiglio comunale, per un cambio di destinazione d’uso che, all’interno, del centro commerciale di via Ponchielli, permetterà di realizzare una palestra e prenderà il il posto del supermercato precedente. I locali occupati dal vecchio punto vendita sono inutilizzati da circa 2 anni e cominciano a manifestare segni di abbandono che si estende anche esternamente, quindi verificata la fattibilità di un’attività per il tempo libero e lo sport (palestra) che ha a Slp è di 1034,36 metri quadrati (un piano fuori terra).

La proposta progettuale si configura come un intervento di razionalizzazione del patrimonio edilizio, in quanto conserva l’immobile cambiando solo la destinazione

Rock Jazz e dintorni La tromba di Paolo Fresu e il tour “Gigante Live” di Piero Pelù

Gli appuntamenti musicali della settimana 

Lunedì. Rilettura del repertorio di Fabrizio De Andrè eseguita da Lou Trapage.

Martedì. Curiosa accoppiata a Tortona nel Chiostro dell’Annunziata, con il geologo Mario Tozzi e il sassofonista Enzo Favata impegnati a rivisitare il mito di Atlantide. In riva al Po per “Ginzburg Park Fest” suonano i Melancholia.

Mercoledì. Sempre ai giardini Ginzburg si esibiscono i Overclank con i cantautori Paolo Vaccaro e Vike. Ai giardini Belvedere di Bra  per la rassegna “Attraverso” Paolo Fresu in trio rende omaggio a Chet Baker ( in replica giovedì al Forte di Gavi). Al Sound Garden dell’Hiroshima Mon Amour è di scena Stuart Braithwaite.

Giovedì. All’Auditorium dell’Anima di Cervere si esibisce Annalisa.

Venerdì.  A Ivrea nel cortile dell’Anagrafe Centrale, suonano i Satoyama. A Bra  per “Attraverso” si esibiscono i romagnoli Extraliscio.

Sabato. Allo Spazio 211 suonano gli Hollywood Killetz con Lester Greenowski.

Piero Pelù si esibisce a Fossano nel tour “Gigante Live”. A Tigliole per “Monferrato On Stage” ,suona il trio di Niki Buzz.Alla Cascina della Benedicta a Bosio, Gli Yo Yo Mundipresentano il progetto “canzoni resistenti” con la partecipazione di Paolo Bonfanti e i Gang.

Domenica. Per “Suoni del  Mondo” al Colle di Gilba tra la Valle Po  e la Val Varaita, si esibisce Stefano Bollani. Nelle prossime settimane nulla da segnalare che valga la pena.Poi dal 26 al 29 agosto a Torino parte il Festival “ToDays” con diversi gruppi interessanti ( Black Midi, Teho Teardo,The Comet is Coming, Arlo Parks, Andrea Laszlo De Simone e Motta. Altro tributo a Chet Baker nel cortile del Michelerio ad Asti con Fabrizio Bosso, Olivier Mazzarello e Massimo Popolizio mentre a Castagnole Lanze la rassegna “Contro”, propone mercoledì 25 agosto Guè Pequeno e i Nomadi sabato 28. Buone vacanze! Ci si rivede a settembre.

Pier Luigi Fuggetta

Politecnico di Torino e Huawei Technologies insieme per l’intelligenza artificiale

L’accordo consentirà lo sviluppo di ambiziosi progetti di ricerca di respiro internazionale in settori quali l’Intelligenza Artificiale, l’analisi dei dati, l’Automotive e molti altri

 

Grazie alla proficua collaborazione che già più volte in passato ha visto il Politecnico di Torino e Huawei Technologies Co. cooperare con successo in numerosi progetti di ricerca, nei giorni scorsi è stato siglato un articolato Accordo di Partnership che consentirà alle due parti di ampliare e rafforzare questa collaborazione.

L’accordo – della durata di 10 anni –  nasce dalla volontà di sviluppare iniziative e programmi congiunti di ricerca e sviluppo e per far crescere nuove figure professionali di altissima qualificazione.

Huawei ed il Politecnico di Torino offrono un respiro internazionale alle loro attività di ricerca e formazione in settori di interesse comune che includono tra l’altro lo studio di applicazioni di intelligenza artificiale nel campo delle reti di telecomunicazione, lo sviluppo di nuovi apparati e componenti per trasmissioni ottiche, lo sviluppo di sistemi elettronici nel settore automotive. Il progetto vede il coinvolgimento del Centro Interdipartimentale SmartData@PoliTO e del Laboratorio di Eccellenza AI@PoliTO che già collaborano con i laboratori Huawei Datacom FRC lab con sede a Parigi.

Il professor Marco Mellia, che ha seguito in prima persona per l’Ateneo le complesse fasi della formalizzazione dell’Accordo, commenta: “È una opportunità per far crescere e sviluppare competenze e figure di altissima qualificazione. Huawei è una multinazionale che investe moltissimo in ricerca. Ha cercato e trovato nei laboratori del Politecnico competenze e capacità che speriamo di far crescere insieme, sviluppando tecnologie e progetti sempre più grandi. I nostri investimenti in laboratori avanzati quali il centro SmartData@PoliTO e AI@PoliTO ci permettono oggi di essere all’avanguardia in settori chiave. L’accordo con Huawei ci permetterà di crescere ulteriormente e far crescere i nostri giovani talenti in un ambiente sempre più internazionale”.

Mantelli rituali e non solo in mostra al Mao

A partire da martedì 7 settembre il MAO Museo d’Arte Orientale propone una nuova rotazione di kesa e paraventi nella galleria del Giappone, sostituzione che si rende necessaria per consentire alle fibre dei tessuti di distendersi dopo lo stress a cui sono sottoposte nel periodo di esposizione al pubblico e ai manufatti più delicati di non essere sovraesposti alla luce.

I kesa, preziosi mantelli rituali indossati dai monaci e composti da fasce verticali di stoffa unite da cuciture sovrapposte, costituiscono un elemento essenziale nella pratica buddhista: donare un tessuto conferisce merito all’offerente e la sua confezione è intesa come un atto di devozione per il monaco.

La nuova rotazione prevede l’esposizione di tre mantelli di fattura, epoca e iconografia differente.

Il primo è un kesa a motivi floreali, con draghi e fenici multicolori della prima metà del XIX secolo. Sullo sfondo ocra del mantello si alternano fiori di peonia e di pruno alternati a draghi avvolti ad anello tra nuvole e simboli augurali, mentre le fenici in volo riprendono il dinamismo rotatorio dei draghi grazie alle loro lunghe code piumate che ne cingono il corpo.

Il secondo tessuto, che risale al XVIII secolo, è impreziosito da minuti motivi floreali: si tratta di una stoffa di colore bruno preziosa e leggera, piuttosto sobria nonostante il largo uso di filati metallici.

Il terzo kesa esposto, risalente al XIX secolo, presenta un motivo di draghi allineati e avvolti su loro stessi a formare tanti anelli sormontati da tralci vegetali con peonie in fiore, elementi dal profondo significato beneaugurale, ulteriormente impreziositi da rade foglie di gelso ricamate in oro. Per dimensioni e fattura, possiamo ipotizzare che questo mantello sia stato ricavato da un uchikake, un kimono nuziale femminile.

Contestualmente ai kesa, saranno allestiti anche tre piccoli paraventi a due ante.

Il primo presenta una decorazione con ritratti di grandi poeti del periodo Fujiwara (898-1185): le immagini del monaco Shun’e, del cortigiano Fujiwara no Kiyosuke, del letterato Fujiwara no Mototoshi e della dama Akazome Emon, applicati sul fondo a foglia d’oro, sono poste accanto ad alcuni dei loro versi più celebri.

Gli altri due paraventi formano una coppia e raccontano scene di famosi scontri militari: sul supporto in carta spruzzata di laminette d’oro appaiono alcuni episodi celebri della battaglia di Ichinotani (1184), teatro di uno degli scontri conclusivi della lunga guerra tra i clan dei Taira e dei Minamoto, che si contesero il dominio sul Giappone alla fine dell’epoca Heian.

Bilancio sociale e nuovo consiglio direttivo di Croce Verde Torino: oltre 1400 volontari impegnati

Stagione di bilanci in Croce Verde Torino: l’assemblea elettiva dei Soci dell’Ente approva il bilancio consuntivo 2020, preventivo 2021 e pubblica il suo primo bilancio sociale nell’anno della pandemia. Eletti i Consiglieri che dovranno guidare l’Ente nel triennio 2021-2024.

 

ociLa Croce Verde Torino, pubblica assistenza affiliata ad Anpas, si è riunita in assemblea domenica 25 luglio (gli andamenti pandemici hanno consigliato lo slittamento in estate per garantire che si potesse svolgere “in presenza”, vista la scadenza elettiva) per rinnovare gli organi direttivi (il Consiglio) e di controllo (Sindaci revisori) e Probiviri dell’Ente e approvare il bilancio consuntivo 2020 e previsionale 2021. Come previsto, a seguito dell’emanazione del D.Lgs. 3.7.2017 n. 117 istitutivo del Codice del Terzo settore, la Croce Verde Torino ha inoltre provveduto a pubblicare il suo primo Bilancio Sociale dell’Ente illustrativo delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici della attività svolta.

Per l’elezione del nuovo Consiglio direttivo hanno espresso il voto oltre 500 soci e sono risultati eletti (a termini di Statuto e in ordine di preferenza): Vincenzo Sciortino, Salvatore Bucca, Paolo Emilio Ferreri, Antonio Urbino, Mauro Michele Rovaretti, Davide Tessore, Vincenzo Favale, Marino Properzi, Mario Paolo Moiso, Marco Galetto, Luciano Dematteis, Fabrizio Marchino e Rosa Cataffio.

Nella sua prima riunione il Consiglio ha conferito all’avv. Paolo Emilio Ferreri la qualifica di Presidente onorario con la seguente motivazione: “per i tanti anni in cui si è prodigato nella guida della Croce Verde Torino e per il grande valore etico e professionale che ha apportato al nostro sodalizio”. Tale decisione verrà in seguito sottoposta ai soci nella prima assemblea per la ratifica della stessa.

È stata poi definita la composizione della giunta esecutiva formata, come previsto dallo Statuto dell’Ente, da Presidente (Mario Paolo Moiso), Vice presidente (Enzo Sciortino), Direttore dei Servizi (Salvatore Bucca), Direttore Amministrativo (Vincenzo Favale) e Direttore Sanitario (Antonio Francesco Urbino). Inoltre sono state assegnate le ulteriori deleghe operative ai Consiglieri Vincenzo Sciortino – Pianificazione e sviluppo strategico associativo, Fabrizio Marchino – Gestione Patrimonio Immobiliare in affiancamento al Consigliere Rovaretti, Marco Galetto – Autoparco, Paolo Emilio Ferreri – Adeguamenti Normativi e revisione Statuto, Marino Properzi – Affari Legali e rapporti con l’organismo di vigilanza, Luciano Dematteis – Relazioni con Anpas, Forum del Terzo settore e Csv,  Mauro Rovaretti – Rapporti con le sedi in affiancamento al Consigliere Marchino, Davide Tessore – Sviluppo Attività Formativa e Associativa e Rosa Cataffio – Dame Patronesse. La qualifica di Direttore Responsabile di Croce Verde Notizie è rivestita da Marino Properzi.

Nell’Organo di Controllo sono stati eletti e confermati Pierluigi Gambino, Antonio Mainardi e Marisa Gennari, mentre Piermario Rosso, Gioacchino Garofalo e Alberto Calarco costituiranno il collegio dei Probiviri.

Il Bilancio Sociale pubblicato, relativo all’anno 2020, primo anno di pandemia, evidenzia bene

l’imponente e positivo impatto e valore sociale che l’Ente, con oltre 1400 volontari e 97 dipendenti,

è riuscito ad esprimere e generare sul territorio torinese e nei Comuni della prima cintura dove agiscono le cinque sezioni distaccate. Un patrimonio economico (nel corso del 2020 le ore impegnate dai volontari sono state oltre 300.000, corrispondenti ad una valorizzazione di quasi 7 milioni di euro) e sociale generato a vantaggio delle relative comunità cittadine, non solamente in termini di capacità

 

e qualità di servizi (74.632 nel 2020, uno ogni 7 minuti) ma di attenzione ai bisogni delle singole persone nella loro interezza, di vicinanza ai bisogni delle comunità, di espressione critica e solidale che mira alla coesione e alla partecipazione sociale, di grande capacità nel fare rete con le Istituzioni secondo il principio di sussidiarietà cui si ispira il volontariato. Tutto ciò, nell’ordinaria amministrazione come nelle emergenze più severe, come la crisi pandemica ha raccontato e continua a raccontare.

Torino, 30 luglio 2021

Nata nel 1907 per soccorrere gli infortunati e gli ammalati, con presidente, sia pure per breve tempo, il celebre criminologo Cesare Lombroso – simbolo dell’impostazione laica e positivista -, la Croce Verde Torino è un’associazione di volontariato da sempre aconfessionale e apartitica, senza fini di lucro e portata avanti dai soci volontari, dai soci sostenitori, dalle dame patronesse e dai soci onorari che con il loro apporto economico o di tempo gestiscono l’associazione.

Fin dalla sua fondazione Croce Verde Torinooltre che in città, si impegnò a portare aiuto in tutto il Paese, inviando già nel 1908 volontari per soccorrere la popolazione di Messina in seguito al terremoto che colpì il sud Italia, e perseguendo questa vocazione nei principali, drammatici eventi sismici e alluvionali che hanno colpito l’Italia, sino ad oggi.

È affiliata ad Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), il più grande movimento di volontariato non confessionale nel nostro Paese.

Svolge servizio nei Comuni di AlpignanoBorgaro TorineseCaselle TorineseCirièSan Mauro TorineseTorinoVenaria Reale e nelle principali stazioni sciistiche torinesi con 1.334 volontari organizzati in squadre notturne, diurne, di montagna, di protezione civile e per progetti speciali. Per rispondere alla copertura dei servizi di Emergenza/Urgenza nelle 24 ore, impiega, insieme ai volontari, 94 dipendenti (84 dei quali personale viaggiante). Grazie ad attività in convenzione e donazioni ricava annualmente proventi superiori a 12,4 milioni di euro, pari a quello di una media impresa, questa non profit.

Oltre ai servizi di Emergenza (con 12 postazioni del Sistema 118) e trasporto inter/extra-ospedaliero, nonché a persone con mobilità ridotta o per progetti speciali (Progetto SciAbile, di accompagnamento di sciatori diversamente abili); svolge attività di Protezione civile (con lo specializzato Nucleo Sanitario di Protezione Civile, integrato nel sistema regionale e Nazionale coordinato dal Dipartimento), di Soccorso sulle piste da sci del Piemonte (nelle stazioni sciistiche di Sestriere, Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere, Bardonecchia, Prali, Montoso), di Teleassistenza, di Assistenza sanitaria a grandi manifestazioni di spettacolo, culturali e sportive; di Formazione sanitaria ai cittadini.

Ogni volontario, mediamente, tra guardie notturne e festivi, dona alla collettività 486 ore annue (pari ad oltre 20 giorni interi).

Uno dei principali impegni di Croce Verde Torino è quello della formazione, non soltanto verso i propri volontari ma anche a tutta la cittadinanza. Negli ultimi anni l’Ente si è impegnato a fornire formazione di primo soccorso nelle scuole e nelle aziende della Città metropolitana di Torino, ed è presente nelle piazze con i propri volontari in occasione di eventi per avvicinare la popolazione al mondo e alla cultura del volontariato, del primo soccorso e delle buone pratiche in campo sanitario.

La storica bandiera del Piemonte illumina Palazzo Madama

Dopo essere partito dal capoluogo piemontese lo scorso 19 luglio, dopo un itinerario lungo le otto province piemontesi durato due settimane, dopo essere stato consegnato nelle mani di quasi un migliaio di sindaci, il Drapò del Piemonte, a conclusione del viaggio, torna a Torino per illuminare nuovamente la facciata di Palazzo Madama, in piazza Castello. Chi avesse perso l’illuminazione del Palazzo storico torinese con i colori della bandiera del Piemonte,  lo scorso 19 luglio, potrà vederlo nella sera di sabato 31 luglio a partire dalle ore 22.