Cosa succede in città- Pagina 309

Ferragosto al Museo Nazionale del Risorgimento con… Napoleone

Visita guidata NATO IL 15 AGOSTO dedicata a Napoleone Bonaparte. Prenotazione obbligatoria al n. 0115621147. 

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino sarà regolarmente aperto domenica 15 agosto 2021, Ferragosto, e alle ore 15.30 proporrà al pubblico la visita guidata Nato il 15 agosto, dedicata a Napoleone Bonaparte.

Quella di Napoleone non fu solo un’epopea militare e una eccezionale avventura personale riccamente descritta nelle sale del museo attraverso quadri celebrativi, stampe satiriche, oggetti di particolare pregio. Egli realizzò anche importanti e innovative riforme in Francia e in tutti i territori dell’Impero conquistati. Uniformò ordinamenti legislativi giuridici ed amministrativi, con l’emanazione del Codice Civile, in cui si affermavano i principi dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge e della laicità dello Stato, sopravvissuti alla fine dell’epoca napoleonica tanto quanto i diritti dell’uomo proclamati dalla Rivoluzione del 1789. Dalla descrizione del periodo napoleonico, in cui affondano le radici di tutti i processi di nazionalità europei, la visita prosegue presentando gli eventi e i fatti che portarono all’Indipendenza e all’Unità d’Italia.

Per partecipare occorre prenotare telefonando al numero 0115621147. La visita ha un costo di 4 euro a persona da aggiungersi al prezzo del biglietto di ingresso ridotto.

Ricordiamo che in base al Decreto-Legge 23 luglio 2021 n. 105, a partire dal 6 agosto 2021 l’ingresso a musei, mostre, istituti e luoghi della cultura italiani è consentito esclusivamente a chi è in possesso di Certificazione verde Covid-19, la cui validità viene verificata dal personale.

 

Inaugurato il “terminale intelligente” delle Molinette di Torino: tecnologia, controllo delle temperature e risparmio energetico

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Oggi è  stato inaugurato il nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette dal quale ogni giorno, tra dipendenti e degenti, vengono serviti circa 3900 pasti per la Città della Salute di Torino.

“Abbiamo studiato un sistema di ricevimento, stoccaggio, confezionamento e distribuzione delle preparazioni che, ragionando in termini di nuclei di produzione, ha il pregio di impattare positivamente sulle modalità di preparazione dei pasti, sulla tecnologia impiegata e sul risparmio energetico”, dichiara Luca Discardi, Direttore di Filiale Nord Ovest e Consigliere Delegato Supporto Operazioni Dussmann Service.

“Questo percorso segna un grande passo avanti per la qualità e la gradevolezza dei piatti, che manterranno inalterate le loro caratteristiche organolettiche, grazie alla nuova cottura sottovuoto che garantisce anche una forte riduzione degli sprechi e annulla il rischio di contaminazione batterica. Questo, per 130 mila pasti al mese, destinati alla fascia più fragile della popolazione come anche ai 230 dipendenti che lavorano per noi.” Spiega l’amministratore delegato di Dussmann Service, Renato Spotti.

I lavori alle Molinette sono durati 6 mesi circa e hanno coinvolto tre piani: il seminterrato, dove si trova il terminale intelligente, il piano 0 sul quale si trovano gli uffici di appalto Dussmann – qui posizionati per essere più vicini al servizio e al Cliente, e il piano 1 dove si trova la sala da pranzo per i dipendenti.  I metri quadrati totali su cui sono stati eseguiti i lavori sono oltre 3800 così distribuiti: 1900 circa al piano -1, 330 circa per quanto riguarda gli uffici al piano 0, e 1600 per la sala pranzo dei dipendenti al piano 1.

Tutti gli interventi, sia in termini di organizzazione del servizio che di opere strutturali, si poggiano su tre fondamentali pilastri: l’impiego di tecnologia all’avanguardia, il costante controllo e monitoraggio delle temperature e il risparmio energetico.

Il terminale intelligente

Il terminale intelligente ideato da Dussmann è così composto:

  • ricevimento e stoccaggio
  • rigenerazione delle preparazioni gastronomiche provenienti dal centro di cottura di proprietà Dussmann sito a Caresanablot
  • preparazioni espresse e diete speciali e pasti sterili
  • confezionamento e delivery carrelli per i reparti
  • lavaggio

 

Mensa dipendenti

La mensa verrà rinnovata sia nella sala da pranzo per le aree di somministrazione dei pasti ai commensali che nella realizzazione di un punto cottura esclusivamente dedicato alla fase di rigenerazione delle preparazioni gastronomiche provenienti dal centro di cottura e le preparazioni espresse, realizzato nelle immediate vicinanze della sala da pranzo.

La mensa risulta pertanto autonoma sia per le operazioni di rigenerazione e cottura, che nelle operazioni di lavaggio e sanificazione stoviglie e vassoi, questo per consentire la massima efficienza e personalizzazione del servizio dedicato all’utenza.

La scelta di veicolare alcune preparazioni gastronomiche dal centro di cottura di Caresanablot, impiegando il sottovuoto per aumentare la shelf-life delle derrate preservandone le caratteristiche microbiologiche e nutrizionali, ha portato a una modernizzazione e razionalizzazione dei sistemi di produzione dei pasti. Accanto al tradizionale espresso, che pure rimane, troviamo infatti un impiego più efficiente della tecnologia che ha consentito – tra le altre cose – di impattare positivamente sull’ambiente riducendo in maniera sensibile il numero dei trasporti tramite autocarri refrigerati.

Inoltre, la posizione strategica del terminale intelligente delle Molinette, al centro di Città della Salute, rende agevole il trasporto dei pasti anche agli ospedali Sant’Anna e Regina Margherita, e attraverso i sotterranei di raggiungere tutti i reparti di degenza collegati.

Riduzione dell’impatto ambientale

Le opere di ristrutturazione dei locali sono state eseguite impiegando tecnologie di ultima generazione, quali materiali isolanti e impianti di climatizzazione a controllo digitale che garantiscono la corretta temperatura e umidità relativa in ogni locale, come previsto dalla normativa vigente e dalle linee guida internazionali. Questo ha consentito di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale delle attività svolte da Dussmann.

“Eliminando vapore e gas come fonte energetica per la cucina, abbiamo eliminato le relative emissioni di CO2. Abbiamo introdotto l’illuminazione a led con un risparmio del 50% sui consumi. L’attrezzatura di ultima generazione consente un ulteriore taglio del 15%, ad esempio sul consumo di acqua e detergenti per i lavaggi. Inoltre, l’ottimizzazione degli spazi porta un -30% di consumi di riscaldamento e raffreddamento degli ambienti.” Spiega Luca Valota, direzione acquisti tecnici Dussmann.

All’inaugurazione erano presenti l’Amministratore Delegato Dussmann Service Renato Spotti; il Direttore Generale Città della Salute, Giovanni La Valle e il Direttore di Filiale Nord Ovest e Consigliere Delegato Supporto Operazioni Dussmann Service, Luca Discardi. Insieme a loro anche Luca Valota, direzione acquisti tecnici Dussmann.

 

Dussmann Service 

Il Gruppo Dussmann impiega oltre 60.000 persone in 22 paesi. Dussmann Service fornisce l’intera gamma di servizi di facility: Pulizia, Catering, Sicurezza e Reception, Servizi Tecnici ed Energy Management. Nel 2020, il gruppo Dussmann a livello globale ha realizzato un fatturato oltre 2 miliardi di euro, di cui circa 536 Milioni a livello nazionale, che lo rende uno dei più grandi provider di multi-servizi privati di tutto il mondo.

Frontoni, il fotografo delle dive in mostra a Venaria

A Venaria Reale la mostra fotografica “Angelo Frontoni: sul set”

Il Museo Nazionale del Cinema e la Città di Venaria Reale presentano una mostra fotografica che è l’omaggio ad Angelo Frontoni, il grande reporter italiano noto come “il fotografo delle dive”. Per citare alcuni degli attori con cui ha lavorato, Sophia Loren, Claudia Cardinale, Virna Lisi, Gina Lollobrigida, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Alain Delon, Brigitte Bardot, Jane Fonda. Tra gli anni ’50 e gli anni ’90 dello scorso secolo, Frontoni è stato uno dei principali protagonisti dell’epoca d’oro del cinema italiano. Un racconto dei tanti set, con moltissimi personaggi che hanno fatto la storia del cinema italiano, che si amalgamano ai protagonisti dei film, registi, direttori della fotografia, cineoperatori, sceneggiatori e produttori, comparse, costumisti e parrucchieri, sarte e macchinisti.

La mostra è stata inaugurata  alla presenza del sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, del Presidente del Museo Nazionale del Cinema, Enzo Ghigo e del Direttore, Domenico De Gaetano, del Direttore della Film Commission Torino Piemonte, Paolo Manera, dell’assessore alla Cultura della Città di Venaria Reale, Marta Santolin, dell’assessore al Turismo, Attività Produttive e Commercio, Monica Federico, del Direttore della Reggia di Venaria, Guido Curto, del Presidente del Centro di Conservazione Restauro La Venaria Reale, Stefano Trucco, della Fondazione Via Maestra col Presidente Diego Donzella e il Direttore Mario Corrado, del presidente del Consiglio comunale cittadino, Giuseppe Ferrauto, Assessori e Consiglieri comunali, e resterà a Venaria Reale sino al 21 novembre di quest’anno.
Le opere fotografiche si trovano lungo via Mensa e viale Buridani, coinvolgendo ben tre piazze (Vittorio Veneto, Annunziata e Repubblica), in una mostra diffusa in cui le 47 fotografie in bianco e nero, esposte nel 2005 alla Mole Antonelliana, raccontano cinquant’anni di cinema italiano, attraverso l’occhio privilegiato della macchina fotografica di Frontoni. Per completare l’esposizione, ad alcune fotografie è abbinato un QR Code con un link diretto ad una sequenza del film.
Il sindaco della Città di Venaria Reale, Fabio Giulivi, dichiara «La presenza della mostra di Angelo Frontoni nella nostra città è l’inizio di un percorso che indirizza la nostra azione politica verso la valorizzazione della cultura come motore, oltre che del sapere, anche  dell’economia, non solo locale. Il connubio sempre più stretto con la Reggia di Venaria e tutto il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, ora, anche con il Museo Nazionale del Cinema, spingono il nome di Venaria Reale verso traguardi sempre più esaltanti. Ringrazio tutti gli attori di questo nuovo processo virtuoso, obiettivo che rimane tra le nostre maggiori priorità».

Inoltre, a questa esposizione, si prefigura l’estensione più ampia del progetto culturale: il coinvolgimento anche delle scuole, per la realizzazione di laboratori, con la collaborazione della Film Commission Torino Piemonte, fondazione per la promozione del territorio piemontese come location e luogo di lavoro d’eccellenza per la produzione cinematografica, televisiva e audiovisiva. La formazione si rivolge soprattutto nel presentare e dare voce alle maestranze locali, il cui apporto è fondamentale per la propria attività.  L’organizzazione di un ciclo di incontri dedicati ai mestieri del mondo cinematografico, è un’occasione per conoscere questo settore attraverso il racconto dell’esperienza di professionisti.

«La mostra di Angelo Frontoni rappresenta per FCTP una nuova opportunità di collaborazione con il Comune di Venaria Reale, nell’ambito di una Rete Regionale vera e propria, che coinvolge tutto il Piemonte. Si tratta di un’occasione importante per la nostra Fondazione che, ancora una volta, potrà dare il proprio contributo sul fronte della formazione dell’incontro con il mondo del lavoro». Così il Direttore di FCTP Paolo Manera commenta il ciclo d’incontri con le maestranze dei set piemontesi, che sarà organizzato in autunno, aggiungendo che «i professionisti e le maestranze della nostra regione da anni ricoprono un ruolo fondamentale nella crescita del comparto dell’audiovisivo locale e sapranno pertanto mettere a disposizione un’esperienza ventennale di indiscusso valore nazionale e non solo».
Un progetto che nell’impegno dell’assessorato alla Cultura della Città di Venaria Reale, trova la sintesi, con la mostra su Frontoni. «Un indirizzo preciso è quello che vogliamo dare con questa tipologia di eventi: aprire gli spazi pubblici della Città a prodotti culturali di eccellenza, da poter fruire in piena autonomia, grazie anche all’uso della tecnologia – afferma Marta Santolin, assessore alla Cultura e all’Innovazione della Città di Venaria Reale. – Tale modalità di visita, unita al futuro coinvolgimento delle scuole e all’avvio di laboratori legati alla mostra, è un’operazione anche rivolta ai nostri giovani concittadini, a cui teniamo particolarmente. L’obiettivo non è solo di poterli ingaggiare in un consumo culturale, ma anche e soprattutto quello di poterli attivamente appassionare rispetto ad un’arte, quella cinematografica, così importante per il nostro territorio».
Ed è con la firma delle due convenzioni tra Città di Venaria Reale e il Museo Nazionale del Cinema e tra Città di Venaria Reale e la Film Commission Torino Piemonte, che il Sindaco Fabio Giulivi, il Direttore del MNC, Domenico De Gaetano e il Direttore di FCTP, Paolo Manera, hanno sugellato l’avvicinamento e la collaborazione tra i soggetti promotori, avvenuta durante la presentazione della mostra sulle opere di Angelo Frontoni. La settima arte per antonomasia, trova a Venaria Reale una nuova culla in cui crescere.

«Per il nostro museo è fondamentale dialogare con le realtà del territorio, valorizzando il nostro patrimonio – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente Presidente e Direttore del Museo Nazionale del Cinema. – Siamo molto contenti che il Comune di Venaria Reale esponga le foto di Angelo Frontoni, uno dei più importati fotografi di cinema, conosciuto anche come il “fotografo delle dive”. Le immagini in mostra raccontano un’epoca indimenticabile, di grandi produzioni e fasti, fotografie entrate nell’immaginario collettivo che restano il simbolo dell’epoca d’oro del cinema»
Inoltre, segnaliamo che lungo il percorso di visita, a completare l’esposizione, alcune vetrine delle attività del centro storico, scelte dopo un sopralluogo tecnico del Museo del Cinema, diventano un ulteriore luogo d’esposizione delle opere di Frontoni. Le vetrine si animeranno, così, in suggestivi luoghi espositivi per la mostra, garantendo l’ampliamento contenutistico di “Angelo Frontoni: sul set”, in una cornice unica tra ambiti pubblici e privati.
L’assessore della Città di Venaria Reale, Monica Federico, con le deleghe Attività Economiche e Produttive, Commercio, Turismo, afferma «Turismo, attività produttive e commercio, come motore economico che raccoglie i frutti degli investimenti in Cultura: sono il giusto insieme che sempre più diventa motivo di crescita economica del nostro territorio. Oltre all’industria e all’artigianato, la Città ha saputo unire un nuova proposta che mette in primo piano gli imprenditori, piccoli o grandi che siano, che vedono nella presenza della Reggia di Venaria, del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale e del Parco regionale La Mandria, il volano per uno sviluppo non solo locale».
Un progetto che vede coinvolti diversi soggetti, tra cui, oltre alla Città di Venaria Reale e il Museo Nazionale del Cinema, la Film Commission Torino Piemonte, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude La Venaria Reale, il Centro di Conservazione Restauro La Venaria Reale, la Fondazione Via Maestra e la Pro Loco Altessano Venaria Reale per il supporto logistico.
La mostra contiene straordinarie foto di set che rivelano l’autore lontano dallo stile patinato e glamour che tutti conoscono, ma pienamente riconoscibile: alle scene d’insieme preferisce il particolare, si sofferma su un’espressione o su un dettaglio di un abito, la sua attenzione si appunta sulle macchie di colore che formano i personaggi, sulle architetture degli sfondi, sul movimento degli attori. Sono foto inconsuete e molto personali, come se il set diventasse lo studio del fotografo, un’ambientazione nella quale costruire un’immagine che appartiene fortemente alla sua concezione estetica. Sul set i moltissimi personaggi che hanno fatto la storia del cinema italiano si mischiano ai protagonisti del film, sceneggiatori e produttori, costumisti e parrucchieri, sarte e macchinisti.
Le foto si animano di figure al lavoro o semplicemente di passaggio, di maestranze e di macchinari, dando profondità alle immagini e restituendo l’animazione e l’operosità propria del cinema. Per ulteriori informazioni sulla mostra: www.comune.venariareale.to.it e www.museocinema.it.

Fino al 21 novembre 2021 – Venaria Reale

Nuovo piano per l’ex comando dei vigili di via Morandi: welfare generativo a Mirafiori

Caro direttore, a giugno 2020 era stato annunciato un nuovo piano per il comando dei vigili urbani di via Morandi che sarebbe stato trasferito per aprire a nuove progettualità l’immobile al civico 10.

Nell’immobile, come confermato anche dal comandante Bezzon, era rimasto soltanto un piantone di un vigile urbano che forniva informazioni e raccoglieva le segnalazioni e la struttura era, di fatto, per buona parte inutilizzata mentre gli stessi servizi sono stati dislocati in strada comunale di Mirafiori.

Le reazioni immediatamente successive all’annuncio di questo intento erano state di preoccupazione da parte di alcuni abitanti della zona che temevano occupazioni abusive o il disuso di una struttura cittadina. A questo l’Amministrazione aveva da subito fornito rassicurazioni: non avremmo permesso occupazioni e avremmo trovato una soluzione per valorizzare lo stabile e, globalmente, l’intera zona.

In questi mesi abbiamo lavorato per ottenere un risultato specifico: ridare vita all’intero complesso e renderlo disponibile alla cittadinanza.

Si inserisce proprio in questo percorso la decisione di ATC, che il 22 luglio 2021 ha deliberato la richiesta alla Città di Torino per l’immobile di Via Morandi n° 10, al fine di attivare nuove progettualità specifiche sulla formazione al lavoro.

Sussidiarietà orizzontale e welfare generativo: queste le linee di indirizzo con cui ATC manifesta il proprio intento, nell’ambito delle linee guida tracciate dalla normativa regionale in materia, per favorire l’individuazione di immobili che non sono utilizzabili per i fini propri dell’edilizia sociale ma che possono essere adibiti per servizi sussidiari alla cittadinanza.
In particolare l’Agenzia, con l’attivazione delle varie progettualità nei quartieri di edilizia sociale, pone in essere tutte le attività sul welfare abitativo a favore dei residenti degli immobili di proprietà e/o in gestione ATC. L’attivazione di tali progettualità nasce inoltre dall’esigenza di operare una trasformazione dell’edilizia sociale in un servizio abitativo, cioè una casa integrata ad un insieme di servizi collegati (politiche sociali, sanitarie e dell’occupazione) che rispondano alle esigenze della persona e della famiglia.

La zona interessata è densa di alloggi di edilizia sociale attorno ai quali sperimentare nuove azioni finalizzate a:

– rafforzare la presenza sul territorio;

– offrire servizi sulla formazione al mondo del lavoro, dando la possibilità a coloro che risiedono negli alloggi ATC di avere una offerta formativa a condizioni favorevoli;

– favorire la nascita di attività sul territorio;

– migliorare lo stato manutentivo degli edifici pubblici e avviare momenti di aggregazione tra gli inquilini degli immobili di edilizia sociale.

È ormai chiaro da tempo come l’edilizia sociale debba considerare molteplici aspetti della vita delle persone, promuovendo un inserimento degli alloggi in contesti attivi, organizzati e partecipati.
La strada dello stabile che prima era comando dei vigili urbani va proprio in questa direzione.

Antonino Iaria

Assessore Urbanistica Città di Torino

Parco Dora, inaugurato il nuovo Skate Park sotto la tettoia dello strippaggio

E’ stato inaugurato ieri mattina il nuovo Skate Park di Parco Dora che sostituisce le attrezzature in legno posizionate sotto il capannone dello strippaggio rimosse lo scorso anno di questi tempi. Il deterioramento e lo stato di usura dovuti ad anni di utilizzo era infatti tale da non consentirne la riparazione, né un utilizzo in sicurezza.

Frequentata sia da pattinatori esperti come da bambini e ragazzi che si avvicinano a questo sport, l’area, al di sotto della tettoia che ne permette un utilizzo 365 giorni all’anno col bello e col brutto tempo, è molto conosciuta a livello cittadino.

Il nuovo impianto, di assoluta eccellenza, copre una superficie di 1.700 mq, ed è stato studiato per soddisfare le esigenze di ogni di livello di utenza: dagli skater più inesperti fino agli agonisti, con l’obiettivo di renderlo sempre più inclusivo e conferire alla nuova struttura anche una importante valenza dal punto di vista della socialità e dell’aggregazione.

Costituito da una rampa fissa di grandi dimensioni intorno al quale trovano posto una quindicina di elementi facilmente rimovibili nel momento in cui l’area dovrà accogliere grandi eventi e disposti in modo tale da consentire una progressione di difficoltà che accompagni l’evoluzione tecnica degli skaters, l’impianto è stato studiato per adattarsi nel miglior modo all’ambiente circostante.

Realizzati in metallo, gli elementi sono poi stati verniciati in arancione, nero o grigio per riprendere i colori di pilastri, tettoia e muri del capannone ove un tempo avveniva l’estrazione dei lingotti d’acciaio dallo stampo, producendo rumori che ora il passaggio delle rotelle degli skate sulla loro superficie potrà forse ricordare.

“Sono certa che questo nuovo Skate Park sarà sempre più un punto di riferimento per l’intera città dove appassionati di lunga data si mescoleranno ad altri che vorranno cimentarsi in una disciplina dalle evoluzioni spettacolari e divertenti – dichiara la Sindaca Chiara Appendino -. La pratica sportiva non è solo competizione, agonismo, allenamento, ma anche divertimento e aggregazione: credo che il nuovo impianto, altro tassello di una Torino che si rinnova, potrà essere utile a rafforzare il nostro tessuto sociale”.

“Con l’inaugurazione di questo nuovo Skate Park concludiamo felicemente un percorso che ci ha visti collaborare con le associazioni, e tra queste l’ Associazione Skateboarding Torino che ci aveva presentato alla Città uno studio di fattibilità per il nuovo impianto, che raccolgono i numerosi appassionati non solo cittadini – ricorda l’assessore Alberto Unia -. Un dialogo – conclude Unia – che ha consentito di realizzare una nuova area dotata di attrezzature sicure e capaci di soddisfare le esigenze degli utilizzatori, frutto un investimento in cui crediamo davvero tanto”.

Cipro, crocevia delle civiltà. Una mostra ai Musei reali

“Dalla spuma nacque una fanciulla che giunse a Cipro, circondata dalle acque. Lì approdò la dea, veneranda e bella, e attorno a lei cresceva l’erba, sotto i suoi piedi …”  così scriveva il poeta greco Esiodo nel VII secolo avanti Cristo per celebrare Afrodite e lo splendore dell’isola cipriota.

Anche Torino conserva le bellezze millenarie di Cipro nei suoi musei. Una prestigiosa istituzione lega in particolare la città alla leggendaria isola. La più importante collezione cipriota in Italia si trova proprio nel capoluogo piemontese, ai Musei Reali, che ospitano fino al 9 gennaio 2022, la mostra “Cipro, crocevia delle civiltà”, interamente dedicata all’isola mediterranea, mitica culla di Afrodite. Centinaia di vasi, ceramiche, anfore, sculture in terracotta, giare, coppe, vetri, metalli, alabastri, gioielli, epigrafi, sigilli, monete e altro ancora sono usciti dal Museo di Antichità, la sede naturale al fianco della Galleria Sabauda, per essere accolti, a pochi metri di distanza, nelle Sale Chiablese dei Musei Reali insieme a numerosi oggetti e pezzi provenienti da importanti musei esteri. Un migliaio di reperti affollano le sale del Museo di Antichità grazie a numerose donazioni avvenute a partire da metà Ottocento sotto il console del Regno di Sardegna Marcello Cerruti e in seguito con gli scavi di Luigi Palma di Cesnola, di Rivarolo canavese e a quel tempo console americano a Cipro. Una raccolta straordinaria che per importanza scientifica è paragonabile alla collezione del Museo Egizio. Cipro è da sempre l’isola del desiderio di conquistatori, condottieri e invasori, contesa da micenei, egiziani, assiri, persiani, romani, bizantini, arabi e crociati. Divisa in due parti dal 1974 tra greco-ciprioti e turco-ciprioti, l’ex colonia britannica è ancora oggi al centro di interessi geo-politici internazionali dopo la scoperta di vasti giacimenti di gas nelle sue acque che fanno gola ai Paesi della regione e hanno innescato una pericolosa lotta in un Mediterraneo orientale sempre più tempestoso. In vetrina, nelle sale Chiablese, il fascino millenario di Cipro, ponte tra Oriente e Occidente, una delle isole più misteriose del Mediterraneo. Allestita in collaborazione con l’Ateneo di Torino la mostra è curata dal docente Luca Bombardieri e da Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Afrodite è la dea della bellezza e dell’amore che “nasce dalla schiuma del mare cipriota” e fin dall’antichità la sua isola è snodo di scambi commerciali e oggetto di conquiste. Prima con i Fenici, poi con l’egemonia di assiri, egizi, persiani e romani Cipro ha svolto un ruolo da protagonista nei contatti e nel commercio mediterraneo con il Levante così come fu un scalo essenziale per navi egizie, fenicie e greche tra Mediterraneo, Mar Rosso e Mar Nero. Sono sette le sezioni in cui si divide l’esposizione e un’attenzione particolare è dedicata alla donna come madre, sacerdotessa e dea raffigurata con statue, monili e dipinti della Galleria Sabauda. In rassegna oltre 600 reperti e tra i pezzi più significativi troviamo una testa di divinità o sacerdotessa di piccole dimensioni in terracotta risalente al 600 a.C., un unguentario a forma di dattero in vetro contenente una sostanza oleosa e una statua di Afrodite in trono del periodo cipro-arcaico in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna mentre dal Metropolitan Musem of Art di New York arriva una statua votiva in abito assiro, in calcare, datata 535 a.Cristo, per la prima volta esposta al pubblico. Altri oggetti di pregevole fattura provengono dal British Museum di Londra e dal Museo di Cipro a Nicosia. Un viaggio nella terra di Afrodite che va oltre la sua Dea e che si conclude con le scoperte di recenti missioni italiane sull’isola. Gli orari per visitare la mostra: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00. Il biglietto costa 15 euro.                                Filippo Re

Cerimonie, letture, canti e meditazione Intorno al simbolo della pace

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Venerdì 6 agosto 2021 – a partire dalle ore 21
 piazza Castello – fronte Palazzo Madama – Torino

Caro direttore,

  • Ricordiamo le vittime delle bombe atomiche
  • Ribadiamo il nostro NO alle armi nucleari
  • Chiediamo all’Italia di ratificare il trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio di quest’anno

A 76 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone, assistiamo ad un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari unito ad un’escalation dei conflitti tra potenze nucleari. Attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele e Pakistan sono possessori “ufficiali” di armamenti nucleari. Questi ultimi tre paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo. Diversi altri paesi stanno compiendo tentativi di dotarsi di armi nucleari o si stanno dimostrando interessati.
In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle varie basi Nato disseminate sul territorio.
Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è stata insignita del premio Nobel per la Pace 2017
La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.
Continua, anche se lenta, la crescita delle spese militari nel mondo: il totale è di 1.740 miliardi di dollari. La sola Italia ha usato per spese militari 28.417 milioni di dollari nel 2017 .
Occorre invertire la rotta, chiediamo investimenti nei settori della salute, dell’educazione, del lavoro e dell’ambiente invece che in quello militare.
Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione

per il coordinamento AGITE
Giorgio Mancuso

Il lungo week-end dei Musei Reali tra aperture straordinarie e visite speciali

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Dopo la riapertura dei Giardini Reali, tornati a essere patrimonio di torinesi e turisti, prosegue la ricca proposta di attività e di eventi ai Musei Reali: ecco tutte le iniziative per riscoprire la meraviglia dei grandi ambienti aulici e del vasto polmone verde nel cuore della città.

 

A partire da venerdì 6 agosto 2021, come disposto dal Decreto-Legge n. 105 del 23 luglio 2021, l’accesso ai percorsi di visita dei Musei Reali, alla mostra Cipro. Crocevia delle civiltà, alla Biblioteca Reale e ai depositi del Museo di Antichità sarà consentito solo con Certificazione verde Covid-19, oppure con attestato di vaccinazione di almeno una dose somministrata da minimo due settimane, con il risultato negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti o con il certificato di avvenuta guarigione da Covid-19 negli ultimi 6 mesi. Il personale preposto, oltre al Green Pass digitale o cartaceo, chiederà anche l’esibizione di un documento di identità. La certificazione non è richiesta per i bambini sotto i 12 anni e per i soggetti esentati con idonea certificazione medica. Il Green pass non è necessario per l’ingresso ai Giardini Reali e alla Corte d’Onore, salvo che in occasione di eventi in cui siano previsti accredito e prenotazione obbligatoria (concerti, serate musicali).

 

Venerdì 6 agosto, dalle 19.30 alle 23.30, sarà possibile visitare la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà alle ore 21 partecipare al quarto concerto della serie Torino. Crocevia di sonorità, Il Novecento delle percussioni, eseguito da Michel Chenuil (marimba) e Francesco Parodi (vibrafono) della Scuola di Strumenti a percussione di Riccardo Balbinutti. Realizzato con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino, a cura della prof.ssa Valeria De Bernardi, ogni venerdì il ciclo di concerti conduce il pubblico attraverso un viaggio musicale dalle sonorità del Mediterraneo al jazz americano, sulle tracce di Palma di Cesnola, scopritore delle antichità cipriote e primo direttore del Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo della visita guidata serale alla mostra è di € 20 con concerto gratuito. In caso di maltempo, l’evento si svolgerà nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale. Dalle 20.40 ingresso libero al concerto fino a esaurimento dei posti disponibili secondo disposizioni di legge. Info e prenotazioniinfo.torino@coopculture.it.

 

Attività nei Giardini

Nella rigenerante atmosfera dei Giardini Reali, venerdì 6 agosto dalle 17 alle 19 si terrà il quinto appuntamento della rassegna Chiamata alle arti. Conversazioni in giardino sui piaceri della culturaL’iniziativa, promossa dall’Archivio di Stato di Torino e dai Musei Reali, vedrà dialogare in questa occasione Sebastian F. Schwarz, direttore artistico della Fondazione Teatro Regio, con il direttore dell’Archivio di Stato Stefano Benedetto. Ingresso libero senza prenotazione.

 

Visite speciali

Venerdì 6 agosto alle ore 17, sabato 7 agosto alle 10 e alle 17 e domenica 8 agosto alle 10 e alle 15, CoopCulture propone anche la visita alle Cucine, collocate negli ambienti sotterranei del Palazzo Reale, e all’Appartamento della Regina Elena, situato nell’ala nord costruita dal 1684 e completato alla fine del Seicento. In questo tour d’eccezione si potranno ammirare soffitti affrescati, stucchi, servizi di porcellane ma anche le sale di dispensa, le stanze dell’impiattamento e del lavaggio, il corridoio del pane, la sommelleria (ove si conservavano i vini) e le grandi ghiacciaie in un susseguirsi di ambienti fastosi o di servizio, ciascuno intriso di storia e fascino. Il costo dell’attività è di € 20, €13 ridotto. Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it.

 

Sabato 7 agosto alle ore 11 domenica 8 agosto alle ore 15.30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico alla scoperta della mostra Cipro. Crocevia delle civiltà. Un percorso emozionante alla scoperta del fascino millenario dell’isola, raccontato attraverso le collezioni del Museo di Antichità, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei, arricchito da prestiti provenienti da illustri istituzioni straniere tra cui il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto in mostra. Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it.

 

Sabato 7 agosto alle ore 15.30 e domenica 8 agosto alle 11 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno inoltre la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it.

 

Le mostre in corso

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, che si terrà fino al 9 gennaio 2022 nelle Sale Chiablese, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). I biglietti possono essere acquistati su www.museireali.beniculturali.it o su www.coopculture.it.

 

Allestita nello Spazio Scoperte al secondo piano della Galleria Sabaudafino al 7 novembre il pubblico può ammirare la mostra dossier Come parla un ritratto. Dipinti poco noti delle collezioni reali. L’esposizione presenta opere poco note della Pinacoteca e di Palazzo Reale che permettono di seguire l’evoluzione della ritrattistica di corte dal tardo Cinquecento alla metà del Settecento. Alcuni dipinti sono esposti per la prima volta dopo interventi conservativi eseguiti dalle restauratrici dei Musei Reali. Studi e ricerche sono stati condotti in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Nel Medagliere Reale è prorogato fino al 5 settembre il percorso Il Volto delle Donne. L’altra faccia della storia. Nato da un progetto di ricerca avviato nel 2019 con il sostegno di Soroptimist Torino, questa prima tappa della ricerca mira a studiare il ruolo dei personaggi femminili attraverso la lente delle collezioni numismatiche dei Musei Reali. Si propone quindi di ritrovare e rinnovare nella memoria del pubblico l’immagine di una selezione di figure femminili, talora donne importanti nella storia antica e moderna, più spesso emblema di come la figura della donna, pur frequentemente esaltata e immortalata, sia stata molte volte un semplice simbolo ideale e immateriale che travalica la donna reale.

Il percorso è fruibile anche online sul sito dei Musei Reali: una visita virtuale per conoscere alcune figure femminili che hanno contribuito a fare la Storia www.museireali.beniculturali.it/events/volto-donne-altra-faccia-storia.

 

La Biblioteca Reale

La Biblioteca Reale è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13. Dal 9 al 21 agosto osserverà invece il seguente orario ridotto: dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 14,30 e il sabato dalle 9 alle 13. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina www.museireali.beniculturali.it/events/biblioteca-reale-riapertura.

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

(Alcuni tra) i bar più belli da non perdere a Torino

Muoversi tra i tanti locali di Torino spesso non è una passeggiata. Data la vasta scelta che potete trovare, è doveroso avere prima di tutto una guida dei bar più belli da non perdere a Torino.

Alcuni vantano una vasta scelta per la colazione, altri offrono innovativi snack per un break di mezza giornata, altri ancora suggestivi cocktail da godersi in compagnia.

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