Cosa succede in città- Pagina 288

La Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino apre le sue porte e si presenta alla città

La Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – CTE NEXT, che nasce a Torino negli spazi di CSI NEXT (corso Unione Sovietica 214), apre le sue porte e si presenta alla città.

Dopo un’articolata progettazione con gli attori del territorio, terminata durante la pandemia di Covid-19, il progetto CTE NEXT, con capofila il Comune di Torino, è stato ammesso al finanziamento (classificandosi al primo posto tra le 5 città premiate in Italia) dal Ministero Sviluppo Economico (Fondi FSC) nell’ambito del Programma per le Tecnologie Emergenti a dicembre 2020 e formalmente avviato a marzo 2021.

L’obiettivo è realizzare a Torino, in stretta collaborazione con gli Atenei torinesi e ad altri 10 partners strategici del progetto (Fondazione Links, CIM 4.0, I3P, 2I3T CSI PIEMONTE, 5T srl, Fondazione Torino Wireless, Digital Magics, Talent Garden, TIM) un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TIM (IoT, Intelligenza Artificiale e Blockchain) in grado di promuovere lo sviluppo di impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per Torino.

Smart Road, intesa come mobilità avanzata, sicura, intelligente, autonoma e connessa; Urban Air Mobility, per sfruttare le potenzialità di integrazione delle soluzioni di mobilità aerea a supporto di applicazioni di interesse urbano; Industria 4.0, costruendo sul passato industriale di Torino, puntando a promuovere soluzioni innovative per connettere macchine, oggetti, risorse e persone in ambiente produttivo e lungo la supply chain. Infine, l’ambito trasversale dei Servizi Urbani Innovativi, ovvero il potenziale del 5G a supporto della Pubblica Amministrazione, per l’erogazione di migliori servizi al

cittadino, la gestione di risorse, beni e spazi pubblici, la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di business.

Sarà una ‘Casa diffusa’, ospitale, profondamente radicata nelle competenze e negli asset dell’ambiente circostante aperta ad attrarre talenti e opportunità dall’Italia e dal mondo.

Accoglierà principalmente aspiranti imprenditori, start-upper, PMI in processi strutturati di accelerazione e di trasferimento tecnologico.

Coinvolgerà attivamente una community più ampia di soggetti interessati (altre PA, mondo della ricerca, Grandi Imprese) in ottica di open innovation a partire dallo ‘Stakeholder Group’ appena avviato.

Lavorerà in rete con il Ministero per lo Sviluppo economico e con le altre ‘Case delle Tecnologie Emergenti’ analogamente finanziate e coopererà con altre PA in Italia – tramite il Cluster Nazionale Smart Communities – e all’estero per promuovere modelli di supporto all’innovazione urbana.

Abiliterà – tramite azioni di animazione e programmi di supporto – l’attrazione, lo sviluppo e la crescita di startup e PMI innovative e la realizzazione di sperimentazioni urbane, coinvolgendo i cittadini e il territorio in processi di co-design di soluzioni e servizi innovativi per gli utenti.

Come previsto in fase di candidatura dal Comune di Torino, capofila del progetto, il 6 luglio 2021 si inaugura CSI NEXTnodo centrale della Casa delle Tecnologie Torinese, gestito dal partner CSI Piemonte. Uno spazio di innovazione hi-tech che coniugherà il potenziale delle tecnologie emergenti con le sfide e le pratiche dalla PA al servizio dello sviluppo e dell’innovazione di startup e PMI.

CTE NEXT è un progetto di ‘sistema’ che costruisce e amplia gli obiettivi di ‘Torino City Lab’ la politica di innovazione del Comune che dal 2018 ha trasformato la Torino in un laboratorio di innovazione a cielo aperto.

Grazie al costante e resiliente lavoro dell’Amministrazione realizzato negli ultimi 5 anni sul tema innovazione e smart city, Torino ha vinto a livello nazionale questo ambito programma che ha l’obiettivo di accelerare la transizione delle città leader dell’innovazione verso nuovi modelli di sviluppo urbano sostenibile – dichiarano Chiara Appendino e Marco Pironti, rispettivamente Sindaca e Assessore all’Innovazione della Città –Torino è diventata una città laboratorio riconosciuta internazionalmente per le sue sperimentazioni da smart city, che fanno leva su tecnologie emergenti per creare nuovi servizi alle imprese e al cittadino. Crediamo fermamente che questo programma possa potenziare Torino e il suo ecosistema dell’innovazione portando benefici tangibili e sostenibili per il territorio e i suoi attori’.

Oggi inauguriamo, a fianco della nostra storica sede, una struttura altamente innovativa che rappresenterà il ponte ideale fra presente e futuro della pubblica amministrazione, oltre che il punto di incontro con ricerca e industria – afferma Per Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte –. Una fucina per le idee e una palestra per esercitarsi nell’innovazione, che trarrà ispirazione anche dalla bellezza degli spazi che verranno messi a disposizione per contribuire a creare la Torino di domani. Ci stiamo lavorando da anni e sono certo che concretizzerà al meglio l’ideale di un settore pubblico finalmente veloce, facile e vicino alle persone’.

La forza di CTE NEXT è il partenariato  – ampio, multi-stakeholder, pubblico e privato con esperienze e asset differenti in settori trasversali e verticali – in grado di supportare le imprese, primi ‘clienti’ della CTE,  in un processo di accompagnamento strutturato volto alla creazione di impresa innovativa, all’accelerazione di start-up, al trasferimento tecnologico e di competenze verso le PMI il cui fine ultimo è promuovere attività dimostrative di soluzioni e servizi urbani innovativi pronti a migliorare le condizioni di vita nelle città.

Qui vive la Tecnologia’ è il claim della CTE NEXT di Torino.

Un modello di ‘Casa diffusa’ che vede in CSI NEXT il suo presidio centrale e che lavorerà in rete con altri luoghi dell’innovazione torinese.  

Anzitutto OGR Torino che attraverso OGR Tech powered by Talent Garden, hub internazionale per l’innovazione e accelerazione di impresa di 12.000 mq, dedica e fornisce supporto a startup, scaleup e PMI. Tale spazio è stato identificato in CTE NEXT come luogo dell’animazione, cuore pulsante della community dell’innovazione torinese.

E poi i laboratori diffusi, tematizzati per settore o per funzione e utilizzabili a geometria variabile da start-up e PMI nell’ambito dei percorsi di accelerazione e trasferimento tecnologico. In particolare: il laboratorio CLIK del Politecnico di Torino, finalizzato alla creazione di impresa e all’open innovation; il laboratorio HPC4AI-CC dell’Università di Torino, focalizzato sul tema del ‘federated learning’; i laboratori della Fondazione LINKS che offriranno asset e competenze sulla cybersecurity e sulla smart mobility.

Infine, le c.d. aree di ‘stress test’, spazi dedicati – indoor o  outdoor – dove le imprese potranno misurarsi con la sperimentazione in condizioni reali delle proprie soluzioni, avendo a disposizione un’adeguata infrastrutturazione per settori specifici.  La CTE NEXT di Torino metterà a disposizione in particolare aree dedicate al testing per l’Urban Air Mobility  – oltre al Doralab anche l’area del Valentino; il circuito Smart Road e le linee pilota del CIM 4.0.

Le tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TIM costituiscono un ingrediente fondamentale di CTE NEXT che, tramite i partners tecnologici realizzerà un’infrastruttura multiservizio diffusa e utilizzabile on-demand da startup, da PMI e dai soggetti industriali coinvolti nel programma, al fine di sviluppare, testare e dimostrare soluzioni innovative nei 4 verticali oggetto del finanziamento.

Il progetto CTE NEXT, partito il 1 marzo 2021 e con una durata di 4 anni, entrerà nel vivo dopo l’estate quando sarà ufficialmente lanciato il ‘Catalogo dei servizi’, l’offerta integrata di facilities e servizi consulenziali rivolti a start-up e PMI realizzati dai partners Knowledge experts e Vertical experts attivi a geometria variabile e in funzione delle esigenze delle imprese/utenti per tutta la durata del progetto.

In autunno saranno in calendario: attività di animazione e formazione articolate secondo un menu di competenze pensate per gli imprenditori, attuali e futuri, che utilizzeranno le tecnologie emergenti per promuovere soluzioni urbane innovative; azioni strutturate di attrazione e qualificazione di start-up e PMI, provenienti anche dall’estero; progettazione e avvio delle prime “Chiamate alle imprese”: dalla ‘Challenge’ per studenti/Aspiranti imprenditori promossa dal Politecnico di Torino alla ‘Call4Acceleration’ realizzata da Digital Magics per accelerare start-up digitali nei settori strategici della CTE. E soprattutto, la Città  di Torino lancerà la prima ‘Call4testing’ rivolta a start-up e PMIsul modello di Torino City Lab, che selezionerà le migliori e più innovative soluzioni abilitate dal 5G e da almeno una delle tecnologie emergenti per rispondere alla sfida della “Smart Life” e intercettando trasversalmente tutti i settori strategici della CTE. Le imprese selezionate potranno così accedere agli asset della CTE (infrastruttura 5G e spazi) e ai servizi consulenziali offerti dai partners su misura in funzione del settore, della maturità dell’idea e delle tecnologie utilizzate oltre a un sostegno finanziario a parziale copertura delle spese di sperimentazione.

Esterno Notte 2. Torna il grande evento di proiezioni diffuse per le vie e i quartieri della città

30 SETTEMBRE 2021 – TORINO

 

OPEN CALL PER ADERIRE APERTA FINO AL 19 SETTEMBRE

 

La voglia di riappropriarsi dello spazio pubblico, di condividere esperienze con le persone e gli amici più vicini e di ritrovare un senso di condivisione con l’altro, oggi è tangibile come non mai. Tutto ciò era già emerso anche lo scorso anno, quando abbiamo iniziato a utilizzare i balconi e le finestre delle nostre case per far succedere cose, per interagire con i vicini, ingannare la noia o esprimere noi stessi. A partire da questo presupposto CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, ha ideato la prima edizione di Esterno Notte, programmata per il 1 ottobre 2020 all’interno di un ricco palinsesto di iniziative dedicate al suo quinto compleanno. In quella data, più di settanta partecipanti hanno utilizzato i balconi e le finestre delle proprie sedi come piattaforma da cui proiettare degli slideshows fotografici che si riflettevano sulle facciate dei palazzi dirimpetto, condividendo con la città immagini e video.

 

A distanza di quasi un anno da quella serata, CAMERA ha deciso di rinnovare la propria proposta lanciando la OPEN CALL per partecipare a Esterno Notte 2, invitando musei, fondazioni, gallerie, associazioni culturali, spazi indipendenti, studi professionali e privati cittadini a partecipare al grande evento di proiezioni diffuse per le vie e i quartieri della cittàche si terrà giovedì 30 settembre 2021 dalle 21.00 alle 24.00.

 

Esterno Notte vuole diventare così un appuntamento ricorrente in grado di unire tutta la città in una grande festa collettiva dedicata all’immagine. Oltre a essere un momento di condivisione e collaborazione fra le tante realtà che nell’ultimo anno hanno contribuito a mantenere vivo l’ambiente culturale torinese, l’evento sottolinea il ruolo sempre più centrale che la città ha nello studio e diffusione della cultura fotografica in Italia, imponendosi come vera e propria capitale italiana della fotografia.

 

Per questa seconda edizione di Esterno Notte – commenta la curatrice del progetto Monica Poggi – il filo conduttore delle proiezioni saranno le ‘trasformazioni’, intendendo questo concetto in senso aperto e stratificato. Le trasformazioni come risposta alle sfide del presente, come evoluzione del pensiero e delle dinamiche sociali, come istinto di resilienza e ricostruzione, ma anche come irreversibile processo di alterazione dell’equilibrio che regola i paesaggi naturali e sociali, di fronte al quale l’unica prospettiva possibile è quella di un cambiamento radicale degli stili di vita. La partecipazione democratica e inclusiva è il punto di partenza imprescindibile di questa iniziativa, rivolta alle principali realtà, enti, istituzioni e gallerie d’arte torinesi, oltre che a professionisti, studenti e a tutti i cittadini che abbiano voglia di liberare il proprio sguardo.

 

Per manifestare la propria adesione è necessario compilare l’apposito form sul sito www.camera.to entro il 19 settembre 2021.

Chi non riuscisse a iscriversi per questa data potrà comunque proiettare, ma non verrà segnalato all’interno della mappa dell’evento. Come è già stato fatto durante la prima edizione, infatti, a una settimana dall’evento verrà diffusa una mappa virtuale che permetterà a chiunque sia interessato di trovare e scoprire tutti i luoghi di proiezione, in una sorta di caccia al tesoro fra le strade della città.

 

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Continua anche la collaborazione fra CAMERA e il progetto Reality Shot, il corso-concorso di fotografia promosso dall’Atc del Piemonte Centrale insieme con la sua società in house Casa Atc Servizi e l’associazione Kallipolis, in collaborazione con CAMERA e Print Club e con il sostegno della Fondazione Mirafiori, della Circoscrizione Sei di Torino, di Iren e della Città di Venaria Reale. Durante la serata del 30 settembre, infatti, presso la sede di CAMERA in via delle Rosine 18, verranno proiettati i lavori dei trenta giovani che hanno partecipato all’iniziativa raccontando, attraverso le fotocamere dei propri cellulari, i quartieri di Falchera e Mirafiori.

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Esterno Notte 2 ha ricevuto il Patrocinio della Città di Torino.

Per informazioni:

esternonotte@camera.to

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Via delle Rosine 18, 10123 – Torino www.camera.to |camera@camera.to

 

Facebook/ @CameraTorino

Instagram/ @cameratorino

Contatti

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia 

Via delle Rosine 18, 10123 – Torino

www.camera.to | camera@camera.to

 

Al Mao “I fiori dell’imperatore” Rotazione di lacche e inro giapponesi

Dal 6 luglio al 5 dicembre 2021  Il programma di rotazioni che il MAO Museo d’Arte Orientale effettua periodicamente per la corretta conservazione delle opere più delicate prevede, dopo un’assenza di sette anni, l’esposizione di una selezione di raffinate lacche giapponesi dal XVII secolo ai primi anni del Novecento.

All’interno di un’apposita teca nella galleria del Giappone, troveranno infatti posto quattro scatole laccate recanti i simboli della famiglia imperiale, il crisantemo a sedici petali e la paulonia.

 

L’arte della laccatura, importata in Giappone dall’Asia continentale, raggiunse i massimi livelli tecnici ed espressivi nel periodo Edo (1603-1868). Questa tecnica consiste nel rivestire le superfici di recipienti e utensili con lacche colorate, trasparenti o opache, arricchite spesso di polveri e lamine metalliche o altri materiali (soprattutto madreperla), che donano al manufatto effetti di preziosa e compatta brillantezza.

 

Tra le lacche esposte in occasione della rotazione, il pezzo più pregevole è un ryoshibako decorato con motivi vegetali, una scatola per carta e documenti di epoca Edo (seconda metà del XVII secolo) in legno laccato con aggiunta di polveri metalliche applicate secondo la tecnica maki-e, che rivela la grande maestria raggiunta dagli artigiani giapponesi dell’epoca. Sul fondo di lacca nera spiccano in primo piano corolle rotonde di crisantemi (kiku) alternate a foglie e piccoli fiori di paulonia (kiri), secondo il tipico stile Kodaiji. In secondo piano, ad arricchire il disegno, alcuni raggruppamenti di erbe e fiori autunnali.
Secondo l’iconografia tradizionale, il crisantemo e la paulonia sono associati alle figure dell’imperatore e dell’imperatrice e sono ricchi di significati simbolici: secondo la leggenda, l’albero della paulonia è legato anche alla fenice di tradizione estremo-orientale, che si poserebbe solo sui suoi rami.

Accanto alle scatole in lacca trovano posto anche tre inro, contenitori in legno per conservare medicinali, timbri e piccoli oggetti, che venivano tradizionalmente appesi alle vesti con un cordoncino e assicurati alla cintura da una sorta di alamaro.
Due dei tre inro esposti, composti da cinque compartimenti impilati a sezione ellissoidale, sono finemente decorati con immagini di paesaggi stilizzati su fondo oro, mentre il terzo mostra la curiosa raffigurazione della divinità Shoki che insegue un demone. Secondo la tradizione, esporre l’immagine di questa divinità durante la Festa dei Bambini proteggerebbe i figli maschi dalla malasorte e dalla sfortuna.

Turin Confidential

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Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città 

What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expat

I confess, I do not know when we exactly moved from spring to a hot summer. But this summer is one of the best I can recall. I cannot say if it is because we are going back to normality, with the opening of theatres and museums, the possibility to eat out with friends or go to a concert. Or if it is because super hot days are followed by nice sunsets with a fresh breeze that makes an evening out really pleasant. Whatever it is, let’s profit and live it at the fullest.

And if you need some ideas to chill and relax, here is my event selection.

Summer nights

From July 2 to August 3, at La Venaria Reale   , you can find Metamorfosi: 39 shows of dance, theatre and music. The events taking place in the gardens are included in the entrance ticket, while others, such as those held near the remains of the Diana Temple have a different ticket. You’d better check their website.

The municipality of Collegno hosts the Flowers Festival with concerts of Italian artists.

And what about a night at the theatre?

 

From 6 July to 8 August, Turin meets London and our Teatro Carignano becomes Shakespeare’s Globe Theatre. Here you will find Prato Inglese, English Garden, a kermess proposing Shakespeare’s plays. This year, it is the turn of “Much ado about nothing” which in Italian becomes “Molto rumore per nulla”. A great occasion to return to theatre and to learn some Italian, as we all know what is going to happen in this romantic and funny comedy.

Art

The Paratissima festival still hosts Peter Lindberg’s amazing exhibition “Untold Stories” at  ARTiglieria, as well as the sessions entitled “Rebirthing” and “Ph.ocus – About Photography”.

Nearby, at Circolo del Design, until 30 September, you can find Humanizing Technology, a program with online and offline events, movies, talks and workshops. You need to become a member to enter, with an annual membership that costs 12 euros.

From Circolo del Design, with a 5-minute walk you can reach Camera, Italian center for photography were you can still find the exhibitions dedicated to Lisette Model and Horst P.Horst, until July 18.

But let’s move to Quadrilatero Romano. This district is home to Mao, where you can visit the exhibition “China Goes Urban” or get lost in the enchanting and timeless permanent collection.

Open air museums

Art in Turin is not only in traditional museums, it can be in former factories or even in areas where once there were factories. Parco Dora is an urban park were graffiti perfectly blend with the playground. Here you can come for a walk, run or practice your favorite sport surrounded by incredible murals.

And if you love Street art like me, you cannot miss a visit to Mua, in the Campidoglio district. This Urban Art Museum stretches on the walls of an entire neighborhood. Discover their project with their guided tours.

Sport

Back to La Reggia di Venaria, with their  Green Fitness, you can attend lessons of urban fit, body combat, yoga and much more.

But if you are more like me and prefer to watch rather than do sports, until July 11, you can attend the European Championship of table football, organized by Spaccio di Cultura, a cultural association based in Porta Palazzo.

And for a moment of pure pleasure…

Porta Palazzo and Quadrilatero Romano are home to many restaurants, bistros and bars. Summer vacation (or staycation) must include an evening out in one of the many catering facilities that pinpoint Piazza Emanuele Filiberto. Pautasso and Antico Balon are perfect if you are looking for traditional dishes, while traditional drinks will be kindly proposed by Pastis.  Cheers!

Lori Barozzino

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.

 

(La foto di copertina è di Stefano Zanarello, quella della Reggia di Venaria è di Mario Alesina)

Referendum sulla Giustizia, idee a confronto. Il dibattito del centro Pannunzio

Lunedì 5 luglio alle ore 21, il Centro “Pannunzio” organizza on line un dibattito su Zoom sul tema: Referendum sulla Giustizia, idee a confronto.

Parteciperanno Anna Chiusano, Mario Barbaro, Guido Barosio, Pier Franco Quaglieni.

Modera la giornalista Mara Antonaccio, redattore capo della rivista on line “Pannunzio Magazine”.

Il link per partecipare è il seguente: https://us02web.zoom.us/j/5545579464.

Rock Jazz e dintorni Patti Smith e il Quintetto Astor Piazzolla

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Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. Debutta a Collegno “Flowers”  con i Fast Animals And Slow Kids. Per “Stupinigi Sonic Park” si esibisce Umberto Tozzi. Per 3 giorni di fila in vari cinema si può vedere il documentario firmato da Pietro Marcello “Per Lucio”.

Martedì. Alle OGR per “Summer Vibes” è di scena la cantante Nava. All’Anfiteatro dell’anima di Cervere canta Antonello Venditti.

Mercoledì. Tributo a Frank Sinatra  a “Flowers” proposto da Massimo Lopez con la Big Band diretta da Gianpaolo Petrini.

Giovedì. Alla Tesoriera per “Evergreen Fest” è di scena Oscar degli Statuto. A Stupinigi arriva Nek. Per “Flowers” si esibisce Willie Peyote. Lo spettacolo “ Bogdanoviana” con le parole di Wu Ming e le musiche di Simone Benvenuti e Andrea Rebaudengo è ospitato nel parco Salvemini di Rivoli.

Venerdì. Nel Sound Garden  dell’Hiroshima Mon Amour concerto di Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. A Cervere è di scena Francesco De Gregori. Per “Flowers”  l’hip hop di Frah Quintale. Allo Spazio 211 suonano i Bull Brigade. A Stupinigi prima di due sere consecutive per Emma Marrone.

Sabato. Per “Musicastelle” in Val d’Aosta nel Vallone di Vertosan è di scena Daniele Silvestri. Flowers” presenta i “Zen Circus”. A La Magdeleine “Chamoisic” suona il quartetto del pianista Riccardo Ruggieri. Per il vernissage di “Collisioni” ad Alba, si esibisce Patti Smith. Per “Monfortinjazz” suona il Quintetto Astor Piazzolla. Per “Monferrato On stage”  a Baldichieri è di scena Paolo Bonfanti.

Domenica. Sul palco della Tesoriera si esibisce il trio del chitarrista Max Gallo.

Pier Luigi Fuggetta

 

 

Città dell’Aerospazio e altri progetti per il futuro di Torino

Dal PRRI a MTCC / Presentato presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte Il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell’Area di Sviluppo complessa di Torino e lo stato di avanzamento lavori dei progetti MTCC e Città dell’Aerospazio.

Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati gli obiettivi principali del PRRI, con la promozione del rilancio di due settori strategici per il territorio, l’Automotive e l’Aerospazio e le modalità con cui è stato elaborato, che hanno visto un approccio partecipato con diversi attori presenti sul territorio.

Per raggiungere gli obiettivi dichiarati il PRRI prevede i seguenti strumenti: la creazione di un Polo di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore automotive e di un Polo di eccellenza per la ricerca l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore aerospazio. La Riqualificazione delle competenze, tramite l’Offerta formativa ordinamentale da parte di Atenei, ITS, Scuola secondaria superiore. Formazione professionale per occupati/disoccupati. Misure a sostegno della filiera produttiva, sia riguardo agli investimenti produttivi che alle attività di R&I.

 

Per sostenere gli investimenti produttivi il Mise ha stanziato 50 M€ per l’attuazione di un bando sullo strumento della L.181/89. Tale Bando sarà tarato sulle esigenze del sistema produttivo e degli obiettivi del PRRI. In ambito RS&I la Regione ha invece previsto 50 M€ per sostenere progetti collaborativi in R&S, per supportate la crescita delle start up, per sostenere grandi progetti di investimento sia in ambito produttivo che in ambito di ricerca e trasferimento tecnologico e altri 10 M€ destinati a strumenti di supporto alla formazione e riqualificazione delle competenze.

Nasce TAHN, la prima rete fisica e digitale per riscoprire i luoghi dell’automotive

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La Città di Torino in collaborazione con Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e ISMEL promuove il patrimonio materiale e immateriale legato all’industria automobilistica nel capoluogo piemontese

 

Valorizzare il patrimonio materiale e immateriale legato all’industria dell’automotive torineseriscoprendo i siti delle fabbriche storiche che hanno caratterizzato Torino e il suo territorio come capitale dell’automobile per più di 120 anni e creando nuovi itinerari turistici aperti a tutti: è questo l’obiettivo del progetto Torino Automotive Heritage Network (TAHN) promosso dalla Città di Torino insieme a Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e Provincia e ISMEL (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti Sociali).

 

Torino Automotive Heritage Network nasce come un percorso di rilettura della memoria post industriale per riscoprire e valorizzare i beni culturali e storici di una città fortemente caratterizzata dall’automobile: attraverso una serie di percorsi fisici e digitali si potranno scoprire le architetture e gli spazi delle fabbriche in cui sono state create le automobili che hanno fatto le prime pagine della storia dell’Italia e del mondo. I percorsi riguarderanno, fra passato e futuro, anche le sedi storiche del car design. Nei prossimi mesi sarà, inoltre, disponibile una app con cui gli utenti potranno scoprire luoghi e percorsi direttamente dal proprio smartphone.

 

Dalla tradizione dei carrozzieri allo sviluppo dell’artigianato dell’auto nell’ultimo decennio dell’Ottocento, dall’emergere del nuovo settore di costruttori, carrozzieri e motoristi a inizio Novecento al fordismo e ai grandi stabilimenti, dall’epoca delle carrozzerie fuori serie negli anni Quaranta ai mutamenti del mercato e alle innovazioni tecnologiche, dalla componentistica ai Centri Stile: l’automobile ha giocato a Torino un ruolo fondamentale, passando dalla produzione al car design, arrivando alla fase attuale di ricerca nell’automotive, nell’ICT e nel mobility design.

 

Torino, più di altre storiche “motor town”, conserva ancora oggi le architetture delle fabbriche automobilistiche, le tecniche costruttive, i siti di produzione che, con il progetto TAHN, saranno visitabili in forma fisica o digitale attraverso una mappa web e un servizio interattivo. Attualmente, delle principali sedi delle imprese automobilistiche presenti a Torino fino alla metà degli anni Trenta, circa il 46% risulta perduto, il 23% trasformato o parzialmente demolito, il 19% parzialmente conservato mentre il 12% è ancora integralmente conservato.

 

Tra i siti di produzione identificati finora, e in parte ancora esistenti, Junior, Lux, Diatto, Star, SPA, Itala, Lancia, Chiribiri, Nazzaro, Farina presenti nei quartieri di San Salvario a Sud e di San Paolo a Ovest della città. In quest’ultimo sorge una delle prime sedi Lancia, risalente al 1918, descritta come una delle ultime fabbriche verticali di quattro piani fuori terra, con una linea di montaggio continua di quasi 400 metri. Tutte da riscoprire sono, invece, le sedi di SCAT – Società Ceirano Auto Torino della Rothschild & Fils, poi FIAT Carrozzerie, e della Ansaldi-Ceirano, poi SPA. I parchi urbani post industriali, come Dora, Peccei e Mennea, conservano ancora oggi tracce delle fonderie, della FIAT e della Itala.

 

L’iniziativa ha un triplice scopo: in primo luogo intende identificare il capoluogo piemontese come destinazione turistica primaria legata alla storia dell’automobile, attraverso il censimento e la valorizzazione dei luoghi in cui il settore si è sviluppato a partire da fine Ottocento. Vuole, poi, ridefinire Torino come luogo di attrazione per nuovi investimenti, imprese innovative del settore e per giovani e professionisti che intendono specializzarsi nelle discipline a esso collegato. Infine, punta a trasformare la città in sede di raccolta fisica e digitale degli archivi storici e tecnici del settore.

 

Torino Automotive Heritage Network è composto da una Cabina di Regia, coordinata dalla Città e formata da rappresentanti degli enti firmatari del protocollo di intesa, che si occuperà di definire gli indirizzi, valutare l’ingresso di nuovi soggetti, cercare risorse finanziare e avvalersi del contributo di esperti. A questa sarà affiancato un Comitato Scientifico, composto da Politecnico di Torino e ISMEL, il cui compito sarà di coordinare le attività e di individuare, sviluppare e validare i contenuti scientifici relativi al progetto, in collegamento con le reti scientifiche locali e nazionali. Il Museo Nazionale dell’Automobile, inoltre, seguirà la progettualità, traducendo le linee strategiche in azioni operative, operando sul budget predefinito mentre Turismo Torino e provincia fornirà gli strumenti operativi e le azioni necessarie per tradurre in opportunità di conoscenza per cittadini e turisti il progetto, in una logica di turismo sostenibile e integrato.

 

ll design rappresenta un asset importante per la Città di Torino che, in questi anni, ha investito molto per costruire relazioni stabili che consentissero una maggiore efficacia nei rapporti internazionali e per dar vita a progetti permanenti che arricchissero il territorio e generassero iniziative durature nel tempo. Dopo essere stata nominata nel 2008 prima World Design Capital dalla World Design Organization (WDO), nel 2014 Torino ha ricevuto il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per il Design, unica città italiana all’interno di questa categoria. La designazione ha rappresentato una visione del futuro della città, che parte da un passato legato al car design e a una vocazione prettamente industriale, ma che guarda a una nuova strategia, aperta all’innovazione nei settori della tecnologia, della cultura e del turismo.

L’arte abbraccia la natura con Seminart a Orti Generali

Sabato 3 luglio parte un progetto dove le arti performative incontrano la scienza fra momenti di musica, teatro, danza e riflessione

 

L’arte abbraccia la natura, per riscoprire il suo valore creativo in dialogo con altri saperi. Nasce a Torino “SeminArt” che punta a riconnettere le arti dal vivo ai ritmi della natura, stimolando il processo creativo e partendo da un semplice concetto: l’arte si semina.

 

Da sabato 3 luglio nello scenario naturale di Orti Generali di Torino (Strada Castello di Mirafiori 40) prende il via un progetto in compagnia di scienziati, musicisti, artisti del teatro e della danza, agricoltori e divulgatori, per valorizzare la nascita dell’arte nel contesto del verde urbano, come possibile strumento creativo.

 

Quattro appuntamenti fra laboratorinarrazioni scientifiche, performance, per creare nuovi spunti di riflessione e condivisione, e raccontare, attraverso la commistione di linguaggi diversi tra loro, l’importanza di riconnettersi alla natura e riavvicinarsi alle origini, al rapporto con la terra, alle piante e alle loro colture, alla comunicazione con gli altri animali, agli equilibri dell’ecosistema.

 

Si parte sabato 3 luglio con il primo appuntamento, per poi proseguire sabato 10 luglio e sabato 4 settembre. Ogni appuntamento avrà un suo momento conclusivo con la restituzione aperta al pubblico dell’indagine artistica svolta. Il progetto culminerà poi in un evento finale pubblico in programma a metà settembre, quale summa del percorso svolto.

 

A raccontarsi nel corso dei quattro appuntamenti, attraverso la narrazione di piante e colture in un laboratorio di espressione libera nell’intreccio a performance artistiche, sarà la Comunità di ortolani di Orti Generali sotto la guida di SeminArt.

Capofila del progetto è Orti Generali (vincitore del bando SPACE di Compagnia San Paolo), progetto di riqualificazione urbana di un parco in abbandono al fianco di un’area agricola residuale, oggi divenuto un parco di orti urbani aperto a cittadini e visitatori e contesto ideale di sospensione della città e per riconnettersi alla natura.

 

Il progetto SeminArt è nato durante il lockdown con l’incontro fra Orti Generali con il mezzosoprano Natalie Lithwick e la Compagnia Controluce Teatro d’Ombre (Cora De Maria, Alberto Jona e Jenaro Meléndrez Chas ) per promuovere l’indagine sui possibili spazi di scambio e interazione fra arte (musica, teatro, danza e arti plastiche), scienza (per le discipline agro-zootecniche) e processi educativi, in un’ottica di dialogo fra diversi linguaggi, che predilige l’inclusione sociale alla specializzazione.

 

Il collettivo di Seminart è composto da Cora De Maria, Alberto Jona e Jenaro Meléndrez Chas (Compagnia Controluce) e Natalie Lithwick, a cui si sono uniti Antonella Usai (danzatrice e coreografa), Achille Schiavone (docente del Dipartimento di Scienze Veterinarie di Torino), Martin Mayes (suonatore di corno e di corno delle alpi) e Ablaye Magatte Dieng (percussionista e narratore).

 

Gli orari delle giornate

17-17:30 presentazione del lavoro della giornata

 

17:30-19:30 Laboratorio di espressione libera con gli artisti

19:30-20:00 Prova aperta al pubblico

Per prenotarsi alla prima serata di Seminart il 3 luglio è possibile scrivere a info@ortigenerali.i

Passaggio col rosso, niente multa se il Comune non prova che il rilevatore automatico è omologato

A cura di:  lineaitaliapiemonte.it

Di Carlo Manacorda*

Per i Giudici di Pace esiste una differenza tra omologazione e approvazione dei dispositivi di rilevazione automatici delle infrazioni stradali: una recente sentenza pronunciata a Torino ha cancellato la multa applicata ad un automobilista passato al semaforo con il rosso in quanto l’apparecchiatura di rilevazione risultava soltanto approvata e non omologata. La questione investe non soltanto il caso del passaggio al semaforo con il rosso ma, in generale, tutte le situazioni di contestazioni di infrazioni attraverso “Autovelox”, telecamere o altri dispositivi automatici di rilevazione

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*economista ed esperto di bilanci pubblici