Cosa succede in città- Pagina 273

Sostenibilità finanziaria: “CasaMica”, il primo podcast di edutainment dedicato ai bambini

INTESA SANPAOLO: AL VIA “CASAMICA” IL NUOVO PODCAST DEL MUSEO DEL RISPARMIO PER AVVICINARE I BAMBINI ALL’ECONOMIA E ALLA SOSTENIBILITÀ

  • Tra favole e aneddoti le due mascotte del Museo del Risparmio, For e Mica, parleranno in modo divertente del denaro e della sua buona gestione.
  • Un esperimento unico nel suo genere, rivolto ai bambini e alle famiglie, per contribuire a ridurre il gap con gli altri Paesi europei in fatto di conoscenze economiche di base
  • Il podcast può essere ascoltato sul sito del Museo del Risparmio e sulle piattaforme Spotify, Google Podcast e Apple Podcast

 Il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo lancia “CasaMica”, il primo podcast di edutainment dedicato ai bambini per apprendere i concetti base della sostenibilità finanziaria e ambientale in maniera semplice e divertente.

Tra favole, sketch e aneddoti, i bambini – guidati dalle voci di For&Mica, le mascotte del museo – impareranno come gestire i loro primi risparmi e a capire il reale valore del denaro e delle risorse scarse.

Con i due simpatici conduttori, i piccoli ascoltatori potranno viaggiare indietro nel tempo per ripercorrere la storia dei salvadanai e inizieranno a familiarizzare con i concetti di pianificazione, di interesse e di economia circolare in maniera semplice e divertente.

Un esperimento unico nel suo genere, che ha l’ambizione di parlare ai bambini, abituati a forme di comunicazione sempre più veloce, di argomenti importanti con leggerezza e senza banalizzazioni.

Si parte oggi, con la prima di dieci puntate che usciranno a cadenza settimanale ogni martedì e saranno fruibili sia sul sito del Museo del Risparmio, che sulle principali piattaforme di streaming audio come Spotify, Google Podcast e Apple Podcast. Al seguente link è possibile ascoltare la prima puntata: https://www.museodelrisparmio.it/casamica-podcast-per-bambini/

Gli episodi saranno uno strumento utile per tutti i genitori che desiderano un’alternativa alle consuete fiabe della buona notte, ma anche per gli insegnanti che vogliono introdurre nelle loro lezioni le basi dell’educazione finanziaria in maniera semplice e innovativa.

Martedì 28 settembre alle ore 18 sulla piattaforma Webex è inoltre in programma un evento online nel quale Giovanna Paladino, direttore e curatore del Museo del Risparmio, dialogherà con le voci di For&Mica presentando la serie e raccontando alcuni degli aspetti più coinvolgenti e interessanti dei podcast.

 “Sappiamo che il grado di alfabetizzazione finanziaria in Italia è basso sia tra gli adulti che tra i bambini e che ogni strumento può essere utile a disseminare stimoli su temi così rilevanti. Abbiamo scelto di realizzare dei podcast, uno dei veicoli di comunicazione a più rapida diffusione soprattutto tra i giovani e i giovanissimi. Il dialogo divertente e diretto delle mascotte del nostro Museo sarà un modo per catturare l’attenzione dei più piccoli che probabilmente vorranno sentire ogni puntata più volte, aumentando così l’efficacia didattica. Nelle prossime settimane i bambini troveranno un progetto dedicato a loro ma sono sicura che, come spesso accade con i progetti pensati per i più giovani, CasaMica sarà apprezzato anche dai grandi”, afferma Giovanna Paladino, direttore e curatore del Museo del Risparmio.

MUSEO DEL RISPARMIO

Il Museo del Risparmio è l’iniziativa di educazione finanziaria di Intesa Sanpaolo. È aperto dal 2012 ed è membro fondatore dell’International Federation of Finance Museums (IFFM), una rete internazionale di musei, privati e pubblici, dedicati al tema della finanza e con interesse all’educazione finanziaria. Nasce dall’idea di creare un luogo unico, innovativo, divertente dedicato alle famiglie, agli adulti e ai bambini. Uno spazio in cui sia possibile avvicinarsi ai concetti di risparmio e investimento con linguaggio chiaro e semplice, al fine di migliorare il proprio livello di alfabetizzazione finanziaria. Il Museo si rivolge a un pubblico diversificato – adulti, adolescenti e bambini – e vuole stimolare la partecipazione attiva dei suoi visitatori. Non è un museo tradizionale, ma un progetto di “edutainment” unico nel suo genere, dove tecnologia e interattività sono usate per sorprendere i visitatori. Materiali audiovisivi e interattivi (video 3d, documentari, interviste, animazioni teatrali) sono alla base dei vari percorsi di visita. Ognuno di essi è stato realizzato appositamente per soddisfare curiosità e bisogno di approfondimento dei visitatori. www.museodelrisparmio.it

Turin Confidential. Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città

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What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

The Italian Constitution states that our country guarantees school for, that art and science are free and so is their teaching. The European Heritage Days are a beautiful occasion to open cultural places and welcome all sorts of visitors. All inclusive is this year shared theme, thus encouraging discussion and participation of all races, religions, ethnicities, genders, abilities and sexual orientations. Last month our city has welcomed Afghan refugees to remind us that it is our job to open up doors and allow better life chances to people escaping from wars, hunger and unacceptable human conditions.

Thanks to the European Heritage Days, Saturday 25 and Sunday 26, many museums and galleries will open their doors at the cost of 1 euro, offering guided tours and digital initiatives. Some locations will remain open during the evening too. A great occasion to discover Villa della Regina or the sumptuous Palazzo Carignano.

Events and festivals

From 21 to 26 September, Festival delle Migrazioni reminds us that humans are migrating creatures. We have moved for centuries, we will always do. Concerts, meetings, workshops and even dinners shall remind us that frontiers cannot stop men and women from moving and discovering our beautiful planet.

Until September 26, Graphic days, the festival dedicated to visual design, proposes a program rich in performances, workshops, exhibitions under the main theme “Touch”.  A clear invitation to stop experiencing life from our homes.

Art site fest is a festival that takes place in several castles, residences and company museums until November 7. The lovely program spans over theatre, visual art and dance performances. A great way to experience enchanting locations such as Palazzo Madama or the Historical State Archive.

Saturday 25 September you can jump on an electric bus that will connect Turin to Rivoli together with artists and a renowned Italian art critic, Achille Bonito Oliva. The bus will bring you to the Rivoli Castle and then back to Turin. The event has a cost of 15 euros and will be repeated once a month until December.

Music

 

Mito is the festival that takes place both in Milan and Torino. The 15th editions include concerts spanning all around the city, from Mozart to Schubert with the classic repertoire that now and then melts with a more contemporary sound.

Not only theatres and traditional concert halls, the section entitled Mito for the city brings concerts into schools, recoveries and vaccination hubs.

 

Corso Parigi is a club near Porta Nuova station with an interesting cultural program.  Friday 24 you can find a duo proposing Italian music and Saturday 25 a Beatles tribute band. Generally, a small contribution for the artists is requested but, to enter, you also need the ARCI card, that you can subscribe there. Booking a table is strongly recommended and, of course, do not forget your green pass (or a 2-day old Covid-19 negative test).

Movies

 

Monday 20, the movie Dune by Denis Villeneuve will be screened in English  (with Italian subtitles) at 6.30 pm at Ideal, at 9.30 pm at Due Giardini and Fratelli Marx.  A good occasion also for those who love movies in original language or need to boost their English.

From punk to the love parade, the Seeyousound festival proposes a documentary entitled B-movie- Lust and sound in South Berlin. Tickets only online here.

Exhibitions

From Friday 24 to October 10, Accademia Albertina, Turin’s fine arts academy, inaugurates a new exhibition entitled Un acquario sotto la città, which is part of Biennale di Democrazia. Next to the academy, you can also find the Pinacoteque, with its precious collection of paintings and drawings.

Until October 3, Gam hosts an exhibition entitled On the principle of contraddiction. Five artists present works were at least two elements seem to contradict one another.

For children (and food lovers)

 

Until October 10, Zoom organizes a Street Food festival and if you enter after 4pm, you can buy the ticket at a discounted price.

From 18 to 25 September, in Moncalieri children can find Open-T, a Festival to promote theatre and reading.

 

And for a moment of little pleasure…

 

This is the best period to visit food festivals, wineries and taste the new wine. But September is also the month where a real jewel of the Piedmontese food tradition is prepared: cugnà. This jam is made with the last fruit of summer cooked in the wine must and is generally paired with meat and cheese. You can find it in traditional restaurants or trattorias or even in shops selling Piedmontese delicacies. Try it with a Toma or a Raschera cheese, and then let me know.

Lori Barozzino

Take a look at the last articles HERE as many events are still taking place.

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.

La Mole Antonelliana si tinge di verde per celebrare il ventennale della Fondazione Ricerca delle Molinette

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Dal 18 al 21 settembre prossimo la Mole Antonelliana, simbolo per eccellenza della Città di Torino, si tinge di verde per una nobile causa, il ventennale della Fondazione Ricerca delle Molinette.

Con il patrocinio del Comune  di Torino, la Fondazione Ricerca delle Molinette celebra il significativo lavoro svolto in questi venti anni di attività, lanciando, per la prima volta, un bando per premiare l’eccellenza nella ricerca presso la Città della Salute e della Scienza.

“Fondazione Ricerca delle Molinette – spiega il professor Massimo Segre –  nacque venti anni fa grazie ai suoi due soci fondatori, Università e Ospedale, e alla lungimirante ideazione dei professori Giorgio Palestro e Fabio Malavasi, con l’intenzione di favorire la ricerca transazionale, capace di portare soluzioni maggiormente innovative direttamente al letto del paziente.

All’inizio la ricerca si è strutturata e focalizzata soprattutto sul campo oncologico, tanto che il vecchio nome era quello di Fondazione Ricerca Tumori Molinette. Nel 2013 si decise di estenderla a tutte le specialità presenti nel più grande ospedale della regione. Quest’anno il bando che è stato lanciato, finanziato attraverso risorse proprie, è rivolto a individuare  e sostenere economicamente i migliori progetti di ricerca clinica o di base con forti potenziali traslazionali, realizzati dai ricercatori all’interno del polo della Città della Salute e della Scienza”.

La prima edizione del bando, aperta lo scorso 10 settembre, chiuderà il 15 novembre prossimo. Le proposte potranno essere inviate attraverso il sito https://fondazioneri-cercamolinette.it/bando/, con bando e modulistica disponibili sul sito.

Mara Martellotta 

La Biblioteca Nazionale celebra Dante

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Con un Convegno e una mostra la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino celebra il Sommo Poeta a Settecento anni dalla sua morte.

Martedì 21 settembre a partire dalle 10,30 verrà inaugurata la manifestazione “ Viver tra coloro che questo tempo chiameranno antico “. Dante nella contemporaneità,fra poesia e arti grafiche, organizzata con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino nell’ambito del fitto programma delle Celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante e patrocinata da numerosi partner nazionali e internazionali. Il primo dei due eventi di cui l’iniziativa si compone è il Convegno internazionale di studi “ Dante nella poesia del Novecento e dei primi anni del nuovo millennio”. Il secondo è la mostra “ Tre artisti per Dante “. Sarà un’occasione per riflettere sulla fortuna, mai interrotta, di Dante nella letteratura e nelle arti. Il Convegno, che si svolgerà dal 21 al 25 settembre in modalità mista e che vedrà la partecipazione di oltre quaranta studiosi italiani e stranieri, si propone di indagare i molteplici riusi poetici novecenteschi e dell’inizio del nuovo millennio, della Commedia., soffermandosi su quegli autori che sono stati anche esegeti e hanno ribadito, attraverso questa doppia modalità di lettura, che il capolavoro dantesco si pone come un paradigma irrinunciabile per la comprensione della complessa tragicità del Novecento.
La mostra, che sarà inaugurata il 21 settembre e sarà gratuitamente visitabile fino al 10 ottobre 2021, propone un percorso tra le opere di tre artisti contemporanei che hanno tratto ispirazione da Dante : Monica Beisner, che in 100 miniature illustra integralmente la Commedia, Domenico Ferrari, con le sue 34 acqueforti dedicate all’Inferno e Cesare Pianciola, che nei suoi 16 acquarelli riprende in chiave moderna l’incanto dei primi codici miniati del capolavoro dantesco.

Mauro Reverberi

Ultimi giorni: cento fotografi professionisti raccolti in mostra, intorno a Gianni Oliva

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“FOTOGRAFI A TORINO by Gianni Oliva/30”

Quasi cento i fotografi professionisti raccolti in mostra, intorno a Gianni Oliva, nell’Ipogeo dell’ “Accademia Albertina” di Torino

Da mercoledì 15 a martedì 21 settembre

E’ lui il “Photographicus Genius Loci”. Torinese, classe ’64, trentennale importante esperienza professionale alle spalle, inizi “seri” con Beniamino Antonello, legato all’“Armando Testa”, collaborazioni prestigiose in più campi (dai più  importanti marchi italiani alle più blasonate riviste internazionali) e grandissimo poeta del “ritratto” (“verità del momento”) carpito con singolare creatività fra genti e culture le più antiche e lontane del mondo, a Gianni Oliva l’idea della mostra, ospitata oggi all’“Accademia Albertina” di Torino, balenò per la testa già due anni fa, nel 2019. L’intento voleva essere quello di radunare intorno a sé la più ampia pattuglia di amici colleghi fotografi per festeggiare, proprio attraverso una grande collettiva – happening, affidata alle cure della vulcanica Tiziana Bonomo, fondatrice della benemerita “ArtPhotò” , i suoi trent’anni di gloriosa attività professionale. Una sorta di grande, suggestiva “rimpatriata” capace di “mettere in evidenza – scrive la Bonomo – come il mondo della fotografia, in una città come Torino e in una terra come il Piemonte, sia composto  da tanti professionisti che hanno tracciato un passato importante, che rappresentano un presente denso di attività e che alimentano il futuro con nuove assolutamente promettenti generazioni”.

Bell’idea. Accolta con entusiasmo, fin da subito. Ma annullata nel 2020 dal tragico incombere della pandemia. Deposti i bagagli, Oliva non ha però rinunciato all’idea. Anzi. Ha continuato ad ampliare il suo amicale tam – tam per ottenere, in vista di tempi migliori (fortunatamente, si spera, arrivati), un numero ancora maggiore di adesioni, con l’intenzione bella tosta  di non mollare e di concretizzare l’originaria idea di mostra atta a ricordare i suoi, oggi ormai più che trentennali, anni di attività. Ed eccoci qui. Con un’adesione che nel tempo ha raggiunto quota 97. Cifra importante. 97 fotografi professionisti, ognuno con una foto al seguito, ognuno con una storia personale e un percorso artistico altrettanto personale – regolare, canonico, accademico per alcuni; più bizzarro, sperimentale, trasgressivo  per altri – da mettere in bella mostra nell’Ipogeo della gloriosa “Accademia Albertina”. Location d’eccezione. E tantissime le opere  esposte. Dallo spaesato nitore dei “Ritratti distopici” di Gianni Oliva all’assordante amaro silenzio del minimale dittico “Gran Madre – Manichino” realizzato dallo spagnolo (oggi residente  a Torino) Pablo Balbontin Arenas, ispirato al profondo vuoto – di paesaggio e anime – creato dagli indimenticati giorni del lockdown, fino a “Gli occhi di Lucio Dalla” su cui la racconigese Nadia Gentile incentra un ritratto in bianco e nero di grande intensità e suggestione.

Sensazioni forti, pari a quelle percepite davanti a “I doni” di Tiziana e Gianni Baldizzone (compagni di vita e di lavoro) in quel gioco ottico di mani che trattengono e trasmettono, accolgono e  donano oggetti e saperi ereditati di generazione in generazione, in ogni luogo, in ogni tempo e latitudine. Nota sicuramente positiva della mostra è anche il coinvolgimento di alcune scuole torinesi con le immagini di alcuni studenti dell’“Accademia Albertina”, dell’“Albe Steiner”, del “Bodoni Paravia” e dello “IED – Istituto Europeo di Design”. Dice bene Tiziana Bonomo: “È una mostra che può apparire una improvvisata kermesse e lo è. È soprattutto una festa! Una kermesse che desidera in tutta semplicità ricordare il lavoro impegnativo di chi ha scelto di fare il fotografo per passione dell’architettura, della letteratura, delle persone, dei concetti, dell’arte, del mondo, dei viaggi, della filosofia, della vita, della bellezza, dell’industria, del cibo, del giornalismo, della natura e di tutto ciò che il nostro sguardo riesce a cogliere e a fermare per un istante”.

Gianni Milani

“FOTOGRAFI A TORINO by Gianni Oliva/30”

Ipogeo “Accademia Albertina”, via Accademia Albertina 8, Torino; tel. 011/889020 o www.artphotobonomo.it

Fino al 21 settembre

Orari: lun. mart. giov. ven. ore 15/19 – sab. e dom. ore 10/19

 

Nelle foto

–         Gianni Oliva: “Ritratti distopici”, Saluzzo – Montecarlo, 2020

–         Pablo Balbontin Arenas: “Silenzio Gran Madre – Manichino”, Torino, 2020

–         Nadia Gentile: “Gli occhi di Lucio Dalla”, 2009

–         Tiziana e Gianni Baldizzone: “I doni”, Myanmar, 2011

Torna il Festival delle migrazioni

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DAL 21 AL 26 SETTEMBRE 2021 A TORINO

 

Sei giorni per raccontare i diversi aspetti del fenomeno migratorio, dallo scrittore Farhad Bitani allo storico Marco Buttino, dalla giornalista Sabika Shah Povia alla cantautrice Awa, dal ricercatore Gabriele Proglio all’attore Shi Yang Shi.

Scheda stampa e foto: https://bit.ly/3zYNHdd

 

Dal 21 al 26 settembre 2021 torna a Torino per la sua terza edizione il Festival delle Migrazioni, sei giornate di eventi, tra incontri, spettacoli, proiezioni e workshop negli spazi di San Pietro in Vincoli, Scuola Holden, Polo del ‘900 e Ufficio Pastorale Migranti, scegliendo anche quest’anno come sue sedi principali Porta Palazzo e Borgo Dora, quartieri simbolo della multietnicità.

Il Festival delle Migrazioni è ideato e organizzato dalle compagnie A.C.T.I. Teatri Indipendenti, AlmaTeatro Tedacà.

Attraverso l’attenta costruzione di un programma quanto più possibile variegato e polifonico, all’interno del quale i veri protagonisti abbiano ampio spazio e voce per poter raccontare sé stessi e la loro storia, anche quest’anno il Festival delle Migrazioni si propone di fare un punto della situazione, partendo da ciò che accade oggi per indagare a fondo le problematiche legate al fenomeno migratorio o semplicemente per conoscerne meglio le varie sfaccettature.

Non mancano in programma i momenti dedicati all’attualità, con incontri sulla drammatica situazione degli sbarchi (sabato 25, ore 16, Scuola Holden; tra i relatori Luciano Scalettari, presidente ResQ People e la giornalista Sabika Shah Povia), sull’analisi sociopolitica delle cause e delle evoluzioni che hanno portato al conflitto in Afghanistan (domenica 26, ore 18, Scuola Holden; con l’autore Farhad Bitani, Claudio Bertolotti, direttore di START InSight e ricercatore ISPI, Mauro Berruto, già Ct della nazionale di pallavolo) e anche sulle condizioni di lavoro, delle modalità di paga e assunzione e di quale accoglienza ricevono nelle cittadine del Saluzzese con Guebrila Gamen, che porterà la sua testimonianza di bracciante a Saluzzo e Rosarno, lo storico Marco Buttino e il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni (domenica 26, ore 16, Scuola Holden).

L’ambiente è il protagonista dell’incontro Non siamo tutti sulla stessa barca (venerdì 24, ore 17, Scuola Holden), tratto dall’omonimo libro di Giorgio Brizio pubblicato da Slow Food Editore, che mette in rilievo lo stretto legame fra migrazioni e crisi climatica. Tra i relatori, Cecilia Strada e Alessandro Rocca di ResQ People e Ines Gobetti di Fridays for Future. Migrazioni, sovranità alimentare e decolonizzazione sono al centro dell’evento di mercoledì 22 alle ore 21,30 (Polo del ‘900) con la proiezione di Couscous: seeds of dignity e l’incontro con il regista Habib Ayeb in dialogo con Gabriele Proglio (Università del Gusto).

Spazio anche all’arte: sabato Awa, giovane cantautrice afrodiscendente, darà voce a culture, storie, identità e parole delle nuove generazioni in un talk in cui il pubblico potrà interagire attraverso la costruzione di una playlist musicale. Ogni giorno del festival, inoltre, sono previsti concerti e rappresentazioni teatrali, come Non abbiate paura, dedicato al trentennale dello sbarco della nave Vlora carica di migranti provenienti dall’Albania o Arle-Chino, traduttore – traditore di due padroni, in cui l’attore di origine cinese Shi Yang Shi narra la complessità di un’identità plurima in Italia.

Sabato 25 settembre torna la Cena delle cittadinanze, appuntamento segnante della manifestazione: una lunga tavolata imbandita nel cortile di San Pietro in Vincoli all’insegna della convivialità e delle cucine del mondo.

 

Appuntamenti gratuiti su prenotazione su www.festivaldellemigrazioni.it

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Il Festival delle Migrazioni, nato dall’esperienza de La foresta che cresce (progetto Migrarti / Mibact) è ideato e organizzato da Acti Teatri Indipendenti, AlmaTeatro e Tedacà. Le due precedenti edizioni si sono svolte a Torino nel 2018 e 2019 con un programma di appuntamenti di teatro, arte, letteratura, incontri e momenti di convivialità dedicati al tema delle migrazioni. 

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Il Festival delle Migrazioni è un invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza, che vede in dialogo la popolazione italiana autoctona, le persone di diverse provenienze che da anni sono residenti qui, le seconde e terze generazioni, chi da poco è arrivato in Italia, i migranti, intesi come soggetti attivi del nostro territorio e non oggetti da studiare o raccontare. Allo stesso tempo il festival dedica spazi di approfondimento ai molteplici aspetti che riguardano le migrazioni anche da un punto di vista giornalistico o accademico, mettendo in dialogo docenti, giornalisti e addetti ai lavori.

 

Segui il festival su

Facebook: Festival delle migrazioni

Instagram: @festivaldellemigrazioni

www.festivaldellemigrazioni.it

 

Consumi o scegli? Gli incontri di Altromercato

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ALTROMERCATO INAUGURA IL CICLO DI INCONTRI “CONSUMI O SCEGLI?”, DEDICATI AL CONSUMO CONSAPEVOLE E ALLE SCELTE SOSTENIBILI, OSPITATI SULLA PIATTAFORMA “ATTIVIAMO ENERGIE POSITIVE”

Una serie di appuntamenti virtuali per raccontare come scegliere da che parte stare.

Il consumo consapevole, le scelte sostenibili, il lato oscuro del mercato e le alternative per renderlo migliore.

 Per condividere esperienze e strumenti del Commercio Equo e Solidale con chi ha voglia di cambiamento

 

 Altromercato, la maggiore organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia e la seconda al mondo, e “Attiviamo Energie Positive”, spazio digitale gratuito di co-progettazione, formazione e divulgazione dei temi dell’innovazione sociale, con un focus particolare su terzo settore e pratiche di economia ideato da Produzioni dal Basso, presentano un ciclo di incontri intitolato “Consumi o scegli?”.

Consumo consapevole, scelte sostenibili e Commercio Equo e Solidale come strumenti reali per un cambiamento concreto, per modificare il mercato e mettere al centro delle scelte le persone e l’ambiente, un percorso guidato dalla voce e dall’esperienza di chi da oltre 30 anni lavora quotidianamente in questa direzione.

Il ciclo si aprirà il 21 settembre alle 18 con un incontro intitolato “Consumi o scegli?”.

Su questa domanda si interrogheranno Paolo Iabichino, Direttore Creativo e Scrittore Pubblicitario e Alessandro Franceschini, Presidente Altromercato. Un dialogo attorno al ruolo attivo del consumatore di oggi, sul potere delle scelte di acquisto che ognuno di noi possiede per influenzare i brand indirizzandoli verso scelte etiche e sugli stessi brand che decidono di agire e di prendere posizione. L’esempio della genesi della Campagna di Comunicazione integrata e l’azione di brand activism compiuta da Altromercato come case history.

La partecipazione agli incontri è facile e gratuita e non richiede alcuna registrazione. 

L’interazione con i relatori sarà possibile tramite chat.

RELATORI:

Paolo Iabichino, Direttore creativo, scrittore pubblicitario e co-fondatore dell’Osservatorio Civic Brands assieme a IPSOS 

LINKEDIN: https://www.linkedin.com/in/iabicus/ 

Alessandro Franceschini, Presidente Altromercato e Coordinatore del Comitato Brand Identity Altromercato. Da quasi 30 anni è impegnato attivamente nel panorama del Commercio Equo e Solidale Italiano.

LINKEDIN: https://www.linkedin.com/in/alessandro-franceschini-equo/ 

Per maggiori informazioni sugli incontri: https://www.attiviamoenergiepositive.it/laboratori/altromercato/ 

ALTROMERCATO

Altromercato è la principale realtà di Commercio Equo e Solidale italiana e tra le più grandi al mondo. È una Impresa Sociale formata da 94 Soci e 225 Botteghe, gestisce rapporti con oltre 140 organizzazioni di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo. Il lavoro di centinaia di migliaia di artigiani e contadini viene rispettato ed equamente retribuito, perché si basa su una filiera trasparente e tracciabile, che tutela i produttori, l’ambiente e garantisce la qualità dei prodotti. 

Altromercato propone prodotti che hanno una caratteristica comune: sono buoni per chi li sceglie e per chi li produce. La sua gamma si compone di prodotti alimentari, molti dei quali biologici, anche freschi e una selezione di prodotti tipici italiani (Solidale Italiano), una linea di igiene e cosmesi naturale (Natyr), articoli di artigianato per la casa e ricorrenze, abbigliamento e accessori della linea di moda etica On Earth. 

Le principali referenze sono presenti anche in 1500 punti vendita della grande distribuzione e 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie, Gruppi di Acquisto Solidale. 

Con Altromercato si alimenta un’economia sana, un circolo virtuoso – dal produttore al consumatore – che dura da trent’anni, uno stile di vita sostenibile per tutti. 

 

Piazza Carignano: “Black Shadows”, una delle tappe del più grande Festival itinerante sui diritti dei bambini rifugiati

TORINO ACCOGLIE “THE WALK – IL CAMMINO DELLA PICCOLA AMAL”, LA MARIONETTA GIGANTE SIMBOLO DI PACE E FRATELLANZA

Sabato 18 settembre Piazza Carignano ospiterà “Black Shadows”, una delle tappe italiane del più grande Festival itinerante mai realizzato in favore dei diritti dei bambini rifugiati

C’è anche Torino sulla strada di The Walk, il lungo cammino che la Piccola Amal, una marionetta alta tre metri e mezzo, che rappresenta una bambina siriana rifugiata di 9 anni e il cui nome in arabo significa Speranza, sta compiendo alla ricerca della propria madre in giro per l’Europa.

Un viaggio di oltre 4 mesi, per un totale di oltre 8.000 km, cominciato il 27 luglio a Gaziantep, al confine tra Siria e Turchia e destinato a concludersi a novembre a Manchester, nel Regno Unito, che rappresenta, a oggi, il più grande Festival itinerante mai realizzato in favore dei diritti dei bambini rifugiati.

Un itinerario ricco di spettacoli gratuiti, emozioni e momenti di riflessione per lanciare, tappa dopo tappa, un messaggio di fratellanza: la Piccola Amal, infatti, rappresenta 34 milioni di bambini rifugiati e sfollati, molti dei quali separati dalle loro famiglie. Il suo messaggio al mondo è “Non dimenticatevi di noi”.

Nel suo lungo vagabondare ricco di insidie e di incontri, che a inizio settembre l’ha portata in Italia, la piccola Amal passerà anche da Torino.

Sabato 18 settembre in Piazza Carignano dalle 20.30 alle 21.30 andrà infatti in scena “Black Shadows”la piccola Amal si ritrova in una piazza circondata da ombre inquietanti, spaventata cerca protezione e tenta la fuga. L’ombra di un cane scaccia via tutte le altre ombre. Si scopre essere un piccolo cagnolino che diventa suo amico e l’accompagnerà durante tutto il viaggio.

La presenza di Amal nel capoluogo piemontese è resa possibile dall’impegno e dalla sensibilità di numerose realtà torinesi: Film Commission Torino Piemonte, Città di Torino, il Teatro Stabile di Torino, Torino Danza, Festival Incanti e Controluce (il cui Festival Incanti, giunto alla XXVIII edizione, si svolgerà a Torino dall’1 al 7 ottobre) e Associazione Giuliano Accomazzi.

“Quando The Walk ha proposto a Incanti Rassegna Internazionale di Teatro di Figura e Controluce Teatro d’Ombre di collaborare insieme per l’arrivo della piccola Amal a Torino, ci è sembrato non solo in sintonia con i nostri cammini di compagnia e di festival, ma anche con il tema che Incanti ha deciso di raccontare per l’edizione 2021: il viaggio oltre, pensando a quei viaggi reali e metaforici  oltre i confini e le differenze – Racconta Alberto Jona, Direttore Artistico del Festival Incanti – “Siamo felici di essere riusciti nel nostro intento, anche grazie all’aiuto di moltissime realtà cittadine amiche, e non possiamo fare altro che dare il benvenuto alla piccola Amal nella nostra bella città”.

“Il dramma dei bimbi siriani fuggiti dalla guerra è stato conosciuto da sguardi, da parole, da ricordi vivi e dolorosi, da poesie malinconiche, da disegni. – Affermano Andrea Gallo Antonella Ara dell’Associazione Accomazzi – Per questo il passaggio di Amal dal capoluogo piemontese non poteva non vedere coinvolte associazioni e realtà che a vario titolo sono impegnate nell’accoglienza di famiglie siriane, nella loro integrazione, nella promozione di una cultura di pace. Insieme a queste associazioni abbiamo avviato un calendario di iniziative per rilanciare il messaggio di pace e giustizia di Amal, per richiamare il diritto dei bambini a non dover fuggire per sopravvivere. Nei prossimi mesi daremo il via a laboratori di pittura, spettacoli teatrali, mostre, conferenze, coinvolgendo anche le scuole in varie parti della città e della provincia, per sensibilizzare grandi e piccoli a cogliere attraverso suoni, colori, parole e gesti il senso dell’iniziativa e a farla propria perché ci saranno ancora tante Amal che chiedono aiuto e che vivono con fatica lontane dalla loro terra”.

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The Walk è prodotto dal regista tre volte candidato al premio Oscar Stephen Daldry, da Tracey Seaward, produttrice di The Constant Gardener e The Two Popes di Meirelles e War Horse di Spielberg,  dal pluripremiato regista teatrale e drammaturgo David Lan e da Good Chance, in associazione con la Handspring Puppet Company, creatori delle marionette di War Horse, con la direzione artistica di Amir Nizar Zuabi, The Walk_Il Cammino  conta oltre 250 partner e artisti coinvolti negli eventi che si terranno lungo il percorso tra Gaziantep e Manchester.

“Black Shadows” è un progetto a cura del Teatro Stabile di Torino, Torino Danza, festival Incanti e Controluce. Con il patrocinio del comune di Torino. In collaborazione con Film Commission Torino Piemonte

“Anche Torino cammina con Amal – La speranza come diritto” è una iniziativa della Ass. G. Accomazzi OdV, alla quale partecipano ACLI, ASAI, Cantabile, Linea d’Ombra, Centro Studi Sereno Regis, Circolo degli Artisti, Emergency, Progetto “per chi ama le sfide”, Fondazione Vera Nocentini, Gruppo Abele, Gr. Scout To 3, IAAP, I Retroscena, Operazione Colomba,

Date e dettagli sul link https://www.facebook.com/Anche-Torino-cammina-con-Amal-La-speranza-come-diritto-107100031638747.

150 anni di Frejus al Museo del Risorgimento

A Torino, presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano fino all’1 novembre 2021

“DI PIETRA E FERRO: 150 ANNI DEL TRAFORO DEL FREJUS”

Una mostra promossa da TELT in collaborazione con il Museo racconta lo scavo del primo traforo transalpino, a un secolo e mezzo dalla sua inaugurazione: storia, personaggi e innovazioni di una grande opera italo-francese ed europea.

 Il 17 settembre di 150 anni fa si inaugurava a Bardonecchia e Modane la prima galleria ferroviaria al mondo attraverso una catena montuosa; tre giorni di festeggiamenti celebrarono questo passaggio storico nei collegamenti europei.

TELT, promotore pubblico della Torino-Lione, e Museo Nazionale del Risorgimento Italiano propongono un viaggio in quella storia: a Palazzo Carignano di Torino, sede del Museo e del Parlamento Subalpino che nel 1857 decretò l’opera, si apre la mostra “Di pietra e ferro: 150 anni del Traforo del Fréjus”. Il percorso espositivo sarà inaugurato questa sera alle 18:00 dal presidente e dal Direttore del Museo, Mauro Caliendo  e Ferruccio Martinotti, e dal direttore generale di TELT, Mario Virano.

Il Traforo del Frejus – spiega Caliendovide la luce grazie all’insistenza tenace di Camillo Cavour, il primo ministro di Vittorio Emanuele II, nonostante critiche e contrarietà. Le sue parole io nutro ferma fiducia che voi coronerete la vostra opera con la più grande delle imprese moderne deliberando il perforamento del Moncenisio furono pronunciate in un appassionato discorso proprio qui a Palazzo Carignano nella Camera del Parlamento Subalpino, che è il cuore del Museo Nazionale del Risorgimento. La mostra DI PIETRA E FERRO racconta dunque una storia che ci appartiene, una storia che porterà alla realizzazione di un’opera importantissima per lo sviluppo dell’Italia tra Ottocento e Novecento perché permise il collegamento con le grandi capitali d’Europa, il progresso nelle infrastrutture, nelle tecnologie e nei commerci. Una mostra che su questi temi saprà certamente suscitare riflessioni anche oggi”.

Lo scavo del Frejus – aggiunge Viranoè una storia di visione europea, di innovazioni scientifico-tecnologiche pionieristiche, di lavoro che ha cambiato i destini dei territori interessati, proiettandoli in Europa già a fine Ottocento, lasciando importanti ricadute visibili ancora ai giorni nostri. Per questo, a 150 anni dalla sua realizzazione, e nell’Anno Europeo delle Ferrovie, abbiamo voluto condividere il racconto di quell’epopea. Sentiamo la responsabilità di tramandare l’archeologia del sotterraneo, raccogliendone le testimonianze e mettendole a disposizione di appassionati, studiosi e grande pubblico. La mostra è un mix di messaggi e testimonianze del passato, miniera di informazioni d’interesse storico-ingegneristico di livello internazionale, fortemente attuali e proiettati nel futuro. Abbiamo voluto porre l’accento su alcuni elementi di questa storia come uno sguardo alle nostre radici per guardare avanti, convinti che le grandi sfide portino a grandi risultati. L’epopea del Frejus lo dimostra”.

Attraverso documenti originali dell’epoca, voci, immagini, ricostruzioni e personaggi, due percorsi paralleli  nel Corridoio della Camera Italiana raccontano quei 14 anni di lavori: da un lato l’infrastruttura, dalla proposta alla realizzazione, fino alle celebrazioni, inquadrata anche in un contesto di eventi internazionali; dall’altro, i protagonisti che furono “motori” dell’opera con le idee (i politici Cavour e Menabrea), le innovazioni scientifico-tecnologiche (gli ingegneri Sommeiller, Grandis, Grattoni), il lavoro (le società operaie, i lavoratori locali e immigrati).

L’esposizione riunisce documenti, tavole, foto e litografie provenienti dalla collezione storica di TELT e testimonianze originali provenienti dagli archivi del Museo: tutti questi materiali ricostruiscono i principali passaggi di quella che nel 1871 fu, insieme al taglio dell’istmo di Suez, una delle due grandi opere dell’Ottocento, il primo grande cantiere binazionale. Si alternano progetti e relative reazioni istituzionali, disegni della prima perforatrice meccanica usata per lo scavo, xilografie pubblicate sui media dell’epoca che raccontano l’avanzamento dei lavori, vedute dei paesaggi alpini di fine Ottocento, cronache delle feste per l’inaugurazione del 1871, fino al “Genio alato”, testimonianza voluta dalle società operaie di tutta Italia nel 1879 per celebrare il lavoro sul tunnel Bardonecchia-Modane.

La mostra vuole dare evidenza ad alcuni elementi sul Fréjus, realizzato negli stessi anni in cui si “costruiva” l’Italia: è l’opera che ha dato inizio alla storia delle grandi gallerie alpine ed è la prima grande strada per l’Europa; rappresentò una sfida enorme dal punto di vista ingegneristico (13 km completati in 14 anni) e finanziario; si iniziò scavando a mano i fori per le mine, si terminò con l’utilizzo delle perforatrici meccaniche.

Punto di partenza è una lapide commemorativa dei caduti sul lavoro durante lo scavo promossa da TELT, Genio Civile, Rete Ferroviaria Italiana e Collegio degli Ingegneri Ferroviari Italiani per i 150 anni del traforo, svelata il 5 settembre alla presenza delle istituzioni europee in occasione del passaggio a Torino del Connecting Europe express.

La mostra “Di pietra e ferro: 150 anni del Traforo del Frejus”, in doppia lingua, italiano e francese, come il cantiere che racconta, è visitabile fino al 1° novembre 2021, con il biglietto di ingresso al Museo ed è gratuita per i possessori delle tessere Abbonamento Musei Piemonte e Torino Piemonte Card.

Media partner dell’iniziativa è Torino Storia.

 

Informazioni generali sulla mostra

Titolo: Di pietra e ferro: 150 anni del Traforo del Frejus
Sede: Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, piazza Carlo Alberto 8 
Periodo18 settembre – 1 novembre 2021, mar-dom ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17.30), lunedì chiuso
Ingresso: biglietto unico mostra + museo 10 euro (previste le consuete riduzioni), gratis per i possessori delle tessere Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card

Tutte le informazioni su www.museorisorgimentotorino.it e www.telt-sas.com

Sofarm Festival, animali da palco

SABATO 18 E DOMENICA 19 SETTEMBRE 2021

In collaborazione con

GREENPEACE • FRIDAYS FOR FUTURE • GREENTO

Dopo 4 anni di attività, tra concerti indoor e festival open air, Sofa So Good torna ad animare lo spazio culturale del Bunker (TO) per festeggiare il superamento delle 100 esibizioni dal vivo, conseguito durante la stagione estiva 2021.

 

Nasce così SOFARM Festival: la manifestazione culturale organizzata in collaborazione con Greenpeace, Fridays For Future e GreenTO, per far sì che l’evento sia occasione di sensibilizzazione e crescita collettiva oltre che di svago.

 

Due imperdibili giornate di concerti all’insegna della migliore musica indipendente italiana – con artisti provenienti da Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio e Puglia – arricchite da interventi e workshop legati al tema della sostenibilità ambientale.

 

 

PROGRAMMAZIONE

 

18/09/2021

COMETE • MANITOBA • NENO

ZOË – SANTOIANNI – IMA – RICHIEDO – ITTO

 

19/09/2021

SVEGLIAGINEVRA • EST-EGO’ • ROSITA • T VERNICE

PUGNI – QUARZO BLU – ROSSANA DE PACE – MICHAEL SORRISO – JUNIOR V Con la partecipazione di TI AMO DJ SET e BEATKOINZ

 

BUNKER

Via Niccolò Paganini 0/200, 10154, Torino (TO)

Apertura cancelli ore 16:00
Concerti dalle ore 17:00

INFO E BIGLIETTI

 

GIORNALIERO: €10,00 + prevendita

https://xceed.me/en/torino/event/sofarm-festival-animali-da-palco-bunker–92806/channel–bunker

 

ABBONAMENTO 2-DAYS (edizione limitata): €15,00 + prevendita

https://xceed.me/en/torino/event/sofarm-festival-animali-da-palco-bunker–92806/channel–bunker

 

GREEN PASS OBBLIGATORIO

Da venerdì 6 agosto 2021, secondo le disposizioni vigenti previste per tutti i luoghi di cultura italiani, per accedere agli eventi musicali in tutta Italia è obbligatorio esibire il Green Pass.

Maggiori info: https://www.dgc.gov.it/web/

 

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

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