Cosa succede in città- Pagina 247

Da Le Gru a Le Gru…di domani

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Partito il restyling del mall di Grugliasco, con un investimento di 8milioni di euro per la prima fase dei lavori di Piazza Nord

Venerdì 1° aprile, via ai festeggiamenti con il vernissage della mostra di Donato Sansone e la musica di Boss Doms

Apriva il 9 dicembre 1993. Dunque, quasi trent’anni di frenetica attività. E qualche ruga allora ci sta. Ed é ben giustificata ed ammissibile, se si pensa ai milioni di clienti passati nei suoi lunghi corridoi e nelle sue molte imprese commerciali, con una media di circa 50mila persone al giorno. Di qui la partenza, lo scorso gennaio, dei lavori di restyling (strutturale e culturale) che porteranno la shopville Le Gru di via Crea a Grugliasco alla ridefinizione di spazi e percorsi assolutamente rinnovati e avveniristici. Tre mesi, finora, di lavoro, curato dagli architetti statunitensi dello “Studio H2G” specializzati in retail design, che in questa prima fase dell’opera (fino al prossimo autunno) riguarderà la Piazza Nord completamente trasformata secondo i progetti in corso. Ben 8 i milioni di euro investiti in questa prima fase di lavori  da parte di “Klepierre”, leader europeo nella proprietà, gestione e sviluppo dei centri commerciali, per un grande cambiamento che consoliderà il ruolo di leadership di Le Gru in Piemonte. La nuova Piazza Nord si presenterà completamente trasformata, sull’esempio delle più prestigiose e storiche gallerie commerciali cittadine, aperta ai colori del cielo attraverso una nuova copertura vetrata fatta di grandi cupole organiche in vetro e acciaio di oltre 1.000 mq. e diventerà un luogo non solo bello, ma funzionale, carico di modernità e innovazione, attraverso processi certificati e alte garanzie anche sul piano della “sostenibilità”. I lavori, inoltre, portati avanti durante la notte ( quindi ininfluenti sulla fruibilità degli spazi e soprattutto sugli accessi ai negozi e ai servizi), saranno programmati su più fronti: non solo strutturali ma anche di sviluppo – spiegano i responsabili – dal punto di vista del ‘retail’ per potenziare ulteriormente la ‘customer experience’ ed offrire i migliori ‘retail brand’ italiani”. I primi risultati sono già visibili: negli ultimi mesi, infatti, sono ben 12 i nuovi brand  sbarcati a Le Gru e altrettanti hanno aperto in una nuova location della shopville o hanno puntato su un radicale restyling. La scorsa settimana hanno inaugurato “Flying Tiger” “NYX”, mentre sono in arrivo anche “Signor Vino”“Falconeri” e altri importanti marchi, culminando in autunno con l’apertura, nella rinnovata Piazza Nord di “Primark”.

Dal punto di vista della customer experience, un forte sviluppo viene anche da servizi come  l’ “Amazon Hub” e la stazione di ricarica per veicoli elettrici “Tesla Supercharger”. Parola d’ordine: il presente coniugato al futuro. E soprattutto “futuro green”, tengono a precisare i responsabili. A partire dai rifiuti che si produrranno durante i lavori: verranno demoliti 2.600 mq di controsoffitti, 2.300 di pavimentazioni, 700 di solai e 300 dell’attuale lucernaio. Ebbene questi rifiuti, in conformità al protocollo “Breeam”, verranno differenziati con l’obiettivo di riutilizzarne o riciclarne almeno il 75%.  La nuova copertura vetrata di 1.000 mq sarà dotata di vetri ad alte prestazioni in termini di isolamento termico e trasmissione del calore, consentendo una riduzione dell’impatto energetico in fase di raffrescamento pari al 30%. È stato inoltre firmato un importante accordo con “Iren”: dal prossimo ottobre Le Gru passerà al teleriscaldamento. Il calore prodotto da cogenerazione e da processi di economia circolare permetterà di azzerare i consumi diretti di gas metano (pari a circa 300mila metri cubi all’anno) e di ridurre le emissioni totali di anidride carbonica. Lavori e progetti, insomma, in piena corsa. Intorno ai quali si comincerà a far festa, all’insegna dell’arte, venerdì prossimo primo aprile, a partire dalle 19,30, con l’esposizione, in Piazza Nord, di otto gigantesche opere di Donato Sansone, fra gli artisti “più visionari, innovativi e inquietanti” dell’attuale panorama artistico italiano. Il vernissage sarà accompagnato dall’esibizione di Boss Doms, dj musicista e produttore discografico, compagno di incursioni provocatorie e “un po’ situazioniste” di Achille Lauro. La festa continuerà anche il giorno dopo, con una intera giornata musicale: sabato 2 aprile, dalle 12.30 alle 20.30, saranno infatti di scena i dj Luca Vacchero, Daniele Fini, Pier Manganuco e Alessandro Costa. E di notte, gli operai torneranno al lavoro. Per Le Gru di domani. Sempre più vicine 

g.m.

Nelle foto:

–       Le Gru: Progetto “North Court”

–       Donato Sansone “Green”

–       Dj Boss Doms

“Una Mole di colombe”. Una trentina di Maestri pasticceri e fornai fra i migliori d’Italia

Il 2 e 3 aprile all’Hotel Principi di Piemonte

 

Si potrà degustare e acquistare una selezione delle produzioni artigianali di alta qualità, fra tradizione e creatività. 

 

Il 2 e il 3 aprile l’Hotel Principi di Piemonte ospita la IV edizione di “Una Mole di colombe”. Una trentina di Maestri pasticceri e fornai fra i migliori d’Italia presenteranno le loro creazioni, oltre 150 colombe tradizionali e creative. Sono stati selezionati da Dettagli, la società organizzatrice dell’evento, tra gli artigiani che rispettano rigorose regole di qualità: l’utilizzo di lievito madre e l’esclusione di conservanti, emulsionanti, additivi chimici, aromi artificiali e semilavorati.

La due giorni all’insegna del gusto, dedicata a golosi, gourmet, esperti e curiosi, si concluderà con il concorso a porte chiuse che si svolgerà domenica 3 aprile e che assegnerà 2 premi: la targa di migliore colomba tradizionale e la targa di migliore colomba creativa, sulla scorta del giudizio di una giuria composta da tecnici e addetti ai lavori di alto profilo.

Il pubblico potrà degustare e acquistare al prezzo speciale di 30€ al Kg l’elegante protagonista dei dolci di Pasqua, declinato nelle preparazioni classiche con glassa, granella di zucchero, mandorle o nocciole armelline e in quelle dai ripieni più creativi.

Secondo gli ultimi dati di vendita, la colomba conquista sempre nuovi estimatori, soprattutto quella artigianale che, grazie al talento dei maestri pasticceri, si arricchisce di un caleidoscopio di profumi e sapori tipici delle varie regioni italiane.

“La filosofia di Dettagli – affermano le due fondatrici, Laura Severi e Matilde Sclopis di Salerano – ha come obiettivo la valorizzazione dei grandi lievitati di eccellenza artigianale”. Prima del Covid, dal 2012 al 2019, “Una Mole di…” ha registrato in ogni edizione un incremento di pubblico di circa il 30%. Nata nel 2012 con “Una Mole di panettoni”, la manifestazione è ormai diventata un appuntamento fisso degli eventi enogastronomici torinesi. Dal 2020 è sbarcata sul web (www.unamoledi.it) con l’obiettivo di riunire produttori italiani selezionati per l’eccellenza delle loro proposte.

Guida agli spirits e ai vini buoni d’Italia

IL PRIMO APRILE , AL TEATRO VITTORIA DI TORINO, LA PRESENTAZIONE 

I territori sono portatori di storie di vita, di lavoro di persone che, attraverso la passione coltivata giorno dopo giorno, hanno dato vita a realtà aziendali che hanno dato identità a quei luoghi.  Distillati, liquori di pregio, amari antichi. Pezzi di Storia del buon bere italiano che, ormai da qualche tempo, stanno attraversando un entusiastico Rinascimento. Studio, ricerca e riscoperta delle ricette tradizionali, sviluppo e valorizzazione dei prodotti, delle piante e dei profumi che raccontano i territori, fino a rendere i luoghi di produzione vere e proprie attrazioni dedicate al racconto e alla promozione. Il pubblico nel tempo ha imparato ad apprezzare il buon bere, quello che lascia inebriati ma con consapevolezza : ed è per questo che, come tutte le guide gastronomiche, anche quelle dedicate alla liquoristica italiana rappresenta un ” faro ” nel consigliare gli appassionati e nell’educare i nuovi, alla scoperta e alla conoscenza delle grappe, delle nuove gamme di gin – per i quali l’attrazione a distillare è sempre più evidente – , degli storici e rinnovati bitter e i rinomati vermouth, prodotti di punta di aziende radicate sul territorio e che ne hanno fatto un marchio distintivo.  Dopo l’esordio del 2021 torna, per Touring Club Editore, a Torino il 1 aprile al Teatro Vittoria,  “Spirito Autoctono – La Guida”, non più solo un inserto, ma un vero e proprio volume che guiderà il pubblico più appassionato e attento alla scoperta e alla fruizione di tutti quei prodotti che nascono in connessione spirituale, emotiva e culturale con un luogo e un territorio.Un lavoro certosino di ricerca svolto regione per regione da undici commissioni (un coordinatore regionale più un parterre di tecnici e appassionati per commissione), che ha mutuato dall’edizione 2021 gran parte del regolamento: l’obiettivo sarà quindi quello di individuare ancora una volta i prodotti che meritano l’Ampolla d’Oro, massimo riconoscimento di SPIRITO AUTOCTONO – La Guida.

Il viaggio è il grande tema del 2022 di Spirito Autoctono La Guida. Infatti, ilCuratore nazionale e ideatore del progetto, Francesco Bruno Fadda e il Commissario del Lazio Paolo Campana, infatti, proprio in questi giorni stanno girando l’Italia di distillatori e liquorifici per raccontarla in un’inedita serie televisiva presto su tutti gli schermi.

 “Quello che presentiamo oggi è il risultato di un lavoro di squadra” sottolinea Francesco Bruno Fadda. “durato molti mesi. Tutti i Responsabili delle Undici Commissioni Regionali e i loro commissari, insieme alla redazione centrale, si sono spesi con energia ed entusiasmo affinché fosse portato a termine quello che è, da sempre, il fine ultimo di questa guida: fotografare l’Italia”. Non una fotografia fredda, precostituita, che poco interessa alla gente, bensì viva, appassionata. Che possa essere realmente utile. Nel volume, totalmente rinnovato per questa seconda edizione,  presentata a gennaio 2022, c’è tutto il senso dell’ultimo anno passato a esplorare in lungo e in largo l’Italia per scoprire distillerie e assaggiare nuovi prodotti. Vogliamo che non ci si limiti a sfogliare questa Guida come si fa ormai con tanti prodotti simili, ma che la si legga e soprattutto la si usi. Quando si entra in enoteca, quando si gira su internet, anche e soprattutto quando si viaggia. E siccome ogni nuova avventura deve pure avere un punto di partenza, abbiamo scelto di iniziare in grande puntando il riflettore sulle nostre punte di diamante, le Ampolle d’Oro. I premi più importanti. Speriamo piacciano a voi come sono piaciute a noi”.

Il primo grande appuntamento sarà all’ombra della Mole Antonelliana e al debutto della nuova guida si unirà la terza tappa delle premiazioni di Vinibuoni d’Italia, la guida dedicata ai vini da vitigno autoctono, per un incontro di eccellenze. Il Save the Date è quindi per il 1 Aprile 2022 al Teatro Vittoria di Torino, dalle ore 17.30.

 Sul palco verranno premiate per Spirito Autoctono le Ampolle d’Oro e le Ampolle d’Oro Special Award di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna, e per Vinibuoni d’Italia Corone e Golden Star di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria. Alla presentazione e premiazione seguirà una grande degustazione di tutte le etichette premiate dalle due guide, accompagnate da Salumi Levoni e Grana Padano, storici partner di Vinibuoni d’Italia.

Chiara Vannini

“Ti amo ancora”, scritta gigante in piazza San Carlo: chi è l’autore?

Aggiornamento: la scritta è una iniziativa promozionale autorizzata (verrà  pagata l’Amiat per la cancellazione) riconducibile al gruppo musicale Eugenio in via di Gioia


Il sindaco Lo Russo ha chiesto una relazione alla polizia municipale e, al momento, non si sa chi ci sia dietro la scritta gigante in gesso bianco, apparsa questa mattina su tutta l’area di piazza San Carlo.

Si pensava fosse una iniziativa autorizzata di una associazione ambientalista, ma la stessa associazione ha smentito.

“Ti amo ancora”, questa  la dedica  caratteri cubitali con la vernice  accanto al Caval ‘d Brôns, il monumento equestre a Emanuele Filiberto di Savoia.

Ultimi giorni: alla Biblioteca Nazionale i terribili “Anni di piombo” che violentarono la città

“Torino ferita 11 dicembre 1979”

Fino al primo aprile

Anche queste sono immagini di “guerra”. Insensata, come tutte le guerre. Violenta e vigliacca. Che dal 1969 al 2003 ( i cosiddetti “Anni di piombo”) insanguinò e terrorizzò l’Italia. E non solo. Immagini fotografiche ancor più terribili se si accostano a quelle sconcertanti e atroci, moltiplicate per mille, che oggi ci arrivano dal fronte bellico internazionale su cui Russia e Ucraina si massacrano in nome di un sacrosanto diritto alla democrazia e alla libertà dalla Russia negato e coraggiosamente, a prezzo altissimo di vite umane, dai “fratelli” ucraini rivendicato. Anche per l’Occidente. Il tributo pagato dagli Italiani agli “Anni di piombo”, perpetrati dal Terrorismo eversivo di estrema destra e sinistra (Brigate Rosse e Prima linea, in primis), fu di 360 morti, di miglia di feriti invalidati e di innumerevoli attentati violenti dimostrativi.

Anche Torino pagò in quel periodo un prezzo di sangue elevatissimo. Fra il 1975 e il 1982, per attentati terroristici, in città furono uccise 22 persone e oltre 70 furono gli invalidati per tentato omicidio. Nel solo 1979, il capoluogo piemontese pianse ben 5 omicidi, tutti ad opera di Prima Linea: da Giuseppe Lorusso (agente di custodia a “Le Nuove”), al giovane diciannovenne (studente all’Istituto “Carlo Grassi” ) Emanuele Iurilli, ucciso accidentalmente in uno scontro a fuoco fra le Forze dell’Ordine e terroristi di Prima Linea in un bar di via Millio, al vigile urbano Bartolomeo Mana (assassinato a Druento durante un assalto alla locale Cassa di Risparmio), fino a Carmine Civitate, proprietario del “Bar dell’Angelo” di piazza Stampalia, anche lui rimasto a terra durante uno scontro a fuoco fra polizia e terroristi e a Carlo Ghiglieno, dirigente Fiat, ucciso in via Petrarca mentre si recava in ufficio. Ma bisogna arrivare e soffermarci all’11 dicembre del 1979, quarantatre anni fa, per addentrarci nel capitolo forse più teatralmente eclatante, vergognosamente firmato ancora una volta in città da Prima Linea. E’ un martedì. Nell’aria si respira già il clima festoso dell’imminente Natale. In via Ventimiglia, nella sede della “SAA-Scuola di Amministrazione Aziendale” (la prima business school italiana, fondata negli anni Cinquanta e specializzata nella formazione manageriale) sono le 15 del pomeriggio e si fa normale lezione nelle varie aule, quando la “normalità” viene bruscamente interrotta dall’irruzione di un commando di terroristi appartenenti a Prima Linea. Loden. Eskimo. Da sotto spuntano fucili, pistole e perfino un kalashnikov. In poco più di mezz’ora, la lettura di un delirante comunicato contro la “scuola dei padroni” e la selezione di dieci “nemici di classe”, 5 studenti del Master e 5 docenti, portati a dimostrazione in corridoio, legati, imbavagliati e brutalmente gambizzati. Ventidue colpi di pistola. Sono la loro firma e l’immagine cruenta della mattanza compiuta. Nel corridoio un fiume di sangue.

Racconterà Luciano Borghesan su “La Stampa”: “Se dovessi disegnare la copertina di un album di quegli anni, metterei una foto della SAA”. Momenti terribili, ancora vivi nella memoria storica dei torinesi con qualche anno sulle spalle e ricordati nella suggestiva mostra fotografica “Torino ferita 11 dicembre 1979”, organizzata, fino al primo aprile (ore 10/16), alla “Biblioteca Nazionale Universitaria” (piazza Carlo Alberto, 3) dall’Associazione “La Porta di Vetro”, presieduta dal giornalista Michele Ruggiero, e curata da Tiziana Bonomo (“ArtPhotò”), ex studentessa della “SAA”, fra gli ostaggi lei stessa, quel terribile pomeriggio, dei criminali terroristi. In mostra (realizzata con il sostegno del Consiglio Regionale, oltreché dell’“Associazione Amici della Biblioteca Universitaria”, e inaugurata in occasione della “Giornata europea in memoria delle vittime del terrorismo”, venerdì 11 marzo scorso) troviamo 30 scatti fotografici, in maggior parte provenienti dagli Archivi de “La Stampa” e della “Gazzetta del Popolo” e conservati dall’“Archivio Storico” della Città di Torino.

Quattro le sezioni in cui si articola l’iter espositivo: l’“Assedio”, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate Rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli “Attentati”, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persona, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il “Dolore” immenso e inevitabile, per concludere con l’“Attacco” terribile alla SAA. Le immagini sono accompagnate dai testi di Michele Ruggiero, autore del libro “Pronto qui Prima Linea” e da quelli di Paolo Turin, all’epoca fra i docenti alla SAA, anche lui vittima della brutale esecuzione terroristica.

Gianni Milani

Per info: “La Porta di vetro”, laportadivetro@gmail.cominfo@artphotobonomo.it; tel.335/7815940

Nelle foto:

–       Padre Ruggero Cipolla dinanzi al cadavere di Giuseppe Lorusso, Archivio “La Stampa”

–       Scritta al “Carlo Grassi” VII Itis, per ricordare Emanuele Iurilli, Archivio “La Stampa”

–       Bambini depongono fiori accanto alle foto dei carabinieri Lanza e Porceddu, vittime delle BR, Archivio “La Stampa”

–       SAA: studenti soccorrono una delle vittime, Archivio “La Stampa”

A Eataly Lingotto torna l’“Uovo & Colomba Day”

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Solo venerdì 1 aprile uno sconto speciale sui dolci più tipici di Pasqua

 

Venerdì 1° aprile a Eataly Torino Lingotto si potranno acquistare uova di cioccolato e colombe pasquali eccezionalmente con uno sconto speciale del 20% su tutto l’assortimento (con un acquisto minimo di 2 pezzi della stessa categoria). Torna così l’ Uovo&Colomba Day!

Quest’anno sono oltre 90 le specialità di uova pasquali e colombe che colorano gli scaffali di Eataly. Grandi classici immancabili, ma anche new entry che testimoniano la continua ricerca e selezione di specialità frutto del lavoro di tanti artigiani, piccoli produttori e marchi storici italiani.

Tra le colombe, ecco quella alle mele firmata Vergani, storico marchio milanese nato nel 1944. La Colomba alle mele è una versione rivisitata della tradizionale colomba artigianale, arricchita da mele candite e ricoperta con glassa e granella di nocciole. Immancabili anche le proposte di Galup, che in piemontese significa proprio goloso, marchio torinese sin dal 1922. Quest’anno propone la Colomba al Moscato, una versione che ripropone il più tradizionale dei dolci pasquali aggiungendo uvetta, al posto dei canditi, moscato e una copertura di glassa di nocciole.

Tra le uova, una grande novità è il Platò fondente ai lamponi di Majani, un uovo dalla particolare forma piatta in cioccolato fondente interamente ricoperto da granella di lamponi: elegante e ricercato, frutto dell’esperienza di un marchio bolognese che lavora con il cioccolato con maestria dal 1796. 1878 è invece la data di nascita dell’azienda torinese Venchi che, oggi come allora, continua a produrre con passione, meticolosità e coraggio di sperimentare. Da qui  l’Uovo Chocoviar al pistacchio e al fondente, in cui il cioccolato fondente del guscio esterno fa da scrigno ad una distesa di croccante granella di pistacchio o ad una speciale granella croccante di cioccolato. E poi le uova della pasticceria Golosi di Salute, la pasticceria artigianale attenta alla salute ma golosa, che propone l’ormai famoso Uovo Stratosferico in cui fra due strati di cioccolato si inserisce una crema spalmabile di cioccolato arricchita con quattro granelle diverse, per incontrare i gusti di tutti i golosi: meringhe, nocciole, melighe e granella di cacao.

Mauriziano, AslTo3 e San Luigi insieme per le cardiopatie

 

Rivoluzione nei percorsi di cura per le cardiopatie valvolari

 

Una rete Hub and Spoke che migliora gli esiti di cura ed abbassa la mortalità per i pazienti affetti da cardiopatie valvolari: è quanto realizzato dall’ospedale Mauriziano con il Centro di cardiopatie valvolari, in collaborazione con la AslTo3 e la AOU San Luigi Gonzaga per il territorio dell’Area Omogenea Torino Ovest (che comprende AslTo3, Aou San Luigi Gonzaga, Ao Ordine Mauriziano).

La Rete di area omogenea per le cardiopatie valvolari è nata a dicembre 2020 grazie ad una convenzione tra le Aziende sanitarie. Oggi si raccolgono i primi significativi dati di attività.

Le cardiopatie valvolari sono alterazioni cardiache di tipo strutturale o funzionale, che compromettono il normale funzionamento del cuore. Possono essere congenite oppure acquisite, come conseguenza dell’invecchiamento, di meccanismi metabolici patologici, di episodi infettivi o traumatici. La prevalenza della valvulopatia moderata o grave nella popolazione adulta è del 2,5% con un’ampia variazione legata all’età, che arriva fino al 13,3% nelle persone con età superiore ai 75 anni. Si tratta di patologie per le quali l’approccio interventistico (tramite Tavi e Mitraclip) è sempre più rilevante in termini di efficacia e di riduzione del rischio clinico.

La creazione di un percorso dedicato Hub&Spoke sul territorio – commenta Maurizio Dall’Acqua, Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino – ha consentito di raddoppiare il volume di attività, rispondendo ad un bisogno di salute reale della popolazione e migliorando nettamente gli esiti di cura sui pazienti”.

L’importanza della creazione della Rete per le cardiopatie valvolari – commenta Franca Dall’Occo, Direttore generale dell’AslTo3 – è particolarmente rilevante per il momento storico del suo debutto, in piena pandemia, quando era necessario trovare nuove modalità di risposta per far fronte alle emergenze sanitarie e si rinnova oggi, all’inizio di un nuovo percorso nell’organizzazione dei servizi, che mette in primo piano il territorio”.

“La collaborazione tra Aziende territoriali e ospedaliere, – commenta Francesco Arena Direttore Generale AOU San Luigi – rappresenta una organizzazione ottimale per condividere le risorse ed integrare le professionalità, in funzione di una strategia vincente per la crescita culturale e per un miglior trattamento dei pazienti.”

 

I Dati

Gli interventi di impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI) sono passati da 117 nel 2019 a 228 (di cui 52 da Rivoli e da San Luigi) nel 2021.

Le Mitraclip, procedura di riparazione della valvola mitralica per via percutanea, sono passate da 17 nel 2019 a 32 (di cui 12 da Rivoli e 3 da San Luigi) nel 2021.

La mortalità a 30 giorni delle TAVI è stata 0.4% a fronte di uno standard da letteratura scientifica del 3.4%. Anche per le Mitraclip il dato di mortalità a lungo termine risulta più basso rispetto ai dati internazionali: 9% contro 29.1%.

 

Come funziona la Rete

Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano: il Centro di Cardiopatie valvolari. Un Hub che offre un approccio multidisciplinare e completo alla cardiopatia valvolare, che include screening, diagnosi e gestione medica, terapie chirurgiche tradizionali e miniivasive ed approcci transcatetere, nonché i necessari follow-up. Un vero e proprio Heart Team con cardiologi, cardiochirurghi (diretti dal dottor Paolo Centofanti), cardioanestesisti e chirurghi vascolari.

Il Centro di Cura per le Malattie Valvolari prevede un organico inserimento nel contesto territoriale di riferimento (Area Omogenea Torino Ovest), attraverso il modello “HUB-and-SPOKE”.

Nel centro Hub – spiega Giuseppe Musumeci, Direttore della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino – è presente un Heart Team, cioè un gruppo di lavoro composto da: cardiologo, cardiochirurgo, cardio-anestesista, chirurgo vascolare, con il supporto di altre figure professionali che, di volta in volta, in base alla tipologia di paziente, partecipano alla gestione del caso clinico, assicurando un’eccellente complessità assistenziale”.

AslTo3, Ospedale di Rivoli + Cardiologia dell’AOU San Luigi di Orbassano. I Centri Spoke sul territorio dell’Area Omogenea provvedono in proprio all’identificazione dei pazienti affetti da patologie valvolari cardiache da trattare ed inviare all’Hub Mauriziano, al follow-up degli stessi dopo il trattamento presso il Centro Hub ed anche all’esecuzione in proprio di parte degli interventi, grazie ad una formazione dedicata.

I due Centri dì Emodinamica lavorano con una unica équipe operatoria sui casi coronarici ed altri interventi strutturali e vascolari nei due ospedali con un organico dì 8 emodinamisti.

Quattro cardiologi interventisti della nostra équipe – sottolineano Ferdinando Varbella, Direttore della Cardiologia e del Dipartimento medico dell’ospedale di Rivoli dell’AslTo3 ed Alessandra Chinaglia, Direttore della Cardiologia del San Luigi di Orbassano – sono stati appositamente formati su TAVI e MITRACLIP. Questo consente di ampliare ulteriormente l’offerta di salute a questa particolare popolazione di pazienti.”.

Sono stati selezionati con questa modalità operativa 150 pazienti con stenosi aortica grave sintomatici, dei quali 98 sottoposti a TAVI ed 11 ad intervento chirurgico a cuore aperto, mentre oltre 20 sono ancora in lista dì attesa.

 

IN ONDA: il palinsesto digitale di Fondazione Torino Musei

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Si trasforma in network, con nuovi contenuti dedicati a tutto il pubblico. La Fondazione Torino Musei presenta il suo nuovo canale. Una stratificazione di ispirazioni, punti di vista e approfondimenti che si articola tra MAO, GAM e Palazzo Madama

 

inonda.fondazionetorinomusei.it

Guarda il trailer

Il progetto IN ONDA è nato nell’ottobre del 2020 con lo scopo di offrire, principalmente agli insegnanti e studenti costretti alla didattica a distanza, un ampio e innovativo palinsesto di contenuti didattici multimediali, grazie a video e laboratori altamente professionali che hanno permesso di portare il museo a scuola, con il coinvolgimento di oltre 6.000 studenti.

Con 38 video, 3 visite guidate virtuali 360°, 7 podcast, 3 virtual tour interattivi e 12 percorsi didattici, oggi IN ONDA – ideato e curato da Fondazione Torino Musei in collaborazione con lo studio creativo multidisciplinare MYBOSSWAS e realizzato con il supporto di Camera di commercio di Torino – si trasforma in un vero e proprio network dedicato a un pubblico eterogeneo. Un canale Video On Demand ricco di contenuti inediti, a costruire il nuovo patrimonio digitale della Fondazione Torino Musei, amplificando in rete un’offerta culturale dal valore inestimabile. Il palinsesto include visite in realtà virtuale, mini-serie documentaristiche focalizzate sulle opere, approfondimenti dal taglio divulgativo, podcast e format didattici.

AFFLUENTI

Il cuore del palinsesto digitale di IN ONDA è il format Affluenti, che vede la partecipazione straordinaria di personaggi di spicco del panorama culturale italiano chiamati a interpretare le collezioni dei musei secondo le loro personali visioni e competenze. Mario CalabresiGloria CampanerGiada MessettiSavina NeirottiPiergiorgio OdifreddiGiuseppe PenoneCarlo Ratti e Marco Revelli sono i primi nomi coinvolti in un piano destinato ad arricchirsi, per approfondire temi legati alla fotografia, matematica, architettura, cinema, musica, storia, arte e letteratura, nelle prestigiose sale della GAM, del MAO e di Palazzo Madama.

 

RADIOGRAFIE DI UN’OPERA

Una serie di 9 video da circa 5 minuti raccontano ciascuno un’opera, scelta tra le collezioni di GAM, MAO e Palazzo Madama. Radiografie di un’opera vede direttori e conservatori approfondire i particolari di alcuni lavori iconici rivelandone il contesto storico, la tecnica, la composizione, in un racconto scandito da riprese video di alta qualità. La macchina da presa si avvicina e riprende il più piccolo dettaglio, e chi guarda può quasi entrare nell’opera e individuare nei particolari la tecnica: dalle pennellate alle incisioni, al segno lasciato dallo scalpello. Sacco di Alberto Burri, Ritratto d’Uomo di Antonello da Messina, Novembre di Antonio Fontanesi, il Cofano del Cardinale Guala Bicchieri, la scultura di un Guerriero giapponese e un Albero delle monete cinese sono solo alcune delle opere rappresentate.

LETTURE IN MUSEO

Con questo format il museo diventa teatro e palcoscenico di un contenuto che apre alla riflessione.

Grazie alla partnership con la Scuola Holden fondata da Alessandro Baricco, le Letture in museo hanno coinvolto gli allievi che, offrendo nuove chiavi di lettura ai capolavori esposti, sono impegnati nella lettura, direttamente nelle sale, di alcuni brani tratti dai classici della letteratura. Mattatoio n°5 di Kurt Vonnegut abbinato a Sacco di Alberto Burri, Il manuale dello spadaccino di William Scott Wilson con le armature dei samurai, Il deserto dei tartari di Dino Buzzati con la torre panoramica di Palazzo Madama, Un uomo solo di Christopher Isherwood con Portrait Relief of Claude Pascal di Yves Klein, Le città invisibili di Italo Calvino con lo scalone juvarriano, I cani romantici di Roberto Bolaño con Le Baiser di Francis Picabia, L’isola di Aldous Huxley con il Buddha sdraiato in Parinirvana, L’eleganza del riccio di Muriel Barbery con la stanza da tè tradizionale giapponese, La gioia di scrivere di Wislawa Szymborska abbinato alla Sala Stemmi di Palazzo Madama.

PODCAST

Il palinsesto di Fondazione Torino Musei non poteva non aprirsi a uno degli strumenti di approfondimento ormai divenuto imprescindibile per i fruitori di cultura. I podcast di IN ONDA sono audio racconti di storie e curiosità condotti dalle voci gli ospiti illustri di Affluenti, che guidano nell’esplorazione delle collezioni mettendole in relazione con altre discipline.

 

VIRTUAL TOUR E VISITE GUIDATE VIRTUALI

Il portale IN ONDA offre due tipologie di visite virtuali. Una visita guidata a 360° che prevede un itinerario studiato dai curatori, e un virtual tour per attraversare le sale dei musei in autonomia anche da casa. Un’esperienza digitale completa e immersiva, che offre l’opportunità di conoscere per la prima volta le collezioni, o rivivere il proprio percorso di visita approfondendo alcuni highlights grazie alla presenza di contenuti video mirati. I virtual tour sono realizzati con un sistema di scansione 3D che ricostruisce l’ambiente museale con fotografia ad alta risoluzione.

DIDATTICA

Continua l’impegno verso le scuole, gli insegnanti e gli studenti, per cui IN ONDA è nato.

Il successo che Fondazione ha raggiunto con il suo canale digitale pensato per le scuole conferma la volontà di proseguire nello sviluppo delle soluzioni dedicate agli alunni. Per questa ragione il palinsesto legato ai percorsi didattici si implementa con nuove proposte che arricchiscono l’offerta online.

Alle precedenti proposte si aggiungono 4 nuovi percorsi educativi, realizzando un nuovo video accompagnato dal relativo laboratorio per ciascun museo, più un percorso dal tema Natura, trasversale tra le tre realtà museali, sempre con un’attenzione particolare alla disabilità uditiva: alcuni video sono disponibili in LIS Lingua dei Segni italiana.

La Fondazione Torino Musei si prende cura delle oltre 150.000 opere delle collezioni d’arte della Città di Torino. Il passato con Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, l’Oriente con il MAO Museo d’Arte Orientale e il futuro con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea: offriamo prospettive diverse su epoche storiche e mondi apparentemente lontani eppure connessi fra loro. La mission è la tutela di questo patrimonio e la sua divulgazione, con una particolare attenzione all’accessibilità e ai progetti educativi, per bambini e ragazzi di ogni età e le loro famiglie.

Per informazioni:

inonda.fondazionetorinomusei.it –  www.fondazionetorinomusei.it – www.gamtorino.it  – www.maotorino.it –www.palazzomadamatorino.it

Senza dimora, non senza storia: esperienze di vita attraverso l’arte

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Prossimo incontro il 30 marzo

E’ partito  il 23 febbraio alle 18:30 dalla “Fabbrica delle e” in corso Trapani 91/b a Torino e on line il
ciclo di incontri “Senza dimora, non senza storia” organizzato dall’Associazione Avvocato di Strada
Odv con il contributo della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza ONLUS.

Gli appuntamenti, si inseriscono tra gli eventi “Extra” del Homeless More Rights, il Festival dei
diritti delle persone senza dimora a cui nell’ottobre 2021 a Bologna hanno partecipato oltre 800
persone, 25 relatori e 6 moderatori e che vedrà la sua seconda edizione a ottobre 2022
(https://homelessmorerights.it/).

Quattro gli incontri torinesi che avranno come filo condutture le vite e le storie delle persone
senza dimora e come queste vengono raccontate attraverso diverse forme di arte e
comunicazione: fotografia, arti grafiche, letteratura, cinema e giornalismo.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare la società, le istituzioni e la politica sull’accesso ai diritti per le
persone che vivono in povertà e in condizioni di fragilità, questa volta mettendo in luce come il
fatto di vivere in un contesto di disagio, non significhi non avere dignità, una storia da raccontare,
qualcosa a cui si tiene.

Relatori, personalità che nel panorama della cultura nazionale e torinese si sono contraddistinte
nelle diverse forme comunicative e che si sono trovate ad affrontare temi importanti come quello
legato alla vita delle persone senza dimora.

Date, tema e relatori degli incontri:
Incontro 1 | 23 febbraio h. 18:30
“La dignità dentro l’immagine – La vita senza dimora attraverso fotografia e arti grafiche”
con Raffaele Palma e Paolo Siccardi
Incontro 2 | 30 marzo h 18:30
“Tra le righe – Come la letteratura può indagare l’animo di chi ha perso tutto”.
con Antonella Frontani e Enrico Pandiani
Incontro 3| 27 aprile h 18:30
“Dritto al cuore. Il cinema come strumento di sensibilizzazione sociale”.
con Davide Ferrario e Stefano Rogliatti
Incontro 4 | 25 maggio h 18:30 – 19:30
“Il racconto delle difficoltà. Informare senza cadere nella strumentalizzazione”
con Marco Castelnuovo e Matteo Spicuglia

Rock Jazz e dintorni Giovanni Allevi e i Subsonica

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Magazzino sul Po si esibisce Sonosem. Al Jazz Club suona il duo Sunay &Meloni. All’Otium Pea Club è di scena il quartetto del trombonista Luca Begonia.

Mercoledì. Al Jazz Club si esibisce il cantante e chitarrista Fabio Giua. Al Cafè Neruda suona il trio di Nico Di Battista.

Giovedì. Al Dash si esibiscono i Sucker Punch. Al Jazz Club è di scena Chelo e Les2Clochards. Al Cafè Neruda suona il quartetto di Riccardo Zegna e Sandro Gibellini.

Venerdì. Al Magazzino di Gilgamesh si esibiscono i Black Coffee. Al Concordia di Venaria prima di tre serate consecutive per i Subsonica con il tour “Microchip Temporale”.All’Otium Pea Club è di scena Didie Caria. Alla Suoneria di Settimo si esibisce Cristina Donà.  Al Blah Blah suona il gruppo punk rock Slaughter &Punch. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena Generic Animal con Marco Fracasia. All’Arteficio suona il quartetto del batterista Mel Contino.  Al Molo di Lilith si esibisce il duo Giorgianni & Perego.

Sabato. Al Capolinea 8 è di scena il chitarrista Barry Finnerty.Al Teatro Civico di Vercelli arriva Claudio Baglioni. Al Folk Club si esibisce Maggie McInnes con il figlio Calum Park.Ad Alessandria è di scena Davide Van De Sfroos. Allo Spazio 211 suona il quartetto indie rock Cara Calma. Allo Ziggy si esibiscono i Necrodeath con il trio Mindsnare.

Domenica. Al Cap 10100 suona il trio Dudu Folk Experience di Davide Morandi dei Modena City Ramblers. Al Teatro Colosseo si esibisce Giovanni Allevi. Allo Ziggy è di scena il supergruppo Il Senato. Al Bunker suonano i Duma.

Pier Luigi Fuggetta