Cosa succede in città- Pagina 239

Turin Confidential. Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città

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What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

 

Turin is under the spotlight this week. We are hosting the Nitto ATP Finals and the entire world is watching us. We have put our best dress on. The city centre is dotted with artistic lighting, the renowned Luci DArtista, museums offer a great variety of exhibitions and events spread all around. Even Mole Antonelliana is all dressed up. Every night images of the tennis tournaments will be showcased on its cupola. Televisions from all over the world have come to town and even the Eurovision Broadcasting Company is checking what we are doing. So, behave yourself, wear fancy clothes and say hi to the cameras. And, of course do not forget to have fun.

 

Events and festivals

 

Piazza San Carlo is home to the Nitto ATP Finals Fan Village. The pavilion will host meetings, tastings, concerts and will be open every day from 10 am to 10 pm. Food and drinks will also be protagonists. In the morning you can find tea and chocolate, at 1 pm wine tastings and at 7 pm aperitiv with Vermouth, traditional liquor which was invented here.

 

Turismo Torino, our tourist board, has organized several guided tours thanks to which you can discover the city during the day or take a walk under the christmas lights. And if Turin is not enough, you can visit Ivrea, Pinerolo and Susa.

 

Until Sunday 21 November, Lavazza opens the doors of Nuvola, its headquarters, museum and event location with a program that includes breakfasts, dinners, tasting events and the possibility to watch the tennis matches from giant screens. You can book the events here. Come and sip an Espresso in the place where it was invented!

 

 

Music

 

Teatro Regio is undergoing some restoration works, therefore its productions are hosted in different locations. Saturday 20 November, the orchestra directed by Diego Fasolis will bring Bach, Corelli, Mozart and Händel at Teatro Colosseo. Friday 26 and Sunday 28, musicians, choir and singers will move to Auditorium Giovanni Agnelli for the  amazing Aida (in the form of a concert).

 

Museums and Exhibitions

 

On 12 November, Mao opens Kakemono, an exhibition dedicated to Japanese paintings belonging to the Claudio Perino Collection.

 

Luce Gallery, a lovely space in Largo Montebello 40, presents the paintings of Dominic Chambers.

 

At OGR, until January 16 2022, visit Vogliamo Tutto, an exhibition about labour. On November 23 opens ManGroove, installation by Davide Di Leo.

Fairs

From 18 to 20 November, Lingotto Fiere hosts Restructura, in case you want to settle here (or you already had) and need to restore your crib. The entrance is free.

If you want to take a look across the universe, you can join the Aerospace and Defence meetings that will take place from 30 November to 2 December at Oval Lingotto.

For the food lovers

From Friday 26 to Sunday 28 November, all around Piedmont we celebrate the Bagna Cauda Day, which, as you may notice, unwinds in three days and will be also repeated in December. Bagna cauda is a sauce made with garlic and paired with vegetables and meat. It is part of the Piedmontese tradition and many are the restaurants and deli shops that propose it. Antico Balon, Bottega Alimentare Teitot, Cantine Risso, Cascina Roland, Chapeau, Osteria Rabezzana are among the restaurants and delis where you can try this famous dish.

 

And for a moment of little pleasure…

 

birra artigianale - degustazione di birraSo many things to do this week, so how about considering also a rest with a pint of beer. Among local breweries in Piedmont, Birrificio Torino definitely stands out. Founded more than 20 years ago, it is the place to be when you are looking for good food and artisanal beers. Wednesday 17 November, at 9 pm, BirrificioTorino presents their new Christmas Beer. I confess, I’m not a beer expert, so you’ll have to go and tell me what you think. But their Beeramisu, Tiramisu prepared with beer, is definitely a dessert to die for.

 

 

Lori Barozzino

 

Take a look at the last articles HERE as many events are still taking place.

 

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.

Rivoluzioni a due e quattro ruote ad AMR 2022

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Dal 10 al 13 febbraio 2022, nell’ambito della grande festa dei motori che riunisce in un unico evento le due rassegne Automotoretrò e Automotoracing, una mostra tematica racconta dieci veicoli iconici che sono stati al tempo stesso protagonisti e spettatori dei cambiamenti della società nel secolo scorso

 

Che cosa hanno in comune la Trabant, la Jaguar E-Type e la Toyota Prius? La capacità di essere, ognuno a suo modo, veicoli iconici al tempo stesso protagonisti e spettatori dei grandi cambiamenti storici, economici e sociali nel secolo scorso. È a questi – e molti altri – modelli che sarà dedicata la mostra tematica “Rivoluzioni” nell’ambito di AMR, la grande festa dei motori che riunisce in un unico evento le due rassegne Automotoretrò e Automotoracing, in programma dal 10 al 13 febbraio 2022 al Lingotto Fiere e all’Oval di Torino. Per l’edizione 2022 il Salone dedicato alla passione per le auto storiche, il mondo delle corse e delle alte prestazioni, si apre a contaminazioni tra automotive, storia e arte, raccontando le epoche e le auto che hanno rotto con il passato e portato cambiamento nella nostra quotidianità.

 

Dopo un anno di stasi per gli eventi fieristici, ma non certo dal punto di vista storico, economico ed emotivo, abbiamo scelto un tema d’impatto che rappresenta una sorta di parallelismo con il cambiamento epocale che stiamo attraversando oggi stesso – spiega Beppe Gianoglio di Bea Srl, che da quasi 40 anni organizza l’evento -. La storia, e in particolare quella dell’automotive, ci insegna che anche quelle che inizialmente sembrano piccole innovazioni o addirittura fallimenti possono portare a grandi evoluzioni. Ed è proprio a queste che guardiamo con fiducia invitando il pubblico di AMR a scoprire questa mostra tematica, per la prima volta curata da un critico d’arte”.

 

“Il concetto di rivoluzione, che si adatta di norma alla politica e alla società, ha invece un indubbio valore estetico. Nell’arte, nella creatività in genere, è rivoluzionario chi inventa, chi rischia, chi si scontra con il proprio tempo talora anticipando troppo l’idea di futuro – racconta il critico d’arte e curatore della mostra Luca Beatrice -. Parlando di automobili e motociclette, le rivoluzioni sono all’ordine del giorno fin dalla loro invenzione, perché lo stile e la bellezza si uniscono all’innovazione e alla tecnologia”.

 

Nell’arco del Novecento le due e quattro ruote hanno rivelato una particolare tensione sperimentale che è possibile ritrovare nelle auto sportive così come nelle utilitarie, nelle motociclette e nei nuovi veicoli elettrici. La mostra racconterà dieci di queste esperienze – dal Volkswagen “Bulli” alla Lancia Aurelia B24, dalla Vespa Piaggio alla BMW R80 GS, passando per la Ferrari 308 GTS e la Land Rover Series 1, solo per citarne alcune – che potranno essere ammirate dal vivo nell’area tematica allestita nel Padiglione 2. L’incredibile storia di questi modelli e dei relativi periodi storici che li hanno visti nascere saranno anche protagonisti di una serie di video che anticiperanno l’esposizione sui canali Instagram e Facebook di AMR.

Cccp: è nata la Casa del cinema corto

Circolo Dravelli | Moncalieri (To)

CCCP CASA DEL CINEMA CORTO DEL PIEMONTE

Il  12 novembre è partito il primo esperimento regionale di cineforum interamente dedicato al cortometraggio

Nasce a Moncalieri la Casa del Cinema Corto del Piemonte – CCCP Dravelli, primo esperimento regionale di cineforum interamente dedicato al cinema breve. Il progetto, che aspira a essere un punto di riferimento dell’area metropolitana torinese per tutto ciò che riguarda il mondo del cortometraggio piemontese, trova casa nello storico circolo Mario Dravelli in strada Praciosa 11, dove hanno mosso i primi passi artistici, tra gli altri: Luciana Littizzetto, Marco Carena, Marco Berry e Andrea Zalone. Qui, a partire dal 12 novembre si svolgeranno proiezioni, workshop, laboratori e convegni.

A dare vita alla Casa del Corto l’Associazione Piemonte Moviein collaborazione con Fondazione Dravelli – Casa delle Culture e delle Associazioni, che insieme proporranno un calendario di eventi suddiviso in 3 rassegne: Vicolo Corti, vetrina delle eccellenze cinematografiche piemontesi; Short Way of Life, viaggio attraverso la cinematografia in corto nazionale e internazionale; Community report, incontri civici di approfondimento stimolati dal cinema.

Si punta così a fare del circolo Dravelli un luogo d’eccellenza nella diffusione e promozione dell’arte cinematografica in corto, costruendo una rete nazionale con altre realtà attive nelle regioni italiane nel medesimo ambito artistico, con particolare riferimento al mondo Arci, a cui il Dravelli è affiliato fin dalla sua nascita.

Il primo circolo Arci torinese a entrare nella rete è Il Piccolo Cinema dell’Associazione culturale Antiloco – che vede coinvolti i registi e fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio – attivo all’estrema periferia nord torinese nella promozione di una cultura cinematografica comunitaria, mentre a livello moncalierese è attiva la collaborazione con il Centro Studi Sociali Mario Becchis – CSS Becchis impegnato nella cura, lo studio, e l’approfondimento della storia locale.

«Qualcuno si chiederà perché CCCP. Beh, oltre ad essere l’acronimo di un progetto ambizioso è il richiamo alla memoria dei luoghi. – afferma Alessandro Gaido, presidente dell’Associazione Piemonte Movie – Il circolo Dravelli è stato costruito volontariamente da lavoratori che credevano fermamente che si fosse ad un passo dal realizzare un’utopia. Mi sembra doveroso ricordare quelle radici, che permettono ancora oggi di avere un luogo di socialità e cultura in un quartiere periferico di Torino. Ma, nella tradizione cabarettistica del circolo, non vogliamo neppure prenderci troppo sul serio…quindi non saremo “fedelissimi alla linea”. Infine, faccio un ringraziamento particolare ai gemelli De Serio. È al loro Piccolo Cinema che ci ispiriamo nell’intraprendere questa iniziativa ed è un piacere averli come partner in quest’avventura, che unirà il polo-sud e il polo-nord della periferica area metropolitana torinese».

«La Fondazione Dravelli nasce nel 2005 con lo scopo di preservare e sviluppare le attività del Circolo Dravelli che è sempre stato un punto di riferimento per Moncalieri, e non solo,– ricorda Antonietta Fortunato, presidente Fondazione Dravelli –creando nel tempo un percorso di incontri su varie tematiche sociali e ambientali, anche attraverso cineforum. Con il suo piccolo Teatro Dravelli ha realizzato uno spazio polifunzionale capace di ospitare musica, teatro, cinema, danza, in modo da far maturare nuovi pensieri interdisciplinari. La Fondazione ha aderito con interesse particolare a questo progetto CCCP, ritenendolo un mezzo espressivo che possa portare a conoscenza dei cittadini in maniera più diretta le tematiche trattate nei cortometraggi».

LE RASSEGNE

Vicolo Corti

La programmazione sarà costituita da 7 appuntamenti a cadenza mensile a partire dal 12 novembre fino al 13 maggio 2022. Un venerdì al mese la Casa del Cinema Corto del Piemonte si farà vetrina delle eccellenze cinematografiche piemontesi attraverso la collaborazione con realtà che ben rappresentano la vitalità dell’industria della settima arte sotto la Mole: Glocal Film Festival e Spaesamenti – Atelier Cinematografico di Confine (12 novembre); Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino (10 dicembre); Archivio Superottimisti (14 gennaio); Seeyousound International Music Film Festival (11 febbraio); Il Piccolo Cinema (11 marzo); Fish&Chips International Erotic Film Festival (8 aprile); TOHorror Fantastic Fim Fest (13 maggio). Contributo serata 3€, ingresso riservato ai soci Arci.

«Da quando questa iniziativa era in fase embrionale sono successe molte cose, che hanno addirittura rischiato di compromettere la fattibilità stessa dell’evento. – racconta Dario Cerbone, direttore della programmazione CCCP – Dravelli – Fortunatamente, circa 14 mesi dopo, la Casa del Cinema Corto del Piemonte può finalmente nascere, così come la sua prima stagione, che io, Giorgio Beozzo e Stefano Tropiano, abbiamo deciso di chiamare ‘Vicolo Corti’. Ci piaceva l’idea di una strada che diventasse punto di riferimento per una forma d’espressione troppo spesso sottovalutata. Per far sì che quest’intenzione si potesse realizzare concretamente, abbiamo deciso di puntare tutto sulla ricchezza del territorio. Ipotizzando i vari ospiti ci siamo resi conto, infatti, che il territorio torinese può vantarsi di un prezioso numero di realtà, festivaliere e non, che ne dimostrano la vitalità e la freschezza. Ciò che abbiamo fatto, in definitiva, è stato creare una vetrina che desse modo agli spettatori di acquisire questa stessa nostra consapevolezza».

Short Way of Life

La rassegna prevede 2 appuntamenti mensili che prenderanno il via il 5 febbraio e proseguiranno fino al 23 aprile. Due sabati al mese CCCP Dravelli proporrà un viaggio attraverso la cinematografia in corto nazionale e internazionale, realizzato in collaborazione con Il Piccolo Cinema e la Fondazione Dravelli. Le date in calendario sono: 5 e 19 febbraio, 5 e 26 marzo, 2 e 23 aprile. Contributo serata 10€, ingresso riservato ai soci Arci.

«Siamo onorati e contenti di poter contribuire a questa iniziativa, che fa passi corti per vedere lontano. – spiega Massimiliano De Serio, presidente dell’Associazione culturale Antiloco – Il Piccolo Cinema si è sempre confrontato, fin dalla sua nascita, con il formato breve: quasi ogni mese dei cortometraggi vengono infatti proiettati, realizzati, pensati e sviluppati all’interno del Piccolo Cinema di via Cavagnolo 7, dal 2012. E quasi tutti noi che gravitiamo attorno al Piccolo ci siamo cimentati nei corti e continuiamo a farlo: dai corti presentati alle domeniche di Mutuo soccorso a quelli di animazione fuoriusciti dai laboratori; dai corti deliranti e dark di Cagnasso ai corti in pellicola o dalle installazioni tra documentario e finzione dei De Serio, fino ai corti documentari dei tanti registi che animano e rendono possibile questo posto. Siamo contenti della proposta di Piemonte Movie di sdoppiarsi in questa inedita collaborazione sociale e geografica: nord e sud della città all’insegna del cinema breve, ma a una distanza urbana considerevole. Specchi deformati gli uni degli altri, proveremo a ritrarre il mondo che ci circonda, sotto casa, e quello lontanissimo, convinti come sempre che il cinema breve sia sinonimo di libertà e socialità. Quest’anno proporremo, nel tema, anche il nostro consueto Soltiunes (musica per solisti per cortometraggi), a dicembre, e un inedito concorso di film brevi di taglio socio-antropologico in collaborazione con l’Università di Torino, a partire da febbraio. E ancora tante sorprese “brevi” che rimarranno si spera nella memoria degli spettatori per lungo tempo.

Community report

L’Associazione Piemonte Movie con la Fondazione Dravelli e il Centro Studi Sociali Mario Becchis di Moncalieri allestiranno una stagione d’incontri civici di approfondimento. Si partirà dal cinema per affrontare temi sociali, civili e politici in un’ottica “glocal”: pensando globalmente ma agendo localmente. Ingresso libero riservato ai soci Arci.

«La conservazione dell’identità di una comunità passa dalla sua storia ma non come qualcosa di statico, ma di dinamico e che dia la carica per disegnare il futuro. – dichiara Giancarlo Chiapello, fondatore del Centro Studi Sociali Mario Becchis –. Ecco così il senso del cammino decennale verso l’800esimo dalla data del primo atto che attesta la nascita di Moncalieri. Questo evento risponde ad uno dei compiti del Centro Studi Sociali Mario Becchis, che insieme a realtà diverse e ricorrendo a registri e linguaggi variegati, si muove soprattutto per creare partecipazione in quello che potrà essere un grande evento diffuso nel tempo e nello spazio, parte integrante della grande storia piemontese.

IL DRAVELLI E PIEMONTE MOVIE

Le strade del circolo Arci Mario Dravelli e dell’Associazione Piemonte Movie sono state tracciate per incontrarsi. Fondato e costruito nel 1954 da operai della zona e del circolo Villa Robilant nel quartiere Lingotto di Torino, il Dravelli ha sempre rappresentato un punto di riferimento sociale e culturale per il quartiere borgo San Pietro di Moncalieri, in cui è collocato, e per l’area sud torinese. In particolare è stato un punto di interesse regionale con le attività collegate al teatro, sviluppate tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso. La sala del circolo Dravelli è stata in quel periodo una vera e propria fucina di talenti, scoperti e plasmati alla scuola di Michele Di Mauro: Luciana Littizzetto, Marco Carena, Marco Berry, Andrea Zalone, solo per citare i più noti. E dove ci sono gli attori, prima o poi arriva il cinema…ed ecco il ritorno a casa di Piemonte Movie. L’Associazione – che oggi ha sede a Torino e abbraccia tutto il Piemonte con i suoi oltre 40 Presìdi cinematografici locali, organizza il Glocal Film Festival e gestisce il Cinema delle Valli a Villar Perosa (To) – è partita proprio da Moncalieri nel 2000 e qui ora torna per avviare una nuova stimolante avventura: la Casa del Cinema Corto del Piemonte, proseguendo così nel solco della sua missione culturale di promozione e diffusione del cinema realizzato nella nostra regione.

CREDITS

Realizzato da Associazione Piemonte Movie. In collaborazione con Fondazione Dravelli – Casa delle Culture e delle Associazioni. Con la partecipazione di Centro Studi Sociali Mario Becchis e Il Piccolo Cinema.

STAFF

Il comitato di gestione CCCP è composto dal direttivo dell’associazione Piemonte Movie: Alessandro Gaido, Gabriele Diverio, Roberta Pozza, Chiara Pellegrini. Federica Zancato. Il progetto è a cura di Alessandro Gaido, Programmazione e direzione di sala: Dario Cerbone, con la collaborazione di Roberta Pozza, Chiara Pellegrini, Daniele Lince e Elena Beatrice. Ufficio stampa: Mariapaola Gillio. Segreteria: Walter Lanè. Claudia Tura, Giovanni Lauria.

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INFORMAZIONI

www.piemontemovie.com – piemontefactory@piemontemovie.com

I testi di Carlo Lucarelli per il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri

Oggi alle ore 10,30, presso Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta, Via Santa Croce 4, verrà presentato il Calendario Storico 2022 dell’Arma dei Carabinieri.
Le tavole del calendario, realizzate dall’artista Sandro Chia, uno dei principali esponenti della Transavanguardia, accompagnate e impreziosite dagli intriganti testi di Carlo Lucarelli, scrittore, autore di programmi, sceneggiatore e conduttore.

Gli incontri culturali d’autunno al Centro Congressi dell’Ui

L’ultimo incontro in streaming, martedì 16 novembre alle ore 14.00, avrà come protagoniste due donne, scrittrici e autrici del libro “Bastarde di Francia. La figlia del Cardinale”, edito da Piemme.

Durante l’incontro Alessandra Giovanile e Virna Mejetta saranno le uniche vere protagoniste, chiamate a raccontare la loro rivisitazione di un classico della storia Francese del XVII secolo, di Louis XIII e del Cardinale Richelieu. «E se “I tre Moschettieri” fossero stati scritti da una mano femminile? Anzi due!» è ciò che si sono chieste le due autrici, ritagliando uno spazio tutto al femminile che stravolge il punto di vista ma che parte dal mondo raccontato dal maestro Alexandre Dumas.

Come già anticipato, nella la Francia di Louis XIII e del cardinale Richelieu, due giovani donne vivono gli stessi aneliti di ribellione, cercando di non piegarsi a chi le vorrebbe pedine in una partita giocata da altri. «C’era un qualcosa di libero e selvaggio in quell’acqua torbida che la rendeva cento volte più desiderabile del mio bagno tiepido del sabato sera. Ma era un’illusione il suo incresparsi: non era acqua libera, come non ero libera io». Tenuta di Meaux, Francia, 1630. La giovane Madeleine Pidoux, nipote del cardinale Richelieu, primo ministro del Re, temeva quel momento più di ogni altro: a Parigi stanno decidendo del suo destino e la sua vita cambierà per sempre. Sono due moschettieri giunti di gran carriera dalla capitale con l’ordine di scortarla a casa a farle capire che l’attesa dell’inevitabile è finita. Un anno prima, Vittorio Amedeo I, erede del ducato di Savoia, si era invaghito di lei, arrivando a pretendere dal re Louis XIII che la fanciulla rientrasse tra le clausole del trattato di pace tra Francia e Savoia. E ora è tornato a chieder conto di quella richiesta. Madeleine è diversa dalla gran parte delle giovani del suo tempo: colta e anticonformista, considera deplorevole il ruolo di favorita, al quale i giochi politici la vorrebbero spingere. Durante il rocambolesco viaggio di ritorno, conosce uno dei soldati della guardia reale, Hauteville, tenebroso e sfuggente, deciso a resistere ai suoi capricci, ma ora dopo ora la vicinanza forzata sembra unirli in un legame speciale. Forse anche per questo, Madeleine decide di giocare l’unica carta che ha per essere libera: lo scandalo. Conosce un segreto del cardinale e potrebbe rivelarlo per farlo cadere in disgrazia. E a questo punto che la vicenda di Madeleine si intreccia a quella di un’altra giovane donna, Cécile de La Baume, imprigionata in un forte a scontare l’atto di disobbedienza della sua famiglia al re di Francia. I destini di due donne coraggiose e indomabili si snodano in questo romanzo, costruito con la struttura del feuilleton ottocentesco, che ci riporta al tempo violento in cui comandavano le spade e solo le ribelli facevano sentire la propria voce. Prima di essere ricondotte al silenzio.

 

INCONTRI D’AUTUNNO II SERIE:

 

Il secondo appuntamento, mercoledì 17 novembre ore 18.00 in presenza presso l’Aula Magna di Palazzo Arsenale, “Il colpo di Stato del 1964. La madre di tutte le fake news”, omonimo titolo del libro edito da Rubettino Editore e coinvolgerà l’autore Mario Segni che dialogherà con il giornalista Marco Zatterin, vice direttore de La Stampa, oltre allo storico Gianni Oliva. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Associazione Dumsedafè e l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte per fornire i crediti formativi previsti dalla piattaforma nazionale.
Il libro è un’ampia e originale disamina dei fatti della crisi apertasi nel giugno 1964. La crisi del governo Moro, l’ostilità di Segni alla politica di collaborazione Dc-Psi, i profondi imbarazzi a destra e a sinistra per opposti ma coincidenti motivi, le difficoltà dell’Italia in politica economica. Un presidente che si trova stretto in una morsa che a tratti pare senza via di uscita e che lo scuote non solo politicamente, ma anche fisicamente, psicologicamente, con le ben note nefaste conseguenze che questo avrà a breve sulla sua salute. A lungo è stato raccontato che la democrazia italiana era stata messa in pericolo dal cosiddetto “piano Solo”: si sfiorò davvero un colpo di Stato oppure lo scoop giornalistico di alcuni anni dopo portava false accuse al Presidente della Repubblica e al vertice dell’Arma dei Carabinieri? Come dimostra Mario Segni nulla di questo racconto è vero; è stata una gigantesca fake news, la prima nella storia repubblicana, e forse la più importante.

Centro Congressi Unione Industriale Torino S.r.l
Via Fanti, 17 – 10128 Torino – Italy  Tel. +39 011 57.18.277

La nuova politica culturale torinese nasce al Pepe. Sperando che i politici se ne accorgano

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La politica è una cosa troppo seria per lasciare che se ne occupino i politici.

Soprattutto se, per politica, non si intende solo il rattoppo delle buche per le strade o gli autovelox per far cassa. Così, convinti che anche la politica cittadina vada al di là dell’amministrazione di un immenso condominio, alcuni professionisti torinesi di differenti settori hanno iniziato a riunirsi al bar ristorante Pepe di piazza Maria Teresa ed hanno cominciato a ragionare su una diversa visione del futuro di Torino, soprattutto in ambito culturale…

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Palazzo Lascaris si colora contro il cancro della cervice uterina

“Faccio appello alle donne affinché adottino tutte le misure utili a prevenire la malattia, perché una diagnosi precoce salva la vita. La pandemia ha rallentato molte azioni messe in campo perché era necessario occuparsi delle patologie legate al Covid, ma ora è il momento di ripartire con azioni efficaci di sensibilizzazione e di prevenzione. Ognuno di noi può fare la sua parte ricordando e rimarcando quanto sia importante sottoporsi regolarmente ai test di screening, solo tutti insieme possiamo sconfiggere il tumore della cervice uterina”, dichiara il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia.

La decisione di aderire è stata presa dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea in seguito alla richiesta dell’Ufficio di Presidenza della Commissione consiliare Sanità.

“La Strategia globale dell’Oms e il Piano europeo contro il cancro della cervice uterina e di tutti i tumori causati dal papilloma virus (Hpv) – spiega il presidente della Commissione Alessandro Stecco – prevedono che entro il 2030 il 90% delle ragazze adolescenti siano vaccinate, il 70% delle donne siano sottoposte a screening da Hpv e il 90% delle donne con lesioni precancerose e cancerose siano trattate. Il Manifesto per l’eliminazione dei cancri-Hpv correlati in Italia, realizzato da Fondazione Veronesi e altre associazioni hanno lanciato un appello affinché l’Italia diventi il primo in Paese in Europa a eliminare i tumori da papilloma virus”.

Oltre a partecipare alla campagna di sensibilizzazione, il Consiglio regionale e la Commissione Sanità continueranno a seguire l’evoluzione di questo importante tema.

 

Torino patria del tennis con le ATP Finals 2021-2025 raccontata nel nuovo podcast “Fuoriclasse” del Salone del Libro

Dal 14 novembre il quarto episodio del podcast disponibile su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite

www.salonelibro.it – SalTo+

Torino, il tennis e le ATP finals 2021-2025 sono al centro del quarto episodio del podcast “Fuoriclasse”, il progetto digitale del Salone Internazionale del Libro di Torino che racconta lo sport attraverso storie, libri, pellicole, cronaca e radiocronaca. Il nuovo episodio sarà disponibile dal 14 novembre 2021 su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite.

Dopo l’omaggio agli Europei di calcio, dopo il racconto dedicato alle Medaglie d’oro femminili e dopo il giro in bici con i campioni del ciclismo Alfredo Binda e Gianni Bugno, nella nuova puntata di “Fuoriclasse”, dal titolo “Il tennis a Torino e le Atp Finals”, i curatori Marco Pautasso e Federico Vergari accendono i riflettori su Torino che da quest’anno diventa capitale del tennis, ospitando per la prima volta in Italia le ATP Finals per il quinquennio 2021-2025.

Il legame tra il tennis, il cosiddetto “sport bianco” e la prima capitale d’Italia risale al 1880, quando il primo circolo di tennis cittadino in Italia nacque proprio a Torino, su intuizione del conte Enrico di Cigala. Non disponeva di campi di proprietà, tanto che, per giocare, veniva adattata la superficie di un campo di pallone, concesso per tre ore alla settimana da una società di calcio.

Altra tappa significativa della storia del tennis a Torino è il 1931, per il secondo turno di Coppa Davis, il torneo internazionale per nazioni istituito nel 1900, quando l’Italia affrontò l’Olanda, vincendo per 3 a 0. Si giocò nei campi in terra vicino allo Stadium, un gigantesco impianto multisportivo inaugurato nel 1911, in occasione dell’Esposizione Internazionale, su progetto dell’architetto Vittorio Ballatore di Rosana, autore anche del Motovelodromo. Copriva un’area di 110mila metri quadrati in centro città. Un’opera forse eccessivamente ambiziosa per le dimensioni di Torino, che venne poi demolita nel 1946.

Queste curiosità, il rapporto di Torino con il tennis, ma anche la storia delle ATP Finals e dei suoi campioni come Roger Federer, Novak Djokovic, Pete Sampras e Ivan Lendl, si possono ascoltare e approfondire nei venti minuti del quarto episodio di “Fuoriclasse”. Ospite della puntata è Giorgia Meccagiornalista sportiva che scrive per Il FoglioCorriere della Sera Torino e Internazionale Kids.

Tra i riferimenti bibliografici dell’episodio: 500 anni di tennis di Gianni Clerici (Mondadori Electa), Il grande tennis, di Gianni Clerici (Mondadori); Gianni Clerici agli Internazionali d’Italia. Cronache dello scriba. 1930-2010, di Gianni Clerici (Rizzoli); Torino, Guida all’Architettura, di C. Chiorino, G. Fassino, L. Milan, M. Rosso; Federer come esperienza religiosa di David Foster Wallace (Einaudi); Serena e Venus Williams, nel nome del padre di Giorgia Mecca (66thand2nd).

Il podcast “Fuoriclasse”

Raccontare lo sport di ieri e di oggi e la sua epica, costellata di storie uniche ed esemplari, personaggi avvincenti – vincenti o perdenti che siano –, e valori condivisi, come la lealtà, la resistenza e la perseveranza. Narrare lo sport attraverso le sfide di donne e uomini capaci di risultati impensabili o di cadute eclatanti e con l’attenzione rivolta alla cronaca del tempo, alla letteratura e al cinema che hanno fatto da sfondo o accompagnato tanti momenti sportivi nel corso del tempo. Rileggere eventi agonistici del passato per meglio interpretare pezzi di storia del nostro Paese e del mondo. Con il nuovo podcast dal titolo “Fuoriclasse” il Salone Internazionale del Libro di Torino si apre alla narrazione sportiva.

Fuoriclasse” comprende una serie di episodi, rilasciati una volta al mese, dedicati ciascuno due storie di personaggi sportivi “fuoriclasse” (perché fuori dal comune, irregolari, precursori che hanno scritto pagine di storia), oppure due momenti storici differenti, che si intrecciano, raccontati attraverso due voci, quelle di Marco Pautasso del Salone del Libro e di Federico Vergari, giornalista, scrittore e consulente del Salone del Libro.

Fuoriclasse” intende approfondire la narrazione sportiva, dal calcio all’atletica, dal tennis al ciclismo e così via. Ha anticipato e accompagnato una delle novità che hanno caratterizzato la recente edizione del Salone Internazionale del Libro 2021: la presenza di Sala Olimpica, uno spazio dedicato allo sport, ai linguaggi con cui viene raccontato e alla sua editoria, per valorizzare una tendenza sempre più centrale nel mercato editoriale.

Spiegano Marco Pautasso e Federico Vergari:

«Il linguaggio sportivo è cambiato ed è facile fare un rapido confronto. Un evento che ricordiamo in molti è la telecronaca della finale di Coppa del Mondo di Spagna ‘82 di Nando Martellini. Un altro evento è la più recente finale del 2006 con la telecronaca di Fabio Caressa. Oggi la prima telecronaca annoierebbe, per quanto Italia – Germania del 1982 sia stata più entusiasmante (e ben giocata) di Italia-Francia del 2006. È cambiato qualcosa? La risposta è sì, perché è cambiato il racconto. Lo sport è (anche) un linguaggio e come tale è in continua evoluzione. L’obiettivo di “Fuoriclasse” è quello di fotografare questo cambiamento. Nell’epoca dello storytelling applicato a qualsiasi cosa, politica compresa, non si può pensare a un evento sportivo senza un adeguato racconto. Che avvenga per radio, in video, su un sito, con un libro o su un quotidiano è ormai un dato di fatto che la qualità della narrazione influirà sensibilmente sulla costruzione di un preciso ricordo sportivo. L’epica sportiva non manca ultimamente. Ci sono trasmissioni TV, case editrici e riviste che fanno dello sport una questione prima letteraria e poi sportiva. Parlare di sport significa prima di tutto parlare di uomini e donne. Ogni uomo e ogni donna si portano dietro una sua loro storia. Ognuno con la sua storia, ognuno con la voglia di spostare i limiti un po’ più in là.»

Per rimanere aggiornati sui podcast successivi: www.salonelibro.it – SalTo+.

Fuoriclasse” è l’ultimo podcast in ordine di tempo ideato dal Salone Internazionale del Libro di Torino, dopo “Vita Nova”, che raccoglie gli interventi audio di ospiti dell’edizione speciale online a dicembre del Salone Internazionale del Libro di Torino (come Alberto Angela, Richard Baldwin, Letizia Battaglia, Mathias Énard, Emma Dante, Fumettibrutti, Paolo Giordano, Vittorio Sgarbi, Eva Cantarella, Markarīs) e “Il Salone presenta Albert Camus”, che approfondisce le opere dello scrittore attraverso interventi di scrittori, scrittrici, traduttrici e intellettuali (Alessandro Piperno, Yasmina Melaouah, Annalena Benini, Leila El Houssi, Evelina Santangelo, Goffredo Fofi).

Cartella stampa:

https://drive.google.com/drive/folders/1V-VHeqbOWCRG1siBN15tvt4LU5d6F-2Z?usp=sharing

A Torino il terzo meeting nazionale dei Romanzieri, Poeti e Cultori delle Arti Marziali, con autori di ogni età

Domenica 14 novembre, dalle 10 alle 13, l’Accademia della Boxe di Torino (in via Gozzi 7, di fronte alla stazione di Porta Susa) ospita il terzo meeting nazionale dei Romanzieri, Poeti e Cultori delle Arti Marziali, con autori di ogni età provenienti da tutta Italia.

Il gruppo ha già pubblicato due sillogi poetiche, il cui ricavato è sempre stato devoluto ad Amnesty International: la prima è stata dedicata alla tutela dei diritti umani fondamentali, con particolare riferimento alla vicenda di Patrick Zaki. La seconda è stata appena edita al fine di sostenere la causa delle donne afghane dopo la restaurazione talebana.  Attualmente il gruppo sta componendo una terza silloge che verte sul tema del bullismo.

Info e contatti

L’ingresso è gratuito, il green pass è obbligatorio.

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Per inserirsi in scaletta per declamare la propria poesia o prosa contattare Lucia al 3475166401

Regio Metropolitano, Noseda protagonista

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Per il Regio Metropolitano Gianandrea Noseda interpreta il 15 novembre, all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, brani di Brahms, Smetana e Dvorak

 

Lunedì 15 novembre prossimo, alle 20.30, all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, appuntamento con il Regio Metropolitano e il maestro Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e Coro del teatro Regio per un ricco programma che prevede le Nanie di Johannes Brahms, il poema sinfonico Riccardo III di Bedrich Smetana, il “Canto delle parche” di Brahms e la Sinfonia n. 7 di Antonin Dvorak.

Il coro è istruito da Andrea Secchi; Gianandrea Noseda è stato recentemente nominato Direttore musicale generale del Teatro dell’Opera di Zurigo, oltre ad essere Direttore musicale della National Symphony Orchestra di Washington, Direttore ospite principale della London Symphony Orchestra e della Israel Philarmonic Orchestra.

La Naenia di Brahms per coro e orchestra, su testo di Friedrich Schiller, fu composta fra il 1880 e l’estate del 1881 in memoria del pittore Anselm Fuerbach e ebbe la sua prima esecuzione a Zurigo il 6 dicembre di quell’anno. Nei versi di Schiller, cui Brahms si ispirò, è  presente il riferimento ai miti di Orfeo, Adone e Achille,e viene espresso il concetto che le cose belle e perfette sono destinate a perire ma, a differenze di ciò  che è  brutto, la loro morte è  accompagnata da canti di rimpianto. La Naenia presenta una forma tripartita.

Qualche anno prima, nel 1856, Smetana, allora trentaduenne, soggiornò per ragioni di salute a Saro, nella parte meridionale della penisola svedese di Goteborg, a quei tempi molto alla moda come meta di vacanze estive. Fu questa  la cornice che vide nascere il suo poema sinfonica intitolato “Riccardo III”, liberamente ispirato all’omonimo dramma shakespeariano.  Al centro la figura tragica e al tempo stesso crudele del monarca assetato di sangue  e di dominio. Smetana prende spunto dalla figura shakespeariana  per tracciare il profilo musicale del personaggio, descriverne l’ascesa al potere, i tormenti causati dai suoi omicidi e la sua successiva caduta.

Nel 1882 Brahms scrisse per coro e orchestra un inserto derivato dalla fine del penultimo atto dell’Ifigenia in Tauride di Goethe, in cui la protagonista, in un momento di disperazione, ripete un canto antico, originariamente intonato dalle Parche. Il coro fu suddiviso in sei voci, tre femminili e tre maschili , che spesso contrappongono duramente e drammaticamente le loro sonorità. La potenza del Canto delle Parche op. 89 risulta inarrivabile; aperto dall’orchestra con un vero  e proprio schianto, il brano va poi a scivolare verso tristezze abissali. Le asprezze poi si mitiganoin un’apparente apertura alla speranza, lasciata al dominio delle voci femminili. Si tratta di un presagio di scioglimento positivo che chiude la tragedia, anche se poi le note ritornano al colore terreno dell’inizio e sembrano inabissarsi tra i vapori dell’Ade.

La settima sinfonia di Dvorak rappresentò il momento di svolta nella carriera del compositore;in essa egli seppe fondere con inventiva sicura le ambizioni formali del genere sinfonico e quelle della musica popolare. In tutta la sinfonia si coglie, infatti, la sua capacità di saper intrecciare la vocazione monumentale propria di questo genere con inserti cameristici che ne attenuano la retorica. L’inizio mormorato e misterioso ha carattere introduttivo, tipico del recitativo strumentale e drammatico, capace di creare un clima che viene stemperato dal richiamo affettuoso dei fiati e dalla sonorità dei corni, che fanno pensare a boschi e elfi. Il Poco Adagio, fin dal cantabile iniziale del clarinetto, delinea un clima introspettivo venato di sarcasmo, ma orientato già  alle suggestioni folcloristiche che prendono il sopravvento nel successivo Scherzo, vero e proprio ballabile campestre. Il Finale conclusivo affianca passi di marcia a bizzarrie alla zingara, a inserti ottimistici dei fiati, trascinando tutto l’insieme verso l’epilogo di una marcia compatta.

Nonostante la buona accoglienza della sua prima esecuzione, avvenuta alla St. James Hall a Londra, diretta dallo stesso compositore nel 1885, Dvorak ebbe dei ripensamenti e ne rielaboro’ alcuni passi.

 

Regio Metropolitano è  realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore  del Teatro Regio, e con il patrocinio della Città  di Torino.

Sabato 20 novembre il Regio Metropolitano si sposterà  al teatro Colosseo dove l’Orchestra del Teatro Regio sarà diretta da Diego Fasolis. Venerdì  26 e domenica 28 novembre, all’Auditorium Giovanni Agnelli al Lingotto, verrà presentata in forma di concerto l’opera lirica verdiana Aida. Coro e orchestra del Teatro Regio saranno diretti dal maestro Pinchas Steinberg e Aida sarà  interpretata da una protagonista di rilievo internazionale, quale Angela Meade.

I biglietti e le card per i concerti e gli spettacoli sono in vendita presso la Biglietteria del teatro Regio , con orario da lunedì a sabato con orario 13-18.30; domenica 10-14. È  possibile anche l’acquisto presso i punti vendita Vivaticket.

Mara Martellotta