Cosa succede in città- Pagina 206

“Futures” moves to piazza Carlina Una stagione di giovane fotografia

 Organizza “CAMERA”, in collaborazione con “Maradeiboschi” e “VANNI” a Torino

Da giovedì 5 maggio al prossimo ottobre

L’iniziativa ha per obiettivo quello di rinnovare il rapporto con il territorio, contribuendo al contempo alla  promozione della giovane fotografia italiana. Dopo la fortunata collaborazione con cinque spazi d’arte indipendenti di Torino, attraverso il progetto “Futures moves to the city”, “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia” lancia ora il nuovo, più circostanziato, progetto “Futures” moves to piazza Carlina, curato da Giangavino Pazzola e dedicato all’opera dei talenti selezionati, nel 2020, dal Centro di via delle Rosine nell’ambito del programma europeo “Futures Photography”. Le mostre verranno ospitate, da maggio ad ottobre, negli showroom in piazza Carlina di “Maradeiboschi” (al civico 21) e “VANNI” (al civico 15A), per l’occasione partner e sostenitori del progetto di “CAMERA”.

La prima mostra in programma, “Three works”, porta la firma della giovane artista bellunese Marina Caneve, raffinata sperimentatrice della fotografia piacevolmente utilizzata all’interno di un processo di ricerca interdisciplinare. La rassegna aprirà giovedì 5 maggio, in simultanea da “Maradeiboschi” (lun. merc. 8/21,30; giov. ven. 8/23,30, sab. 9/23,30 e dom. 9/21,30) e da “VANNI” (dal mart. al ven. 10/19,30, sab. 10/13,30 – 15,30-19,30) e rimarrà visitabile sino a metà giugno. A partire da tre serie di lavori realizzati sino ad oggi dall’artista, “Are They Rocks or Clouds?” (2018 -2019), “Entre Chien et Loup” (2020) e “A fior di terra” (2021), il percorso espositivo sottolinea l’interesse della Caneve nella realizzazione di storie incentrate prevalentemente sul tema dell’ecologia e dell’ambiente. “Attraverso questo filtro, infatti, l’artista – si sottolinea – cerca di investigare fenomeni quali il rapporto che intratteniamo con le catastrofi ambientali, la costruzione della memoria dei luoghi e la coesistenza tra risorse naturali ed esseri umani”. Così, ad esempio, mediante fotografie di archivio, testi e immagini appositamente realizzate ex novo, in “Are They Rocks or Clouds?” si indaga la storia del dissesto idrogeologico nelle montagne dolomitiche per esplorare il rapporto tra uomo, architettura e paesaggio. Con“Entre Chien et Loup”, progetto commissionatole dal “Museo Nazionale della Montagna” di Torino, la Caneve si muove tra immagini rinvenute nell’archivio dello stesso Museo e nel paesaggio circostante, per costruire una rete di relazioni – reali e fittizie– atte a costruire un luogo immaginario. Con “A fior di terra”, invece, ha coinvolto la popolazione di Lusiana Conco, piccolo paese situato sull’Altipiano di Asiago, in una sorta di “auto etnografia” sul tema dell’estrazione e della lavorazione del marmo, tradizionale risorsa primaria per l’economia locale. “Con una messa in discussione della funzione documentaria della fotografia – viene ancora sottolineato – Caneve esplora diversi argomenti e costruisce conoscenza, con un interesse specifico per la vulnerabilità ambientale, sociale e culturale”.

Dopo Marina Caneve, nell’ambito dello stesso progetto, verranno ospitate, sempre negli stessi spazi e a cadenza regolare fino al prossimo ottobre, le mostre di Camilla Ferrari (Milano, 1992), Camillo Pasquarelli (Roma, 1988), Giovanna Petrocchi (Roma, 1988) e Marco Schiavone (Torino, 1990): esperienze espositive nell’ambito delle quali verranno sviluppati anche dei progetti speciali legati ai percorsi di innovazione e ai valori che ispirano l’attività delle due aziende torinesi.

g.m.

Per infoCAMERA-Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine 18, Torino; tel. 011/0881150 o www.camera.to

Nelle foto:

–       Marina Caneve; “Are They Rocks or Clods?”

–       Marina Caneve; “Entre Chien et Loup”

–       Marina Caneva: “A fior di terra”

Scienze in città con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino

Estate 2022

Incontri gratuiti con gli explainer della Sezione Didattica 

11 giugno – 25 agosto

Prosegue anche durante il periodo estivo la rassegna Scienze in città, a cura della Sezione Didattica del Museo Regionale di Scienze Naturali.

Dall’11 giugno al 25 agosto è previsto un ricco programma di incontri per scoprire alcuni dei luoghi più interessanti e suggestivi della città, sia da un punto di vista naturalistico che paesaggistico.

L’attività, rivolta ad un pubblico generico e alle famiglie con bambini, è gratuita.

Prenotazione obbligatoria compilando il modulo al link: https: //forms.gle/SKd19PFydkTrsLNd6

Info: tel. +39 011 4326307 e-mail didattica.mrsn@regione.piemonte.it

L’iniziativa rientra nell’ambito del programma “Settimane delle scienza”, a cura dall’Associazione Centro Scienza Onlus www.settimanedellascienza.it

A “OFF TOPIC”, quattro incontri per sottolineare il ruolo della cultura in cucina

“Con la cultura si mangia e si beve … a tutte le latitudini”

Fra gli ospiti, Tracy Eboigbodin, vincitrice di “Masterchef” 2022

Sabato 4 e domenica 5 giugno

Cucina e Cultura: binomio inscindibile. Frutto, giocoforza, di contaminazioni ed esperienze collettive, di viaggi, studio e sperimentazione.  In un mondo che si muove sempre più verso la globalizzazione, anche in relazione alla tavola, l’Italia ha cercato una via alternativa – attraverso il ‘pensare globale e agire locale’ – che si cerca di valorizzare attraverso contaminazioni culturali, eccellenze gastronomiche, ma anche attraverso il rispetto del territorio e delle persone: un moto di ricerca teso a sciogliere le contraddizioni e valorizzare la modernità”. Considerazioni condivisibili che stanno alla base del progetto, promosso da “OFF TOPIC” ( l’hub culturale di via Pallavicino, 35 a Torino) e “Torino Wine Week”, che ha per titolo ben chiaro “Con la cultura si mangia e si beve … a tutte le latitudini”. Il progetto prevede quattro incontri fra sabato 4 e domenica 5 giugno nelle sale di “OFF TOPIC”. Ospite d’onore, Tracy Eboigbodin, la cuoca 28enne di origini nigeriane che parla con accento veneto e che ha conquistato l’undicesima edizione del talent di “Sky”, “Masterchef 2022”, portando l’Italia dentro i suoi piatti con l’intento di dare un’anima locale a sapori che arrivano da molto lontano.

E proprio Tracy aprirà i giochi sabato 4 giugno (dalle18 alle 19,30) presentando il suo libro “Soul Kitchen. Le mie ricette per nutrire l’anima” edito da “Baldini Castoldi” e spunto per approfondire le novità, i tanti prodotti provenienti da tutto il mondo e le tradizioni che si intersecano nella cucina italiana di oggi. A condurre l’incontro sarà Nadia Afragola (giornalista freelance e content creator). Ingresso libero con prenotazione contattando il bistrò di “OFF TOPIC” al numero whatsapp 3884463855 oppure allo 011/0601768.

Dalle 20 alle 22, sempre sabato 4 giugno, si parlerà invece di “Sakè” con Jacopo Buranelli (Literary director di “J-POP”, l’etichetta di fumetti giapponesi edita da “BD”) e la “Sakè Sommellier”  Chicca Vancini. Jacopo Buranelli farà ascoltare la sua collezione in vinile di musica giapponese da bar mentre Chicca Vancini proporrà la sua selezione di Sakè abbinata alle Tapas di “OFF TOPIC”. La degustazione di Sakè con abbinamento alle Tapas costa € 20 (3 Sakè in degustazione abbinati a 3 Tapas). Inoltre è possibile cenare accompagnando ai piatti del menù vini della selezione internazionale di “Elemento Indigeno” ( tra cui Francia, Cile, Spagna, Australia) proposti dal bistrò di “OFF TOPIC” . Ingresso libero con prenotazione.

Domenica 5 giugno ( dalle 17,30 alle 19) si parlerà di “Quanto la tavola influisce sul turismo in Italia”. A discuterne saranno Veronica Geraci (giornalista ed esperta di food) e Monica Pianosi (content creator e fondatrice del magazine online “Le Strade di Torino”) in un dialogo fra esperte di tendenze travel e food sul valore del cibo e del vino nelle scelte di viaggio. Ingresso libero con prenotazione.

Per finire, sempre domenica 5 giugno (dalle 19,30 alle 20,30) Cooker Girl, al secolo Aurora Cavallo presenta il suo libro “La cucina scalda cuore” pubblicato da “Fabbri Editore”. Esempio virtuoso di quanto i social media possano essere strumento di divulgazione di una passione a cui si deve dedicare tempo e studio, Aurora Cavallo, vent’ anni, studia all’Università di “Scienze Gastronomiche” di Pollenzo ed è riuscita – grazie ad uno stile narrativo “romantico e mai urlato” – a raggiungere centinaia di migliaia di utenti raccontando, ma anche insegnando. Tra le cuoche più presenti su “Giallo Zafferano” e con più di 300mila follower su Instragram e 800mila su Tik Tok  ci racconta una storia moderna di passione, lavoro e divulgazione. A presentarla sarà la green influencer Giorgia Pagliuca. A seguire è possibile cenare accompagnando al menù una ricca selezione di vini locali proposti dal bistrò di “OFF TOPIC”. Ingresso libero con prenotazione.

g.m.

Nelle foto:

–       Tracy Eboigbodin

–       Chicca Vancini

–       Cooker Girl – Aurora Cavallo

Tricolore, non solo una bandiera

In occasione della Festa della Repubblica, che si celebra il 2 giugno, il Consiglio regionale del Piemonte ospita nella Galleria Carla Spagnuolo di Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino), la mostra fotografica “Tricolore, non solo una bandiera”.

Nelle trenta immagini realizzate da Emilio Ingenito, fotografo torinese fondatore nel 1995 del gruppo di ricerca “Il Terzo Occhio photography”, il Tricolore della bandiera italiana è rappresentato in diverse situazioni, anche non istituzionali, frutto della ricerca fotografica dell’autore non solo in Italia. Con i colori bianco rosso e verde vediamo dai monumenti ai caduti alle illuminazioni stradali, dagli abiti di sartoria agli spaventapasseri, dal cibo agli oggetti d’arte.

In occasione del primo centenario del Tricolore, il 7 gennaio 1897, a Reggio Emilia, Giosuè Carducci sottolineò come nei tre colori della bandiera italiana fossero espressi i valori della nostra identità nazionale. Nel verde, la natura, l’uguaglianza, la libertà e la gioia; nel bianco, la vittoria, la prudenza e l’autorità; nel rosso, l’ardire e il valore. Ancora oggi il nostro Tricolore rappresenta il profondo legame con gli ideali del Risorgimento, della Resistenza e della Costituzione repubblicana ed è il concreto simbolo dell’unità nazionale.

La mostra “Tricolore, non solo una bandiera”, rimarrà esposta dal 1° al 17 giugno negli spazi della Galleria Carla Spagnuolo a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino). Orario di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 (festivi esclusi). Ingresso gratuito.

INDIGENO Quando gli abitanti di un luogo trasformano il loro contesto

In partnership con Goodness AC, Cubo Teatro, Klug e Torino Youth Centre/OFF TOPIC

 

Ha inaugurato sabato 21 maggio INDIGENO, l’ambizioso progetto di attivazione di comunità e rigenerazione urbana – risultato primo beneficiario del bando ToNite, lanciato dal Comune di Torino e finanziato nell’ambito della quarta call del programma europeo UIA “Urban Innovative Actions”, volto a migliorare la vivibilità e sicurezza del Lungo Dora – che apre il suo viaggio con una mostra fotografica open air in Via Pallavicino, a firma di Arianna Arcara del collettivo CESURA, e a cura di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, e il percorso di arte muraria e interventi pittorici de Il Cerchio E Le Gocce.

INDIGENO vuole costruire una comunità partecipata e solidale attraverso un percorso di arte urbana, mirando alla comprensione e consapevolezza di tutte le diversità socio culturali che compongono il quartiere, il complesso di case popolare di Via Farini e il Campus Einaudi, e volto a innescare modi virtuosi di abitarlo e viverlo. L’arte, quindi, come strumento, per favorire la creazione di nuove relazioni, ma anche la valorizzazione e lo sviluppo di quartiere.

 

Un’ampia progettualità: dall’esposizione fotografica al percorso d’arte muraria, passando da incontri con gli e le abitanti del quartiere, ma anche da spettacoli teatrali partecipativi, laboratori artistici e attività sportive per bambin? e ragazz?, oltre a una biblioteca di quartiere e alla creazione di un documentario che raccoglie le storie di chi questo quartiere lo vive. Un lungo percorso di progettazione che mira a rivitalizzare l’identità del quartiere, che possa essere volano per la costruzione di uno spazio più vivibile e sicuro, dove l’attivazione di un percorso artistico rinnovi la fruizione di una parte di città.

 

Nasce in quest’ottica di rigenerazione il progetto di Arte Urbana a cura de Il Cerchio E Le Gocce e la direzione artistica di Riccardo Lanfranco, con interventi di pittura murale realizzati sulle pareti della residenza universitaria Olimpia, sui temi dell’inclusività, dell’uguaglianza e dell’equità sociale. La particolare dinamica di progettazione adottata per questo ciclo d’interventi di Arte Urbana è stata assolutamente peculiare ed innovativa: oltre ad una connessione cromatica a sviluppo circolare rispetto alla posizione dei muri, gli artisti e le artiste sono stati invitati a collaborare tra loro alla progettazione delle opere, intrecciando tematiche e stili, con lo scopo di produrre risultati che non fossero solamente la somma delle parti ma il frutto di un dialogo, in un’ottica di apertura e cooperazione.

Gli artisti coinvolti sono:

 

  • lAris e Giorgio Bartocci: due maestri del post-graffitismo e rappresentanti del primitivismo urbano in Italia. Hanno amalgamato le loro forme creando una composizione astratta dai forti cambi di velocità e dall’impatto travolgente; un lavoro eterogeneo dove perdersi dentro i dettagli.
  • lMach505 e Luca Zamoc: tra le varie allegorie che il leone ha simboleggiato nelle differenti culture, per gli antichi pagani rappresentava il senso della giustizia poiché attaccava solo se spinto dalla fame. In trasparenza al leone di Mach505 che si staglia in primo piano, si manifesta l’immagine di Zamoc con Sansone che squarcia a mani nude l’animale. I due artisti hanno lavorato per contrapposizione tematica, interpretando allegoricamente la giustizia e la prevaricazione di questa ad opera del presuntuoso essere umano.
  • lElisa Veronelli e Nice and the Fox: le artiste hanno interpretato l’università come luogo d’incontro, di condivisione e crescita. Attraverso un gioco di trasparenze, colori ed incastri, Elisa Veronelli ha rappresentato delle stanze che si mescolano tra loro, così come Nice and the Fox ha fatto con i volti. Non ci sono delle linee di confine nette tra le figure, ma si intersecano e confondono tra loro, consolidandosi e potenziandosi vicendevolmente.
  • lFabio Petani e Luogo Comune: l’intervento vuole ragionare sul tema dell’integrazione. Questa viene interpretata attraverso il concetto di ecosistema, ovvero dell’interazione tra piante e insetti. Il biosistema e? costituito da una comunità di organismi viventi che interagiscono tra loro, creando un complesso autosufficiente in equilibrio dinamico. Le piante hanno bisogno degli insetti, cosi? come gli insetti hanno bisogno delle piante per potersi nutrire, trovare riparo e riprodursi. Il ciclo vitale senza uno dei due elementi si spezzerebbe. Questa tematica viene sviscerata dagli artisti che hanno lavorato in sinergia creando una composizione dove le loro emotività interagiscono e si compensano.
  • lSara de Lucia: sviluppando i concetti di equità, inclusività e uguaglianza, l’artista ha ideato un’opera che verte sul principio dei vasi comunicanti.
    Infatti, secondo la legge di Stevino, il principio afferma che un liquido contenuto in due o piu contenitori comunicanti tra loro raggiunge lo stesso livello, indipendentemente dalla forma del contenitore, originando un’unica superficie equipotenziale. Partendo da una situazione di squilibrio si raggiunge sempre la parità. Verrà creata un’animazione in realtà aumentata, visibile tramite QR code, nella quale sarà possibile vedere vasi e fiori mutare in base al variare del livello dell’acqua.
  • lSupe: recenti studi hanno ulteriormente confermato che vivere in prossimità? di aree verdi migliora considerevolmente la qualità della salute e l’aspettativa di vita degli individui. Nell’opera di Supe è rappresentata una pianta di Monstera in versione metallica, per creare un anello di congiunzione tra un elemento naturale e l’artificiosità della citta?. Il tubo spezzato esprime il divario tra la vita urbana e la natura e di come solo pochi fortunati possono trarre beneficio dalle risorse che quest’ultima ha da offrirci.
  • lSheko: fedele al mondo del graffiti-writing da cui proviene, Sheko ha rappresentato una composizione di lettere, colori e forme strettamente riconducibili al proprio stile calligrafico e formale. Le lettere si mescolano tra loro facendo emergere le parole PARITY e ART. Un lavoro lineare per rappresentare uno dei passaggi culturali più profondi e complessi che sta affrontando la società contemporanea.

Regio Opera Festival, il cortile di Palazzo Arsenale diventa palcoscenico

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Con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino

REGIO OPERA FESTIVAL
Seconda edizione
Torino, Cortile di Palazzo Arsenale
Sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito Via dell’Arsenale 22
7 giugno – 17 settembre 2022

Da martedì 7 giugno a sabato 17 settembre, nello splendido Cortile di Palazzo Arsenale, si terrà la seconda edizione del Regio Opera Festival. Il Festival è realizzato con il patrocinio del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura e della Città di Torino. Media Partner è Publitalia ’80.
Dopo il successo dell’estate scorsa, torniamo nuovamente ad abitare e animare con opere, concerti, balletti e appuntamenti per bambini e famiglie la suggestiva sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in via dell’Arsenale 22, luogo di grande fascino che si è rivelato ideale come sede estiva sia per il nostro pubblico sia per gli artisti che abbiamo ospitato, e che ci ha permesso di far scoprire ai torinesi e ai numerosi turisti una meraviglia settecentesca nel centro della città.

Il Regio Opera Festival inaugura martedì 7 giugno alle ore 21 con Cavalleria rusticana, il capolavoro di Pietro Mascagni.
Il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo ricorda: «L’anno scorso il Regio ha scelto con coraggio di uscire dalla sua sede storica per andare incontro alla città e al suo pubblico, con una grande platea all’aperto. Questo coraggio è stato premiato da oltre 20.000 presenze – di cui un terzo under 30. Sono dati importanti, che ci raccontano la voglia di voltare pagina, di riappropriarsi dei luoghi e di tornare a vivere la musica insieme e in sicurezza. Ne abbiamo avuto prova in questi giorni incredibili di Eurovision, e mi piace che il Regio abbia dedicato una attenzione particolare ai giovani con condizioni di ingresso molto favorevoli e con una programmazione che affianca ai capolavori immortali dell’opera e del balletto un titolo originale e divertente, oltre a concerti adatti alle serate estive sotto le stelle».
Un ringraziamento particolare va al Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, che mette a disposizione la sede, e al suo Comandante, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi che dichiara: «L’ambizione dell’Esercito, e in generale delle Forze Armate, è quella di continuare a mantenersi una risorsa per il Paese. Con un ruolo flessibile e vicino alla Società, nei confronti della quale saper interpretare – anche con creatività – i diversi modi in cui poter contribuire alla difesa di quella straordinaria cultura che rappresenta uno dei tratti distintivi degli italiani, una ricchezza inestimabile su cui continuare a investire per il futuro. Naturale, dunque, che la Difesa si schieri, per il tramite della Scuola di Applicazione, a sostegno delle attività artistiche del Teatro Regio di Torino, con l’orgoglio di contribuire a diffondere sentimenti di serena normalità, di elevazione sociale ed intellettuale, di comune linguaggio tra i popoli. Sentimenti che sono parte integrante dei valori e degli ideali che in questo Palazzo, dal 1739, ispirano la formazione dei nostri Ufficiali, il futuro del nostro Esercito: l’Esercito degli Italiani».
Il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin afferma: «Sono molto felice di intraprendere il mio percorso alla guida del Teatro in occasione del Regio Opera Festival; avrò così una preziosa opportunità per conoscere il pubblico del Regio in questa bellissima sede; avrò inoltre la chance di esplorare la città e di viverla in modo nuovo e aperto. Lo spettacolo dal vivo è condivisione, partecipazione, sicurezza, fiducia, basi fondanti del sentirsi parte di una comunità, e questa è anche la mia visione di un Teatro che si apre al territorio e che si mette al servizio della collettività. Voglio ringraziare le Istituzioni che continuano a credere nel Teatro Regio e lo accompagnano, i Soci Fondatori, gli sponsor, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare il Festival, il Ministero della Difesa, il Ministero della Cultura, la Città di Torino che riconoscono il valore sociale e culturale di questa iniziativa, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, l’Agenzia del Demanio Direzione Generale Piemonte e Valle d’Aosta e lo Stato Maggiore della Difesa».
«Forte della positiva esperienza dell’anno scorso, ho messo a punto un programma piacevole e popolare, con l’intento di riconquistare o di far nascere la passione per l’opera, capace di mettere in risalto le qualità delle compagini artistiche del Regio, cui si affiancano interpreti giovani e di talento che riusciranno ad aggiungere freschezza e brio a opere immortali; un cartellone pensato per la gioia di stare all’aperto e ascoltare grande musica dal vivo. Le quattro opere in programma sono allestimenti “Made in Regio” che, ancora una volta, mettono in risalto le grandi professionalità che abbiamo nel nostro Teatro», così Sebastian F. Schwarz, Direttore artistico del Teatro Regio, che aggiunge: «la seconda metà dell’800 è la grande protagonista dell’estate 2022 con tre opere note al grande pubblico e un nuovo allestimento che farà scoprire una “chicca” di Nicola De Giosa. Accanto alle opere, tre grandi concerti, una lezione aperta di avvicinamento al canto corale e, a settembre, due straordinari appuntamenti con la danza».
Dopo il successo della prima edizione, anche quest’anno sono in vendita le card a prezzi particolarmente favorevoli, card che possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo. Un modo per condividere con gli amici o con la famiglia il piacere di uno spettacolo all’aperto. Per gli under 30, inoltre, prezzi mai così convenienti.
Per coinvolgere i Millennials e la Generazione Z, il Teatro Regio, in collaborazione con IED – Istituto Europeo di Design, ha deciso di realizzare una innovativa campagna digitale, oltre che sui canali Facebook, Instagram e You Tube, il Teatro è quindi su una celebre App di dating.
Il Regio è il primo teatro d’opera al mondo su Tinder, dove compaiono profili con cui interagire. Durante il Festival, racconteremo con un appeal ironico, provocatorio e coinvolgente, attraverso video “Reel”, brevissimi racconti animati delle opere, meme e storie interattive il mondo del teatro e dell’opera. «Attraverso gli sguardi e le sensibilità dei nostri studenti ed ex studenti, il progetto ha saputo esplorare nuovi modi comunicativi e linguaggi del contemporaneo, in questa iniziativa cha ha messo insieme formazione, tradizione e creatività» dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino. «La sede di Torino dell’Istituto Europeo di Design ringrazia il Teatro Regio per questa interessante e profonda collaborazione, che ha nuovamente avvicinato l’Istituto ad un’Istituzione importante del nostro territorio».
Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni inaugura il Regio Opera Festival martedì 7 giugno, recite anche il 9 e l’11 sempre alle ore 21. Il testo di Giovanni Verga, dramma della gelosia che racconta anche di una cultura e di un territorio, fu messa in musica nel 1890, segnando la storia dell’opera e l’apertura di una nuova pagina del teatro musicale, quella verso un’espressione sonora della narrazione e delle passioni, che solo forzatamente possiamo limitare alla definizione di Verismo. La messa in scena è di Anna Maria Bruzzese; le scene e i costumi sono di Paolo Ventura, il poliedrico artista milanese che ha rivoluzionato la fotografia contemporanea. Il maestro Francesco Ivan Ciampa dirige Orchestra e Coro del Regio, quest’ultimo istruito da Andrea Secchi. Nel cast: Santuzza è Anastasia Boldyreva, tra i maggiori mezzosoprani della sua generazione; si è affermata sulla scena operistica internazionale collaborando con direttori d’orchestra del calibro di Zubin Mehta, Gianandrea Noseda, Michele Mariotti, Daniel Oren, Pinchas Steinberg, Gianluigi Gelmetti, Bernard de Billy e Donato Renzetti. Ha iniziato gli studi di canto con Igor Chernov, poi proseguiti al Conservatorio Čaikovskij di Mosca. Si è specializzata sotto la guida di Bernadette Manca di Nissa. Compare Turiddu è Stefano La Colla: tenore nato a Torino da famiglia siciliana, si è diplomato al Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno; in seguito ha studiato e si è perfezionato con Magda Olivero, Katia Ricciarelli, Luciana Serra e Carlo Meliciani. Ha vinto il primo premio al concorso Voci Pucciniane di Torre del Lago. Durante la sua carriera è stato acclamato nei più importanti teatri italiani e internazionali. Nel ruolo di Alfio è Misha Kiria, il baritono georgiano che torna al Regio Opera Festival dopo la bella prova della scorsa estate nei Pagliacci. Completano il cast: Agostina Smimmero (Lucia) e Valeria Girardello (Lola). L’allestimento è del Teatro Regio, le luci di Lorenzo Maletto.
Nell’ambito della 28a edizione della Festa della Musica, lunedì 20 giugno alle ore 18 l’appuntamento è dedicato ai bambini e ragazzi e alle loro famiglie con l’Open Day Voci bianche a ingresso gratuito, che vedrà sul palcoscenico il Coro di voci bianche del Teatro Regio e gli allievi dei corsi di Laboratorio e Disciplina corale della Scuola di Canto per voci bianche i quali, istruiti dal maestro Claudio Fenoglio, saranno impegnati in una lezione aperta per far conoscere le proprie attività; in programma, brani di Benjamin Britten e Bob Chilcott. In questi due anni di pandemia, il Coro di voci bianche del Regio non ha mai interrotto la propria attività; con impegno e dedizione, il Regio e il Maestro Fenoglio hanno portato avanti, anche a distanza, il lavoro di formazione, il percorso di studio, ma soprattutto l’idea che il canto corale sia un gioco di squadra, un modo di crescere e di affrontare insieme sfide e paure. Martedì 21, giovedì 23 e domenica 26 giugno ore 21 andrà in scena un altro capolavoro: Carmen di Georges Bizet. Sul podio il direttore Sesto Quatrini alla guida di Orchestra e Coro del Regio, istruito dal Maestro Andrea Secchi, e i protagonisti Ketevan Kemoklidze nel ruolo del titolo, Jean-François Borras (Don José), Giuliana Gianfaldoni (Micaëla), Zoltán Nagy (Escamillo). L’allestimento del Regio ha la regia di Paolo Vettori, le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto. Questa versione di Carmen prevede la figura del narratore, l’attore Yuri D’Agostino. L’adattamento e i testi narrati sono a cura di Sebastian F. Schwarz, che descrive così l’idea: «Dopo il grande successo della Butterfly, andata in scena lo scorso anno, ho deciso di riproporre l’esperienza del racconto di uno dei più grandi capolavori della storia dell’opera e per questo ho rinnovato l’invito all’attore-narratore Yuri D’Agostino, che vestirà i panni del compositore Bizet. Spesso mi hanno detto che l’opera è difficile, persino noiosa. Mi è capitato più volte di sentirmi chiedere quale sia l’utilità, l’attualità di questa forma d’arte. So che spesso è una domanda provocatoria, ma sono convinto che se si è disposti ad accettare la “sfida”, non è difficile dimostrare quanto l’opera lirica, e le vicende in essa narrate, possano essere vicine alla vita di tutti noi. Occorre fornire elementi che siano comprensibili al più vasto e variegato pubblico, occorre sapersi rivolgere a tutti, sia agli appassionati sia a chi decide di approcciarsi all’opera per la prima volta. Abbiamo sperimentato la scorsa estate quanto sia utile fornire brevi raccordi narrati per rendere più accessibile e vicino all’esperienza quotidiana degli spettatori un titolo che sembra lontano e avulso dalla realtà. E, si sa, la conoscenza è il primo passo verso la valorizzazione e l’apprezzamento di un’opera d’arte».

Martedì 5, giovedì 7 e domenica 10 luglio ore 21 presenteremo un altro capolavoro del melodramma italiano, Tosca di Giacomo Puccini. Il maestro Stefano Ranzani dirigerà Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Regio, istruiti rispettivamente da Andrea Secchi e Claudio Fenoglio. Il cast vedrà nel ruolo della protagonista la grandissima Maria Agresta; accanto a lei Giorgio Berrugi nel ruolo di Cavaradossi ed Elchin Azizov in quello di Scarpia. Completano il cast: Donato Di Gioia (il sagrestano), Enzo Peroni (Spoletta) ed Enrico Di Geronimo (Cesare Angelotti). La regia del nuovo allestimento del Regio è firmata da Vittorio Borrelli, le scene sono di Claudia Boasso, i costumi a cura di Laura Viglione e le luci di Christian Zucaro.
A metà luglio, venerdì 15 alle ore 21, torna a dirigere l’Orchestra del Regio il maestro Juraj Valčuha, uno dei più importanti direttori d’orchestra del panorama internazionale e Premio Abbiati 2018. Ritmi struggenti, intensi e romantici per un programma che spazia dalla musica da film, con Nino Rota e Leonard Bernstein, ai grandi compositori che hanno scritto per il balletto come Sergej Prokof’ev e Maurice Ravel.
In mezzo ai titoli del grande repertorio, a luglio, il 26, 28 e 30 ore 21, tornano l’opera buffa e il regista Mariano Bauduin (che la scorsa estate ci ha fatto scoprire e sorridere con La serva padrona e Pimpinone), che firma la regia di uno degli ultimi grandi successi della storia del genere buffo: Don Checco di Nicola De Giosa. Una macchina teatrale perfetta, che attinge ai meccanismi dell’alta scuola napoletana e a una comicità di respiro europeo. Scopriremo come “una certa sfacciataggine sia necessaria per cavarsela nella vita”. Il maestro Francesco Ommassini dirige l’Orchestra, il Coro del Regio e i protagonisti Domenico Colaianni (Don Checco), Carmine Monaco (Bartolaccio), Michela Antenucci (Fiorina), David Ferri Durà (Carletto), Vladimir Sazdovski (Roberto) e Francesco Auriemma (Succhiello Scorticone). Il nuovo allestimento del Regio – in coproduzione con la Provincia di Lecce – ha le scene di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Lorenzo Maletto.
Venerdì 29 luglio ore 21 il Coro del Teatro Regio, diretto dal maestro Andrea Secchi, ci farà assaporare la magia del canto corale grazie a un programma che spazia dalla poesia tedesca ai canti ispirati ai Veda indiani, dalle atmosfere fatate alle sonorità dell’Est, con composizioni di raro ascolto di Johannes Brahms, Gustav Holst, Léo Delibes e Sergej Rachmaninov. AL pianoforte il maestro Paolo Grosa.
Venerdì 5 agosto ore 21 Fabio Biondi, direttore e violino solista, sarà sul podio dell’Orchestra e del Coro del Regio per un programma che comprende musiche di Giovanni Battista Viotti e Wolfgang Amadeus Mozart. Da una pagina virtuosistica che metterà in luce le doti di violinista del maestro Biondi, il Concerto n. 23 per violino e orchestra del compositore piemontese, al dramma mozartiano Thamos re d’Egitto. Un’occasione per ascoltare musica fuori dal consueto. Il maestro del coro è Andrea Secchi.
Dopo una breve pausa in agosto, si tornerà a settembre al Cortile di Palazzo Arsenale con una programmazione interamente dedicata alla danza, new entry per il palcoscenico del Regio Opera Festival.

Giovedì 8 e sabato 10 settembre ore 20 avremo l’onore di ospitare Svetlana Zakharova, étoile del Bol’šoj e del Teatro alla Scala, amatissima dal pubblico, celebrata dalla critica e richiesta dai maggiori teatri al mondo, che si esibirà insieme al marito Vadim Repin, acclamato violinista e direttore d’orchestra, che dirigerà la nostra Orchestra. Nello spettacolo Pas de deux for Toes and Fingers, Repin interpreterà assoli di incredibile virtuosismo, alcuni dei quali vedranno la danza della Zakharova fondersi elegantemente con la musica. Accanto alla “prima ballerina assoluta”, alcuni noti protagonisti del balletto internazionale: da Mikhail Lobukhin a Denis Savi, da Vjačeslav Lopatin a Jacopo Tissi, impegnati in coreografie di Marius Petipa e Asami Maki, Mauro Bigonzetti, Motoko Hirayama, Mikhail Fokine e Johan Kobborg su musiche di Paganini, Glazunov, Saint-Saëns, Händel, Frolov, Monteverdi, Massenet, Williams. Un mirabile spettacolo di danza e un meraviglioso concerto: un’occasione unica per godere della grande musica e delle stelle internazionali del balletto.
Il secondo appuntamento di settembre, che chiuderà il Festival mercoledì 14, giovedì 15 e sabato 17 alle ore 20, è con il Béjart Ballet Lausanne. In apertura di serata, la prima nazionale di Alors on danse…! su musiche di György Ligeti, John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan e coreografia di Gil Roman, Direttore artistico della compagnia, che così descrive la sua ultima creazione: «In questo periodo travagliato abbiamo desiderato la leggerezza. Ho quindi composto una serie di coreografie, articolate attorno alla tecnica classica, che non hanno altro soggetto che il piacere della danza. A seguire, due celeberrimi balletti con la coreografia di Maurice Béjart: L’uccello di fuoco, sulla suite orchestrale di Igor Stravinskij e Boléro su musica di Maurice Ravel. Nella prima coreografia Maurice Béjart nutre, alimenta e rivoluziona questo grande classico del ‘900, come egli stesso affermò, «ritrovando i due elementi choc che furono alla base della creazione: Stravinskij musicista russo, Stravinskij musicista rivoluzionario. L’Uccello di fuoco, fiammante Fenice che risorge, come il Poeta/Rivoluzionario e le idee che non muoiono mai». Su Boléro tutto sembra essere già stato detto, di come Ravel lo compose nel 1928 su commissione di Ida Rubinstein, del debutto béjartiano nel 1961 a Bruxelles, delle star che hanno fortemente voluto interpretarlo e che l’hanno reso famoso arricchendolo con il proprio tocco personale: «In un lavoro coreografico il ballerino conta molto di più della coreografia. È il corpo del ballerino a essere il vero autore dell’opera. Ho detto spesso che la coreografia si fa in due, come l’amore» (Maurice Béjart, La Stampa, 1985). Forse quel che vale la pena aggiungere è l’emozione che si legge nei commenti: se si cerca questo titolo su YouTube, in tutte le lingue del mondo è espressa l’emozione per uno spettacolo unico, appassionante, commovente, da brivido… uno spettacolo che deve essere visto.
L’Impegno del Regio prosegue, si rafforza e si struttura. Il progetto prevede di sostenere attività specifiche promosse da enti senza scopo di lucro che operano sul territorio della Regione Piemonte e della Valle d’Aosta. In particolare, il contributo va a progetti di promozione e integrazione sociale, di supporto alle fasce più deboli, di inclusione e autonomia delle persone disabili, di impegno nell’emergenza sanitaria e di tutela ambientale. Parte dell’incasso di tre prove generali del Regio Opera Festival andranno a sostenere tre Associazioni e altrettante specifici progetti. Il 5 giugno, la prova generale di Cavalleria rusticana sarà dedicata al Fondo Alberto e Angelica Musy istituito presso l’Ufficio Pio Compagnia San Paolo di Torino, per progetti di formazione e di reinserimento sociale dei detenuti attraverso la formazione universitaria e il lavoro; il 19 giugno Carmen sarà dedicata ad AU.DI.DO. – OdV di Alpignano per il progetto “Svoltiamo Pagina”, che prevede il recupero e il riutilizzo di libri destinati al macero e il sostegno all’Associazione Autogestione Diversamente Dotati, per stimolare le abilità in un contesto nuovo, attivo e in completa sicurezza. Infine il 3 luglio Tosca sarà dedicata al Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione onlus, comitato provinciale di Torino, per attività di supporto didattico e di rafforzamento degli apprendimenti dedicati ai bambini della scuola primaria che appartengono a nuclei familiari in condizione di fragilità, residenti in quartieri periferici di Torino.
Gli abiti dell’Orchestra, del Coro e dei tecnici del Teatro Regio sono stati realizzati da Modit Group.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
Prezzi dei biglietti
Opere | Cavalleria rusticana, Tosca, Don Checco e Carmen: € 30 – 40 – 50
Balletti | Svetlana Zakharova & Vadim Repin e Béjart Ballet Lausanne: € 20 – 30 – 40 Concerti | 15 luglio, 29 luglio e 5 agosto: € 10 – 15
Per gli abbonati alla Stagione 2022 e per i gruppi di almeno 20 persone: sconto del 10%
Prezzi delle card
6 spettacoli: € 120 (per gli abbonati alla Stagione 2022: € 100)

4 spettacoli: € 80
Le card possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo
Under 30
Per gli under 30, prezzi mai così convenienti:
biglietti per le opere e i balletti a € 15 (posto unico); per i concerti: € 8; Card a 4 spettacoli: € 40
Biglietteria
Piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241 e 011.8815.242 – biglietteria@teatroregio.torino.it Orario di apertura: da lunedì a sabato 13-18.30; domenica 10-14
Un’ora prima degli spettacoli è aperta la Biglietteria presso il Cortile di Palazzo Arsenale

Il Poli promuove un manifesto sull’elettrificazione e la decarbonizzazione

Il Politecnico di Torino, insieme a UU Uppsala University, Vrije Universiteit Brussels VUB e Warsaw University of Technology WUT, ha organizzato un evento dedicato ai giovani scienziati europei, con l’obiettivo di creare un manifesto sull’elettrificazione e la decarbonizzazione

La comunità BATTERY 2030+ (large research initiative battery2030.eu) ha organizzato oggi un evento internazionale per coinvolgere i giovani di tutta Europa nell’importante e aperta discussione sul futuro delle batterie in Europa, nell’ambito della elettrificazione e della decarbonizzazione dell’Europa entro il 2050. La realizzazione di questo obiettivo passa dallo sviluppo e dagli avanzamenti della ricerca nell’ambito delle batterie e il progetto BATTERY 2030+ fa incontrare i più importanti stakeholder nel campo della ricerca e sviluppo sulle batterie, lavorando ad azioni concrete per supportare l’implementazione dello European Green Deal, degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, della European Action on Batteries e dello European SET-plan.

In questo contesto, l’evento di oggi – organizzato dal Politecnico di Torino insieme agli Atenei UU-Uppsala University, Vrije Universiteit Brussels-VUB e Warsaw University of Technology-WUT –  ha avuto l’obiettivo di coinvolgere giovani scienziati dando loro la possibilità di esprimere le loro idee sul futuro panorama della ricerca sulle batterie, fornendo input per la futura roadmap di BATTERY 2030+. I partecipanti sono stati selezionati in modo da raccogliere un’ampia gamma di competenze, sia all’interno che all’esterno del settore delle batterie e tenendo in considerazione la parità di genere.

L’evento si è svolto contemporaneamente nelle quattro Università europee coinvolte, collegate in diretta via web per consentire discussioni aperte. Al Politecnico i giovani ricercatori si sono ritrovati presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino. Il workshop è stato ideato per promuovere la nuova generazione di scienziati con idee di ricerca e innovazione dall’impatto dirompente. I partecipanti selezionati sono stati stimolati dagli speech di noti personaggi del settore, trasmessi simultaneamente nelle quattro sedi.

I partecipanti hanno discusso sul futuro dell’ambito batterie in Europa con altri giovani provenienti da Paesi e contesti diversi – esperti di batterie, ingegneri, chimici, medici, economisti, dottori in medicina, persone con tutte le specializzazioni umanistiche – e a fine giornata hanno condiviso i risultati dei tavoli di lavoro con i colleghi e le colleghe degli altri Atenei. Questo porterà alla creazione di un Manifesto che sarà pubblicato su sito di Battery2030+, allo scopo di creare un fondamento per governare i grandi sviluppi e le innovazioni di questo settore decisivo per il futuro vicino e lontano dell’Europa, con grande impatto su economia e società.

Il cibo sui media racconta la guerra

VII edizione Festival del Giornalismo Alimentare Torino, Centro Congressi Lingotto, via Nizza 280

Presentati i due rapporti sull’informazione alimentare sui media di Eco della Stampa e Istituto Piepoli con la metanalisi dell’Università Bicocca

Alla VII edizione del Festival del Giornalismo Alimentare sono stati presentati due importanti report su media&food: il rapporto che misura quanto si parli di cibo nei media italiani nel 2022 (che ha monitorato oltre 25.000 testate fra stampa, web, radio e televisione) curato da L’Eco della Stampa e la nuova indagine “Il Cibo e l’Alimentazione” realizzata dell’Istituto Piepoli per comprendere la reale opinione degli italiani riguardo alle stesse tematiche presentate sui media svolta su un campione rappresentativo di 500 italiani a un mese dallo scoppio del conflitto russo-ucraino.
Guerra e caro cibo: gli aumenti spaventano
Fra i primi dati presentati spicca l’impennata (circa +50%) della presenza del cibo sui media a partire da marzo 2022, in concomitanza con lo scoppio della guerra alle porte dell’Europa. Dalla metanalisi del report effettuata dal Master “Cibo&Società” dell’Università Milano Bicocca viene fuori un netto cambiamento dei temi legati al racconto del cibo: adesso il food si accompagna a questioni geopolitiche ed energetiche e molto meno a notizie di taglio domestico o lifestyle. Motivo per cui hanno iniziato a scrivere di cibo molti giornalisti non di settore: nella classifica dei più attivi, in vetta spicca la vice direttrice del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini. E se è l’olio il cibo che ha visto aumentare di più il prezzo, sono però pane e pasta gli alimenti che hanno colpito di più le finanze familiari degli italiani (ma più al sud che al nord).
Diete e salute
Evidente il calo su tutti i media dei vari tipi di dieta: l’unica che resiste è quella mediterranea, di cui si parlava molto già dallo scoppio della pandemia mentre quella che più ricorre connessa a parole come “malattia” e “disturbo” è quella chetogenica. Fra le principali patologie legate al cibo quelle che più preoccupano sono obesità e abuso di alcol (fenomeno quest’ultimo temuto molto meno dai giovani rispetto agli over 55). Un timore che riflette un problema reale: il 53% delle donne italiane sono in sovrappeso anche se la problematica più grossa è quella che riguarda i bambini italiani, i più obesi d’Europa. Altri disturbi dell’alimentazione come anoressia e bulimia, in forte aumento dallo scoppio della pandemia, fanno invece meno notizia, trovando molto meno spazio sui giornali.

Eventi e turismo enogastronomico
Il Piemonte è la regione più citata sui media che trattano di cibo e alimentazione nonostante siano Toscana, Sicilia e Puglia le tre mete preferite per una settimana enogastronomica. Interessante notare come Trentino e Campania siano appaiate.

 

Masters of Magic World Tour 2022 fa il pieno con 4 sold out

La XX edizione prosegue dal 2 al 5 giugno alla Reggia di Venaria  e dal 10 al 12 giugno a Torino Comics

4 sold out, 6000 spettatori e 1800 maghi provenienti da tutto il mondo

100 ore di magia dal vivo e i migliori illusionisti del pianeta in scena al Gran Gala Show. 

Attese 20.000 presenze tra tutti gli eventi diffusi 

 

Alla sua XX edizione, Masters of Magic World Tour 2022 fa il pieno con 4 sold out, pari a 6000 spettatori, per lo spettacolo del Gran Gala Show andato in scena al Teatro Alfieri il 28 e il 29 maggio. Un’edizione speciale per il ventesimo anno del più importante evento di magia al mondo che è tornato finalmente dal vivo a Torino, senza contare le oltre 100 ore di magia e gli incanti di 1800 maghi presenti alla Convention ospitata al Mastio della Cittadella dal 26 al 29 maggio. 

 

Ma non solo, perché Masters of Magic World Tour non finisce qui e prosegue alla Reggia di Venaria con il Campionato Mondiale di Street Magic dal 2 al 5 giugno e con la Magic School ospite di Torino Comics, dal 10 al 12 giugno. Un festival diffuso per cui  si attendono 20.000 presenze, tra gli appassionati di magia che hanno già assistito alle performance dello scorsa settimana e coloro che parteciperanno agli appuntamenti di giugno.

 

Torino Capitale mondiale della magia prosegue quindi con un ricco calendario di eventi in programma alla Reggia di Venaria, a partire da giovedì 2 fino a domenica 5 giugno, incantando il pubblico nei giardini della residenza sabauda. Un pubblico che potrà assistere agli spettacoli più straordinari e scoprire i talenti della street magic, i segreti di nuove illusioni e personaggi che sfidano le più severe leggi della natura, vivendo mille diverse emozioni, attraverso il racconto del gioco e della magia. 

 

Passeggiando tra i giardini fioriti della Reggia si potranno ammirare i prestigi dei concorrenti in gara al Campionato del Mondo di Street Magic: una sfida all’ultima “magia”, seguita da una giuria ufficiale, che decreterà il nuovo Campione del Mondo. 

La finalissima si terrà domenica 5 giugno alle ore 18 nella Corte d’Onore della Reggia. 

 

Ogni giorno, inoltre, grandi e piccini potranno raggiungere il Magic Corner e godersi l’emozione di un prestigio one-to-one, oltre a mettere alla prova le proprie capacità visitando il Museo delle Illusioni Ottiche in compagnia del Mago Fax. Uno spazio a cielo aperto e interattivo dove toccare con mano la più grande collezione del mondo di illusioni ottiche, partire alla scoperta di affascinanti segreti sul funzionamento della nostra mente e scattare delle foto impossibili. 

Infine, i più giovani potranno sperimentare anche l’arte del riciclo in maniera originale partecipando alla Eco Magic School. Insieme ai maestri di Masters of Magic impareranno a riutilizzare il materiale da recuperare per costruire un trucco di magia e metterlo in scena. Un’esperienza divertente e formativa all’insegna della magia e della sostenibilità!

 

Al tema del gioco sono dedicate le mostre e le attività culturali della Reggia di Venaria nel 2022, non solo per i rimandi storici di una residenza che era per antonomasia luogo del loisir, del divertimento e dei momenti ludici dei sovrani, ma anche per uno sguardo puntato sul presente col desiderio di tutti di dedicarsi anche a momenti di spensieratezza. 

Il gioco nelle sue varie manifestazioni è infatti il filo conduttore della proposta culturale articolata in un calendario di attività realizzate ad hoc, tra cui spiccano i Campionati Mondiali di Street Magic.

 

Questa XX edizione del Masters of Magic World Tour 2022 ha inoltre voluto attivare per l’edizione 2022 una collaborazione speciale con Torino Comics, il cui tema sarà appunto la magia con “We believe in magic” in programma al Lingotto Fiere dal 10 al 12 giugno 2022.

 

I Maestri di Masters of Magic saranno presenti con una vera e propria Magic School ispirata a Harry Potter, a cui possono iscriversi e partecipare appassionati di ogni età. Un evento unico e assolutamente speciale nel suo genere, dove Masters of Magic allestirà tantissime attività, fra lezioni di magia ed animazioni che si terranno per l’occasione nella tre giorni di evento, che vedrà la partecipazione di Walter Rolfo, Presidente e fondatore di Masters of Magic. (https://torinocomics.com/)

 

Nasce da qui un’importante collaborazione con il territorio che proseguirà nei prossimi anni, come è da sempre nella tradizione di Masters of Magic che, anno dopo anno, cresce nell’ottica di attivare sempre nuove collaborazioni e relazioni con tutto  il territorio di Torino e Piemonte.

 

Masters of Magic World Tour 2022 è realizzato anche grazie al supporto di Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Turismo Torino e Provincia, e gli sponsor IREN e Queencar.

 

 

I TROFEI VINTI

 

Masters of Magic è da sempre foriera di nuovi giovani talenti che nel corso della manifestazione hanno occasione di dimostrare le proprie abilità. 

 

Ad aggiudicarsi quest’anno il prestigioso premio internazionale FISM Victor Balli, fra i più importanti riconoscimenti al mondo, è stato il giovane torinese Filiberto Selvi con il suo numero “The Violin Act”, già campione italiano a soli 17 anni.

Al secondo posto il francese Adrien Quillien, e al terzo posto il manipolatore Francesco della Bona.

 

Altro concorso del Festival è il Campionato Italiano di magia: i concorrenti, dopo esser stati selezionati durante l’anno in tutte le città d’Italia si sono infine sfidati nel Gran Finale presentando i loro incanti davanti a una giuria composta da grandi personalità del mondo della magia e membri della Fédération Internationale des Sociétés Magiques. 

 

Vincitore del titolo di Campione Italiano di Magia è Tiziano Cellai, mago toscano dallo stile curato e originale ispirato al mondo del fantasy, che ha sconfitto i migliori concorrenti grazie a una performance che ha convinto ed emozionato davvero tutto il pubblico. A salire con lui sul podio Leonardo Panetti, l’illusionista reatino ed Erik Baron, altro giovane talento piemontese.

Premio speciale della Giuria ad Andrea Sestieri.

 

Tra gli altri importanti premi che sono stati assegnati nei giorni del Masters of Magic World Tour 2022, da ricordare anche il prestigioso riconoscimento “Grolla d’Oro”, che consacra i migliori artisti dell’illusione al mondo, e che quest’anno è stato assegnato a Richard Wiseman, ospite a Torino venerdì 27 maggio, e Alessandro Marrazzo, regista e show designer del Gran Gala.

 

 

 

BIOGRAFIE

 

WALTER ROLFO

PRODUTTORE E DIRETTORE ARTISTICO

Ingegnere, coach ed esperto in processi percettivi. Professore all’Università di Torino e al Politecnico di Torino, è stato relatore al TedxRoma e speaker al WIRED Next Fest. È uno dei più importanti studiosi di psicologia applicata alla ricerca della felicità oltre ad essere uno dei massimi esperti al mondo di illusionismo. Autore, conduttore e produttore televisivo per Rai, Mediaset e Sky con più di mille trasmissioni all’attivo. È fondatore e CEO di Masters of Magic, multinazionale worldwide leader per eventi live e tv legati alla magia. Ha ricevuto numerosi e importanti premi internazionali e detiene 5 Guinness World Records legati alla magia. È l’autore del best-seller L’arte di realizzare l’impossibile edito da Sperling&Kupfer. Da anni insegna le strategie di felicità per supportare le aziende e i loro leader, nel raggiungimento degli obiettivi strategici, attraverso la creazione di squadre efficienti, motivate e felici. È consulente di varie multinazionali.

 

ALESSANDRO MARRAZZO

REGISTA E SHOW DESIGNER

Alessandro Marrazzo è regista, scenografo, show designer, lighting designer, sceneggiatore ed autore televisivo. È una delle grandi eccellenze nazionali: ha portato il genio creativo italiano nel mondo, ideando film, musical, grandi recital comici, opere liriche e pièces teatrali di notevole spessore e rinomanza. Il suo percorso formativo lo ha fatto diventare uno degli scenografi cinematografici più importanti del panorama internazionale (vincitore nel 2006 del premio come miglior scenografo ASC CINECITTÀ STUDIOS CHIOMA DI BERENICE). Regista di spot pubblicitari e di trasmissioni per le principali reti televisive nazionali (RAI e MEDIASET) ed europee. L’originalità del suo approccio, unico al mondo, che consiste nel creare e dirigere opere nella loro globalità, e la sua eccellente poliedricità, lo portano ad essere uno degli show-designer più ambiti e ricercati, in tutti gli ambiti dello spettacolo. 

Sito ufficiale: www.alessandromarrazzo.com

 

 

 

 

INFORMAZIONI UTILI AL PUBBLICO

 

 

MASTERS OF MAGIC ALLA REGGIA DI VENARIA

Giardini della Reggia di Venaria

2-5 giugno

Acquisto del biglietto per i Giardini della Reggia di Venaria in biglietteria o sul sito ufficiale.

 

Al Festival Internazionale dell’Economia partecipa il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo

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Dal 31 maggio a 4 giugno ingresso gratuito al Museo (via San Francesco d’Assisi 8/a – Torino)

 

Attività per scuole e famiglie con nuovi e originali laboratori e percorsi di visita

 

 

Torino, 27 maggio 2022 – In occasione del Festival Internazionale dell’Economia il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, museo unico nel suo genere dedicato all’educazione finanziaria a Torino, sarà aperto con ingresso gratuito dal 31 maggio al 4 giugno e offrirà originali iniziative rivolte a giovani e adulti che hanno come sempre l’obiettivo di affrontare il tema della gestione del denaro in maniera semplice e divertente, ma anche con un approccio digitale e multimediale. Nel pomeriggio di venerdì 3 giugno saranno inoltre disponibili per tutto il pubblico visite guidate gratuite su prenotazione dalle 16 alle 18 (inizio ultima visita, durata 1 ora circa.)

 

Il Museo del Risparmio ha inoltre programmato alcune iniziative rivolte specificamente alle scuole primarie e secondarie di I e II grado. Si incomincia lunedì 30 maggio con il nuovo laboratorio “INFO-mania. Scegli l’informazione economica giusta” ideato per sensibilizzare le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado sull’importanza di esaminare correttamente e comprendere le informazioni, con particolare attenzione a quelle di carattere economico-finanziario. Nella società dell’informazione, in un’epoca caratterizzata dall’infodemia, le persone sono continuamente raggiunte da notizie che arrivano dalle fonti più disparate. Saperle interpretare e utilizzare correttamente è diventata una delle competenze fondamentali di un buon cittadino. L’obiettivo del laboratorio è proprio quello di insegnare a valutare criticamente le informazioni e far comprendere i rischi che derivano dal prendere decisioni sulla base di notizie inesatte. (Orari laboratorio 9.30 oppure 11.30, durata 90 minuti).

 

Martedì 31 maggio è in programma il percorso “Storie di salvadanai”, riservato alle scuole primarie, che si pone l’obiettivo di spiegare il risparmio attraverso la presentazione della straordinaria collezione di salvadanai ospitata al Museo. La prima parte della visita speciale si svolge nella Sala Sperimentare del Museo, dove i bambini avranno modo di scoprire la storia e le origini del salvadanaio. Al termine, il gruppo si sposterà nella Sala Risparmiare per ammirare i 450 salvadanai esposti e scoprire le storie interessanti che si celano dietro alcuni pezzi. Molti dei salvadanai sono particolarmente indicati per approfondire i temi incontrati lungo il percorso museale e utili a stimolare uno scambio di riflessioni sul significato e l’importanza del risparmio. (Orario visita dalle 10 alle 16, durata 45 minuti).

 

Infine, per tutta la giornata di venerdì 3 giugno, sono in programma visite guidate gratuite al Museo realizzate ad hoc per le scolaresche dal titolo “Risparmio, moneta, strumenti finanziari…scopri i Percorsi del MdR!

Il docente può scegliere quale percorso approfondire fra quelli disponibili al seguente link:  https://www.museodelrisparmio.it/percorsi-didattici/. Sono disponibili turni ogni 30 minuti a partire dalle 9.00 e fino alle 18.00.

Per tutte le iniziative l’ingresso è gratuito e la prenotazione obbligatoria inviando una mail a:  prenotazionimdr@civita.art

 

Mercoledì 1° giugno si svolgerà anche la premiazione dell’Eco- Quiz, uno speciale quiz sulla cittadinanza economica per le scuole secondarie di I grado promosso dal Museo del Risparmio e dall’I.C. Toscanini di Parma nell’ambito della X^ edizione del Concorso EconoMia 2022 realizzato in occasione del Festival Internazionale dell’Economia. Alle tre manche dell’Eco-quiz hanno partecipato più di 2000 studenti da tutta Italia; ai vincitori, la classe seconda D della scuola secondaria statale di primo grado G. Merliano – Tansillo di Nola (NA), verrà dedicato uno speciale evento di premiazione.

 

Per maggiori informazioni: https://www.museodelrisparmio.it/.