Cosa succede in città- Pagina 176

Domani il quarto concerto per il decennale dell’Orchestra Polledro

 Martedì 13 giugno prossimo al teatro Vittoria 

 

L’Orchestra Polledro prosegue i festeggiamenti per i primi dieci anni di attività 2012-2020 con il quarto concerto, per la direzione di Federico Bisio, in programma al teatro Vittoria in via Gramsci 4, martedì 13 giugno.

Il programma del concerto prevede di Luigi Boccherini l’esecuzione della Sinfonia dall’Opera la Clementina, la Sinfonia in Si bemolle maggiore P.51 di Michael Haydn e, infine, la Sinfonia n. 26 in do minore Op. 41 G 519 di Luigi Boccherini.

Il quarto concerto del decennale è dedicato esclusivamente alle forme sinfoniche, sviluppate da autori di importanza internazionale, a completamento del grande repertorio classico di Franz Joseph Haydn e Mozart.

La Clementina è una zarzuela, ovvero un’opera giocosa di ambientazione spagnola, in due atti scritta da Luigi Boccherini su libretto di Ramon de la Cruz. La sua prima rappresentazione ebbe luogo nel 1786 al Palazzo Puerta de la Vega di Madrid.

La Clementina è l’unico lavoro teatrale completo di Boccherini, scritta quando stava finendo il periodo della zarzuela e, all’inizio dell’Ottocento, veniva già dimenticata in favore dell’opera italiana.

Ramon de la Cruz, librettista della Clementina, aveva tentato di introdurre innovazioni nel genere, aggiungendo elementi più folcloristici e popolari ad argomenti puramente mitologici.

Questo lavoro, la cui musica è allegra e orientata al comico, con qualche incursione nel patetico, usato nella descrizione dell’amore non corrisposto, fu commissionato dalla duchessa-contessa Osuna-Benavente, una mecenate amante di arti e musica, che vantava una sua piccola orchestra e sotto la cui protezione lavorava de la Cruz. La prima rappresentazione avvenne probabilmente nel Palazzo della contessa, con cantanti non professionisti e Boccherini compose la musica in meno di un mese. Nel Novecento la Clementina fu riproposta a Venezia, al teatro La Fenice, a Monaco e in Spagna e, in anni più recenti, anche a Lucca nel 2005.

Boccherini, nato a Lucca il 19 febbraio 1743, terzo di sette figli, ebbe una vita difficile e movimentata, non troppo felice, nonostante la protezione di Bonaparte e un lungo servizio presso la Corte di Madrid.

Boccherini, comunque, secondo il critico Stephenson, fu compositore originale e il principale interprete dello stile drammatico nel campo della musica strumentale e anche concreatore della musica da camera.

Michael Haydn, fratello minore di Franz Joseph Haydn, era considerato un compositore di musica sacra migliore del fratello. Tra le molte Messe che scrisse, ricordiamo la Missa a due cori, nota anche come Missa Hispanica, composta nel 1786, un’opera eccezionale per Orchestra e solisti vocali, e il suo Requiem del 1771, che influenzò notevolmente il Requiem di Mozart del 1791.

La Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore (Perger 51) fu la prima composta da Michael Haydn a Salisburgo e che egli completò il 7 dicembre 1763.

Il tema principale del primo movimento presenta una struttura chiaramente delineata con un certo grado di raffinatezza ritmica e un alto livello di arte melodica. Fa poi apparizione un motivo derivato dal tema principale, un’apparizione discreta del basso nell’esposizione, che poi si sposta verso altri strumenti e tocca varie tonalità nella sezione dello sviluppo.

Il movimento in MI bemolle maggiore porta il titolo “La Confidenza”. I due fagotti hanno un ruolo da solisti e prendono il posto degli oboi e dei corni impiegati nel primo movimento. I vari strumenti dialogano in un tranquillo andante punteggiato da due brevi episodi di Allegretti in tempo danzante.

La Sinfonia si conclude con un rondò, contrassegnato da Allegro molto.

Di Luigi Boccherini verrà anche eseguita, nella parte finale del concerto, la Sinfonia op. 41 in do minore (G519), opera del gennaio 1788 e composta per il re di Prussia, ma non pubblicata durante la vita di Boccherini.

Il suo aspetto tempestoso la colloca nello stile musicale dello Sturm und Drang, che aveva ottenuto il suo apice qualche anno prima. Il secondo movimento della Sinfonia, una Pastorale in mi bemolle maggiore, emana la tranquillità di un ambiente di campagna. Il minuetto presenta tracce di carattere scherzoso. È presente la parte del basso di accompagnamento del tema principale di quattro misure del primo movimento.

Gli archi gravi e i fagotti presentano il tema, che passa poi come controparte nei primi violini nel primo oboe. Tutta la sinfonia risulta caratterizzata dalla presenza di elementi ciclici e ricorrenze all’interno dei loro movimenti. L’allegro finale, non da ultimo, possiede chiare affinità tematiche con l’ouverture della Clementina.

Sul podio il maestro Federico Bisio, direttore stabile dell’Orchestra. Primo oboe il maestro Carlo Romano, già primo oboe dell’Orchestra Nazionale della RAI.

Mara Martellotta

Ente organizzatore “Orchestra Giovanni Battista Polledro”

Sede operativa presso Cecchi Point, via Antonio Cecchi 17.

 

www.orchestrapolledro.eu

Biglietti anche in prevendita a 16 € presso ticket.it

La sera del concerto in vendita al teatro Vittoria a 20 €

Nanni Moretti debutta a teatro con un dittico di Natalia Ginzburg

Presentata la stagione 2023/2024 del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Al termine del suo doppio mandato di presidenza (la scadenza è nell’autunno), per Lamberto Vallarino Gancia è tempo di fare un bilancio degli otto anni trascorsi alla guida dello Stabile torinese. Quando mi sono insediato, nel 2015, lo Stabile era appena stato riconosciuto Teatro Nazionale. Si trattava quindi di consolidare la posizione di leadership nel ranking ministeriale, migliorando ulteriormente la nostra competitività e il nostro posizionamento. Grazie all’impegno e alla professionalità di tutto lo staff, nel corso di questi anni la produttività e gli artisti scritturati sono aumentati del 50%, la valutazione artistica è cresciuta sensibilmente, il pubblico in sede e in tournée ha superato le 200.000 presenze e di conseguenza il contributo ministeriale del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal vivo, già FUS, è passato da 2,6 a 3,5 milioni di euro: un risultato importante, raggiunto in modo progressivo ma costante, che riconosce il lavoro di grande qualità dei nostri artisti, l’eccellente capacità produttiva della struttura, l’efficienza gestionale e organizzativa della direzione. Nel corso del 2022 lo Stabile ha raggiunto i massimi storici per recite prodotte, alzate di sipario, ricavi delle vendite e delle prestazioni e premi della critica, mentre le graduatorie ministeriali recentemente pubblicate confermano il primo posto tra i Teatri Nazionali e i festival di danza, sia per punteggio artistico che per contributo; infine, la stagione che sta finendo farà registrare i più alti incassi al botteghino di sempre, ossia quasi 2,4 milioni di euro. Risultati rilevanti, dei quali vado molto fiero.”

Numeri di cui andare giustamente orgogliosi, l’affermazione sacrosanta di un forte lavoro di squadra, i risultanti allineati giorno dopo giorno che stanno lì a dire tante cose. Si fanno umidi gli occhi del direttore Filippo Fonsatti e la voce s’interrompe: “Ci mancherai Lamberto. Abbiamo lavorato insieme e benissimo, un medesimo ufficio, le nostre due scrivanie l’una di fronte all’altra, a comunicarci progetti e impressioni, a confrontarci in ogni momento.” La giornata sembrerebbe prendere i sentieri larmoyant degli addii, guai se non arrivasse l’umorismo del direttore artistico Valerio Binasco a stemperare quell’attimo che molto raramente siamo abituati a incrociare in una conferenza stampa di presentazione di una stagione: “Filippo, se mai ti metterai a piangere quando me ne andrò io, giuro che vengo lì e ti prendo a calci in culo!” E la sala del Gobetti cambia improvvisamente tono, si riempie di risate, in attesa dei titoli.

In una stagione in cui si riflettono filosoficamente con il titolo “Lo spazio del tempo” le teorie bergsoniane (“e il claim della prossima stagione si può leggere come un invito a prendersi del tempo per la cura di sé, per coltivare gli interessi, le passioni, le relazioni”, spiega Fonsatti), che allinea 73 titoli programmati in sede e in tournée, tra cui 24 produzione e coproduzioni, 12 debutti in prima nazionale, 34 ospitalità e 15 spettacoli per TorinoDanza Festival, l’inaugurazione del 9 ottobre vedrà la sfida del primo appuntamento teatrale di Nanni Moretti con due atti unici di Natalia Ginzburg, “Fragola e panna” (datato 1966) e “Dialogo” (del ’70), racchiusi entro il titolo “Diari d’amore”, ferrea decisione d’affidarli ai meccanismi ben oliati del TST. Un evento d’eccezione, un colpaccio messo in piedi da una manciata tra i maggiori Teatri Nazionali dello stivale e un buon gruppo di vicini francesi, non ultimo il TNP Théâtre National Populaire de Villeurbanne, che per il Nanni vedono e stravedono

Ancora Fonsatti: “Per favorire questa esperienza abbiamo lavorato ad una proposta artistica plurale e dialettica in cui si intrecciano i temi universali delle tragedie di Eschilo, Sofocle e Euripide con riletture shakespeariane mai scontate, si infonde vivezza nei capolavori del repertorio di Pirandello, Čechov, Goldoni e Gogol’ che indagano la varia umanità, si celebrano i centenari di Italo Calvino e Giovanni Testori, si fanno convivere scrittori culturalmente distanti come Pietrangelo Buttafuoco e Nicola Lagioia, si affrontano nei testi contemporanei temi cruciali del presente come l’ambiente, le guerre, le questioni di genere, i conflitti familiari e generazionali, si alimenta la memoria storica per tramandarla alle giovani generazioni, si rilegge criticamente il Novecento della Ginzburg, di Lorca e di Genet.” Se ci si addentra tra produzioni e coproduzioni, uno sforzo e una ricchezza inusuali, citiamo tra le altre “La ragazza sul divano” con cui Binasco, regista e interprete, torna al suo grande amore teatrale che è il norvegese Jan Fosse, con lui Pamela Villoresi, Giovanna Mezzogiorno, Giordana Faggiano e Michele Di Mauro. Il regista associato Filippo Dini, fresco del successone meritatissimo di “Agosto a Osage County” (lo porterà in tournée per cinque mesi), guiderà i giovani diplomati della Scuola del Teatro Stabile di Torino all’interno della più grande storia d’amore di tutti i tempi, “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, in coppia con “After Juliet” scritto dalla drammaturga scozzese Sharman Macdonald, ovvero cosa accade a Montecchi e Capuleti dopo la tragica morte dei due giovani innamorati. I due registi associati, Kriszta Székely e Leonardo Lidi, porteranno rispettivamente “Otello” – dopo aver perlustrato quest’anno la crudeltà di “Riccardo III” – e “Medea” da Euripide, altra prova immensa per Orietta Notari, “Zio Vanja” come secondo capitolo del progetto cecoviano e “L’istruttoria” di Peter Weiss, nel prossimo gennaiio al Gobetti in occasione della Giornata della Memoria, con gli Allievi della Scuola per Attori del TST.

E ancora. Stéphane Braunschweig, direttore dell’Odéon parigino e tra i principali registi della scena teatrale contemporanea, ha scelto Torino e lo Stabile torinese per la sua prima regia italiana, “La vita che ti diedi”, scritto nel 1923 per la Duse, guardando ancora una volta al mondo di Pirandello (all’attivo numera le regie dei “Giganti”, dei “Personaggi”, di “Come tu mi vuoi” e di “Vestire gli ignudi”); Gabriele Vacis propone con Marco Paolini “Vaionts23” e “Trilogia della guerra” riunendo “Prometeo”, “Sette a Tebe” e Antigone e i suoi fratelli” da Eschilo e Sofocle. E ancora: Jurij Ferrini con “Il panico” di Rafael Spregelburd, Giulia Odetto con Womderland” da Lewis Carroll, il ritorno a casa di Alessandro Serra con “La tempesta”, ancora Shakespeare, dopo due anni di repliche, Leo Muscato che dirigerà Rocco Papaleo nell’”Ispettore generale” di Gogol, Lluis Pasqual proporrà “Nozze di sangue” di Lorca con Lina Sastri e Valter Malosti “Antonio e Cleopatra”, Arturo Brachetti e Matthias Martelli renderanno omaggio al mitico Buscaglione con “Fred!” e Franco Branciaroli sarà l’interprete del “Caso Kaufmann” scritto da Giovanni Grasso.

Tra gli ospiti, “Anna Karenina” di Tolstoj con Galatea Ranzi, Gabriele Lavia con il goldoniano “Curioso accidente”, “Uomo e galantuomo” di Eduardo con i Gleijeses padre e figlio, Silvio Orlando, Francesco Di Leva fresco di David di Donatello per “Nostalgia” di Martone alle prese con “Muhammad Ali”, “Anna dei miracoli” di Gibson con Mascia Musy e “Ferdinando” di Annibale Ruccello, “La signora del martedì” con Giuliana De Sio e Alessandro Haber per la regia di Pierpaolo Sepe, “La Maria Brasca” indimenticabile titolo di Testori diretto da Andrée Ruth Shammah, Emma Dante con “Il tango delle capinere” e i Marcido Marcjdoris (da vedere, non fatevelo scappare, dal 30 aprile al Gobetti) con “David Copperfield Sketch Comedy”, un “carosello dickensiano” capitanato dalla regia di Marco Isidori e dalle scenografie di Daniela Dal Cin, con Paolo Oricco e Maria Luisa Abate.

Elio Rabbione

Nelle immagini: l’immagine guida della stagione; Nanni Moretti curerà la regia di due atti unici di Natalia Ginzburg; una scena di “La Maria Brasca” di Giovanni Testori; Giuliana De Sio e Alessandro Haber interpreti di “La signora del martedì”; Orietta Notari sarà l’interprete di “Medea” da Euripide per la regia di Leonardo Lidi.

La cripta riscoperta in Borgo Po, visitabile per Openhouse Torino 2023

Un curioso “gioiello” nascosto in città è da visitare questa domenica di giugno per Openhouse Torino 2023: una cripta riscoperta nel tempo, o meglio, la Chiesetta della libreria.

Una casa color crema incastonata tra le vie tranquille del Borgo Po nasconde quel che rimane della Chiesa di San Bino ed Evasio, ovvero la Parrocchia di zona fino all’avvento della Gran Madre che proprio qui, in via Ornano, aveva il sedime originario.

La “cripta” si trova ora al piano terra, per anni adibito a laboratorio artigianale mentre dal 2021 per merito di Alberta Vovk è diventata la Chiesetta della libreria BorgoPo. Uno spazio restaurato per far riemergere un pezzo di storia dell’antico quartiere attraverso incontri letterari, presentazioni di libri, mostre e piccoli eventi.

I “Protagonisti” di questa domenica saranno gli svariati e colorati personaggi dell’artista torinese Lydia De Palma, residente nel Borgo, la quale ha dato vita alla sua pittura scavando nella loro psiche, nel loro presente, nella loro attualità e nel loro passato con una particolare attenzione, senza mai sfociare nella caricatura, e che danno il titolo alla mostra in corso ad ingresso gratuito.

Igino Macagno

Rock Jazz e dintorni a Torino: The Dark Side Orchestra e i Coma_ Cose

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Cafè Des Arts suona l’Underbar Trio.

Martedì. Al Blah Blah i The Layer Between sonorizzano il documentario “Bergensbanen”. Al Jazz Club si esibisce il duo femminile Maramalde. “Lazarus” con la regia di Valter Malosti e l’interpretazione di Manuel Agnelli, è in cartellone al teatro Carignano ancora per sei giorni.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana è di scena Lil Darling. Al Jazz Club blues con il chitarrista Fast Frank. Al Blah Blah suonano i Sail Away.

Giovedì. Al Jazz Club si esibisce Ignacio Etchegaray. Al Blah Blah sono di scena gli The Obsessed. Alle Gallerie d’Italia improvvisano “al buio” Enrico Gabrielli, Vittorio Cosma, Plastica e Ivan Bert.

Venerdì. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi il tributo al disco più famoso dei Pink Floyd, con la The Dark Side Orchestra. Nel Sound Garden dell’Hiroshima Mon Amour suonano i tuareg del Mali Tinariwen. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Pietra Tonale. Al Blah Blah sono di scena i Giuda. Alla Casa del Quartiere si esibisce Laurino. All’Off Topic è di scena An Early Bird.

Sabato. Al Jazz Club suonano i BluesCreen. Debutta la rassegna “Musicastelle” in Val d’Aosta. A Plan De Moudzons si esibiscono i Coma _Cose. Al Magazzino sul Po suonano gli Osaka Flu. Al Blah Blah  sono di scena i Grave-T.

Domenica. Allo Ziggy si esibisce Lili Refrain. All’Imbarchino sono di scena i C+C=Maxigross.

Pier Luigi Fuggetta

Venti scuole della Barriera di Milano e Cinema -Teatro “Monterosa” insieme per “il mio cinema europeo”

A Torino “Move The Movie. Muovi il cinema”

Una mostra e proiezioni gratuite da settembre a dicembre

“Creare un’ interazione sinergica fra la sala cinematografica e le scuole: una sala con cui collaborare, una sala in cui tornare nel tempo libero!”: questo il fine primo di “Move The Movie”, nato da un’idea del Cinema “Elios” di Carmagnola e uno dei 13 progetti  selezionati e realizzati a livello europeo, grazie a “Collaborate To Innovative”, avviato da “Europa Cinemas” con il supporto di “Creative Europe/MEDIA”. Progetto – Concorso, l’iniziativa – rivolta a ragazze e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado – si è svolta nel corso dell’anno scolastico 2022 – ‘23 ormai in piena “zona Cesarini”, ed  ha visto nel suo complesso il coinvolgimento di 4 sale cinematografiche, per 11 film di 4 Paesi europei79 proiezioni1900 disegni realizzati nelle varie classi coinvolte e un totale di 5700 spettatori. Quattro, si diceva, i cinema partecipanti all’iniziativa: 3 in Piemonte ed uno nelle Marche. A Torino e nel Torinese il Cinema – Teatro “Monterosa” ed il Cinema “Elios” di Carmagnola; nel Biellese il Cinema “Verdi” di Candelo e nelle Marche il Cinema “Solaris” di Pesaro (tutte sale che aderiscono alla rete “Europa Cinemas” che unisce quasi mille sale in 42 nazioni).

Sotto la Mole, in via Brandizzo 65, il “Monterosa” (parte dell’Oratorio Salesiano “Michele Rua” e, dopo la chiusura nel 2008 del Cinema Teatro “Adua”, unica sala ancora aperta in tutta la zona Nord di Torino) ha coinvolto ben 20 scuole della storica Barriera di Milano con 89 classi, distribuite su 11 mattinate di proiezione con circa 1700 studenti coinvolti e l’organizzazione in sala di una mostra di quasi 400 disegni realizzati dagli stessi ragazzi. Dicono i responsabili del “Monterosa”: “Il cinema non è solo intrattenimento, ma può anche essere inteso come interessante proposta didattica. Il nome dato al progetto ‘Move The Movie” vuole far intendere che il cinema non è unicamente la ‘sala’, ma una realtà in continuo ‘movimento’ che, dunque, può anche entrare nelle scuole, coinvolgere il territorio e le associazioni”. Qui, i ragazzi hanno partecipato alla visione di film, di animazione ma non solo, di produzione europea e successivamente, attraverso un disegno, sono stati invitati a rappresentare “il mio cinema europeo”, immaginando cosa succede quando il disegno prende vita. Una volta raccolti gli elaborati, una Giuria qualificata, composta da esperti di cinema, arte e pedagogia, ha selezionato i disegni più interessanti, per un totale di 15, che sono poi stati animati da un professionista dei cartoni animati e diventati dei piccoli “film d’animazione”. I premi: l’animazione degli stessi disegni e la realizzazione di poster di grande formato che avranno, entrambi, una forte visibilità sui social media, sui giornali locali e sullo schermo stesso del cinema. Inoltre ad ognuno dei 15 ragazzi vincitori verrà inviato il video del proprio disegno/animato.

A tutte le classi che hanno partecipato con i loro disegni sono stati, poi, consegnati dei biglietti omaggio per un ingresso gratuito al “Monterosa” dal prossimo settembre a dicembre 2023. E, infine, per rendere giusto merito ai ragazzi e ai loro insegnanti, tutti gli elaborati prodotti sono stati esposti in bella mostra all’interno del cinema, in una collettiva aperta e visibile fino alla fine dell’anno scolastico in corso. Alle pareti immagini e colori che raccontano di galoppanti benefiche fantasie, immaginazione, sogni e poetiche – mai banali – ingenuità (spesso, ahinoi, perdute!), in cui ritrovare la memoria di un tempo remoto e felice. Per molti di noi. Sicuramente, lontano dalle tante brutture e dalle ipocrisie e dal non-amore, sparso a piene mani, dei nostri giorni.

Per infoCinema – Teatro “Monterosa”, via Brandizzo 65, Torino; tel. 011/2304153 – 340/1460016 o www.teatromonterosa.it

Gianni Milani

 

Nelle foto:

–       Presentazione progetto, Ph. Mauro Minozzi

–       Locandina “Move The Movie”

–       Alcuni fra i disegni esposti

Music for life per la Fondazione ricerca delle Molinette

Domenica 11 giugno, dalle 17:00 alle 3:00

Dove: BUNKER (Via Niccolò Paganini, 0/200, Torino)

La musica è vita! Ci accompagna nei momenti più belli della nostra esistenza, ma soprattutto ci aiuta a superare quelli più difficili.

Da qui nasce il progetto MUSIC FOR LIFE, per aiutare chi è in difficoltà e chi magari non ce la farà!

Artisti e DJs internazionali si uniscono in questo progetto insieme alla Fondazione Ricerca Molinette e la Città di Torino per raccogliere fondi da devolvere al Reparto di Oncologia dell’Ospedale Molinette e per sostenere la ricerca dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

Voluto fortemente dalla Fondazione Ricerca Molinette nasce dall’idea di Andrea Scarpa, pugile 5 volte campione nazionale e DJ Torinese.

Grazie a lui, e alla collaborazione con il Comune di Torino, tutto il ricavato della serata sarà devoluto per il piano di riqualificazione e ristrutturazione del reparto, tramite la Fondazione Molinette.

Sarà una serata all’insegna della buona musica elettronica, solidarietà ed impegno civico.

La serata avrà inizio domenica 11 giugno al Bunker, storico locale della movida torinese, dalle ore 17.00 alle 3.00.

Torino, gli eventi nei musei della Fondazione

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

9 – 15 giugno 2023

SABATO 10 GIUGNO

Sabato 10 e domenica 11 giugno ore 10 – 17

CILIEGIE E PICCOLI FRUTTI

Palazzo Madama – workshop di acquerello botanico

Ultimo appuntamento con Angela Petrini prima della pausa estiva per scoprire le potenzialità del disegno e dell’acquerello come forma di studio e di riproduzione della realtà: il workshop è un esercizio di attenzione e creatività e prenderà le mosse anche in questa occasione dal giardino botanico medievale dove sono presenti lucide amarene, insieme a ribes, uva spina e more che stanno preparandosi alla maturazione.

Rappresentare questi frutti significherà osservarne con attenzione le caratteristiche, per arrivare a conoscerne la morfologia e alcuni particolari che diversamente si perdono nel colpo d’occhio.

Il corso è aperto a tutte le persone curiose e desiderose di mettersi alla prova unendo arte e osservazione botanica.

 

Il corso ha una durata di 12 ore, si svolge il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 17, ed è accreditato per l’aggiornamento degli insegnanti (legge 170 del 21/03/2016 art. 1.5).

Angela Petrini ha ottenuto il Diploma con lode in disegno e acquerello botanico dalla Society of Botanical Artists di Londra; è Presidente dell’Associazione Italiana Pittori Botanici “Floraviva”. Premiata dalla Royal Horticultural Society con la Gold Medal al Plant and Botanical art Fair 2018, Londra.

Materiale occorrente: acquerelli; pennelli tondi a punta fine numeri 4, 2, 0; matita HB; gomma (evitare possibilmente la gomma pane); carta liscia satinata 300 gr. formato 30×40 circa. A chi non avesse il materiale l’insegnante può fornire carta, pennelli e colori necessari per lo svolgimento al costo di 5 €. È necessario segnalarlo al servizio prenotazioni.

Costo: € 140

Posti disponibili per ogni appuntamento: 7
Prenotazione obbligatoria: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

LUNEDI 12 GIUGNO

 

Lunedì 12 giugno ore 17

LIGNAGGI PIEMONTESI E IMPERO BIZANTINO

Palazzo Madama – conferenza con lo storico Walter Haberstumpf

Le vicende dei marchesi di Monferrato, dei Savoia e degli Acaia, nonché di altri lignaggi piemontesi sono ben conosciute quanto studiate, ma sovente non si conosce la loro vocazione oltremarina ovvero i loro rapporti con l’impero bizantino. Questi casati, anche per uscire dal loro particolarismo locale, ebbero complicate relazioni politiche, economiche e matrimoniali con Bisanzio, in un moto quasi pendolare specialmente nei secoli XII-XV. Pagine di storia ancora da studiare e da approfondire.

È questa la prima conferenza del nuovo ciclo, che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, visitabile nella Sala del Senato di Palazzo Madama fino al 28 agosto 2023, attraverso 350 opere provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci.

Le conferenze sono a cura di studiosi – archeologi, storici e storici dell’arte -che da prospettive e ambiti disciplinari differenti affrontano il millenario sforzo di un impero teso al dialogo tra la cultura classica e quella orientale.

Walter Haberstumpf, “bizantinista della scuola di Torino”, membro del C.R.S.M. (Centro di Ricerca sulle Istituzioni e Società Medievali di Torino), collabora con numerose riviste. In vari congressi internazionali ha tenuto conferenze sui rapporti tra Europa e Bisanzio. Circa le relazioni tra i lignaggi europei e il vicino Levante è autore di numerosi articoli saggi e libri.

Prossimi appuntamenti

Lunedì 19 giugno, ore 17

Costruire la mostra “Bizantini”. Il percorso dall’ideazione alla realizzazione

Con Federico Marazzi, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli

Lunedì 26 giugno, ore 17

Bella di fama e di sventura. Galla Placidia, la virtù del potere

Con Giovanni C.F. Villa, Palazzo Madama –  Museo Civico d’Arte Antica di Torino

Lunedì 3 luglio, ore 17

Smalti bizantini tra Oriente e Occidente

Con Giampaolo Distefano, Università degli Studi di Torino

Lunedì 10 luglio ore 17

Una vita, molte leggende. Teodora di Bisanzio santa e diavolessa

Con Paolo Cesaretti, Università degli Studi di Bergamo

Lunedì 17 luglio, ore 17

Il nostro debito con Bisanzio

Con Mario Gallina, già Professore ordinario di Storia bizantina presso l’Università degli Studi di Torino

Ingresso gratuito

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

Si conclude con Madama Butterfly al teatro Regio la stagione 2023 con l’anticipazione delle celebrazioni pucciniane

Con Madama Butterfly di Giacomo Puccini si conclude la stagione 2023 del teatro Regio, che anticipa l’inizio delle celebrazioni dedicate al compositore lucchese, nell’anno del suo centenario. L’allestimento è  quello andato in scena al Regio di Torino nel 2010 e nel 2014, firmato dal regista veneziano Damiano Michieletto.

Orchestra e Coro del teatro Regio sono diretti dal maestro DmitriJurowski. Il coro è istruito da Andrea Secchi che, con questa produzione, saluta il teatro Regio.

La soprano Valeria Sepe non potrà prendere parte alla produzione  a causa di un infortunio alle ginocchia, che non le permetterà di eseguire i movimenti previsti dalla regia. Nel ruolo del titolo debutta, invece, Lianna Haroutounian, soprano armeno tra i più  promettenti della sua generazione. Possiede notevoli qualità  di soprano lirico-spinto che le hanno permesso di affrontare un vasto repertorio operistico, interpretando sia Verdi sia Puccini e, sull’altro versante, i compositori francesi, il repertorio russo e la musica da camera. Il tenente Pinkerton, che spezza il cuore della geisha bambina, è  interpretato da Rame Lahaj, tenore kosovaro,reduce da numerosi successi a livello internazionale e simbolo della rinascita culturale del suo Paese.

L’Orchestra del Teatro Regio è  diretta da Dmitri Jurowski, il più giovane rappresentante di una famosa dinastia musicale russa e nipote del compositore Vladimir Michailovic Jurowskij, che è  stato direttore generale dell’Opera Fiamminga di Anversa /Gandnegli anni 2011/2016 e dal 2011 direttore principale e direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Mosca “Russian Philarmonic”. Dal 2015 è anche direttore musicale dell’Opera di Stato di Novosibirsk, e ha diretto numerose produzioni fieristiche.

Nel giro di poco tempo Damiano Michieletto è emerso sulla scena internazionale come uno dei rappresentanti più interessanti della nuova generazione di registi italiani, vincendo, poco più  che trentenne, nel 2008 il Premio Abbiati per “La gazza ladra”, successo che ha ripetuto nel 2017 con Aquagranda di Perocco.

La sua regia propone una rilettura di Madama Butterfly dal forte taglio contemporaneo.

L’esotismo in Butterfly era rappresentato, all’epoca della prima scaligera del 1904, da kimono, sensu (il tipico ventaglio giapponese) e sontuosi obi. Nell’era della globalizzazione, secondo il regista, questi stessi simboli non sono più codici di un mondo lontano, ma semplici oggetti che hanno perso il loro profondo significato e la loro origine.

“Le ali spezzate  di Butterfly  – afferma il regista- diventano una tragedia contemporanea. Il libretto riporta che Cio-cio-san è una ragazza di quindici anni che, caduta in miseria, viene venduta da un sensuale a uno sconosciuto americano  che, per cento yen, la ottiene in sposa. Non si tratta di un matrimonio, ma di una compra-vendita e Cio-cio– san viene ribattezzata con il nome americano di Butterfly. Dopo poco tempo quell’uomo la abbandona per continuare i suoi viaggi. La storia di Madama Butterfly è  basata su di una vicenda simile a quello che oggi si chiama turismo sessuale. Questa è  la visione sulla quale ho incentrato la lettura dell’opera”.

La tragedia e la violenza di questo “racconto del dolore” vengono rispettate dal regista, ciò che cambia è  la forma del veicolare il teatro di Puccini al pubblico di oggi. Al centro della scena, a rispettare e amplificare l’assoluta centralità della protagonista, si erge una stanza in plexiglas, la casa prigione di Butterfly, la perfetta teca per collezionare questo tipo di farfalla, un esemplare rarissimo. Da quella teca e dal dialogo con l’esterno emerge lo scontro tra realtà e illusione.

Durante tutte le recite serali il pubblico ha la possibilità di degustare una cena a buffet nel Foyer del Toro durante l’intervallo.

Opera Buffet si può  acquistare online al costo di 27 euro oppure la sera dello spettacolo al costo di 30 euro.

I biglietti per Madama Butterfly sono disponibili presso la Biglietteria del teatro Regio e online su

www.teatroregiotorino.it

Biglietteria del Teatro Regio

Tel 0118815241, 0118815242

Orario di apertura dal lunedì  al sabato 11-19

Dall’11 giugno la domenica orario di apertura dalle 10.30 alle 15.30

MARA MARTELLOTTA

Arturo Brachetti nuovamente narratore di eccezione al teatro Regio, dell’opera pucciniana Madama Butterfly

Arturo Brachetti sarà il narratore di eccezione dell’opera pucciniana Madama Butterfly, in programma al teatro Regio dal 13 al 27 giugno prossimi.

Mercoledì 31 maggio alle ore 11 è iniziata la vendita dei biglietti per l’Anteprima Giovani di Madama Butterfly, in scena sabato 10 giugno alle ore 20 e riservata a un pubblico under 30, con biglietti al costo di 10 euro, disponibili online e alla biglietteria fino a esaurimento dei posti disponibili.

Il Regio aprirà le porte alle 19 per condividere un aperitivo e nel Foyer del Toro per assistere alla breve presentazione dello spettacolo di Arturo Brachetti, che era già intervenuto, con una strabiliante prova, ne ‘La figlia del reggimento’.

Alle ore 20 avrà inizio l’Anteprima Giovani dell’opera e al termine 300 under 30 potranno accedere al Foyer del Toro per assistere all’ultimo appuntamento di “Contrasti”. Protagonista dell’happening musicale sarà Ginevra, che ci condurrà in un meraviglioso viaggio tra oceano, diamanti e asteroidi. Amore, solitudine, grandi sogni e paure sono comuni nell’opera quanto nella nostra vita quotidiana e Ginevra ne è una grande interprete.

I minori di anni 14 dovranno essere accompagnati da un maggiorenne under 30.

I biglietti per ‘La figlia del reggimento’ sono in vendita alla biglietteria del teatro Regio e online su www.teatroregio.torino.it

Biglietteria : 011/8815241/242

Orario di apertura da lunedì a sabato ore 11-19, domenica ore 14-18 un’ora prima dello spettacolo.

Mara Martellotta

Archivissima e la Notte degli archivi

L’appuntamento clou di Archivissima, a Torino dall’8 all’11 giugno, sarà la Notte degli Archivi venerdì 9 giugno in occasione della la Giornata Internazionale degli Archivi con più di 150 eventi dal vivo in tutta Italia. Archivissima avrà per tema il carnet de voyage e si svolgerà principalmente nella sede torinese delle Gallerie d’Italia, il  polo museale di Intesa Sanpaolo che si potrà visitare gratuitamente negli orari di apertura. Agri  incontri si terranno in collaborazione con altre realtà culturali torinesi, come Ogr Torino, il Circolo dei Lettori, la Pinacoteca Agnelli e Collezione Maramotti, la Mediateca Rai, La Stampa, il Museo Nazionale del Cinema – Festival Cinemambiente. Tutti gli appuntamenti saranno ad accesso gratuito.