Cosa succede in città- Pagina 159

Boomers contro Millennials. Al Circolo dei Lettori

Martedì 11 aprile ore 18.30

Circolo dei Lettori Torino

Via Bogino 9

BENIAMINO PAGLIARO

presenta

BOOMERS CONTRO MILLENNIALS

Dialoga con

ALBERTO CIRIO

ANDREA MALAGUTI

 

Beniamino Pagliaro
BOOMERS CONTRO MILLENIALS. 7 BUGIE SUL FUTURO E COME INIZIARE A CAMBIARE
In libreria per HarperCollins, pp 160, euro 17,50

Le sette bugie raccontate ai millennials:

Bugia 1. La promessa

Bugia 2. La libera scelta

Bugia 3. Il mattone

Bugia 4. La scrivania

Bugia 5. La pensione

Bugia 6. La democrazia diretta

Bugia 7. Il cambiamento impossibile

Sette luoghi comuni. Sette bugie. Da “studia tanto e tutto andrà bene” a “se lavori come si deve presto avrai i soldi per comprare casa”, da “la politica si occuperà dei giovani” a “ormai facciamo sempre così, è troppo tardi per cambiare”: così Beniamino Pagliaro racconta i problemi che le generazioni recenti si sono trovate ad affrontare, dai contratti meno tutelati a pensioni fantasma e quantomai ipotetiche, sempre con la certezza di trovarsi poi, per la prima volta in più di un secolo, più poveri dei propri genitori.

C’è un motivo se i cosiddetti giovani – concetto applicato con disinvoltura e che comprende, oramai, due generazioni e mezzo – fanno più fatica ad affermarsi nel mondo del lavoro, mettono su famiglia più tardi, non comprano più casa e vivono una preoccupazione crescente, quasi un’ossessione nei confronti dell’emergenza climatica. Con questo brillante e divertente saggio Pagliaro racconta, partendo dai dati ed esperienze dirette, i problemi che affliggono la nostra realtà, e propone di aprire un fronte di dialogo: l’interazione tra la classe dirigente attuale, appartenente alla generazione dei Baby boomers, e quella futura, rappresentata dai Millennials, non può più essere ridotta a una dimensione di eterno conflitto. Non si deve più parlare di colpe, bisogna piuttosto trovare, una volta per tutte, non un capro espiatorio ma soluzioni a problemi urgenti e attuali.

Boomers contro Millennials si prefigge l’obiettivo di creare una narrazione innovativa. È un libro sul recente passato, sul presente e soprattutto sul futuro: per sconfiggere luoghi comuni e sanare abitudini malsane e radicate nella nostra cultura occorrono strumenti, libri e testimonianze che permettano di pensare il mondo in un modo nuovo. Tutti insieme.

BENIAMINO PAGLIARO

Nato a Trieste nel 1987, Beniamino Pagliaro è giornalista, caporedattore di “Repubblica” e fondatore di “Good Morning Italia”. Scrive di economia e politica e il suo libro più recente è Attenzione! Capire l’economia digitale ti può cambiare la vita (Hoepli, 2018).

Ciclo di incontri nel Giardino Botanico Medievale

IL GIARDINO MEDIEVALE “ANNI 2000”:

PIANTE E TECNICHE PER UN GIARDINO SOSTENIBILE

 

 

Con il curatore botanico Edoardo Santoro

 

12 aprile – 7 giugno 2023

ore 16.30

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Piazza Castello, Torino

 

Dal 12 aprile al 7 giugno 2023, nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, prende avvio il nuovo ciclo di appuntamenti Il Giardino Medievale “anni 2000”: piante e tecniche per un giardino sostenibile, a cura di Edoardo Santoro, volto ad approfondire i temi della coltivazione e gestione delle piante con l’occhio di un giardiniere attento alla sostenibilità e ai metodi naturali, in un giardino storico nel centro cittadino.

La pianta giusta al posto giusto e l’applicazione corretta delle tecniche di coltivazione sono il punto di partenza per realizzare e mantenere uno spazio verde di città o di campagna, che possa dare soddisfazioni dodici mesi all’anno con piante sane, fiorite e produttive.

Sei appuntamenti in giardino da aprile a giugno, durante i quali a momenti di osservazione delle piante si alternano dimostrazioni pratiche di tecniche di facile applicazione: dalle piante selvatiche con le loro strategie di naturalizzazione alle fioriture che attirano insetti e organismi utili per un ambiente “biodiverso”; dal mondo sotterraneo dove le piante affondano le radici alle condizioni di sole, ombra, pioggia e siccità che si alternano bruscamente nel corso delle stagioni. Il Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama, grazie alla grande adattabilità delle piante coltivate, unita alla maggiore attenzione per l’ambiente, è luogo ideale per mostrare, condividere e divulgare una cultura del verde sana e sostenibile.

Il programma

 

Mercoledì 12 aprile ore 16.30Piante. Selvatico è bello

La naturalizzazione degli spazi ha un ruolo sempre più importante per comprendere meglio come favorire l’insediamento di piante in luoghi naturali o antropici. Le specie botaniche sono tra le più resistenti e adatte a svolgere questo ruolo anche in un piccolo giardino o terrazzo, dove risulta ancora più interessante scoprire le strategie di sopravvivenza e moltiplicazione delle selvatiche.

Mercoledì 26 aprile ore 16.30: Tecniche. Compost, fertilizzanti o concimi?

Quanto avviene sottoterra non lo vediamo, ma possiamo comprendere l’importanza di un suolo salubre, ricco e fertile, in grado di supportare la crescita delle piante. In un piccolo giardino il compost è fonte di nutrimento per tutti gli organismi che vivono nella terra oltre che per le radici; cosa e come si può compostare?  In quali altri modi è possibile intervenire quando non si ha a disposizione il compost?

Mercoledì 10 maggio ore 16.30: Piante. Fiori e impollinatori

Insetti utili e piante che aiutano piante e fioriture da apprezzare non solo per colori e profumi, ma anche per il ruolo che svolgono nel rendere equilibrato uno spazio verde. Il tema degli organismi utili ci porta a capire meglio l’azione di insetti come api e coccinelle e a comprendere il ruolo degli organismi nocivi, per rendere le piante più forti a superare le difficoltà.

Giovedì 18 (nell’ambito dell’ICOM DAY) e mercoledì 24 maggio ore 16.30: Tecniche. Il clima, l’acqua e l’influenza sulla cura delle piante

Come si adattano le piante ai cambiamenti climatici e come possiamo intervenire per favorire una crescita equilibrata in un ambiente (giardino o terrazzo), nel quale è fondamentale coltivare piante adattabili a condizioni quali troppa acqua o troppo poca, eccesso di caldo o di gelo? È la natura circostante che ci può fare da guida, ma anche le ricerche in campo floristico e agricolo apportano nozioni utili per applicare tecniche corrette e scegliere piante robuste.

Mercoledì 7 giugno ore 16.30: Piante. Verdi e contente

Per molte piante il periodo estivo coincide con un riposo parziale e un blocco della crescita, che spesso comporta una minore fioritura. Per avere un giardino sempre vivace e allegro risulta fondamentale l’apporto del fogliame, i cui colori, forme e tonalità aiutano ad avere spazi pieni e apprezzare portamenti e caratteristiche ornamentali diverse dal fiore. Piante aromatiche, officinali ed erbacee perenni sono le migliori per raggiungere questi obiettivi in abbinamento ad alcuni fiori stagionali.

Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione consigliata

Palazzo Madama, le stanze delle antiche “meraviglie”: ultimo giorno

“Le chiavi della Città”

Dal 24 febbraio al 10 aprile

Un  inedito sguardo sulle “collezioni civiche” e la loro storia attraverso un’attenta selezione delle opere più emblematiche custodite in “Palazzo Madama” (“La casa dei secoli”, com’ebbe a definirlo Guido Gozzano), “Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco” e sede dal 1934 del “Museo Civico d’Arte Antica”, nato il 4 giugno del 1863, proprio per “testimoniare la storia della città di Torino e la sua evoluzione nei millenni attraverso un percorso inevitabilmente intessuto sulla grande storia dell’artigianato artistico, quello che dà vita alle cosiddette arti applicate”: è questo il senso profondo del percorso proposto dal “Museo” di piazza Castello, da venerdì 24 febbraio a lunedì 10 aprile, rivolto ad accompagnare il visitatore da “La porta della Città” nella Corte Medievale a “Le chiavi della Città” (“chiavi” reali e allegoriche) nella “Sala del Senato”, secondo l’idea di sviluppo di “cittadinanza attiva”, alla base della definizione di “Museo” approvata a Praga, il 4 agosto 2022, dall’“Assemblea Generale Straordinaria di ICOM – International Council of Museums”. Viaggio intrigante e millenario, il percorso non poteva che iniziare dagli elementi – simbolo del viaggio stesso: l’esposizione delle “chiavi” e della “mazza cerimoniale” della Città. Sette gli ambienti partecipi di un racconto che “intesse capolavori paradigmatici e opere che, pur essendo di rilievo assoluto, appaiono da secoli avvolte in una sorta di cono d’ombra, poco percepite nella loro eccezionalità”: dal “Tesoro di Desana”, abitualmente conservato nella “Torre dei Tesori” di Palazzo Madama (uno dei più straordinari complessi italici di gioielli evidenzianti l’altissima qualità dell’arte europea allo spegnersi dell’epoca tardo antica, oltre che testimonianza della guerra fra Bisanzio e gli Ostrogoti) fino alle Sale del “Conservare”. consacrata all’eccezionale figura di Vittorio Viale (tra i massimi direttori museali del Novecento, giunto addirittura a salvaguardare le ringhiere cadute nei bombardamenti di Torino, capolavori esse stesse dell’arte del ferro piemontese) e quella del “Condividere”, poiché è sulle donazioni che si è fatto il “Museo Civico”, “cui è stata data un’anima da ogni cittadino, da ogni torinese che in esso ha visto il prosieguo della propria storia, della propria memoria, della propria identità. Preziosa tappa mediana, é la Sala dedicata al “Piacere”, in cui troviamo quel grandissimo “Ritratto d’uomo” o “Ritratto Trivulzio” realizzato nel 1476 da Antonello da Messina, opera fondamentale nella storia dell’arte italiana quattrocentesca influenzata dalla pittura nord-europea e capace di anticipare di una generazione i ritratti di Leonardo. A seguire, l’ambiente connesso al “Ricercare”, consacrato a Filippo Juvarra, artefice della trasformazione di Torino in capitale e qui protagonista attraverso una selezione, rigorosa e complessa, di 644 fogli in cui si potranno ammirare il disegno della facciata di “Palazzo Madama” e i fogli dedicati alla “Palazzina di Caccia” di Stupinigi, presentata con un magnifico modello in scala 1:500. Non meno suggestive le Sale dedicate al “Collezionare” e all’“Educare”. Nella prima, ritroviamo l’impronta del principale artefice delle collezioni civiche, quell’Emanuele Taparelli d’Azeglio, ministro plenipotenziario italiano a Londra (che, rientrato a Torino, donerà al “Museo Civico” nel 1875, le proprie raccolte di porcellane, maioliche e vetri dipinti e dorati) accanto a quella dell’ossolano Zaverio Calpini, attraverso il quale giunge a far parte delle collezioni civiche un formidabile nucleo di opere provenienti dagli stati messicani del Veracruz e del Tabasco, culla nel periodo pre-classico della ‘cultura-madre’ di tutta la Mesoamerica, capace con la sua arte di influenzare le successive civiltà dell’area. Al centro della sezione successiva, quella dell’“Educare”, troviamo infine rappresentata l’ebanisteria piemontese del Settecento e la straordinaria fortuna delle opere di Pietro Piffetti, in cui perizia tecnica e fantasia inventiva si uniscono con risultati di estrema eleganza, mostrando quanto sia complessa l’esecuzione dei suoi capolavori e quale ruolo educativo abbia ancora la bottega. Qui si fa riferimento anche ai materiali usati dall’artista torinese, narrando la provenienza dei legni, in molti casi esotici: dalle conchiglie importate dal Golfo Persico e dal Mar Rosso alla tartaruga dell’Oceano Indiano e dei Caraibi fino alla madreperla dalla costa occidentale dell’India.

Gianni Milani

“Le chiavi della Città”

Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica, piazza Castello, Torino; tel. 011/5211788 o www.palazzomadamatorino.it

Dal 24 febbraio al 10 aprile

Orari: lun. e da merc. a dom. 10/18; mart. chiuso

Nelle foto:

–       “Le chiavi della città”

–       Luigi Dughet e Carlo Balbino: “Mazza cerimoniale della Città di Torino”, 1814 -1849 ca.

–       Antonello da Messina: “Ritratto d’uomo”, olio su tavola, 1476

–       Filippo Juvarra: “Progetto per la facciata di Palazzo Madama”, 1718

Rock Jazz e dintorni a Torino. I Coma Cose e i Modena City Ramblers

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Cafè Des Arts si esibiscono i Manomanouche.

Martedì. Al Teatro Alfieri suonano i Fast Animals and Slow Kids.

Mercoledì. All’Imbarchino sono di scena Demetrio Cecchitelli, Annalized e Rosso Polare. Al Blah Blah suonano gli Hopeless.All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono gli Ok.Danke.Tschüss. Al Magazzino sul Po sono di scena Lucy Kruger & The Lost Boys.

Giovedì. Al cinema i Metallica presentano il nuovo disco 72 Seasons. All’Hiroshima Mon Amour si esibiscono i Tropea. AllaSuoneria di Settimo è di scena Giovanni Truppi. Allo Spazio 211si esibiscono Emidio Clementi e Corrado Nuccini. Al Cafè Neruda suona il trio del sassofonista Barend Middelhoff. Allo Spazio Kairos è di scena Lastanzadigreta. Al Cap 10100 suona il pianista Matthew Lee. Allo Ziggy si esibisce Young Signorino.

Venerdì. Al Magazzino sul Po sono di scena Arcano 16 e Mambo Melon. Al Jazz Club suona Dario Lombardo &The Blues Gang.Al Folk Club suonano i Motus Laevus. Al Blah Blah sono di scena gli Stormo. Allo Spazio 211 si esibiscono Tommaso Cerasolo, Mao e Bunna.

Sabato. Al Cap 10100 suonano i Fuera. Al Concordia di Venaria arrivano i Coma Cose. Al Folk Club suona il Quartetto The Longest Johns preceduto da El Pony Pisador. Allo Ziggy si esibiscono Resti e Aspartame. Al Magazzino sul Po si esibisce Lepre.

Domenica. All’Hiroshima Mon Amour è discena il rapperAlfa.

La festa delle uova Pasqua e Pasquetta alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Domenica 9 e lunedì 10 aprile 

“La festa delle uova” è una caccia al tesoro per famiglie cantata, recitata e anche “risolta” per accumulare il maggior numero di uova. Tra indovinelli, filastrocche, canzoni e piccoli rompicapi, la caccia comincia dal cortile d’onore e termina nel padiglione centrale alla scoperta di vere e proprie uova. In premio, per chi avrà trovato il maggior numero di uova, l’ingresso alla Palazzina di Caccia di Stupinigi per tutta la classe del bambino vincitore.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 9 e lunedì 10 aprile, ore 15.45

La festa delle uova

Durata dell’attività: 1 ora e 15 minuti circa

Costo: 5 euro + il biglietto di ingresso

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

www.ordinemauriziano.it

Info e prenotazioni: 011 6200634 (dal martedì al venerdì) o stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

Pasqua, 25 Aprile e Primo Maggio alla Fondazione Torino Musei

APERTURE STRAORDINARIE E MOSTRE DA VISITARE

 

Pasqua e Pasquettaorario prolungato di tutti e tre i musei fino alle 19

(con chiusura biglietterie alle 18)

Apertura straordinaria lunedì 24 aprile e lunedì 1 maggio per GAM e MAO

Festa della Liberazione, 25 aprile, ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per le due mostre temporanee

Buddha10al MAO e Viaggio al termine della statuaria alla GAM

 

Durante le festività di Pasqua, del ponte della Festa della Liberazione e della Festa dei Lavoratori la GAM, il MAO e Palazzo Madama saranno sempre aperti: l’occasione giusta per trascorrere le festività immersi nell’arte e nella bellezza e per visitare le mostre e le collezioni permanenti approfittando delle aperture straordinarie e delle tariffe speciali.

ORARI E MOSTRE

 

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna

Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18

Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18

Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18

Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Viaggio al termine della statuaria

Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18

La biglietteria chiude un’ora prima

 

Mostre in corso
VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM

OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento
MICHAEL SNOW
(In VideotecaGAM)

MAO Museo d’Arte Orientale

Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18

Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18

Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18

Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate + € 1 per la mostra temporanea Buddha10

Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18

La biglietteria chiude un’ora prima

Mostre in corso

BUDDHA10

LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA

MONOGATARI (t-space X MAO)

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Domenica 9 aprile Pasqua orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18

Lunedì 10 aprile Pasquetta orario prolungato 10 – 19 – ultimo ingresso ore 18

Lunedì 24 aprile aperto 10 – 18

Martedì 25 aprile Festa della Liberazione 10 – 18 – ingresso a tariffa speciale a € 1 per le collezioni permanenti e mostre collegate

Lunedì 1° maggio Festa dei lavoratori 10 – 18

La biglietteria chiude un’ora prima

Mostre in corso

I COLORI DELLA LIBERTÀ

LE CHIAVI DELLA CITTÀNEI CAPOLAVORI DI PALAZZO MADAMA (fino al 10 aprile)

Dal 14 al 16 aprile torna Torino Comics a Lingotto Fiere

Dal 14 al 16 aprile torna Torino Comics a Lingotto Fiere, per la sua XXVII edizione. L’evento, organizzato da Just for fun in joint venture con GL events Italia, richiama ogni anno nel capoluogo piemontese decine di migliaia di appassionati da tutta Italia. La manifestazione si svolge nei Padiglioni 1, 2 e 3di Lingotto Fiere. Tantissime le novità di questa edizione.


Sono sette
le aree tematiche principali dell’evento:

Area Comics, con i protagonisti del mondo del fumetto, sketch e disegni personalizzati, conferenze e incontri.

Area Cosplay: competizioni internazionali, grandi ospiti, karaoke e karacosplay, workshop tematici.

Games, Esport e Videogames, con le finali nazionali dei tornei dei più importanti titoli del mercato, giochi di ruolo, di carte e da tavolo, dimostrazioni dal vivo e la presenza dei maggiori editori italiani.

Musica & live: intrattenimento, esibizioni e concerti

Cinema una sala che ospita la rassegna di cinema d’animazione

Doppiaggio con le voci più celebri di film, serie tv e cartoni animati.

Content Creator: youtuber, tiktoker, e streamer incontrano il pubblico.

Accessibilità e inclusività le parole chiave

Una fiera che vuole essere davvero per tutti e tutte, facilmente accessibile e fruibile. È frutto del lavoro svolto in collaborazione con il progetto Agenda della Disabilità, realizzato dalla Consulta per le Persone in Difficoltà con la Fondazione CRT per promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità. A Torino Comics il tema dell’accessibilità si sviluppa su due fronti: rendendo l’evento e gli spazi di Lingotto Fiere fruibili anche per persone con disabilità(presente, vicino al main stage, un’area per le persone in carrozzina e pedane che ne facilitano l’accesso); sensibilizzando tutto il pubblico. Un’area del Padiglione 2 è concepita e allestita per proporre al pubblico attività, giochi e percorsi per provare a mettersi nei panni dell’altro e comprendere come la disabilità non sia un mondo a parte, ma parte di questo mondo.

I grandi nomi del fumetto e del disegno

Un’edizione che vede il fumetto e i suoi editori al centro. Tra gli editori presenti, le grandi firme di NPE Edizioni, 001 Edizioni, 9Art, Edizioni BD, Comicout, Cut-Up Publishing, Sbam! Comics, Magic Press e Tunuè. Be your superhero, il manifesto ufficiale della XXVII edizione di Torino Comics, è disegnato da Gabriele Dell’Otto, fumettista e illustratore romano celebre in tutto il mondo e ospite d’onore della manifestazione.

Oltre a Dell’Otto sono presenti a Torino numerosi altri autori del mondo Marvel, come Francesco Manna, Luca Maresca e Alessandro Cappuccio; tra i grandi nomi del fumetto italiano spiccano inoltre le presenze di Alfredo Castelli, Paolo Mottura, Roberto Gagnor, Antonio Lapone, Claudio Chiaverotti. Torna l’area dedicata a Diabolik, con autori e autrici della casa editrice Astorina. Ritorna anche l‘areaDungeon, a cura dell’associazione La Fortezza, che accoglie nel suo spazio, oltre a combattimenti, percorsi di gioco di ruolo dal vivo, un gruppo di falconieri e intrattenimento per grandi e piccini, un ospite davvero d’eccezione, l’argentino Hector Gustavo Cabral Corvalán, in arte Ciruelo, uno dei più grandi nomi dell’arte fantasy contemporanea.

L’area family                                                

Una delle grandi novità di questa edizione è l’Area family, un’area di gioco, attività e relax protetta ma stimolante, in collaborazione con Carioca, che da sempre promuove il colore e la creatività per tutta la famiglia. Si può accedere al nuovo spazio dedicato alle famiglie e ai piccolissimi liberamente durante tutte le giornate di evento. Giochi, costruzioni, colori per disegnare, cuscinoni sono a disposizione dei piccoli visitatori accompagnati: quizzoni a tema Comics, spettacoli con le bolle di sapone, truccabimbi per trasformarsi nel proprio personaggio preferito e una bellissima tela bianca da colorare e disegnare è quello che si può trovare nell’area family. Due volte al giorno è previsto un vero e proprio itinerario di attività con spettacoli, letture animate e ospite dell’area anche la magia di Masters of Magic.

Debuttano i laboratori per le scuole

Torino Comics apre alle scuole con progetti educativi, laboratori e incontri. Un tutto esaurito a poche settimane dall’apertura delle iscrizioni e quasi 1500 gli studenti e le studentesse in arrivo. Hanno aderito oltre settanta classi delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, provenienti da tutta Italia. I laboratori proposti:

  • laboratorio di fumetto, in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics di Torino;
  • laboratorio creativo “Crea il tuo cosplay”;
  • masterclass di trucco scenografico;
  • “Provaci Tu!”: laboratorio sensoriale dedicato all’inclusione;
  • sostenibilità: un laboratorio sui temi del consumo dell’acqua e dei danni da abuso di plastica, in collaborazione con

Doppiaggio e cinema d’animazione: il Sardinia Film Festival a Torino Comics

Il Sardinia Film Festival a Torino Comics: la manifestazione ha attivato quest’anno una partnership con la rassegna di cinema d’animazione di Alghero. In Sala Rossa sono in programma proiezioni di cortometraggi e lungometraggi,incontri con gli ospiti, tra cui Bruno Bozzetto, animatore, disegnatore e regista italiano, Donato Sansone, regista candidato ai César, gli oscar francesi dell’animazione, e Mario Addis, uno dei maestri dell’animazione italiana. In programma in sala le proiezioni dei film premiati all’edizione 2022 del Sardinia Film Festival e dei film del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Tornano come ogni anno gli amatissimi doppiatori, voci celebri del mondo del cinema, delle serie tv e dei cartoni animati: tra gli ospiti Renato Novara ed Elisabetta Spinelli, che hanno prestato le voci ai protagonisti di How I met your mother, One Piece e Sailor Moon.

La Zona Rossa: l’area di Torino Comics vietata ai minori

Inaugura la Zona Rossa, un’area dedicata ai fumetti erotici.  All’interno dell’area sono allestite 5 mostre dedicate al fumetto erotico: “I maestri dell’eros italiano“, a cura di Torino Comics, che raccoglie le tavole di alcuni dei più grandi fumettisti italiani che si sono cimentati nel genere, tra cui Manara, Jacovitti, Crepax, Giardino, Serpieri; “I maestri dell’eros giapponese” è una esposizione di 10 tavole di mangaka giapponesi a tema erotico, realizzata in collaborazione con Magic Press.

“Proibito” è l’esposizione dedicata interamente a Luis Quiles, in arte Gunsmithcat, grande artista spagnolo, diventato un modello per le nuove generazioni con i suoi disegni provocatori su temi come prostituzione, omofobia, sfruttamento,carestie, droga, guerra e social network. “L’eros contemporaneo” mette in mostra alcune tavole di autrici erotiche italiane contemporanee; disabilità e sessualità sono invece le tematiche della mostra curata da Sensuability, che porta a Comics anche un cortometraggio sul tema. Main partner della Zona Rossa è Mysecretcase. All’interno della Zona Rossa è allestito il box Your secret, dove il pubblico può lasciare bigliettini anonimi con scritti i propri desideri più segreti e hot: ogni giorno verranno estratti alcuni biglietti che saranno poi immediatamente rappresentati graficamente dai fumettisti ospiti all’evento ed esposti nel Wall of dreams.

I concerti: Giorgio Vanni, Gem Boy e Cristina D’avena

Torna anche per questa edizione di Torino Comics l’area musica. Sabato 15 alle 18 protagonista assoluto è Giorgio Vanni, la voce più celebre delle sigle dei cartoni animati italiani degli anni ’90 e 2000.  La regina delle sigle tv Cristina D’Avena torna a Torino: domenica 16 alle 18 si esibisce sul main stage di Torino Comics insieme ai Gem Boy, gruppo rock demenziale celebre per le cover parodistiche delle sigle dei cartoni animati.

Tornano sul main stage anche i Gremlins Soundtracks, cover band torinese specializzata in colonne sonore dei film degli anni ’80, venerdì 14 alle ore 17.00. Alle 16 invece è il momento di Laura Cotza e Alessandro Falco e il loro show Il magico mondo di Laura: un concerto dedicato alle più belle canzoni dei film d’animazione Disney.

Torna la Battle of the bands. In collaborazione con Joey’s Garage e Magazzino Musicale Merula, Torino Comics organizza un contest dedicato a tutti i rockettari (e non solo) sabato 15 e domenica 16. La giornata di venerdì è invece interamente dedicata all’iniziativa School of Rock: in occasione dei 20 anni dall’uscita del film cult con Jack Black, Torino Comics ospita oltre 50 allievi di scuole di musica provenienti da tutto il nord Italia. 

Due competizioni cosplay internazionali

Torino Comics è uno dei principali luoghi di ritrovo a livello nazionale per il mondo cosplay, con numerosi eventi e attività organizzati in collaborazione con l’associazione Cospa Family. Dal 2017 Torino Comics ospita la tappa italiana dell’International Cosplay League, una competizione cosplay mondiale le cui finali 2023 si svolgeranno a settembre a Madrid.  Dal 2022 inoltre Torino Comics ospita la tappa di qualificazione italiana dell’Europa Cosplay Cup, nuova competizione a cui partecipano cosplayer qualificati da paesi di tutta Europa.

 

Videogames: 5 spazi tematici

L’area videogames di Torino Comics, realizzata in collaborazione con Lega Esport, è ricca di attività aperte a tutti gli appassionati, con gioco libero su diverse console. Cinque gli spazi tematici dell’area: Nintendo, Microsoft, Sony, Pc e realtà virtuale. In ognuno degli spazi sono ospitate sia le storiche console del passato con i retrogame più celebri sia le console attuali con i titoli del momento. Non mancano i tornei,come la tappa torinese del CVL – Champions Virtual League del videogioco Call of Duty. In programma sabato e domenica le qualificazioni alle finali nazionali.

Convenzioni

Torino Comics ha attivato delle convenzioni con alcune realtà del territorio, i cui tesserati hanno diritto all’ingresso ridotto all’evento: Nova Coop, ACI – Automobile Club Torino, Abbonamento Musei. È inoltre attiva la collaborazione con la mostra Utamaro, Hokusai, Hiroshige allestita alla Società Promotrice di Belle Arti. Con il biglietto di Torino Comics si ha diritto a un biglietto ridotto per la mostra e, viceversa, con il biglietto della mostra si può accedere a tariffa ridotta a Torino Comics.

Biglietti: aperte le vendite online

Sono aperte le vendite dei biglietti, acquistabili sul portale vivaticket.it.

Tariffe online: €18 intero, €15 ridotto. Tariffa speciale per i cosplayer a €12.  Tariffe in cassa nei giorni di evento: €25 intero, €20 ridotto, €15 cosplayer.

Torino Comics è un evento organizzato da Just for fun in joint venture con GL events Italia – Lingotto Fiere. Patron della manifestazione è Vittorio Pavesio.

 

Torino Comics.  XXVII EDIZIONE

Dal 14 al 16 aprile 2023

Lingotto Fiere

Via Nizza 280 – 10126, Torino

 

Orari
Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30

www.torinocomics.com

facebook.com/torinocomics
instagram.com/torinocomics

email: info@torinocomics.com

La festa delle uova Pasqua e Pasquetta alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Domenica 9 e lunedì 10 aprile 

“La festa delle uova” è una caccia al tesoro per famiglie cantata, recitata e anche “risolta” per accumulare il maggior numero di uova. Tra indovinelli, filastrocche, canzoni e piccoli rompicapi, la caccia comincia dal cortile d’onore e termina nel padiglione centrale alla scoperta di vere e proprie uova. In premio, per chi avrà trovato il maggior numero di uova, l’ingresso alla Palazzina di Caccia di Stupinigi per tutta la classe del bambino vincitore.

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 9 e lunedì 10 aprile, ore 15.45

La festa delle uova

Durata dell’attività: 1 ora e 15 minuti circa

Costo: 5 euro + il biglietto di ingresso

Biglietti: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

www.ordinemauriziano.it

Info e prenotazioni: 011 6200634 (dal martedì al venerdì) o stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

Cantieri, progetto di alta formazione e ricerca artistica

Formazione, sperimentazione e ricerca per le arti performative

Al via ad aprile la prima parte dei workshop di alta formazione: protagonisti Ferracchiati e Muñoz

Parte il 12 aprile, a Torino, l’edizione 2023 di Cantieri, progetto di alta formazione e ricerca artistica dedicato a professioniste e professionisti delle arti performative, ideato e organizzato da Play with Food festivalCasa Fools e Sineglossa, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e la collaborazione del Circolo dei lettori.

Cantieri 2023 si articolerà in quattro workshop gratuiti, che si terranno ad aprile e giugno 2023 a Torino. I partecipanti sono stati selezionati attraverso una call for artists, conclusasi il 19 marzo, che ha registrato più di 120 candidature dall’Italia e dall’Europa.

L’obiettivo del progetto, la cui ideazione nel 2022 emerge dalle criticità del settore performativo evidenziate dal periodo pandemico, è promuovere e sostenere la formazione e la professionalizzazione degli artisti che operano nell’ambito delle arti performative, offrendo gratuitamente preziose occasioni di alta formazione e sperimentazione con professionisti di eccellenza, momenti di confronto e scambio con colleghi, operatori, incontro con il pubblico e opportunità produttive.

I progetti Cantieri 2023 e Food Data Digestion sono sostenuti dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

Tra il 12 e il 20 aprile si terranno i primi due workshop.

MI FA MALE L’AUTOFICTION! è l’emblematico titolo del workshop di drammaturgia che Liv Ferracchiati, drammaturgo, regista e scrittore, condurrà al Circolo dei lettori dal 12 al 14 aprile, in concomitanza con le repliche dello spettacolo Uno spettacolo di fantascienza dell’autore umbro, in scena dall’11 al 16 aprile al Teatro Gobetti per la stagione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

L’autofiction nasce come genere di scrittura narrativa, molto utilizzato anche in teatro, che trasforma la finzione in un inestricabile groviglio di verità e inganno. Obiettivo del laboratorio è individuare un motore tematico che inneschi la scrittura, cercare di definire cosa sia scrittura autobiografica e cosa non lo sia e verificare come, partendo da un input di carattere personale, sia impossibile non ricorrere all’invenzione.
Cosa trasforma, quindi, l’esperienza in arte? Qual è la differenza tra l’essere un autore e raccontare fatti propri? Ma soprattutto, è possibile scrivere in modo puramente autobiografico?

Liv Ferracchiati (Todi, Italia, 1985) si diploma in regia teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 2014, dopo una laurea in Letteratura Musica e spettacolo – Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma.

Nel 2016  mette in scena il suo primo lavoro, Todi is a Small Town in the Center of Italy e intanto, fonda la compagnia teatrale The Baby Walk per la quale scrive e dirige La Trilogia sull’identità: Peter Pan guarda sotto le gonneStabat Mater (Premio Hystrio – Nuove scritture di Scena 2017) Un eschimese in Amazzonia (Premio Scenario 2017 ).  Nel 2017 la Biennale di Venezia gli dedica una personale. 

In dialogo con i testi del canone realizza due riscritture personali di classici: La tragedia è finita, Platonov da Cechov (menzione speciale alla Biennale di Venezia nel 2020) e Hedda Gabler. Come una pistola carica da Ibsen (nel 2022,  produzione Piccolo Teatro di Milano).

Chiamato per l’edizione speciale dell’École des Maîtres 2020 dedicata ai drammaturghi europei scrive Uno spettacolo di fantascienza, attualmente in tournée. Ferracchiati oggi è artista associato presso il Piccolo Teatro di Milano con il quale sta realizzando una nuova scrittura a partire da Il gabbiano di Anton Čechov. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo Sarà solo la fine del mondo.

Si prosegue dal 16 al 20 aprile Casa Fools con A WORKSHOP ON TRUST, masterclass di clownerie condotta da Gabriela Muñoz, artista messicana nota in tutto il mondo.

La fiducia è un fattore fondamentale nel clown‚ dove il buon esito del lavoro dipende da tutti i presenti: clown, tecnici e spettatori uniti insieme da un patto. La fiducia è strettamente connessa alla disponibilità dei partecipanti a mettersi nelle mani dei clown per farsi condurre nel loro universo, lasciarsi sollevare in aria per poi tornare a terra. Fondamentale è creare un accordo con gli spettatori, basato proprio sulla fiducia, in modo che accettino il viaggio con slancio, senza fare domande. Il workshop si concentra sull’esperienza ludica del clown per creare confidenza con il pubblico e con le proprie azioni. Partendo dal silenzio, andremo alla ricerca dell’autenticità, lasciandoci alle spalle approcci intellettuali, reazioni preorganizzate e idee preconcette. Là, troveremo la nostra voce, la nostra verità, la nostra fiducia, quindi il nostro potere di connetterci.

Gabriela Muñoz ha terminato i suoi studi presso la London International School of Performing Arts (LISPA) sulla base della pedagogia di Jacques Lecoq, seguendo un corso post-laurea di 2 anni e un corso annuale presso la School of Physical Theatre di Londra.

Dal 2010 ad oggi con gli spettacoli di Chula The Clown, suo pseudonimo, ha girato il mondo. Perhaps Perhaps Quizas, il suo primo spettacolo di clown, è stato replicato in vari festival di clown e teatro in tutto il mondo: America, Australia, Brasile, Colombia, Repubblica Ceca, Cina, Finlandia, Francia, Georgia, Italia, Lituania, Messico, Nuova Zelanda, Romania, Scozia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

Nel 2020, per celebrare i suoi 10 anni da clown, pubblica un libro (Chula The Clown) edito da Sicomoro Ediciones. Nello stesso anno ha ricevuto una medaglia al merito internazionale dal Congresso di Città del Messico nel campo della promozione culturale.

Attualmente collabora con il direttore d’orchestra Alondra de la Parra in The silence of sound, uno spettacolo sinfonico per clown e orchestra che ha avuto la sua prima mondiale al Festival PAAX GNP nel 2022.

Il suo ultimo spettacolo, Julieta, ha debuttato nel maggio 2022 con il sostegno di MICC (Marché International du Cirque Contemporain), FONCA e in coproduzione con Chamäleon Berlín, TOHU e Ruhrfestpiele, Recklinghausen. Tutta la musica dello spettacolo è composta da brani originali composti da Natalia Lafourcade.

Cantieri 2023 proseguirà a giugno con i workshop di Mariano Dammacco (recitazione) e Andrea Cerri (organizzazione).

Cantieri è un progetto di:

PLAY WITH FOOD – LA SCENA DEL CIBO

Play with Food è dal 2010, in Italia, il primo e unico festival di teatro e arti performative interamente dedicato al cibo e alla convivialità, organizzato a Torino da Associazione Cuochilab, con la direzione artistica di Davide Barbato. Nel 2015 la rivista Hystrio, nel dossier Teatro e cibo,  indica Play with Food come esperienza di riferimento tra le programmazioni artistiche dedicate a questo tema. Tra le molte compagnie ospitate nel corso delle edizioni: Lella Costa,  Sara Bertelà, Michele Sinisi, Ninni Bruschetta, Teatro delle Ariette, Gabriele Vacis, Frosini/Timpano, I Sacchi di sabbia, Cuocolo/Bosetti, Abbiati/Capuano, Carlo Massari, Daniele Ninarello, Maria Pilar Pérez, Claudio Massari, Stivalaccio teatro, Collettivo LunAzione.

CASA FOOLS

La Compagnia Fools (composta da Luigi Orfeo, Roberta Calia e Stefano Sartore) nel 2018 rileva a Torino l’ex Caffè della Caduta, nasce così Casa Fools, spazio teatrale che si pone come obiettivo la valorizzazione di artisti, musicisti, attori e compagnie professionali, con un occhio di riguardo ai giovani esordienti. L’idea alla base di Casa Fools è quella di dar vita ad un luogo aperto alla comunità che funga da incubatore di legami, dove la cultura sia il mezzo e non il fine, un luogo dove entrare in contatto con se stessi e con gli altri.  Casa Fools è un teatro dalla natura informale e accogliente di una Casa.  Una Casa con un Teatro dentro, un Teatro di tutti. Dove artisti e spettatori possono confrontarsi in un continuo dialogo.

SINEGLOSSA

Sineglossa è un’organizzazione culturale che applica i processi dell’arte contemporanea alle sfide del nostro tempo, per costruire modelli virtuosi di sviluppo sostenibile. Il nostro approccio si ispira all’idea di un “Nuovo Rinascimento”: attraverso la contaminazione tra discipline umanistiche e scientifiche, ricerchiamo soluzioni belle, sostenibili e inclusive. Per questo lavoriamo all’interno di ecosistemi ibridi che coinvolgono artistз, scienziatз, imprenditorз e umanistз — ma anche università, pubbliche amministrazioni e comunità locali. Crediamo nel fondamentale ruolo sociale della cultura e ci impegniamo a promuovere un’innovazione a base culturale. Sineglossa sviluppa progetti in una dimensione costituzionalmente e ambiziosamente europea. Siamo partner ufficiale del New European Bauhaus, un progetto ambientale, economico e culturale lanciato dalla Commissione Europea a gennaio del 2021, che ha l’obiettivo di combinare design, sostenibilità, accessibilità e investimenti per realizzare l’European Green Deal.

Salvatore / “Facce da scuola” 4

COSA SUCCEDE(VA) IN CITTÀ

Quarant’anni fa, a Vallette… I “migliori” anni della mia scuola

Gianni Milani

Per anni ho conservato appeso nel cucinino del mio primo  alloggio da “maritato” in via Invorio, a ridosso della Pellerina, il suo regalo di nozze. E ho dovuto lottare con Patrizia, mia moglie, perché non subisse anch’esso l’ingloriosa fine di mille altri cadeaux da matrimonio rotolati “per caso” a terra o irrimediabilmente perduti (in imballaggi killer!) nella disperazione generale di parenti, amici, conoscenti e affini. Era una specie di dipinto naif, quello regalatomi da Salvatore. Credo fosse una  tempera su vetro raffigurante una più che sobria “natura morta”, una bottiglia filiforme messa lì a fissare dall’alto del suo lungo collo “alla modì” un misero frutto (non ricordo quale) tagliato a metà e adagiato di sghimbescio sul piano di un altrettanto misero tavolo. Certo non era un granché sotto l’aspetto estetico. Ma per me e per lui significava più di una “firma” d’artista. Era il segno tangibile di un affetto profondo nato fra le pareti di un’aula. Al di qua e al di là della cattedra. Tre anni alla “Carlo Levi” in cui Salvatore credo abbia ricevuto e donato all’infinito in termini di umanità. Lui era il grande e grosso “angelo” buono della classe. Sempre pronto a star dalla parte dei più deboli. Loro difensore, verbalmente e, all’occorrenza, anche “manualmente”. Dal padre muratore aveva ereditato due manone da paura e un fisicone che, già alle medie, gli attirava in abbondanza le simpatie del popolo femminile. Arrivava dalla Sicilia. E a Torino era “salito”, mi pare di ricordare, solo con il padre. Della madre non l’ho mai sentito parlare. Ma gli mancava tanto e lo si capiva bene. Qualche volta al mattino si pigliava la sedia, arrivava triste alla cattedra e piagnucolava profe, oggi posso stare vicino a te? Erano i momenti della memoria. Fatti di un’ingarbugliata tristezza che faticava a venire a galla per dare, forse, un po’ di sollievo. Papà Antonio si occupava molto di lui. E alla scuola teneva parecchio. Spesso si presentava ai colloqui. Mi “spezzava” quasi la mano destra nella sua destra, dove il bianco della calce, più forte dell’acqua e sapone, stentava a scomparire del tutto e mi ripeteva ogni volta  Tore deve imparare a leggere e a scrivere e a far di conto, ma soprattutto io ci tengo all’educazione, guai se vi manca di rispetto e si comporta malamente.

 

Era un bravo papà. E Salvatore lo sapeva e lo amava profondamente. A 13 anni, Tore era già uomo tutto d’un pezzo. Educatissimo, studioso pur fra mille difficoltà lasciategli addosso da una preparazione scolastica – come si usava allora e credo si usi ancora oggi dire – alquanto lacunosa. Quando all’esame finale di terza media terminò le prove orali, mi si fece appresso in corridoio e mi abbracciò senza risparmio di energie.Grazie di tutto, prof. urlò quasi. Sei stato grande, Salvatore, devi essere contento e anche il tuo papà lo sarà gli dissi, commuovendomi un po’. Era il giugno dell’80. Fammi avere tue notizie gli ricordai. Lui annuì, poi mi girò le spalle e se ne andò, libri in mano, abbracciato a grappolo dai compagni. Lo rividi una decina d’anni dopo. Uno dei tanti incontri a distanza con allieve e allievi di un tempo che, coi loro anni, coi loro matrimoni, coi loro figli ti fanno sentire inesorabilmente e improvvisamente vecchissimo, nonostante la gioia di essere stato, proprio tu, riconosciuto da loro. Fu per caso che tornai ad imbattermi  in Salvatore. L’auto quasi a secco, un distributore di benzina. Ancora a Vallette, via Sansovino. Cicli e ricicli storici. Sto infilando la pompa del carburante nell’apposita finestrella dell’auto, con la solita imbranataggine che mi blocca ogni volta che devo esprimermi in gesti di banale manualità. Ma…professò…è proprio lei!? Mi giro e il finanziere, l’agente in divisa grigio-verde che mi trovo davanti, una mole d’uomo, sorride allargando le braccia. Mi afferra come una piuma e mi solleva come fosse Benigni con Pippo Baudo. Salvatore! Il suo abbraccio era inconfondibile e soffocante e rinvigorito dal  tempo. Mi rimette a terra e mi srotola addosso più di dieci anni di vita. Il diploma, il servizio militare, l’ingresso nelle “Fiamme Gialle”, una fidanzata da sposare non appena sistemato. Il solito grande, bravo ragazzo. E’ un fiume in piena, Salvatore. Mi aiuta anche – meno male – a riempire il serbatoio dell’auto. Poi mi riabbraccia. E’ lo stesso ragazzone di sempre.

 

Sono contento, professò!Grazie alla scuola, grazie a te. Che pazienza avete avuto tutti, ma ne è valsa la pena! Oggi so di aver scelto la strada giusta!Aveva ragione Salvatore. Ed ora eccolo lì, con i conti della vita in ordine e la voglia di una vita semplice e normale, con una moglie, i figli, il papà che toccherà il cielo con un dito se presto gli regalerà un nipotino. Eccolo Salvatore, nella sua perfetta inappuntabile divisa da finanziere. Avrei voluto impacchettarlo e portarmelo via come un trofeo: guardate gente quello che la scuola riesce ancora a fare…  anche alle Vallette, alla Falchera o a Mirafiori! Poi lo guardo fisso negli occhi: Bravo Salvatore, ce l’hai fatta. E’ proprio vero quello che allora ci dicevamo. Ricordi? Fuori di qui, spetta a voi scegliere. O con la legge o contro la legge! O ‘salvati’ o ‘sommersi’! E quante, purtroppo, le scelte sbagliate. Tante, troppe. Arrivate al capolinea di una panchina. La siringa ancora in vena. E i visi da bambino, terrei e increduli con quegli occhi sbarrati a trattenere le sagome di un piccolo mondo fatto di palazzoni infiniti e piccoli giardini, invisibili nella nebbia invernale e paesi di sedie con popolo vociante nella calura delle notti estive. Scelte. A volte terribili, senza via di ritorno. Rotolate dietro la porta di una cella  dove entrare ed uscire all’infinito o dietro deliri d’onnipotenza con bottiglie di birra infilate in gola, senza uscite di sicurezza né alternative a vite da vivere così o niente. O guardie o ladri, insomma, Salvatore! E Salvatore, per grazia del cielo, aveva scelto da par suo. Era diventato “guardia”! Nel vero senso della parola.

Gianni Milani