Cosa succede in città- Pagina 113

SU & GIU’ / Il premio Cavour a Patuelli – Le baby gang

SU’👍 IL PREMIO CAVOUR A PATUELLI

Il benemerito e prestigioso premio Cavour di Santena è stato conferito molto opportunamente al cavaliere del lavoro  Antonio Patuelli, presidente dell’ABI e liberale di matrice autenticamente cavouriana. Politico liberale e imprenditore agricolo, Patuelli ama il Risorgimento e il Conte di Cavour. Un premio decisamente azzeccato in linea con quello conferito a Ciampi. (pfq)

 

GIU’👎 LE BABY GANG

Ieri la polizia ha sequestrato ad alcuni minorenni un arsenale di mazze, tirapugni e scacciacani. Una delle ormai numerose baby gang che infestano Torino. E’ evidente che ormai il problema non è “solo” di ordine pubblico. E’ necessario che qui, come in tutte le altre grandi città, si trovino soluzioni coordinate tra forze dell’ordine, magistrati e amministrazioni locali, per una situazione che ha implicazioni sociali, economiche e culturali. E indiscutibilmente legate all’immigrazione.

 

I TOH nel negozio Biraghi di Piazza San Carlo per la Ricerca sul Cancro

Parte del ricavato delle vendite andrà alla Fondazione Piemontese  di Candiolo

Le ormai iconiche opere dell’artista Nicola Russo sono da oggi in esposizione e vendita presso il negozio torinese dell’azienda lattiero casearia, che rinnova così il proprio sostegno alla Fondazione dopo il successo del progetto “Amore per la musica, amore per la vita” realizzato recentemente

Un’altra grande eccellenza piemontese entra a far parte della selezione del negozio Biraghi di Piazza San Carlo: da oggi TOH, l’opera d’arte manifesto di rinascita e inclusione ideata dall’artista Nicola Russo che si ispira alle celebri fontanelle torinesi dette Torèt, è infatti acquistabile nel formato da 25 e 12 cm presso il punto vendita dell’azienda. Parte del ricavato verrà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo, rinnovando una collaborazione che accomuna Biraghi e l’Artista.

 

Era il 1862 quando a Torino venivano installati i primi Torèt, fontanelle dell’acqua pubblica con una testa di toro, divenute simbolo della città. Dal 2021 TOH rappresenta una città capace di rompere con coraggio gli schemi attraverso attività come il turismo, la cultura, gli eventi e la beneficenza che concretizzano il messaggio di rinascita che l’opera porta con sé. Oggi una delle tredici storiche vetrine del negozio Biraghi rende omaggio all’opera di Nicola Russo e presenta a passanti e turisti tutti gli esemplari finora realizzati dall’artista: oltre ai classici TOH verde scuro, sono esposte le opere in edizione limitata dedicate a varie realtà aziendali della città e le riproduzioni di pezzi unici frutto di collaborazioni con altri artisti e tatuatori torinesi, vendute durante le aste di beneficenza.

 

Il negozio Biraghi di Piazza San Carlo aggiunge così un nuovo elemento di tipicità piemontese al panorama di oltre 1.200 eccellenze della regione e consolida la collaborazione con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo, devolvendo alla Onlus una parte del ricavato della vendita dei TOH.

 

«I TOH si stanno affermando come simbolo di Torino e siamo lieti di ospitarli in un luogo storico della città come Piazza San Carlo» afferma Gabriele Bolle, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. «Questa collaborazione permetterà ai nostri clienti, torinesi e turisti, di portarsi a casa un pezzo di Torino, sostenendo anche la Ricerca».

 

«Biraghi è una delle eccellenze di questo territorio e sono molto orgoglioso di questa collaborazione» aggiunge Nicola Russo, artista e direttore creativo di Minimarket Studio«TOH è un progetto artistico indipendente unico nel suo genere, che in soli due anni ha avuto un successo mai visto per un’opera urbana: 37 esposizioni, più di 1.200 pezzi venduti, spediti in 22 Paesi e più di 20 brand nazionali e internazionali che hanno appoggiato i messaggi di inclusione e rinascita che l’opera porta con sé. Grazie alla partnership comune con la FPRC Onlus adesso anche in Piazza San Carlo sarà possibile contribuire alla ricerca e continuare questo percorso virtuoso. Ringrazio la proprietà e tutto lo staff Biraghi che ha supportato con entusiasmo il progetto e ha creduto in questo gesto spontaneo per la collettività».

 

«Quella della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e dell’Istituto di Candiolo è una storia unica» afferma Andrea Bettarelli, Responsabile Marketing Fundraising e Comunicazione Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. «Tutto quello che è stato fatto e che faremo è reso possibile solo ed esclusivamente grazie al sostegno di cittadini, imprese, enti e istituzioni. E oggi raccontiamo come il TOH, che sin dalla sua nascita ha scelto di essere al nostro fianco, entra in contatto con un’azienda importante del nostro territorio, Biraghi, che già da tempo ci sostiene».

 

I TOH, nel loro colore verde scuro originale, sia da 12 cm che da 35 cm, sono acquistabili sia in negozio sia online su www.biraghiacasa.it.

SU & GIÙ’ / La Resistenza di Marchiori – Aggressioni nelle carceri

SU 👍 LA RESISTENZA DI MARCHIORI

La dottoressa Rita Marchiori, già direttore della comunicazione al Consiglio Regionale, ha rinunciato alla presidenza del Museo della Resistenza, individuata attraverso un bando pubblico, per non asservire il Museo al Polo del ‘900, un leviatano monopolio della sinistra. Marchiori è sempre stata una persona perbene, non disponibile a chinare la schiena.


GIU’
👎 AGGRESSIONI NELLE CARCERI

E’ di giovedì la notizia dell’ultima aggressione di un agente nel carcere di Torino da parte di un detenuto. Il personale della polizia penitenziaria è insufficiente e le condizioni di vita e di lavoro dei tutori dell’ordine nelle strutture penitenziarie piemontesi non sono certo delle migliori: sono reclusi anche loro quasi come i detenuti. I sindacati di polizia protestano, ma fino ad ora, a parte il costante lavoro del garante regionale dei detenuti Bruno Mellano, poco è stato fatto.

La cena sotto le stelle di Eataly:  menu speciale di  chef Patrik Lisa per la  sera di San Lorenzo

Si sta avvicinando la serata del 10 agosto, una delle più romantiche e sognanti dell’anno e Eataly Lingotto ha pensato ad una cena speciale per godere di questa notte magica. L’Executive Chef Patrik Lisa firmerà un menu estivo a base di pesce, con ingredienti freschi e di stagione: si inizia con il calamaro bruciato e con i tacos con polpo e peperoncino, il signature dish di chef Lisa, per proseguire con la panzanella di gambero rosso di Mazara del Vallo e poi le tagliatelle fresche di seppia del Mediterraneo. E per concludere in dolcezza, ecco la pavlova con crema al limone e frutti rossi. In accompagnamento due calici di vino, per brindare assieme alla Notte delle Perseidi.

Location d’eccezione non poteva che essere la grande terrazza al primo piano di Eataly Lingotto: un ampio spazio nel verde perfetto per vivere una serata d’estate e, se si sarà fortunati, anche ammirare le stelle cadenti.

La cena ha un costo di 75 € a persona, comprensivo di vini, acqua e caffè. Fino al 3 agosto, è però proposta ad un prezzo speciale di 65 €.

È necessaria la prenotazione su www.torino.eataly.it

Menu

Calamaro bruciato, rucola e olive

Tacos con polpo, coriandolo e peperoncino

Panzanella, gambero rosso di Mazara del Vallo e burrata

Tagliatella di seppia del Mediterraneo, crema di zucchine trombetta e basilico

Pavlova, crema al limone e frutti rossi

In abbinamento

Un calice di Spumante brut Ribolla, Borgo Conventi

Un calice di Roero Arneis Pradalupo, Fontanafredda

SU & GIÙ / Porta Palazzo si rinnova – De Luna e l’ideologia

SU 👍 PORTA PALAZZO SI RINNOVA

Il progetto di “maquillage” del mercato più grande d’Europa, finanziato dai fondi Pinqua Pnrr,  è finalizzato a interventi di riqualificazione delle tettoie dei ‘produttori/contadini’ e dei casalinghi, del rifacimento dei servizi igienici, della pavimentazione delle esedre sud-est e sud-ovest del mercato, della sostituzione di pozzetti idrici ed elettrici, dell’impermeabilizzazione dei muri contro terra del mercato coperto ‘V Alimentare’. Solo un piccolo inizio di recupero di un’area molto degradata di Torino, ma da qualche parte bisognava pur iniziare. Diamone atto all’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino, democristiano doc.

 

GIU’ 👎 IL PROF. DE LUNA E L’IDEOLOGIA 

Il prof. Giovanni De Luna scrive che a livello storico prima delle sentenze giudiziarie si era già imposta da parte della destra la strategia della tensione. E il terrorismo rosso? De Luna dà  la colpa della violenza solo ai neri. Questa non è storia, ma ideologia. (Pfq)

SU & GIÙ / La concordia istituzionale – Piero Fassino

SU 👍 LA CONCORDIA ISTITUZIONALE

Nel “Chi sale e chi scende” del “Torinese” oggi va su la concordia istituzionale tra il sindaco di Torino e il presidente della Regione. Cirio e Lo Russo se ne fregano delle critiche dei loro alleati e marciano insieme per dare vita ai grandi progetti.

Hanno imparato da Ghigo e Castellani che così facendo negli anni 90 realizzarono il restauro della Venaria Reale, il Salone del Gusto e crearono le condizioni per le Olimpiadi del 2006. Anche Mattarella se ne è accorto e, nella sua visita di ieri, si è complimentato con il primo cittadino e con il governatore. Le ideologie sono morte e sepolte.

 

GIU’ 👎 PIERO FASSINO

E dire che è una vecchia volpe della politica. Eppure “Filura” questa volta ha toppato in pieno. Sostenere  che lo stipendio dei parlamentari non è d’oro (ma citando solo l’indennita’ pura e omettendo tutte le ricche voci aggiuntive) non solo è una bugia, ma un errore tattico. Al limite i parlamentari potrebbero anche guadagnare di più, perché sono i rappresentanti del popolo e vanno pagati bene se lavorano bene. Ma le mezze verità sono mezze bugie che servono solo ad alimentare l’antipolitica.

Cri. Bus.

L’abbraccio del Sermig al presidente Mattarella

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Una visita privata, ma intensa. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna all’Arsenale della Pace in una giornata speciale.

Era il 2 agosto del 1983 quando Ernesto Olivero, sua moglie Maria e gli amici dell’epoca entrarono per la prima volta nei ruderi del vecchio arsenale militare di Torino, la fabbrica da cui uscirono armi e artiglieria usate nelle guerre del Risorgimento e nelle guerre mondiali.
Una storia di riconversione materiale e umana che il Presidente ha voluto condividere insieme ai giovani, ai volontari, a tutto il popolo del Sermig.

Un incontro di musica e testimonianze con un sigillo: la consegna del premio Artigiano della Pace alla memoria di Piersanti Mattarella, fratello del Presidente, ucciso dalla mafia nel 1980.
Il premio ogni anno vuole sottolineare l’esempio di testimoni e personalità e il loro impegno nella costruzione del bene comune.

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Dal Comune un sostegno ai negozi di via Po

Torino – La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato le linee d’indirizzo e i criteri per la redazione del bando e la concessione di contributi a fondo perduto come sostegno alle micro e piccole imprese situate in via Po.

Il bando prevede il cofinanziamento pubblico per interventi diretti ad ammodernare e migliorare la parti esterne delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehor, illuminazione esterna…) attuando così una riqualificazione urbana coerente con i principi di sostenibilità ambientale ed efficentamento energetico.

Le linee di indirizzo e i criteri approvati oggi dall’esecutivo di Palazzo Civico, sono stati prima discussi e condivisi dai componenti della Cabina di Regia – organo deliberativo del Distretto del Commercio di Torino – composta da rappresentanti della Città, di Ascom Confcommercio e di Confesercenti e saranno espressamente dettagliati nel bando.

In generale, oltre all’individuazione di via Po quale area oggetto di intervento e alla definizione delle platea dei potenziali beneficiari – micro, piccole e nuove imprese che svolgono attività di vendita diretta al dettaglio di beni e quelle esercenti l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in sede fissa, stabiliscono anche di offrire un contributo massimo a fondo perduto (fino a 5.000 euro, pari al 75% della spesa stimata, che potrà essere maggiorato sino a un massimo di 7.000 euro solo nel caso di tipologie di interventi e spese ammissibili che riguardino l’apertura di una nuova attività economica o di una nuova unità locale presso un locale che risulti sfitto alla data del 1 Gennaio 2023) e che l’investimento minimo ammissibile, oggetto di richiesta di contributo, sia almeno pari a 500 euro.

Nel caso dovessero avanzare dei fondi, la Cabina di Regia del Distretto dovrà valutare il loro utilizzo tra diverse opzioni: finanziamento dei progetti valutati ammissibili ma non finanziati in sede di prima istanza; redistribuzione delle risorse residue a tutti i progetti aggiudicatari in modo proporzionale al contributo assegnato in prima istanza, con contestuale riduzione della quota di cofinanziamento a carico del beneficiario (in ogni caso il contributo non potrà superare l’80% della spesa finanziata), quindi aumentando il contributo a fondo perduto oltre i massimali di cui sopra (5.000 euro per imprese già attive e 7.000 euro per apertura presso locali sfitti) fino all’utilizzo di tutte le risorse disponibili; nuovo bando.

Sarà inoltre valutata l’ammissibilità delle seguenti tipologie: quelli volti all’ammodernamento e al miglioramento dell’esterno delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehors, illuminazione esterna, abbattimento delle barriere architettoniche, ecc.); quelli indirizzati alla fidelizzazione della clientela; quelli a sostegno di nuove attività o apertura di nuove unità locali (acquisto di macchinari, attrezzature, apparecchi); quelli volti alla realizzazione di servizi innovativi fra gli operatori dell’area e a vantaggio dei consumatori e, infine, gli interventi per l’implementazione digitale delle singole imprese (solo spese in conto capitale).

Non saranno, invece, considerate ammissibili le spese inerenti alla ristrutturazione/sistemazione interna degli immobili delle imprese del commercio.

L’ ammissibilità delle domande sarà stabilita da una Commissione di Valutazione che, dopo aver verificato la regolarità formale e la conformità al bando dei documenti, entrerà nel merito valutando una serie di criteri (coerenza degli interventi con le finalità del bando, loro chiarezza, adeguatezza della componente finanziaria, imprese aperte da meno di 24 mesi, storicità del negozio, presenza giovanile e femminile all’interno dell’impresa, apertura in un locale sfitto da inizio 2023) e premialità (basate su tematiche di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, inclusività e accessibilità – come riduzione e/o abolizione delle barriere architettoniche – e riqualificazione in relazione con lo spazio pubblico).

Le risorse finanziarie messe a disposizione per l’erogazione dei contributi sono pari a euro 120.576,48, di cui euro 96.461,18 di fondi regionali ed euro 24.115,30 di fondi comunali. Il Comune, inoltre, si riserva la possibilità di aumentare ulteriormente la dotazione finanziaria se vi fossero risorse proprie aggiuntive disponibili e le domande presentate eccedessero le disponibilità sopra indicate. (e.b.)

Foto Paolo Liguori

Torino città floreale

La prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna che si tenne a Torino nel 1902 lanciò una nuova era, una rivoluzione nelle varie espressioni artistiche e nel design che segnò una vera e propria rottura con il passato. Il regolamento dell’evento fu molto chiaro, niente imitazioni, niente rievocazioni del passato, solo rinnovamento, originalità sia nelle forme che nei materiali. Questa nuova tendenza aveva come fonte d’ispirazione la natura ed è per questo che oltre ad “Arte Nuova“, Art Nouveau in Francia, Jungendstil in Germania o Modern Style in Gran Bretagna, si chiamò anche “Arte Floreale“. La vocazione di questa nuova espressione era la sua possibile declinazione nel quotidiano, non esistevano quindi soggetti e ambienti privilegiati o solo grandi opere, al contrario ogni oggetto presente nella vita di tutti i giorni in ceramica, in vetro o di stoffa poteva veicolarne la bellezza e lo stile. Torino, seppur in assenza di una vera e propria scuola o corrente propria, divenne un importante centro espressivo di questo movimento anticlassico e critico nei confronti dell’uniformità beneficiando, grazie alla vicinanza geografica, delle influenze francesi e belga. Tra le opere più note del Liberty a Torino abbiamo Casa Fenoglio-La Fleur, Villa Scott (set di Profondo Rosso di Dario Argento), Un intero Isolato, l’unico così grande in città, tra Via Papacino e Corso Matteotti, il Villino Raby . Girando per la città è possibile ammirare altri meravigliosi capolavori di Arte Floreale, itinerari ricchi di particolari, forme e colori che ci riportano in quel preciso periodo storico.

 

1. Borgo Crimea: partendo dal Ponte Umberto I abbiamo la Casa Camusso-Caselli a Corso Fiume 2, la meravigliosa Villa Crimea a Via Casteggio 2, Villa Scott a Corso Lanza 57, la Palazzina a Via Villa Quiete 1-3, Villino Guarlotti in Via Gatti 10 e al n.24 il Villino Antonietta, la Casa del Custode del Villino Filiberti a Corso Moncalieri 83.

2. Corso Francia, Cit Turin: Villino Raby a Corso Francia 8, Palazzina Fenoglio La Fleur in Via Principi d’Acaja 11, i bellissimi edifici di Via Duchessa Jolanda 17,19,21 – Via Collegno 44,45 – Via Susa 31,33 e il famosissimo Palazzo della Vittoria, con il portone decorato da Draghi, a Corso Francia 23.

3. San Donato: Casa dei Fratelli Padrini a Via Balbis 1, Casa Pecco tra Via le Chiuse e Via Cibrario, sempre a Via Cibrario ai civici 15 Casa Florio, 36 Casa Basso, 54 Casa Girardi, 62 Casa Enrieu. Le Palazzine a via Piffetti 3,5,7,10 e 12, Palazzina Ostorero a Via Beaumont 7.

 

4.Centro Città: la Palazzina – Via Bertola 20 e quella sull’angolo opposto a Via Monte di Pietà 26, sempre a Via Monte di Pietà al civico 4 la Casa della Zoppa, l’Isolato San Lazzaro – Via Pietro Micca 4, l’Isolato intero tra via Papacino e Corso Matteotti, l’Edificio di Via Revel 18 e 20.

 

5. Crocetta: la Palazzina a Via Sacchi 40/42, Casa Avezzano a Via Vico 2, Casa Pozzo in Via Massena 81, Casa Mussino in Corso Re Umberto 71, l’Isolato a mezzaluna in Largo Re Umberto 65, Casa Gamna a Corso Galileo Ferraris 78 e al civico 86 Casa Quadri, Palazzo Pellegrini in Corso Montevecchio 38 e al 50 Palazzo Maffei.

 

Torino è una vera e propria vetrina di splendori di Arte Nuova, una esibizione permanente a cielo aperto, una magnifica esponente di una arte che, come diceva Walter Benjamin, è “…un tentativo che mobilita tutte le risorse dell’interiorità….che si oppone al mondo circostante armato della tecnica”.

Maria La Barbera

 

 

Iaad, il progetto di reinterpretazione dell’Alfa Romeo 4C

Garavini Perenne

Il progetto di reinterpretazione dell’Alfa Romeo 4C, affidato da Garavini agli studenti del Master in Transportation design di IAAD.

 

 

Nell’anno del decennale dell’Alfa Romeo 4C, l’auto sportiva di alta gamma che ha decretato il vero rilancio del marchio, Garavini, in collaborazione con gli studenti IAAD. del Master in Transportation Design, reinterpreta la nuova auto sportiva Alfa Romeo 4C by Garavini che combina la tradizione italiana dell’eleganza e dello stile con l’innovazione e l’artigianato di alta qualità.

Il progetto di una nuova Alfa Romeo 4C prende ispirazione da quanto fatto dallo storico marchio Garavini negli anni ‘30 con l’Alfa Romeo 6C 1750 by Garavini, protagonista della dolcevita italiana e della nascita del movimento per le auto d’epoca in Italia.

 

Anima del progetto: Luca Babbini, giovane imprenditore, partito dallo IAAD. e con esperienza nell’ambito ricerca e sviluppo per diverse industrie, in particolare, dell’automotive. «Quando ho incrociato il percorso di Garavini – spiega Luca Babbini, Design Director Garavini – con origini familiari e valori riconducibili ai miei, ho pensato che fosse un segno: la consapevolezza di quest’affinità ha permesso di dare vita a nuovo capitolo, una realtà in cui la passione per l’artigianalità, il lusso e l’eredità familiare si uniscono. La Garavini Perenne sarà l’occasione per valorizzare il territorio di Torino ma in chiave internazionale, grazie alla freschezza e alla voglia di fare che solo un team giovane, come quello di Garavini e come quello del Master in Transportation Design dello IAAD., possono garantire. La valorizzazione dei giovani è infatti un aspetto chiave del progetto, da qui la partnership con IAAD., l’Istituto in cui mi sono formato. Qui ho sperimentato la maggior ricchezza nell’approccio didattico, che va oltre al piano di studi, avvicinandosi a quella che è la realtà lavorativa».

 

Il progetto è seguito e coordinato da Dario Olivero, coordinatore del Master e Davide Tealdi, docente e project leader.

Il concept vede la realizzazione di una prima serie di 15 esemplari, che mirano a diventare un modello senza tempo. Le linee sono classiche, ispirate ad un uso sportivo che profuma di aria fresca e velocità. Il piacere di guida è alla base della progettazione con un set up dedicato all’usabilità su strada oltre che su pista.