Cosa succede in città- Pagina 104

Rock Jazz e dintorni a Torino: Sting e i Baustelle

/

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Per “Flowers” a Collegno si esibisce la cover band Pink Sound. Allo Spazio 211  sono di scena gli statunitensi Brian Jonestown Massacre con i Mother Island.

Martedì. Per “Flowers” rap con Murubutu e Claver Gold. A Stupinigi per “Sonic Park” suonano i Placebo supportati dal duo Bud Spencer Blues Explosion. Allo Spazio 211 si esibiscono i Melvins.

Mercoledì. Al Blah Blah sono di scena gli Zeke. A “Sonic Park” arriva Sting. Per “Borgate dal vivo” nell’arena del Monastero di Rivalta, si esibisce Gabriele Rossi. A Collegno è di scena Luchè.

Giovedì. All’hotel Hilton suona il quartetto del sassofonista Scott Hamilton. Per “Flowers” si esibiscono i Baustelle. A Pinasca per “TNT Fest” reggae con Anthony B. Chiusura del “Sonic Park” con i Black Eyed Peas supportati dai Motel Connection.

Venerdì. Per “Evergreen Fest” alla Tesoriera suonano i Wicked Expectation preambolo al Dj set con Samuel. Chiusura di “Flowers” a Collegno con Tananai. A Pinasca si alternano Auroro Borealo e il Duo Bucolico. Al Planetario di Pino Torinese si esibiscono gli Space Aliens From Outer Space.

Sabato. Al Comala suona il trio del pianista Emanuele Francesconi per un omaggio ai film di Martin Scorsese. Per “MonfortinJazz” si esibisce il trio di Stefano Bollani. Al “TNT Fest” sono di scena i 99 Posse.

Domenica. Chiusura di “TNT Fest” a Pinasca con i Rhapsody Of Fire e i Winterage. All’Ecomuseo di Bosio il set acustico di Daniele Silvestri.

Pier Luigi Fuggetta

A Torino le “Giornate della Vista” della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia   

Il progetto si pone l’obiettivo di realizzare migliaia di visite oculistiche e fornire occhiali gratuiti alle persone fragili con difetti visivi 

 Arriva a Torino il progetto della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia “Giornate della Vista”, che si pone l’obiettivo di offrire accesso sostenibile alle visite oculistiche alle persone svantaggiate. Il progetto, con il patrocinio della Camera dei Deputati, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Regione Piemonte e del Comune di Torino, si svolge dal 3 al 23 luglio presso il Sermig Arsenale della Pace, Via Andreis 18/44.

La Fondazione si occuperà di effettuare visite oculistiche a titolo gratuito, donando occhiali da vista a chi ne avesse bisogno. L’iniziativa è rivolta alle persone fragili individuate dalle associazioni coinvolte nel progetto.

Una clinica oculistica, inaugurata alla presenza della Vicesindaca Michela Favaro, è stata allestita grazie alla strumentazione tecnica donata da Essilor per l’occasione, nella quale – con il supporto di importanti associazioni quali Sermig, Comunità di Sant’ Egidio, Ordine di Malta, Banca delle Visite e Associazione S. Vincenzo oltre 600 persone saranno visitate dal team di medici oculisti e ortottisti messo a disposizione dal Prof. Michele Reibaldi, Direttore della Clinica Oculistica Universitaria dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Subito dopo la visita medica, gli ottici di GrandVision e Salmoiraghi & Viganò individueranno la migliore soluzione visiva in base alla prescrizione e gli occhiali da vista saranno realizzati in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Luigi Lagrange di Torino e dell’ Irsoo di Vinci.

I volontari EssilorLuxottica agevoleranno il flusso delle visite oculistiche e la scelta del modello di occhiali e ognuno di loro parteciperà all’attività con la donazione di un giorno di ferie.

ll Gruppo Barilla supporterà la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, donando 2.500 tra merendine, biscotti e snack.

“Crediamo che vedere bene sia un diritto umano fondamentale e per questo ci impegniamo a portare l’iniziativa delle Giornate della Vista in tutta Italia. Anche nel nostro paese, infatti, si può fare molto per favorire l’accesso alle cure oculistiche e l’inclusione sociale. Insieme ai medici oculisti e alle associazioni coinvolte, creiamo un circolo virtuoso, dedicato alla vista delle persone più svantaggiate” spiega il Segretario Generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, Andrea Rendina. 

 

“Partecipare a questa iniziativa rivolta alle persone fragili è molto importante per la nostra Amministrazione – afferma la Vicesindaca Michela Favaro -. La visita oculistica rappresenta un importante momento di prevenzione perché è fondamentale conservare la propria capacità visiva essenziale per la qualità della vita e l’autonomia personale. Ringrazio la Fondazione e tutti i partner che hanno dato vita a questo progetto che mette a disposizione assistenza oculistica e occhiali alle persone in difficoltà economica”. 

 

“Il Centro Medico dell’Arsenale della Pace è il luogo che il Sermig mette a disposizione per la giornata della vista – dichiara Rosanna Tabasso, presidente del Sermig – Un luogo simbolo di trasformazione fin dall’inizio della sua storia quando da fabbrica di armi diventa luogo di pace e solidarietà. L’Arsenale della Pace è una casa sempre aperta che ogni giorno rinnova l’attenzione ai più deboli e poveri della nostra società, ma non solo. L’impegno abbraccia il mondo intero con altre sedi in Brasile e Giordania e quasi 4mila progetti di sviluppo e pace nei cinque continenti.” 

“Come medici e oculisti siamo felici di poter dare un piccolo contributo alle persone più svantaggiate – dichiara il professor Reibaldi, Direttore della Clinica Oculistica Universitaria dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino –  che per svariati motivi non hanno la possibilità di accedere alle visite oculistiche, promuovendo il diritto fondamentale alla salute e alla cura per tutti. Come Clinica Oculistica della Città della Salute e della Scienza di Torino parteciperemo al progetto della Fondazione OneSight EssilorLuxottica grazie alla disponibilità sia di oculisti che ortottisti che per due settimane saranno impegnati nel visitare le persone che verranno segnalate dalle diverse associazioni che sostengono questa iniziativa. Siamo fiduciosi – continua –  che iniziative di questo spessore possano dare un concreto aiuto a chi ne ha bisogno e allo stesso tempo contribuiscano a creare una cultura che sostenga l’accesso alle cure e l’inclusione sociale”. 

La Fondazione OneSight EssilorLuxottica opera in tutto il mondo. Dal 2013 con il sostegno di istituzioni, ONG e una vasta rete partner, la Fondazione ha dato accesso permanente all’assistenza oculistica a oltre 600mila persone e ha fornito occhiali a oltre 61 milioni di individui nelle comunità svantaggiate del pianeta. Facendo proprio l’obiettivo delle Nazioni Unite, la Fondazione si è posta come traguardo quello di contribuire a eliminare i difetti visivi non corretti entro il 2050.

In Italia, l’impegno per il diritto alla vista si concretizza attraverso diversi appuntamenti su tutto il territorio nazionale. Il calendario 2023, oltre alle già realizzate tappe di Roma, Napoli, Bari, Pescara, Genova e quella attuale (3 – 14 luglio) prevede Catania (18-29 settembre), Milano (3-31 ottobre), Belluno (13-24 novembre) e Verona (4-15 dicembre). Con dieci città in dieci mesi, le “Giornate della Vista” della Fondazione garantiranno a circa 8.000 persone accesso a una assistenza oculistica adeguata alle loro necessità.

Le associazioni coinvolte a Torino 

 

SERMIG Nel Sermig ogni persona entra come in un laboratorio di scambio tra coloro che danno qualcosa e coloro che ricevono qualcosa: in quest’ottica nessuno è così povero da non avere nulla da donare e nessuno è così ricco da non avere nulla da ricevere. Le persone che si rivolgono al SERMIG per soddisfare bisogni primari vengono accompagnate in un cammino di riscoperta ed emersione delle loro potenzialità e possono quindi mettere in gioco se stessi al pari degli stessi volontari che le hanno aiutate. La nostra casa, l’Arsenale della Pace, ha potuto aiutare milioni di persone in Italia e nel mondo perché aiutata da volontari e da amici che la sostengono e l’aiutano. Non abbiamo paura di chiedere, ci fidiamo della Provvidenza che di volta in volta ha il nome e il volto di chi risponde alle nostre richieste. Insieme Possiamo fare molto. Info: www.sermig.org.

ASSOCIAZIONE SAN VINCENZO Siamo un’associazione di laici cattolici che ha per obiettivo la promozione della persona dell’individuo attraverso il rapporto personale attuato con la visita a domicilio. Aiuta le persone che si trovano in condizione di sofferenza morale e materiale, condivide le loro pene con rispetto e amicizia, opera per rimuovere le situazioni di povertà e di emarginazione attraverso una maggior giustizia sociale. Accompagna i propri membri in un cammino di fede attraverso l’esercizio della carità. Il Consiglio Centrale di Torino è costituito dall’insieme delle Conferenze di Torino e provincia. Le Conferenze sono costituite da persone che, essendo credenti nel messaggio di Gesù Cristo, si riuniscono per cercare di aiutare coloro che sono nel bisogno. I Confratelli donano essenzialmente il loro tempo necessario a seguire le persone assistite, ad aiutarle ad espletare pratiche con vari Enti e consigliando circa le azioni da compiere per avere agevolazioni e aiuti

COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO Nata a Roma nel 1968 per iniziativa dell’allora studente liceale Andrea Riccardi, la Comunità di Sant’Egidio è conosciuta nel mondo per l’aiuto ai poveri, il lavoro per la pace e il dialogo, l’accoglienza ai rifugiati con i corridoi umanitari, le campagne per i diritti, come quello alla salute in Africa e l’abolizione della pena di morte. Oggi Sant’Egidio è presente in più di 70 Paesi del mondo con oltre 60mila aderenti, uomini e donne di ogni età e condizione uniti dall’impegno volontario e gratuito, e una più vasta cerchia di simpatizzanti e amici che collaborano attivamente in diverse iniziative (https://www.santegidio.org).

ORDINE DI MALTA Il Sovrano Ordine di Malta è Ordine Religioso – Laicale ed Ente primario di diritto internazionale. Intrattiene rapporti diplomatici con oltre 100 Stati tra cui la Santa Sede e la Repubblica Italiana. Diciotto le rappresentanze ufficiali e gli osservatori permanenti presso le Nazioni Unite, l’Unione Europea e numerose organizzazioni internazionali. L’Ordine è presente stabilmente in 58 paesi con undici Gran Priorati e Sottopriorati e 47 Associazioni nazionali, nonché numerosi ospedali, centri medici, ambulatori, corpi di soccorso, fondazioni e strutture specializzate che operano in 120 paesi. I suoi 13.500 membri e 80.000 volontari, coadiuvati da personale di alto profilo professionale composto da oltre 25.000 tra medici, infermieri, ausiliari paramedici e collaboratori volontari, si dedicano all’assistenza dei poveri, degli ammalati e di tutti coloro che soffrono. Per ulteriori informazioni sull’Ordine di Malta www.orderofmalta.int (sito ufficiale) e  www.ordinedimaltaitalia.org (sito ufficiale Italia).

LA BANCA DELLE VISITE: IL DIRITTO ALLA SALUTE UGUALE PER TUTTI 

E se applicassimo il concetto del “caffè sospeso” di tradizione napoletana, anche in sanità? E se al posto del caffè, si donassero visite e prestazioni mediche per i più bisognosi?

Da questa felice intuizione nasce nel 2017 il progetto solidale La Banca delle Visite, che nel giro di pochi anni ha già donato centinaia di visite specialistiche in tutta Italia.

Aiutare chi è in difficoltà, chi non ha una copertura sanitaria e non può attendere i tempi del servizio sanitario pubblico né permettersi una visita medica a pagamento: sono questi gli obiettivi di “Banca delle Visite”, un circuito solidale in cui la generosità di aziende e cittadini si trasforma in prestazioni mediche da donare.

Un circuito solidale virtuoso che può contare anche sul prezioso supporto degli Amici Sostenitori e gli Amici Point, ovvero persone e realtà locali che ci aiutano a divulgare il messaggio solidale e grazie a SuperDottori e SuperCentri che possono dedicarci un listino a prezzi calmierati e mettere a disposizione visite gratuite.

Rendere la Salute accessibile a tutti, garantire le cure mediche necessarie a chi ne ha bisogno in modo rapido e gratuito nel rispetto della dignità di ogni persona è la mission di Banca delle Visite, con l’obiettivo di fare rete sul territorio creando un circolo virtuoso per aiutare concretamente sempre più persone.

 

Al Mao thefutureisNOW? #4

performance di Silvia Calderoni + Ilenia Caleo

dall’azione Zen for Head di Nam June Paik (1962)

venerdì 7 luglio 2023 ore 19

@ Terrazza del museo

MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

Il MAO è lieto di ospitare venerdì 7 luglio alle ore 19 la performance thefutureisNOW? #4, di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo.

ThefutureisNOW? prende avvio dall’azione Zen for Head di Nam June Paik (1962), durante la quale l’artista immerse i capelli in un secchio di inchiostro di china e procedette a tracciare una linea, spostandosi carponi sul pavimento, lasciando poi l’opera aperta a chiunque volesse riprodurla.

Calderoni e Caleo partono da qui, dal gesto corporeo e dalla sostanza liquida, per tradurre la performance di Paik in indicazioni precise che prevedono un lavoro sulla materia, sulla traccia (e sulle tracce), sul corpo nella sua presenza e nella sua dinamica fisica, e infine sulla durata, intesa come temporalità concreta che si esaurisce e si consuma.

Il reenactment dell’azione performativa di Nam June Paik diventa cerimonia rituale, un gesto interpretato dalle due artiste in forma di scrittura vivente, fatta di liquidi vivi, di bioluminescenza, di corpi-batteri, di bioscritture, di tracce che talvolta, come accade con le sostanze inquinanti, tossiche e corrosive, sono destinate a permanere e a lasciare segni visibili.

La performance che Silvia Calderoni e Ilenia Caleo proporranno al MAO rilegge le precedenti versioni dell’azione presentate fra gli altri a Pirelli Hangar Bicocca, Milano, e a Gaswork, Londra, ed è un’anticipazione di quanto le artiste porteranno a Shanghai in occasione della tappa cinese del progetto Flu水o (Fluxo).

Ingresso 5€. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del museo e su Ticketone (con prevendita +1€).

BIO

Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2018 sono docenti allo IUAV di Venezia. Nel 2019, danno vita a KISS, spettacolo con 23 performer. Per la Queering Platform di Hong Kong curano il progetto nomade SO IT IS. Nel 2022 realizzano l’installazione Pick Pocket Paradise per il Castello di Rivoli – Museo di arte contemporanea (Torino). Sono advisor al Padiglione Italia – Biennale Architettura 2023.

Silvia Calderoni è attrice, performer e autrice. Si forma artisticamente con il Teatro della Valdoca e dal 2006 fa parte della compagnia Motus. Al cinema è protagonista di La leggenda di Kaspar Hauser (2012) di Davide Manuli e Moonbird2 (2022) di Rä Di Martino. Dal 2023 è consulente artistica di Sherocco Festival (Ostuni).

Ilenia Caleo è performer, attivista e ricercatrice. Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe e forme del lavoro culturale. Lavora come dramaturg, ha pubblicato: Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista (2021); In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979 (2021). Attivista nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena dei centri sociali.

Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei

7 – 13 luglio 2023

 

VENERDI 7 LUGLIO

 

Venerdì 7 luglio ore 16.30

LUSSO A BISANZIO. FASTI ALLA CORTE D’ORIENTE

Palazzo Madama – visita guidata tematica

L’imperatore di Bisanzio indossava abiti in seta, i cui riflessi e bagliori conferivano alla sua figura e a quella

della sua consorte un’aura divina. Il lusso e la raffinatezza caratterizzavano la corte e l’aristocrazia della capitale: la classe dirigente di Costantinopoli sapeva farsi ammirare.

Nella mostra in corso a Palazzo Madama Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario sono esposti bracciali e anelli, amuleti e pettorali: oggetti di pregio e di fine artigianato, che rivelano quanto il lusso fosse realmente status simbol: come in ogni tempo, come in ogni civiltà antica e moderna.

La visita propone un itinerario “fastoso”, utile per comprendere i diversi aspetti del mondo bizantino.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Venerdì 7 luglio ore 17

NON È TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA

MAO – attività per famiglie

L’attività prende avvio dalla visita della nuova mostra Metalli sovrani. Le incisioni e gli sbalzi presenti sui preziosi oggetti esposti provenienti da The Aron Collection saranno lo spunto per l’attività di laboratorio, che prevede la realizzazione di lastrine di rame decorate con la tecnica a sbalzo.

Prenotazione obbligatoria: 011-4436927 – maodidattica@fondazionetorinomusei.it

Costo laboratorio €7 a bambino; adulti ingresso ridotto alle collezioni permanenti.

 

Venerdì 7 luglio ore 19

thefutureisNOW? #4. performance di Silvia Calderoni + Ilenia Caleo dall’azione Zen for Head di Nam June Paik (1962)

MAO – performance

Il MAO è lieto di ospitare venerdì 7 luglio alle ore 19 la performance thefutureisNOW? #4, di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo.

ThefutureisNOW? prende avvio dall’azione Zen for Head di Nam June Paik (1962), durante la quale l’artista immerse i capelli in un secchio di inchiostro di china e procedette a tracciare una linea, spostandosi carponi sul pavimento, lasciando poi l’opera aperta a chiunque volesse riprodurla.

Il reenactment dell’azione performativa di Nam June Paik diventa cerimonia rituale, un gesto interpretato dalle due artiste in forma di scrittura vivente, fatta di liquidi vivi, di bioluminescenza, di corpi-batteri, di bioscritture, di tracce che talvolta, come accade con le sostanze inquinanti, tossiche e corrosive, sono destinate a permanere e a lasciare segni visibili.

Ingresso 5€. Biglietti disponibili presso la biglietteria del museo e su Ticketone.

 

 

LUNEDI 10 LUGLIO

 

Lunedì 10 luglio ore 17

UNA VITA, MOLTE LEGGENDE. TEODORA DI BISANZIO SANTA E DIAVOLESSA

Palazzo Madama – conferenza con Paolo Cesaretti, Università degli Studi di Bergamo

Teodora, la più famosa tra le donne di Bisanzio, visse circa 50 anni, dal 500 al 548, e passò metà della sua vita sul trono al fianco dello sposo Giustiniano (secondo alcune interpretazioni, fu una sua vera e propria “collaboratrice”), lasciando un marchio indelebile sul mondo di allora, sospeso tra Oriente e Occidente oltre che tra Tarda Antichità e Medio Evo. Ma forse ancor più profondo e duraturo è il segno da Teodora impresso negli immaginari collettivi di tante tradizioni culturali diverse e a prima vista incompatibili. Il decadentismo europeo la celebra come archetipo della femme fatale, le tradizioni cristiane ortodossa e monofisitica la elevano nel corso dei secoli all’onore degli altari, mentre la Controriforma cattolica la assimila a una “furia infernale”. Gli stessi scrittori di epoca giustinianea ora la esaltano come “la più intelligente di tutti e di sempre”, ora la denigrano come una “rovina dell’umana stirpe”, e quest’ultimo accento risuona nelle voci di Gibbon e di Voltaire. In anni recenti la cultura femministica fa di Teodora una sua “icona”, mentre il mosaico ravennate che la ritrae con il suo seguito continua a incantare migliaia di visitatori. Sulle ragioni e sugli intrecci di questo caleidoscopio storico-culturale interviene – con il corredo di alcune immagini significative – Paolo Cesaretti, che all’epoca di Teodora e di Giustiniano ha dedicato un’ampia serie di pubblicazioni.

La conferenza fa parte del ciclo, che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, visitabile nella Sala del Senato di Palazzo Madama fino al 28 agosto 2023, attraverso 350 opere provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci.

Paolo Cesaretti è professore associato di Civiltà Bizantina presso l’Università di Bergamo. Condirettore scientifico del periodico di cultura greca “Periptero” (Atene), è membro di numerosi comitati scientifici, associazioni e accademie in Italia e all’estero.

Le sue pubblicazioni, molte delle quali apparse o tradotte all’estero, comprendono edizioni critiche, testi di scavo, monografie, traduzioni commentate di testi bizantini (con particolare riferimento all’agiografia e alla storiografia), classici della bizantinistica novecentesca, articoli scientifici, opere di consultazione sul patrimonio linguistico e mitologico classico.

La sua Teodora. Ascesa di una imperatrice (Mondadori, Milano 2001; nuova ed. Bolis, Azzano P. Paolo [BG] 2021) è stata tradotta in otto lingue straniere e gli è valsa il Premo Grinzane Cavour per la saggistica (2002). Ulteriori riconoscimenti e traduzioni hanno avuto due altre opere di narrative non fiction legate a Bisanzio: L’impero perduto (Mondadori, Milano 2006) e Le quattro mogli dell’imperatore (Mondadori, Milano 2015).

Ha maturato una lunga esperienza nel mondo giornalistico e soprattutto editoriale sin dagli anni universitari. Le sue collaborazioni con quotidiani e periodici vertono su temi legati, oltre che alla cultura bizantina e alla persistenza della cultura classica, anche all’attualità politico-culturale.

Ultimo appuntamento

Lunedì 17 luglio, ore 17

Il nostro debito con Bisanzio

Con Mario Gallina, già Professore ordinario di Storia bizantina presso l’Università degli Studi di Torino

 

Ingresso gratuito

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

GIOVEDI 13 LUGLIO

 

Giovedì 13 luglio

IN CAMMINO. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena

13 luglio – 10 ottobre 2023

anteprima stampa mercoledì 12 luglio ore 11

Palazzo Madama – apertura nuova mostra

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e la Fondazione Carlo Acutis, in collaborazione con la Regione Piemonte, presentano, dal 13 luglio al 10 ottobre 2023, nel contesto del progetto “Via Francigena for all”, la mostra In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena.

L’esposizione rappresenta un’opportunità per narrare il territorio piemontese in quel periodo dell’anno in cui numerosi pellegrini si mettono in cammino lungo la Via Francigena. Concepita nell’ottica della massima accessibilità e inclusione, mette in risalto le centralità storiche e contemporanee di Torino e del Piemonte, casa della Sacra Sindone e accesso principale alla Penisola lungo il pellegrinaggio sulla Via Francigena.

La mostra è strutturata in quattro sezioni, ognuna connessa a un tema specifico. Nella prima sono presentate sedici illustrazioni originali, realizzate da giovani artisti italiani ormai riconosciuti a livello mondiale. Nella seconda tutta una serie di materiali video illustrano la Via Francigena e gli itinerari sindonici; nella terza una grande mappa interattiva, affiancata da fotografie delle decine di sindoni affrescate sulle pareti esterne di edifici collocati lungo i cammini del Piemonte, evidenzia gli itinerari del progetto “Via Francigena for all” e i cammini sindonici. Nella quarta sezione, infine, è esposta un’installazione ideata dall’artista torinese Carlo Gloria sul tema del cammino.

Infowww.palazzomadamatorino.it

Da giovedì 13 luglio

NAPOLEONCENTAURONTANO di Luigi Ontani

GAM – nuova opera in collezione

La GAM è felice di accogliere in comodato nelle proprie collezioni l’opera di Luigi OntaniNapoLeonCentAurOntano, realizzato nel 2003 in occasione di una personale presso il Museo Napoleonico di Roma. È una delle numerose riletture che l’artista ha realizzato sul tema iconografico del centauro, creatura ibrida e metamorfica che Ontani accomuna al Sagittario, suo saturnino segno zodiacale.

Secondo la mitologia classica il centauro è per metà creatura razionale e per metà passionale, carattere ambiguo che ben si sposa alla figura di Napoleone che spronò e tradì, in pari misura, lo spirito dei lumi quanto quello del Romanticismo. E ben si addice all’artista che non disdegna mai di intrecciare l’espressione dell’intelligenza con quella del desiderio in una sua personale forma di arguto slancio d’arte e vita. Così Napoleone, universale misura di ogni possibile mania di grandezza, offre un ironico specchio al narcisismo dell’artista che, una volta di più, presta il proprio volto alla realizzazione della scultura in ceramica policroma, esempio tra i più rilevanti della sua ricreazione. L’ibridolo (idolo + ibrido) sarà esposto nell’atrio del primo piano della GAM e avrà il compito, quanto mai adeguato alla sua natura di napoleonica ed ibrida contemporaneità, di congiungere idealmente il percorso delle collezioni del ‘900 con lo spazio dedicato alle esposizioni “Ottocento”, attualmente in corso, e “Hayez”, in programma per ottobre.

Didascalia dell’opera:

Luigi OntaniNapoLeonCentAurOntano, 2003

ceramica policroma, oro zecchino, Bottega Gatti, Faenza

Courtesy l’artista, in comodato presso la GAM

Info: https://www.gamtorino.it/it/evento/napoleoncentaurontano-di-luigi-ontani/

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Smalti bizantini tra Oriente e Occidente. A Palazzo Madama

Lunedì 3 luglio 2023

ore 17

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Sala Feste

Piazza Castello, Torino

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, lunedì 3 luglio 2023 alle ore 17, la conferenza Smalti bizantini tra Oriente e Occidente con Giampaolo Distefano, Università degli Studi di Torino.

L’arte bizantina, tra le sue varie manifestazioni, si distinse per una significativa produzione di smalti cloisonnés, realizzati soprattutto nella capitale dell’Impero ma ben presto anche nelle zone rientranti sotto la sua diretta influenza culturale. Tali smalti, dalle caratteristiche tecniche codificate e dai canoni stilistici assai riconoscibili, formano a oggi un corpus scalato su più secoli ma la cui età dell’oro si individua soprattutto tra il X e la fine del XII secolo. Si tratta per la maggior parte di piccoli esemplari con figure a mezzo busto, più raramente di grandi placche con vere e proprie scene neotestamentarie. Caratteristici di questa produzione furono anche minuti smalti con raffinati motivi ornamentali accostabili a quelli dei coevi manoscritti miniati o della pittura monumentale. Questo intervento ripercorrerà le vicende dello smalto bizantino attraverso le sue testimonianze più eclatanti senza tralasciare i rapporti che questo tipo di produzione ebbe con l’Occidente sia tramite l’arrivo di manufatti finiti, sia tramite i viaggi di artigiani specializzati.

La conferenza fa parte del ciclo, che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenarioin corso a Palazzo Madama fino al 28 agosto 2023attraverso 350 opere provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci.

Gli incontri sono a cura di studiosi – archeologi, storici e storici dell’arte – che da prospettive e ambiti disciplinari differenti affrontano il millenario sforzo di un Impero teso al dialogo tra la cultura classica e quella orientale.

Giampaolo Distefano ha studiato all’Università di Catania, Siena e Torino dove dal 2019 è assegnista di ricerca in Storia dell’arte medievale. Si è specializzato nello studio delle arti suntuarie di XII-XV secolo specialmente in Italia, Francia e nello spazio mediterraneo, da un punto di vista della circolazione artistica e con una particolare attenzione alle fonti. Ha contribuito ai cataloghi delle opere d’arte suntuaria della Cassa di Risparmio di Volterra, della Galleria Sabauda e del Museo di Palazzo Madama di Torino, del Museo del Bargello di Firenze e di Palazzo Venezia a Roma. Nel 2020 ha co-editato gli studi in onore di Danielle Gaborit-Chopin, nel 2021 ha pubblicato la monografia Esmaltis viridibus. Lo smalto de plique tra XIII e XIV secolo, dedicata allo smalto de plique nel contesto delle relazioni e degli scambi tra Parigi e le corti europee. Suoi articoli sono comparsi, tra le altre, nelle riviste Zeitschrift für Kunstgeschichte, Arte medievale, Convivium, Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz. Dal 2019 è membro della Société nationale des Antiquaires de France.

Prossimi appuntamenti

Lunedì 10 luglio ore 17:

Con Paolo Cesaretti, Università degli Studi di Bergamo

Lunedì 17 luglio ore 17: Il nostro debito con Bisanzio

Con Mario Gallina, già Professore ordinario di Storia bizantina presso l’Università degli Studi di Torino

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione consigliata: t. 011 4429629 (da lunedì a venerdì, orario 9,30-13 e 14-16)

e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

In Terrazza a Eataly Lingotto arriva il Cinema in 35 mm

Dal 4 luglio una speciale rassegna in pellicola assieme a Hiroshima Mon Amour e Museo Nazionale del Cinema.

Ritorna l’appuntamento con il cinema all’aperto a Eataly Lingotto e questa volta in una veste completamente nuova, con l’eccezionale proiezione di pellicole in 35 millimetri. Dal 4 luglio e per ogni martedì fino all’1 agosto ecco “Cinema in 35mm”, la rassegna cinematografica organizzata da Eataly in collaborazione con Hiroshima Mon Amour e Museo Nazionale del Cinema.

Sarà un’esperienza unica, con proiezioni in 35 mm che permetteranno di ritornare alle atmosfere del cinema di una volta, quando si entrava in sala e si abbassavano le luci, si sentiva il rumore meccanico del proiettore azionato dal macchinista. E poi il buio e l’inizio del film, l’intervallo a metà, la grande scritta FINE e i titoli di coda. Location d’eccezione per questo viaggio nel passato, sarà la Terrazza al primo piano di Eataly Lingotto.

La selezione di pellicole proposte ha come fil rouge una visione fantascientifica del mondo. Si inizia con le atmosfere da noir postmoderno di Strange Days, con la regia della Premio Oscar Kathryn Bigelow, per poi proseguire con il primo capitolo della saga Matrix dei Wachowskis, un grande classico di Romero come Il giorno degli zombi, il primo Robocop di Paul Verhoeven e, per chiudere in bellezza, Mars Attacks!, un cult della sci-fi comedy firmato da Tim Burton.

A cura degli chef di Eataly Lingotto, inoltre, il servizio bar in Terrazza, con una proposta di sfizi salati e dolci e una ricca carta bere, tra calici di vino, birre e bevande analcoliche. E mostrando il biglietto per la proiezione, sarà possibile cenare nei ristoranti Pizza&Cucina e Cucine del Mercato e avere uno speciale sconto del 20%.

Il biglietto singolo è proposto al pubblico al prezzo di € 10. Per prenotare il proprio posto: www.torino.eataly.it
Apertura porte alle 21 e inizio proiezione alle 21.30.

Il programma:

Martedì 4 luglio | STRANGE DAYS (Kathryn Bigelow, 1995)

Los Angeles, ultime ore del secolo. L’ultima moda è un dischetto, un “clip” che permette di vivere qualsiasi esperienza dal vivo. In uno di questi clip il protagonista Lenny Nero assiste all’uccisione di una prostituta. È l’inizio di un intrigo che fa risalire alla morte di un leader nero ucciso dalla polizia.

Martedì 11 luglio | MATRIX (The Wachowskis, 1999)

Seguendo un tatuaggio sulla spalla di una ragazza, l’hacker Neo scopre che la cosiddetta “realtà” è solo un impulso elettrico fornito al cervello degli umani da un’intelligenza artificiale. Solo Neo, con l’aiuto del pirata informatico Morpheus e della bella Trinity, può tentare di scoprire la verità.

Martedì 18 luglio | IL GIORNO DEGLI ZOMBI (George A. Romero, 1985)

Usciti dalle tombe e dalle cripte, gli zombi sono ormai padroni del mondo, anche se un manipolo di uomini, asserragliati in un bunker, tenta di organizzare un’ultima resistenza.

Martedì 25 luglio | ROBOCOP (Paul Verhoeven, 1987)

Un poliziotto è catturato da una banda di gangster cui dava la caccia, torturato e ucciso. Ma qualcosa di lui rimane viva e viene innestata in un robot che il capo della polizia fa adottare dal corpo per gli incarichi più pericolosi.

Martedì 1 agosto | MARS ATTACKS! (Tim Burton, 1996)

Una flotta di dischi volanti raggiunge gli Stati Uniti. Mentre il Presidente organizza un comitato di accoglienza e qualcuno pensa già di fare affari con loro, gli alieni attaccano e lo scontro è aperto.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Daniele Silvestri e i Manhattan Transfer

/
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì
. A Torino e in regione al cinema, viene proiettata la versione restaurata di “Ziggy Stardust”,
documentario sul “duca bianco” David Bowie. A Collegno per “Flowers” si esibisce Carl Brave con
il duo Queen Of Saba.
Martedì.
A Rivoli a palazzo Chiozzo è di scena il trio Lastanzadigreta. Inaugurazione a Stupinigi
per “Sonic Park” con i Simply Red. Debutto anche per ”Jazzaria” alla Reggia di Venaria per il
“crooner” Kurt Elling. Per “Flowers” arrivano i Coma Cose preceduti dalla rapper Ele A.
Mercoledì.
A Rivalta per “Borgate dal Vivo” si esibisce il duo Twombao. Allo Stadio Olimpico è di
scena Marco Mengoni. Secondo concerto per “Jazzaria” a Venaria con i mitici Manhattan Transfer nella loro ultima Tournèe di una lunghissima carriera durata oltre mezzo secolo. A “Flowers” si esibisce Dub Fx con il dj set di Mace. Allo Spazio 211 è di scena Tamino preceduto da Emma Nolde.
Giovedì.
Al Comala concerto dell’Uneven Quintet del sassofonista Claudio Bonadè. A “Flowers”
arriva Daniele Silvestri. Allo Spazio 211 l’evento “Torino Soul Night” con vari ospiti tra cui Raphael
Gualazzi. Nell’Anfiteatro dell’Anima di Cervere, Fiorella Mannoia canta accompagnata dal pianista
Danilo Rea. Alla Tesoriera per “Evergreen Fest”è di scena Luca Morino.
Venerdì.
All’Off Topic si esibisce la cantante
Jay Bogat. Ad Alba comincia “Collisioni” con Lazza
Ernia e Geolier. Allo Spazio 211 sono di scena i Notwist. Al “Sonic Park” di Stupinigi si esibisce
Biagio Antonacci. A Moncalieri parte “Fuori campo” con i Savana Funk.
Sabato.
Allo Spazio 211 suonano i Dirty Honey con i Dobermann. A Stupinigi arriva Madame. Per
“Flowers” è di scena Edoardo Bennato. A Trofarello si esibiscono i Fratelli di Soledad. A “Collisioni”
rap con Sfera Ebbasta, Shiva e altri. A Moncalieri sono di scena Plastica e Liede.
Domenica.
Allo Spazio 211 suonano i Punkreas. A “Collisioni” arrivano gli Articolo 31. Per “Borgate
dal vivo” tributo musicale a Italo Calvino a cura di Federico Sirianni al castello Provana di Alpignano.
Per “Flowers” si esibiscono i Nu Genea con i Bab L’Bluz. A Stupinigi per “Sonic Park” sono di scena
Guè e Emis Killa.
Pier Luigi Fuggetta

Un cast di altissimo livello celebra il Concerto di Gala dei 50 anni del Teatro Regio

 Con i Vespri siciliani come alla prima con la  Callas del 1973, con il Regio ricostruito

 

Con il concerto di gala del 6 luglio prossimo il teatro Regio renderà omaggio alla sua storica inaugurazione, ai suoi cinquanta anni, avvenuta il 10 aprile 1973 con i Vespri siciliani di Giuseppe Verdi per la regia di Maria Callas.

Il maestro Riccardo Frizza salirà sul podio per dirigere un cast di eccezione, che vedrà tra i protagonisti Roberta Montagna, Piero Pretti, Vladimir Stoyanov, Michele Pertusi e il Coro del Teatro Regio di Torino, per la prima volta istituito da maestro Ulisse Trabacchin.

“La musica è uno dei punti cardine – spiega il Sovrintendente del Regio Mathieu Jouvin – di Regio 50 insieme al forte legame con la città che rende il teatro la casa della città e a Carlo Mollino, il geniale architetto che ha progettato un teatro assolutamente unico nel suo genere, e la scelta dei Vespri, titolo emblematico per la rinascita del Regio, rappresenta il modo migliore per celebrare questi cinquanta anni, una ricorrenza che non riguarda solo il passato, ma soprattutto il presente e il futuro”.

L’opera dei Vespri siciliani è ambientata a Palermo e dintorni nel 1282 e narra degli eroici tentativi dei siciliani per liberare l’isola dall’occupazione francese. Tentativi che culminano nella rivolta con lo storico massacro e nella scoperta che il governatore francese è in realtà padre del condottiero dei patrioti siciliani.

Il 10 aprile 1973 Maria Callas firmò, insieme a Giuseppe De Stefano, l’unica regia della sua vita, quella per i Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi, dando vita a un evento capace di catalizzare l’attenzione del mondo. Nell’aprile del 1973 l’emozione era palpabile, la gioia e l’eccitazione coinvolsero la stampa di tutta Europa.

Il Teatro Regio era stato edificato su progetto dell’architetto Benedetto Alfieri nel 1740 e oggi vanta 283 anni di vita, ma un incendio lo ha distrutto nella notte tra l’ 8 e il 9 febbraio 1936, dinanzi agli occhi attoniti dei torinesi richiamati dalle sirene dei pompieri. Nel giro di poche ore bruciò tutto, anche il palcoscenico che vide il trionfo di Giacomo Puccini , bruciò la casa dei torinesi. Dopo trentasette anni di attesa, travagliati progetti e la devastazione che la seconda guerra mondiale portò con sé, fu inaugurato il 10 aprile 1973 il nuovo Regio firmato da Carlo Mollino e Marcello Zavellani Rossi, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Per la prima volta si vide un teatro che mescolava, unico al mondo, il rosso al viola, il cemento armato alla pietra, lampade, ottoni, vetrate che consentivano un dialogo aperto con la città, il suo teatro, il “Delirio stellato” del Guarini e, al centro della sala, un nuvola di luce che continua a affascinare le generazioni di spettatori che si susseguono.

La produzione inaugurale dei Vespri siciliani fu capace di polarizzare attenzioni da tutto il pianeta. Lo spettacolo nello spettacolo vide la regia di Maria Callas con Giuseppe di Stefano, la direzione d’orchestra fu affidata a Fulvio Vernizzi, scene e costumi furono firmati dal celebre pittore e scultore Aligi Sassu; prima donna nel ruolo Elena Raina Kabaivanska, coreografie del grande Serge Lifar.

Riccardo Frizza torna al teatro Regio dopo aver diretto al Regio il Concerto del Giorno della Memoria. Quattro voci di grande personalità sono protagoniste del dramma verdiano, la duchessa Elena è Roberta Mantegna, soprano palermitano che ha dato un’ottima prova nel ruolo al teatro comunale di Bologna, “con un’emissione franca, ben timbrata e sostenuta sul fiato e nella parola”; Piero Pretti è Arrigo, tenore dal timbro gradevolissimo e fermo; Vladimir Stoyanov è Guido di Monforte, acclamato in tutto il mondo come uno dei baritono dell’attuale scena operistica, grazie alle sue doti interpretative e musicali. Infine emerge il bel timbro del basso Michele Pertusi, a cui è affidata la parte di Giovanni da Procida.

Per l’occasione è stato realizzato dal Verde pubblico un allestimento floreale.

Mara Martellotta

Freddie Mercury & Co. La leggenda del rock raccontata all’“Archivio di Stato” di Torino

Nelle immagini del celebre fotografo londinese

“Queen Experience. Peter Ince”

Dal 6 aprile al 16 luglio

Iconica l’immagine-guida della mostra. Eccolo, Freddie. Trionfalmente agghindato da regina (i baffi non fanno testo), abito lungo e vistoso – portato con fierezza quasi fosse opera del grande royal designer Norman Hartnel, sarto di fiducia per anni della royal family – la regia corona in testa e, ahinoi (voluta trasgressione?) la stravagante fuoriuscita dall’ingombrante veste a coda di piedi scalzi in libertà. Tutta la regalità e l’ironica stravaganza. Del resto proprio lui diceva:”Amo molto la regina e lo sfarzo. E la amo anche perché è stravagante”. Appare così in uno scatto del 1987 il leggendario Freddie Mercury, al secolo Farrak Bulsara, origini parsi (Stone Town, Zanzibar, 1946 – Londra, 1991), mitico e carismatico frontman dei “Queen”.

La foto è a firma del londinese Peter Ince (classe ’55), per più di dieci anni road manager della band; anni gloriosi raccontati nelle 60 immagini (alcune inedite) raccolte nella mostra “Queen Experience” prodotta (dopo il successo della rassegna dedicata agli scatti di Steve Shapiro a David Bowie) da “Radar”“Extramuseum” e “Le Nozze di Figaro” ed ospitata, da giovedì 6 aprile a domenica 16 luglio, negli spazi dell’“Archivio di Stato” di Torino. La curatela è di “Ono Arte”, in collaborazione con “Blu&Blu Network”.

In parete troviamo immagini memorabili, eterne nel tempo, che lasciano ben trasparire la grande famigliarità e la profonda amicizia che legavano Ince, soprannominato Ratty, alla band di “Bohemian Rhapsody” e in particolare al leggendario Freddie Mercury. Il sodalizio fra il fotografo londinese e i “Queen” (che nel 1973 erano ancora il “gruppo di spalla” dei “Mott The Hoople) inizia  nel 1975, quando la band si stava apprestando a registrare “A Night at the Opera”. Peter era il responsabile di strumenti e soundcheck. Suo compito, vigilare affinché la performance del gruppo sul palco filasse liscia come da copione e ben presto si guadagnò la fiducia di FreddieBrianJohn e Roger. 

A scattare fotografie ai “Queen” Peter inizia a partire dal 1976, quando ormai la band aveva raggiunto l’apice del successo mondiale, e continua fino al 1986, con una parentesi di ulteriori due anni in cui il fotografo avrebbe immortalato solo Mercury.  In virtù dello stretto rapporto personale esistente tra Hince e Freddie Mercury la mostra ha, infatti, un particolare focus sul leader della band. Tra gli scatti in mostra emergono certamente alcune tra le immagini più iconiche del cantante, catturate in studio di registrazione, sul set dei video musicali più trasmessi nel mondo o su quello fotografico, dove Hince ha immortalato Freddie sempre con grande empatia e creatività. Da vero artista.

Nei momenti di massima eccentricità e spettacolarità a quelli più intimi e “casalinghi”, quando Freddie, ad esempio, posa in tranquillità coccolando sorridente un bianco cagnolino. Spavaldo travolgente uomo-spettacolo, capace di trascinare folle oceaniche in concerto, a uomo “mite e introverso nella vita privata”: come scrive Hince, che al gruppo ha anche dedicato nel 2012 un libro edito da “Arcana” dal titolo “Queen unseen. La mia vita con il più gande gruppo rock del ventesimo secolo”. Il loro mantra: “Più lavori duro, più fortuna attrai. Non si accontentavano mai. Mi hanno insegnato molto, soprattutto a credere in me stesso”.

Del resto, lo stesso Freddie era solito ripetere spesso: “Quality and style will always shine trough– darling /Qualità e stile risplenderanno sempre – tesoro”. E da questo spaccato unico, da questo accesso privilegiato nascono le foto presentate in mostra, dove la carriera dei Queen è documentata anche da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen: centinaia di memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, rarità e cimeli originali appartenuti ai membri della band, dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di “Radio Gaga” e molto altro ancora. Ad implementare il percorso espositivo sarà inoltre una sala video in cui verranno proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali della band.

 “A 50 anni – dicono gli organizzatori – dall’uscita del primo disco, l’omonimo ‘Queen’, l’esposizione rappresenta un’occasione unica per i fan e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale”.

Gianni Milani

 

“Queen Experience. Peter Hince”

“Archivio di Stato”, piazza Castello 209-piazzetta Mollino; tel. 011/535529 o www.associazioneradar.it

Dal 6 aprile al 16 luglio

Orari: giov. e ven. 14,30/18,30, sab. e dom. 11/19

Nelle foto:

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

–       “Queen Experience”, ©Peter Hince

Alta Pressione. Musiche in Mostra al futuro

Giovedì 6 luglio, ore 17

ALTA PRESSIONE

Musiche in Mostra al futuro

Arie di danza

 

En plein air, nel cortile del seicentesco Palazzo di San Giorgio a Torino, la danza e il tango di Ennio Morricone dedicato al Duo Alterno

 

 

 

Con il coinvolgimento creat(t)ivo del pubblico, la musica del Novecento e contemporanea proposta dal Duo Alterno per l’ultimo appuntamento della rassegna “Alta Pressione. Musiche in Mostra al futuro” trasforma lo spazio scenico in uno spazio di vita naturalmente vissuta. Nel cortile di Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio gli interpreti cantano, suonano e danzano coinvolgendo il pubblico che diventa co-attore chiamato a “com-porre” il màndala sociale proposto dal Centro Territoriale Bisacco e a intervenire nell’atelier interattivo che gli interpreti conducono contestualmente alle esecuzioni.

En plein air vanno in scena le musiche ecoaccoglienti, la danza e il tango, tra cui un lavoro di Ennio Morricone dedicato al Duo Alterno, gli elementi naturalistici, in particolare nelle “Siete Canciones” di De Falla e nella prima assoluta di “Eco logico” nell’interpretazione del Duo Alterno, considerato uno dei punti di riferimento nel repertorio vocale-pianistico del Novecento e contemporaneo.

Il concerto è organizzato in collaborazione con Reale Foundation, Centro Territoriale Giorgio Bisacco, Cooperativa sociale Piergiorgio Frassati

PROGRAMMA

Giovedì 6 luglio, ore 17

Torino, cortile di Palazzo Biandrate Aldobrandino di San Giorgio, via Garibaldi 22

En plein air I Arie di danza

Con musiche ecoaccoglienti e màndala

Concerto del Duo Alterno che canta, suona e danza, con Centro Territoriale Bisacco

Tiziana Scandaletti, soprano

Riccardo Piacentini, pianoforte e foto-suoni

Musiche danzanti di Kurt Weill, Giacomo Puccini, Ennio Morricone, Gioachino Rossini, Manuel De Falla, Riccardo Piacentini, con un preludio inedito di musiche ecoaccoglienti a contrappunto del màndala

Kurt Weill

Youkali. Tango Habanera (1934). Testo di Roger Henry Bertrand

Giacomo Puccini

Tango (1910), Valzer (1894)

Francesco Paolo Tosti

Consolazione (1916). Testi di Gabriele D’Annunzio

Gioachino Rossini

Memento Homo (circa 1860), da Péchés de vieillesse (1857-1868)

Manuel de Falla

Siete canciones popolares españolas (1914) – El paño moruno, Seguidilla murciana, Asturiana, Jota, Nana, Canción, Polo (testi popolari anonimi)

Riccardo Piacentini

Eco logico (2023), per pianoforte e foto-suoni

Ennio Morricone

Tango un po’ caricaturale (1970, vers. 2018), Dedicato da Ennio Morricone al Duo Alterno

“Alta Pressione Musiche in Mostra al futuro” è organizzata da Rive-Gauche Concerti con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Reale Foundation e il patrocinio di Città di Torino.

Con le collaborazioni sinergiche di Conservatori di Milano e di Cuneo, METS Scuola di Musica Elettronica, Istituto Comprensivo 2 di Novi Ligure, Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea, Museo del Paesaggio Sonoro, Associazione Antithesis di Acqui Terme, Associazione La Froja di Riva presso Chieri, Centro Territoriale Giorgio Bisacco e Cooperativa Sociale Piergiorgio Frassati.

Info

www.rivegaucheconcerti.org

rivegaucheconcerti@libero.it