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Intervento di estirpazione delle piante acquatiche nel fiume Po

Sono iniziati gli interventi di estirpazione della vegetazione acquatica sul fiume Po, nel tratto compreso tra la passerella Turin Marathon e il ponte Vittorio Emanuele I. Salvo condizioni meteo avverse le operazioni proseguiranno nei prossimi giorni, per concludersi lunedì 2 maggio.

I lavori – effettuati da una ditta specializzata con la supervisione del settore Ponti e Vie d’Acqua della Città di Torino – vengono realizzati con l’utilizzo di due apposite motobarche fresatrici, che vanno a rimuovere le radici delle piante per prevenirne la ricrescita: una novità rispetto agli interventi eseguiti gli scorsi anni, che prevedevano solo il taglio della vegetazione. Nel mese di giugno è inoltre in programma un secondo passaggio che andrà ad eliminare gli eventuali residui di vegetazione nel fiume.

Le condizioni di perdurante siccità, il caldo e le giornate soleggiate di questi mesi hanno fornito condizioni ideali per la crescita e la proliferazione della vegetazione acquatica, anticipando un fenomeno che normalmente si verifica con più evidenza nel periodo estivo.

Commenta l’assessore alle sponde fluviali Francesco Tresso: “Grazie a questo intervento libereremo il Po dalla vegetazione acquatica, che costituisce un grosso problema anche per le attività dei circoli remieri attivi sul corso d’acqua. Il periodo di siccità ha reso ancora più evidente la fragilità dell’ecosistema del fiume, che è una risorsa unica che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare. A questo proposito – continua Tresso – ho avviato un confronto con tutti gli attori che hanno a che fare con il fiume, per affrontare in maniera condivisa gli aspetti della sua tutela e valorizzazione, oltre alle progettualità che la Città ha in essere. Tra queste un ruolo importante riguarda il ripristino della navigabilità fluviale per scopi turistici, che verrà realizzata con criteri di sostenibilità ambientale grazie ai fondi del PNRR”.

Per garantire l’esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza, la navigazione nel tratto di fiume interessato dagli interventi sarà interdetta dalle ore 8 alle ore 17.

“Valdocco vivibile 2”: via libera agli interventi di riqualificazione del quartiere

Via libera dalla Giunta comunale – su proposta dell’assessore alla Cura della città Francesco Tresso – al progetto esecutivo per la realizzazione degli interventi di riqualificazione degli spazi pubblici “Valdocco Vivibile 2”.

 

Il progetto, finanziato da fondi REACT-EU PON METRO per complessivi 3 milioni e 500 mila euro, è suddiviso in due lotti (Sud Valdocco e Nord Aurora) e interessa il territorio della circoscrizione 7 compreso tra corso Vigevano a nord, corso Regina Margherita a sud, corso Principe Oddone a ovest e via Cirio – via San Pietro in Vincoli e corso Vercelli a est. In queste aree si andranno a ridefinire i parametri di utilizzo dello spazio urbano, attuando alcune soluzioni che mirano alla riorganizzazione degli spazi viabili e che restituiscano più aree ai pedoni, con spazi pubblici aperti che favoriscano occasioni di sosta, incontro e scambio.

Nella progettazione degli spazi saranno adottate soluzioni di tipo green, con la realizzazione di aree verdi permeabili che contribuiranno allo smaltimento delle acque meteoriche, e con la messa a dimora di nuove alberate per ridurre l’effetto “isola di calore”.

Gli interventi previsti nel lotto Sud Valdocco andranno a integrare e completare la riqualificazione del quartiere nelle aree tra corso Regina Margherita e il fiume Dora, seguendo gli indirizzi e le soluzioni del progetto “Valdocco Vivibile” che è attualmente in appalto. La terza parte del progetto è invece in fase di progettazione, e riguarderà la sistemazione di piazza Maria Ausiliatrice (con fondi del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per il programma PINQuA).

Complessivamente il progetto “Valdocco Vivibile 2” vedrà la sistemazione di oltre trenta incroci. Gli interventi prevedono la ridefinizione degli attraversamenti pedonali, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’allargamento dello spazio riservato ai pedoni grazie alla creazione di “nasi” in prossimità degli incroci. Saranno inoltre realizzate alcune aree di sosta, dove possibile affiancate da aree verdi predisposte per raccogliere l’acqua piovana dalle strade, per mitigarne il deflusso in caso di precipitazioni intense. Un’attenzione particolare verrà posta alle riqualificazione degli spazi antistanti gli edifici scolastici.

Nel dettaglio, gli interventi previsti suddivisi per lotto sono i seguenti:

Lotto sud Valdocco: ampliamento delle banchine in corrispondenza degli accessi delle scuole e di altre attività con afflusso di pubblico, con inserimento di spazi verdi, transenne di protezione, portabici e sedute; lungo corso Principe Oddone interventi di raccordo con la pista ciclabile esistente; riqualificazione degli incroci delle vie con la realizzazione di nasi, inserimento di segnalazioni tattili e pavimentazione in continuità con l’esistente parte pietra e parte asfalto; completamento delle geometrie del giardino Marino Ferraro secondo le definizioni dei percorsi viabili; rifacimento dell’impianto semaforico di via Cigna – corso Ciriè; completamento del viale alberato di strada del Fortino dall’incrocio con via Cirio fino al parcheggio di San Pietro in Vincoli comprendendo un nuovo percorso pedonale.

Lotto nord Aurora: riqualificazione di corso Emilia con inserimento di un’alberata integrata al parcheggio a spina, pavimentazione drenante per i parcheggi, riqualificazione delle fermate del mezzo pubblico; integrazione con intervento di ampliamento dello spazio della scuola Chagall; ampliamento del marciapiede e delle banchine in via Cecchi in particolare in corrispondenza degli accessi alle scuole, alla piscina, e alla sede del Cecchi Point. Su Lungo Dora Napoli realizzazione dei nasi per gli attraversamenti pedonali e collegamento con la ciclabile; realizzazione di uno spazio pedonale in corrispondenza dell’incrocio tra le vie Giaveno e Beinasco di fronte alla scuola d’infanzia; ridisegno dello spazio di largo Cigna con la creazione di due ampie banchine pedonali e verdi e ridisegno della viabilità locale. Anche per questi interventi è previsto per i marciapiedi l’utilizzo delle pavimentazioni in coerenza con quelle esistenti, l’introduzione di pavimentazioni drenanti e filtranti negli spazi più ampi e l’inserimento delle aree verdi con funzione di mitigazione dello smaltimento delle acque meteoriche. Verranno inoltre collocati arredi, panche porta bici e transenne secondo le funzioni dei vari spazi.

Tenta un furto e ne sfumano due. La bici con cui cerca di fuggire anch’essa rubata

 

Il personale della vigilanza lo teneva sottocchio sin dal suo ingresso all’interno del supermercato di via Sant’Ambrogio. Infatti  l’uomo ha cercato di sottrarre alcune bottiglie di alcolici, per poi cercare di darsi alla fuga una volta capito di esser stato scoperto.

L’uomo  aveva già messo al sicuro il bottino oltre la barriera antitaccheggio, ma vistosi pedinato dal vigilante, è salito a bordo della bici per fuggire, ma è stato bloccato.

Ad aggravare la sua situazione è stato l’arrivo degli agenti del Commissariato San Paolo che hanno riconosciuto la bicicletta usata dall’uomo come oggetto di un furto denunciato in precedenza da una signora presso il loro commissariato.

L’uomo, un italiano di 38 anni, è stato arrestato per tentato furto aggravato per la vicenda del supermercato e denunciato per il furto della bicicletta che gli agenti hanno poi restituito alla legittima proprietaria.

La minaccia con un bastone e ruba il cellulare a una donna

Nei giorni scorsi mentre la donna si dirigeva al lavoro, è stata aggredita da un uomo a dorso nudo che, colpendola con il collo di una bottiglia rotta in precedenza, le ha sottratto il cellulare.

Dopo una breve fuga, inseguito dalla donna, l’aggressore ha impugnato un bastone in alluminio prima di essere fermato e arrestato dagli agenti del Commissariato Barriera Milano, allertati da un residente che aveva assistito all’inseguimento.

Fortunatamente la donna non ha riportato ferite ma il suo cellulare è stato danneggiato dell’uomo che lo ha gettato a terra durante la fuga.

Il soggetto, un 57enne pluripregiudicato originario del Gambia, è stato condotto in carcere con l’accusa di rapina aggravata.

In giro per la città imbraccia fucile con colpo in canna

A Chivasso girava per strada imbracciando un fucile con un colpo in canna. Sono stati chiamati i carabinieri del nucleo radiomobile che sono andati a cercarlo a casa. I militari hanno perquisito l’abitazione e hanno trovato, dietro una tapparella, il fucile carico  e una scatola di munizioni, oltre a piccole quantità di droga. L’uomo, italiano, di 37 anni, è stato arrestato e condotto nel carcere di Ivrea.

Carcere, 22 agenti sotto processo

Saranno processati i 22 agenti della polizia penitenziaria sotto indagine  nell’inchiesta sulle presunte torture  all’interno del carcere ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino. L’inchiesta era iniziata da alcune segnalazioni del garante comunale dei detenuti Monica Gallo.

Auto abbatte statua sulla rotonda: conducente in ospedale

Nella notte un automobilista ha perso il controllo della vettura è ha abbattuto la grande scultura in metallo Testa di Cavallo, al centro della rotonda El Alamein, a Novara. L’uomo è poi finito contro il muro di un edificio . Dopo i primi soccorsi è stato portato in ospedale e le sue condizioni non sono gravi.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Una via per Frida Malan

Su proposta della presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo, la Commissione Toponomastica della Città di Torino ha deciso all’unanimità di intitolare a Frida Malan il sedime di recente realizzazione in Traversa Centoventisei di strada San Mauro a Torino.

Frida Malan, insegnante, partigiana, fu assessora e consigliera comunale a Torino, acquistò il “manicomio di via Giulio” e fornì di una sede tutti i comitati di quartiere. Avvalendosi della legge Mariotti, impose farmacie comunali nelle zone più periferiche della città. Fu tra le promotrici della Consulta femminile regionale del Piemonte.

Il giardino “Tina Anselmi”

Venerdì 22 aprile 2022, alle ore 11, si svolgerà la cerimonia di intitolazione a Tina Anselmi del giardino compreso tra i civici 112-116 di via Buenos Aires e gli interni 119 – 129 di via San Marino.

Ricorderanno l’ex staffetta partigiana, sindacalista, deputata e ministra, Luca Rolandi, presidente della Circoscrizione 2, Valentina Magrin, nipote di Tina Anselmi, Marcella Filippa, scrittrice e storica, Maria Grazia Grippo, presidente del Consiglio Comunale di Torino.

Truffe agli anziani: in carcere finti carabinieri

Gli investigatori della Polizia di Stato deputati alla prevenzione e repressione del fenomeno dei reati predatori in danno di soggetti appartenenti alle “fasce deboli”, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino a carico di due soggetti, C. G. (classe 1967) e C.V. (classe 1996), padre e figlio di origini sinti, entrambi già detenuti presso la locale Casa Circondariale in quanto sottoposti alla custodia cautelare in carcere a seguito del loro arresto in flagranza, operato dai medesimi investigatori in data 31 marzo 2022, per un furto in abitazione in danno di un’anziana (classe 1942) alla quale erano stati sottratti monili in oro per un valore di circa 10.000 euro.

L’attività di indagine, culminata nella misura cautelare, veniva svolta sotto il costante coordinamento della locale Procura della Repubblica (Gruppo Criminalità Organizzata, Comune e Sicurezza Urbana) e aveva preso avvio a seguito di un furto in abitazione commesso a Torino, in data 9 ottobre 2021, da un falso Carabiniere. Nello specifico, la vittima (classe 1938), residente nel quartiere Mirafiori, aveva raccontato di essere stata avvicinata nei pressi del portone del proprio condominio da un sedicente Carabiniere che, dopo essersi qualificato, le aveva riferito che erano stati commessi dei furti e di dover effettuare un controllo all’interno della sua abitazione per verificare se anche lei era stata derubata. L’uomo, carpita la fiducia della donna, era riuscito ad entrare in casa della donna, ove era presente anche il marito (classe 1935), e asserendo che i “ladri” erano riusciti ad entrare nel loro appartamento passando dal balcone, aveva invitato l’anziana ad accompagnarlo sul terrazzo ove le aveva fatto notare un orologio ed una agenda in terra; oggetti che erano stati evidentemente spostati poco prima dal finto Carabiniere, per simulare il furto.

A quel punto il sedicente militare aveva comunicato all’anziana che avrebbe contattato sua figlia, simulando una telefonata con quest’ultima, e contestualmente aveva invitato la vittima a verificare in sua presenza se i soldi ed i monili custoditi in casa fossero ancora al loro posto; quindi se ne era impossessato, non appena la donna si era distratta, dileguandosi.

Poichè all’interno dell’abitazione dei due anziani era presente un apparato di registrazione audio/video a controllo remoto, che aveva registrato tutte le fasi salienti del delitto, gli investigatori potevano osservare la condotta dell’uomo che aveva raggirato, con estrema scaltrezza e capacità, i due coniugi, trattenendosi nell’alloggio per una decina di minuti, fino a quando era riuscito ad impossessarsi del bottino senza farsi notare.

La successiva attività di indagine permetteva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di C.G. che, secondo gli investigatori, fingendosi carabiniere avrebbe posto le   condotte criminose in concorso con il figlio, relativamente al quale sussistono elementi tali da ritenere che avrebbe svolto il ruolo di autista, dell’autovettura usata per recarsi nelle zone mercatali, ove venivano avvicinate le vittime, e di “palo” mentre il genitore perpetrava l’odioso reato.

Precisamente, nel provvedimento eseguito dalla Squadra Mobile, secondo l’ipotesi dell’accusa, C.G. è ritenuto responsabile del furto in abitazione commesso in data 9.10.2021 e di altri tre tentativi di furto, perpetrati tutti in danno di vittime ultraottantenni, in Rivoli (TO) e Torino, nelle date del 25.02.2021, 12.03.2022 e 31.03.2022, gli ultimi due in concorso con il figlio C.V., tutti accomunati dal descritto modus operandi.