CRONACA- Pagina 96

Bartoli: “Il nuovo salone polifunzionale di Bessolo è un simbolo di comunità, amicizia e collaborazione”

Scarmagno (Bessolo), 21 settembre 2025 – È stato inaugurato questa mattina il rinnovato salone polifunzionale della Frazione Bessolo di Scarmagno, intitolato ai compianti Parroci don Zaverio Pecchenino e don Stefano Fogliato, figure amate e di riferimento per la comunità.

Alla cerimonia, particolarmente sentita, hanno preso parte numerose autorità civili, religiose e militari, oltre a tanti cittadini.

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli ha rivolto un sentito ringraziamento al Sindaco Adriano Grassino e a tutta l’Amministrazione comunale “per il grande impegno e la visione dimostrata nel restituire alla comunità uno spazio rinnovato, moderno e funzionale, destinato a diventare un punto di riferimento per famiglie, associazioni e cittadini”.

Tra le presenze istituzionali e associative si segnalano:
• S.E. Rev.ma Daniele Salera, Vescovo di Ivrea,
• il Parroco don Piero Agrano,
• il Dirigente del Commissariato di Polizia di Stato di Ivrea e Banchette, dott. Domenico Giampà,
• il Maresciallo Capo Gianfranco Calabrese, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Strambino,
• l’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI – Gruppo Volontari ANC di Ivrea-Banchette ODV,
• l’Associazione Polizia di Stato di Ivrea,
• numerosi sindaci e amministratori del territorio,
• le associazioni locali e i tanti volontari che hanno contribuito a rendere speciale la giornata.

La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa e un momento conviviale all’insegna della fraternità e della sinergia tra istituzioni, comunità e associazioni.

“Questo salone – ha sottolineato Bartoli – non è soltanto un edificio, ma un segno concreto della volontà di custodire la memoria di due figure fondamentali per la comunità e, allo stesso tempo, di rafforzare i legami sociali e costruire insieme il futuro del territorio”.

Sciopero generale, lunedì di passione: difficoltà per chi usa i mezzi pubblici

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Lunedì 22 settembre si preannuncia una giornata complicata,  è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore  indetto dall’Organizzazione Sindacale USB per tematiche politico – sociali.

Tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati possono scioperare per l’intera giornata. Difficoltà per chi utilizzerà i mezzi pubblici.

Dalle 21:00 di domenica 21 settembre fino alle 21:00 del giorno successivo è stato infatti proclamato uno sciopero nazionale che coinvolgerà il Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord.

Durante le 24 ore di agitazione, la circolazione ferroviaria potrà subire cancellazioni e modifiche.

Per quanto riguarda il servizio regionale di Trenitalia e Trenitalia Tper, saranno comunque garantite le fasce orarie di tutela previste nei giorni feriali: dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00.

Gli orari dei treni assicurati sono disponibili sull’orario ufficiale di Trenitalia e sui rispettivi siti: www.trenitalia.com, www.trenord.it e www.trenitaliatper.it.

Gtt: IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Violentata a 17 anni nel bagno del Lingotto, al via il processo

Aveva 17 anni allora e si erano conosciuti in una chat online. Lui ventenne, originario del Congo l’avrebbe violentata  nel bagno di un cinema al Lingotto, due anni fa. In questi giorni in tribunale a Torino è iniziato il processo  a porte chiuse. L’uomo è accusato di violenza sessuale.

Torino scende in piazza per il popolo palestinese

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Oggi, a partire dalle 14.30, si è svolta a Torino una manifestazione in sostegno del popolo palestinese, organizzata dal comitato “Torino per Gaza”.

L’iniziativa ha voluto anche supportare l’operazione Global Sumud Flottila, le navi internazionali partite con l’obiettivo di portare aiuti concreti alla popolazione palestinese.
Secondo le stime degli organizzatori, alla manifestazione hanno partecipato circa 5.000 persone. Il corteo è partito da piazza Statuto e ha attraversato diverse vie del centro cittadino: corso Principe Oddone, corso Regina Margherita, piazza della Repubblica, con passaggio davanti al Comune di Torino e piazza Palazzo di Città, per proseguire lungo via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Bertola, via dell’Arsenale, corso Matteotti e via XX Settembre, fino a corso Vittorio Emanuele II e piazza Carlo Felice, di fronte alla stazione di Porta Nuova.
Nella fase conclusiva, il corteo ha attraversato il cuore della città lungo via Accademia Albertina e piazza Carlina, per terminare infine in via Po, con l’arrivo a piazza Vittorio Veneto.
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Valeria Rombolá 
Foto: Francesca Tertulliani

I minorenni e le trappole della rete

Formazione e giustizia riparativa le azioni messe in campo dalla Città

 

I pericoli della rete per i minori e la tutela della privacy. Sono i temi trattati nell’incontro organizzatodal Lions Club Pino Torinese, a cui è stato invitato anche l’assessore della città di Torino Marco Porcedda che ha descritto, in particolare, il protocollo d’intesa, firmato per altri due anni tra la Città di Torino, in collaborazione con l’associazione Asai e la Procura dei Minorenni. Un percorso attivato per promuovere la giustizia riparativa, il supporto alle vittime e la prevenzione della devianza minorile, come indicato nel protocollo “Ricomincio” in collaborazione con la Polizia Locale che si concentra sull’implementazione dei percorsi di recupero e sostegno per i minori.

«Il nostro obiettivo – spiega l’assessore alla sicurezza e alla cyber security della città di Torino, Marco Porcedda – è di lavorare principalmente con i minori e con le fasce di età più esposte e più vulnerabili. Sosteniamo, con il fondamentale apporto della nostra Polizia Locale, tutti i percorsi di giustizia riparativa per i minorenni e organizziamo diversi momenti di informazione nelle scuole, soprattutto per intercettare le dinamiche di violenza online e i fenomeni di bullismo. L’obiettivo – continua Porcedda – è di educarli a diventare adulti consapevoli nell’utilizzo della rete e tutti i device che possono avere un effetto dirompente sulle loro vite. Non bisogna demonizzare gli strumenti e i social, ma insegnare ai giovani a utilizzarli consapevolmente. Questi interventi preventivi e formativi ci permettono di avere una visione a lungo termine, superando le azioni repressive che non portano a risultati concreti».

Negli ultimi due anni (2023-2024) i casi trattati per allarme sociale dei minori dalla Polizia locale sono saliti da 675 a 714. Sono, purtroppo, saliti gli atti di bullismo da 48 a 55, gli atti persecutori da 10 a 15 e i percorsi di riconciliazione (da 3 con 21 ragazzi a 11 con 33 ragazzi).

Dal canto suo l’assessorato alla sicurezza e la Polizia Locale hanno potenziato alcuni progetti educativi di convivenza civile passando da 281 classi (5.945 alunni) a 320 classi (7.253 alunni) e le attività a contrasto del disagio giovanile da 188 (3.751 alunni) a 179 (4.229 alunni). Nei primi mesi del 2026 partiranno i nuovi corsi nelle scuole e le classi coinvolte sono destinate ad aumentare.

Da molti anni ormai il Corpo di Polizia Locale è impegnato in attività di formazione negli istituti scolastici al fine di creare nei giovani cittadini la consapevolezza dell’importanza del rispetto delle regole e, anche, dei rischi che si corrono utilizzando gli strumenti ampiamente diffusi tra i giovani. Mentre un tempo l’attività era finalizzata esclusivamente alla conoscenza delle norme del codice della strada, ora si parla anche di sicurezza della rete internet, cyberbullismo e uso/abuso di sostanze psicotrope.

TORINO CLICK

Donna muore nello scontro in tangenziale

Ieri sera una  donna è morta verso le 21 in uno scontro avvenuto sulla tangenziale nord di Torino, nel tratto ttra Torino e Collegno di fronte alla sede dell’Iren, sullo svincolo di Corso Regina Margherita. Sono intervenuti il 118 e le forze dell’ordine per bloccare il traffico e verificare la dinamica dello scontro.

Il dissenso non è guerriglia da cortile

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FRECCIATE

Ieri all’istituto Zerboni di Torino,  all’arrivo del ministro Valditara una trentina di militanti del collettivo Ksa ha pensato bene di trasformare il dissenso in guerriglia da cortile. Cori, insulti, spintoni con la polizia, fino al punto da costringere le forze dell’ordine a ricorrere ai lacrimogeni. Non proprio il manifesto di una gioventù che ha voglia di confrontarsi.

Che la contestazione sia legittima non c’è dubbio: siamo in democrazia, e in democrazia chiunque ha il diritto di dire “non sono d’accordo”. È il sale della vita civile. Ma altra cosa è impedire all’altro di parlare, riducendo il dissenso a rissa, a sopraffazione fisica, a intimidazione.

Chi zittisce l’avversario non difende la libertà: la uccide. Chi scambia la violenza per coraggio non è un ribelle, ma un conformista del peggio, che si limita a replicare i metodi che dice di combattere.

Si può applaudire da una finestra, si può fischiare da un marciapiede, si può perfino voltare le spalle: tutto questo è democrazia. Ma quando serve il gas lacrimogeno per proteggere il diritto di parola, vuol dire che la protesta ha già smesso di essere protesta. Ed è diventata qualcos’altro: una caricatura della libertà che pretende di difendere.

Iago Antonelli

Cura, accessibilità, partecipazione: Coop Culture, le sfide del patrimonio culturale

CON IL PATROCINIO DEL MAO DI TORINO

Due giornate internazionali di studio al Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” e al Complesso Monumentale dello Steri di Palermo.
Venerdì 19 e sabato 20 settembre, Fondazione Changes e CoopCulture presentano a Palermo le Giornate di Studio “Patrimoni disponibili”, un incontro internazionale che riunisce studiosi, esperti, artisti e operatori culturali per riflettere sulle nuove sfide del patrimonio culturale: cura, accessibilità e partecipazione.
L’iniziativa si inserisce nel programma del partenariato esteso CHANGES – Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society, finanziato dal PNRR – NextGenerationEU e sviluppato attraverso lo Spoke 9 “CREST – Cultural Resources for Sustainable Tourism”, guidato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, che affronta il rapporto tra patrimonio e turismo sostenibile. Il convegno ha raccolto altre prestigiose collaborazioni e patrocini: l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità siciliana, il MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino e l’ICOM – International Council of Museums Italia.
Al centro del dibattito la prospettiva della Convenzione di Faro del 2005, che riconosce il diritto dei cittadini al patrimonio culturale e la responsabilità condivisa della sua cura.
Le due giornate intendono ridefinire il concetto stesso di patrimonio, superando la logica estrattiva del consumo turistico di massa e promuovendo una visione community-based, in cui cittadini, attori di un territorio e istituzioni siano co-protagonisti in tutto il ciclo del patrimonio, dalla mappatura, alla tutela, alla fruizione e valorizzazione, fino alla misurazione dei suoi impatti trasformativi in tanti diversi ambiti. Anche per questo il dibattito si svilupperà con l’apporto di tanti soggetti diversi e con approcci multidisciplinari: oltre 30 partecipanti si incontreranno per la prima volta a riflettere insieme sul patrimonio del futuro.
Il convegno, si aprirà con un inedito “trialogo” tra l’artista Fulvia Carnevale (Claire Fontaine), l’economista Sebastiano Bavetta e il costituzionalista Alfonso Celotto, per esplorare il patrimonio sotto tre prospettive, apparentemente distanti, ma complementari, creativa, economica e giuridica, offrendo un’occasione di riflessione sugli obiettivi dell’art.9 della Costituzione verso una piena attuazione della cultura come bene comune.

I lavori proseguiranno con tre sessioni dedicate rispettivamente alla cura, all’accessibilità e alla partecipazione. La prima analizzerà il principio di cura come responsabilità collettiva e processo dinamico che valorizza tanto i grandi monumenti quanto il patrimonio diffuso, con i contributi di Manuel Borja-Villel, Luisella Pavan-Woolfe, Riccardo Pozzo, Davide Quadrio, Catterina Seia e Giuliano Volpe.
La sessione successiva affronterà il tema dell’accessibilità come requisito politico e sociale, volto a garantire il diritto universale alla cultura, con gli interventi di Stefano Karadjov, Emanuela Totaro, Annalisa Trasatti, Andrea Viliani, Laura Barreca e Alessandra Ferrighi.
Infine, la sessione dedicata alla partecipazione esplorerà nuovi modelli di governance condivisa e co-creazione culturale, con gli interventi di Sandro Debono, Angela Rui, Vania Virgili, Diego Calaon e Diego Mantoan.
Le giornate si chiuderanno con un dibattito finale introdotto dall’Assessore all’Economia della Regione Siciliana Alessandro Dagnino, con la partecipazione di Giovanna Barni, Laura Barreca, Monica Calcagno, Anna de la Torre Fornell, Diego Mantoan, Ilaria Manzini, Giuliano Volpe. Interverranno inoltre Silvia Mascheroni, Coordinatrice gruppo di lavoro “Welfare culturale” ICOM-Italia ed Emma Amiconi, Presidente Fondaca – Fondazione per la cittadinanza attiva.
Il comitato scientifico è composto da Giovanna Barni (CoopCulture), Laura Barreca (Accademia di Belle Arti di Catania), Diego Calaon, Monica Calcagno (Università Ca’ Foscari Venezia), Diego Mantoan (Università degli Studi di Palermo), Ilaria Manzini (Fondazione CHANGES) e Giuliano Volpe (Università di Bari).
L’ideazione e il coordinamento scientifico sono a cura di Giovanna Barni e Laura Barreca.
La scelta di Palermo, del Museo Archeologico Regionale “A. Salinas” e dello Steri, nel cuore storico della città, non è casuale: in Sicilia CoopCulture ha sviluppato negli anni un modello innovativo di valorizzazione culturale diffusa e partecipazione comunitaria: alla Valle dei Templi di Agrigento (sito UNESCO) a Selinunte, Segesta, al Museo Archeologico A. Salinas, al chiostro dei Benedettini di Monreale e alla Zisa, fino ai progetti più recenti come il nuovo hub culturale di Palazzo Bonocore, e la sperimentazione del modello “cooperativo” di Partenariato Speciale Pubblico-Privato con l’Università di Palermo per l’Orto Botanico. Questi luoghi sono stati rigenerati attraverso strumenti di fruizione inclusiva e sostenibile, biglietti cumulativi e card dedicate alle famiglie, festival, spettacoli immersivi e iniziative di accessibilità che hanno portato i siti siciliani a risultati straordinari: oltre un milione di visitatori alla Valle dei Templi, record di presenze a Segesta e Selinunte e una crescita continua di nuovi pubblici.

“Patrimoni Disponibili nasce dall’esperienza sul campo e dall’urgenza di un cambio di paradigma – dichiara Giovanna Barni, Consigliera delegata innovazione CoopCulture – Non solo conservazione, ma cura di tutti. Non solo apertura ma piena accessibilità per tutti. Non solo fruizione, ma partecipazione attiva. Sono queste le direttrici per rendere il patrimonio realmente disponibile, vivo e condiviso.
Solo adottando strumenti di partecipazione allargata e di co-progettazione, potremo diversamente orientare i flussi turistici verso una fruizione più consapevole e diffusa e una più equa e sostenibile distribuzione dei suoi benefici per le comunità. I picchi registrati quest’anno e concentrati in pochi luoghi impattano negativamente sui cittadini e non generano sviluppo sostenibile”.
“Le Giornate di studio rappresentano l’occasione per sviluppare in Sicilia un confronto a più voci tra esperti provenienti da campi ed enti disciplinari differenti, attorno al ripensamento del patrimonio come ambito di intervento non più e solo destinato a conservatori o specialisti, ma a tutte le persone che, avvicinandosi attivamente ad esso possono contribuire responsabilmente ad una narrazione comune. La partecipazione è infatti una poetica da vivere, non un tema da sviluppare. Il patrimonio “disponibile” si costruisce per e con la collettività. Anche i musei, per tradizione dedicati alla tutela dei beni, possono agire come “dispositivi” di relazione e spazi per l’esercizio del pensiero critico”. – dichiara la professoressa Laura Barreca.
“La partecipazione e l’accessibilità sono oggi le vere chiavi per ripensare luoghi della cultura come spazi realmente aperti, non solo da visitare, ma da vivere” – aggiunge Ilaria Manzini, Direttrice Scientifica della Fondazione CHANGES – “Come Fondazione CHANGES crediamo che questi luoghi debbano diventare laboratori condivisi, capaci di accogliere comunità, cittadini e mondo della ricerca in un dialogo continuo. È questo lo spirito che anima le giornate di studio palermitane e altre iniziative future della Fondazione, come ‘Doors of Change’, pensata per aprire letteralmente e simbolicamente le porte del patrimonio: un invito a entrare, a contribuire e a costruire insieme nuove narrazioni, nuove forme di conoscenza e di partecipazione”.
Obiettivo finale delle Giornate sarà la definizione di un documento di raccomandazioni e indirizzi di policy, frutto del confronto interdisciplinare, da utilizzare come base programmatica per nuove strategie di governance culturale e investimenti futuri.

Detenuta per omicidio fugge dalla struttura sanitaria: rintracciata dai carabinieri

18 settembre 2025, alle 13 circa, in corso Mortara di Torino, i Carabinieri della Stazione di Barriera di Milano, su segnalazione dei colleghi di Poirino (TO), hanno fermato una coppia che nella stessa mattinata si era allontanata, volontariamente, da una struttura sanitaria di Pralormo (TO).
I due sono risultati entrambi ospiti della suddetta struttura residenziale, ed in particolare, la donna, sottoposta al regime della detenzione domiciliare per omicidio, con fine pena nel 2029, al termine degli accertamenti, è stata riaccompagnata presso la struttura di Poirino e denunciata in stato di libertà per il reato di “evasione”.

In Piazza Palazzo di Città a Torino arriva ARTIFLOR

Domenica 21 settembre (dalle 9.30 alle 19) in Piazza Palazzo di Città a Torino arriva ARTIFLOR, il piccolo mercatino dell’artigianato creativo e del verde organizzato da Orticola del Piemonte.

 

Un format che unisce natura, creatività e gusto per una giornata intera all’insegna dell’artigianalità autentica grazie alla presenza di piccoli artigiani, designer e produttori agricoli che “metteranno in piazza” le loro creazioni e i loro prodotti.

Saranno circa una ventina gli espositori che trasformeranno la deliziosa Piazza Palazzo di Città in un elegante salotto dove poter scoprire piccoli gioielli artistici come ceramiche, quadri, candele, pochette, vassoi in vetroresina ma anche cuscini, grembiuli, borse e piccoli accessori per la casa e dove poter assaporare alcune tipicità agroalimentari del territorio

I visitatori interessati potranno inoltre cimentarsi in un laboratorio d’argilla organizzato dall’artista ceramista Chu Hands: attraverso la tecnica del picking sarà possibile creare piccoli vasi per le proprie piantine e altri manufatti per abbellire i propri appartamenti.