CRONACA- Pagina 957

Il 25 aprile a Lessolo

“UN MOMENTO DI RICORDO E RINASCITA”

L’amministrazione Comunale di Lessolo ha celebrato la ricorrenza del 25 Aprile con la sola presenza di una ristretta delegazione presieduta dal sindaco e alcuni rappresentanti degli Alpini per rendere omaggio ai caduti della Liberazione. Dice il sindaco Elena Caffaro: “Anche quest’anno, purtroppo, dobbiamo ricordare chi ha dato la vita per la Libertà senza poter festeggiare con tutta la comunità. Tuttavia, soprattutto in momenti come questo, dobbiamo ricordare e far ricordare il sacrificio di quanti combatterono per la pace e la democrazia. Un esempio a cui ispirarci in questo nostro complicato presente. Oggi più che mai, bisogna educare al rispetto e alla libertà. In un momento in cui il rischio di disgregazione sociale si fa sempre più evidente, diventa essenziale non permettere alle nuove generazioni di scordare quanto siano importanti la solidarietà, la cooperazione, lo spirito di appartenenza ad una comunità. Tutti valori ben rappresentati dalla fratellanza alpina, che non manca di essere sempre in prima fila per portare aiuto.
In un momento come questo, in cui combattiamo contro un nemico invisibile, in cui anche Lessolo è stato colpito dal covid-19, in cui abbiamo perso vite umane, in cui andare in ospedale diventa fonte di ansia e apprensione ulteriore rispetto al normale, “resistere” è un verbo che assume un significato forte.
La Resistenza si fece sulle montagne, nei nostri boschi. Oggi noi resistiamo stando vicino a chi ha perso il lavoro perché l’azienda ha chiuso, a chi ha un’attività in proprio, a chi si occupa del settore della ristorazione e non può lavorare. Tutti elementi che fanno pensare ad un futuro scenario di crisi sociale ed economica che dovremo essere pronti ad affrontare.
Ricordando i martiri del passato, volgiamo il pensiero anche a chi non c’è più e a chi sta combattendo negli ospedali contro un male sconosciuto che ha sconvolto le nostre vite. Che possiamo tutti, quanto prima, tornare liberi di incontrarci in amicizia. Senza paura.
Lo scorso anno, in occasione della Festa della Liberazione, il Presidente Mattarella disse che, così come accadde nel 1945, da un lungo momento di crisi nascerà una nuova Italia. Facciamo nostra questa esortazione e guardiamo con fiducia al futuro con la voglia di ricostruire facendo tesoro anche di questa lunga e dolorosa esperienza”.

Blatte e sporcizia nella panetteria

Chiusura per l’esercizio e denuncia per il titolare

 

Ieri pomeriggio, personale del Commissariato Barriera Nizza, insieme ad agenti della Polizia Municipale Sezione 8 San Salvario e a unità dell’ASL.TO1 S.I.A.N. hanno controllato un’attività commerciale sita in via Madama Cristina 62/C.

 

Nel corso dell’ispezione, è stata riscontrata diffusa sporcizia accumulata nel tempo e la presenza di larve e blatte, morte e vive, anche in prossimità di alimenti. Lo stato dei locali presentava carenze igieniche, con la presenza di muffe, ragnateli e scarti di lavorazione sui pavimenti. Alla luce dei riscontri, l’unità immobiliare e i macchinari presenti sono stati sottoposti a sequestro penale.

 

Contestualmente sono stati sequestrati 43 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione: 35 di farina e 8 di prodotti da forno. La Polizia Municipale, per le diverse violazioni amministrative accertate, ha elevato sanzioni per 22.700 euro. Personale dell’ASL S.I.A.N., invece, a causa delle irregolarità igienico-sanitarie ha intimato la chiusura immediata dell’attività fino al completo rispristino degli ambienti con la conseguente sanzione di 1000 euro. Il titolare dell’esercizio è stato deferito all’autorità giudiziaria in stato di libertà per la cattiva conservazione del cibo.

 

Nel corso dell’attività, la Polizia Municipale ha controllato altre tre attività commerciali ubicate in via Nizza. Due di queste sono state sanzionate, nella misura di 400, euro per le inosservanze dei protocolli di sicurezza anti COVID, un terzo locale, a causa dell’apertura abusiva, è stato sanzionato per oltre 5000 euro. 

Controlli antidroga dei Carabinieri, arrestati marito e moglie

Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri hanno arrestato due coniugi.

In particolare a Moncalieri, nell’hinterland torinese, i militari della locale Compagnia hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione della coppia, una 46enne italiana e un 38enne senegalese, dove era stato segnalato un sospetto via vai di persone. Nell’appartamento sono stati rinvenuti e sequestrati 50 grammi di crack e 10 grammi marijuana, già suddivisi in dosi, nonché un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente. La coppia è ora ristretta in carcere.

Raccoglieva piante per il suo orto, anziano soccorso dopo una caduta

I fatti accaduti martedì sera a Ivrea

 

Sono le 21 in piazza 1° Maggio quando la pattuglia del commissariato Ivrea e Banchette viene fermata da alcuni cittadini.

Il gruppo si rivolge agli operatori chiedendo aiuto nelle ricerche dell’anziano padre di una loro conoscente, di cui non si avevano più notizie dalla mattina. I poliziotti acquisiscono più informazioni possibili al fine di rintracciarlo.

La figlia riferisce di numerose telefonate fatte al genitore, senza ottenere alcuna risposta.

Le ricerche effettuate dai familiari all’interno dell’abitazione dell’uomo, nel garage e nelle zone limitrofe si erano concluse senza successo.

Improvvisamente gli agenti sentono dei rumori provenire dalla vicina boscaglia. Addentrandosi nella fitta vegetazione, i poliziotti trovano l’anziano riverso a terra. Allertati immediatamente i soccorsi, l’anziano racconterà in seguito agli operatori di essere caduto mentre tentava di raccogliere alcune piante per il suo orto.

La Polfer controlla 5 mila persone nelle stazioni

15 indagati, 4.936 persone controllate, di cui 1.225 persone con precedenti. 265 pattuglie impegnate nelle stazioni e 11 in abiti civili per attività antiborseggio. 83 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 205 treni presenziati. 29 i servizi lungo linea e 69 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 12 al 18 aprile, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla  microcriminalità presso alcune stazioni nella provincia di Torino, non presidiate dal personale di Polizia, tra cui Carmagnola, Collegno, Pinerolo e Torre Pellice, con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno.

 

A Torino nella stazione di Porta Nuova gli operatori Polfer hanno rintracciato un cinquantacinquenne maltese e un quarantaseienne romeno, entrambi destinatari di un divieto di accesso all’intera area ferroviaria, pertanto, dopo essere stati controllati, sono stati denunciati per violazione della misura di sicurezza prevista dal ‘Daspo Urbano’.

Un ventisettenne nigeriano è stato sanzionato per possesso di sostanza stupefacente tipo marijuana. Segnalato da un cane poliziotto durante i servizi congiunti con le unità cinofile della Questura di Torino, è stato accompagnato negli uffici di polizia, dove è stato trovato lo stupefacente, pertanto a seguito di specifico controllo, il giovane è stato sanzionato.

Sempre a Porta Nuova, è stato denunciato un salvadoregno di 30 anni per false attestazioni sulla propria identità, il quale, dopo i rilievi fotodattiloscopici, è stato messo a disposizione del locale Ufficio Immigrazione, per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale.

Nella stazione di Carmagnola (TO) è stato denunciato un ventunenne italiano per violazione alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Torino, in corso di validità e valevole fino al 2023.

 

Gli operatori del Settore Operativo di Torino Porta Nuova hanno rintracciato un quarantasettenne bulgaro, senza fissa dimora, responsabile di aver creato disagi su un convoglio regionale sulla tratta Genova-Torino, durante la corsa. Il capotreno, allertato dai viaggiatori sulla presenza di un uomo molesto, lo ha rintracciato per poi indicarlo al personale Polfer, all’arrivo nella stazione di Torino Lingotto. I poliziotti, dopo averlo bloccato vincendone la viva resistenza, lo hanno accompagnato negli uffici di polizia dove l’uomo è stato controllato e sanzionato per ubriachezza molesta e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

 

Ad Alessandria, il personale Polfer ha rintracciato nel piazzale antistante la stazione un minore di nazionalità somala. Durante il turno serale, gli operatori hanno notato il giovane che si aggirava in stato confusionale nell’area all’ingresso della stazione, pertanto è stato accompagnato negli uffici di polizia dove, dal controllo in banca dati, è risultata una denuncia di scomparsa da una comunità di accoglienza della provincia di Verona. Il ragazzo è stato temporaneamente affidato a una Comunità della provincia di Alessandria, in attesa del rientro presso la struttura di prima accoglienza.

A Vinovo nonna Luisa taglia il traguardo dei 100 anni

Ricorrenza speciale ed emozionante nella Residenza per anziani “Alberto Dalmasso” di Vinovo, gestita dal gruppo “Sereni Orizzonti” e da molto tempo Covid-free.

La signora Luisa Mancini ha infatti tagliato l’invidiabile traguardo dei 100 anni e tutti gli altri ospiti nonché il personale della struttura (in primis il direttore Marian Stanica) le si sono riuniti intorno per farle festa con una gran bella torta. Per l’occasione la neo centenaria ha anche ricevuto un mazzo di fiori dal vicesindaco Maria Grazia Midollini a nome di tutta l’amministrazione comunale.

Nata a Foggia, nonna Luisa è ospite della struttura da pochi mesi (dopo aver vissuto per diversi anni nella RSA “Il Castagno” di Frossasco, sempre del gruppo “Sereni Orizzonti”) e si è fatta subito ben volere per il suo carattere dolce e tranquillo. Per tutta la vita ha lavorato in campagna e nonostante l’età avanzata partecipa ancora alle attività comuni. Per il suo compleanno ha ricevuto in videochiamata gli auguri del figlio, che ha così potuto regalarle – sia pure a distanza – un ulteriore momento di serenità. Il dono più bello che ha ricevuto resta comunque la recente vaccinazione anti Covid. Complimenti per la grinta e ancora tanti auguri!

Fermati con oltre 20 carte elettroniche di dubbia provenienza

Due arresti del Commissariato San Secondo

Martedì sera, dopo le 23, transitando in corso Vittorio Emanuele II, gli agenti del Commissariato San Secondo, all’incrocio con via Nizza, notano un’auto ferma al semaforo con tre persone a bordo. Con una svolta repentina l’auto gira in via Nizza fermandosi nei parcheggi della stazione, dove gli occupanti vengono fermati e controllati.

Addosso a uno dei tre, un trentaseienne croato, i poliziotti trovano oltre 800 euro in denaro contante e 12 carte di credito/debito delle quali riesce a giustificare il possesso solo di una di queste. Anche un altro dei passeggeri, un cittadino bulgaro di 46 anni, viene trovato in possesso di denaro, oltre 400 euro, e 9 carte prepagate. Molte delle carte rinvenute risulteranno smagnetizzate, utili per essere sovrascritte da altri codici copiati dai bancomat manomessi o alterati. Altre carte, invece, sono risultate intestate a persone con precedenti di polizia specifici.   Il terzo soggetto risulta estraneo ai fatti.

Entrambi i cittadini stranieri trovati in possesso delle carte vengono tratti in arresto per indebito utilizzo di carte di credito e pagamento, oltre che denunciati in stato di libertà per ricettazione e sanzionati amministrativamente per la violazione delle norme anticovid. Il trentaseienne croato, inoltre, è stato deferito in stato di libertà per un furto commesso in un supermercato cittadino lo scorso novembre e sanzionato perché alla guida dell’auto senza aver mai conseguito la patente.

Uno striscione per la liberazione degli orsi

Gli animalisti colpiscono ancora: “Orsi liberi! 2 maggio corteo al Casteller di Trento!” è quanto recita il messaggio riportato sugli striscioni affissi  in diverse città italiane: Milano, Roma, Torino, Lodi, Pavia, Bergamo, Cormano, Tortona, Rimini, Padova, Saronno, Vicenza, Belluno, Verona, Venezia, Asiago, Foligno, Parma, Perugia, Alessandria.

Attivisti di tutto lo stivale sostengono la dura protesta contro la detenzione dei tre orsi M49, M57 e DJ3 presso il centro di recupero faunistico Casteller di Trento, struttura già da mesi al centro di un aspro dibattito circa le condizioni critiche in cui versano i plantigradi ivi rinchiusi.

La manifestazione nazionale programmata per il 2 maggio, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica, promossa dal Coordinamento Animalista, in collaborazione con Animalisti Italiani, Task Force Animalista, Origine Animae, AVI, META, Animal liberaction, No Mattatoio Milano, Oipa Trento, Radio Veg.it, Comitato Tutela Diritti Animali, BolognAnimale, Parma Etica, Animalisti Genovesi ed Attivismo Antispecista,chiama alla mobilitazione generale le principali sigle del panorama animalista italiano, per esprimere un deciso dissenso verso le decisioni della giunta leghista Fugatti in tema di gestione e conservazione della fauna selvatica. Anche l’associazione Anonymous for the Voiceless, realtà ormai radicata nelle piazze di tutto il mondo, ha previsto per la mattinata del 2 maggio, un’edizione straordinaria del consueto “cubo” a sostegno degli orsi.

La battaglia per gli orsi è una battaglia di civiltà, una contestazione dovuta, affinché le istituzioni e gli organi preposti alla salvaguardia del benessere animale, intervengano il prima possibile per restituire la libertà ai tre plantigradi chiudendo il centro Casteller in via definitiva, ed attuino politiche di convivenza tra l’essere umano e la fauna selvatica più etiche. Formare la popolazione al rispetto della montagna e dei suoi abitanti, significa creare un clima di reciproca fiducia, che garantisce maggiore sicurezza ad entrambe le parti e determina un passo fondamentale nel riconoscere il valore aggiunto della ricchezza naturalistica del Trentino.

A Chieri una due giorni per il 76° anniversario della Liberazione

“R-ESISTIAMO. La Resistenza partigiana nel Chierese”

Sabato 24 aprile, ore 20: video-spettacolo in “streaming”
Domenica 25 aprile, ore 15: cerimonia in piazza Duomo

Chieri (Torino)-“RESISTERE è la parola d’ordine. Non voltarsi di fronte alle ingiustizie. Garantire sempre la libertà, per tutti, e garantirla a chi verrà dopo di noi. Questa è l’eredità che ci ha lasciato la guerra partigiana. Uomini e donne che hanno dato la vita per noi. Uomini e donne coraggiosi. Come Tarzan, nome di battaglia di Giuseppe Gastaldi”: tra passato e presente, sono gli attori Vincenzo Valenti e Davide Motto – voce narrante Vanessa Lonardelli e la partecipazione di Barbara Duvia e Paolo Casu- a ricordare il coraggio del Comandante Tarzan (il chierese Giuseppe Gastaldi, scomparso nel 2014) e dei suoi partigiani, per ribadire l’attualità dei valori e degli ideali della lotta di Liberazione. Su questo filo narrante si incentra il video-spettacolo, produzione della Compagnia ART.O’, “R-ESISTIAMO. La Resistenza Partigiana nel Chierese”, cui partecipano anche le ragazze e i ragazzi delle locali scuole medie (il montaggio e le riprese sono di “NSNC Productions”), con cui il Comune di Chieri festeggia il 76° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Il video verrà proposto gratuitamente, il prossimo sabato 24 aprile, alle ore 20, in “streaming” sul sito istituzionale (www.comune.chieri.to.it) e sui profili Facebook istituzionali @comunechieri, @bibliotecaArchivioChieri e @ChieriOn. Il giorno seguente, domenica 25 aprile, alle ore 15, in Piazza Duomo, si terrà invece la cerimonia istituzionale con l’ omaggio ai caduti, alla presenza delle Autorità civili e militari, dell’ANPI, delle associazioni d’arma e della “Filarmonica Chierese” (la cerimonia si svolgerà in forma statica e senza pubblico nel rispetto delle normative vigenti anti-Covid19).
“ Il 25 aprile – dichiara il sindaco Alessandro Sicchiero – è la Festa di tutti gli italiani. La Resistenza fu morte, dolore, sofferenza, sacrificio. Ma fu anche gioia, la gioia di aver sconfitto il nazifascismo, la gioia di aver restituito agli italiani la libertà, la gioia per essere stati dalla parte giusta della Storia”. E prosegue: “Anche quest’anno l’emergenza sanitaria ci costringe a celebrare e festeggiare il 25 aprile in modo virtuale e distanziato, non possiamo abbracciarci, non possiamo ritrovarci in piazza, eppure proprio questi tempi dolorosi e complessi che stiamo attraversando fanno sì che questa data fondamentale per la storia del nostro Paese venga ad assumere un significato ancora più profondo. Sono certo che il prossimo anno torneremo a festeggiare insieme, con la nostra presenza fisica, i valori della Resistenza, di cui è intrisa la nostra Costituzione. Affrontiamo le settimane e i mesi che ci attendono con coraggio e con speranza. Resistiamo, perché la libertà ci attende”.
“Siamo certi che il video-spettacolo dedicato al nostro Comandante Tarzan – aggiunge l’assessore alla Cultura Antonella Giordano – contribuirà a far comprendere alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi che, se oggi sono liberi, è proprio grazie a giovani come loro che il 19 aprile 1945 liberarono Chieri, poi Torino e l’Italia tutta, restituendo al nostro Paese la dignità perduta a causa degli orrori del nazifascismo”. E conclude Elda Gastaldi, presidente dell’ANPI chierese: “Ricorderemo uniti le donne e gli uomini che ci hanno consegnato il patrimonio politico e morale della Resistenza, perché è dovere di tutti gli Italiani custodirlo e non permettere che vada perso o rinnegato. Il 25 aprile è il giorno della festa della libertà e della democrazia e quelle donne e quegli uomini ci ricordano che la loro conquista non è per sempre ma va continuamente rinnovata”.

g. m.

Nelle foto
– Il comandante Tarzan – Giuseppe Gastaldi
– Davide Motto e Vincenzo Valenti
– Un momento del video-spettacolo

Esce dal carcere il fratello di Totò Riina

Fuori dal carcere Gaetano Riina, il fratello del boss Totò Riina.

Cosi ha deciso il tribunale di sorveglianza di Torino, che sancisce gli arresti domiciliari  su richiesta  dei suoi legali.

Gaetano Riina ha 88 anni e ha  gravi problemi di salute. Verrà trasferito in una località della Sicilia.