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Il falso dentista torinese aveva un maxi yacht

In porto a Imperia aveva ormeggiato uno yacht di 16 metri. La barca è stata sequestrata dai carabinieri del Nas di Torino, in esecuzione di una misura di prevenzione del tribunale. Lo yacht dispone di sette posti letto. La proprietà è di un falso odontoiatra  sotto inchiesta per esercizio abusivo della professione. L’uomo, di 50 anni, abita nelle valli di Lanzo, e aveva aperto alcuni  studi a Torino e provincia. Era  stato controllato dai Nas che avevano bloccato la sua attività abusiva in centro a Torino. In passato è già stato oggetto di procedimenti penali legati all’abusivismo sanitario.

 

Cambia gomma in tangenziale: muore sotto gli occhi della moglie travolto da un camion

Un camion lo ha travolto e ucciso mentre cambiava una gomma in corsia di emergenza. L’uomo è morto attorno a mezzogiorno sulla tangenziale Sud di Torino nei pressi dello svincolo della statale 20, a Moncalieri, verso Stupinigi. L’automobilista, fermatosi per il cambio di pneumatico, era con la moglie che ha assistito all’incidente. È intervenuto l’elisoccorso ma non c’era ormai più nulla da fare.

Schianto violento contro auto: motociclista muore nella caduta

Poche ore fa, in strada Comunale del Villaretto angolo strada del Molino del Villaretto, per cause ancora da accertare, si è verificato un grave sinistro stradale. Un uomo a bordo di un motociclo è entrato in collisione con un’autovettura e nella caduta ha riportato lesioni gravissime.

Sul posto è immediatamente intervenuto il personale del 118, ma nonostante i tentativi di rianimazione, il motociclista di 43 anni non ce l’ha fatta ed è deceduto.

 

Arrestati i banditi che rapinarono Unicredit

Arrestati sei pregiudicati italiani ritenuti responsabili di rapina presso l’Unicredit di Poirino

Torino, 24 maggio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Asti, dal GIP del locale Tribunale, che ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di 6 indagati, tutti italiani pregiudicati, in ordine a una rapina commessa lo scorso 18 febbraio, ai danni dell’istituto bancario Unicredit di Poirino (TO).
Ad esito delle indagini, condotte dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Torino, col supporto della Stazione Carabinieri di Poirino, sono stati raccolti gravi indizi a carico degli odierni indagati che, in concorso tra loro e con diverse mansioni, si sarebbero introdotti, travisati e armati di pistola e coltelli, all’interno della banca e, dopo aver immobilizzato con delle fascette di plastica dipendenti e clienti presenti, avrebbero prelevato il contenuto delle cassette di sicurezza, sottraendo denaro contante, gioielli, pietre preziose e monete antiche per un valore complessivo di circa 500.000,00 euro.

Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari con relativa vigente presunzione di innocenza per i soggetti citati.

Fermato camionista, guidava senza patente

 E SENZA RISPETTARE I TURNI DI RIPOSO

  

Nei giorni scorsi, in Via Priocca angolo Lungo Dora Savona durante un servizio ordinario di verifiche sui mezzi pesanti, gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Locale, specializzati nel controllo dei conducenti professionali, hanno fermato un autoarticolato con targa specializzati estera condotto da due conducenti che si alternavano alla guida.

Il mezzo stava effettuando un trasporto internazionale di merci deperibili (fiori e piante) e, al momento del controllo, uno dei due autisti (quello che al momento del controllo non era alla guida) ha dichiarato di avere smarrito la patente e comunque di non essersi mai posto alla guida del veicolo.

Dopo aver consultato la banca dati telematica dedicata ai veicoli e documenti internazionali, gli agenti hanno accertato che lo stesso conducente non risultava in possesso della patente di categoria CE che lo autorizzasse a condurre quella  tipologia di veicolo e, come se non bastasse,  dall’esame del tachigrafo digitale è anche emerso che l’uomo aveva guidato ininterrottamente per più di tre ore e mezza e, così come anche l’altro conducente, non aveva rispettato i tempi di riposo giornalieri previsti dalla normativa comunitaria, esponendo a potenziale rischio la sicurezza stradale.

Entrambi sono stati sanzionati, rispettivamente per oltre 4.000 euro uno e quasi 600 euro l’altro, mentre il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per tre mesi.

Cercano di smontare un’auto a noleggio Arrestati per tentato furto aggravato

I fatti risalgono alla notte di venerdì. Intorno alle due della notte, viene segnalata alla centrale operativa della Polizia di Stato la presenza di alcune persone intente a smontare parti di un’auto in sosta in Corso Molise. Quando le volanti giungono sul posto sorprendono quattro soggetti intenti a manomettere l’auto al fine di sottrarne alcuni pezzi. I quattro si danno subito alla fuga da cui nasce un inseguimento a piedi che termina in corso Ferrara con l’arresto, per tentato furto, di due dei presunti responsabili, due cittadini italiani di 24 e 23 anni.

I poliziotti appureranno poi che l’auto in questione era stata privata del cofano anteriore e altri inserti, trovati a poca distanza dal luogo del rinvenimento dell’auto nell’aiuola del giardino adiacente.

L’Istituto “Cena” al Salone con Saviano

Grande emozione nella Sala Oro del Salone Internazionale del Libro per l’incontro con il giornalista-scrittore Roberto Saviano in occasione della presentazione del suo ultimo romanzo “Solo è il Coraggio – Giovanni Falcone”.

La scelta non cade a caso in quanto il 23 maggio ricorre il trentesimo anniversario della morte del giudice palermitano Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta. Il silenzio che si respira nell’attesa che l’autore salga sul palco, è stato spezzato da un grande applauso: “come un uomo comune” il giornalista è entrato in sala e rivolgendosi alla folta platea dei giovani studenti ha detto “Come state?”. All’incontro hanno partecipato le classi 2 P, 2 R e 2 S rispettivamente degli indirizzi Servizi Commerciali e Servizi Culturali e dello Spettacolo, dell’I.I.S. “G. Cena” di Ivrea, di cui è Dirigente Scolastico il Prof.Ing. Enrico Bruno. Gli studenti eporediesi, accompagnati dai docenti Cristina Calosso, Laura Fava, Antonella Ferrara, Massimo Mazzarino, Davide Meli e Silvia Munari, hanno partecipato con entusiasmo all’evento. “Quando ho deciso di scrivere il romanzo, l’ho voluto fare proprio perchè volevo mettere le storie che racconto in fila, una dietro l’altra e renderle leggibili a ragazzi della vostra età. Anche se non si sa nulla delle storie o si è solo sentito parlare ogni tanto, io sognavo di poter dare uno strumento ai giovani e alle scuole per far capire cosa si prova, cosa si sente e capire anche attraverso il fascino di queste storie, il coraggio di chi le ha contrastate. Il coraggio si sceglie, si nasce con il coraggio, si sceglie di essere coraggiosi.

La paura e il dolore – prosegue Saviano sono nostre alleate. Il coraggio è essere coerenti con i valori più profondi cioè scegliere indipendentemente dalle conseguenze. La storia di Falcone è appunto una storia di coraggio”. L’incontro si conclude con la lettura dell’ ultima pagina del libro in cui viene messa in evidenza “l’eterna ossessione di un mondo senza più mafia” e l’ultimo respiro di Falcone tra le braccia di Borsellino.

Protezione civile: papa Francesco benedice i volontari

Ricevuta in Vaticano la delegazione dei volontari piemontesi accompagnati dall’Assessore regionale alla Protezione Civile marco gabusi

 

 

 

“So quanto è benemerita la vostra opera e mi piace ricordare quanto bene avete fatto durante la recente pandemia, soprattutto nelle sue fasi più acute”. Papa Francesco ha salutato così i Volontari del Servizio Nazionale di Protezione Civile accolti oggi in udienza in Vaticano, tra i quali era presente anche la delegazione del Piemonte accompagnata dall’Assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte.

Dopo aver encomiato l’operato dei volontari il Papa ha voluto condividere con i presenti tre spunti di riflessione e di azione che partono dalla missione di ‘protezione’ del Corpo: protezione dall’isolamento sociale, dai disastri ambientali e attraverso la prevenzione.

Proprio quest’ultima indicazione di protezione ‘attraverso la prevenzione’ rappresenta la grande sfida della Protezione Civile Piemontese, che si è distinta negli anni per la sua capacità di intervento durante le emergenze fino a essere considerata la migliore d’Italia. Un tema caro all’Assessore regionale alla Protezione Civile, che ha stretto la mano al Papa portandogli i “saluti da Asti” e, nonostante i pochi attimi a disposizione, ha ricevuto uno sguardo e un sorriso di approvazione.

 

Sono oltre 18 mila i volontari piemontesi della Protezione Civile organizzati in 450 Associazioni e 450 Gruppi Comunali, dei quali più di 9 mila fanno parte del Coordinamento Regionale Protezione Civile Piemonte, oltre ai gruppi di AIB Antincendi Boschivi, ANC Associazione Nazionale Carabinieri, ANA Associazione Nazionale Alpini, ANPASS Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e Croce Rossa. Un esercito di pace, come viene spesso definito, che, come ha sottolineato l’Assessore piemontese alla Protezione Civile, si è rivelato la realtà più avanzata e completa nella gestione del rischio in Italia. Dopo la tragica esperienza dell’alluvione del 1994 il Coordinamento piemontese si è infatti strutturato ed è cresciuto fino a diventare la migliore Protezione civile del Paese. La competenza e l’esperienza hanno permesso di affrontare le alluvioni del 2019 e del 2020 con una macchina di soccorso eccellente che ha consentito di mettere in sicurezza i territori e salvare numerose vite umane. Dal 2020 l’esperienza di tutta la struttura unita all’incredibile impegno dei volontari si è rivelata determinante anche nella lotta contro la pandemia.

 

A chiusura dell’incontro Papa Francesco ha incoraggiato i volontari a continuare l’opera di bene tra i più bisognosi, secondo la testimonianza del patrono San Pio da Pietralcina, accompagnando il saluto con la benedizione a tutti i presenti e alle loro famiglie.

 

Le mani sulla città

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

 

Il prof. Quaglieni

Dal 24 maggio al 7 giugno per le riprese del filmFast X” il divieto di transito nelle vie e nei corsi di Torino sarà a volte totale, altre volte parziale e riguarderà anche i pedoni e le biciclette oltre le odiate automobili. Due settimane di lavorazione per dieci giorni consecutivi di blocchi anche a sorpresa che genereranno il caos. Capisco che il Comune sia alla ricerca frenetica di soldi per cedere il suolo pubblico,ma in primis ci sono i diritti dei cittadini e di chi lavora. Non tutti possono bighellonare perché hanno il reddito di cittadinanza. Il discorso della promozione turistica è marginale, se si guarda da vicino l’assurdo blocco della città, forse approvato se non voluto dall’ineffabile assessor* Foglietta. Verranno inoltre vietati i permessi di sosta sulle strisce blu nelle vie limitrofe. Hanno dato in affitto la città per dieci giorni ad un colosso del cinema. Questa e’ la verità. Anche le aree taxi verranno spostate.Persino la navigazione sul Po verrà bloccata. Sono interessati la Crocetta, corso Massimo d’Azeglio,viale partigiani dietro a piazza Castello, la zona Crimea,i ponti sul Po,Lungo Po Cadorna, piazza Vittorio, piazza CLN ,via Tasso, via Milano ecc. L’elenco è molto più lungo. Vogliono costringere i torinesi a tornare ad essere dei bugia nen nel senso peggiore. Capisco tutti i discorsi di rilancio dell’immagine di Torino, ma queste operazioni in passato si facevano in agosto. Sono senza memoria i nostri amministratori. D’accordo che via XX settembre è stata bloccata per quasi un anno e che questo fatto è passato nell’indifferenza generale.  Ma lasciar mettere le mani sulla città da un’ impresa privata e’ un grave errore e uno schiaffo ai torinesi che lavorano. Signor Sindaco intervenga, per ridurre al minimo i gravi disagi annunciati ,visto che il disastro e’ fatto.  Grazie.

Sgominata la banda dei furti negli appartamenti

I  carabinieri  hanno sgominato una banda albanese, responsabile di 14 furti e 3 rapine in abitazione, commessi nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo e Pavia, sul finire del 2021. A carico di 4 uomini – 2 ancora ricercati – ordinanza di custodia cautelare in carcere. Invece  per 2 donne è stato deciso l’ obbligo di dimora nel comune di Alessandria, con divieto di allontanamento e permanenza domiciliare notturna.

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