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Frodi informatiche e riciclaggio: due arresti

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Val d’Aosta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha compiuto nei giorni scorsi una complessa attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del riciclaggio nell’ambito del più ampio contesto del Financial Cybercrime. L’operazione ha condotto all’adozione da parte dell’A.G. di Torino di due misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, un cittadino nigeriano, già noto alle Forze dell’Ordine con svariati alias, ed una donna di origini keniote residenti nel capoluogo piemontese.

I responsabili ricevevano sui rispettivi conti correnti bancari e/o postali ingenti somme di denaro immediatamente prelevate o distratte verso altri conti al fine di farne perdere le tracce. Dagli accertamenti svolti è emerso che tali operazioni dovevano servire a monetizzare bonifici provenienti da ignare società estere vittime a loro volta di frodi informatiche per un danno economico complessivo di circa 100.000 euro.

L’attività è iniziata su segnalazione di un istituto di credito torinese e sviluppata dagli investigatori della Squadra Financial   Cyber-crime, un team specializzato nel contrasto di reati bancari, truffe, frodi informatiche che richiedono elevate capacità tecniche al fine di risalire agli autori del reato che riescono a carpire cospicue quantità di denaro ad ignari titolari di conti correnti.

La condotta posta in essere dai malviventi rientra in uno dei fenomeni di più alta incidenza per l’economia imprenditoriale nazionale ed estera: trattasi del cosiddetto man in the middle, noto nella realtà operativa con l’acronimo B.E.C (Business Email Compromise).

Il sistema prevede che nelle conversazioni telematiche tra due aziende con consolidati rapporti finanziari si insinui un terzo soggetto estraneo alle prime che riesca a carpire e modificare i contenuti delle comunicazioni societarie. A monte c’è uno studio approfondito dell’organigramma dell’azienda attraverso il c.d. social engineering che consente al criminale di individuare la figura titolare del potere di spesa per conto dell’azienda. A questo soggetto verrà inviata una falsa mail da un indirizzo creato ad hoc in modo del tutto similare a quello dell’ interlocutore; con la stessa mail fraudolenta si chiede di effettuare il pagamento su un nuovo IBAN, diverso da quello utilizzato abitualmente nelle transazioni.

Come nel caso attuale, in varie circostanze il territorio piemontese è risultato luogo elettivo per la monetizzazione dei proventi di questi reati, mediante condotte di riciclaggio che consentono di occultare la provenienza delittuosa del denaro. Il fenomeno è oggetto di costante monitoraggio attraverso attività mirate di controllo realizzate anche in partnership con Poste Italiane ed i principali Istituti bancari. Tale sinergia garantisce interventi tempestivi di individuazione dei responsabili nonché di tutela delle società vittime dei reati a presidio dell’integrità dell’intero tessuto economico-produttivo.

Badante sottrae un milione e mezzo in immobili

Dalla Liguria

Nel corso della notte, i militari della Gdf della Tenenza di Riva Trigoso hanno tratto in arresto in Sestri Levante (GE) un uomo di 52 anni, colpevole di continue forme di aggressione e violenza nei confronti della persona a cui doveva badare.
Le violenze a danno di un uomo colpito da particolare fragilità, ricostruite nell’indagine dei finanzieri coordinata dal Dott. Andrea Ranalli della Procura della Repubblica di Genova, miravano a ridurre l’uomo in uno stato di rilevante soggezione psichica, tale da condizionare le scelte anche più elementari ed, in particolare, quelle economico-finanziarie.
Il badante si era ormai impossessato della gestione dell’intero ed ingente patrimonio, tanto da farsi cointestare 18 immobili per un valore di oltre un milione e mezzo di euro in Sestri Levante attraverso la rinuncia all’eredità della madre del badato, deceduta prima dell’estate.
Lo stesso procedeva anche alla riscossione diretta dei canoni di locazione degli appartamenti affittati ed all’appropriazione indebita di ingenti somme di denaro.
Una volta appreso dell’esistenza di approfondimenti investigativi da parte delle fiamme gialle, il badante ha avviato un’opera di condizionamento della persona di cui avrebbe dovuto curarsi, affinché fornisse ai finanzieri versioni concordate.
Stessa attività di inquinamento probatorio è stata posta in essere con l’ausilio della propria compagna, anch’essa indagata in quanto ha reso dichiarazioni già condivise.
Stante i numerosi e gravi elementi probatori raccolti in ordine alle violenze ed all’attività estorsiva, attraverso indagini tecniche, videosorveglianza in casa e dichiarazioni testimoniali, il Giudice per le indagini Preliminari, Dott. Filippo Pisaturo, ha emesso – in data 14 ottobre 2019 – un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per i reati di estorsione aggravata, percosse e maltrattamenti in famiglia aggravati, che i finanzieri hanno immediatamente eseguito nella notte, anche per porre fine alle violenze e vessazi

Arrestato: aveva in casa 250 grammi di crack

RICERCATO SENEGALESE VIENE ARRESTATO DALLA POLIZIA

Gli operatori del Comm.to Barriera Milano hanno proceduto, mercoledì scorso, all’arresto di un trentunenne senegalese, irregolare sul territorio nazionale, ricercato in quanto colpito da un ordine di carcerazione pe l’espiazione di una pena di 1 anno  e 9 mesi di reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino. L’uomo, domiciliato in un appartamento di via Verolengo, è stato individuato dagli agenti e sottoposto a controllo mentre si spostava con la fidanzata a bordo di un’auto. La perquisizione effettuata nel suo alloggio ha portato al rinvenimento ed al sequestro di 250 grammi di crack, di 71 grammi di  sostanza da taglio, della somma in contanti di 43330 euro suddivisa in piccoli tagli, i un bilancino di precisione.

GdF scopre lavoro nero nel disco-restaurant

Quando i Finanzieri sono arrivati all’interno del locale, tutto il personale era impegnato in quella che doveva essere una delle tante serate danzanti del fine settimana. Unica “pecca”: quasi la totalità era impiegato irregolarmente.

 

È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento all’interno di una nota sala da ballo e pizzeria del pinerolese, dove i Finanzieri della Compagnia di Pinerolo hanno sorpreso una quindicina di lavoratori, la stragrande maggioranza italiani, intenti a svolgere le proprie mansioni di camerieri e piazzaioli.

 

Come detto 15 i lavoratori irregolari, praticamente l’intero staff aziendale, esposto, in tal modo, ad elevati rischi in termini di sicurezza e di garanzie assistenziali, dal momento che tra i lavoratori vi era chi svolgeva mansioni che prevedevano anche l’utilizzo di macchinari e utensili.

Pesanti le conseguenze per il datore di lavoro, un imprenditore italiano cinquantenne. L’uomo ha rischiato la sospensione dell’attività, poi rientrata per aver assunto, così come vuole la normativa, tutto il personale sorpreso a lavorare irregolarmente. Ma oltre alle gravi responsabilità legate alla gestione dei dipendenti sono state riscontrate dai Finanzieri anche anomalie contabili ed amministrative.

 

Nel corso del controllo infatti è stato appurata un’evasione fiscale per oltre 170.000 euro legata ad una passata annualità dove la società coinvolta nella vicenda è risultata essere completamente  sconosciuta al fiscoCirca 16.000 euro, invece, le sanzioni connesse all’utilizzo di manodopera irregolare.

 

L’intervento dei finanzieri ha, come accennato, indotto il titolare della società alla regolarizzazione delle posizioni lavorative, garantendo così al personale i benefici derivanti dalla regolare assunzione e dall’adeguata copertura assicurativa.

Tenta di depistare gli agenti: arrestato per spaccio

Ventiquattrenne italiano arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
All’atto del controllo di Polizia, in via Scotellaro, aveva subito ammesso di aver ceduto una
modesta quantità di marijuana ad un giovane, per strada, che era stata debitamente
sequestrata dagli operatori. Intuito che, per i suoi precedenti, i poliziotti avrebbero proceduto
con la perquisizione domiciliare, il giovane si è reso disponibile a collaborare, consegnando
agli agenti una piccola quantità di stupefacente nascosta in un barattolo di vetro nella camera
da letto. Con questo stratagemma pensava di depistare i poliziotti, che però non sono caduti
nel tranello e hanno proseguivano con la perquisizione nell’appartamento, rinvenendo altre
due buste contenenti 16,5 grammi di cannabinoidi, un bilancino di precisione e svariate
bustine trasparenti per il confezionamento. Il ventiquattrenne è stato arrestato per detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Alessandro Berlincioni, “Sandro” per gli amici, non è più con noi

La scomparsa di una persona che amava profondamente la vita ed era capace di comunicare questo entusiasmo non solo agli amici ed ai collaboratori, ma anche ad ogni interlocutore con cui dialogava, lascia coloro che rimangono ancora più costernati.

Questo il sentimento che ha suscitato in chi lo abbia conosciuto l’apprendere la notizia dell’improvvisa scomparsa di Alessandro Berlincioni, che non è stato soltanto un punto di riferimento per oltre quarant’anni dell’associazione Fimaa, di cui fu padre fondatore e Past president, ma anche una persona eclettica, capace di distinguersi nel campo immobiliare per la sua intraprendenza e passione, un uomo ironico ed arguto.

“Se la vita si misura anche dall’intensità delle esperienze vissute, dalla varietà delle persone e culture conosciute, dalle terre visitate – afferma un amico sincero di Sandro Berlincioni, Antonio De Carolis, presidente del CDVM Club Dirigenti Vendite e Marketing di UI Torino, di cui Sandro era Consigliere da alcuni mandati – allora Lui ha vissuto molteplici vite. Aveva, infatti, una curiosità ed una voglia di vivere che sprizzava da tutti i pori. In una società dove spesso i contenuti vengono “urlati”, aveva la dote di essere persuasivo senza alzare mai la voce. L’educazione e la formazione maturate nell’ambiente familiare e professionale lo hanno portato a sviluppare una capacità, forse innata, di rapportarsi con persone diversissime tra loro, rimanendo sempre autentico e capace di guardare oltre coinvolgendo anche i giovani“.

“Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda – affermano gli amici che gli erano cari Rosalba Pastorino, Franco Raddi, Margherita Sgaravatti e Pierluigi BernasconiSandro sarà  sempre nel nostro cuore, caro amico di una vita!.

” Sono rimasto attonito dalla notizia dell’improvvisa scomparsa di Sandro, amico sincero, oltre che compagno rotariano – spiega Alessandro Tattara, socio rotariano del Rotary Torino Superga e già presidente di questo Club – Ricordo l’entusiasmo con cui abbiamo condiviso l’organizzazione di tante serate e soprattutto l’ impegno che Sandro poneva nella promozione dei Service rotariani. Era una persona capace di unire l’ironia, dote delle persone intelligenti, all’interessamento per chi si trovasse in difficoltà”.

“Il Rotary Torino Europea – spiega la sua Presidente Antonietta Pisani – con Sandro Berlincioni perde non soltanto un socio, ma un elemento molto più prezioso, un animatore, un sostenitore di mille iniziative di beneficenza, capace, sia nell’anno della sua presidenza rotariana, sia prima e dopo, di mettere al servizio del Rotary e del Club, di cui fu uno dei fondatori, quella rete di conoscenze che aveva maturato in anni di vita torinese, nate dalla sua capacità di dialogo con il prossimo. Lo ricordiamo come una persona aperta al confronto, curiosa, sempre pronta a nuove sfide, fiduciosa che il miglioramento della società dovesse partire dalle nuove generazioni e soprattutto, dovesse passare attraverso la promozione dei valori rotariani della comprensione, dell’attenzione e degli elevati principi morali da seguire nello svolgimento delle attività professionali e nei rapporti lavorativi. Credo che il modo migliore per ricordarlo e rendere viva la Sua presenza tra noi sia continuare, nella vita del Club, a seguire il suo esempio di dinamismo, unito al rispetto agli ideali rotariani, non dimenticando che l’entusiasmo per la vita è il motore che consente il raggiungimento degli obiettivi che ci si prefigge. Nel caso di Sandro, questo entusiasmo era assolutamente e positivamente unico e contagioso.

Mara Martellotta

Gdf sgomina traffico internazionale di droga

Dalla Liguria

La Guardia di finanza di Genova ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare al termine dell’operazione ‘Chiamata’, finalizzata a contrastare il traffico internazionale di stupefacenti.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ligure – DDA, nella persona del sostituto procuratore Federico Manotti ha consentito di bloccare l’importazione di ingenti carichi di cocaina dal Sudamerica destinati alla piazza genovese.

Il principale indagato, un 52enne,  a capo di una organizzazione strutturata, direttamente in contatto con i fornitori colombiani, e con persone attigue ad ambienti di criminalità organizzata, si è avvalso della collaborazione di alcuni operatori del porto del capoluogo ligure.

Questi ultimi informavano gli organizzatori delle date e dei luoghi esatti di arrivo delle navi porta container e provvedevano allo scalo dello stupefacente.

Le indagini, che hanno anche utilizzato agenti sotto copertura, hanno permesso di documentare l’acquisto di 125 chilogrammi di cocaina trasportati su una nave proveniente dal Sudamerica.

Gli altri destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono due italiani del 1974 e 1975, un ecuadoriano del 1973 ed un colombiano del 1973, tutti con reati con precedenti specifici.

Quattro indagati sono stati arrestati e portati in carcere a Genova – Marassi e Pontedecimo, nei confronti del colombiano, sfuggito alla cattura sono in corso attività per rintracciarlo.

Il sesto arrestato, classe 1972, è stato raggiunto dal provvedimenti di carcerazione nella casa circondariale di Sanremo dove era già detenuto per precedenti vicende legate al traffico internazionale di droga. E, visti gli esiti, è stato rafforzato il dispositivo ai varchi doganali con la presenza di cani antidroga.

Massimo Iaretti

San Lorenzo, messa in suffragio degli agenti caduti a Trieste

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

 

Domani 15 Ottobre, alle 18.30, nella Real Chiesa di San Lorenzo, sita in Via Palazzo di Città 4 angolo piazza Castello, sarà celebrata dal Cappellano della Polizia di Stato, don Cristiano Massa, una S. Messa in suffragio dell’Agente Scelto della P. di S. Matteo DEMENEGO e dell’Agt. della P. di S. Pierluigi ROTTA, caduti in servizio a Trieste il 4 Ottobre.
I sindacati di Polizia di Torino, nell’orgoglioso ricordo dei colleghi, hanno organizzato a seguire una fiaccolata per le vie del centro di Torino, volta ad esprimere il cordoglio e la vicinanza alle loro famiglie. Il ritrovo per la cittadinanza e le Autorità che vorranno partecipare è previsto alle ore 20 in Piazza Castello di fronte alla Prefettura di Torino e si snoderà per le vie del centro, concludendosi in Questura, ove verrà deposta una corona di fiori in memoria dei due caduti.

 

(foto archivio – il Torinese)

Girava in camper a vendere droga, i carabinieri arrestano una donna

Continua incessante l’attività antidroga dei carabinieri del Comando Provinciale carabinieri di Torino. Dopo l’arresto  di due italiani, titolari di un maneggio per possesso di marijuana di qualche giorno fa, i carabinieri hanno arrestato una donna che utilizzava un camper parcheggiato  all’interno del Parco Cavalieri di Vittorio Veneto,  per stoccare, confezionare e vendere le dosi di marijuana.
Maneggio
La coppia aveva allestito un tendone in un maneggio e lavoravano all’essiccamento e confezionamento della marijuana che veniva coltivata in un’area  dello stesso maneggio, sulla collina torinese, vicino alle piste frequentate  dagli ospiti, anche bambini.  A finire nei guai due italiani, di 42 e 47 anni, abitanti nel torinese, titolari del maneggio che sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di detenzione e produzione di marijuana.  La perquisizione della cascina e di un tendone  ha permesso di sequestrare 40 kg di marijuana e un defogliatore utilizzato per dividere le foglie dalle infiorescenze.
Il camper della droga . Via vai di giovani di giorno e di notte
Con il suo camper si spostava in tutta l’Italia, molto probabilmente per spacciare la droga, ma questa volta  ha parcheggiato il camper nel posto sbagliato, a circa cento metri dalla Stazione carabinieri Torino San Secondo. In particolare nell’area camper del  Parco Cavalieri di Vittorio Veneto. Una 31enne italiana è stata arrestata per possesso di droga. I carabinieri hanno notato un via vai die ragazzi dal camper, in tutte le ore del giorno e della notte,  e un forte odore di marijuana. Hanno  effettuato un controllo e hanno sequestrato circa 300 grammi, tra hashish e marijuana, e la somma in contanti  di 10mila euro. La donna pra è in carcere

Esplosione e fiamme in casa: due feriti gravi al Cto

Due i feriti  gravi, vittime dell’incendio della propria cascina a Revignano d’Asti. Le fiamme si sono sprigionate dopo una esplosione, le cui cause sono in corso di accertamento. Sul posto i vigili del fuoco, e il 118 con elisoccorso e polizia. I due feriti sono un uomo e una donna,  trasportati in codice rosso al Cto di Torino.