CRONACA Archivi - Pagina 926 di 1757 - Il Torinese

CRONACA- Pagina 926

Il bollettino Covid di martedì 15 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.206 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,5% di 33.851 tamponi eseguiti, di cui 28.827 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.010.702, così suddivisi su base provinciale: 84.754 Alessandria, 46.375 Asti, 38.997 Biella, 133.783 Cuneo, 76.352 Novara, 537.170 Torino, 36.005 Vercelli, 36.533 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.001 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.732 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (-4 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 615 (-6 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 43.735

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.058.390 (+ 33.851 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.134

Sono 7, 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.134 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.763 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.055 Novara, 6.268 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

953.195 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 953.195 (+2.309 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 79.388 Alessandria, 44.117 Asti, 37.252 Biella, 127.615 Cuneo, 73.270 Novara, 510.459 Torino, 33.848 Vercelli, 34.311 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.864 extraregione e 9.071 in fase di definizione.

Banco Alimentare del Piemonte al lavoro per aiutare i profughi ucraini

CI SCRIVE IL BANCO ALIMENTARE

Insieme alla Federazione Europea dei Banchi Alimentari, per portare aiuto sul posto. Con la nostra rete territoriale di Strutture caritative, per dare sostegno alimentare ai profughi in Piemonte

Caro Direttore, visto il particolare momento storico da un lato e dall’altro il ruolo che da sempre abbiamo nell’aiuto alimentare alle persone in difficoltà, ci sembra importante raccontare in poche righe ciò che stiamo facendo rispetto all’emergenza ucraina.

Come Banco Alimentare, facciamo parte della FEBA (Federazione Europea dei Banchi Alimentari, che opera in 29 Paesi. Per l’emergenza Ucraina la FEBA ha organizzato l’invio di aiuti di emergenza sul posto. Parallelamente il Banco Alimentare in ogni regione italiana sta proseguendo e rafforzando l’attività ordinaria, attraverso un incremento del sostegno alle organizzazioni caritative sul territorio che assistono i profughi.

Qui di seguito alcuni dettagli sull’attività che portiamo avanti sul posto e quella in Piemonte.

Il nostro impegno in Europa

In seguito all’attacco della Russia all’Ucraina, il 28 febbraio 2022 la Federazione Europea dei Banchi Alimentari, di cui fa parte anche il Banco Alimentare in Italia, ha convocato una riunione con tutti i presidenti dei suoi membri in 29 paesi europei e un rappresentante del Global FoodBanking Network dagli USA. La priorità individuata è stata quella di assistere la Kyiv City Charity Foundation “Food Bank” e i banchi alimentari nei paesi vicini, come Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania e Slovacchia.
Per questo il 1marzo è stata lanciata la campagna #AllTogether4Ukraine che ad oggi ha permesso di raccogliere 1,8 milioni € da aziende, fondazioni, organizzazioni, membri FEBA e privati. Questo importo è stato destinato a sostenere i membri FEBA colpiti dalla crisi per un mese con consegne settimanali di alimenti per garantire cibo sufficiente, ma senza gravare sulla gestione logistica del cibo ricevuto. 435.000 € sono stati destinati alla consegna di cibo al membro FEBA in Romania, Federația Băncilor pentru Alimente din România (FBAR). FBAR fungerà da hub per FEBA per ridistribuire il cibo agli ucraini a Chișinău in Moldavia, dove le stime prevedono l’arrivo di 200.000 rifugiati.
Il cibo sarà ridistribuito inoltre, alla Banca pentru Alimente a Bucarest, Cluj, Brasov, Oradea e Roman in Romania, dove sono presenti 95.000 rifugiati dei 285.000 entrati nel paese. 190.000 rifugiati, invece, hanno già proseguito verso altri paesi dell’Europa occidentale. Il cibo raggiungerà anche Chernivsti, Leopoli e Odessa in Ucraina. FEBA sta anche sostenendo l’acquisto urgente di attrezzature per la movimentazione del cibo e il finanziamento di altri costi logistici (un magazzino a Chișinău – Moldovia, 6 furgoni, 6 attrezzature elettriche di movimentazione, personale temporaneo), in Moldavia e Romania per garantire una logistica efficiente di questi sforzi inaspettati per aiutare i rifugiati e le loro normali attività quotidiane.
FEBA ha mobilitato inoltre, le imprese alimentari partner per ottenere aiuti e consegnare cibo ai suoi membri in Ucraina, Moldova, Romania e Polonia.
Per sostenere il popolo ucraino dona su: www.eurofoodbank.org/feba-supports-ukraine

Il nostro impegno in Piemonte

Come Banco Alimentare del Piemonte insieme ai 4 magazzini provinciali di Asti, Biella, Cuneo e Novara ci siamo attivati sul territorio per rendere concreto l’aiuto verso i profughi ucraini che stanno arrivando, puntato su ciò che abbiamo di più solido e capillare: la nostra rete.
In questa situazione infatti operare con 600 Strutture caritative dislocate in tutto il Piemonte, ci permette di unire velocemente il bisogno e l’aiuto. Abbiamo attivato un numero di telefono (interno al nostro centralino) e una a mail a cui poter fare riferimento per conoscere la Struttura Caritativa più vicina a cui rivolgersi per richiedere aiuto alimentare. La comunicazione è stata diffusa attraverso un pdf e un video, in italiano e ucraino, anche tramite whatsapp e social, ed è stata condivisa con il consolato ucraino, in modo che possa essere diffusa il più velocemente possibile tra i profughi in Piemonte.

Il nostro obiettivo ora è fare il possibile per mettere nelle condizioni di operare le Associazioni che collaborano con noi: potenziando i mezzi, il recupero di cibo, la gestione logistica.

Anche per noi, infatti, si tratta di una nuova sfida, che arriva dopo un periodo non facile. Siamo sicuri però che, grazie al sostegno e al senso di condivisione che ci unisce a chi collabora con noi sul territorio, potremo agire, anche in questa occasione, per il bene e a favore della solidarietà, portando risultati efficaci e concreti.

Ventiduenne evaso dagli arresti domiciliari Arrestato dagli agenti della Squadra Volante

Lo hanno notato stazionare nei pressi di una scuola elementare, transitando in zona Campidoglio. Il giovane, un ventunenne di origini maghrebine, avendo un atteggiamento sospetto, veniva sottoposto a perquisizione personale dagli agenti. Nelle sue tasche, un coltello dalla lama lunga circa 10 cm, immediatamente sequestrato. I poliziotti effettuavano degli accertamenti sul giovane, acclarando che lo stesso fosse sottoposto agli arresti domiciliari per il reato di rapina presso il proprio domicilio in un paesino della Val di Susa. Il ventunenne è stato arrestato per evasione e denunciato per porto abusivo di armi.

Scippo dello smartphone alla fermata dell’autobus

 

Arrestati in due dagli agenti della Squadra Volante

 

Mercoledì sera, poco dopo le 22 una giovane donna è seduta su una panchina di una fermata GTT di corso Molise in attesa dell’autobus. La ragazza sta ascoltando della musica con i suoi auricolari quando le si avvicinano due persone e uno dei due le strappa il cellulare di ultima generazione. Gli autori del gesto si danno alla fuga all’interno di un cortile condominiale per poi scavalcare un cancello.

La vittima dà l’allarme, grazie alle indicazioni ricevute gli agenti rintracciano i due in corso Ferrara angolo via Traves. Per entrambi, due cittadini marocchini di 23 e 21 anni, scatta l’arresto per furto.

Lo smartphone recuperato verrà poi riconsegnato alla legittima proprietaria.

Il bollettino Covid di lunedì 14 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.892 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 7,7% di 24.543 tamponi eseguiti, di cui 22.062 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.007.496, così suddivisi su base provinciale: 84.271 Alessandria, 46.208 Asti, 38.907 Biella, 133.537 Cuneo, 76.113 Novara, 535.601 Torino, 35.881 Vercelli, 36.388 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.983 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.607 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 27 (invariati rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 621 (+24 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 42.835

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.024.539 (+24.543 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.127

Sono 5, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.127 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.763 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.055 Novara, 6.261 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

950.886 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 950.886 (+1.728 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 79.089 Alessandria, 44.033 Asti, 37.179 Biella, 127.377 Cuneo, 73.115 Novara, 509.250 Torino, 33.747 Vercelli, 34.206 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.852 extraregione e 9.038 in fase di definizione.

Claviere: controlli ai rifugi di montagna 165 chili di alimenti sequestrati

Giovedì scorso, personale del Commissariato di Bardonecchia e della Divisione PAS della Questura hanno effettuato controlli amministrativi presso due rifugi ubicati nel comprensorio sciistico di Claviere, in localià Gimont, e situate direttamente sulle piste da sci, raggiungibili pertanto soltanto con mezzi da neve.

Nel corso del controllo alla prima attività ricettiva, sono state rilevate irregolarità sul fronte della conservazione di alimenti congelati. Oltre al malfunzionamento del congelatore, parte degli alimenti presenti al suo interno erano scongelati e non conservati a norma. Per tale ragione, si è proceduto al sequestro di 165 kg di alimenti con la contestuale elevazione delle previste sanzioni amministrative.

Un secondo rifugio, invece, è stato sanzionato amministrativamente per la violazione di diverse norme.

Ai Murazzi si ricorda il gesto eroico di Mario Soldati

GIOVEDI’ 17 MARZO ALLE ORE 11 AI MURAZZI DI PO (VICINO A PIAZZA VITTORIO), DAVANTI ALLA LAPIDE

Il prof. Pier Franco Quaglieni

VENNE APPOSTA DAL COMUNE DI TORINO PER RICORDARE  IL GESTO EROICO DI MARIO SOLDATI ADOLESCENTE CHE  NON ESITO’ A GETTARSI NEL FIUME SALVANDO, IL 17 MARZO 1922, UN COETANEO  CADUTO NELLE ACQUE DEL PO IN PIENA.  IL CENTRO “PANNUNZIO” ORGANIZZA UN RICORDO DI QUESTA PAGINA DI VITA TORINESE, ESEMPIO DI ALTRUISMO PER I GIOVANI D’OGGI. PARLERANNO GIANNI OLIVA, MAURO PASQUALE S.J., LAURA POMPEO E PIER FRANCO QUAGLIENI. CON IL PATROCINIO DELLA CITTA’ DI TORINO, DELLA CITTA’ METROPOLITANA E DELLA REGIONE PIEMONTE.

Sarà il ricordo di una grande pagina torinese di cento anni fa , dice il  direttore del Centro Pannunzio prof . Pier Franco Quaglieni. Sembra un episodio tratto dal “Cuore “ di   De Amicis  accaduto nel clima da guerra civile del 1922 ,pochi mesi prima della Marcia su Roma. il sedicenne Soldati era allievo dell’Istituto sociale ed e ‘ il frutto dell’ altruismo di Mario ma anche della sua profonda educazione cattolica, conclude Quaglieni che fu intimo amico di Soldati a cui ha dedicato un recente libro.

Spaccata nella notte a Lucento Arrestati in due per tentato furto

Lunedì notte, intorno alle 2, viene segnalato un tentativo di furto a un bar di corso Toscana. Al loro arrivo, gli agenti della Squadra Volante riscontrano la serranda parzialmente divelta e la vetrina infranta. Nei pressi del locale i poliziotti trovano tracce ematiche e un sacchetto con arnesi atti allo scasso.

Secondo i racconti forniti da testimoni, l’azione sarebbe stata riconducibile a due persone che vistesi scoperte si erano allontanate in direzione di via Luini. Le successive ricerche portano gli agenti a rintracciare i presunti autori in via Lucento e a fermarli. Entrambi hanno le mani sporche di una polvere nera grassa simile a quella presente sulla serranda, inoltre, uno dei due ha una ferita a una mano. Per i due, entrambi cittadini marocchini di 30 e 36 anni, scatta l’arresto per tentato furto.

Controlli straordinari del territorio a Barriera Milano: tre arresti

Oltre 100 le persone sottoposte a controllo, 3 gli arrestati e diversi denunciati. E’ questo il bilancio dei controlli straordinari del territorio negli ultimi giorni nel quartiere Barriera Milano, che hanno riguardato l’area compresa fra le vie Scarlatti, Leinì, corso Giulio Cesare, via Cigna, Piazza Derna, via Sempione, Lungo Stura Lazio, Piazza Donatori del Sangue.

 

Due cittadini provenienti dal Centro Africa, di 37 e 27 anni, sono stati arrestati per violazione della Legge sugli stupefacenti in quanto, fermati dagli agenti di polizia, sono stati trovati in possesso di numerosi dosi di crack, delle quali hanno tentato inutilmente di disfarsi.

Un cittadino marocchino di 33 anni, invece, notato accasciato in terra all’angolo fra corso Sesia e corso Palermo, è stato immediatamente soccorso dai poliziotti. L’uomo, però, che si trovava in stato di ebbrezza avendo consumato una cassa di birra, ripresa conoscenza si è scagliato contro gli operatori di polizia così come contro il personale medico intervenuto sul posto. L’uomo ha protratto la sua condotta delittuosa per diverse ore: è stato tratto in arresto per resistenza, minaccia e lesioni a P.U., per danneggiamento, nonché denunciato per oltraggio a P.U. e rifiuto di indicare le proprie generalità.

Più di 700 controlli di polizia nelle stazioni

1 indagato, 756 persone controllate di cui 209 straniere e 39 minori, 125 operatori impegnati in 32 stazioni ferroviarie, 204 treni in transito presenziati, 8 sanzioni amministrative elevate. Questi i risultati dell’operazione “RAIL SAFE DAY”, una giornata di controlli straordinari effettuata il 9 marzo scorso dal personale del Compartimento Polizia ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta e disposta dal Servizio Polizia ferroviaria a livello nazionale, con servizi finalizzati al contrasto di comportamenti scorretti in ambito ferroviario, quali l’indebita presenza sulla sede ferroviaria e l’attraversamento dei binari, cause di gravi conseguenze per l’incolumità della persona.

 

A Torino Porta Nuova il personale Polfer ha denunciato un 47enne romeno per ricettazione e violazione del divieto di accesso all’area ferroviaria cd “Daspo Urbano”. L’uomo, rintracciato nei pressi del parcheggio auto adiacente alla stazione, è stato trovato in possesso di un portafogli contenente diversi documenti, successivamente restituiti al legittimo proprietario.

Sempre a Torino Porta Nuova un 21enne nigeriano è stato sanzionato per ubriachezza molesta a bordo treno e per violazione al Regolamento di Polizia ferroviaria, essendo anche privo di titolo di viaggio. Nei confronti del giovane è stato inoltre emesso un provvedimento di allontanamento dall’area ferroviaria, in riferimento ai sensi della normativa sul “Daspo Urbano”.

 

Ad Alessandria gli operatori Polfer hanno sanzionato, per violazione al Regolamento di Polizia ferroviaria, due cittadini indiani senza fissa dimora, rispettivamente di 42 e 33 anni. Gli uomini sono stati rintracciati a bivaccare, privi di titolo di viaggio, nell’atrio della biglietteria di stazione, creando disagio ai viaggiatori. Sono stati emessi nei loro confronti, inoltre, due provvedimenti di allontanamento dall’area ferroviaria, ai sensi della normativa sul “Daspo Urbano”.