CRONACA- Pagina 926

Avigliana: arrestato per spaccio

Oltre 250 grammi di droga sequestrata

A seguito di attività info-investigativa, mercoledì, gli agenti del Commissariato San Secondo hanno arrestato un trentaquattrenne italiano per detenzione di sostanza stupefacente.

Dopo la perquisizione sul luogo del lavoro, ove l’uomo si trovava, gli agenti hanno rinvenuto nell’auto del trentaquattrenne una ventina di grammi di hashish. È casa dell’uomo che gli agenti hanno operato il rinvenimento più consistente. In un mobile della mansarda, infatti, i poliziotti hanno rinvenuto 210 grammi di hashish e 25 di marijuana, oltre al necessario per il confezionamento delle dosi.  Gli agenti hanno anche recuperato conversazioni di messaggistica riconducibili all’attività di spaccio del trentacinquenne.

Albero spezzato dal vento in via Sospello

Nel pomeriggio un grosso albero è stato divelto dal vento in via Sospello, Borgo Vittoria.

Sul posto è intervenuta la polizia municipale. Fortunatamente il tronco non si è abbattuto sul marciapiede sottostante, dove transitano  molte persone residenti negli edifici della zona. Non  si registrano feriti.

Risonanza magnetica, buone notizie per Ivrea

Dopo anni di attese e promesse, finalmente una buona notizia per tutti i cittadini canavesani che chiedevano da tempo la presenza di un’apparecchiatura di risonanza magnetica nucleare nel presidio ospedaliero eporediese.

“Stamattina il risveglio dopo le festività Pasquali non poteva essere migliore, dal momento che siamo riusciti a colmare una lacuna che gravava sui servizi sanitari canavesani – annuncia il vicepresidente della Commissione sanità a Palazzo Lascaris Andrea Cane – da oggi diventa reale la possibilità del posizionamento di una Risonanza Magnetica all’interno dell’Ospedale di Ivrea, che ne è sempre stato sprovvisto. È infatti di stamane il parere positivo, arrivato dalla Regione Piemonte tramite la Commissione Hta, che porterà all’installazione di un sistema di Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla, che rappresenta l’ultima evoluzione tecnologica nell’ambito e si caratterizza per un’elevata qualità delle immagini e velocità di esecuzione degli esami”.
“Con il placet odierno – commenta il consigliere leghista canavesano Andrea Cane – l’Asl TO4 potrà ora cercare i fondi in bilancio o attraverso donazioni e proseguire l’iter finale di acquisto della stessa apparecchiatura. Sono soddisfatto come canavesano per questa battaglia che è stata una delle prime che ho seguito appena eletto a fianco di medici, infermieri, cittadini e rappresentanti del Comitato dell’Ospedale di Ivrea, tra cui primo fra tutti il Commissario Luigi Vercellino, che ringrazio per l’impegno profuso in tutti questi mesi. L’emergenza pandemica non ha fermato un iter congelato da troppo tempo, era inaccettabile che un ospedale strategico ed importante come Ivrea non fosse ancora dotato di un’apparecchiatura simile: l’ho sempre considerata una priorità dell’intero territorio, aspetto imprescindibile per la salute dei cittadini che abitano le nostre terre; proprio per queste ragioni avevo visitato più volte insieme a medici e tecnici il reparto di Radiologia dell’Ospedale di Ivrea, nell’ex sede della Medicina Nucleare, dove dovrebbe essere posizionata la RM. Un nuovo capitolo della Sanità Piemontese che è simbolicamente anche tra i primi “mattoni” del nuovo ospedale di Ivrea, altro progetto per il quale ribadisco la piena attenzione da parte mia e della Giunta Regionale, che esporrò anche al nuovo Direttore Regionale Mario Minola a cui auguro buon lavoro, ringraziando l’uscente Fabio Aimar per un’attività che ha portato frutti preziosi come la notizia odierna”.

Torino: “Dog pusher” arrestato dagli agenti

 Commissariato Dora Vanchiglia. Quelle con il cane non erano solo passeggiate

A seguito di attività info-investigativa, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia vengono a conoscenza di una possibile attività di spaccio perpetrata per strada da un cittadino straniero nei pressi di Porta Palazzo. Per eludere l’attività illecita, l’uomo è solito scendere in strada con un cane non di sua proprietà che fa finta di portare a passeggio.

Giovedì pomeriggio, nel corso di un servizio di osservazione, gli agenti vedono un uomo in sella ad una bici con un cane al seguito provenire da piazza della Repubblica ed entrare poi in uno stabile di corso Regina Margherita. Poco dopo, l’uomo esce dal palazzo e cede un pezzo di hashish in cambio di denaro e rientra nuovamente nello stabile.

I poliziotti raggiungono l’alloggio nel quale l’uomo è rientrato e una volta all’interno lo perquisiscono. Nel carter laterale di una stufa elettrica, gli agenti rinvengono due panetti di hashish. Nell’intercapedine trovano altri 5 pezzi della stessa sostanza tagliati da un panetto simile a quelli presenti nella stufa e una piccola quantità di eroina. Complessivamente gli agenti del Commissariato sequestrano oltre 250 grammi di hashish.

Alla luce dei fatti, l’uomo, un cittadino marocchino di 36 anni, è stato arrestato per spaccio di sostanza stupefacente.

Stazioni sicure con i controlli della Polfer

983 persone controllate, 4 persone indagate, 7 sanzione amministrativa elevata, 55 bagagli ispezionati e 30 le stazioni presenziate:

 

questo il bilancio dell’operazione “Stazioni Sicure”, promossa dal Servizio di Polizia Ferroviaria a livello nazionale, che giovedì 1° aprile ha visto impegnati 108 operatori della Polizia Ferroviaria nelle stazioni ferroviarie del Piemonte e Valle d’Aosta.

Gli operatori Polfer hanno effettuato controlli mirati atti a contrastare attività illecite e possibili azioni eversive, con verifiche a viaggiatori e bagagli, sia in stazione che a bordo treno, con l’uso di metal detector e di apparati “Spaid”, per la verifica immediata delle impronte digitali. I servizi sono stati effettuati congiuntamente con personale del Reparto Prevenzione Crimine e delle Unità Cinofile di Torino.

 

A Torino Porta Nuova un ventiseienne nigeriano è stato denunciato per rifiuto di generalità. Il giovane, giunto a Torino a bordo di un treno regionale proveniente da Ventimiglia (IM), era sprovvisto di biglietto e si è rifiutato di fornire i propri dati non solo al capotreno ma anche agli agenti intervenuti, nonostante le ripetute richieste degli stessi. Accompagnato presso gli uffici di polizia per controlli più approfonditi, è stato denunciato.

Sempre a Torino, durante i servizi congiunti con il Reparto Prevenzione Crimine che hanno interessato anche le aree adiacenti alla stazione di Porta Nuova, è stato denunciato un venticinquenne marocchino per inottemperanza all’ordine di allontanarsi dal territorio nazionale emesso dal Questore di Milano nell’ottobre del 2019.

 

Ad Alessandria il personale Polfer ha denunciato un trentanovenne nigeriano per inosservanza delle norme che regolano il soggiorno sul territorio nazionale. L’uomo, giunto in stazione con un treno regionale e sprovvisto di biglietto, è stato controllato all’arrivo. Nel corso dei controlli è emersa la presenza di numerosi “alias” dichiarati precedentemente; l’uomo, privo di documenti, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria.

Oggi in Piemonte registrati 14 mila vaccinati

 14.013 VACCINATI CONTRO IL COVID COMUNICATI OGGI IN PIEMONTE, COMPRESI 7.535 OVER 80 E 3.761 SETTANTENNI. IL TOTALE È 894.568, PARI ALL’80,4% DI 1.113.080 DOSI COMPLESSIVE RICEVUTE

Sono 14.013le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.30). A 2.608 è stata somministrata la seconda dose.

7.535 gli over80 e 3.761 i settantenni (di cui 211 vaccinati dai propri medici di famiglia).

Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 894.568 dosi (di cui 324.567 come seconde), corrispondenti all’80,4% di 1.113.080 finora disponibili per il Piemonte.

Torino: rintracciato cittadino italiano ricercato

Deve scontare oltre 2 anni di carcere

Lo scorso martedì, un cittadino italiano di 32 anni ricercato a seguito dell’emissione di un provvedimento di cattura da parte della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino per l’espiazione di una condanna di 2 anni, 3 mesi e 7 giorni, è stato rintracciato ed arrestato dalla Polizia di Stato nel Comune di Nichelino (TO). Gli agenti del Comm.to Barriera Nizza in servizio presso  l’ufficio preposto al controllo dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione, sicurezza e cautelari, venuti a conoscenza del provvedimento il giorno prima, hanno tempestivamente reperito ogni informazione utile al rintraccio dell’uomo, appartenente ad un’organizzazione criminale finalizzata allo spaccio; attraverso la consultazione di alcune banche  date del Ministero e dei servizi anagrafici della città di Torino e della Regione Piemonte, hanno individuato l’alloggio ove vive la mamma del trentaduenne, la quale ospitava il figlio. Il ricercato non era al momento nell’alloggio, ma pazientemente i poliziotti hanno atteso il suo rientro a casa e lo hanno arrestato.

Sessantenne con la cocaina in auto dopo un controllo

Gli agenti del Commissariato di Ivrea e Banchette, impegnati nell’attività di controllo del territorio e nel monitoraggio del rispetto del divieto di mobilità tra comuni senza giustificato motivo hanno fermato, giovedì pomeriggio, nel comune di Piverone, lungo la Strada Statale per il Lago di Viverone, un auto con un sessantaseienne italiano a bordo.

L’uomo, domiciliato nel vercellese e gravato da precedenti di polizia, si è da subito mostrato agitato agli occhi dei poliziotti. Nel corso della perquisizione dell’auto, effettuata presso la sede del commissariato, i poliziotti hanno trovato, dietro i cavi occultato nel cambio, un involucro contenente oltre 35 grammi di cocaina.

Nel corso della perquisizione domiciliare, invece, gli agenti hanno poi rinvenuto un bilancino di precisione, denaro contante e 8 telefoni cellulari. Il sessantaseienne è stato arrestato per la detenzione ai fini di spaccio dello stupefacente.

Addio a Paolo Filippi, fu presidente della Provincia di Alessandria

LO HA PORTATO VIA UN INFARTO. AVEVA 58 ANNI

E’ morto Paolo Filippi. Lo ha stroncato la mattina di Pasqua un infarto. Aveva cinquantotto anni e, sin da giovane, era stato impegnato in politica(senza dimenticare il sociale, oratoriano della parrocchia dell’Addolorata), nella Democrazia Cristiana. Nei primi anni Ottanta fu collaboratore de La Vita Casalese, dove divenne giornalista pubblicista e curò le relazioni stampa per il senatore Riccardo Triglia. Venne eletto nel 1984 per la prima volta consigliere comunale a Casale Monferrato e nel corso degli anni su assessore al bilancio ed alle manifestazioni sempre a Casale per poi diventare consigliere ed assessore provinciale ad Alessandria (nel periodo in cui era a Palazzo Ghilini Fabrizio Palenzona), poi dal 2004 ancora presidente della Provincia di Alessandria, a capo di una coalizione di centro-sinistra. Terminata l’esperienza dello scudo crociato seguì la trafila degli ex Dc di sinistra sino al Pd, partito lasciato nel 2019 quando è passato ad Italia Viva, come segretario e coordinatore. Nella sua vita lavorativa, dopo esperienze come assicuratore ed insegnante è poi entrato a fare parte dell’organico della Casa di Riposo di Casale in piazza Cesare Battisti.

Chi scrive lo conosceva da moltissimi anni. Uscivamo spesso in compagnia insieme – erano i primi anni Ottanta – in compagnia al Bar Vichingo, dove abbiamo trascorso tante serate a ridere e scherzare sino a tarda ora, per riprendere il giorno dopo il nostro ‘lavoro’ di studenti. Paolo, infatti, faceva il pendolare con Milano, dove studiava giurisprudenza in Cattolica e dove si è poi laureato. Rispetto a me, che avevo due anni in più, era molto più avanti nell’impegno politico

E anche se non siamo mai stati politicamente in sintonia Paolo ha segnato, due momenti che hanno poi influenzato due passioni della mia vita, il giornalismo e la politica. Fu lui a dirmi che il nuovo direttore de La Vita Casalese, don Paolo Busto, stava cercando qualcuno che seguisse le cronache giudiziarie del Tribunale di Casale, e fu lui a fare il mio nome al direttore. Fu durante una vacanza in Sardegna, dopo lunghi confronti e vedendo la sua preparazione politica del tempo, che decisi di approfondire anch’io la mia militanza nel Psdi nel quale ero iscritto da un anno e di cui sono diventato segretario regionale giovanile. Siamo nel 1982 – 1983 in un mondo che ormai è scomparso ma i cui ricordi sono ancora nitidissimi.

Di Paolo c’è poi il ricordo goliardico e sportivo, del giocatore di pallacanestro e di alcune partite giocate in Prima Divisione, del tifoso del Milan, del grande mangiatore di cibo,. Poi gli anni ci hanno allontanati come spesso succede. Raramente l’avevo sentito per dichiarazioni sui giornali, lo seguivo da lontano su Facebook. Sino alla terribile notizia che chiude la troppo breve storia di una vita intensa.

Ma il mio ricordo indelebile sarà sempre quello dei primi anni Ottanta che ho voluto fissare in queste poche righe.

Ciao Paolo.

Massimo Iaretti

“Corso Giulio Cesare non è forse in zona rossa?”

“I cittadini continuano a segnalare assembramenti e spaccio a tutte le ore in Corso Giulio Cesare, in particolare all’altezza del civico 111.

Dopo qualche giorno di pace, dovuto ai controlli delle forze dell’ordine, la situazione è tornata peggio dei mesi scorsi. Gruppi di persone bivaccano bevendo birra e consumando cibo, parlando a voce alta anche dopo le 22, forse in questo angolo di Barriera di Milano non esiste il coprifuoco? Altra piaga che persiste è lo spaccio di stupefacenti, che ad ogni ora avviene senza sosta, è facile vedere spacciatori cedere le dosi ai clienti che le consumano senza paura seduti sulle panchine o in strada, a testimonianza del consumo di crack abbiamo rinvenuto diversi involucri vuoti. Siamo a conoscenza dei maggior controlli effettuati nel quartiere Barriera di Milano, ma purtroppo non bastano. Abbiamo scritto per la terza volta alle istituzioni, pensiamo che una soluzione vada trovata al più presto. I cittadini sono stanchi ed esasperati dopo anni di bivacchi e spaccio sotto le proprie finestre. Chiediamo ancora una volta presidi fissi delle forze dell’ordine o comunque un deterrente che faccia finire questa vergogna che dura da troppo tempo”. Lo dichiara Paolo Biccari, ex presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza.