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Agricoltori, Cia: “Non è più maltempo ma calamità”

«Cia Agricoltori italiani del Piemonte è vicina agli agricoltori che in queste ore hanno nuovamente subito le devastazioni del maltempo nelle campagne piemontesi. Occorre che si prenda atto del fatto che ormai non si tratta più di temporali o sporadiche grandinate stagionali, ma di autentiche calamità naturali. Gli strumenti a disposizione degli agricoltori per difendersi sono palesemente insufficienti. Bisogna ripensare il sistema assicurativo, in modo che venga compresa anche la tutela del reddito aziendale e non solo il valore delle colture. Il maltempo sta producendo danni che vanno ben al di là della compromissione dei raccolti stagionali, ma riguardano le stesse piantagioni, gli impianti e le strutture di produzione che richiedono anni di lavoro e investimento per essere ripristinati. Diventa quindi fondamentale che le aziende agricole possano assicurare il loro reddito».Cosi il presidente regionale di Cia Agricoltori del Piemonte, Gabriele Carenini, sui gravi danni del maltempo in queste ore in Piemonte.

Tenta di introdursi in un edificio del centro città: arrestato

Ha tentato di introdursi all’interno di un edificio di via dell’Arsenale posto di fronte alla Banca d’Italia.

Ma la sua presenza è stata notata e sono giunte numerose segnalazioni al riguardo al 112 NUE. Sul posto accorreva una pattuglia del Comm.to  Centro in servizio di Volante, che perlustrava l’edificio, immerso nel buio, notando a un certo punto la sagoma di un giovane che, con un balzo fulmineo, cercava di uscire proprio dalla finestra dalla quale era stato visto entrare. I poliziotti riuscivano a fermarlo all’intersezione fra via dell’Arsenale e via Santa Teresa: si tratta di un trentatreenne russo; all’interno del suo zaino gli agenti hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro una tenaglia. L’uomo, che ha numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e risulta anche sottoposto all’obbligo di presentazione della P.G. presso il Commissariato San Donato, è stato arrestato per tentato furto aggravato.

In bilico dal balcone del quarto piano Soccorso dalla Polizia

L’uomo minacciava di buttarsi giù

La scorsa domenica mattina alcuni residenti in uno stabile di corso Vercelli hanno segnalato alla centrale del 112 NUE la presenza di un uomo al quarto piano di uno stabile di via Lauro Rossi che si sporgeva pericolosamente dal passamano del balcone. L’uomo camminava avanti  indietro sulla ringhiera, tenendosi in precario equilibrio con un mano ancorata ai fili di acciaio del piano superiore; in diverse occasioni dava l‘impressione di poter cadere da un momento all’altro. Mentre un operatore di polizia rimaneva nell’interno cortile per cercare di rassicurare il soggetto, altri poliziotti salivano al pianerottolo ove è ubicato l’alloggio. Purtroppo, la porta d’ ingresso era chiusa dall’interno con tre mandate, pertanto né gli agenti né i vigili del Fuoco riuscivano nell’immediato ad aprirla, ma si rendeva necessario utilizzare un palanchino per fare leva sul telaio. Nelle fasi dell’apertura della porta, intanto, l’uomo diventava sempre più agitato in quanto percepiva nitidamente i rumori provenienti dalla porta di casa.  Agenti della Polizia di Stato del Comm.to Madonna di Campagna e di Barriera Milano rimanevano in costante contatto visivo e comunicativo  con la persona e lo rassicuravano quando lo stesso esibiva anche un coltello da cucina, portando alla gola, manifestando l’intento di farla finita. Dopo alcuni minuti, l’uomo, lasciato andare il coltello, forse perchè stremato, effettuava un movimento innaturale col corpo che lo portava a ruotare su se stesso e, portate le gambe al di là della ringhiera, rimaneva aggrappato solo con le braccia alle tende da sole del piano inferiore, di fatto lasciandosi scivolare verso il basso. Grazie ai fili per stendere la biancheria  presenti nel balcone sottostante non rovinava al suolo, ma subito dopo, con un balzo, raggiungeva uno spunzone in cemento di piccole dimensioni presente al secondo piano. Qui, l’intervento di un poliziotto del Comm.to Madonna di Campagna che aveva chiesto a un inquilino del palazzo di aprirgli, faceva sì che l’uomo, pur non essendo collaborativo e in forte stato di agitazione, fosse messo in sicurezza. Il poliziotto infatti lo afferrava con entrambe le braccia e riusciva portarlo all’interno del balcone dove finalmente il soggetto veniva calmato e successivamente trasportato presso un nosocomio.  A casa sua, gli agenti hanno ritrovato e sottoposto a sequestro diverse armi bianche.

Sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno va al mare

Arrestato dalla polizia ad appena 5 giorni dalla scarcerazione

Era uscito dal carcere da pochissimi giorni ed era stato immediatamente  sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S., con obbligo di soggiorno in Torino, per i restanti 2 anni, un mese e 13 giorni rimasti da scontare. L’uomo, un trentanovenne italiano, però, lo scorso mercoledì, ha pensato che sarebbe stato carino andare al mare, anche per festeggiare il suo compleanno appena trascorso; così, di prima mattina, si è messo sul treno con la famiglia alla volta di Finale Ligure (SV), credendo che una telefonata in Commissariato sarebbe stata sufficiente a garantirgli la gita fuori porta. Il centralinista del Commissarito Barriera Nizza, ricevuta la singolare chiamata, ha messo in moto l’attività dell’ufficio preposto alla verifica del rispetto delle misure di prevenzione, sicurezza e cautelari.  In effetti,  a casa dell’uomo non rispondeva nessuno al citofono, evidente segno che si fosse allontanato. Nella serata dello stesso giorno, in previsione di un suo possibile rientro a Torino, i poliziotti del Commissariato Barriera Nizza lo hanno rintracciato e tratto in arresto alla stazione Lingotto; era sceso da un treno proveniente da Ventimiglia. Considerata la futilità dei motivi che lo hanno indotto a trasgredire la misura di prevenzione, l’uomo, che ha numerosissimi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e la Pubblica Amministrazione, nonché innumerevoli violazioni degli obblighi della sorveglianza speciale, è stato nuovamente condotto in carcere.

Smascherato traffico di armi antiche

Un’operazione congiunta condotta dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), con la collaborazione dei funzionari doganali francesi e del personale del Ministero della Cultura, ha permesso di smascherare un traffico di armi antiche illecitamente esportate dall’Italia.

L’attività di indagine è scattata a seguito di un controllo effettuato all’uscita del Traforo del Monte Bianco in località Chamonix (FR) da parte dei funzionari doganali francesi, su un veicolo furgonato VOLVO immatricolato in Italia e condotto da un cittadino italiano titolare di un’armeria in Torino.

Dolosamente occultati sono stati rinvenuti all’interno del veicolo n. 33 fucili ad avancarica, n. 2 affusti lignei per fucili ad avancarica comprensivi del calcio, del grilletto e del cane, n. 3 baionette, n. 1 spadino con custodia, n. 3 canne per armi lunghe e relativi supporti, n. 2 pistole ad avancarica da duello, n. 4 cannoncini ad avancarica e una scultura raffigurante una figura equestre rampante.

I beni, di indubbio interesse storico e di notevole valore commerciale, erano sprovvisti dell’attestato di libera circolazione rilasciato dal Ministero della Cultura che ne consente l’uscita dal territorio nazionale, come previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Per questo motivo, due persone sono state deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Aosta, perché ritenute responsabili, in concorso tra loro, del reato di esportazione illecita.

La Direzione Antifrode e Controlli di ADM e il Ministerodella Cultura, coadiuvati dai militari del Nucleo TPC di Torino, hanno immediatamente preso contatti con la corrispondente amministrazione transalpina al fine di ottenere la restituzione dei beni sopra descritti illegalmente esportati dal territorio nazionale.

Un’operazione sinergica che conferma la consolidata collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e Monopoli e l’Arma dei Carabinieri, nonché una trasversale attività di intelligence condivisa con l’Autorità Doganale francese,che ha reso possibile il successo dell’operazione finalizzata, nel caso specifico, al contrasto del traffico illecito internazionale di beni culturali

Ladro maldestro non riesce ad oscurare l’occhio della telecamera

Due arresti della Polizia

E’ accaduto domenica notte

In due sono entrati dalla porta secondaria di una gioielleria di via Gramsci. Hanno forzato l’ingresso e una volta dentro si sono guardati intorno. Uno dei due, con una bomboletta di vernice spray, ha tentato di oscurare l’occhio di una telecamera ma, non riuscendoci, questa continuava a registrare i suoi spostamenti. L’azione è stata osservata in tempo reale dal titolare del locale commerciale che, una volta ricevuto l’allert di intrusione del sistema di video sorveglianza, ha allertato la Polizia. Gli agenti del Commissariato Barriera Nizza, grazie alle descrizioni dettagliate dei soggetti, sono riusciti ad intercettarli immediatamente. Si stavano dirigendo frettolosamente verso la stazione di Porta Nuova, uno aveva con sé un sacchetto in nylon giallo. Alla vista della Polizia i due si sono separati, prendendo strade differenti e provando invano di nascondersi tra le auto in sosta. Entrambi sono stati trovati in possesso di guanti, torcia e cacciaviti. Uno dei due deteneva anche una bomboletta di vernice spray nera, mentre l’altro custodiva una pinza a pappagallo. I due italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, con precedenti di Polizia, sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso.

Agenti liberi dal servizio fermano le borseggiatrici di un’anziana

Una donna arrestata, due minori denunciate

Hanno praticamente anticipato il turno di servizio, infatti, l’altra mattina, due poliziotti del Commissariato San Paolo, liberi dal servizio, stanno prendendo un caffè nel dehors di un bar di via Monginevro, prima di recarsi al lavoro, quando vedono tre donne con al seguito due minori mettersi sulle tracce di un’anziana signora, quest’ultima diretta verso casa con la borsa della spesa.

Intuito che può trattarsi dell’approccio per un possibile borseggio, gli agenti seguono gli spostamenti del gruppo di donne. Quando l’anziana signora fa ingresso in uno stabile di corso Ferrucci, una delle donne si stacca dal gruppo ed entra nello stesso portone. Pochi istanti dopo, la donna esce dallo stabile, si riunisce al gruppo e consegna a una sua complice con il passeggino al seguito un oggetto. A questo punto, gli agenti fermano il gruppo di donne. Sotto la copertina del passeggino, i poliziotti trovano denaro contante e il portafogli dell’anziana signora con i suoi documenti. Nei pressi della griglia di un tombino, i poliziotti recuperano altri documenti della vittima del borseggio. Tutti gli oggetti borseggiati verranno poi riconsegnati alla legittima proprietaria.

A seguito dei fatti, una cittadina bosniaca di 36 anni viene arrestata per furto con destrezza, mentre le sue complici, entrambe minorenni, una delle quali l’autrice materiale del furto vengono denunciate in stato di libertà per lo stesso reato.

Polfer: in sei mesi controllate 120 mila persone nelle stazioni

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta ha impiegato in sei mesi più di 7.000 pattuglie in attività di vigilanza appiedata in stazione e automontata lungo le linee ferroviarie che ha portato all’identificazione di più di 120.000 persone, di cui 31.926 stranieri, complessivamente 25.176 con precedenti di polizia e 6.020 minori. Le persone arrestate sono 26331 i denunciati a piede libero, di cui 27 minori.

15 i servizi straordinari svolti da gennaio a giugno su input del Servizio di Polizia Ferroviaria da ‘Stazioni sicure’, ‘Rail safe day’, rispettivamente finalizzati alla sicurezza dei viaggiatori e alla prevenzione e repressione dei comportamenti illeciti, assicurata con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine, di Unità Cinofile antidroga e antisabotaggio; ‘Oro Rosso’ mirato al controllo dei rottamai per il contrasto dei furti di rame, durante i quali sono stati recuperati 1.500 kg di rame ed elevate sanzioni amministrative per un complessivo di oltre 15.000 euro per violazioni alle vigenti normative sulla gestione documentale ambientale in materia di smaltimento di rifiuti metallici.

 Il personale polfer è stato impiegato, inoltre, nei servizi di RAIL ACTION DAY nell’ambito della collaborazione internazionale delle Polizie Ferroviarie Europee RAILPOL, improntate su iniziative di carattere preventivo e repressivo contro i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario.

4.576 i treni presenziati, tra cui regionali, Alta Velocità e il treno notturno proveniente da Roma,  con 23.608 persone identificate in corsa treno, grazie all’uso dei dispositivi SPAID, per la rilevazione delle impronte digitali, e palmari di ultima generazione.

Nell’espletamento dei servizi specifici sono state sequestrate 10 armi da taglio e sostanze stupefacenti di vario tipo tra cui cannabinoidi, cocaina, eroina e sostanze sintetiche il cui peso complessivo è stato superiore ai 2 kg.

Grazie al progetto ministeriale ‘Train to be cool’ finalizzato alla divulgazione tra gli studenti dei comportamenti corretti da osservare in ambito ferroviario per garantire l’incolumità e la sicurezza personale, gli operatori Polfer in servizio presso la Sezione Polfer di Alessandria appositamente formati, hanno incontrato in videoconferenza 400 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, sui temi della legalità, della sicurezza ferroviaria e dei specifici compiti della Specialità di polizia.

I servizi di vigilanza quotidiani in tutte le aree ferroviarie di competenza del Piemonte e della Valle D’Aosta, nonché a bordo treno, proseguono per garantire un’estate 2021 in sicurezza!

Tenta il furto di un monopattino… a colpi di tombino

Un arresto della Polizia in via Baretti

Gli agenti del Commissariato San Paolo erano impiegati in servizio di controllo del territorio venerdì sera, quando, improvvisamente, in via Baretti, hanno sentito forti rumori metallici provenire dal marciapiedi. Un uomo, con un tombino di ferro tra le mani, del diametro di circa 20 centimetri che aveva prelevato dalla stessa via, stava colpendo ripetutamente la catena di un monopattino elettrico assicurato alla ringhiera con un lucchetto a combinazione numerica. Alla vista degli agenti si nascondeva dietro una moto in sosta. L’uomo, un cittadino marocchino di 38 anni con precedenti specifici e diversi alias, è stato arrestato per tentato furto aggravato.

Controlli serali dell’Arma, due arresti

Nella serata di sabato e fino a notte fonda, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno effettuato vari servizi di controllo del territorio per fronteggiare le dinamiche delinquenziali metropolitane e i fenomeni che generano allarme sociale. L’attività ha permesso di arrestare due persone.

 

Sabato notte in un locale di Corso Moncalieri a Torino, uno studente di 17 anni ha strappato due collane d’oro dal collo di un diciottenne ed è scappato. Il giovane si è accorto della rapina e ha bloccato il ladro, ma dopo una breve colluttazione non è riuscito a trattenerlo. Alcuni testimoni hanno chiamato il 112 e il tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile ha permesso di rintracciare il rapinatore ancora nel locale e di arrestarlo. Il minorenne è stato sottoposto alla misura della permanenza domiciliare. Le due collane non sono state ritrovate mentre la vittima è stata visitata all’ospedale CTO e dimessa con una prognosi di quattro giorni per una escoriazione al collo.

Sempre a Torino, in Via Cumiana, quartiere Borgo San Paolo, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un operaio di 20 anni, di Torino, per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo alticcio ha litigato con la fidanzata e con un altro ragazzo fuori da un locale, poi ha aggredito e minacciato anche i carabinieri intervenuti sul posto su richiesta di alcuni testimoni che hanno segnalato al 112 una violenta lite in strada. Il 20enne è stato arrestato.