CRONACA- Pagina 922

Truffe a persone anziane Occhio a vecchi e nuovi trucchi

/

Anche durante il periodo delle festività natalizie non si è interrotto l’odioso fenomeno delle truffe a persone anziane.

 

Nei giorni scorsi a casa di un’anziana signora si è presentata una persona con una divisa della società di gestione delle acque riferendo che stavano effettuando dei lavori sulle tubature e che per questo motivo doveva svolgere accertamenti all’interno dell’abitazione. L’uomo ha chiesto alla signora di raccogliere tutti i beni di valore che possedeva e di riporli in un sacchetto poiché la procedura utilizzata avrebbe potuto danneggiarli. Non appena la donna ha concluso l’operazione, ha avvertito un forte odore acre che il finto operatore, che lo aveva cagionato utilizzando una bomboletta spray, ha detto di provenire dalle tubature. Approfittando della distrazione della signora anziana, l’uomo prima di allontanarsi, si è impossessato del sacchetto con i monili. Lo stesso impostore, con il supporto di un secondo complice a sua volta spacciatosi per operatore di polizia, ha ripetuto l’identica messa i scena presso due ulteriori appartamenti dello stesso condominio abitati da persone anziane, riuscendo ad impossessarsi di preziosi e monili in oro per un ingente valore.

Questi episodi sono solo gli ultimi di una lunga serie in cui truffatori hanno utilizzato l’escamotage di introdursi negli alloggi spacciandosi per addetti di società incaricati di effettuare controlli.

La Questura di Torino invita tutte le persone, specie quelle più anziane, ad evitare di far accedere in casa sedicenti tecnici o altre persone sconosciute senza aver prima effettuato le opportune verifiche con i propri familiari, gli amministratori di condominio e le forze dell’ordine.

Causa milionaria per l’incidente in cui morì lo chef

Ivan Albertin era stato chef all’Open Baladin di Torino. Morì  nella notte tra il 7 e l’8 agosto a Crescentino in moto, sulla strada provinciale 31, mentre viaggiava verso Chivasso. Sulla sua Yamaha, a una rotonda,  l’incidente fatale.  Ma la rotonda sarebbe stata poco illuminata. Ecco perché il legale della famiglia Albertin, avvocato Arnone, intende avviare una causa civile con richiesta di danni alla Provincia di Vercelli per circa un milione di euro.  Lo schianto  sull’isola segnaletica antistante la rotonda sarebbe dunque avvenuto per la scarsa illuminazione.

Anpas, cinque nuove ambulanze grazie a Fondazione Crt

La Fondazione Crt premia le associazioni di volontariato vincitrici del bando “Missione Soccorso 2021” con contributi per l’acquisto di nuove ambulanze destinate al Piemonte e alla Valle d’Aosta.

Tra le associazioni vincitrici anche le Pubbliche Assistenze aderenti ad Anpas, premiate con cinque nuove ambulanze.

 

Le Pubbliche Assistenze che hanno ottenuto contributi per l’acquisto di un’ambulanza ciascuna sono: nell’Astigiano la Croce Verde di Asti; nel Novarese la Pubblica Assistenza Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante e la Pubblica Assistenza Novara Soccorso; nel Torinese la Croce Bianca di Orbassano e la Croce Verde Torino sezione di Venaria Reale.

 

Il bando Missione Soccorso, operativo nel campo dell’emergenza sanitaria, assegna contributi alle associazioni di volontariato convenzionate con il Sistema 118 della Regione Piemonte e della Regione Autonoma Valle d’Aosta per l’acquisto di autoambulanze da destinare al servizio di soccorso di emergenza.

 

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10.301 volontari (di cui 3.986 donne), 5.509 soci, 595 dipendenti, di cui 64 amministrativi che, con 433 autoambulanze, 220 automezzi per il trasporto disabili, 260 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 4 imbarcazioni, svolgono annualmente 493.795 servizi con una percorrenza complessiva di 16.035.424 chilometri.

Gruppo Iren, le iniziative per i clienti contro il caro bollette

L’azienda ha avviato iniziative per sostenere tutti i propri clienti e rendere ancora più forte il legame con i territori

 

Le offerte Iren per il mercato libero gas ed energia, nel 2021/22 generano un risparmio stimato di 270 milioni di euro complessivi per le famiglie

 

Sono numerose le iniziative che il Gruppo Iren ha attivato per rimarcare la vicinanza a tutti i propri clienti (circa 2 milioni fra mercato libero e mercato tutelato) contro il rincaro dei costi di luce e gas.

 

Grazie anche al proficuo dialogo avviato negli scorsi mesi con le associazioni dei consumatori, sono partite da subito azioni concrete di sostegno alla clientela, come la possibilità di ricorrere, già prima dell’intervento governativo, alla rateizzazione a condizione di maggiore favore per bollette che rendano difficoltosi i pagamenti da parte delle famiglie.

 

La rateizzazione delle bollette è un’opportunità che Iren da sempre offre ai propri clienti (nel solo anno 2021 ne sono state attivate oltre 20 mila) e che in questo inizio d’anno l’azienda ha riproposto con condizioni di maggior favore. Iren si è ulteriormente adeguata ai provvedimenti governativi dal 1 gennaio 2022, rafforzando i canali di contatto (numero verde, sportelli, sito web, canali social) nell’assistere la clientela e adempiere alle nuove disposizioni, facilitando ancor più la comprensione delle stesse.

 

Inoltre nel mese di dicembre è stata lanciata un’offerta particolarmente vantaggiosa (Fisso & Basso) con prezzo fisso dedicata ai clienti ancora in regime di maggior tutela sull’energia elettrica (coloro che sono stati maggiormente colpiti dall’aumento della materia prima), attivabile direttamente sui canali on line.

 

I numerosi clienti che hanno già aderito all’offerta nel mese di dicembre, disporranno di un prezzo dell’energia elettrica pari a quello antecedente i primi rincari significativi di ottobre e saranno ancor più al riparo degli ulteriori rincari previsti nel mercato di tutela per il primo trimestre 2022.

 

Nonostante la difficile situazione del settore energetico a livello globale, i clienti Iren che hanno aderito nel tempo al mercato libero energia elettrica (circa 800 mila) grazie alle offerte proposte dall’azienda, tra cui quelle che prevedono un costo fisso, non hanno finora subito significativi rincari in bolletta, bensì hanno goduto di un risparmio medio annuo stimato (primo semestre 2021 / primo semestre 2022) di circa 170 euro ad utenza.

Ancor più significativo il risparmio sulla componente gas: i clienti Iren aderenti al libero mercato (circa 650 mila) nello stesso arco temporale hanno registrato un risparmio annuo stimato pro capite di circa 220 euro.

 

Complessivamente, i risparmi posti in essere sui clienti famiglie del mercato libero gas ed energia elettrica di Iren sono pari a circa 270 milioni di euro.

 

Per mitigare gli effetti dei rincari dovuti ai forti incrementi dei costi della materia prima e ai maggiori consumi della stagione invernale, l’azienda ha provveduto a rafforzare i canali di contatto diretti con i clienti attraverso gli sportelli territoriali, cresciuti di ulteriori sei unità nel solo 2021 a vantaggio di una più capillare copertura dei territori, e a potenziare ulteriormente i canali di acquisizione dell’autolettura gas per facilitare la puntuale registrazione dei consumi effettivi.

 

In ambito digitale sono state sviluppate nuove funzionalità che saranno completate nei primi mesi del 2022 e che consentiranno una rateizzazione delle bollette anche con strumenti mobile di immediato utilizzo.

I clienti registrati sulla piattaforma web/app IrenYou sono ad oggi oltre 900mila e settimanalmente eseguono circa 300mila interazioni digitali.

 

I clienti Iren sono stati informati delle azioni avviate dall’azienda attraverso diverse modalità: da un’accurata informativa in bolletta, a spazi informativi sui media cartacei e on line, dalle affissioni cittadine sino all’invio di comunicazioni attraverso e-mail e notifiche app, passando anche per un proattivo e puntuale contatto telefonico diretto nel caso di bollette superiori ai 600 euro.

 

Vaccini a Torino e in Piemonte, terza dose e accessi diretti: istruzioni per l’uso

LA REGIONE PIEMONTE INFORMA
Le nuove disposizioni del Governo, che hanno fortemente ampliato le platee di questa nuova fase della campagna vaccinale, hanno portato la Regione Piemonte a stabilire un aggiornamento delle modalità d’accesso alla vaccinazione.

L’obiettivo è garantire l’ordine stabilito dal Piano nazionale, che prevede priorità massima per immunodepressi, fragili, ospiti e operatori Rsa, over80, personale sanitario, a seguire over60 e caregiver, 40-59enni e 18-39enni.

Le persone interessate sono oltre 3 milioni, di cui 1,4 milioni hanno raggiunto il requisito temporale dal completamento del primo ciclo.

Convocazione diretta

Per quando riguarda la terza dose, che viene somministrata agli over18, rispetto al meccanismo della prenotazione viene avviata la convocazione diretta, dando priorità sugli appuntamenti ai più anziani e ai soggetti fragili.

Maturati i 5 mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo vaccinale (con monodose o doppia dose) al cittadino viene inviato un sms con la proposta di data per ricevere la dose di richiamo entro la finestra temporale di validità del proprio green pass.

Un’eventuale modifica della data proposta è possibile tramite www.ilPiemontetivaccina.it Si può cambiare la data o prenotare autonomamente anche nelle farmacie aderenti (elenco) o dal proprio medico di famiglia se vaccinatore.

Accessi diretti

Sempre per garantire la somministrazione immediata alle categorie più urgenti, dal 1° dicembre è consentito l’accesso diretto ai centri vaccinali a coloro a cui scade il green pass entro le 72 ore successive ed ai soggetti con obbligo vaccinale (personale del comparto sanitario e socio-assistenziale, personale scolastico docente e non docente, forze dell’ordine, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico).

L’accesso diretto resta sempre valido anche per chi intende ricevere la prima dose

Elenco degli hub ad accesso diretto

Video

Per visualizzare questa sezione è necessario Abilitare i Cookie

Potenziamento della macchina vaccinale

La macchina vaccinale viene potenziata mediante l’attivazione in ogni Asl di un superhub capace di somministrare un minimo di 500 vaccini al giorno, un maggiore coinvolgimento di medici di famiglia e farmacie, la riattivazione di hub in strutture sanitarie e socio-assistenziali private e degli hub privati e aziendali, l’organizzazione di Open day su prenotazione per specifici target di persone.

“Le disposizioni nazionali hanno generato una grande accelerazione della campagna vaccinale – ha chiarito nei giorni scorsi il presidente della Regione Alberto Cirio illustrando le novità insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi e al consulente strategico Covid Pietro Presti – L’obiettivo è procedere spediti, ma a partire dalle categorie individuate come prioritarie dell’autorità nazionale, cioè anziani e soggetti fragili, facendo però anche in modo di garantire chi ha il green pass in scadenza o l’obbligo della vaccinazione. Ci stiamo assestando su 30-35.000 vaccini al giorno e ringraziamo le nostre aziende sanitarie per lo sforzo enorme che stanno mettendo in campo. Il fatto che il Piemonte svetti ancora tra le prime Regioni in Italia per terze dose somministrate ci inorgoglisce e allo stesso tempo ci responsabilizza nel seguire in modo scrupoloso le disposizioni nazionali”.

Accordo con i medici di famiglia

Regione e sindacati dei medici di medicina generale hanno raggiunto un nuovo accordo per potenziare il sistema di vaccinazioni contro il Covid-19.

La novità principale riguarda la somministrazione di 150 vaccinazioni mensili da parte dei medici facenti parte della medesima equipe territoriale, oppure, in alternativa, raggiungere in forma aggregata il totale di 150 vaccinazioni per ogni componente l’equipe aderente alla campagna vaccinale. In questi casi, oltre all’aumentato compenso di 9 euro per ciascuna inoculazione effettuata negli hub vaccinali e di 10,50 euro per ogni vaccinazione effettuata nei rispettivi studi professionali, verranno corrisposti 1,50 euro per ciascuna prestazione effettuata nel mese di riferimento. Con il supporto del loro personale amministrativo e infermieristico, i medici di famiglia potranno organizzare “Vax day” a livello di equipe, di distretto o di Asl.

“Occorre accelerare l’attività di somministrazione della terza dose vaccinale – osserva l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – per contrastare la repentina diffusione del virus, evitando il rischio di un nuovo sovraffollamento dei pronto soccorso e dell’indisponibilità di posti letto nei reparti e nelle terapie intensive. La capillarità degli studi dei medici di assistenza primaria sul territorio, nonchè il rapporto di fiducia che l’assistito instaura con loro, sono condizioni in grado di garantire una maggiore adesione vaccinale. Ringrazio i medici di famiglia che hanno accolto questa nuova sfida a raggiungere obiettivi di vaccinazione sempre più ambiziosi, nell’interesse della comunità”.

Muore bimbo di due mesi: “un caso di morte in culla”

Si è probabilmente trattato di un caso di Sids – Sudden infant death syndrome  

Così sarebbe morto il bambino di due mesi,  a Bardonecchia il 2 gennaio, mentre era in braccio alla mamma, nei pressi degli impianti sciistici a Campo Smith.

Lo dimostrerebbe il risultato dell’autopsia  effettuata dal medico legale della procura di Torino.

E’ la cosiddetta  “morte in culla”, che  può verificarsi anche in altri momenti, oltre a quando i bambini riposano adagiati.

Il corpo del piccolo è stato restituito  alla famiglia per celebrare i funerali.

Rientra da un viaggio e trova la moglie morta in casa

E’ probabilmente morta a causa di un infarto la 58enne di nazionalità polacca, da anni residente a Nole (To).

Il marito era rientrato da  un viaggio all’estero, ha provato a rianimare la donna ed ha chiamato la polizia locale.Ma non è stato possibile salvare la moglie.

Sul posto, con la polizia municipale è intervenuto il medico legale dell’Asl To4: si dovrebbe trattare di morte naturale ma la procura di Ivrea, per fugare ogni dubbio, ha disposto un’autopsia nei prossimi giorni.

Il corpo della donna è stato  trasferito nelle camere mortuarie dell’ospedale di Ciriè.

Infermieri pediatrici: “la Regione faccia in modo che le aziende assumano”

“Subito per chi entra in graduatoria, con contratti di almeno un anno”

 

Riceviamo e pubblichiamo

Oggi si concluderà il bando per la creazione delle graduatorie per la figura degli infermieri pediatrici. È imperativo che nel minor tempo possibile le aziende sanitarie di tutta la regione e in special modo il Regina Margherita di Torino, si attivino per proporre a chi entrerà in graduatoria contratti a tempo determinato di almeno un anno. La necessità di infermieri pediatrici, infatti, è altissima, acuita dal numero sempre maggiore di piccoli pazienti che finiscono in ospedale in questo periodo sia per malattie respiratorie varie sia per il Covid.

A lanciare l’appello per l’assunzione immediata di infermieri pediatrici con contratti a più lungo respiro è il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie.

Spiega il segretario regionale Nursing Up, Claudio Delli Carri: “Il problema della carenza di infermieri pediatrici in rapporto alle sempre maggiori necessità, dovute all’aumento dei reparti e alla maggiore richiesta per un numero alto di piccoli pazienti, è generalizzata in tutta la Regione. E si fa ancora più pressante nei grandi ospedali come il Regina Margherita di Torino. Domani, si concluderà il bando per la formazione delle graduatorie per queste figure professionali. Noi chiediamo a tutte le aziende sanitarie e in special modo al Regina Margherita, ma soprattutto alla Regione in modo che faccia pressione sulle aziende sanitarie, che immediatamente, già nei prossimi 3 o 4 giorni, appena i tempi tecnici lo permetteranno, vengano proposti contratti di almeno un anno alle persone che sono entrare nella graduatoria.

Procedere, dunque, alle assunzioni rapidamente per andare a coprire quelle lacune che si fanno sempre più evidenti nei reparti, giorno dopo giorno, sia per l’aumento di piccoli pazienti con malattie respiratorie tipo le bronchioliti, sia per i piccoli ammalati di Covid.

Se il problema della carenza di personale è generale in tutte le aziende sanitarie piemontesi e in quasi tutte le specialità, esso diventa ancora più pressante per quel che riguarda gli infermieri pediatrici vista la delicatezza del loro compito, la particolarità dei loro piccoli pazienti, e le caratteristiche uniche di centri come il Regina Margherita di Torino”:

 

Vigili del fuoco volontari, arrivano i fondi regionali

L’assessore Gabusi: “Abbiamo ereditato una graduatoria e ci siamo impegnati a finanziare tutti i distaccamenti perché riteniamo fondamentale il supporto dei vigili del fuoco nel sistema integrato di Protezione civile. La capacità della componente volontaria del sistema si basa sulla disponibilità, competenza e puntuale conoscenza del territorio di tutti coloro che dedicano migliaia di ore al servizio ma anche sulla dotazione che viene messa loro a disposizione. Grazie a questo finanziamento implementiamo proprio quest’ultimo asse”.

La Regione Piemonte completa l’erogazione di contributi a favore degli Enti locali sede di Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari del Piemonte. Una tranche da 346.000 euro andrà a favore dei Comuni di Fossano, Busca, Santena, Rivoli, Bosconero, Morozzo, Grugliasco, Cossato, Villadossola, Nizza Monferrato, Gravellona Toce, Baceno, Romagnano Sesia, Racconigi, Macugnaga, Montanaro, Santhià, Varzo, Cravagliana, Vinovo.

I Comuni riceveranno contributi regionali da 13.000 a 20.000 euro per finanziare attività di potenziamento della logistica, acquisti e manutenzione straordinaria dei mezzi e delle sedi di proprietà pubblica, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di mezzi e sedi.

“L’impegno condiviso di Giunta e Consiglio regionale ci ha consentito questo risultato – sottolineano l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi e il consigliere regionale Paolo Ruzzola – Abbiamo finanziato tutti i distaccamenti, ma siamo già al lavoro affinché nel 2022 ci possa essere una nuova forma di aiuto della Regione Piemonte al sistema dei Vigili del Fuoco Volontari».

Il limite delle risorse a disposizione dei Distaccamenti volontari, dipendenti dal Ministero degli Interni, ha indotto la Regione Piemonte ad intervenire direttamente a sostegno di questa fondamentale componente con importanti risorse proprie.

“Un grazie a tutti coloro che quotidianamente si mettono al servizio dei piemontesi e che lo faranno ancora nel 2022”, concludono Gabusi e Ruzzola.

La Squadra mobile scopre arsenale e mezzo quintale di droga nel garage

Nelle prime ore del 29 e del 30 dicembre 2021, personale della Squadra Mobile di Torino, nell’ambito dell’attività investigativa finalizzata a far luce sulle dinamiche criminali di tipo associativo riconducibili alla presenza della ndrangheta nel territorio di questo Capoluogo e condotta sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di D. V. di 33 anni, P. D. di 29 anni, entrambi originari della Provincia di Reggio Calabria, e T. S., torinese di 27 anni.

  1. V. e P.D. sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo di detenzione illegale di diverse armi da fuoco e di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente mentre il terzo uomo dell’acquisto, in concorso con altri, di circa 15 chili di marijuana e 2 kg di hashish.

In particolare il 9 ottobre scorso gli investigatori avevano arrestato in flagranza di reato D. V. in quanto all’interno di box ubicati in Corso Traiano, a lui in uso, erano stati rinvenuti e sequestrati circa 53 kg di hashish, 1 kg di marijuana e numerose armi.

Nel dettaglio venivano sequestrati due fucili semiautomatici modello AKS 47 calibro 7,62X39, due fucili semiautomatici cal. 12, marca Beretta, quattro fucili a canne sovrapposte, un fucile a pompa marca MAG-TECH mod. 586.2, cal. 12, un fucile semiautomatico cal. 12, marca “FN” Brownig, un fucile semiautomatico marca Beretta mod. BM59, un fucile a canne giustapposte mozzate, cal. 12, due pistole tipo revolver e due pistole tipo semiautomatica cal. 7,65, circa 200 munizioni e due granate cd. “bombe a mano” mod. MK2 disinnescate.

Dalla susseguente attività investigativa era emerso che i citati box erano in uso anche a P. D. e che all’interno degli stessi avevano occultato, nei mesi precedenti e poi venduti al dettaglio, anche circa 5 kg di cocaina.

Peraltro quest’ultimo si era reso irreperibile alla data dell’esecuzione del provvedimento restrittivo e veniva rintracciato da personale della Squadra Mobile il successivo 30 dicembre in questo Capoluogo.

T.S. è, invece, gravemente indiziato di aver acquistato dai due indagati calabresi un consistente quantitativo di hashish e marijuana unitamente ad un complice, S.G., di 35 anni e originario della Provincia di Agrigento, a propria volta tratto in arresto il 9 ottobre u.s., nell’immediatezza dei fatti.

Sono in corso accertamenti al fine di verificare eventuali collegamenti degli arrestati con esponenti di spicco della criminalità organizzata calabrese, anche stanziali sul territorio piemontese.