CRONACA- Pagina 915

Polizia, più di 200 pattuglie per controllare treni e stazioni

1 arrestato, 9 indagati, 4.170 persone controllate, di cui 698 con precedenti. 223 pattuglie impegnate nelle stazioni e 14 in abiti civili per attività antiborseggio. 41 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 89 convogli presenziati. 12 i servizi lungo linea e 23 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 26 luglio al 1° agosto 2021, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

Durante la settimana sono stati intensificati i servizi di prevenzione e vigilanza per una più incisiva azione di contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni non presidiate dal personale di Polizia, anche in ragione dell’aumento del numero dei viaggiatori in concomitanza con le partenze di fine luglio per i luoghi di vacanza. Il personale Polfer è stato impiegato nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno, in particolare nella provincia di Torino presso le stazioni Stura, Rebaudengo e Rivarolo; nella provincia di Cuneo: Bra, Fossano, Sommariva del Bosco e Mondovì.

 

A Torino un trentunenne senegalese è stato denunciato dagli agenti Polfer per porto abusivo di strumento atto ad offendere. L’uomo, fermato nelle adiacenze della stazione ferroviaria, si è da subito mostrato nervoso durante il controllo: all’interno del suo zaino sono stati rinvenute due catene d’acciaio antifurto per biciclette sprovviste di chiavi di apertura ed una tenaglia della lunghezza di 22 cm. Dopo una compiuta identificazione, lo straniero è stato denunciato e la tenaglia sequestrata.

Il personale in servizio presso il Settore Operativo ha denunciato un trentaseienne italiano per percosse e minaccia. I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, quando un macchinista di un treno regionale è stato schiaffeggiato e minacciato, nella stazione di Alpignano (TO), a seguito di un futile diverbio. Rintracciato anche grazie alla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza di stazione, l’uomo è stato identificato e denunciato.

 

A Vercelli una trentaduenne gambiana è stata denunciata per lancio pericoloso di cose. Senza nessun apparente motivo, la donna, seduta nella sala d’attesa della stazione, ha scagliato una pietra verso una viaggiatrice di passaggio sfiorandole il volto. Fermata e controllata dal personale Polfer durante il quotidiano servizio di vigilanza, è stata accompagnata presso gli uffici di polizia e denunciata. Su richiesta dei poliziotti la vittima ha detto di non avere bisogno di cure mediche e che non avrebbe sporto denuncia per l’accaduto.

 

Ristorazione ospedaliera, il terminale intelligente alle Molinette

Il nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette di Torino, realizzato da Dussmann Service, sarà inaugurato martedì 10 agosto 2021 alle 11:30 presso la Palazzina Ristorazione, in Via Santena, 5.

Dal nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette verranno serviti ogni giorno circa 3900 pasti per la Città della Salute di Torino. Il personale Dussmann Service avrà modo di mostrare e raccontare alla stampa presente l’organizzazione, la composizione e il funzionamento del nuovo terminale intelligente, in relazione alla gestione di servizi di ristorazione in atto presso il Presidio Ospedaliero Le Molinette di Torino.

Durante l’evento interverranno il Direttore Generale Città della Salute Giovanni La Valle e l’Amministratore Delegato Dussmann Service Renato Spotti.

Innovativo intervento di plastica valvolare salva paziente

Insufficienza tricuspidale: per la prima volta in Italia innovativo intervento di TriClip in combinazione con ECMO

L’équipe di Maria Pia Hospital ha salvato una paziente 81enne grazie a una procedura mininvasiva di applicazione di protesi di ultima generazione supportata dal sistema di ossigenazione extracorporea ECMOlife

Torino, 5 agosto 2021 – Maria Pia Hospital di Torino, Ospedale di Alta Specialità di GVM Care & Research, è stato effettuato per la prima volta in Italia un intervento di plastica valvolare transcatetere su una donna di 81 anni, utilizzando l’innovativo sistema TriClip  con il supporto dell’assistenza circolatoria extracorporea ECMO (ExtraCorporeal Membrane Oxygenation). Si è trattato del primo intervento percutaneo di plastica della tricuspide combinando le due procedure. L’eccezionalità dell’intervento è data dal quadro clinico particolarmente critico del paziente: la paziente, già sottoposta in passato ad intervento cardiochirurgico per la correzione della valvola aortica, presentava una storia di scompenso cardiaco progressivo del ventricolo destro dovuto al difetto della valvola tricuspide; una condizione troppo rischiosa per un intervento chirurgico tradizionale.

“La paziente era affetta da un’insufficienza della valvola tricuspide, la principale valvola del ventricolo destro, patologia che ne determinava il malfunzionamento. La gestione di questi pazienti è molto delicata  – spiega il dott. Elvis Brscic, responsabile dell’Unità di Cardiologia Interventistica presso Maria Pia Hospital, a guida dell’équipe multidisciplinare che ha eseguito il raro intervento – perché paradossalmente, la correzione improvvisa e completa del difetto può provocare un arresto cardiaco, in quanto il cuore non è immediatamente in grado di tollerare l’equilibrio cardiocircolatorio che si è ripristinato”.

Le cause alla base di un’insufficienza tricuspidale possono essere primarie (difetti congeniti, patologie reumatiche, traumi o infezioni) o secondarie/funzionali (più frequentemente causate da patologie delle sezioni sinistre del cuore o del polmone). La patologia della valvola viene classificata in base alla gravità del rigurgito dovuto all’insufficienza: da un grado lieve, moderato o severo fino ad arrivare a massivo e torrenziale.

Tale condizione è associata ad una scarsa qualità di vita e a un quadro clinico complesso che inoltre tende a peggiorare nel tempo così come i sintomi correlati: astenia, ipotensione, presenza di edemi periferici che determinano una marcata stasi venosa, con conseguente sovraccarico su fegato e insufficienza renale.

La paziente trattata a Maria Pia Hospital presentava una massiva insufficienza tricuspidalica funzionale a fronte di un corretto funzionamento della valvola aortica protesica ed un quadro di comorbidità che rendeva proibitivo il rischio di un eventuale re-intervento cardiochirurgico per la sua riparazione. Per questo motivo, dopo la discussione collegiale dell’Heart Team, si è deciso di intervenire tramite l’applicazione di una TriClip (innovativo sistema che attraverso un catetere permette di posizionare una clip protesica ripristinando la funzionalità della valvola tricuspide) per via percutanea, ovvero senza taglio chirurgico, con l’impiego combinato di ECMOlife, un dispositivo di ultima generazione per il supporto extracorporeo dell’attività cardiaca prodotto e brevettato in Italia da Eurosets, in grado di fornire ossigeno e rimuovere anidride carbonica direttamente nel sangue del paziente, mettendo così a riposo il muscolo cardiaco.

“L’impiego dell’ECMO, ci ha consentito di controllare il sovraccarico di lavoro sul ventricolo destro, determinato dalla correzione completa del difetto che causava lo scompenso, e di ridurre l’insufficienza tricuspidale in sicurezza – spiega il dott. Brscic – consentendo al muscolo cardiaco di adattarsi progressivamente al nuovo equilibrio del flussoripristinando l’autonomia cardiaca e respiratoria in modo graduale anche con il supporto di farmaci”.

L’intervento è stato efficace e la paziente è stata precocemente mobilizzata e dimessa dopo una settimana di degenza grazie alla normalizzazione del suo compenso clinico.

 

Riparare le valvole cardiache con device di ultima generazione: la TriClip

La TriClip è un sistema di ultima generazione che, tramite una procedura transcatetere, ripara i lembi della valvola tricuspide danneggiata, ripristinando attraverso il posizionamento di una clip protesica la funzionalità della valvola stessa in modo da ridurre il grado di insufficienza con notevole beneficio per il paziente.

L’impianto di TriClip non comporta nessun taglio chirurgico, si interviene infatti per via percutanea attraverso la vena femorale grazie ad una piccola incisione e richiede un’anestesia generale solo per tollerare l’ecografia transesofagea, necessaria per visualizzare il cuore e guidare il corretto impianto della clip.

Per la sua complessità, l’intervento di correzione della valvola tricuspide richiede il coinvolgimento di una équipe composta da un cardiologo emodinamista, un ecografista, un cardiochirurgo e un anestesista.

Maria Pia Hospital è tra i pochissimi centri in Italia, e tra le strutture riconosciute per la loro grande esperienza nel trattamento delle patologie valvolari, ad utilizzare la TriClip.

Il cardiologo insieme all’équipe multidisciplinare che lo affianca valuta, caso per caso, l’idoneità del paziente, sulla base di eventuali comorbilità e delle condizioni del ventricolo destro. Individuare il paziente idoneo permette interventi efficaci per la riduzione dell’insufficienza tricuspidale nella stragrande maggioranza dei casi.

Otto nuove assunzioni per lo store dm inaugurato oggi a Torino

Sono otto i dipendenti assunti nel nuovo punto vendita dm, il cinquantottesimo in Italia e il quarto nel capoluogo, inaugurato oggi in Corso Grosseto 138, una zona della città oggetto di un ambizioso progetto di valorizzazione e riqualificazione dell’ambiente urbano.

dm conferma il suo interesse per il Piemonte e per Torino, dove apre nuovamente un punto vendita a soli nove mesi dall’ultima inaugurazione. La catena offre da sempre una proposta completa e specializzata per la bellezza e il benessere di ogni giorno, che include molti prodotti bio e green. Con l’apertura di un nuovo store, dm trasmette un segnale positivo di ripresa e prosegue nell’obiettivo di soddisfare le esigenze quotidiane dei propri clienti, offrendo un ottimo rapporto qualità/prezzo.

“Con l’apertura del quarto punto vendita in città, dm è sempre più vicino ai torinesi, che ci conoscono bene e hanno mostrato un forte interesse e apprezzamento per la nostra offerta – afferma Hubert Krabichler, CEO di dm Italia –. Sappiamo di essere un punto di riferimento per tutti coloro che cercano qualità e marchi unici a prezzi piccoli. Un doveroso ringraziamento va a tutti i nostri collaboratori, i quali hanno mostrato una grande professionalità nella realizzazione di questo punto vendita.”

Parole di soddisfazione sono arrivate anche da Orazio Alù, Vicepresidente della quinta circoscrizione, presente per il taglio del nastro inaugurale, che ha dichiarato: “Accogliamo con piacere l’arrivo di dm, importante catena commerciale, nella nostra circoscrizione che ha comportato nuova occupazione sul territorio”.

Armato di taglierino con un fendente al fianco ferisce un uomo per strada

Nei giorni scorsi in via Andreis, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia, hanno visto un uomo che attirava la loro attenzione chiamandoli. Al tempo stesso notano anche la presenza di un’altra persona con un taglierino in mano. Vedendo i poliziotti, l’uomo brandisce il taglierino in direzione degli agenti che riescono a disarmarlo. I poliziotti  appurano successivamente che la persona armata, un sessantunenne, poco prima aveva offeso delle persone che stazionavano in piazza Borgo Dora e poi ne aveva ferita una con un fendente al fianco sinistro. Il ferito è stato portato  in ospedale in codice giallo, con una prognosi di 7 giorni. L’aggressore è stato arrestato per lesioni, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.

Infermieri: servono nuove assunzioni

Nursing Up: Niente più attesa, la carenza degli infermieri si combatte solo con le assunzioni. Siamo sicuri che gli spostamenti da un’azienda all’altra potrebbero essere risolutivi?

 

 

“Apprendiamo che l’Assessore regionale Icardi si è accorto di quella preoccupante carenza di infermieri, in questo caso nell’Asl To4, che da tempo andiamo denunciando per tutte le aziende sanitarie regionali. Una carenza che può mettere in difficoltà reparti e aree, come abbiamo visto nell’Asl To4, con la chiusura del pronto soccorso di Courgnè, in tutto il Piemonte”.

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, sottolinea che ciò che in questi giorni è venuto a galla per l’area di Ciriè, Chivasso, Ivrea, è solo la punta dell’iceberg di un problema più profondo e diffuso che ha necessità urgente di un intervento strutturato e a lungo termine. La carenza di infermieri si risolve solo con le assunzioni, con un bando che possa mettere tutte le aziende ospedaliere del Piemonte di attingere a graduatorie adeguate. Non ci sono alternative, i palliativi o i rattoppi non funzionano. Siccome la “coperta è corta” infatti, pensare di andare a pescare infermieri in altre aziende ospedaliere, dove non è detto che ci sia personale sufficiente, per sopperire alle emergenze della To4 (la quale ricordiamo non ha una graduatoria a cui attingere), non può essere una soluzione e non risolve il problema, rischiando invece di ampliare gli affanni delle altre aziende.

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri aggiunge: “Il 4 agosto avremo un incontro in assessorato con tutte le rappresentanze sindacali, auspichiamo che l’assessore sia presente in modo da affrontare in modo costruttivo il problema della carenza di infermieri, vedremo che soluzioni si possano mettere in piedi. La via maestra però rimangono le assunzioni e il bando da fare subito per creare graduatorie adeguate a cui tutte le aziende sanitarie possano attingere. Ma siccome i tempi per un bando sono lunghi, nell’attesa del bando si potrebbero anche attivare delle prestazioni aggiuntive. Comunque si tratta di soluzioni che è necessario discutere subito, con chiarezza, con la presenza dell’assessore. Anche in considerazione del fatto che in reparti come il Dea, che è di fatto la prima facciata pubblica di un ospedale, una sorta di carta d’identità, non può andare personale che non sia formato, che non abbia specifica esperienza, preso ovunque.

Nel caso specifico della To4 – conclude Delli Carri -, vista l’urgenza, si può pensare di reclutare nuovo personale tramite il recente bando di assunzione a tempo determinato presso l’Asl To4. L’assessorato però deve battere un colpo e presenziare all’incontro con i sindacati del 4 agosto dove si troverà una soluzione, fermo restando che nuove assunzioni e un bando sono ormai imprescindibili”.

Furti e truffe, i carabinieri arrestano cinque persone

 Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati contro il patrimonio i carabinieri hanno arrestato 5persone.

In particolare a Torino, nel Quartiere San Salvario, i militari della locale Stazione hanno bloccato due cittadini domenicani subito dopo che si erano introdotti durante la notte all’interno di un bar ed avevano rubato il registratore di cassa ed un telefono cellulare. Un terzo complice minorenne è stato denunciato in stato di libertà.

Ad Alpignano, nell’hinterland Torinese, i carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno arrestato un uomo di 48 annifermato mentre tentava di forzare la portiera di un’autovettura parcheggiata in quella via Cavour. L’uomo è stato trovato in possesso di oggetti idonei allo scasso.

Infine ad Orbassano sono finiti in manette due cittadini italiani di 35 e 46 anni che hanno tentato di truffare una signora 82enne. I due con dei raggiri hanno convinto la donna ad andare a prelevare ad uno sportello bancomat facendosi poi consegnare la somma di 500 euro. Il pronto intervento dei militari della locale Stazione ha consentito di bloccarli nella flagranza del reato e di recuperare il denaro che è stato restituito all’anziana vittima.

Cassonetti indecenti a Madonna di Campagna

Una lettrice molto attenta al decoro urbano ci invia queste immagini scattate nelle scorse ore nella zona di Madonna di Campagna.  

Davvero un brutto spettacolo: ci auguriamo che Amiat si attivi affinché i rifiuti siano raccolti più celermente in questo e in altri quartieri della città.

 

Operazione “Casanova”: in manette per riciclaggio da truffe web

La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di un soggetto indagato per riciclaggio dei proventi da truffe informatiche.

L’attività, diretta dalla locale Procura della Repubblica – P.M. Dott.ssa Manuela Pedrotta – e condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, si inserisce nell’ambito dell’operazione “CASANOVA”, che tra dicembre 2020 e maggio 2021 ha consentito di trarre in arresto 21 persone e denunciare ulteriori 50 soggetti per riciclaggio transnazionale di denaro proveniente dalla realizzazione di due tipi di truffe, quelle cc.dd. “sentimentali/affettive” e quelle informatiche, con accesso abusivo a personal computer e falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni telematiche, in danno di privati e di aziende, sia in Italia sia all’estero.

Il destinatario del provvedimento restrittivo della libertà personale è un cittadino nigeriano rintracciato nella città della Mole.

L’arrestato avrebbe riciclato denaro frutto della truffa informatica denominata “man in the middle”, consistente nell’inserimento fraudolento nella corrispondenza informatica altrui e nella sostituzione nei rapporti commerciali tra le aziende “spiate”, così da indurre queste ultime, con e-mail ingannevoli, a trasferire le somme dovute per i rispettivi rapporti di credito/debito su conti correnti creati ad hoc, in uso all’indagato.

Le investigazioni, avviate nel 2018, hanno tratto origine da plurime denunce presentate da imprenditori nazionali ed esteri vittime delle descritte frodi, nonché dallo sviluppo di alcune segnalazioni di operazioni sospette che hanno consentito di individuare conti correnti sui quali sono state rilevate transazioni di denaro, per rilevanti importi, da parte di società ubicate in Italia e all’estero (Cina, Messico e Gran Bretagna). Nell’ultimo triennio l’arrestato avrebbe complessivamente riciclato proventi illeciti per oltre 230.000 euro.

Per contrastare il fenomeno nel suo complesso, nel corso dell’operazione “CASANOVA” le Fiamme Gialle hanno analizzato oltre 30.000 transazioni finanziarie e 200 segnalazioni per operazioni sospette, avvalendosi, grazie all’attivazione del Comando Generale – II Reparto, della cooperazione internazionale fornita da 22 Paesi.

L’azione condotta sul fronte dell’individuazione e del recupero dei proventi illeciti ha consentito all’Autorità giudiziaria, sino ad oggi, di disporre sequestri per complessivi 1,5

milioni di euro, nonché di restituire a talune delle vittime somme loro sottratte per 130.000 euro.

 

Donna muore investita da un Tir

DAL PIEMONTE / Un’anziana di 89 anni è stata investita da un tir a Busca, in provincia di Cuneo. L’incidente è avvenuto nei pressi della rotonda di viale Concordia mentre la pensionata stava attraversando la strada ed è stata travolta dall’automezzo. Sono intervenuti i carabinieri, il 118 e vigili del fuoco. La donna è morta subito dopo essere stata investita.