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12 mila firme contro il gioco d’azzardo patologico

Sono state consegnate questa mattina a Torino, nella sede del Consiglio regionale di Palazzo Lascaris, le 12mila firme per una proposta di legge regionale d’iniziativa popolare, per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, raccolte da Libera Piemonte e da oltre 40 enti promotori, tra cui Avviso Pubblico, nell’ambito della campagna “Giochiamo la nostra partita“.

Assieme alle 12mila firme di cittadini piemontesi, sono state consegnate anche 17 delibere approvate da altrettante amministrazioni locali della regione, in cui si chiede l’approvazione della medesima proposta di legge (disponibile qui), che mira a superare la L.R 19/2021 e apporta migliorie rispetto alla legge 9/2016, che aveva già ottenuto ottimi risultati nel contrasto alla diffusione della dipendenza da gioco d’azzardo.

“Avviso Pubblico si è fatta tramite con le amministrazioni locali che hanno approvato le delibere di sostegno alla proposta di legge lo scorso mese di luglio – ha evidenziato Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico – Le 17 realtà locali che hanno aderito rappresentano un milione e 50mila abitanti della nostra regione e vi operano oltre 220 amministratori locali di ogni colore politico. A dimostrazione che quella contro il gioco patologico e gli interessi criminali nel settore non è una battaglia ‘di parte’. Le mafie sfruttano il comparto sia a scopo di riciclaggio, che per mietere consensi. Non a caso la richiesta di una legge nazionale di riordino del settore rappresenta uno dei 10 punti che Avviso Pubblico ha inserito nell’Appello #nosilenziosullemafierivolto a candidati e candidate alle Elezioni Politiche del 25 settembre”.

I Comuni che hanno votato la delibera di sostegno alla proposta di legge sono: Avigliana, Baveno, Candelo, Cavagnolo, Chivasso, Cureggio, Domodossola, Gravellona Toce, Grugliasco, Mongrando, Nichelino, Pollone, San Mauro Torinese, Torino, Verrone, Vigliano Biellese e Villastellone.

Il Questore sospende la licenza di un Kebab bar per 14 giorni

Il 14 settembre il Questore di Torino ha sospeso la licenza, ai sensi dell’art. 100 TULPS, di un Kebab ubicato sotto i portici di via Nizza, per giorni 14 a decorrere da ieri, data della notifica.

Il provvedimento è stato adottato al termine di una serie di accurati controlli al locale, situato in una zona ad alta densità abitativa, relativamente al quale i residenti avevano presentato alcuni esposti a causa dei disordini causati dai frequentatori dello stesso; l’attività di controllo è stata espletata da personale del Commissariato di P.S. “Barriera Nizza” con l’ausilio dei poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e delle unità cinofile a rinforzo del dispositivo di controllo del territorio.

Tenuto conto dell’accertamento di una presenza significativa e costante nel tempo di persone gravate da pregiudizi di polizia o giudiziari e del rinvenimento, da parte delle unità cinofile, di sostanza stupefacente sia tra i tavoli del dehor che in possesso di alcuni degli avventori del locale, il Questore di Torino ha  disposto,  ai sensi dell’art. 100 Testo Unico leggi Pubblica Sicurezza, la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande presso il locale in oggetto ritenuto “abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che comunque costituisca un pericolo per l’ordine pubblico o per la sicurezza dei cittadini”, che rimarrà chiuso per giorni 14 a decorrere dal 15 settembre 2022.

 

Ragazzo aggredito e ferito in strada con un coltello

Al pronto soccorso gli hanno riscontrato una ferita di arma da taglio al collo dopo un’aggressione in strada a Novara. Il ragazzo ventenne  ferito ha fornito i dati per rintracciare l’aggressore. La polizia quindi ha denunciato per lesioni aggravate e minacce, un giovane di nazionalità salvadoregna, incensurato che aveva accoltellato un connazionale. La questura ha rintracciato l’aggressore e l’arma usata.

Restauri a Palazzo Lascaris

È stata formalizzata la consegna dei lavori di ristrutturazione di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte. Un passo ufficiale in direzione dell’ormai da tempo necessario restyling della prestigiosa sede: con la sottoscrizione congiunta del verbale di consegna lavori, l’Amministrazione ha dato infatti all’impresa “Operazione Srl” il via libera per realizzare le aree di cantiere. L’appalto vinto dall’azienda riguarda opere di restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria.

L’operazione complessiva è stata aggiudicata per un importo di circa 6,6 milioni di euro più Iva, frutto di un ribasso del 25,5 percento rispetto alla base di gara. L’intera somma deriva dai risparmi di bilancio degli ultimi anni.

Il cantiere prevede diverse fasi, studiate in modo da non impedire la continuità operativa delle attività del Consiglio.

I lavori per la riqualificazione di Palazzo Lascaris riguardano il restauro dei serramenti esterni e dei prospetti dell’edificio, interventi di ripassatura e rifacimento delle coperture, l’adeguamento degli ascensori e l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento delle strutture e finiture ai fini antincendio, l’illuminazione dei prospetti interni ed esterni, l’adeguamento degli impianti di climatizzazione, ventilazione, elettrici e speciali e antincendio nonché interventi di rifunzionalizzazione della Sala Consiliare al piano interrato.

Continuano i controlli nell’area di Parco Sempione

 Gli agenti del Commissariato Barriera Milano vigilano sulla tenuta dell’area

 

Continuano i controlli straordinari disposti dal Questore di Torino nell’area di Parco Sempione, zona nota anche a seguito delle segnalazioni giunte dai cittadini per le problematiche derivanti da occupazioni abusive, criminalità diffusa e disagi dovuti alla ricollocazione di alcuni soggetti interessati dallo sgombero dell’area dell’ex Gondrand effettuato poche settimane fa.

Durante il controllo straordinario svolto giovedì scorso dal personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Barriera Milano, con la partecipazione di personale della Polizia Municipale, venivano identificati e allontanati sei soggetti dalle aree degli ex spogliatoi dell’impianto e venivano sanate delle irregolarità strutturali messe in atto dagli occupanti, come un allaccio abusivo alla rete idrica per riempire una delle piscine,  successivamente consentendo la bonifica della zona da parte del personale SMAT.

A seguito di quel servizio l’area veniva messa in sicurezza e isolata con la chiusura dei cancelli.

Durante i controlli effettuati nella serata di martedì nell’area in questione e nelle zone limitrofe, sempre ad opera del personale del Commissariato di P.S Barriera Milano, in collaborazione con personale del Reparto Prevenzione Crimine del Piemonte e di un’unità cinofila della Polizia di Stato, era presente un solo occupante, subito allontanato dagli agenti, che hanno successivamente proceduto alla perlustrazione delle aree adiacenti, come quella dell’area verde e del cantiere di via Boccherini, dal quale venivano allontanati altri soggetti intenti a bivaccare.

E’ stata, dunque, riscontrata una situazione in linea con le previsioni volute dai provvedimenti adottati in precedenza.

L’attenzione degli agenti si è in seguito concentrata nell’area di Corso Palermo e in quella dei giardini di via Montanaro, dove un uomo è stato sanzionato amministrativamente perché trovato in possesso di una modica quantità di stupefacente.

Altre zone del quartiere, ritenute sensibili per fenomeni legati alla microcriminalità, sono state oggetto di pattugliamenti da parte delle forze di polizia.

I controlli delle forze dell’ordine, volti al costante monitoraggio dell’area e alla prevenzione delle situazioni di disagio e criminalità diffusa, continueranno nei prossimi giorni.

Strage di motociclisti, muore un altro centauro sulle strade del Torinese

Ennesima vittima degli incidenti stradali che hanno corso coinvolte motociclette sulle strade del Torinese e del Piemonte nelle ultime settimane. È morto un uomo di 60 anni a Carmagnola. La moto che guidava si è scontrata frontalmente con un’auto sulla provinciale 393 in direzione Villastellone. La vettura si trovava nel senso opposto di marcia rispetto alla moto e stava  per svoltare a sinistra. Il motociclista è deceduto sul posto.

Scoppia una gomma, Tir finisce contro una villetta: tre feriti

Per lo scoppio di uno pneumatico un tir è finito contro il muro di un villetta di corso Torino, ad Avigliana. Il camion ha urtato anche un’auto. Sono intervenuti i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area poiché l’urto ha causato danni strutturali alla casa. Sono in corso gli accertamenti della polizia locale e dei carabinieri. I tre feriti lievi, sono  in ospedale.

(foto archivio)

Carceri, le visite del Sappe

IVREA E VERCELLI, PROSEGUONO LE VISITE NELLE CARCERI REGIONALI DEL SEGRETARIO GENERALE DEL SAPPE DONATO CAPECE

 Riceviamo e pubblichiamo

Torna in Piemonte Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per visitare le carceri regionali ed accertare le condizioni operative delle donne e degli uomini de Corpo in servizio. A dare la notizia è la Segreteria regionale del Piemonte, per voce di Vicente Santilli: “Proseguiamo, con il segretario generale SAPPE Capece, l’impegno preso per verificare le condizioni di lavoro dei poliziotti in servizio nei penitenziari piemontesi. Capece, accompagnato dai dirigenti sindacali regionali, è stato oggi in visita presso le Case circondariali di Ivrea e Vercelli. I poliziotti, in Piemonte, si trovano in una costante notevole situazione di disagio a causa della carenza di organico in tutti i ruoli nonché per la mancanza di vestiario, a cui si continuano a sommare gli eventi critici commessi da detenuti con patologie di natura psichiatrica”, conclude Santilli.

Sono stato e torno volentieri in Piemonte per verificare le condizioni di lavoro dei poliziotti”, spiega Donato Capece. “Da tempo, gli appartenenti al Corpo si trovano in una notevole situazione di disagio a causa della carenza di organico in tutti i settori, della mancanza di vestiario, delle difficoltà di assicurare una costante manutenzione delle strutture: la Polizia Penitenziaria tiene duro, nonostante le mille difficoltà. Ed è grave che latitano gli interventi per porre rimedio a tutte le criticità del Piemonte penitenziario che il SAPPE denuncia da mesi. Avremmo anche bisogno di maggiore collaborazione di alcuni direttori nelle relazioni sindacali e nel rispetto degli accordi sottoscritti, soprattutto nei penitenziari di maggiore importanza. Ma è assurdo che una Regione grande come quella del Piemonte non abbia, in ogni istituto, un direttore titolare in ogni carcere ed un funzionario di Polizia Penitenziaria a comando dei Reparti di Polizia”.

A Ivrea, carcere con una capienza regolamentare di 194 posti, erano presenti lo scorso 31 agosto 238 detenuti (75 gli stranieri) mentre a Vercelli erano 274 (132 gli stranieri) rispetto ad una capienza di poco superiore a 200 posti. L’organico di Polizia Penitenziaria previsto a Ivrea è 182 unità (ma sono 165 gli Agenti effettivamente presenti): 165 i poliziotti presenti anche a Vercelli, dove però dovrebbero essere 199.

Nei primi sei mesi del 2022, si sono contati diversi eventi critici: atti di autolesionismo (10 a Ivrea e 25 a Vercelli), un decesso e 3 tentati suicidi a Ivrea mentre un detenuto è stato salvato in tempo dagli uomini della Polizia Penitenziaria mentre tentava di togliersi la vita in cella. Molte sono state le colluttazioni a Vercelli (44), dove si è contato anche un ferimento: più contenute quelle ad Ivrea, dove se ne sono registrate 10.

“Ogni giorno nelle carceri piemontesi succede qualcosa ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, conclude Capece. “Il SAPPE denuncia da tempo che le carceri sono diventate un colabrodo per le precise responsabilità di ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene. Ma serve anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, da soli non servono: serve una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il taser per potersi difendere dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam”.

Ubriaco sulla pista dell’elisoccorso per cercare il cellulare

Un 60enne ubriaco avrebbe percorso a piedi la pista di attraversamento dell’elisoccorso a Biella e bloccato per diversi  minuti l’atterraggio.

All’arrivo dei Carabinieri  l’uomo avrebbe spiegato che stava cercando il cellulare, perso poco prima. Allontanato l’uomo dalla pista, il servizio è potuto riprendere regolarmente.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Movida: cento persone, ventisette veicoli e ventisei attività commerciali controllati


Gli interventi eseguiti dalla Polizia di Stato

Nello scorso weekend sono stati effettuati, nelle rispettive zone di competenza, servizi di controllo del territorio da personale della Polizia di Stato dei Commissariati di P.S. Dora Vanchiglia e Centro; all’attività ha concorso anche personale della Divisione PAS della Questura.

Oltre 100 le persone identificate, 27 veicoli e 26 le attività controllate.

In uno dei locali sottoposti a controllo, il personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha riscontrato e contestato la mancata osservanza di alcune importanti prescrizioni poste a tutela dell’incolumità pubblica.

Durante il pomeriggio, personale del Commissariato Dora Vanchiglia, unitamente agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, ha identificato trentaquattro persone, di cui undici con precedenti di polizia, controllato diciassette veicoli ed elevato quattro contravvenzioni al codice della strada.

L’attività poi è proseguita nelle aree interessate dal fenomeno della c.s. “movida” a cura del personale del Commissariato Centro.

In Piazza Vittorio Veneto sono state controllate 67 persone e sanzionati due esercizi commerciali per disturbo alla tranquillità pubblica; in Piazza Santa Giulia, su undici locali controllati, due le contestazioni elevate per disturbo alla tranquillità pubblica. Nell’area di San Salvario su dodici controlli amministrativi, elevata una sanzione amministrativa per disturbo alla tranquillità pubblica ed identificate quarantadue persone.

I controlli nelle aree oggetto di segnalazione da parte della cittadinanza continueranno con cadenza regolare nelle prossime settimane.