CRONACA- Pagina 861

Cane muore avvelenato Intervegono i carabinieri forestali

Nei giorni scorsi nel concentrico di Cherasco si è consumato l’ennesimo avvelenamento di cane.

A fare le spese del vile gesto un esemplare di Weimaraner (o Bracco di Weimar), che dopo la passeggiata con il suo padrone per le vie del centro di Cherasco ha iniziato ad avere malori. Le sue condizioni si sono rapidamente aggravate e l’animale è deceduto poco dopo.
Il proprietario ha subito segnalato l’accaduto alla Polizia Locale di Cherasco che ha attivato le procedure previste. La collaborazione tra il Comune di Cherasco, la Polizia Locale e i Carabinieri Forestali ha permesso di attivare l’unità cinofila antiveleno per la bonifica dell’area. Nella giornata di venerdì 13 maggio l’unità cinofila dei Carabinieri Forestali ha provveduto ad effettuare la bonifica del concentrico di Cherasco al fine di scongiurare la presenza di altre esche avvelenate.
Quest’ultimo episodio di avvelenamento ha suscitato un rilevante eco sui social soprattutto per la crudeltà del gesto che cagiona anche atroci sofferenze fisiche.
Le esche avvelenate non sono selettive e possono essere ingerite da svariate specie animali e talvolta possono essere pericolose anche per l’uomo.
La detenzione e l’uso di esche e bocconi avvelenati sono vietati dalla normativa sulla Tutela della fauna Omeoterma (legge 157/1992) e da apposite Ordinanze Ministeriali (O.M. 13/06/2016 e O.M. 12/07/2019). Inoltre l’uso di tali esche può configurare le violazioni previste dal Codice Penale agli articoli 544 bis (uccisione di animali) e 544 ter (maltrattamento di animali).
Le Ordinanze Ministeriali sopra citate prevedono inoltre l’obbligo, in capo ai proprietari degli animali avvelenati e ai veterinari, di segnalare i casi di sospetti avvelenamenti alle autorità competenti (Servizio Veterinario ASL e Istituto Zooprofilattico IZS).
Per contrastare questo fenomeno, che purtroppo è ancora molto diffuso, è essenziale la cooperazione da parte di tutti i soggetti coinvolti: i proprietari degli animali coinvolti devono prontamente avvisare il medico veterinario (anche in caso di decesso dell’animale) e gli organi preposti. Il veterinario deve inoltrare la segnalazione di avvelenamento. Queste informazioni sono essenziali per conoscere meglio il fenomeno e contrastarlo efficacemente.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Bra sono a disposizione di chi avesse informazioni utili o volesse chiarimenti sull’argomento. Le indagini sono tuttora in corso.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Da’ fuoco alla casa: gravi lui e la moglie

Un uomo, per ragioni da accertare, ha  dato fuoco alla propria abitazione, ad Andorno Micca, nel Biellese ed è stato trasportato in ospedale in codice rosso, intossicato dal fumo. Ferita in modo grave anche la moglie: per fuggire si è lanciata da una finestra a una altezza di circa tre metri. I due figli sono anch’essi in ospedale per accertamenti medici. Indagano i Carabinieri.

E’ stata operata ma resta grave la bimba ferita in moto

E’ sempre in gravi condizioni, dopo essere stata sottoposta a un delicato intervento neurochirurgico all’ospedale Regina Margherita la bimba di 8 anni rimasta ferita in un incidente stradale che ha coinvolto due moto e due auto sulla provinciale 20, tra Carignano e Carmagnola. La piccola era in sella a una delle moto guidata dal padre. L’operazione è tecnicamente riuscita, ma resta riservata la prognosi La bambina e’ intubata e sedata.

Scontro vicino al centro commerciale, motociclista in gravi condizioni

Nei pressi del centro commerciale di via Porzio a Novara una moto si è scontrata violentemente con un’auto. Il motociclista è finito a terra, sbalzato. Giunti i soccorsi del 118 lo hanno trasportato con ferite da codice rosso all’ospedale Maggiore di Novara. Le sue condizioni sono gravi.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Istituto “G. Cena” Ivrea. Riprendono le uscite didattiche dopo la pandemia

Con grande entusiasmo le classi 5 A AFM (Amministrazione Finanza e Marketing) e la 5 D SIA (Sistemi Informativi Aziendali) dell’I.I.S. “G. Cena”, di cui è Dirigente Scolastico il prof. Ing. Enrico Bruno, hanno partecipato al viaggio di istruzione a Roma. Palazzo Montecitorio, Piazza di Spagna, Piazza Navona, Foro Romano del Palatino, Galleria Borghese, sono stati i luoghi visitati dagli studenti accompagnati dai docenti Grazia Villani, Luigi Tallarico e Davide Meli. Questa uscita didattica ha permesso ai giovani di conoscere da vicino il funzionamento delle Istituzioni democratiche tracciando le tappe salienti del percorso storico, giuridico, culturale e politico del popolo italiano che ha portato Palazzo Montecitorio a diventare la sede del Parlamento Italiano. La visita si è snodata attraverso la Sala Aldo Moro, la Sala del Cavaliere, la sala della Lupa, il Corridoio dei Busti, la Sala della Regina, la Sala delle Donne, il Transatlantico, la Galleria dei Presidenti, l’Aula e il suo Velario. I Musei Vaticani e la Cappella Sistina sono stati apprezzati nel tour notturno trasferendo ai giovani studenti la magia che solo la “città eterna” sa conferire. “L’esperienza vissuta – affermano i docenti referenti e accompagnatori – è stata dal punto di vista culturale molto stimolante, in quanto gli allievi, dopo aver appreso in aula la parte teorica relativa alle origini storiche e al funzionamento delle Istituzioni democratiche, hanno avuto modo di vivere per un giorno gli stessi luoghi. I ragazzi hanno dimostrato interesse e grande maturità rispettando le misure di contenimento che ancora sono in vigore. Inoltre -proseguono i docenti – dal lato umano è stata un’esperienza indimenticabile in quanto, dopo gli anni di lockdown, i ragazzi prima dell’Esame di Stato hanno finalmente potuto vivere anche un momento di ritrovata socialità al di fuori delle mura scolastiche”.

Causa giusta, modo sbagliato

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Questa fotografia dimostra una solidarietà che anche noi condividiamo perché ogni causa umanitaria di giustizia va difesa.

Il prof. Quaglieni

Ma non si può usare una sede istituzionale come la Sala rossa del Consiglio Comunale per manifestazioni che stridono con le regole. Giustamente i commessi di Montecitorio e del Senato impediscono ai parlamentari di esibire cartelli. Nella Sala rossa e’ invece stato consentito che si occupasse la parte riservata a sindaco e giunta comunale da parte del consigliere Viale noto per i suoi esibizionismi anche recenti, quando si è presentato alla manifestazione del 25 aprile con una bandiera della NATO con l’intento sicuro   di ottenere una fotografia sui giornali come e’ accaduto. Cominciò tanti anni fa in via Po ad esibirsi in “Lotta continua”. In quel periodo  venne arso vivo uno studente nel bar “Angelo azzurro”, anche se lui venne scagionato, al contrario del suo compare Della Casa. E poi se la prese con il crocifisso in Sala rossa  e in tante altre occasioni tento’ inutilmente di imitare Pannella che non lo considerava affatto uno dei suoi, come mi disse e non volle farlo parlare per i suoi ottant’anni festeggiati a Torino per mia iniziativa al Circolo della Stampa insieme al presidente Gianni Romeo. Ci sarebbe chi  deve vigilare  e applicare i regolamenti  che non dovrebbe lasciar fare nell’Aula del Consiglio comunale a Viale ciò che vuole, come se fosse a casa sua. Le sedi istituzionali vanno salvaguardate. Non vogliamo dei nuovi pannellini in sedicesimo che non hanno nulla a che fare con il grande Marco. La forma è  anche sostanza. Sempre.

Caso Ream, Appendino assolta in appello

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L’ex sindaca Chiara Appendino è stata assolta dalla Corte di Appello di Torino dalle accuse nell’ambito del processo Ream. L’assoluzione riguarda anche il suo capo di gabinetto  Paolo Giordana e l’assessore al Bilancio Sergio Rolando. L’ex prima cittadina era stata condannata in primo grado  a 6 mesi di reclusione con ipotesi di falso. Le accuse riguardavano mancato inserimento nel bilancio comunale di un debito di cinque milioni maturato dalla città nei confronti della società Ream per la conversione dell’ex area industriale Westinghouse.

Zanne di elefante sequestrate in un negozio di antiquariato

Sequestrate dal Nucleo CC CITES Torino in un negozio di antiquariato di Torino due zanne in avorio di Elefante per un valore commerciale di 24.000 euro.

I militari del Nucleo Carabinieri CITES di Torino, congiuntamente al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, a seguito di intervento presso un negozio di oggetti di antiquariato nel centro di Torino, constatavano la messa in vendita, senza alcuna documentazione, di due zanne di avorio, nello specifico loxodonta africana (Elefante africano), per un valore commerciale di circa 24,000 mila euro. I militari operanti procedevano al sequestro delle zanne e al deferimento all’Autorità Giudiziaria del proprietario del negozio, per il reato di cui all’art. 1 comma 1, lettera f della legge 7 febbraio 1992 n. 150, detiene per la vendita o per fini commerciali di esemplari protetti senza la prescritta documentazione.
La commercializzazione di zanne o oggetti lavorati in avorio senza la prescritta documentazione, integra gli estremi del reato di cui sopra e prevede la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni con l’ammenda da 15.000 a 150.000 euro.

Nonostante la messa al bando internazionale del commercio di avorio, il bracconaggio di elefanti e il traffico di avorio rimangono ad alti livelli.
Le popolazioni di elefanti selvatici nei loro habitat naturali continuano ad essere minacciate da uccisioni illegali e il loro avorio è spesso venduto illegalmente sul mercato internazionale.
L’UE ha già norme severe sul commercio dell’avorio ed è impegnata ad intraprendere ulteriori azioni contro il bracconaggio di elefanti ed il traffico di avorio a livello mondiale.
Per garantire che il commercio di avorio nell’UE non contribuisca a queste minacce, nel dicembre 2021 l’UE ha ulteriormente inasprito le proprie norme sul commercio di avorio adottando due importanti strumenti:
⦁ un documento di orientamento sulla disciplina UE relativa agli scambi di avorio (2021/C 528/03) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale C528 del 30/12/2021;
⦁ un regolamento che modifica il regolamento (CE) n. 338/97 relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio ed il regolamento (CE) n. 865/2006 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 338/97.

Tra le innovazioni più significative, si segnala che i certificati per lo sfruttamento commerciale intra-UE (art. 8 Reg.(CE) n.338/97) relativi ad oggetti contenenti avorio di elefante rilasciati prima del 19 gennaio 2022 cesseranno di essere validi il 19 gennaio 2023.

Scontro tra auto in corso Dante

Questa mattina nell’incrocio tra corso Dante e via Nizza a Torino si  sono scontrate due auto. Non ci sono feriti gravi. Sul posto il 118 e la polizia municipale. Qualche disagio per la circolazione.

Eurovision, Lorusso: “Non risultano molestie alle volontarie”

” Abbiamo chiesto agli uffici di fare una verifica interna e sulla base dei risultati si tratta di episodi che, a quanto ci consta, non si sarebbero verificati”.

Lo ha detto alla conferenza stampa di chiusura di Eurovision Song Contest, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo a proposito delle presunte molestie che sarebbero state subite da  volontarie durante la festa di apertura della rassegna.

“Ma voglio cogliere  l’occasione per dire alle nostre volontarie che non abbiano alcun indugio a denunciare se sono capitati episodi di quel tipo. Ovviamente sono dinamiche sempre spiacevoli e da questo punto di vista l’ambiguità non può e non deve avere cittadinanza e se ci sono stati anche solo episodi di fastidio dal punto di vista dell’attenzione vanno assolutamente denunciati”.