Glory Blessed è il primo nato a Torino al Sant’Anna, 25 minuti dopo la mezzanotte. Invece si chiama Diego il primo bimbo nato in tutto il Piemonte, a mezzanotte all’ospedale di Chivasso, pesa 3 chilogrammi.
Patrizia Alessi, Capogruppo FdI in Circoscrizione 7 denuncia che nella notte di Capodanno, nonostante i divieti “sono stati esplosi botti a gogo’”. Commenta: “Chiederò con una Interpellanza quante multe sono state fatte nella notte di Capodanno e quanto è costata la inutile campagna di sensibilizzazione per ricordare che l’attivazione di petardi, fuochi d’artificio e simili può configurarsi come comportamento lesivo per la salute degli animali sia in casa che in spazi aperti naturali.”
Un alloggio e trenta cassonetti in fiamme a Torino
Nella notte del primo dell’anno un appartamento in centro a Torino è stato evacuato per l’incendio di un dehors privato al quarto piano di un palazzo in via Roma, vicino a piazza San Carlo. Il rogo forse è scaturito dalle luminarie natalizie. I vigili del fuoco sono dovuti anche intervenire in varie zone della città per una trentina di cassonetti andati in fiamme per l’uso di petardi e botti.
Piazza Castello ha dato il benvenuto al 2023 con la musica dal vivo nella notte di Capodanno.
Sul palco Subsonica, Willie Peyote, Eugenio in Via Di Gioia, Beba, Ginevra, Canta Fino a Dieci. Gli artisti hanno reso la serata “davvero unica, un’occasione che, finalmente, ci ha dato di nuovo la possibilità di ritrovarci insieme per concludere il 2022 e dare il benvenuto al 2023”, ha detto il sindaco Stefano Lo Russo, che ha ringraziato “tutti coloro che hanno reso possibile questa serata, a chi è salito sul palco e, in particolare, a chi ha riempito la piazza: un segnale davvero positivo, che ci proietta nel migliore dei modi nel nuovo anno”. Gli artisti hanno anche voluto rendere omaggio al dj torinese Gigi D’Agostino, malato da tempo ma che ha dimostrato ottimistici segnali di ripresa scrivendo sui social.
Dal primo gennaio scendono i limiti di velocità sulla tangenziale. Sulla tratta tra Torino e Quincinetto il limite massimo sarà di 110 chilometri all’ora, ma potrà scendere a 90 su alcuni tratti. Tra Ivrea e Santhià il limite sarà di 90 chilometri presso lo svincolo di Albiano e le aree di servizio di Viverone, sul resto del percorso si potrà circolare fino a 110. Sulla tangenziale Nord, tra Bruere e lo svincolo Statale 24 il limite è a 90 e sale a 110 sul resto del percorso. A 90 all’ora sulla tangenziale Sud tra corso Alamanno e l’Interscambio di Bruere. Sul rimanente percorso, limite a 110, così anche sulla A55 diramazione Moncalieri sull’intera tratta dell’A5. La decisione è legata agli oltre mille incidenti verificatisi nel 2022, una decina mortali.
I servizi di controllo straordinario del territorio dalla Polizia di Stato nell’area di competenza del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia hanno avuto come obiettivo le aree cittadine di Corso Giulio Cesare, Corso Vercelli e zone limitrofe.
L’attività, svolta con l’ausilio del Reparto prevenzione Crimine Regione Piemonte e dell’Unità cinofila, nel corso della quale sono state identificate 62 persone e controllati 14 veicoli, ha consentito il rinvenimento e sequestro a carico di ignoti di 170 grammi di hashish.
Durante il controllo del territorio, il personale del Commissariato P.S. Dora Vanchiglia ha rintracciato un cittadino gambiano di trentasei anni con a carico un ordine di carcerazione mentre si aggirava in Corso Vercelli. L’uomo deve espiare, come da provvedimento della Procura della Repubblica del Tribunale di Torino, la pena di 1 anno, 3 mesi e 11 giorni, nonché una multa di euro 3450.
I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.
(foto archivio)
Auto in fiamme, ragazzo muore carbonizzato
Un ragazzo di 25 anni è morto carbonizzato nell’incidente stradale avvenuto a Romentino, nel Novarese. Il giovane guidava una Giulietta Alfa Romeo che, per cause all’esame della Polizia municipale, si è scontrata frontalmente con un furgone e ha preso fuoco.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Raddoppiano i visitatori al Polo del 900
A capodanno un concerto per i diritti

PER LA PACE E PER I DIRITTI
Nella pace e nei diritti nessuno è straniero. Noi credenti non possiamo più pensare solo a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali, ma dobbiamo impegnarci per un’etica della responsabilità, dobbiamo pensare alla luce del bene comune, ovvero come un ‘noi per voi’ aperto alla fraternità universale.
E’ l’ora di prendere un tempo per interrogarci, imparare, crescere e lasciarci trasformare, come singoli e come comunità; un tempo privilegiato, questo del Concerto di Capodanno per prepararsi al senso della Pace e dei Diritti. Le religioni possono essere la resistenza più forte alle follie della guerra e delle oppressioni e la strada maestra per riannodare i fili della pace e dei diritti: i diritti dei lavoratori, dei migranti, dei malati, dei bambini non nati, delle persone in fin di vita e dei più poveri, i diritti della libertà di pensiero, di espressione, di religione, di autodeterminazione e di sicurezza dei popoli, diritti sempre più spesso trascurati o negati”.
Dopo la guerra di invasione contro la popolazione ucraina sprofondata nella morte, nella paura e nel gelo dell’inverno, emblematico quello che sta accadendo in Iran: ci sono voluti quarantatré anni di sofferenza per le donne iraniane perché il mondo intero si accorgesse delle loro priorità. In questo periodo leggi e interpretazioni ciniche della sharia hanno tentato di trasformarle in cittadine di secondo livello. Oggi questa situazione non sta più bene non solo alle donne, ma anche agli uomini. Ed è la prima volta che una richiesta legittima e fondamentale delle donne viene percepita dalla popolazione a prescindere dal genere. Tocca a noi credenti farla diventare patrimonio di tutti. Il riconoscimento dei diritti delle persone più deboli non deriva da una concessione governativa, quei diritti derivano dal riconoscimento della dignità umana.
Crediamo nel Concerto di Capodanno perchè la musica ha il potere di “sincronizzare” menti e cuori, di unire, esercitando una funzione sociale, mettendo in comunicazione fra loro persone di lingue, culture e religioni differenti. Ascoltare musica, o crearla ha lo straordinario potere di rinfrancare il corpo e lo spirito. Per Platone, musica era “tutto ciò che soddisfi desideri e aspirazioni”, un’arte che congiunge il pensiero razionale con l’emozione. La musica quindi come costruttrice di ponti, come strumento di pace, capace di abbattere muri e indifferenze.
Noi del Coordinamento interconfessionale del Piemonte con il Concerto del Capodanno 2023 vogliamo percorrere insieme l’unica strada possibile per riannodare i fili della pace, facendo diventare i nostri maestri strumentisti veri e propri “donatori di musica”, per ritrovare quella capacità ostinata di amare, amare indiscriminatamente. Appuntamento allora per il 1° Gennaio a Torino alle 18.00 all’Arsenale della Pace del Sermig.
Erano alcuni mesi mesi che due donne rubavano nella case di viale Masera ad Alba. Qui, zia e nipote, si recavano ogni giorno in treno da Torino. I carabinieri, appostandosi nel quartiere, hanno finalmente preso le due donne di nazionalità croata, provenienti dal campo rom di Collegno. Queste accedevano alle scale condominiali mentre c’erano i lavori di pulizia e tenevano nascosti nei vestiti gli arnesi da scasso con i quali aprivano le porte. Quando sono state fermate avevano con se’ chiavistelli, cacciaviti e grimaldelli usati per forzare le serrature.