CRONACA- Pagina 7

Askatasuna, Usic: “Ristabilita legalità, segnale che va nella giusta direzione”

“Lo sgombero del centro sociale Askatasuna rappresenta un atto dovuto e atteso da troppo tempo. Dopo oltre trent’anni di occupazione abusiva, viene finalmente ristabilito un principio fondamentale: la legalità non può essere opzionale né negoziabile, soprattutto quando riguarda spazi pubblici sottratti alla collettività. Askatasuna non è stato un semplice luogo di aggregazione, ma un punto di riferimento stabile per movimenti antagonisti e per circuiti che, negli anni, si sono resi protagonisti di manifestazioni violente, danneggiamenti e attacchi alle istituzioni. Un contesto nel quale hanno trovato spazio anche le frange più radicali del movimento No Tav, spesso coinvolte in episodi di tensione e scontri con le forze dell’ordine. La presenza protratta di un’occupazione illegale per tre decenni ha rappresentato una ferita aperta per la città di Torino e un segnale di tolleranza inaccettabile verso chi ha sistematicamente fatto della conflittualità e dell’illegalità uno strumento di azione politica. Lo sgombero ristabilisce un equilibrio che non dovrebbe mai essere messo in discussione: nessuna causa può giustificare la violenza, l’abuso e la violazione delle regole.

Come Usic Piemonte e Valle d’Aosta esprimiamo piena soddisfazione per l’intervento delle autorità e per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, che hanno operato per ripristinare l’ordine e la legalità. È un segnale chiaro che va nella direzione giusta e che deve rappresentare un punto fermo anche per il futuro: lo Stato non arretra di fronte a chi occupa, aggredisce e delegittima le istituzioni”. Così, in una nota, Leonardo Silvestri Segretario dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (Usic) Piemonte e Valle D’Aosta.

https://www.usicc.it

CO-SMART, la ricerca trasforma i rifiuti in soluzioni per la mobilità 

Si è tenuto presso l’Heritage Hub di Mirafiori a Torino l’evento conclusivo del progetto CO-SMART, che ha visto protagonisti ricercatori, università, imprese e rappresentanti delle istituzioni impegnati nel confronto sullo sviluppo di materiali innovativi e sostenibili per l’automotive a partire da rifiuti industriali e scarti alimentari.
Reti da pesca dismesse, fibre di carbonio riciclate, oli vegetali esausti: da questi materiali di scarto sono nati componenti automobilistici leggeri e performanti, pannelli in schiuma poliuretanica con proprietà termoregolanti, tessuti antibatterici per gli interni dei veicoli e biolubrificanti alternativi ai prodotti minerali. Tutti i prototipi sono stati validati sia sul piano tecnico sia su quello ambientale.

L’evento, dal titolo “Ricerca e Industria per la Mobilità del Futuro”, ha rappresentato la tappa conclusiva di tre anni di lavoro nell’ambito dello Spoke 11 – Innovative Materials and Lightweighting del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), finanziato dal
PNRR – Missione 4 “Istruzione e Ricerca”. Il progetto è stato coordinato dall’Università di Pisa con la partecipazione dell’Università di Bologna, del Politecnico di Bari e dell’Università Politecnica delle Marche.

“CO-SMART ha dimostrato che la ricerca pubblica può generare soluzioni concrete e sostenibili, grazie alla collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese – ha dichiarato la prof.ssa Maurizia Seggiani, coordinatrice del progetto – abbiamo trasformato rifiuti in risorse ad alto valore aggiunto, dimostrando che è possibile ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare a performance e sicurezza”.
All’evento ha partecipato l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano: “Il Piemonte è la prima Regione italiana per investimenti privati in ricerca, e stiamo lavorando per rafforzare anche il ruolo del pubblico, in sinergia con le università e le imprese – ha affermato l’Assessore – la collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale, soprattutto in un contesto in cui le materie prime sono scarse. Dobbiamo puntare sulle seconde, sul riciclo, sulla capacità di innovare partendo dagli scarti”.
“CO-SMART è stato anche un laboratorio di idee, di formazione e di alleanze – ha concluso la prof.ssa Seggiani – in questi tre anni abbiamo costruito una rete solida, acquisito strumentazioni all’avanguardia e aperto la strada a nuove linee di ricerca per una mobilità davvero sostenibile”.

Gian Giacomo Della Porta

Ventenne aggredisce poliziotti con pugni e morsi

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino un cittadino italiano di 20 anni per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale, denunciandolo anche per oltraggio a P.U.

Nei giorni scorsi, personale della Squadra Volante dell’UPGSP è intervenuto nel quartiere Lingotto di Torino ove veniva segnalata la presenza, dinanzi a un istituto scolastico, di tre giovani sospetti.

Gli operatori hanno subito intercettato i tre, fermandoli per identificarli: due di essi, di 20 e 25 anni, si sono mostrati particolarmente insofferenti al controllo, rivolgendo degli insulti e delle minacce ai poliziotti.

Alla richiesta di seguirli in ufficio per accertamenti, il ventenne ha aggredito gli operatori con pugni e morsi ed è stato arrestato.

L’arresto del 20enne è stato convalidato; il Tribunale lo ha sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G.

L’altro giovane, di 25 anni, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per resistenza e minacce a P.U.

Shisha bar, ispezioni nei locali: 11 chili di melassa illegale e sanzioni per 55mila euro

Diverse illegalità, tra cui la detenzione e l’impiego di melassa da contrabbando utilizzata per i narghilè: sequestrati oltre 11 chilogrammi di prodotto e applicate sanzioni per oltre 55mila euro. È questo il bilancio dei controlli a tappeto effettuati negli shisha bar negli ultimi mesi del 2025. L’operazione, condotta dai Nas di Torino insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli del capoluogo piemontese e alle stazioni dell’Arma dei Carabinieri competenti per territorio, ha fatto emergere il possesso e l’utilizzo della sostanza priva delle necessarie autorizzazioni.

In Italia la melassa per narghilè è considerata a tutti gli effetti un prodotto da fumo ed è soggetta al monopolio di Stato. Può essere commercializzata e utilizzata solo se regolarmente autorizzata e accompagnata dal pagamento delle imposte previste. Inoltre, può comportare potenziali rischi per la salute se la merce non è sottoposta a controlli sanitari.

Decisamente salate le sanzioni amministrative, che raggiungono complessivamente 55mila euro, applicate nei confronti dei titolari delle attività ispezionate, destinatari dei provvedimenti adottati dalle autorità competenti.

VI.G

Al via il bando 2025 di Regione Piemonte per la tutela del tartufo

La Regione Piemonte rafforza il proprio impegno a tutela e valorizzazione del patrimonio tartuficolo con l’avvio del bando 2025 dedicato a progetti di studio, ricerca e sperimentazione nel settore del tartufo. Un intervento molto atteso dal mondo scientifico e dagli operatori della filiera, che si inserisce nel Piano regionale per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno e dà concreta attuazione alla legge regionale 16/2008.
Il bando prevede 120 mila euro per sostenere progetti presentati da organismi di ricerca, in coerenza con le priorità definite a livello nazionale dal Piano della filiera del tartufo. L’obiettivo è rafforzare la conoscenza scientifica e fornire strumenti concreti per affrontare le nuove sfide ambientali e produttive che interessano uno dei simboli più identitari dell’agroalimentare piemontese.
“È un’azione strategica per il futuro del tartufo piemontese – sottolinea l’assessore regionale alle Foreste, Biodiversità alla Tartuficoltura, Marco Gallo – la ricerca è la chiave per proteggere e valorizzare questo patrimonio, soprattutto in un contesto segnato dai cambiamenti climatici. Dobbiamo conoscere meglio gli ambienti produttivi naturali e imparare a gestirli in modo sostenibile, affinché continuino a generare qualità e valore per i territori”.
Le linee di intervento del bando guardano alle principali sfide del settore: dallo studio della biodiversità tartuficola e microbica associata agli ambienti di crescita, al miglioramento delle produzioni, fino allo sviluppo di modelli previsionali e di protocolli innovativi per la tracciabilità geografica e la certificazione di qualità. Un approccio che punta a coniugare tutela ambientale, innovazione e competitività.
Particolare attenzione è riservata alla ricaduta concreta dei progetti sul territorio.
“II bando non finanzia studi di fattibilità, ma richiede che le attività di studio e ricerca e sperimentazione applicata abbiano ricadute locali – precisa l’assessore Gallo – per questo viene richiesto esplicitamente che i progetti prevedano il trasferimento di conoscenze agli attori della filiera e che le azioni di diffusione siano realizzate avvalendosi anche di operatori del settore tartuficolo. Questo coinvolgimento diretto è la nostra garanzia che l’innovazione generata si traduca rapidamente in un beneficio per tutto il settore”.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 10 aprile 2026 . I progetti selezionati avranno una durata massima di 24 mesi dalla concessione del contributo.

Mara Martellott

In Piemonte 40 nuovi agenti di polizia locale

Il 16 dicembre si è svolta a Novara, nella suggestiva cornice del Castello Visconteo Sforzesco, la cerimonia conclusiva del 98° Corso regionale di formazione per agenti di Polizia Locale, promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Città di Novara.

Il percorso formativo ha coinvolto 40 agenti neoassunti, provenienti da 19 Comuni piemontesi: Alessandria, Asti, Borgomanero (NO), Borgosesia (VC), Cannobio (VB), Carmagnola (TO), Chivasso (TO), Domodossola (VB), Giaveno (TO), Gignese (VB), None (TO), Novara (NO), San Maurizio Canavese (TO), San Mauro Torinese (TO), Settimo Torinese (TO), Trecate (NO), Trino Vercellese (VC), Varallo Sesia (VC) e Vercelli (VC).

Alla cerimonia hanno preso parte l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia Locale Enrico Bussalino, il sindaco di Novara Alessandro Canelli, il comandante della Polizia Locale di Novara Paolo Cortese e il prefetto di Novara Francesco Garsia.

Il corso si è articolato in 360 ore di formazione teorico-pratica, secondo un modello didattico riconosciuto tra i più avanzati a livello nazionale. Il programma ha affrontato materie fondamentali per l’attività quotidiana degli operatori, tra cui il Codice della Strada, il Codice Penale, l’infortunistica stradale, la normativa sul commercio, la sicurezza operativa, le tecniche di segnalazione manuale e il metodo di prossimità, orientato a rafforzare il rapporto di fiducia tra la Polizia Locale e le comunità di riferimento.

I 40 nuovi agenti che entrano in servizio, provenienti da realtà diverse del Piemonte, sono il risultato concreto di un investimento sulla sicurezza di prossimità e sulla presenza qualificata sui territori. – ha sottolineato l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia Locale Enrico Bussalino durante il suo intervento – Puntare sulla formazione significa rafforzare la professionalità della Polizia Locale, garantire servizi più efficienti e consolidare il rapporto di fiducia con i cittadiniLa Regione Piemonte – ha aggiunto Bussalino – continuerà a sostenere gli enti locali nel potenziamento della Polizia Locale, affiancandoli sia nella formazione continua sia attraverso bandi dedicatiche consentiranno ai Comuni di migliorare dotazioni, mezzi ed equipaggiamenti, rafforzando l’operatività quotidiana degli operatori”.

Il sindaco di Novara Alessandro Canelli ha dichiarato: “Quello di oggi, per questi 40 agenti, è un traguardo importante: con la conclusione del corso di formazione regionale, questi agenti si preparano ad affrontare un lavoro che negli ultimi anni è radicalmente cambiato. La polizia locale ha acquisito numerosi nuovi compiti che ogni giorno deve assolvere con impegno, dedizione e spesso sacrificio. Compiti che richiedono serietà e professionalità per garantire sicurezza, ordine pubblico e rispetto delle regole. Grazie a loro, i cittadini e le nostre comunità sono più sicure e coese. Il loro ruolo è fondamentale: proteggere i cittadini, garantire la legalità e affrontare le sfide di una società in continua evoluzione.
E questo corso, frutto della collaborazione tra Regione Piemonte e il Comune, conferma quanto importante sia il rafforzamento dell’eccellenza delle forze dell’ordine territoriali, preparandole a rispondere con efficacia e sensibilità alle esigenze dei cittadini
”.

Durante la cerimonia sono state consegnate le placche di servizio ai nuovi agenti e, come da tradizione, la giornata si è conclusa con il lancio del cappello da parte dei partecipanti.

Crocetta, appartamento in fiamme: cinque persone intossicate

L’appartamento prende fuoco e cinque persone finiscono in ospedale. È successo poco dopo la mezzanotte in Crocetta, in un palazzo di via Loria all’angolo con via Chisone. Gli occupanti dell’alloggio avevano respirato il fumo che aveva invaso il vano scala e sono stati soccorsi dai sanitari del 118 di Azienda Zero e trasportati all’ospedale Mauriziano e alle Molinette. Le loro condizioni non sono gravi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia, che cercherà di accertare le cause del rogo.

VI.G

Mya Conversano è la nuova Sindaca del Consiglio dei Ragazzi di San Mauro

Primo appuntamento in sala consiliare martedì 16 dicembre scorso con il Consiglio Comunale di San Mauro dei ragazzi per il rinnovo delle cariche. Le operazioni di voto sono state coordinate  dalla Presidente del Consiglio Comunale Maria Vallino alla presenza del vicesindaco  Luca Rastrelli, dell’assessora Daisy Miatton insieme ai consiglieri Barbero, Bongiovanni, Brunetta, Cerreto e Nicosia e agli insegnanti delle scuole cittadine.

L’esito delle urne ha sancito la nomina a nuova Sindaca di Mya Coversano, che frequenta la classe 3 D del plesso “Dalla Chiesa”. Il ruolo di vicesindaco, nonché di assessore al Territorio, è  andato ad Alessandro Spanu della 2C scuola Pellico. Camilla Di Tanno della 3 E della scuola Dalla Chiesa, ricoprirà il ruolo di assessore alla Cultura. Presidente della Commissione Cultura  è  stata nominata Rebecca Capobianco della 3 A della scuola Dalla Chiesa, mentre il nuovo presidente della commissione Territorio è  Damiano Talio della 2 A Pellico.

Mara Martellotta

Bagni indecenti alla fermata Racconigi

Ci scrive il lettore Luigi Gagliano, autore della foto: “Una giornata come tante, scendi dal bus 42 alla fermata Racconigi ti incammini per raggiungere l’ufficio, fai pochi passi e non puoi non vedere e “sentire” i gabinetti. Tre gabinetti  a pochi metri dalla fermata del bus, tutti intasati maleodoranti e traboccanti di feci umane. L’aria ammorbata, nonostante la pioggerella incessante. Uno spettacolo da quarto mondo in un angolo della nostra città. Chi sono i responsabili? Difficile poterlo dire, certamente incivili che usano inopinatamente quei bagni”.

Borse di studio universitarie, Regione conferma 100% aventi diritto

Crescono gli aventi diritto, che quest’anno arrivano a oltre 20.000. La Regione conferma la volontà di finanziare dalla prima all’ultima borsa di studio, nonostante un incremento di spesa che porta a circa 110 milioni la cifra investita per il Diritto allo Studio

Con l’approvazione della graduatoria delle borse di studio per l’anno accademico 2025/2026, la Regione Piemonte ribadisce con chiarezza la propria volontà politica: garantire il diritto allo studio universitario e arrivare, anche quest’anno, alla copertura del 100% degli aventi diritto.

I numeri fotografano una crescita significativa. Gli studenti aventi diritto passano da 18.601 dello scorso anno accademico a 20.153 di quest’anno, con un incremento di oltre 1.500 unità. Aumenta di conseguenza anche il fabbisogno complessivo, che sale da 102 a circa 110 milioni di euro, otto milioni in più rispetto al 2024/2025.

In questo contesto, la Regione Piemonte si dimostra ancora una volta virtuosa e responsabile. A dicembre 2024 le risorse disponibili per le borse di studio ammontavano a 82,7 milioni di euro; oggi sono salite a 87,7 milioni, consentendo di pagare immediatamente gli studenti vincitori della graduatoria 2025/2026. A queste risorse si aggiungeranno i circa 10,5 milioni di euro di fondi PNRR, che, insieme agli stanziamenti già previsti, una volta approvato il bilancio regionale permetteranno di completare il pagamento di tutti gli idonei dopo l’approvazione del bilancio della Regione.

Un percorso che conferma una strategia chiara: nessuno studente avente diritto deve restare indietro.

«Il diritto allo studio non è uno slogan, ma una scelta politica concreta» ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Diritto allo Studio Universitario. «L’aumento degli aventi diritto e dei costi complessivi non ci ha fatto arretrare di un passo: al contrario, rafforza la nostra determinazione a garantire il 100% delle borse di studio. È un impegno importante, non scontato e che non tutte le Regioni riescono ad assicurare. In Piemonte crediamo davvero che il merito e il talento non debbano mai essere frenati dalle condizioni economiche delle famiglie».

«Investire sul diritto allo studio – ha concluso Chiorino – significa investire sul futuro del Piemonte, nella consapevolezza che l’istruzione e la formazione possano diventare settore di traino per le transizioni in atto come quella dell’intelligenza artificiale, verde e digitale. Ma significa anche investire sul futuro della Nazione, sui nostri giovani e sulla possibilità per ciascuno di costruire il proprio percorso con dignità e opportunità reali».