CRONACA- Pagina 7

I Comuni dicono no al Black Friday sulle piattaforme online

A favore dei negozi che animano il Paese

Ritorna la campagna Uncem, che diffonde l’appello e la campagna di marketing territoriale da affiggere nei negozi e nei bar per un invito a tutti a comprare nei negozi del proprio territorio. Quando Uncem lanciò, in collaborazione con le Camere di Commercio, l’iniziativa “Compra in valle, il tuo paese, la montagna vivrà”, dieci anni fa acquisì una grande attenzione mediatica e culturale, cresciuta negli anni. Si deve ripartire oggi dalla settimana del Black Friday dai negozi della valle, del territorio, dei paesi e delle città. Si chiede che gli acquisti vengano fatti nei negozi e non sulle piattaforme di logistica e sui grandi siti web. Uncem intende salvare i negozi, che nei paesi risultano essere sempre meno e sempre più deboli, visto che oltre 200 Comuni in Italia non hanno più negozi o bar, e altri 500 si trovano a rischi di desertificazione commerciale. Il Black Friday online è distruttivo per l’economia dei paesi.

Mara Martellotta

Gli Asili Notturni Umberto I una delle realtà sociali più straordinarie e preziose

 

Nella serata di ieri è stata organizzata una visita per conoscere da vicino i servizi offerti dalla struttura, un vero presidio di umanità, accoglienza e assistenza sanitaria gratuita per le persone più fragili.

Guidati dal Presidente Sergio Rosso, da oltre quarant’anni anima e motore di questo luogo, i partecipanti hanno potuto visitare gli spazi dedicati all’accoglienza notturna, alle cucine e agli ambulatori medici e diagnostici, dove vengono erogate cure oculistiche, odontoiatriche, ortodontiche, pedodontiche e prestazioni di medicina generale, tutte completamente gratuite.
Sono stati illustrati anche i progetti innovativi in corso, come la telemedicina per il diabete e gli screening per epatiti e tubercolosi, in collaborazione con ASL Città di Torino e importanti strutture ospedaliere piemontesi.

Presente alla visita l’Assessore regionale al Bilancio Andrea Tronzano, e il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, che ha potuto conoscere da vicino la complessità e il valore umano di un servizio che ogni giorno garantisce dignità, cura e riparo a chi vive situazioni di estrema vulnerabilità.

Durante l’iniziativa, il Consigliere Bartoli ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dagli Asili Notturni:
«Ho avuto modo di conoscere in modo approfondito una realtà a dir poco lodevole. Qui si respira solidarietà concreta, fatta di professionalità, volontariato e attenzione verso chi spesso non ha voce. Gli Asili Notturni sono un patrimonio umano per l’intera comunità piemontese».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche all’associazione dumsedafe e al suo Presidente Piero Gola — ha dichiarato Bartoli — da sempre vicini alle realtà che operano nel sociale e promotori di iniziative culturali e solidali che rafforzano il tessuto comunitario.

La visita si è conclusa con un momento conviviale preparato dai volontari, ulteriore testimonianza dello spirito di condivisione che caratterizza questa storica istituzione torinese.

Vehicle Valley Piemonte con Pininfarina e API Torino

A Cambiano (TO) un incontro dedicato allo sviluppo di sinergie tra le imprese dell’ecosistema: 15 aziende si confrontano con Pininfarina per valutare percorsi di collaborazione.

 

Torino, 27 novembre 2025. La forza di un ecosistema si misura dalla capacità di connettere le proprie eccellenze. Con questo spirito, Vehicle Valley Piemonte, insieme a due dei soci fondatori Pininfarina API Torino, ha promosso una mattinata di lavori dedicata al confronto e alla condivisione di opportunità tra diverse realtà della filiera. L’iniziativa, che si è svolta oggi all’headquarter di Pininfarina a Cambiano, nasce dalla volontà di sfruttare appieno le potenzialità della rete VVP, mettendo a sistema le eccellenze presenti al suo interno.

Protagoniste della giornata sono state 15 aziende, tra associate Vehicle Valley e API Torino, che hanno avuto l’opportunità di incontrare i referenti di Pininfarina, in un momento di scambio per esplorare e valutare concrete possibilità di collaborazione industriale. L’evento è il primo di questo nuovo format pensato per moltiplicare le occasioni di contatto all’interno dell’ecosistema. L’obiettivo è trasformare la vicinanza territoriale e l’appartenenza alla stessa rete in un vantaggio competitivo reale, facilitando il dialogo tra grandi player e PMI qualificate.

Al centro della mattinata, i tavoli di confronto dedicati all’approfondimento delle competenze e delle offerte tecniche delle aziende ospiti. Parallelamente, ampi spazi di networking tra i partecipanti, per stimolare la nascita di sinergie orizzontali, e la visita alla Collezione Pininfarina, simbolo di quella legame tra tradizione e innovazione che unisce tutti gli attori del distretto.

“Portare le nostre imprese al tavolo con un’eccellenza come Pininfarina significa valorizzare il nostro asset più importante: un ecosistema completo, capace di coprire ogni fase dello sviluppo veicolo con standard di livello assoluto”, ha spiegato la Presidente di Vehicle Valley Piemonte, Monica Mailander“Questo evento nasce per mettere a sistema le opportunità che possono emergere spontaneamente all’interno del nostro ecosistema. Il nostro compito è facilitare questi percorsi, creando le condizioni ideali perché i soci possano conoscersi e individuare terreni comuni di sviluppo. Iniziamo oggi con un gruppo selezionato di aziende, ma l’obiettivo è ampliare il modello man mano che cresce il numero degli associati, rendendo il ‘fare rete’ una pratica strutturata per la nostra filiera”.

L’evento conferma l’impegno di Pininfarina all’interno dell’ecosistema VVP, testimoniando l’importanza dei grandi player nel valorizzare la supply chain locale. “Nei settori dell’innovazione e delle tecnologie avanzate, la capacità di creare ecosistemi coesi è sempre stata un elemento determinante per consentire a un territorio di consolidare il proprio posizionamento in contesti altamente competitivi. Il Piemonte vanta una lunga tradizione di eccellenza in questo ambito, con un potenziale ancora significativo da valorizzare attraverso relazioni strategiche. Pur mantenendo uno sguardo attento sul panorama internazionale, il rafforzamento della rete di collaborazioni a livello regionale deve trasformarsi da semplice opportunità a vera e propria missione, da perseguire con convinzione da parte delle associazioni e dei loro membri“, ha commentato Marco Busi, Senior Vice President Operations & Coachbuilding di Pininfarina.

Fondamentale anche il ruolo di API Torino nel connettere il tessuto delle PMI con le grandi opportunità di commessa. “Uno dei ruoli fondamentali della nostra Associazione è quello di creare occasioni di incontro tra imprese con interessi comuni. Si tratta di un compito che riteniamo fondamentale soprattutto in un periodo complesso come quello che tutto il sistema economico sta vivendo. Il tema della mobilità, d’altra parte, è tra quelli che più toccano il nostro tessuto d’imprese. Rinunciare al patrimonio di conoscenze tecnologiche che le imprese del territorio detengono, sarebbe un errore fatale. Il lavoro in comune reso possibile dalla collaborazione di più realtà riunite da Vehicle Valley Piemonte è quindi prezioso e può costituire un modello anche per altri comparti”, ha aggiunto Antonio Casano, Presidente di Unionmeccanica API Torino.

L’iniziativa di Cambiano si inserisce nel calendario di attività proposte da Vehicle Valley Piemonte, confermando la volontà dell’Associazione di agire come acceleratore per la competitività del distretto automotive piemontese attraverso azioni mirate e di alto profilo.

Tre Bollini Rosa all’ospedale Sant’Anna di Torino

Fondazione Onda ETS ha assegnato 3 Bollini Rosa all’ospedale Sant’Anna di Torino. Continua a crescere il circuito degli Ospedali con il Bollino Rosa, premiate 370 realtà nel nostro Paese
Il riconoscimento viene assegnato agli ospedali impegnati, in tutte le regioni italiane, nella promozione della medicina di genere, distinguendosi per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e non solo.
Le schede con le informazioni sui servizi degli ospedali premiati sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it
Fondazione Onda ETS, che da vent’anni promuove un approccio alla salute orientato al genere, ha assegnato 3 Bollini Rosa all’ospedale Sant’Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino per il biennio 2026-2027, durante la cerimonia svoltasi presso il Ministero della Salute. Questo è un riconoscimento biennale che Fondazione Onda ETS attribuisce dal 2007 agli ospedali che offrono servizi di prevenzione, diagnosi e cura, non solo delle specifiche problematiche di salute femminile, ma anche di quelle patologie trasversali a uomini e donne, per cui vengono realizzati percorsi ospedalieri ’in ottica di genere’. I 370 ospedali premiati con il ‘Bollino’ acquisiscono un valore distintivo e differenziante nel panorama sanitario nazionale. Questi ospedali fanno parte di una rete virtuosa istituzionalmente riconosciuta, contraddistinta per l’impegno e l’attenzione alle esigenze di salute femminile ed il supporto offerto alle donne nell’identificazione consapevole del luogo di cura più appropriato. Tra le 18 specialità cliniche considerate, quest’anno sono state inserite per la prima volta l’Oftalmologia e la Medicina del Dolore e Disciplina del Dolore ed è stata reinserita la Pediatria.
«Il lavoro fatto in queste 12 edizioni del Bollino Rosa è importante per rinnovare la nostra attenzione nei confronti della salute orientata al genere femminile. Questo ampliamento della rete evidenzia il nostro impegno ventennale e quotidiano: la nostra missione è stimolare gli ospedali nell’adottare un approccio attento alle specifiche esigenze della donna in ogni fascia d’età ed incoraggiare altresì le donne ad accedere a quelli che sono i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura che gli ospedali del network offrono – commenta Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS – Crediamo che alimentare la conoscenza e sviluppare consapevolezza siano passi cruciali per tutelare la propria salute e compiere scelte informate per preservarla. Per questa ragione, nel corso degli anni abbiamo organizzato numerose iniziative e progetti pensati per diffondere informazioni e promuovere su tutti i livelli una cultura della salute genere-specifica e soprattutto, rendere la salute delle donne una priorità condivisa e ben supportata».
Ogni due anni Fondazione Onda ETS apre un Bando a cui gli ospedali possono candidarsi e ricevere da 0 a 3 ‘Bollini’ sulla base di alcuni criteri valutati con un questionario di oltre 500 domande: presenza di specialità cliniche femminili o trasversali uomo-donna che necessitano di un percorso dedicato al femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici in ottica multidisciplinare, offerta di servizi relativi all’accoglienza, alla degenza ed alla violenza sulle donne e sugli operatori. Un Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma valida l’assegnazione tenendo in considerazione anche elementi qualitativi di particolare rilevanza (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
«Quando nel 2007 immaginammo il Bollino Rosa, non avremmo mai previsto il successo che avrebbe avuto. Oggi, grazie all’impegno dei professionisti sanitari, il network conta 370 ospedali che offrono percorsi di cura pensati per le donne. I Bollini Rosa, assegnati ogni due anni, premiano le strutture che garantiscono specialità dedicate, percorsi multidisciplinari gender-oriented, servizi di accoglienza qualificati e supporto alle vittime di violenza. Il nostro obiettivo è chiaro: arrivare a un’Italia in cui ogni ospedale possa vantare almeno un Bollino Rosa, riconoscendo il valore della salute femminile come diritto fondamentale» dichiara Walter Ricciardi.
Quest’anno sono stati 145 gli ospedali insigniti con 3 Bollini, 183 con 2 e 42 con un Bollino. Gli ospedali consolidano la propria reputazione e attraverso l’appartenenza al network, hanno la possibilità di partecipare alle iniziative organizzate dalla Fondazione, come gli (H) Open Day, (H) Open Weekend e (H) Open Week, che offrono servizi gratuiti alla popolazione. Il network Bollino Rosa è inoltre uno strumento di orientamento che supporta le donne nella scelta consapevole dell’ospedale per accedere a percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in ottica di genere, permette di ottenere informazioni chiare sui servizi offerti dagli ospedali e semplifica la ricerca di servizi tramite il sito dedicato www.bollinirosa.it.
«Il Bollino Rosa è di fatto una certificazione di qualità delle strutture ospedaliere che non fotografa una realtà statica ma uno sforzo collettivo delle Direzioni ma soprattutto degli operatori sanitari di rimodulazione e riorganizzazione dell’offerta in un’ottica di genere per rispondere alle domande sempre più complesse e personalizzate delle persone utenti. Le strutture, che da subito hanno aderito, hanno lavorato per adeguarsi a richieste sempre più complesse da parte di Fondazione Onda ETS creando ed aumentando il numero dei PDTA multidisciplinari e multiprofessionali. Hanno aderito altresì alle settimane della salute e alle giornate nazionali dedicate alle varie patologie. Non meno importante è l’organizzazione del percorso per la violenza di genere nei Pronto soccorso e quello per la riduzione della violenza nei confronti delle operatrici e operatori sanitari. Cambiare la cultura organizzativa e quella degli operatori in modo così diffuso sembrava molto difficile e per questo il risultato ottenuto ci rende orgogliosi di questo straordinario progetto» dichiara Flori Degrassi, Membro Advisory Board Bollino Rosa.
«Nel 2022 la mobilità sanitaria interregionale ha raggiunto un valore record di oltre € 5 miliardi: sempre più persone sono costrette a spostarsi per ricevere cure adeguate, affrontando costi economici, psicologici e sociali insostenibili. La migrazione sanitaria non è solo un indicatore di inefficienza, ma una misura delle disuguaglianze d’accesso alle cure. In questo contesto, il Bollino Rosa contribuisce a valorizzare le strutture che investono in qualità e equità, offrendo un riferimento concreto per le pazienti che oggi affrontano la scelta di trasferirsi per curarsi. In un Servizio Sanitario Nazionale che rischia di frammentarsi tra territori, iniziative come questa rappresentano un presidio concreto di prossimità e di diritto alla salute per tutte e tutti» commenta Nino Cartabellotta, Presidente Fondazione GIMBE.
L’iniziativa è svolta con la media partnership di Adnkronos, Baby Magazine, DottNet, Panorama della Sanità, Pazienti.it, Salutare, Tecnica Ospedaliera e TrendSanità ed è patrocinata da AGENAS – Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, AIDM – Associazione Italiana Donne Medico, AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica, ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, AISD – Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, AMD – Associazione Medici Diabetologi, ANISC – Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi, AOGOI – Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere, FEDERFARMA, FIASO – Federazione Italiana aziende sanitarie e ospedaliere, Fondazione AIOM, SIAARTI – Società Italiana Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva e del dolore, S.I.CO.B. – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche, S.I.C.O.A. – Società Italiana Cardiologia Ospedalità Accreditata, SID – Società Italiana di Diabetologia, SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse, SIE – Società Italiana di Endocrinologia, SIFES e MR – Società Italiana di fertilità e sterilità, SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, SIN – Società Italiana di Neonatologia, SINPF – Società Italiana di Neuropsicofarmacologia, SINU – Società Italiana di Nutrizione Umana, SIO – Società Italiana dell’Obesità, SIOG – Società Italiana di Oncologia Ginecologica, SIOMMMS – Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, SIP – Società Italiana di Pediatria, SIP – Società Italiana di Pneumologia, SIP – Società Italiana di Psichiatria, SIR – Società Italiana di Reumatologia, SIUD – Società Italiana di Urodinamica, SIUrO – Società Italiana di Uro-Oncologia.

Coldiretti: “Ddl contro i reati alimentari passo in avanti nella legalità”

«Come Coldiretti Torino vogliamo esprimere la nostra grande soddisfazione per questo primo voto favorevole del Parlamento al Disegno di legge contro i reati alimentari nato dalla Commissione guidata da Giancarlo Caselli». Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, commenta così l’approvazione all’unanimità da parte del Senato del Disegno di legge sui reati agroalimentari. «Un passo storico anche per la protezione delle eccellenze della filiera agroalimentare torinese e uno strumento in più per affermare la legalità nelle filiere del cibo anche contro le agromafie».

Ora si attende il voto definitivo della Camera. Intanto, Coldiretti Torino sottolinea che la nuova norma rappresenta uno strumento in più per proteggere un settore che solo nella nostra regione vale 5 miliardi ma che a livello nazionale ha raggiunto il valore di 707 miliardi di euro e che vede nella Dop Economy la sua punta d’eccellenza.

Si tratta di un Ddl atteso da dieci anni, che riprende le proposte della cosiddetta “Legge Caselli” da sempre sostenuta dalla più grande organizzazione agricola italiana grazie al lavoro dell’Osservatorio Agromafie a lungo presieduta proprio dal magistrato torinese. L’auspicio è ora che il provvedimento possa essere velocemente approvato anche dalla Camera.
L’aggiornamento del codice penale con un capo dedicato ai delitti contro il patrimonio agroalimentare rappresenta un progresso fondamentale per contrastare efficacemente le frodi nella filiera alimentare. Questa riforma mira a tutelare in particolare le denominazioni di origine Dop e Igp che hanno raggiunto, in Italia, un valore quasi 21 miliardi di euro secondo il XXIII Rapporto Ismea-Qualivita. Con l’introduzione del reato di agropirateria si riconosce inoltre finalmente la pericolosità criminale delle attività fraudolente organizzate e reiterate.
Soddisfazione anche per la nuova disciplina che rafforza le sanzioni amministrative per chi viola le norme su etichettatura, origine, ingredienti e denominazioni. Una battaglia che vede da sempre Coldiretti schierata in prima fila per il riconoscimento dell’origine su tutti i prodotti europei e a contrasto di un italian sounding oggi consentito dal codice doganale che permette attraverso l’ultima trasformazione di far diventare un prodotto straniero magicamente Made in Italy.

Da lunedì torna il tram 3 in piazza Hermada

Lunedì 1° dicembre 2025 la linea 3 tornerà a raggiungere piazza Hermada con i tram, ripristinando un collegamento fondamentale per la zona Est della città e rafforzando il sistema di trasporto su ferro come asse portante della mobilità urbana.

Questo ammodernamento è un elemento chiave del piano strategico “NTT” (Nuovo Trasporto Torino), un quadro coordinato di interventi infrastrutturali elaborato in sinergia tra la Città e GTT. Il progetto mira anche a potenziare l’efficienza e l’estensione della rete tranviaria – un patrimonio che Torino, titolare di una delle reti più antiche d’Italia, si impegna a conservare e modernizzare – con l’obiettivo di rendere la città più sostenibile, efficiente e accessibile, anche attraverso la riduzione dell’utilizzo dell’auto privata.

Il lavoro di ammodernamento dell’infrastruttura si è tradotto in una riqualificazione dell’intero percorso in preparazione al ripristino del servizio tranviario. Durante il periodo di esercizio con servizio bus temporaneo, sono stati completati essenziali lavori di manutenzione per consentire la riattivazione del servizio: sono state eseguite verifiche approfondite sui binari, sugli scambi e sulla rete di alimentazione elettrica, oltre al rinnovo delle pensiline, delle attrezzature di fermata e alla pulizia delle sedi protette.

Grazie a questi interventi, il capolinea di piazza Hermada è nuovamente operativo e offre ai passeggeri maggiore accessibilità, un ambiente ordinato e la piena sicurezza di fruizione lungo l’intera tratta.

La ripresa del servizio introduce un’importante novità nella gestione della linea: il servizio sarà ora garantito dai tram bidirezionali serie 6000, mezzi più moderni e capienti rispetto ai precedenti della serie 7000. Con una capacità totale di 196 posti e frequenze ottimizzate di 12-13 minuti durante la giornata, la nuova configurazione risponderà in modo più efficace alla domanda di mobilità.

Inoltre, in parallelo, è in fase di studio un progetto per aprire un varco di attraversamento pedonale in corso Gabetti, all’altezza di via Moncalvo, regolato da impianto semaforico per assicurare un accesso sicuro e regolamentato.

Il nuovo percorso della linea 3 offre un collegamento più organico tra le diverse aree urbane, unendo la zona della precollina, piazza Hermada, con corso Regina Margherita, attraversando il centro cittadino fino al capolinea opposto nel quartiere Vallette, nella zona Nord-Ovest della città.

Ieri il sindaco Stefano Lo Russo, l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, il presidente e l’amministratore delegato di GTT Antonio Fenoglio e Guido Mulè e i presidenti delle Circoscrizioni Sette e Otto Luca Deri e Massimiliano Miano hanno testato in anteprima il nuovo percorso.

Il sindaco Stefano Lo Russo, ha detto: “Il trasporto pubblico locale è un tassello fondamentale nella nostra strategia di sviluppo della città. Per incentivare la mobilità alternativa occorre prima di tutto mettere a disposizione delle cittadine e dei cittadini un trasporto pubblico capillare, efficiente e sostenibile ed è in questa direzione che, insieme a GTT, stiamo lavorando, con particolare attenzione all’ammodernamento della flotta con mezzi ecologici e alla qualità del servizio. E proprio a quest’ultima guarda la scelta della rimodulazione del percorso del tram della linea 3 con l’atteso ritorno del capolinea in piazza Hermada. Un piccolo cambiamento che inciderà positivamente sulla vita quotidiana dell’importante bacino di utenza del trasporto pubblico in quest’area della città”.

“Siamo molto soddisfatti di poter annunciare il ritorno del capolinea del tram 3 in piazza Hermada. Si tratta di un risultato atteso dai cittadini e dal territorio, che permette di ripristinare un collegamento diretto, efficiente e sostenibile con il resto della città – ha spiegato l’assessora ai Trasporti della Città di Torino Chiara Foglietta -. Questo intervento conferma l’impegno dell’Amministrazione nel potenziare il trasporto pubblico e nel favorire una mobilità sempre più accessibile e rispettosa dell’ambiente. Ringrazio GTT e tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questo risultato, Continueremo a investire nella rete tranviaria, convinti che rappresenti un valore fondamentale per il futuro della nostra città”.

“La nostra è una mobilità pubblica che genera valore” – ha aggiunto Guido Mulè, amministratore delegato GTT. “Crediamo fermamente che ogni viaggio conti: per le persone, per la città e per il futuro. Per questo, il ritorno della linea 3 fino a Piazza Hermada è un risultato fondamentale: aumenta in modo significativo la regolarità e la capacità del servizio tranviario, migliora la mobilità quotidiana e l’efficacia dei collegamenti tra i quartieri. Con un parco di oltre 190 tram in servizio e l’introduzione progressiva dei 70 nuovi mezzi Hitachi Rail stiamo costruendo un trasporto moderno e responsabile”.

TORINO CLICK

Oggi sciopero: ecco le informazioni sui mezzi pubblici

Venerdì 28 novembre 2025 è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dalle Organizzazioni Sindacali USB e CUB Trasporti per diverse tematiche economico-sociali.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Il Papa a Torino? “Siamo pronti ad accoglierlo”

La dichiarazione diffusa dal cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Custode pontificio della Sindone, riportata dal settimanale diocesano La Voce e il Tempo
“La Chiesa torinese, e credo l’intera città, sono pronte ad accogliere Leone XIV con grande gioia, se confermerà il suo desiderio di visitare Torino e la Sindone. Dal primo giorno del suo Pontificato Leone XIV ha portato l’attenzione sullo sguardo di Gesù, unica e vera fonte della pace che il mondo sta invocando con tanta trepidazione. La Sindone rimanda alla morte e alla sofferenza, ma soprattutto alla risurrezione di Gesù e alla vittoria della vita, un segno che da Torino si diffonde in tutto il mondo”

Patrimonio ferroviario piemontese, incontro a Ozegna

 

Ozegna, 27.11.25 — Si è svolto questo pomeriggio, presso il Palazzetto dello Sport di Ozegna, l’incontro di approfondimento dedicato al progetto regionale di valorizzazione del patrimonio ferroviario piemontese, con la partecipazione dell’Assessore al Patrimonio Gian Luca Vignale, del Consigliere Regionale Sergio Bartoli e di numerosi Sindaci e amministratori del Canavese.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto al Sindaco di Ozegna, Federico Pozzo, per l’ospitalità e l’accoglienza offerte a tutti i partecipanti.

Al centro del confronto, il percorso avviato dalla Regione Piemonte per la nascita del Museo Ferroviario Diffuso, un sistema museale articolato su più sedi che valorizzerà oltre 150 mezzi storici e 36 stazioni ferroviarie delle linee Torino–Ceres e Canavesana, recentemente acquisite dall’Amministrazione regionale. Il progetto prevede investimenti significativi per il recupero di aree storiche, la riqualificazione delle stazioni e la creazione di itinerari culturali e turistici collegati al patrimonio ferroviario piemontese.

Durante l’incontro, l’Assessore Vignale ha illustrato ai Sindaci gli sviluppi programmati per il territorio, sottolineando che «la valorizzazione delle stazioni più rappresentative avverrà in sinergia con le Amministrazioni locali», come previsto dal piano regionale.

Il Consigliere Regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione del Consiglio Regionale, ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento diretto del territorio nelle scelte strategiche:
«Il Canavese non deve essere spettatore ma protagonista di questo progetto. La riqualificazione della linea e delle stazioni è un’opportunità per turismo, identità e sviluppo locale. E lo voglio dire con chiarezza: gli investimenti calati dall’alto non vanno mai bene se non sono condivisi. Come Commissione garantiremo un confronto costante con i Sindaci, perché ogni scelta sia realmente aderente alle esigenze dei territori».

All’incontro ha preso parte anche la Consigliera Regionale Paola Antonetto, insieme ai molti amministratori presenti, contribuendo al confronto istituzionale che ha caratterizzato il pomeriggio.

Nel dibattito, i rappresentanti dei Comuni della tratta Canavesana hanno portato contributi e richieste operative, in particolare sulle tempistiche degli interventi, sulla definizione dei siti idonei alla valorizzazione e sulle ricadute attese in termini di rigenerazione urbana.

L’incontro si è concluso con l’impegno congiunto di Regione e Comuni a proseguire il tavolo di lavoro, con l’obiettivo di tradurre le linee regionali in interventi concreti e coordinati sul territorio.

Il Sindaco di Ozegna, Federico Pozzo, ha aggiunto: «Ringrazio tutti gli intervenuti per la presenza e l’attenzione dimostrata. Desidero complimentarmi con l’Assessore Vignale e il Consigliere Bartoli per un progetto che punta a valorizzare edifici storici di grande pregio, custodendo la loro storia e, al tempo stesso, promuovendo il territorio attraverso un modello di sviluppo rispettoso della nostra identità».

Incidente a Madonna di Campagna: auto capovolta in mezzo alla strada

Perde il controllo del mezzo e l’auto si ribalta al centro della carreggiata. È successo nel quartiere Madonna di Campagna, all’incrocio tra via Reycend e via Orbetello, nella serata di ieri. A prestare soccorso sono arrivati i sanitari della Croce Reale e gli agenti della polizia locale. Nonostante la brusca dinamica, il conducente è uscito praticamente illeso dal veicolo e non risultano altre persone coinvolte nell’impatto. Non sono mancati però i disagi al traffico fino alla messa in sicurezza del veicolo danneggiato.

VI.G