CRONACA- Pagina 7

Accoltella suo padre nella notte: ferito, l’anziano riesce a fuggire

Un 24enne ha accoltellato il padre nel sonno a Grignasco nel Novarese  nella notte tra domenica e lunedì. Il genitore  è riuscito a fuggire e si è recato al pronto soccorso di Borgomanero. I  carabinieri hanno arrestato il giovane con l’accusa di tentato omicidio. La  moglie della vittima, madre dell’arrestato, ha detto che il ragazzo si sarebbe svegliato improvvisamente durante la notte e avrebbe colpito con un coltello da cucina  il padre che dormiva sul divano del soggiorno. Il 72enneha  riportato lesioni  al volto, al collo e alle mani.

Nei Distretti del commercio il futuro dei piccoli centri

 

Il commercio di prossimità come presidio sociale e motore di sviluppo è stato al centro dell’incontro “Commercio e distretti, un patto per lo sviluppo”, organizzato martedì 15 ottobre  da Confesercenti Torino e Provincia nella sede della Città metropolitana di Torino. L’appuntamento ha riunito istituzioni, amministratori locali, rappresentanti delle imprese e delle associazioni di categoria per fare il punto sull’esperienza dei primi quattro anni dei distretti del commercio, una delle innovazioni più significative delle politiche regionali a sostegno del settore.

Promossi dalla Regione Piemonte e sostenuti dalla Città metropolitana di Torino, i distretti rappresentano una rete di collaborazione tra enti locali, operatori economici e associazioni di categoria, finalizzata a rafforzare la competitività delle attività di vicinato e la vitalità dei centri urbani. Oggi in Piemonte sono attivi 94 distretti, urbani o diffusi, che hanno generato oltre 30 milioni di euro di investimenti, di cui 8 milioni a fondo perduto, destinati a interventi di riqualificazione degli spazi pubblici, innovazione tecnologica, formazione e valorizzazione del commercio locale.

“La presenza dei negozi di vicinato è un presidio fondamentale contro lo spopolamento – ha sottolineato Sonia Cambursano, consigliera metropolitana per lo sviluppo strategico –. Il nostro obiettivo è far continuare a vivere i territori e in questo i distretti del commercio sono nostri grandi alleati. Auspichiamo che si integrino sempre più con le altre politiche di sviluppo locale.”

“Lo strumento dei distretti è una delle innovazioni più importanti di questi anni – ha aggiunto il vicesindaco Jacopo Suppo –. Nelle nostre comunità anche un solo negozio fa la differenza per la qualità della vita. Con la regia della Città metropolitana potremo consolidare le collaborazioni e creare nuove opportunità di crescita condivisa per il futuro.”

L’incontro è stato aperto dagli interventi di Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte, e di Massimiliano Cipolletta, presidente della Camera di Commercio di Torino. Hanno partecipato Carlo Chiama, direttore di Confesercenti Torino e Provincia, Ermanno Torre dell’Arecom e Luca Tamini, docente del Politecnico di Milano, che ha illustrato il contributo dei Distretti del commercio allo sviluppo locale.

Nei saluti in collegamento video, l’assessore regionale al Commercio Paolo Bongioanni ha confermato l’impegno e l’interesse della Regione Piemonte per il rafforzamento dei distretti e per la prosecuzione delle politiche di sostegno al commercio di prossimità.

Le conclusioni sono state affidate a Nico Gronchi, presidente nazionale di Confesercenti, che ha sottolineato il valore della cooperazione istituzionale come condizione per il rilancio delle economie locali e che proprio per questo le proposte attualmente avanzate al governo sono indirizzate alla prospettiva della rigenerazione urbana.

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Addio all’ultimo cugino piemontese di Papa Francesco

È scomparso all’età di 79 anni Armando Giglio Bergoglio, cugino di Papa Francesco e ultimo erede maschio della stirpe Bergoglio originaria di Bricco Marmorito, una frazione di Portacomaro Stazione, nell’Astigiano. Il  19 novembre 2022 Papa Francesco tornò a Portacomaro, il paese delle sue origini, per una visita privata. In quell’occasione, dopo anni di attesa e rinvii dovuti ai problemi di salute di Armando, i due cugini si abbracciarono commossi nella piazza del paese. La parentela risale al XIX secolo, quando il bisnonno di Armando, nato nel 1850, era fratello del bisnonno del Pontefice argentino, che successivamente emigrò in Sud America. Un legame profondo custodito nel tempo grazie alla memoria di famiglia e all’affetto sincero che Armando ha sempre nutrito per il Santo Padre.

PMI: tassi che non calano e prestiti che si contraggono

PMI: tassi che non calano e prestiti che si contraggono

E’ questa, in sintesi, la situazione in cui si trovano, ormai da decenni, le micro, piccole e medie imprese del Piemonte, costantemente alle prese con condizioni di accesso al credito molto difficoltose, se non impossibili.

Secondo le rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati della Banca d’Italia, a giugno di quest’anno i prestiti alle micro e piccole imprese del Piemonte, fino a 20 dipendenti, sono diminuiti del 4,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre, al contrario, i finanziamenti al resto delle attività è cresciuto del 2,0%.

“La ripresa del credito in Piemonte, come nel resto d’Italia, resta fragile e diseguale, con le micro e piccole imprese ancora penalizzate dal costo elevato dei finanziamenti e dall’assenza di un vero impulso espansivo – afferma Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – Un’adeguata disponibilità di credito è essenziale per sostenere gli investimenti e favorire la ripresa produttiva, soprattutto per le aziende più piccole”.

“Nonostante la Banca Centrale Europea abbia abbassato i tassi d’interesse – continua De Santis– gli effetti concreti di questa misura sulle imprese sono ancora difficili da percepire. La situazione resta dunque preoccupante, sia per gli imprenditori che necessitano di credito per poter investire e crescere sia per i cittadini, che hanno bisogno di finanziamenti per sostenere il mutuo e le spese quotidiane”.

Un credito, rileva Confartigianato, che non allenta i cordoni della borsa.

In aggiunta a tale condizione, vi è quella dei tassi di interesse applicati alle realtà piemontesi.

Analizzando il TAE medio applicato alle micro, piccole e medie imprese del Piemonte, risulta essere dell’8,40% contro il 5,60% applicato alle realtà di medie e grandi dimensioni, condizione che crea un gap tra le piccole e le grandi di 280 punti base.

 

Sempre a giugno di quest’anno, la totalità delle attività produttive piemontesi ha pagato in media un tasso di interesse annuo effettivo (TAE) del 5,33% contro la media nazionale del 5,22%.

Analizzando i vari settori il denaro più costoso è quello che richiedono le imprese piemontesi delle Costruzioni con il TAE al 7,00% contro una media nazionale del 6.30%. Meno cari e al di sotto della media nazionale, i prestiti alle Imprese dei Servizi: una attività del Piemonte paga un TAE del 5,26%, contro una media nazionale del 5,40%. I “più convenienti” ma al di sopra della media nazionale sono i prestiti verso il Manifatturiero: le realtà del Piemonte pagano un interesse del 5,11% contro una media nazionale del 4,82%.

“È fondamentale restituire fiducia al mondo produttivo – aggiunge De Santis – poiché il costo del denaro continua a rappresentare un ostacolo alla ripresa economica. Occorre, quindi, garantire nuovo ossigeno e maggiori opportunità di finanziamento a tutte le realtà che desiderano investire. Banche e imprese devono collaborare e muoversi nella stessa direzione individuando soluzioni alternative a un calo dei tassi che procede ancora troppo lentamente. È indispensabile evitare che questa situazione provochi ulteriori danni al sistema produttivo locale e, più in generale, a quello italiano. La marginalità delle pmi è contratta all’osso quindi anche la volontà di mettere in atto quelle misure utili ad aumentare la propria competitività”.

Sorpasso mortale, vittima un motociclista 32enne

In uno schianto stradale a San Maurizio Canavese è morto un motociclista di 32 anni. L’incidente si è verificato in via Fatebenefratelli, all’altezza del civico 122. Il centauro stava percorrendo la strada quando, durante una manovra di sorpasso, si è trovato di fronte un Fiat Doblò che si stava immettendo sulla carreggiata. Il motociclista è stato sbalzato sull’asfalto. Sul posto il 118, i Vigili del fuoco e la Polizia locale

Presi rapinatori violenti: terrorizzavano i commercianti

Due uomini, un italiano di origini maghrebine di 29 anni e un marocchino di 34 anni,  residenti nel Biellese, considerati autori di una serie di rapine aggravate commesse tra il 30 agosto e il 18 settembre scorsi in diversi esercizi commerciali del capoluogo piemontese, sono stati arrestati dalla polizia di Torino mentre si trovavano in un parco di Biella.
Le indagini, coordinate dalla Procura torinese e svolte dalla Squadra Mobile hanno portato al fermo dei due. Sono accusati di avere rapinato due supermercati, una farmacia e una gioielleria, per un bottino di oltre 47mila euro. I rapinatori agivano con estrema violenza: hanno persino minacciato un cassiere di un supermercato del quartiere Parella con un coccio di bottiglia.

Climmar Congress, concessionari di macchine agricole a confronto

Dal 16 al 18 ottobre prossimi, a Torino, si terrà il Congresso Europeo dei concessionari di macchine agricole da giardinaggio, organizzato da Federacma Confcommercio, con le associazioni di 17 Paesi e con il patrocinio del Masaf. L’evento rappresenta l’edizione 2025 del Climmar Congress, congresso annuale della Confederazione Internazionale delle associazioni nazionali dei rivenditori e riparatori di macchine agricole e da giardinaggio.
L’evento si terrà presso il Pacific Hotel Fortino. Il Climmar Congress rappresenta il principale appuntamento internazionale del settore, riunendo i rappresentanti delle associazioni di 17 Paesi per discutere strategie comuni, innovazione e sviluppo della filiera, della meccanizzazione agricola e da giardinaggio. Per la prima volta nella storia del Climmar, saranno riuniti, in un unico evento, i costruttori, i rivenditori, i contoterzisti e gli agricoltori.

“Portare il Climmar Congress in Italia è per noi un onore e una responsabilità – dichiara il presidente di Federacma Andrea Borio – abbiamo scelto Torino perché incarna perfettamente l’anima industriale e innovativa del nostro Paese, ma anche per la sua storia, cultura e la straordinaria offerta enogastronomica. Sarà l’occasione per valorizzare la nostra filiera e rafforzare la voce italiana in Europa”.
Il programma prevede tre giornate dense di contenuti, tre sessioni tecniche, tavoli di lavoro, momenti istituzionali e attività culturali. Il clou sarà venerdì 17 ottobre prossimo, che vedrà la partecipazione di alcune delle principali personalità del settore. A inaugurare i lavori sarà il presidente del Climmar Tomáš Kvapil, che introdurrà il confronto tra le associazioni nazionali. A fare gli onori di casa sarà il presidente di Federacma Andrea Borio, cui seguiranno i contributi del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’europarlamentare Giovanni Crosetto, del presidente di Confagricoltura e Copa Cogeca Massimiliano Giansanti, del Vicepresidente del CEMA Alessandro Malavolti e del Vicepresidente Ceettar Jacob Chr. Nielsen. Nel pomeriggio il congresso entrerà nel vivo con un momento dedicato alla ricerca e all’innovazione, temi centrali per il futuro della distribuzione agricola. La sessione si aprirà con l’intervento di Fabian Haybach, segretario generale di Climmar, seguito dai responsabili dei gruppi di lavoro della Confederazione, che condivideranno esperienze e proposte sul ruolo sempre più strategico dei concessionari nell’adozione e nella diffusione delle nuove tecnologie. Il confronto proseguirà con l’intervento del dottor Cristiano Spadoni, esperto di agricoltura digitale, e del prof. Paolo Gay, dell’Università di Torino, che guideranno una riflessione su come strumenti digitali, dati e competenze possano trasformare concretamente il settore. Dalle macchine intelligenti agli scenari emergenti, dalle dotazioni tecnologiche alle politiche di supporto all’innovazione, il dialogo si svolgerà in modo dinamico e partecipato grazie a un sondaggio Interattivo in tempo reale rivolto alla platea. Al termine di questa sessione, seguiranno le presentazioni tecniche del DSI (Dealer Satifaction Index) e del Branch Report. A concludere i lavori un confronto fra le associazioni nazionali su priorità e impegni futuri, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del Climmar su scala europea. I lavori verranno chiusi dal presidente della Confederazione Kvapil, tracciando un bilancio della giornata.

La partecipazione all’evento è riservata agli associati, ai partner e agli operatori del settore, previa registrazione.

L’evento si svolge con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf), della Regione Piemonte e della Città di Torino.

Mara Martellotta

Bartoli: “Le malattie rare ci ricordano che la sanità è prima di tutto comunità, ascolto e solidarietà”

 

Torino, 16 ottobre 2025 – Il Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente della V Commissione (Ambiente), Sergio Bartoli, ha portato il saluto istituzionale della Regione Piemonte all’evento “La gestione delle malattie rare in Regione Piemonte”, svoltosi questa mattina all’Hotel NH Collection Santo Stefano di Torino.
Nel suo intervento, Bartoli ha sottolineato come “le malattie rare ci ricordino quanto la sanità pubblica debba essere anche una comunità di ascolto, di prossimità e di solidarietà: è da qui che passa la qualità del nostro sistema sanitario e la fiducia dei cittadini”.
L’incontro, promosso da Motore Sanità, ha rappresentato un importante momento di confronto tra istituzioni, mondo scientifico e associazioni dei pazienti, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato della rete piemontese delle malattie rare e sul suo percorso di riordino.
Tra gli interventi di rilievo, quelli di Franco Ripa, Dirigente della Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte; Federica Riccio, Direttore S.C. Medicina Territoriale e Reti di Patologia di Azienda Zero; Roberta Rossini, Direttore di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo; Giuseppe Limongelli, Professore di Scienze Mediche Traslazionali all’Università “Luigi Vanvitelli” ed esperto ERN Guard-Heart; Walter Grosso Marra, Direttore di Cardiologia dell’Ospedale di Ivrea (ASL TO4); e Alessandra Chinaglia, Direttore di Cardiologia e del Dipartimento Area Medica Specialistica dell’AOU San Luigi Gonzaga.
Il confronto ha posto l’accento sulla necessità di una rete regionale più capillare e omogenea, capace di ridurre la mobilità passiva dei pazienti e garantire diagnosi tempestive, formazione continua del personale sanitario e percorsi terapeutici personalizzati.
“Il Piemonte – ha ricordato Bartoli – sta lavorando per rafforzare i centri prescrittori, migliorare l’integrazione tra ospedale e territorio e valorizzare il ruolo delle associazioni, che rappresentano un punto di riferimento indispensabile per i pazienti e le loro famiglie.”
L’evento ha confermato il ruolo del Piemonte come Regione impegnata a costruire una sanità più equa, solidale e innovativa anche nel campo delle malattie rare.

Eredità Agnelli, un altro giallo: la donazione a Edoardo

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Una bozza di atto di donazione relativa a quote della società Dicembre da Gianni Agnelli al figlio Edoardo, datata 14 novembre 2000, sarebbe stata ritrovata nel corso di perquisizioni effettuate in alcuni studi legali e notarili nell’ambito dell’indagine penale condotta dalla Procura di Torino sull’eredità Agnelli, avviata diversi anni fa.

Il documento, incompleto, non firmato e mai convertito in atto definitivo, reca la dicitura “bozza” e un timbro del 14 novembre 2000. Secondo quanto emerge, l’Avvocato avrebbe previsto la donazione al figlio Edoardo della nuda proprietà, riservandosi l’usufrutto generale vitalizio, di una quota del valore di 5 miliardi di lire della Dicembre, la holding di famiglia.

Il giorno successivo alla redazione del documento, il 15 novembre 2000, Edoardo Agnelli perse la vita. La bozza, insieme ad altri documenti, è oggi al centro della causa civile promossa da Margherita Agnelli contro i tre figli John, Lapo e Ginevra Elkann.

Rapina e inseguimento da film: sei poliziotti feriti

Inseguimento da film: una rapina violenta in strada, un posto di blocco dei carabinieri seguito da una fuga folle e un inseguimento  delle forze dell’ordine per  14 chilometri. Alcune  auto della polizia sono state speronate, fino all’arresto dei responsabili e il ferimento di sei agenti. L’episodio è avvenuto tra la serata di martedì 14 e la notte di mercoledì 15 ottobre 2025, nelle zone di Torino, Collegno e Grugliasco, per poi finire nuovamente a Torino. In manette due giovani di origine marocchina di 19 e 17 anni, accusati di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.