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I risultati della ricerca Cosmart

 

Componenti per auto realizzati con reti da pesca dismesse e fibre di carbonio riciclate, pannelli in schiuma derivati da oli esausti vegetali, biolubrificanti e biocarburanti alternativi ai combustibili fossili. Sono alcuni dei risultati che verranno presentati domani, lunedì 15 dicembre, a Torino, nel corso dell’evento conclusivo del progetto di ricerca CO-SMART, in programma presso l’Heritage Hub Mirafiori a partire dalle 9:30.

L’appuntamento, dal titolo “Ricerca e Industria per la Mobilità del Futuro”, vedrà la partecipazione di CRF–Stellantis, A2A E-Mobility, Gruppo Hera, CNR, Università La Sapienza, oltre ai partner accademici. È previsto l’intervento dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano.

Finanziato dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) nell’ambito del PNRR – Missione 4 “Istruzione e Ricerca”, il progetto è coordinato dall’Università di Pisa con la partecipazione dell’Università di Bologna, del Politecnico di Bari e dell’Università Politecnica delle Marche, e ha coinvolto ricercatori, imprese e centri di ricerca nello Spoke 11 – Innovative Materials and Lightweighting.

Tutti i materiali sviluppati nel progetto sono stati validati dal punto di vista tecnico e sottoposti ad analisi del ciclo di vita, che ne ha confermato il minore impatto ambientale rispetto alle alternative tradizionali – spiega la prof.ssa Maurizia Seggiani, coordinatrice di CO-SMART – Questi risultati confermano quanto sia fondamentale la collaborazione tra ricerca pubblica e industria per trasformare i rifiuti in risorse, senza compromettere qualità e prestazioni”.

Durante la mattinata si susseguiranno le presentazioni scientifiche e industriali, mentre il pomeriggio sarà dedicato a una tavola rotonda sulle sfide future per la mobilità sostenibile, seguita da una visita guidata dell’Heritage Hub, in un percorso immersivo nella storia dell’automobilismo italiano.

Il programma MOST coinvolge 24 università, il CNR24 grandi imprese e oltre 1.200 ricercatori, per un investimento complessivo di circa 380 milioni di euro.

Arrestato latitante. Doveva scontare 10 anni di pena

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino un uomo di 34 anni, irreperibile dal 2018 e colpito da un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di Asti per cumulo pene di sette anni e sette mesi e due anni e cinque mesi per reati contro il patrimonio.

Alle ore 02.30 circa, una Volante dell’UPGSP si è recata in un complesso di case ATC in zona Mirafiori per verificare una segnalazione relativa ad un’occupazione abusiva successiva al decesso dei precedenti inquilini.

Dopo alcuni accertamenti, svolti anche con l’ausilio dei poliziotti del Comm.to di zona, gli Agenti hanno raggiunto l’appartamento in questione, notando un parziale danneggiamento della porta d’ingresso, con ogni probabilità cagionato durante l’accesso abusivo all’alloggio. All’interno dell’appartamento vi erano una donna e il figlio, di 34 anni; chieste le generalità, quest’ultimo riferiva un nome di fantasia, senza fornire alcun documento d’identità.

Gli operatori hanno quindi approfondito il controllo accompagnandolo in Questura per procedere al fotosegnalamento, a seguito del quale è emerso, a carico dell’uomo, un ordine di carcerazione risalente allo scorso marzo, per l’espiazione di una pena totale di circa dieci anni per reati contro il patrimonio, commessi nel 2018. Proprio da allora, lo stesso si era reso irreperibile evadendo dal luogo ove era stato posto agli arresti domiciliari.

Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato tradotto condotto presso il carcere circondariale “Lorusso – Cutugno”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Una piazzetta dedicata a Fiorenzo Alfieri

La piazzetta retrostante la scuola primaria “Niccolò Tommaseo” di piazza Cavour verrà intitolata a Fiorenzo Alfieri, insegnante, pedagogo, consigliere comunale e per molti anni assessore della Città di Torino.

La cerimonia avrà luogo l’11 settembre del prossimo anno, in occasione dell’anniversario della nascita di Alfieri, scomparso il 13 dicembre del 2020.

Assessore con i sindaci Diego Novelli (1976-1985), Valentino Castellani (1995-2001) e Sergio Chiamparino (2001-2011), con varie deleghe quali Sistema educativo, Sport, Politiche giovanili, Cultura e Promozione della Città, nei suoi lunghi anni di impegno amministrativo  Fiorenzo Alfieri era stato ispiratore e promotore di progetti e iniziative quali  Informagiovani, Sportinsieme, Festival Cinema Giovani (poi divenuto Torino Film Festival), Luci d’Artista, la Fondazione  Torino Musei per riunire i musei civici, il Traffic Festival e altri ancora. Aveva anche coordinato la preparazione del primo Piano Strategico della Città.

Risalgono poi a quegli anni l’apertura del MAO e del Parco di Arte Vivente, il rinnovamento del Museo dell’Automobile e la riapertura al pubblico di Palazzo Madama, con altre importanti e durature acquisizioni per il sistema culturale torinese.

“Fiorenzo Alfieri è stato una persona che come poche altre ha lasciato una traccia profonda nella storia amministrativa della nostra città – commenta Maria Grazia Grippopresidente del Consiglio comunale e della Commissione toponomastica – soprattutto nel campo delle politiche culturali, così come di quelle riguardanti la scuola e i giovani.

Alfieri era una persona di profonda cultura e grande sensibilità umana, che non temeva la sperimentazione e l’innovazione. A lui si devono intuizioni e progetti che ancora oggi contribuiscono alla vivacità della vita culturale e sociale di Torino. Ricordarlo dando il suo nome a un’area pubblica nel centro cittadino – conclude la presidente Grippo –  non è soltanto un atto dovuto, ma un segno di sincera gratitudine per il suo prezioso contributo alla crescita della nostra comunità”.

 “Oggi ricordiamo una figura che ha segnato in modo profondo la storia recente di Torino, lasciando un’impronta riconoscibile in ambito educativo, culturale e civico – dichiara l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia –. Fiorenzo Alfieri ha contribuito per decenni, con la sua visione, alla vita amministrativa della città, promuovendo politiche culturali e giovanili capaci di coinvolgere pubblici diversi e l’intera comunità. In questo solco si colloca anche l’idea, allora innovativa, di Luci d’Artista, nata per portare l’arte contemporanea nello spazio urbano, e che oggi è un elemento identitario per Torino. Intitolare a lui un giardino scolastico, luogo di socialità, crescita e apprendimento, è un modo coerente per ricordarne l’impegno e per riaffermare il valore della cultura e dell’educazione come esperienze di comunità e di apprendimento continuo. Portare avanti il suo lavoro – conclude l’assessora – è per noi motivo di orgoglio, ma anche una grande responsabilità”.

I carabinieri indagano su sparatoria al centro sportivo

I carabinieri stanno indagando dopo l’episodio del ferito a colpi di arma da fuoco al culmine di una lite tra più persone, nel parcheggio delle piscine del Centro sportivo Roero di Sommariva Perno. E’ in  gravi condizioni un uomo di 32 anni ferito da un colpo di pistola al torace. Si sarebbero fronteggiati gli occupanti di due diverse auto. Il ferito  è ricoverato a Cuneo in prognosi riservata.

Fuori controllo

PAROLE ROSSE di Roberto Placido

Quando succedono fatti che attirano la nostra attenzione sono, quasi sempre, episodi che riguardano  altri, successi altrove, che abbiamo letto o  che ci hanno raccontato. Vederlo in diretta, esserne parte è, purtroppo, tutta un’altra cosa. Andiamo con ordine. Mercoledì sera  10 dicembre, organizzo una pizza con gli amici del cuore, Enrico e Salvatore ai quali si aggiunge un comune amico, Maurizio. Lo siamo dai tempi della prima superiore.

Andiamo in un una nota pizzeria del “quadrilatero”, in Piazza Emanuele Filiberto. La sera scorre piacevole, la pizza buona, il clima allegro e, come sempre, di presa in giro reciproca. Ci avviamo, per fare quattro passi in Via Garibaldi e prendiamo Via Bellezia. A metà del tragitto, sul lato destro,  camminavamo tranquillamente sullo stretto marciapiede. Enrico e Maurizio sette-otto metri più  avanti, io e Salvatore, più indietro. Io vicino al muro e lui lato strada. Mentre parliamo facciamo una piccola sosta e vedo arrivare,  in diagonale dall’altro marciapiede, un ragazzo di una ventina di anni, fisico atletico, capelli scuri, di origine nordafricana. Si avvicina velocemente, mi sembrava uno che volesse chiedere un’informazione o cambiare marciapiede. Arrivato alle spalle del mio amico, a trenta-quaranta centimetri da me, velocissimo, infila entrambe le mani tra il collo ed il giubbotto, che indossava il mio amico. Un attimo, riesco solo a lanciare un urlo verso di lui, mentre vedo Salvatore  che, sentendo le mani sul collo, si gira per guardare e capire. Intanto si era già girato e velocissimo scappava, con la catenina d’oro. Ricordo e regalo della fidanzata prima che si sposassero. Gli altri due amici non hanno fatto in tempo a capire nulla finche non gliel’ho detto.

Salvatore va verso l’incrocio, dove era scappato il ladro, ma oramai, di lui, non c’era traccia. Lui avvilito ed un po’ scosso, gli  altri due  altrettanto, increduli. Io frustrato ed incazzato, arrabbiato non rende l’idea dello stato  d’animo. Per non essere riuscito, eravamo rilassati, tranquilli, a reagire all’aggressione. Sono cresciuto in “Barriera” e di carattere e per idee e opinioni, sono per la pace ma non sono pacifista e non porgo l’altra guancia. Mi ha impressionato lo sguardo, me lo sono trovato a poco  più di un palmo dai miei occhi. É stato un attimo, ma l’ho incrociato. Cattivo, violento, determinato. Ha tentato, senza esserne  certo, che ci fosse la collana. Con giubbotto chiuso, maglione e camicia, non si vedeva nulla. Una serata allegra tra amici finita, non tragicamente, male. In questi giorni ho ripensato a quanto successo. Mi ha colpito, la sfrontatezza, la prepotenza, il senso di impunità, di chi assale quattro adulti alle 21.30 di sera, in pieno centro, contando  sulla sorpresa  e sulla velocità.  Ho ripensato, oltre a quello che si sente e  si legge sui giornali, a cosa mi aveva raccontato una mia amica qualche giorno prima. Mentre  camminava in Via Garibaldi, ha assistito ad una scena da film. Un ragazzo, nordafricano, esce fulmineo da una gioielleria, quasi la travolge. Un attimo dopo esce, di corsa, una commessa che scivola e cade sulle pietre bagnate dalla pioggia . Poi un’altra commessa ed un cliente. Del ladruncolo nemmeno l’ombra. L’immagine che viene fuori e si percepisce  é di una  città allo sbando e di una  situazione fuori controllo. Le statistiche non bastano e non sono vere, il mio amico non ha denunciato, come molti altri, il furto. Certo, la responsabilità  della sicurezza e dell’ordine pubblico, é del governo nazionale, che oltre alla becera propaganda non fa nulla,  realmente,  per contrastare la violenza e i reati nelle grandi città.  Non vedo una reazione adeguata dell’amministrazione comunale,  del Sindaco in primis. Non cito nemmeno la Polizia Locale, oramai sono una cosa indicibile. Leggo, qualche giorno fa, di assessori comunali che decantano e magnificano, il turismo e le iniziative in città. Certo ci sono, ma nella situazione attuale é come volere  fermare una valanga con le mani nude. Mi ha portato alla mente l’affermazione, era il 2011 e c’era una situazione economica e sociale decisamente migliore di quella dei nostri giorni, di Silvio Berlusconi: “ non c’é nessuna crisi, i ristoranti sono tutti pieni” Noi, la sinistra, lo inondammo, giustamente, con una valanga di critiche. Ora con una  situazione drammaticamente peggiore, con una città in netto declino, oramai da venti anni, con un problema di sicurezza diffusa sempre  più difficile, affermare: aumentano i turisti e le manifestazioni, non so come definirle. La sinistra ha urgentemente bisogno di rivedere convinzioni ed idee e rendersi conto della realtà. Abbiamo lasciato, sbagliando nettamente, il tema della sicurezza alla destra, che, tra l’altro, non risolve il problema. Prima ce ne rendiamo conto e meglio é. Bisogna avere il coraggio di superare tabù e vecchi luoghi comuni. Faccio un esempio dei tempi passati, durante gli anni del terrorismo, si affrontò il problema anche sotto l’aspetto legislativo. Si fecero dei provvedimenti, alcuni dei quali sono in vigore ancora oggi, che limitavano sia le  libertà individuali che collettive. Fu un sacrificio difficile, pesante, che però contribuì a sconfiggere il fenomeno. A quelle scelte partecipó, con convinzione e determinazione, in difesa della democrazia, il Partito Comunista Italiano, che era il secondo partito del paese dopo la Democrazia Cristiana, ma il primo,  ed il più importante, della sinistra. Sul tema della sicurezza, che mette in discussione la tranquillità ed il vivere di strati   sempre maggiori delle nostre città c’è bisogno di coraggio e fermezza,  ma in giro vedo solo dei “ don Abbondio”.

Torino città cardioprotetta: nuovo defibrillatore DAE al Parco Carrara

 

Torino è una città sempre più cardioprotetta, grazie all’implementazione di una rete diffusa di defibrillatori semiautomatici (DAE) su tutto il territorio. Iericronaca mattina, nell’area giochi d’acqua del parco Carrara, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del primo dispositivo previsto dal piano “Torino Cardioprotetta”, recentemente approvato dalla Giunta comunale. All’inaugurazione erano presenti l’assessore al Verde e alla Protezione Civile Francesco Tresso e il presidente della Circoscrizione Quattro Alberto Re.

Quella odierna è la prima di una serie di installazioni che interesseranno parchi, giardini e aree di forte aggregazione recentemente riqualificate e distribuite nelle diverse Circoscrizioni: Parco del Valentino, Murazzi del Po, Giardini Cavour, Parco Di Vittorio, Parco Madre Teresa di Calcutta, Giardino San Paolo, Giardino Nuova Delhi, Giardino Peppino Impastato e Giardino Don Gnocchi.

Il nuovo dispositivo è dotato di una teca riscaldata e di un sistema di localizzazione GPS; in caso di utilizzo attiva automaticamente la chiamata al servizio di emergenza 112/118. Il progetto comprende anche il censimento completo dei DAE già presenti negli edifici e negli spazi pubblici comunali, per garantirne tracciabilità, aggiornamento e inserimento nel Portale DAE della Regione Piemonte e del 118.

“I defibrillatori sono strumenti essenziali per salvare vite umane e la loro efficacia dipende dalla rapidità di intervento e dalla preparazione delle persone. Per questo il piano Torino Cardioprotetta non si limita all’installazione dei DAE, ma si fonda sul ruolo centrale della Protezione Civile, che rappresenta un presidio fondamentale di sicurezza, coordinamento e formazione sul territorio – ha commentato l’assessore Tresso – Rafforzare la rete dei defibrillatori in luoghi pubblici molto frequentati, come il parco Carrara, significa rendere la città più sicura e resiliente, grazie a un sistema che unisce tecnologia, prevenzione e volontariato qualificato, e che punta a coinvolgere attivamente la cittadinanza attraverso informazione e percorsi formativi”.

“Il parco Carrara è uno dei principali polmoni verdi della città, dove tutto l’anno i torinesi amano venire a camminare, correre e fare sport all’aperto – ha dichiarato il presidente Re -. L’iniziativa dell’assessore Tresso e della Protezione Civile è quindi lodevole: installare qui un nuovo defibrillatore significa tutelare maggiormente tutti i frequentatori del Parco, poiché intervenire sul posto e per tempo può spesso salvare la vita”.

Accanto alle nuove installazioni sarà avviata una campagna di comunicazione per informare la cittadinanza sulla localizzazione dei DAE e sul loro corretto utilizzo, promuove la donazione e la sponsorizzazione di nuovi apparecchi e diffondere la cultura della prevenzione attraverso dimostrazioni pubbliche e iniziative promosse insieme alla Protezione Civile e alle associazioni del territorio.

TorinoClick

Violenza nelle carceri: detenuto ferisce agente

Si è scagliato con violenza contro un poliziotto penitenziario in servizio, mentre l’Agente cercava di trovare una soluzione alle richieste del ristretto. È l’ennesima follia accaduta in un carcere, nella tarda mattinata di giovedì nella Casa circondariale di Vercelli, che ha indotto il poliziotto penitenziario a recarsi poi in Ospedale per le conseguenze del dolore provocatogli dall’aggressività e violenza del detenuto responsabile, di origine rumena. Lo rende noto il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

La cosa grave è che l’agente stava cercando una soluzione alle richiesta del detenuto, che pretendeva di parlare con l’addetto alla Sorveglianza Generale del carcere circa una suo trasferimento”, denuncia Vicente Santilli, segretario per il Piemonte, che aggiunge: “Il detenuto ha colpito con due pugni al viso il vice Sovrintendente, che poi cadeva anche rovinosamente a terra dopo un calcio violento subìto”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime profonda vicinanza al collega ferito e “fermo apprezzamento per la loro prontezza, professionalità e straordinario senso del dovere e ribadisce la necessità di garantire adeguate tutele e riconoscimenti al personale della Polizia Penitenziaria, che quotidianamente – e spesso anche fuori servizio – si trova a intervenire in situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica”. Ed ha parole di elogio per la Polizia Penitenziaria che lavora nel carcere di Vecelli: “Con la loro professionalità ed abnegazione, la loro fermezza ed il senso del dovere, hanno fronteggiato una situazione semplicemente assurda, dove vi è chi pensa che anche durante la detenzione può pensare di continuare a delinquere.  Il lavoro della Polizia Penitenziaria è ancora una volta motivo d’orgoglio per tutta la città. I risultati, che raggiungiamo ogni giorno e tutti gli obiettivi traguardati, sono il frutto di un importante lavoro di squadra. Gli uomini e le donne del comando di Vercelli riescono a lavorare coniugando l’aspetto personale con i doveri dell’uniforme e i risultati eccezionali raggiunti dimostrano la loro grandissima professionalità e competenza, nell’affrontare più temi non solo nell’ambito strettamente penitenziario. Il mio auspicio è quindi quello di continuare a lavorare in questa direzione, tenendo sempre presente l’importante aspetto del legame con il territorio e con i cittadini”.

Scoppio nella notte: salta bancomat, ladri in fuga col bottino

Verso le 3 di notte una forte esplosione dovuta all’ assalto al bancomat di Lagnasco ha svegliato la popolazione.  Ad essere colpita la filiale della Bper banca di piazza Umberto I,  con l’inserimento di un ordigno esplosivo nello sportello automatico. I malviventi sarebbero riusciti  ad aprire le porte della filiale, accedendo ai locali della banca. Il bottino non è ancora quantificabile . La fuga dei ladri è avvenuta forse su  una Mercedes grigia. I carabinieri stanno svolgendo le indagini.

 

Carmagnola, si celebrano le eccellenze agricole e gastronomiche

Dal 14 al 17 dicembre 

Nel mese di dicembre tornano a Carmagnola i tradizionali appuntamenti dedicati al Bovino di razza piemontese, alla Giora e al Porro lungo dolce, tre eccellenze agricole e gastronomiche che rappresentano il cuore dell’identità produttiva e culinaria del territorio.
La trentatreesima Fiera Regionale del Bovino di Razza Piemontese e della Gioria e la sedicesima mostra mercato del Porro Lungo dolce  di Carmagnola si svolgeranno domenica 14 dicembre prossimo presso il Foro Boario di piazza Italia, con un ricco programma pensato per coinvolgere appassionati del settore agricolo, famiglie, visitatori e buongustai.
La Fiera del Bovino da Carne Razza Piemontese e della Giora, detta anche bianca per via del colore candido del mantello, vedrà l’esclusiva partecipazione di bovini di razza piemontese, secondo un programma espositivo riservato agli allevatori e alle associazioni di allevatori.
La Giora rappresenta la vacca a fine carriera riproduttiva che, adeguatamente ingrassata, fornisce tagli pregiati. Il salame di Giora di Carmagnola rientra nei prodotti agroalimentari tradizionali della regione e nel paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino.

Alle 7.30 è  previsto l’arrivo degli animali e la loro sistemazione, dalle 9.30 prenderanno il via le valutazioni dei soggetti in gara da parte della giuria, con la partecipazione degli studenti della sezione agraria dell’Istituto Baldessano Roccati.
Le premiazioni dei primi tre classificati di ogni categoria si terranno alle ore 12. Oltre ai tradizionali riconoscimenti verrà consegnata la gualdrappa in raso. Alle ore 16.30 sono previsti il carico degli animali e lo smontaggio degli allestimenti.
La sedicesima mostra mercato del Porro Dolce di Carmagnola viene organizzata in collaborazione con gli studenti  della sezione Agraria dell’Istituto Baldassare Roccati. Verranno offerte degustazioni gratuite di questo prodotto tipico carmagnolese, riconosciuto come Prodotto Alimentare tradizionale della Regione Piemonte, caratterizzato da una notevole tenerezza e da un sapore delicato che si accompagna ad una facile digeribilità

Durante l’intera giornata il pubblico potrà visitare l’esposizione di macchine agricole, prodotti e attrezzature  per il settore zootecnico e cerealicolo, la mostra mercato di piccoli animali “Fattoria in città”, il mercato degli hobbisti in viale Garibaldi,  il mercatino in corso Matteotti e il mercato ambulante straordinario di Natale di via Valobra.
Durante la mattina di domenica 14 dicembre alle ore 11, presso la Torre Scarpata, si terrà l’inaugurazione dell’Antenna Mab Unesco, nuovo punto dedicato alla Riserva della Biosfera “CollinaPo” riconosciuta dall’Unesco nell’ambito del programma Mab- Man and the Biosphere, progetto che promuove la valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico locale in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Mercoledì 17 dicembre,  dalle 8 alle 13, al Foro Boario di piazza Italia si svolgerà l’ormai tradizionale asta dei bovini piemontesi, importante momento di incontro e confronto tra gli allevatori provenienti da tutto il territorio regionale,  accompagnato da degustazioni gratuite offerte al pubblico.

Mara Martellotta

Fondazione Rotariana di Chivasso: borse di studio anche a due giovani volpianesi

 

La Fondazione Rotariana di Chivasso “Vincenzo Gribaldo”, da oltre quarant’anni impegnata nella promozione del merito e del diritto allo studio, ha organizzato la tradizionale cerimonia di consegna delle Borse di Studio destinate a studenti e studentesse particolarmente meritevoli del territorio.

L’evento si è tenuto sabato 13 dicembre 2025, presso la Chiesa degli Angeli di Chivasso, alla presenza delle autorità civili, dei rappresentanti della Fondazione, delle famiglie e della comunità scolastica.

Le borse di studio rappresentano non solo un sostegno economico, ma soprattutto un riconoscimento del valore dell’impegno, della costanza e della responsabilità dimostrati dai giovani nel loro percorso formativo.

«Da più di quarant’anni la nostra Fondazione investe nei giovani perché crediamo fermamente che il merito, quando viene riconosciuto e sostenuto, diventi un motore di crescita per l’intera comunità – ha dichiara Riccardo Barbero, presidente della Fondazione Rotariana di Chivasso “Vincenzo Gribaldo” – Ogni borsa di studio racconta una storia di impegno e di speranza, ed è per noi motivo di grande orgoglio poter accompagnare questi ragazzi nel loro cammino».

Tra le storie di eccellenza premiate figurano anche due studentesse residenti a Volpiano.

Noemi Bigano, diplomata al Liceo delle Scienze Umane con indirizzo Economico-Sociale, ha ricevuto la borsa di studio per cinque anni consecutivi, distinguendosi per risultati scolastici di assoluto rilievo e per una straordinaria continuità di impegno. Oggi Noemi prosegue con successo il suo percorso universitario.

Accanto a lei, Sophie Russotto, studentessa del primo anno del Liceo “Europa Unita” di Chivasso, indirizzo L.E.S. – Economico Sociale, si è distinta per serietà, curiosità intellettuale e partecipazione attiva alla vita scolastica fin dall’inizio del suo percorso alle scuole superiori.

Il Sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli, ha voluto esprimere un sentito plauso alle due giovani concittadine: «Desidero rivolgere le mie più vive congratulazioni a Noemi Bigano e Sophie Russotto per i brillanti risultati raggiunti. Il loro impegno rappresenta un motivo di orgoglio per tutta la comunità di Volpiano e un esempio positivo per tanti altri giovani. Ringrazio la Fondazione Rotariana di Chivasso per l’attenzione e il sostegno costante che da anni dedica ai nostri studenti».

Con questa cerimonia, la Fondazione Rotariana di Chivasso rinnova il proprio impegno a favore delle nuove generazioni, confermando la volontà di investire nel talento come risorsa fondamentale per il futuro del territorio.

CS