CRONACA- Pagina 536

Mamma, vuoi sposare papà? Un video commovente

C’è un video dolcissimo diventato virale su Instagram che in pochi giorni ha superato un milione e settecento mila visualizzazioni. È stato girato a Torino e non è la scena di un film.

Si intravede un busker, un musicista di strada, sotto i portici di Via Roma nel punto in cui si accede alla galleria San Federico. Davanti si scorge un uomo passare con un bimbo che tiene in mano un foglio e urla: mamma vuoi sposare papà?

Il link:

https://www.instagram.com/reel/ClUNkUsryWP/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

La canzone che Noah, questo il nome del musicista, sta intonando è la struggente Perfect di Ed Sheeran. Come perfetto è quel breve momento in cui il papà si inginocchia e tira fuori un anello di fidanzamento.

Loro sono Luana e Marco e il bimbo è Diego che ha due anni e mezzo. Nè il bimbo nè Luana capiscono cosa stia succedendo.

Sono riuscita a rintracciare Luana su Instagram che mi ha detto: “Io e Marco siamo di Fuscaldo in provincia di Cosenza. Marco a volte viaggia per lavoro e il 20 novembre doveva essere a Torino. Cosi ne abbiamo approfittato per fare un weekend fuori. Quel pomeriggio siamo usciti per una passeggiata. Ero davanti alle vetrine e c’era quel musicista. Marco era nervoso e io non ho realizzato subito cosa stava succedendo. Lui si era messo d’accordo con Noah per farmi la proposta.

È stato un momento speciale. Non ero mai stata a Torino, ma da quel giorno la porterò sempre nel mio cuore”.

Grazie all’acustica, quel punto di Via Roma è molto conteso tra i musicisti. Senza contare che i portici e il cinema Lux a fare da scenografia lo rendono un luogo molto suggestivo. Quando ci passate davanti rallentate il passo. Potrebbe succedere qualcosa di molto romantico.

Auguri Luana, Marco e Diego. E grazie per questo momento cosi romantico e… perfetto.

Loredana Barozzino

Vergognoso atto vandalico: tagliate le gomme a 18 ambulanze della Croce Verde

Nella notte di venerdì 23 dicembre 2022, a 18 ambulanze della Croce Verde di Torino parcheggiate in corso Bolzano è stato tagliato uno pneumatico. All’alba i soccorritori del primo turno hanno provveduto a cambiare le gomme per poter regolarmente iniziare il servizio alle 6. La Croce Verde presenterà denuncia.

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

FOCUS SETTIMANALE 

In Piemonte la curva dei contagi presenta un andamento decrescente rispetto al periodo precedente.

Anche questa settimana il Piemonte conferma un dato migliore rispetto a quello rilevato a livello nazionale.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9,2%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 3%. La positività dei tamponi è all’8,7%.

Omicron BQ.1 e le sue sottovarianti dominanti nei depuratori del Piemonte

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue sui campioni prelevati il 12 dicembre scorso, evidenziano la dominanza della sottovariante di Omicron BQ.1.1 nel depuratore di Castiglione Torinese, mentre nei depuratori di Cuneo e Novara la variante dominante è BQ.1.19 e nel depuratore di Alessandria BQ.1.

Sono state osservate mutazioni specifiche per la sottovariante Omicron BA.5.2.1.30 in tutti i depuratori.

Non si osservano mutazioni specifiche ed univoche per le sottovarianti Omicron BA.1, BA.3, BA.4 né per le sottovarianti ricombinanti.

Vaccinazioni

Tra venerdì 16 dicembre e giovedì 22 dicembre sono state vaccinate 32.681 persone: 48 hanno ricevuto la prima dose, 157 la seconda, 621 la terza, 13.370 la quarta, 18.485 la quinta. Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.736.687dosi, di cui 3.344.700 come seconde, 2.961.561 come terze, 735.392 come quarte, 88.207 come quinte.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 16 dicembre al 22 dicembre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.016. Suddivisi per province: Alessandria 127, Asti 47, Biella 40, Cuneo 84, Novara 81, Vercelli 43, VCO 39, Torino città 198, Torino area metropolitana 323.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 7.710 (-4.453).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 892 (- 326), Asti 332 (- 197), Biella 281 (-104), Cuneo 590 (-501), Novara 565 (-273), Vercelli 301 (-120), VCO 270 (-57), Torino città 1.385 (-948), Torino area metropolitana 2.262 (-1.879).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 16 dicembre al 22 dicembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 167.2 con andamento calante (-38.5%) rispetto ai271.9 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 74.3 (-37,5%).

Nella fascia 25-44 anni è 137.6 (-43,9 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 177.9 (-42.2%).

Nella fascia 60-69 anni è 225.6 (-34,5%).

Tra i 70-79 anni è 234.1 (-38,6%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 343.2 (-29%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 16 dicembre al 22 dicembre, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo in tutte le fasce.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 61.9 (26%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 19.3 (24,9%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 15.9 (51,5%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 22.4 (-59,4%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 30.6 (-45,8%).

Due ricercati presi dalla polizia

L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio effettuato dalle Volanti dell’UPGP e dei Commissariati di P.S. cittadini nella settimana santa ha portato alla individuazione di due persone colpite da provvedimenti restrittivi della libertà personale.

In un caso, il ricercato, un cittadino nigeriano 31enne, si era reso protagonista di un diverbio per motivi di viabilità con un connazionale; una pattuglia del Commissariato DI P.S. Barriera di Milano interveniva per riportare alla calma i due soggetti: nutrendo dei sospetti sull’identità del richiedente, gli chiedevano di esibire i documenti, ma ricevevano un diniego molto deciso motivato dal fatto che era stato proprio lui a segnalare alla Polizia il litigio in atto.

A fronte del rifiuto di esibire i documenti e di fornire le proprie generalità, gli investigatori effettuavano allora ulteriori accertamenti, che permettevano di riscontrare come il soggetto fosse destinatario di un ordine di carcerazione per l’espiazione di una pena di oltre 2 anni per il reato di rapina; pertanto, l’uomo, veniva arrestato.

Nelle stesse ore, una Volante dell’UPGSP, transitando in corso Svizzera, notava all’altezza di via Musinè un uomo che, alla vista della pattuglia di polizia, assumeva un atteggiamento sospetto. I poliziotti fermavano immediatamente la marcia del veicolo e  procedevano al controllo del soggetto, un 44enne di nazionalità rumena; i controlli nei sistemi informatici facevano emergere un mandato di cattura a suo carico per l’espiazione di 3 anni, 2 mesi  e 6 giorni per un cumulo di pene, provvedimento emesso dal Tribunale Ordinario di Torino, Ufficio Esecuzioni Penali.

Tenta di rapinare la seconda volta il Carrefour. Riconosciuto, viene arrestato

La polizia ha arrestato un giovane di 20 anni, senza fissa dimora, per aver commesso due rapine al  Carrefour Market di Baluardo Partigiani a Novara. La prima rapina  domenica 18 dicembre, alle 10 del mattino, quando il ragazzo è entrato nel supermercato con il volto coperto da una mascherina, e ha rapinato 100 euro. Gli agenti hanno ricostruito il suo percorso, grazie alle telecamere, seguendolo fino alla stazione. Tornato pochi giorni dopo presso il supermarket ha minacciato  un cassiere mostrando un rigonfiamento sotto il giubbotto, dicendo di avere un’arma e intimando di dargli tutti i soldi che avevano in cassa. Le Volanti, avvisate,  sono giunte immediatamente sul posto e lo hanno arrestato.

Nursing up: “Le aziende sanitarie piemontesi rischiano imminenti cause milionarie”

A causa dei sistematici superamenti del tetto delle pronte disponibilità

 

Il Nursing Up: “La Regione deve agire subito per risolvere il problema tutelando la salute degli operatori.

Da gennaio potrebbero iniziare le azioni legali”

 

Il Nursing Up, il sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, denuncia una situazione allarmante, che incide anche sulla salute degli operatori, e che potrebbe rivelarsi una vera “bomba ad orologeria” per i già risicati bilanci delle Asl del Piemonte. Si tratta del sistematico ricorso alle Pronte Disponibilità nelle turnazioni di quasi tutti i reparti e specialità delle aziende sanitarie piemontesi.

Le Pronte Disponibilità sono turni di 12 ore nei quali gli infermieri e professionisti sanitari (come suggerisce il termine) sono in “preallarme” pronti a intervenire su specifiche necessità. Ebbene, fino a oggi, in tutte le aziende sanitarie del Piemonte, agli operatori vengono fatti fare 10, 15 anche più di 20 turni di pronta disponibilità per ogni mese. Ciò accade a causa dell’estrema carenza di personale che esiste nella nostra regione, con infermieri e professionisti della sanità che non sono sufficienti a coprire le varie necessità di ogni reparto.

Dal primo di gennaio, però, entra in vigore il nuovo Contratto nazionale di Lavoro, firmato nei mesi scorsi a Roma, che impone di non superare il numero massimo di sette pronte disponibilità al mese per ogni soggetto. Un paletto che di fatto metterà fuori legge tutte le turnazioni che prevedono il sistematico sforamento del limite delle 7 pronte disponibilità mensili, esponendo le aziende sanitarie alla possibilità che ogni infermiere che si trova oltre tale soglia possa chiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro e proporre un’azione legale risarcitoria, con il rischio di un volume di ricorsi e una conseguente esposizione economica di svariati milioni di euro. A oggi, a quanto ci risulta, solo l’Asl di Alessandria pare abbia messo in atto una riorganizzazione dei turni per rientrare nei nuovi parametri delle Pronte Disponibilità. Nel resto della regione, invece, non s’è mosso nulla.

Il Nursing Up chiede l’immediato intervento della Regione per arginare e risolvere il problema, anzitutto sollecitando le aziende sanitarie a riorganizzare le Pronte Disponibilità in tutti i settori sanitari con il fine di rientrare nei limiti imposti dal Contratto.

Il Segretario Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, sottolinea: “La gravità della situazione è evidente. Perché se non si mette mano subito alla riorganizzazione delle pronte disponibilità, nel giro di un mese potrebbero partire centinaia di richieste di intervento dell’Ispettorato del lavoro con le conseguenti richieste di risarcimento, sacrosante, per il superamento dei limiti imposti dal nuovo Contratto. La riorganizzazione delle Pronte Disponibilità non va interpretata solo come una azione di salvaguardia per la gestione economica delle aziende, ma ha la sua cruciale importanza nella tutela della salute dell’operatore, che va protetto da fenomeni come il burn out e l’estrema stanchezza. Criticità che possono sfociare anche in serie patologie. Non dimenticando che tutto ciò può avere pesanti riflessi sulla qualità della prestazione erogata ai pazienti. Noi vogliamo che la sicurezza per i nostri lavoratori venga prima di tutto: infatti bisogna puntare sulla qualità e non sulla quantità del lavoro offerto. A oggi, dalle prime notizie che abbiamo avuto, solo un’azienda sanitaria in Piemonte ha dato segnali di aver compreso l’importanza della situazione, e si sta organizzando per rientrare nei parametri del nuovo Contratto. Si tratta dell’Aso di Alessandria dove è in atto una riorganizzazione delle Pronte Disponibilità rispettando il limite imposto delle sette mensili.

La Regione, dunque, anche eventualmente prendendo spunto da quanto avviene ad Alessandria, deve trovare una soluzione immediata a questo problema per tutte le restanti aziende sanitarie piemontesi”.

Incontro dopo la protesta di CPD e dell’Unione Ciechi

Il Comune e Parco Olimpico srl si impegnano per garantire a tutti l’accesso agli eventi organizzati al Pala Alpitour 

 

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri presso i suoi uffici l’incontro con l’assessore Mimmo Carretta della Città di Torino e Giovanni Laiolo, presidente dell’Unione Ciechi di Torino insieme a Giovanni Ferrero, direttore della Consulta per le Persone in Difficoltà per discutere i fatti incresciosi verificatesi ai danni di diversi cittadini ciechi e ipovedenti negli ultimi spettacoli ospitati al Pala Alpitour, struttura gestita da Parco Olimpico srl.

Nello specifico durante le recenti date del musical Notre Dame de Paris e del concerto di Biagio Antonacci, nonostante avessero regolarmente pagato per un posto numerato in una determinata area del palazzetto, una volta giunti sul posto ad alcuni cittadini ciechi e ipovedenti e in un’occasione al presidente stesso dell’UCI di Torino è stato negato il diritto legittimo di disporre dei posti prenotati e per questioni di sicurezza sono stati relegati in una zona marginale, inadeguata e ghettizzante della struttura.

Per individuare le soluzioni più idonee affinché a tutti sia garantita l’accessibilità e la fruizione dei pubblici eventi, al tavolo erano presenti i rappresentanti di Parco Olimpico srl e in particolare l’amministratore straordinario Giorgio Zanzi oltre al consigliere comunale Angelo Catanzaro, al presidente della 4a Commissione Vincenzo Camarda e al referente dell’assessore Jacopo Rosatelli.

Premesso che la licenza di pubblico spettacolo sta in capo agli organizzatori, l’assessore Carretta si è detto disponibile a fare tutto il possibile perché il Comune faccia opera di moral suasion nei confronti di chi porta eventi al Pala Alpitour e in particolare a mettere in campo qualunque tipo di dispositivo sia necessario per promuovere l’inclusione di tutti e la totale accessibilità agli eventi stessi senza intralci per le persone con disabilità o più fragili.

Alla luce di questa volontà dell’amministrazione pubblica, l’amministratore straordinario di Parco Olimpico srl si è impegnato ufficialmente a fissare nei prossimi giorni un incontro con il Questore e con il Prefetto al fine di capire quali siano i provvedimenti più adatti in materia di sicurezza che consentano a tutti di poter usufruire liberamente della struttura torinese.

Inoltre, tra le altre risultanze, sono state avanzate le proposte di un coinvolgimento di professionisti che siano in grado di definire delle linee guida universali che colmino il vuoto normativo che grava su questi aspetti del pubblico spettacolo e soprattutto che si inserisca un rappresentante del mondo della disabilità all’interno della Commissione di Vigilanza oltre a convocare i rappresentanti delle varie associazioni di settore ai tavoli di concertazione inerenti all’ordine pubblico e alle questioni di sicurezza”.

“Ringraziamo l’amministrazione comunale per voler trovare una soluzione su questo punto – dichiara Giovanni Laiolo – ma serve intervenire in tempi brevi. È inaccettabile che non si possa partecipare a un concerto per il quale abbiamo pagato un biglietto e per il quale abbiamo quindi titolo legale per accedervi, Parco Olimpico srl deve attivarsi per rimuovere questi problemi perché non possiamo tornare indietro agli anni’ 20 quando non c’era nessuna attenzione a questi aspetti. Assistere ad uno spettacolo insieme agli altri è un momento fondamentale di inclusione, non possiamo essere confinati all’angolo pur valutando le limitazioni che ciascuno ha. La sicurezza deve essere garantita, ma non a discapito dell’integrazione dei cittadini”.

Sulla stessa linea d’onda anche il parere della CPD, che però invita a una maggiore concertazione tra gli organi coinvolti sia pubblici che privati.

“Siamo fiduciosi rispetto a questo primo parziale passo in avanti – dichiara Giovanni Ferrero – e guardiamo con estremo favore al fatto che l’amministrazione comunale voglia farsi carico in prima persona di queste esigenze dei cittadini. Come Consulta non aspiriamo ad altro che dialogare in modo costante con le istituzioni cittadine ed essere coinvolti ovunque ci sia bisogno di un parere sulle questioni legate al mondo della disabilità, ma chiediamo ancora una volta di tenere alto il nome di Torino quale città faro nel campo dei diritti. Inoltre chiediamo che il Comune e Parco Olimpico srl si attivino in coordinamento con il Questore e il Prefetto affinché ci sia una regia più sinergica nella gestione di queste evenienze. Nel 2023 nessuno dei soggetti in causa può permettere che si verifichino ancora casi di discriminazione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B perché ne va non solo della condizione di chi subisce un danno, ma di tutta la comunità”.

Il 31 dicembre la marcia per la pace

Sabato 31 dicembre l’arcivescovo Roberto Repole celebrerà la messa in cattedrale alle 23,30 per invocare il dono della pace e pregare per le popolazioni martoriate dalle guerre in Ucraina e in altre regioni del mondo. La funzione sarà preceduta alle 22 dalla tradizionale marcia della pace per le vie del centro cittadino con una tappa al Cottolengo per poi proseguire in Duomo. Per la comunità diocesana si tratta di un importante appuntamento di preghiera con il vescovo e in comunione con il Papa che da mesi esorta alla preghiera per la pace. La celebrazione sarà animata in collaborazione con il Sermig. Intanto la chiesa torinese si prepara alla solenne ordinazione episcopale di monsignor Alessandro Giraudo, eletto vescovo ausiliare. La celebrazione si terrà domenica 15 gennaio 2023 alle 15 in cattedrale presieduta dall’arcivescovo Repole e sarà trasmessa in streaming sul sito della diocesi e in diretta televisiva su Grp.     fr

Poste, a Torino nuovo sistema di prenotazione del turno

Poste Italiane ricorda a tutti i cittadini della provincia di Torino la possibilità di prenotare il proprio turno presso i 419 Uffici Postali direttamente dal PC, il tablet e lo smartphone.

I sistemi di prenotazione “a distanza”, che consentono di risparmiare tempo confermano la vicinanza di Poste Italiane a tutti i cittadini per andare incontro alle loro esigenze.

Soprattutto nei giorni caratterizzati da una maggiore affluenza, l’Azienda invita i cittadini ad accedere al sito www.poste.it o ad utilizzare le APP “Ufficio Postale”, “BancoPosta” e “PostePay”.

Dopo aver individuato l’Ufficio Postale di interesse, saràsufficiente cliccare sul tastoPRENOTA, e, nella schermata successiva, scegliere se fissare un appuntamento con un consulente di Poste Italiane per prodotti come Conti BancoPosta, Polizze, Investimenti ecc. oppure prenotare per le tradizionali operazioni di sportello. In questo caso si potrà scegliere il servizio di interesse tra “Bollettini”, “Poste e Pacchi”, “PostePay e telefonia”, “RC Auto” e “SPID”.

Si potrà quindi decidere se prendere un numero per recarsi immediatamente in Ufficio Postale oppure prenotare per un momento successivo.

Verrà generato un QRCode che andrà “convalidato” all’arrivo in Ufficio Postale avvicinandolo al lettore ottico del Gestore delle Attese presente in sala.

Inoltre è possibile prenotare il proprio turno presso i 419 Uffici della provincia tramite WhatsApp. Richiedere il biglietto elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a completare la prenotazione.

Emergenza freddo, in azione i volontari Cisom in soccorso dei senzatetto

PER AIUTARE GLI INVISIBILI CHE POPOLANO LE NOSTRE CITTÀ

 Si è messa in moto la macchina dell’assistenza del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM in favore dell’esercito dei senzatetto che popola le nostre città che nei mesi invernali si trova ad affrontare un “nemico” in più: il freddo. Stando alla Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, in Italia ci sono più di 50.000 senzatetto, tra i quali nei primi 11 mesi dell’anno sono state registrate 325 morti legate alle condizioni di precarietà in cui vivono[1].

A Torino, i baschi rossi del CISOM, in coordinamento con il servizio Adulti in difficoltà del Comune di Torino, a settimane alterne, il martedì dalle 20.00 alle 24.00, sono in servizio nella zona pericentrale e periferica della città. Pattugliano le strade del centro partendo da Corso Regina Margherita passando per Via Roma fino alla Stazione di Porta Nuova. La settimana successiva, il giovedì si concentrano nelle aree più esterne. Quest’anno, il Comune ha chiesto un vero e proprio servizio di monitoraggio per mappare le zone e i casi più complessi. Oltre alla distribuzione di generi di conforto, bevande calde, coperte e vestiti più pesanti, il CISOM offre anche un’assistenza sanitaria grazie alla presenza dei medici e infermieri volontari e vengono date indicazioni sui punti di accoglienza distribuiti per la città. Per ulteriori informazioni: gruppo.torino@cisom.org  oppure segreteria.piemonte@cisom.org . Facebook: Gruppo Torino – CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta.  

 

Da oltre dieci anni i volontari del CISOM hanno avviato, in diverse regioni, progetti e iniziative per garantire il diritto alla salute delle persone che vivono una grave marginalità sociale. “Da quando è esplosa la pandemia sempre più persone si rivolgono a noi chiedendo aiuto – dichiara Gerardo Solaro del Borgo, Presidente del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – Tra vecchie e nuove povertà, sono tanti coloro che prima, seppur a fatica, riuscivano ad arrivare a fine mese con le proprie forze, ma adesso non ce la fanno più. C’è chi si ritrova a vivere in strada a seguito di tensioni familiari non risolte; chi ha perso l’occupazione e fatica a rientrare nel mondo del lavoro; chi, non riuscendo a pagare l’affitto di casa, ora è costretto a dormire in macchina. Tra di loro ci sono anche molti giovani. Una lotta quotidiana per la sopravvivenza alla quale il CISOM non resta indifferente: i nostri volontari sono al loro fianco, giorno dopo giorno, notte dopo notte”.

In molte città, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta è presente con le Unità di Strada, squadre di volontari, medici e infermieri  che, 365 giorni all’anno, sono presenti nelle zone delle città maggiormente frequentate dai senza dimora prendendosi cura di loro, monitorando il loro stato di salute e, se necessario, fornendo anche un primo soccorso, distribuendo pasti e bevande calde, coperte nei mesi più rigidi, kit per l’igiene personale e, cosa altrettanto importante, quel calore umano che va ben oltre il bisogno di beni materiali. Per garantire la continuità delle proprie attività e la qualità degli interventi, il CISOM rilancia l’invito a diventare volontari, entrando a far parte di una grande squadra impegnata su emergenze nazionali e progetti sociali. Per avere tutte le informazioni si può visitare il sito https://www.cisom.org/diventa-un-volontario/ 

 

 

CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – è una Fondazione senza scopo di lucro, con finalità di protezione civile, sociale, sanitario assistenziale, umanitario e di cooperazione, strumentale al Sovrano Ordine di Malta. Fedeli al motto “Seduli in accurrendo, alacres in succurrendo” e ai valori del millenario Ordine di Malta, da oltre 50 anni medici, infermieri, psicologi, logisti e gli oltre 4000 volontari del CISOM presenti in ogni regione italiana portano soccorso, aiuti e conforto in occasione di calamità naturali nazionali e internazionali, durante importanti eventi con forte impatto sulla sicurezza pubblica, nelle strade e tra le persone più sole e bisognose; il CISOM è impegnato anche nelle attività di assistenza sanitaria ai migranti in difficoltà nel Canale di Sicilia e a Lampedusa.

 

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