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Il generale Fontana al comando della Taurinense

Il generale Enrico Fontana è da oggi il nuovo comandante della Taurinense, dopo il passaggio di consegne con il generale Nicola Piasente, avvenuto ieri in presenza del generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, a capo delle Truppe Alpine dell’Esercito, e delle autorità e istituzioni locali, rappresentate dall’Assessore della Regione Piemonte Elena Chiorino e dall’Assessore del Comune di Torino Giovanna Pentenero. Nella cerimonia è stato salutato anche il contingente della Brigata rientrato di recente dall’operazione NATO Enhanced Vigilance Activity in Ungheria e celebrata la festa di Corpo del 1° Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini. Presente anche il Labaro dell’Associazione Nazionale Alpini, con il Presidente Sebastiano Favero e una folta rappresentanza di alpini in congedo da tutta Italia.

“Inizio il mio mandato all’insegna della continuità, mentre la Taurinense si accinge a un nuovo ciclo operativo, con tutti i reggimenti impregnati nel tradizionale addestramento in montagna sulle Alpi occidentali e sugli Appennini abruzzesi, nella prospettiva del 2024, quando la brigata prenderà parte a importanti attività all’estero”, ha dichiarato il generale Fontana

Polizze sanitarie: il 42% dei torinesi è propenso a sottoscriverne una

  • Il 66% dei torinesi sa cos’è un’assicurazione sanitaria integrativa, e quasi uno su tre ne ha almeno sentito parlare

·         Oltre due su cinque (42%) stanno prendendo in considerazione l’idea di sottoscriverne una o pensano che in futuro potrebbero farlo

·         Chi ha già acquistato una polizza lo ha fatto nel 46% dei casi in agenzia o in banca

La maggioranza dei torinesi conosce le polizze sanitarie integrative, e quasi la metà sta prendendo in considerazione l’idea di acquistarne una o potrebbe farlo in futuro: è quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità[1] di UniSalute in collaborazione con Nomisma, che ha indagato la familiarità e la predisposizione del capoluogo piemontese rispetto alle assicurazioni sanitarie.

Secondo il sondaggio, due torinesi su tre (66%) dichiarano di sapere perfettamente cosa sia una polizza sanitaria integrativa, mentre il 30% dice di averne almeno sentito parlare, ma di non aver ben chiaro di cosa si tratti. Solo il 4% afferma di non saperne proprio nulla. Nonostante ciò, nel campione interrogato dalla ricerca ha già sottoscritto personalmente una assicurazione sanitaria appena il 10% degli intervistati.

Questa percentuale sembra però destinata ad aumentare: uno su cinque (20%), infatti, dice di star già prendendo in considerazione l’acquisto di una polizza di questo tipo, mentre un altro 22% afferma che potrebbe farlo in futuro, anche se ora non ne sente l’esigenza. In un contesto in cui usufruire dei servizi sanitari risulta sempre più difficoltoso, oltre due torinesi su cinque (42%) risultano dunque interessati alla possibilità di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria integrativa.

Ma quali vantaggi potrebbero convincere i torinesi che non hanno una polizza ad acquistarne una? Il bisogno che emerge è quello di potersi prendere cura al meglio della propria salute: accedere dunque a prestazioni specialistiche altrimenti troppo onerose (41%) e a prestazioni mediche ad un costo contenuto (35%), possibilmente in tempi ridotti (28%) e con l’offerta di coperture vicine alle proprie esigenze (26%).

Guardando invece a chi ha già una polizza, la ricerca UniSalute rileva come quasi la metà (46%) l’abbia sottoscritta in un’agenzia assicurativa o in un istituto bancario, mentre più raro è l’utilizzo di canali online come sito o app della propria azienda/fondo (20%) o della compagna assicurativa (12%). Nel complesso, il livello di soddisfazione risulta elevato: si dichiara almeno soddisfatto il 91% degli intervistati in possesso di una polizza, con la possibilità di stipulare una soluzione che includa tutta la famiglia (70%), la semplicità e chiarezza della proposta (70%) e la fiducia nella compagnia assicurativa (64%) tra i punti di forza indicati più frequentemente.

A Rivoli, “Nel cuore della Sardegna”

CIRCOLO DEI SARDI QUATTRO MORI APS – Rivoli

organizza il Convegno “Nel cuore della Sardegna”

(Turismo Piemonte – Sardegna – Opportunità e criticità)

 TEMA: Promozione Turismo Interno – Siti archeologici ed Enogastronomia

Al Centro Congressi di via Dora Riparia 2 sabato 17 giugno si terrà il Convegno dal titolo “Nel cuore della Sardegna” nel quale si tratteranno diversi temi fra cui:

Criticità: trasporti verso Sardegna e trasporti interni:

  1. Convenzioni trasporti aerei verso Sardegna da e verso bacino piemontese e, pertanto: cosa è possibile fare con Caselle/Levaldigi in alternativa ai voli da e per Linate. I numeri ci confermano che è un bacino di interesse, non solo per la presenza di molte famiglie sarde di 1^ – 2^ e 3^ generazione, di studenti sardi nelle Università torinesi e di tanti non sardi interessati a recarsi in Sardegna, anche in periodi diversi da quelli estivi. Così come molti sardi, residenti in Sardegna, sarebbero interessati a raggiungere le località piemontesi, specialmente nei periodi invernali (stagione sciistica) e non solo;

  2. Dibattito sui siti di interesse, relative opportunità di “ospitalità” in tali luoghi ed enogastronomia tipica presente presso gli stessi.

Il Circolo, componente storico della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia) è disponibile a sostenere, promuovere ed indirizzare l’ utenza verso il turismo interno.

Il dottor Cocco, Capo Gabinetto Assessorato al Turismo Regione Autonoma Sardegna e la dottoressa Poggio, Assessore Cultura, Turismo e Commercio Regione Piemonte, risponderanno ai quesiti del pubblico.

Saranno presenti per l’Amministrazione Comunale di Rivoli il Sindaco Andrea Tragaioli ed il Vicesindaco con delega al turismo Laura Adduce.

“L’attività dell’Associazione dei Sardi Quattro Mori è apprezzata dai cittadini e la mia Amministrazione Comunale riconosce l’importanza della promozione di storie, culture, paesaggi – dichiara il Sindaco Andrea Tragaioli – perché occorre sostenere la filiera che ruota intorno al turismo, fare squadra, sostenere la comunità. Un lavoro di squadra prende le mosse dall’ascolto dei territori, dal coinvolgimento, dalla creazione di sinergie così come avviene in occasione di questo Congresso che permetterà di capire le criticità per raggiungere la Sardegna e visitarla, nonché di analizzare le strade percorribili per superare i problemi esistenti legati ai trasporti verso l’isola ed interni ad essa.”

“In questi anni ci siamo impegnati per valorizzare la città di Rivoli per il suo patrimonio artistico e culturale. L’evento del Giro d’Italia ha puntato i riflettori sulla città facendola conoscere ed attirando turismo. – afferma il ViceSindaco Laura Adduce – L’interesse per ciò che ha valenza turistica è sempre stato forte. Il turismo apporta benefici oltre ad implicare anche positivi impatti sociali e culturali. Appoggiare le attività delle Associazioni del territorio come il Circolo dei Sardi significa fare aggregazione e farne conoscere origini e tradizioni.”

È crollato il tetto della vecchia stazione di Porta Susa a Torino

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Questa mattina intorno alle 10.00, una vasta porzione del tetto della vecchia stazione di Porta Susa a Torino è crollata. La zona è stata transennata dalla polizia e dai vigili del fuoco giunti in piazza XVIII Dicembre. Al momento non risultano presenti persone all’interno, tuttavia la situazione è in corso di verifica e continuamente aggiornata. Sono in atto operazioni di controllo da parte delle autorità competenti.

Foto Gd

Di Giacomo (S.PP.): “chiarezza, o agli agenti non resta che volgere l’altra guancia”

 

Dopo la sentenza del Tribunale del Riesame di Torino

“Sul reato di tortura siamo arrivati all’interpretazione: la sentenza del Tribunale
del Riesame di Torino che ha annullato la sospensione dal servizio di 23 agenti
del carcere di Biella conferma che non c’è tempo da perdere perché i
legislatori mettano mano e rivedano la normativa del 2017 che ha introdotto il
reato di tortura”. Così Aldo Di Giacomo, segretario generale del S.PP. –
Sindacato Polizia Penitenziario – aggiungendo che “il commento positivo
espresso a caldo sulla sentenza adesso, dopo il deposito del dispositivo, va
sicuramente rivisto perché da tortura la nuova interpretazione è di “abuso di
autorità”, che prevede “solo” fino a trenta mesi di reclusione. In sostanza per i
giudici di Torino si può anche non essere sospesi dal servizio ma comunque si
risponde di un reato. Per gli agenti costretti a fronteggiare quotidianamente le
aggressioni di detenuti, sempre più violenti e impuniti, aumentate nel giro
degli ultimi mesi del 180%, non resta che volgere l’altra guancia. Se ci si è già
dimenticati del gravissimo episodio del detenuto che nel carcere di Frosinone,
cinque giorni fa, ha colpito con una lametta alla gola un nostro collega, con
una profonda ferita che poteva procurargli la morte, vogliamo ricordarlo noi
per riaccendere l’attenzione sul punto di non ritorno in cui ci troviamo con il
pericolo di vita per i servitori dello Stato. La richiesta del nostro sindacato di
avere un quadro normativo chiaro – afferma Di Giacomo – proprio alla luce
della nuova sentenza non è più rinviabile. Rivolgiamo pertanto un appello a
Ministro Giustizia e Parlamento perché affronti il più rapidamente possibilità
questa che è una priorità per il personale penitenziario che persino in casi di
rivolte non sa come comportarsi per non incorrere nel reato di tortura o, da
adesso, di “abuso di autorità”.

Aldo Di Giacomo   

Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP.

Concluso alla Taurinense il Corso di Diritto Umanitario nei conflitti armati

COMANDO TRUPPE ALPINE

BRIGATA ALPINA “TAURINENSE”

COMUNICATO STAMPA

Nel quarto corso organizzato dalla Brigata alpina Taurinense, formati 22 nuovi operatori di Diritto Internazionale Umanitario nei conflitti armati.

Torino, 13 giugno 2023 – Si è concluso presso la Brigata alpina Taurinense, il 204° Corso di Diritto Internazionale Umanitario dei conflitti armati, svolto dalla Croce Rossa Italiana a favore del personale dell’Esercito ed aperto anche ad altre Forze Armate.

Articolato su trenta ore di studio suddivise tra lezioni frontali e momenti di esercitazione, il corso è stato condotto da docenti universitari, istruttori di diritto internazionale, consiglieri giuridici e da personale della Croce Rossa. Significative e preziose sono state le lectio magistralis del Dottor Nicola Pedde, direttore dell’Institute of Global Studies, e del Generale Giorgio Battisti, già comandante della Taurinense nel 2002/2003 ed attualmente vice Presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Internazionale Umanitario.

Il corso ha affrontato molteplici ed interessanti tematiche del diritto Internazionale dei conflitti armati tra cui i principi di proporzionalità, limitazione e distinzione, affrontando infine argomenti di stretta attualità che riguardano i diritti umani nei conflitti armati e nei fenomeni migratori.

Le lezioni, tenute presso il Comando della Brigata “Taurinense”, hanno fatto luce sull’esperienza della CRI in patria e all’estero e sul trattamento dei prigionieri di guerra. Particolare attenzione è stata posta sull’uso e l’abuso dell’emblema di protezione ed il movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. L’analisi di casi di studio richiedenti l’applicazione delle norme in contesti simulati, ha reso il corso strettamente attinente alle diverse tematiche che il personale militare può trovarsi ad affrontare.

In gara volontari di Croce Bianca Fossano e Croce Bianca Garessio

ANPAS PIEMONTE PRESENTE AL TORNEO SANITARIO NAZIONALE A BORGO VAL DI TARO

Anpas Comitato Regionale Piemonte parteciperà alla quarta edizione del Torneo Sanitario Nazionale Anpas in programma a Borgo Val di Taro in provincia di Parma, dal 23 al 25 giugno 2023.

La squadra di Anpas Piemonte che interverrà alla gara nazionale di primo soccorso sanitario è composta da Elisa Borgna, team leader, volontaria soccorritrice della Croce Bianca di Garessio, Federico Curti e Alice Fiorini volontari soccorritori della Croce Bianca Fossano, Luigi Afferni e Igor Parodi volontari soccorritori della Croce Bianca di Garessio. La squadra sarà coordinata da Luca Ortu, referente Formazione Anpas Coordinamento provincia di Cuneo e vicepresidente della Croce Bianca Fossano.

«Anpas Piemonte parteciperà al Torneo sanitario nazionale con una squadra mista a livello di associazioni di appartenenza – spiega Luca Ortu – tre soccorritori della Croce Bianca di Garessio e due volontari soccorritori della Croce Bianca di Fossano. Ciò è importante dal punto di vista formativo in quanto stimola a condividere la propria esperienza di soccorritore e confrontare le modalità di intervento. Mi preoccuperò di preparare la squadra al meglio. Auguro loro di divertirsi e di tornare a casa con un maggiore corredo di abilità e conoscenze».

 

Roberto Rampone, responsabile Formazione Anpas Piemonte: «Il Torneo sanitario nazionale Anpas è un ottimo momento per verificare la formazione dei volontari soccorritori, nell’ottica di percorsi formativi comuni riconosciuti in tutta Italia. Siamo felici che due associazioni abbiano deciso di partecipare in rappresentanza di Anpas Piemonte. Un ringraziamento ai volontari, alle associazioni e al coordinatore Luca Ortu. Buona gara di soccorso a tutte e tutti».

Il Torneo è organizzato da Anpas Nazionale, in collaborazione con l’Assistenza Pubblica Volontaria di Borgotaro-Albareto e il Comitato Regionale Anpas Emilia-Romagna.

Anpas Piemonte ha già vinto la prima edizione del Torneo nel 2018, conquistato il secondo posto nell’edizione del 2019, quando a vincere fu squadra della Valle d’Aosta. Dopo due anni di sospensione del Torneo, a causa della pandemia, la squadra di Anpas Piemonte torna a vincere nel 2022.

Lo scopo della manifestazione è quello di testare le modalità di intervento nella gestione di un soccorso complesso, con più enti impegnati nell’evento in coordinamento con il Sistema di Emergenza Sanitario. L’idea è anche quella di trascorrere tre giorni in amicizia, divertendosi e imparando.

Le prove, strutturate in sei scenari in cui verranno simulati eventi di tipo traumatico e non traumatico, saranno uguali per tutte le associazioni partecipanti e saranno allestite all’interno dei paesi di Borgotaro e Albareto.

I giudici delle prove saranno medici, infermieri, volontari del movimento Anpas e dell’area Emergenziale 118 della regione Emilia Romagna e i protocolli di valutazione terranno conto delle differenti modalità di intervento delle diverse realtà regionali.

Domenica 25 giugno si terrà una mattinata formativa rivolta ai Gruppi Giovani Soccorritori Anpas d’Italia dai 14 ai 18 anni di età, verranno allestiti scenari di addestramento a loro dedicati con formatori Anpas a disposizione.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri.

La caserma Montegrappa apre al pubblico

Giovedì 15 giugno la caserma di Corso IV Novembre 3 a Torino, sede del Comando della Taurinense, apre al pubblico dalle 14 alle 19, in occasione della festa del 1^ Reparto Comando e Supporti Tattici Alpini, offrendo visite guidate alla Sala della Rimembranza della Brigata, che si è arricchita di un nuovo spazio dedicato proprio al reparto celebrato.
Il piazzale della Montegrappa ospiterà un’esposizione di mezzi ed equipaggiamenti in dotazione alle Truppe Alpine dell’Esercito, mentre. la Fanfara della Taurinense si esibirà per i visitatori, seguita dalla Fanfara Montenero della Sezione ANA di Torino.
Nella mattinata la caserma vedrà il saluto al contingente della Taurinense rientrato dalla missione NATO in Ungheria e la cerimonia di insediamento del nuovo comandante, il generale Enrico Fontana, che subentra al parigrado Nicola Piasente.

Strade allagate: perché non adottare griglie a maglie strette per non intasare i tombini?

Solita tiritera…caditoie otturate a migliaia. Io proposi, anni fa in consiglio comunale di imitare la Francia o quelle città che lo hanno già fatto, ponendo delle griglie a maglie strette onde avere i tombini puliti e lo sporco solo sopra, che ovviamente andava poi pulito…risultato?..no meglio così.. e pagare le disotturazioni di ogni singola caditoia che costa non poco!

RAFFAELE PETRARULO