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Un parco pubblico nell’area ex Thyssen Krupp

Il Consiglio comunale ha approvato una delibera di iniziativa consiliare (prima firmataria Nadia Conticelli), con la quale si stabilisce di avviare il procedimento di una variante al Piano Regolatore Generale finalizzata ad una rilettura dell’intera ZUT (zona di trasformazione urbanistica) ambito “4.15 Regina Margherita” e delle sue destinazioni d’uso e di destinare la maggior parte delle aree ex Thyssen Krupp a “parco pubblico urbano”.

Il documento ricorda come nel luglio scorso sia pervenuta alla Presidenza del Consiglio Comunale una proposta di iniziativa popolare (oggi respinta) con la quale i firmatari chiedevano che l’area industriale venisse utilizzata per la collocazione del nuovo ospedale della zona nord-ovest di Torino, da realizzarsi con fondi INAIL ottenuti dalla Regione Piemonte e per la realizzazione di un parco pubblico. Questo anche a titolo di risarcimento alla collettività per il danno di immagine subito da Torino a fronte della strage sul lavoro del 6 dicembre 2007 nella quale rimasero uccisi i sette operai della Thyssen Krupp.

La delibera approvata oggi sottolinea come, a fronte dell’urgenza di realizzazione del nuovo ospedale, poiché le strutture esistenti del Maria Vittoria e dell’Amedeo di Savoia non potranno garantire ancora a lungo la piena operatività, l’area Thyssen Krupp non è stata ritenuta idonea perché la Regione Piemonte richiede aree di proprietà pubblica, ai fini dell’impegno delle risorse. Inoltre, vi è un ritardo nelle opere di bonifica, da parte delle aziende, che non consente di portare a termine l’opera nei tempi richiesti da INAIL.

Il Consiglio Comunale, evidenzia la delibera, condivide tuttavia la proposta, esplicitata nel provvedimento di iniziativa popolare di variare la destinazione urbanistica dell’area Thyssen, al fine di realizzarvi un parco pubblico, che si colleghi con l’attuale Parco della Pellerina per dar vita ad una estesa infrastruttura verde.

La delibera, che ha ottenuto 24 voti a favore e 4 conrtari, è stata approvata anche con un emendamento proposto dalla consigliera Alice Ravinale.

Corso Unicef: Diritti, cambiamento climatico e crisi globali

UNICEF e RUS Piemonte corso CUMED 2024 per costruire nuovi paradigmi culturali e società solidali
 Diritti dei bambini, cambiamento climatico e crisi globali. Temi mai come ora interconnessi in ogni parte del mondo. Prime in Italia, le quattro università piemontesi uniscono le forze nell corso universitario promosso fin dagli anni ottanta dal Comintato Italiano dell’Unicef. Avviato il 6 marzo, è riproposto in una nuova prospettiva : << Diritto alla sopravvivenza e allo sviluppo, senza discriminazioni >>.
Sul tavolo, la giustizia intergenerazionale, le risorse finite del Pianeta, la crisi climatica e le ricadute su salute, migrazioni, sicurezza alimentare. Una formazione a 360°declinata in chiave di tutela delle generazioni future. Il corso (chiuso con 170 iscrizioni rispetto alle 60 dello scorso anno ), prevede 5 incontri, uno gestito dall’Unicef e gli altri dai singoli atenei a seconda delle competenze: Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale e Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Nelle precedenti edizioni il corso dell’Unicef aveva invece sempre avuto un unico interlocutore e più segnatamente Unito. Non si tratta solo di una prima nazionale, ma anche locale. Sarà il debutto della rete piemontese dell’Università per lo sviluppo sostenibile ( Rus ) a cui aderiscono 86 atenei in tutta Italia.
<< Il corso, organizzato in collaborazione con i quattro atenei piemontesi che fanno parte della rete “Rus Piemonte”, esamina questioni di grande rilevanza nel campo dei diritti, con uno sguardo particolare alle generazioni più giovani e ai soggetti vulnerabili>>, spiega Carmen Aina presidente RUS Piemonte . <<Ogni intervento affronterà le disuguaglianze socio-economiche a cui le sfide
globali espongono tali gruppi, offrendo ai partecipanti un’opportunità unica per esplorare, discutere e riflettere su questioni significative che influenzano la società contemporanea, oltre alle possibili soluzioni per affrontarle>>.
E’ stata l’Università di Torino ad inaugurare gli incontri, con una prima lezione sulla giustizia intergenerazionale. Un concetto che parte da un presupposto: l’appartenenza ad una generazione piuttosto che a un’altra non dovrebbe portare alcun tipo di svantaggio. << Nella Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia, approvata nel 1989, è già stata esplicitata la responsabilità degli adulti nei confronti delle giovani generazioni >>, sottolinea l’Ufficio scuola e università del Comitato italiano per l’Unicef che si occuperà del secondo incontro. << Educare ai diritti è il primo passo che l’UNICEF propone di realizzare in tutti i contesti per garantire l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, attraverso la diffusione della conoscenza dei principi in essa sanciti>>.
Il terzo incontro che sarà curato da Professori del Politecnico di Torino esaminerà le condizioni di trasformazione di questo perido di grandi cambiamenti ambientali e socioeconomiche , nel quale lo sviluppo tecnologico potrà influire significatamente sull’evoluzione della società.
Il quarto incontro, che vedrà impegnato una Rappresentante dell’Università del Piemonte Orientale, sarà dedicato alle disuguaglianze tra le popolazioni migranti e non migranti nell’utilizzo dei servizi sanitari. La recente risposta globale alla pandemia della COVID 19 ha chiaramente dimostrato che sono ancora necessari notevoli interventi per proteggere i gruppi vulnerabili – donne, bambini, migranti o persone senza fissa dimora- dall’impatto dei disastri.
Chiuderà l’Università di scienze Gastronomiche, con un focus sulla discriminazione e violazione dei diritti umani che si accompagna allo sfruttamento minorile , soprattutto dei minorenni migranti , nella filiera dell’agroalimentare
A conclusione del corso, è previsto un seminario di 3 ore aperto a tutti dove verranno dibattuti i temi affrontati durante il corso attraverso una prospettiva multidisciplinare e un test a risposte multiple rivolto alle studentesse e studenti che hanno seguito il corso.

Al via gli incontri per i proprietari degli amici a quattro zampe

 

Con il primo appuntamento, in programma mercoledì 20 marzo nel Centro di Valorizzazione Territoriale della Circoscrizione 4, prende il via il ciclo di incontri “Cani in famiglia e in città”.

Gli incontri formativi gratuiti, organizzati dall’ufficio tutela animali della Città di Torino, sono destinati ai proprietari o ai futuri proprietari di cani, per imparare a gestire in modo responsabile il proprio animale nel contesto urbano e nell’ambiente domestico.

Numerosi i temi toccati, dagli aspetti sanitari agli obblighi di legge, dal benessere e dalla salute del cane alla sua gestione quotidiana. Saranno inoltre affrontati gli aspetti legati alla corretta convivenza nell’ambiente cittadino, dal rispetto delle regole da parte dei proprietari ai potenziali pericoli a cui è necessario prestare attenzione.

Interverranno agli incontri: Cristina Cellerino, direttore responsabile A.S.L. Città di Torino – Sanità animale; Cinzia Ferretti, supervisore veterinario per la Città di Torino; Daniela Portaleone, esperto in comportamento, educatore e istruttore cinofilo e gli agenti dell’unità cinofila reparto operativo speciale della Polizia Municipale.

La partecipazione agli incontri è gratuita con prenotazione obbligatoria alla mail ufficiotutelaanimali@comune.torino.it.

Di seguito il calendario completo degli appuntamenti:

Mercoledì 20 marzo, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 4 | Centro di Valorizzazione Territoriale, via Giacomo Medici 28

Sabato 10 aprile, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 1 | Sala Consiglio, via Bertolotti 10

Mercoledì 17 aprile, ore 18.00
Circoscrizione 2 | Villa Amoretti, Sala Conferenze – Parco Rignon corso Orbassano 200

Mercoledì 15 maggio, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 3 | Sala Consiglio, corso Peschiera 193

Mercoledì 29 maggio, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 5 | Sala Consiglio, via Stradella 192

Mercoledì 12 giugno, ore 18.00 – 19.30
Circoscrizione 8 | Polo Lombroso, Sala Molinari – via Cesare Lombroso 16

TORINO CLICK

Aggredito a colpi di machete per strada a Torino Rischia l’amputazione di una gamba

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Un 23enne è stato aggredito e ferito gravemente  probabilmente  con un machete,  a Torino, in via Panizza,  nel quartiere di Mirafiori Nord, nel pomeriggio. La vittima dell’agguato, al momento dell’aggressione era su un monopattino  in compagnia di una ragazza.  E’ stato trasportato in ospedale al  Cto. Non sarebbe in pericolo di vita ma i chirurghi stanno tentando di salvargli la gamba sinistra che rischia una parziale amputazione. L’aggressione sarebbe avvenuta durante una violenta lite in strada. Gli aggressori, due uomini, sono  poi scappati a bordo di uno scooter. I residenti della zona hanno chiamato il 112. La motivazione della violenza potrebbe essere stata l’apprezzamento nei confronti di una ragazza postato sui social.

Celebrata la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

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Questa mattina in piazza Carignano davanti al monumento a Vincenzo Gioberti Torino ha celebrato la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, istituita nel 2012, con l’obiettivo di ricordare e promuovere i “valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.

Sono trascorsi 163 anni, era il 17 marzo 1861, da quando la «Gazzetta Ufficiale» pubblica il reale decreto che conferisce a Vittorio il titolo di Re d’Italia per sé e i suoi successori, sancendo l’Unità nazionale, quasi 7 da quando, nel novembre del 2017,  l’Inno di Mameli, o meglio «Il canto degli Italiani» – adottato provvisoriamente dal Consiglio dei ministri il 12 ottobre 1946 – grazie a una legge diventa ufficialmente l’Inno della Repubblica Italiana.

“Sono felice di vedervi qui così numerosi – ha detto l’assessora alla Politiche giovanili Carlotta Salerno rivolgendosi ai tanti bambine e bambine presenti alla cerimonia – Voi siete il presente e il futuro del nostro Paese. Una democrazia ancora giovane con alle spalle momenti di difficoltà e cambiamento, dai quali è sempre riemersa grazie alle capacità e all’umanità dei suoi cittadini. Ma l’unità del Paese non è scontata – ha proseguito -, è necessario continuare a prendersene cura quotidianamente preoccupandoci gli uni degli altri. Ci aiuta in questo l’inno di Mameli che con le sue trascinanti note accompagna i grandi eventi e ci ricorda che siamo un unico Paese, un’unica grande comunità, a scuola, al lavoro, in famiglia, nello sport, con i compagni e con i colleghi”.

Oltre agli alunni delle scuole I.C. Regio Parco Gabriella Poli, Niccolò Tommaseo e Pacchiotti-Revel, con l’assessora Salerno in piazza Carignano erano presenti i gonfaloni della  Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, insieme ai rappresentanti delle autorità di Stato.

Deposta una corona di alloro della Città di Torino per ricordare tutti i Caduti  del Risorgimento Italiano sono poi intervenuti Agnese De Bortoli, sindaca del Consiglio comunale dei ragazzi e Stefano Arcangeli, dell’Istituto Tommaseo. Ha preso la parola anche Umberto d’Ottavio, presidente del Patto Nord Ovest e promotore della legge per il riconoscimento ufficiale dell’Inno d’Italia, il cui testo scritto da Goffredo Mameli il 10 settembre 1847 fu musicato proprio a Torino da Michele Novaro.

La cerimonia è stata accompagnata dalle note della Banda musicale del Corpo di Polizia municipale di Torino.

 

Gino Strippoli

TORINO CLICK

Auto si schianta contro un muro: quattro ragazzi feriti in ospedale

Ieri una Fiat Panda con a bordo quattro ragazzi ventenni è finita violentemente contro il muro  di un’abitazione. Sono  intervenuti il 118, i Vigili del Fuoco di Mathi e i Carabinieri di Venaria per verificare le cause dell’incidente. I giovani hanno ricevuto  le prime cure sul posto e sono stati poi trasportati all’ospedale di Ciriè.

I giovani CRI del Piemonte a confronto

Si è svolta nel fine settimana  l’ultima Assemblea Regionale dei Giovani CRI di questo mandato 2020-2024. Una due giorni di confronto e workshop ospitata alla Certosa di Pesio (CN). Attraverso laboratori e momenti di discussione sono stati analizzati i risultati raggiunti e i cambiamenti avvenuti in questi quattro anni nella gioventù della CRIPiemonte, con lo sguardo verso il prossimo futuro dell’ Associazione e della sua rappresentanza giovanile.

(Facebook)

Il Sappe: “Altro episodio violento in carcere contro gli agenti”

 
 
Ennesimo fatto violento all’interno delle carceri piemontesi. Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, racconta quanto avvenuto nelle ultime ore nel penitenziario di Novara: “Nella giornata di sabato, si è verificato l’ennesimo evento critico. Due detenuti (uno dei quali psichiatrico) stranieri hanno litigato tra di loro: ad avere la peggio, ancora una volta, è stato il personale di Polizia Penitenziaria, segnatamente il Sovrintendente di sorveglianza, che è dovuto ricorrere alle cure del vicino ospedale per la frattura di una mano. Solo grazie al professionale intervento del personale di Polizia Penitenziaria si è dunque evitato il peggio. La situazione è insostenibile: al collega ferito va la mia solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione”.
Anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà al poliziotto ferito a Novara ed è impietoso nella sua denuncia: “Cambiano governi, Ministri della Giustizia e Capi del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma non cambia l’indifferenza verso le violenze che quotidianamente subisce la Polizia Penitenziaria: aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma sembra che a nessuno freghi nulla”. “Importante e urgente”, prosegue, “è invece prevedere un nuovo modello custodiale. È infatti grave che la recrudescenza degli eventi critici in carcere si è concretizzata proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria. Esattamente come la Sezione del carcere di Novara dove è avvenuto questo grave fatto”. Per Capece, “servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto, anche prevedendo la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze per l’incapacità di una Amministrazione che non riesce ad intercedere ai livelli politici competenti, anch’essi sicuramente non esenti da gravi responsabilità“.

Il corso di legalità di ANCI Piemonte

Ampia partecipazione alla prima lezione del corso “Legalità, valore per il territorio” organizzato da Città metropolitana di Torino, ANCI Piemonte e Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali.

(Facebook ANCIPiemonte)