Davanti al giudice, nel corso dell’interrogatorio, Bonadonna ha negato di aver sferrato un pugno ad un agente. Intanto la consigliera regionale dei 5Stelle e il sindaco di Susa, esponente del Pd, chiedono la liberazione dell’uomo

AGGIORNAMENTO E’ stato scarcerato nel pomeriggio, ma sottoposto all’obbligo di dimora a Bussoleno, in Valle di Susa, Andrea Bonadonna, il leader di Askatasuna arrestato sabato dopo il corteo anti-G7 di Venaria Reale.
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“Sereno nel cuore, lucido nella mente, solo un po’ stanco (per usare un eufemismo) e provato dalle fatiche delle giornate di lotta e di lavoro appena trascorse. Gioia per le migliaia e migliaia di voci e di corpi contro il summit, e la determinazione nonostante l’isolamento fatto di sbarre e muri” . Scrive così in una lettera dal carcere pubblicata su un sito di area autonoma, Andrea Bonadonna, il leader di Askatasuna arrestato.
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Si è tenuta ieri, nel Tribunale del capoluogo piemontese, l’udienza di convalida della custodia cautelare in carcere per Andrea Bonadonna, leader di Askatasuna arrestato dopo il corteo anti-G7 di Venaria Reale. Bonadonna era stato arrestato nella notte tra sabato e domenica, subito dopo la chiusura dei tre vertici del G-7 sullo sviluppo, con l’accusa di percosse e lesioni nei confronti di un poliziotto e resistenza a pubblico ufficiale.
Durante le ore successive alla convalida della misura di custodia cautelare, sono subito partiti diversi appelli per chiedere l’immediata scarcerazione del leader quarantenne – ricordiamo che Bonadonna è attualmente detenuto nel carcere delle Vallette di Torino -. A esporsi pubblicamente, oltre al mondo dei centri sociali, ci sono stati moltissimi esponenti del famoso movimento No Tav a cui l’uomo, in questi ultimi anni, si è avvicinato molto. Diversi “appelli di grazia” – che hanno suscitato non poche polemiche – sono giunti anche da alcuni rappresentanti della politica italiana come la consigliera regionale dei 5Stelle in Piemonte, Francesca Frediani e il sindaco di Susa, Sandro Plano, esponente del Pd. Intanto domani pomeriggio, gli antagonisti di Reset G7 hanno organizzato un nuovo corteo di protesta in Piazza Carlina, nel centro torinese, dove è ubicato l’hotel che ha ospitato tutti i ministri partecipanti al vertice.
Simona Pili Stella
Un morto in un grave incidente stradale, questa mattina sulla regionale 589 dei Laghi di Avigliana, a Cavour, nel Pinerolese.
mediazione tra Madrid e Barcellona avverrà con le armi della politica e non della violenza. Ricomposizione magari difficile ma non impossibile. Ciò che è stato impossibile e sarà impossibile con i violenti proprio perché violenti. Visto che loro vogliono semplicemente abbattere lo Stato.E allora qualcuno ha spiegato al vicesindaco Montanari e ai 4 consiglieri pentastellati, che essendo rappresentanti dello Stato non possono fare quello che vogliono? Posso pensare e dissentire ma partecipando a cortei con violenti alla testa sono di fatto corresponsabili delle violenze.Chi picchia poliziotti deve essere arrestato. Chi giustifica la violenza deve essere stigmatizzato. il dissenso e la contestazione sono solo un pretesto. Avete visto che i Manifestanti di Barcellona affrontavano la Guardia Civil con i fiori. E appunto le cariche e l’ irruzione nei seggi non hanno impedito il referendum. Concludo con una nota amara. Sono più ottimista per la Catalogna e la Spagna che per gli attuali ” sinistrorsi” nostrani: capiscono le stupidaggini politiche che continuano imperterriti a compiere?.
Dopo 1.043 metri totali percorsi e un breve periodo di manutenzione, la talpa ripartirà in direzione sud per gli ultimi 690 metri
Inaugurazione della mostra “La Collezione di Palazzo Lascaris”
E’ partita nelle prime ore di questa notte un’operazione di polizia all’aeroporto di Caselle, riguardante sia il rilascio di fatture false, sia documenti riguardanti l’avvio di lavori mai eseguiti per ottenere finanziamenti da Roma. L’operazione coordinata dalla procura di Torino è tutt’ora ancora in corso. Secondo le prime indiscrezioni gli investigatori si sarebbero concentrati sul rilascio di false fatture per false riparazioni che coinvolgevano gli aerei di passaggio allo scalo torinese e anche per lavori all’interno dell’aeroporto mai eseguiti che però Aviapartner fatturava “regolarmente”. In queste ore sono stati perquisiti – oltre agli uffici dell’ Enav e dell’ Enac – anche le abitazioni di sette dirigenti e funzionari; intanto le maggiori attenzioni da parte della procura sarebbero rivolte alla Aviapartner, la società che si occupa della logistica dell’aeroporto. La frode, secondo quanto accertato fino ad adesso, sarebbe iniziata nel 2008 apportando nelle tasche della società milioni di euro.
Dal 2 e fino al 15 ottobre le attività del Laboratorio Campidoglio prenderanno vita nelle vie dell’omonimo borgo. Il Laboratorio è un’iniziativa collegata al progetto europeo Living Streets
Un ultraleggero è caduto nei dintorni di Chivasso, è morto il pilota.
In gravi condizioni una mamma e il figlio di tre anni, feritisi nel pomeriggio in un incidente stradale sulla provinciale 26 a Strambino