CRONACA- Pagina 1640

L'incuria della collina non è un buon biglietto da visita per la città

collinacollina3collina1 rovericollina2STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

Roberto abita dall’inizio anni ’80 a cavallo tra Pecetto e Torino. Comincia a scuotere la testa. Non è tutto oro ciò che luccica.  Da dieci anni la situazione è notevolmente peggiorata. Mi fa notare immondizia lasciata sul ciglio della strada. 

 

Di mattina, freddissimo con uno splendido sole. Roberto Roveri (nella foto) mi porta a fare un giro in collina. Appuntamento alla Gran Madre.

 

Poi si prende la strada per l’Eremo. Pochi chilometri ed è un spettacolo. Dalle varie curve squarci di Torino, bellissima. La luminosità ottima esalta il tutto. Uno di quei momenti dove  si è contenti di questa nostra città. Diciamolo pure : ci si riappacifica un po’ con tutto.  Roberto abita dall’inizio anni ’80 a cavallo tra Pecetto e Torino. Comincia a scuotere la testa. Non è tutto oro ciò che luccica.  Da dieci anni la situazione è notevolmente peggiorata. Mi fa notare immondizia lasciata sul ciglio della strada. 

 

La mancata pulizia dei boschi trascina l’acqua producendo ghiaccio.  Qui è un via vai di autoambulanze che portano malati al San Camillo. E la collina è da intendere anche come biglietto da visita della città ai turisti. Non ha senso quest’incuria. Poi le siepi non curate delle ville a ridosso della strada.  Ciò probabilmente derivato dal fatto che le ville vengono abitate pochi mesi all’anno. Tante le chiamate in comune, assessorato al Verde. Solite le risposte. Interverranno con un finale risultato: niente e nulla.

 

Il ritorno in Gran Madre. E costeggiando il Po raggiungo l’ufficio in Corso Casale.  Cani con i loro padroni e, nonostante il freddo, novelli maratoneti. Sull’acqua rimbalza il sole. Incontro operai della Coop Agriforest, fondata nel 1978.  Sono preciso perché sono tra i fondatori. Sono infreddoliti ma contenti di lavorare.  È mi viene spontanea una domanda : che fanno i dipendenti del Comune in forze all assessorato? Se non sono sufficienti perché non vengono trasferiti operai di altri assessorati senza carichi di lavoro? Non si potrebbero utilizzare gli extracomunitari? 

 

Probabilmente i sindacati non sarebbero d accordo.  Pazienza. Ma si deve pur intervenire!  È solo una questione di buon senso: intervenire prima che scappano i buoi. Ma ho paura che anche su questo argomento il buon senso manchi. 

 

(Foto: il Torinese)

Giuseppe Botta, un protagonista della politica: il ricordo del figlio

botta giuseppe 2Giovedì 10 dicembre alle 18.30 messa in suffragio del parlamentare piemontese ai Santi Angeli Custodi, via Avogadro 5

 

In memoria di mio padre

 

A sette anni dalla sua scomparsa mi piace ricordare la sua cordialità nei rapporti umani ed il suo sorriso che erano un suo tratto distintivo. Non gli mancava certo la battuta divertente e talvolta ironica ma scevra da cattiverie. Un padre speciale per me; ma per moltissimi un uomo che si è occupato di ogni loro problema. La politica è stata la sua grande passione.

 

Prima ancora vi era in lui il piacere di lavorare per gli altri. Il suo modo per mantenere i rapporti con i tanti che incontrava era scrivere loro una breve lettera. Non si arrendeva alle difficoltà. Aveva il passo dell’alpino che non si perde mai d’animo e l’ostinazione del maratoneta che arriva sempre al traguardo.

 

Dai racconti e dagli aneddoti ancora oggi esce la figura di uomo prima ancora del politico educato ai valori tradizionali: la stretta di mano e il mantenimento della parola data.

 

E quando Massimiliano Borgia, l’autore del libro intervista “Giuseppe Botta. Un protagonista piemontese della Prima Repubblica” propose il titolo “Quando la politica era fatica” mio padre con garbo declinò quel titolo perché per lui la politica era stata la sua vita, quasi un grande amore.

 

Franco Maria Botta

 

Entrano nella villa per rapinarla: uno arrestato, tre fuggiti

carabinieriTre di loro sono fuggiti passando dalle finestre

 

In quattro erano già riusciti a entrare per commettere una rapina in una  villa a Chieri. Il proprietario di casa stava dormendo,  ma sono stati disturbati dall’arrivo dei carabinieri, che hanno visto la loro Seat Leon davanti alla casa. Tre di loro sono fuggiti passando dalle finestre, ma il quarto, un nomade serbo di 25 anni armato di cacciavite, è stato arrestato. Le indagini sono orientate su altre rapine analoghe verificatesi negli ultimi giorni nella zona della collina torinese.

 

(Foto: il Torinese)

Teneva un machete in casa, arrestato dai carabinieri

polizia e carabinieriE’ stata eseguita  un’altra misura cautelare in carcere e sono state denunciate 4 persone

 

Aveva in casa un machete di circa 50 cm e  dosi di marijuana ed è stato arrestato. Si tratta di un colombiano di 24 anni, di  Vignale Monferrato. Lo hanno arrestato i Carabinieri chiamati dal  titolare di un locale dove il giovane ubriaco molestava i clienti. E’ stata eseguita anche un’altra misura cautelare in carcere e sono state denunciate  4 persone per reati che vanno dalla guida in stato di ebbrezza, fino all’omessa custodia di armi, alla guida senza patente.
   

Ambulanza contro pilone, muore paziente

ambulanza SOCCORSOTre componenti del  personale sono rimasti feriti, mentre è illeso il conducente

 

Tragedia su un’ambulanza proveniente da Mede, nel Pavese, con a bordo un paziente in condizioni gravi che doveva essere trasferito al reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale di Alessandria. Il mezzo è andato  fuori strada schiantandosi contro un pilone e il paziente è morto. Tre componenti del  personale sono rimasti feriti, mentre è illeso il conducente. L’incidente potrebbe essere accaduto per il fondo stradale scivoloso a causa delle condizioni meteo, oltre alla probabile eccessiva velocità.

 

(Foto: archivio)

Beppe Grillo sul web: "Ora e sempre No Tav"

grillo anonimousUna nota scritta in occasione del 10° anniversario di quella che viene definita la “riconquista, da parte dei cittadini, del territorio di Venaus”

 

E’ firmata ‘M5S Parlamento’ e intitolata,”Ora e sempre No Tav” una nota comparsa sul blog di Beppe Grillo. E’ stata scritta in occasione del 10° anniversario di quella che viene definita la “riconquista, da parte dei cittadini, del territorio di Venaus quando decine di migliaia di cittadini hanno ripreso i territori sottratti per l’opera inutile del Tav”. “Dopo quegli eventi – si legge sul web – nacque qualcosa di straordinario: la lotta No-Tav divenne un simbolo per l’Italia intera”.

 

(foto: il Torinese)

Torino-Roma 1-1, le pagelle del Torinese

toro romatoro venturaI Granata hanno giocato bene e per quanto visto in campo il pareggio sta pure stretto

 

Il Toro pareggia in extremis con la Roma grazie alla rete su rigore di Maxi Lopez che risponde al goal segnato pochi minuti prima da Pjanic su punizione, aiutato dall’ennesima papera stagionale di Padelli. I Granata hanno giocato bene e per quanto visto in campo il pareggio sta pure stretto, tuttavia per come si era messa la partita nel finale il pareggio ci può stare. La squadra di Ventura si porta così a 22 punti in classifica e nel prossimo turno sarà impegnato in una gara contro una diretta concorrente per la corsa all’Europa, il Sassuolo.

 

Padelli 4,5: durante tutta la partita non viene mai impegnato, ma a pochi minuti dalla fine Pjanic mette in mezzo un cross e lui esce male permettendo così ai Giallorossi di portarsi in vantaggio. Mezzo voto in più è per la parata nel finale su Dzeko che impedisce ai Capitolini di chiudere la partita;

Bovo 6: non molto preciso in appoggio e pochi squilli quando deve impostare. Qualche volta sbaglia anche in marcatura, ma comunque nel complesso una buona partita;

Glik 6: per gran parte della gara annulla Dzeko, non uno qualsiasi. Buone anche alcune percussioni nella metà campo avversaria, unica pecca i tanti passaggi sbagliati dovuti al grande pressing dell’attacco romanista;

Moretti 6,5: non sente minimamente il pressing avversario ed è l’unico dei tre centrali a non sbagliare mai ne in impostazione ne in marcatura;

Bruno Peres 7: il Brasiliano è incontenibile! Salta gli uomini come birilli e quando riceve palla crea costantemente pericoli. E’ uno dei migliori in campo, peccato per l’ammonizione che gli farà saltare la sfida in trasferta contro il Sassuolo;

Acquah 6: il Ghanese lotta e fa valere il suo strapotere fisico. A tratti però è troppo nervoso e tecnicamente deve migliorare parecchio;

Vives 6,5: in fase difensiva salva tantissime situazioni con degi ottimi ripiegamenti. Peccato per il tiro tentato allo scadere, poteva infatti servire i compagni meglio posizionati per portare avanti un’azione molto pericolosa;

Baselli 6,5: inizia molto bene con un ottima azione accompagnata da un cross altrettanto buono per Belotti che non riesce però a battere il portiere giallorosso. Con il passare dei minuti si concentra sempre di più sulla fase difensiva e quando sale purtroppo i compagni non lo servono. E’ costretto a uscire per un botta ricevuta da Naingollan. La speranza è che non sia nulla di grave in quanto i Granata hanno bisogno del loro gioiello per poter splendere (dal 69’Benassi 6:si inserisce bene negli spazi e fraseggia bene con i compagni) ;

Molinaro 6,5: è un motorino, fa avanti e indietro da difesa a attacco con una costanza e un’abnegazione che in pochi hanno nel nostro campionato (dall’86’ Martinez 6: vuole mettersi in mostra e cerca subito di farsi vedere con una conclusione centrale, ma bella);

Quagliarella 5: continua il periodo negativo del bomber di Stabia. Mai realmente pericoloso e a tratti quasi un corpo estraneo in questa squadra. Il suo contributo è fondamentale per il Toro, deve tornare al più presto sui suoi livelli ( dal 66′ Maxi Lopez 7: entra con la giusta mentalità e si incarica di battere il rigore che poi trasforma con freddezza. Visto il momento negativo di Quagliarella sarebbe bello vederlo partire dal primo minuto contro il Sassuolo);

Belotti 6: sfiora il goal dopo due minuti, ma l’estremo difensore giallorosso gli nega questa soddisfazione deviando con la gamba la conclusione ravvicinata. Durante il resto della partita non ha più grandi occasioni, ma lotta continuamente su ogni pallone;

All. Ventura 7: la squadra è messa benissimo in campo, concede solo due tiri in tutta la partita agli avversari, ma purtroppo il goal arriva su un cross a cinque minuti dalla fine. Tuttavia i suoi ci credono e in extremis trovano il goal del pareggio, una vera e propria dimostrazione di carattere.

 

Filippo Burdese

Emorragia causata da clistere? Morta donna di 94 anni

AMBULANZAE’ morta il 3 dicembre e  i familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri

 

Una emorragia interna è la causa della morte di una donna di 94 anni, poco dopo essere stata sottoposta a un clistere. Il pm Raffaele Guariniello ha disposto l’autopsia che stabilirà se esiste un collegamento fra l’intervento e la perforazione rettale che ha provocato la morte. La donna era di Leini, e a ottobre era stata colpita da ictus e si trovava  nella clinica per la riabilitazione. E’ stata portata al pronto soccorso di Rivoli ma non è stato possibile salvarla. E’ morta il 3 dicembre e  i familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri.

LAZIO-JUVENTUS 0-2: DYBALA PRIMA METTE IN DIFFICOLTÁ GENTILETTI E POI RADDOPPIA

LAZIO JUVE 22RETI: pt 7’ aut Gentiletti (L), 32’ Dybala (J).

 

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Basta, Mauricio, Gentiletti, Radu; Biglia, Parolo; Candreva (dal 1’ s.t. F.Anderson), Milinkovic (dal 23’ s.t. Matri), Kishna (dal 1’ s.t. B. Keita); Klose. A disp.Berisha, Guerrieri, Hoedt, Braafheid, Konko, Cataldi, Djordjevic. All. Pioli.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio, Asamoah (dal 23’ s.t. Evra), Alex Sandro; Mandzukic (dal 37’ s.t. Morata), Dybala (dal 34’ s.t. Cuadrado). A disp.Neto, Rubinho, Rugani, Lemina, Padoin, Vitale, Zaza. All. Allegri.

 

Con la quinta vittoria consecutiva i bianconeri si riaffacciano nella zona scudetto, agganciando temporaneamente la Roma al quarto posto, in attesa della sfida con i granata. La crisi adesso sembra colpire la Lazio, ferma a 19 punti

 

La Lazio parte bene con un buon possesso palla ed una prima conclusione rasoterra da parte di Candreva, da fuori area, ma Buffon senza troppe difficoltà riesce a controllare il tutto. Al 7’ il primo affondo bianconero si tramuta subito in vantaggio: Alex Sandro va via sulla sinistra , crossa in mezzo, Dybala scarica un gran tiro e Gentiletti nel tentativo di anticipare Mandzukic devia il pallone nella propria porta. La Lazio non si scompone, prova a rioccupare la trequarti bianconera, ma la palla gol per pareggiare i conti non viene trovata. Al 16’ da qualche metro fuori area Dybala prova a lanciare uno squillo con il sinistro, ma il tiro è troppo alto. Al 32’ Dybala ci riprova e questa volta il raddoppio arriva: Mandzukic appoggia per l’argentino che si aggiusta palla e da fuori area fulmina Marchetti. Nella ripresa, con due reti di svantaggio, Pioli decide di mettere forze fresche in campo: Keita e Felipe Anderson al posto di Kishna e Candreva. L’ingresso di Felipe Anderson sembra dare una scossa ai biancocelesti: quest’ultimo serve Radu che si scontra con Bonucci in area, ma per il direttore di gara il tutto è regolare. La Juve ben controlla il proprio vantaggio, e appena può riparte con Dybala al 14’ ma il pallone si spegne sul fondo. Il miglior momento della Lazio arriva al 18’: aggancio di Felipe Anderson e assist di tacco sinistro ma Milinkovic non trova la porta. Verso la conclusione i bianconeri si preoccupano di mantenere il risultato e di contenere gli attacchi della Lazio, ancora un tentativo da parte di Marchisio che spedisce altro sopra la traversa, e un tiro da parte di Klose che trova il muro di Chiellini. Un solo punto per la Lazio nelle ultime gare mentre il 2-0 all’Olimpico conferma l’ascesa bianconera.

 

Roberta Perna

Il trofeo “Sicurezza e Lavoro – Io non rischio”

lavoroDomenica al cimitero monumentale di corso Novara 135 alle ore 9.30 ci sarà la cerimonia per ricordare le sette vite tragicamente stroncate proprio il 6 dicembre del 2007 alla ThyssenKrupp

 

Proseguono la “Settimana della Sicurezza” ed il progetto “Io non rischio” promossi, unitamente a diversi altri soggetti, dall’associazione e dalla rivista Sicurezza e Lavoro. Sabato 5 dicembre, dalle ore 14.30 alle 18.30 l’impianto sportivo Cit Turin di corso Ferrucci 63/A ospita il trofeo “Sicurezza e Lavoro – Io non rischio” di calcio a 7 e di calcio a 5 con rappresentanti di Istituzioni, familiari vittime ThyssenKrupp, Sicurezza e Lavoro, Legamid’Acciaio, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, sindacati, lavoratori, studenti. Alle ore 17 ci sarà la ceriminia conclusiva con la premiazione del Trofeo, la visita alla mostra “L’Italia che muore al lavoro” e la presentazione del progetto “Io non rischio”. Domenica, invece, al cimitero monumentale di corso Novara 135 alle ore 9.30 ci sarà la cerimonia per ricordare le sette vite tragicamente stroncate proprio il 6 dicembre del 2007 alla ThyssenKrupp.

Massimo Iaretti