Il sindaco Piero Fassino invita tutti i cittadini alle ore 18 davanti al municipio in piazza palazzo di Città oggi alle ore 18 per un sit-in in memoria delle 50 vittime della strage di Orlando negli Usa
STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
In molti paesi democratici con radici culturali e storiche anglosassoni non si perdona al politico d’aver raccontato una bugia. Paesi dove la riforma luterana ha “imposto” questa elementare regola: chi mente non può e non deve governarci perché deve meritare la nostra fiducia. In Italia siamo più approssimativi. Oscilliamo tra Savonarola e una sorta di tollerante giustificazionismo. Tra forcaioli e garantisti. Chiara Appendino ha ricevuto dei rimborsi dal Comune di Torino perché dipendente della ditta Lavatelli di proprietà del marito. Fin qui nulla di grave o preoccupante, lo prevede la legge. La determinazione che stabilisce il rimborso recita testualmente : ” gli oneri per i permessi retribuiti per i lavoratori dipendenti da privati per l’espletamento del mandato amministrativo, sono a carico dell’ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitano le funzioni pubbliche e che detto ente, su richiesta del datore di lavoro, è tenuto a rimborsare il datore di lavoro”. Fin qui nulla di grave… ma comincia forse ad esserci qualcosa di preoccupante.La candidata bocconiana è stata “costretta” ad essere assunta dal marito. Del resto qualcosa di analogo è avvenuto con Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, assunto da una società del padre per poi fare il Presidente della Provincia e poi il Sindaco . Ed il tutto, da solo preoccupante diventa anche grave. Ma come, una “grillina” si comporta come il “detestato” segretario del Pd? Sembrerebbe! Ma siamo italiani che danno sempre il beneficio del dubbio. Sarebbe sufficiente che venissero date delle spiegazioni. Mi sembra che questa si chiami trasparenza.In assenza rimane nella nostra memoria la frase del “mitico” divo Giulio Andreotti : “Pensare male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre.
Ciclista muore travolto da auto
Il ciclista stava attraversando in bicicletta l’incrocio per andare a Volpiano, dove abitava con i genitori. Luca Gaido, questo il nome della vittima, non è stato visto dall ’auto che non è riuscita ad evitarlo. La Peugeot 107 lo ha travolto, aveva 42 anni. Il guidatore della vettura è un uomo di origine romena di 57 anni, di Leini, risultato poi negativo all’alcoltest. Ha chiamato i soccorsi ma non c’era più nulla da fare.
(foto: archivio)
Aveva 13 anni il ragazzino romeno investito ieri in tarda sera da un’auto in piazza Sofia, nei pressi dell’ l’incrocio tra corso Regio Parco e via Bologna. L’ambulanza lo ha portato quando era già molto grave al San Giovanni Bosco: è morto nella notte per le gravi lesioni riportate. la vettura che lo ha investito è Ford C-Max guidata da un italiano di 47 anni, negativo al pretest sull’alcol, L’uomo si è subito a prestare i soccorsi, mentre arrivavano l’ambulanza e i vigili urbani per gli accertamenti. I parenti del ragazzo hanno deciso di donare gli organi.
(Foto: archivio il Torinese)
In carcere per omicidio protesta sul tetto
Protesta di un detenuto che è salito sul tetto del carcere Lorusso e Cutugno di Torino – dove sta scontando una condanna per omicidio- per le condizioni della detenzione. Pochi giorni fa lo stesso carcerato, un cittadino romeno di 27 anni, aveva aggredito un agente penitenziario perché si rifiutava di cambiare cella. Oggi è stato convinto a scendere dal tetto dai vigili del fuoco, dopo due ore di trattative. Dice il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, Leo Beneduci” servono interventi urgenti sul sistema delle carceri ormai connotato da disorganizzazione a cui solo la professionalità degli agenti riesce a mettere un argine”. Aggiunge Donato Capece, segretario generale del Sappe. ” bisogna assumere e assegnare a Torino nuovi agenti di polizia penitenziaria, vista la carenza d’organico”.
Chiedeva 200 mila euro in cambio del silenzio sui loro rapporti sessuali, che erano stati filmati di nascosto. Lei è una romena di 32 anni, arrestata ( è ai domiciliari) dai carabinieri di Torino con l’accusa di tentata estorsione. Aveva minacciato l’amante, un imprenditore torinese di 57 anni, di mandare alla moglie su Whatsapp i loro filmati erotici. la romena aveva installato un sofisticato sistema di telecamere nascoste e conservava le registrazioni di rapporti sessuali con altre tre persone.
(foto: il Torinese)
Il 30 giugno al Castello di Racconigi raduno di oltre 500 volontari del Sistema del 118
Torino, 9 giugno 2016 – Sono 29 le ambulanze pronte a entrare in servizio in Piemonte e Valle d’Aosta grazie al progetto “Missione Soccorso” della Fondazione CRT, che quest’anno ha investito 1 milione e 450 mila euro per l’acquisto di nuovi mezzi di primo soccorso per le associazioni di volontariato convenzionate con il sistema del 118.
Tra tutti i 29 enti beneficiari dei contributi della Fondazione CRT, 4 sono nella provincia di Alessandria (la Croce Bianca e la Croce Rossa di Acqui Terme, la Croce Verde di Ovada, la Misericordia di Casale Monferrato); 2 ad Asti (la Croce Verde e la Croce Rossa di Asti); 1 a Biella (la Croce Blu Italia); 4 nel Cuneese (la Croce Verde di Saluzzo, la Croce Rossa di Bra, la Croce Rossa di Peveragno e l’ASAVA-Associazione Servizio Autisti Volontari Ambulanza di Alba); 2 in provincia di Novara (la Croce Sant’Andrea di Biandrate e il Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante di Nebbiuno); 10 del Torinese (la Croce Bianca di Orbassano, la Croce Bianca di Volpiano, la Croce Verde di None, la Croce Rossa di Settimo Torinese, la Croce Rossa di Carignano, la Croce Rossa di Vigone, la Croce Rossa di Chieri, la Croce Rossa di Castellamonte, la Croce Rossa di Trofarello, l’Associazione Ivrea Soccorso di Ivrea); 3 del Verbano-Cusio-Ossola (la Croce Rossa di Verbania, il Corpo Volontari del Soccorso Città di Omegna e Cusio, la Squadra Nautica di Salvamento di Verbania Intra); 1 del Vercellese (i Volontari del Soccorso di Serravalle Scrivia); 2 della Valle d’Aosta (i Volontari del Soccorso Mont-Rose e i Volontari del Soccorso della Valpelline).
“È grazie al lavoro di squadra che è stato possibile fare del 118 un modello di riferimento a livello nazionale – ha detto il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. La Fondazione CRT è al fianco della rete di primo soccorso, e queste 29 nuove ambulanze sono un ‘polmone’ importante per mantenere l’efficienza del servizio d’emergenza sanitario in Piemonte e Valle d’Aosta”.
Con “Missione Soccorso” la Fondazione CRT garantisce da oltre 10 anni il ricambio delle autoambulanze non più convenzionabili – circa un quinto del totale – operanti sul territorio, 24 ore su 24. Dal 2002 a oggi, il bando ha permesso l’acquisto di 459 ambulanze, con un investimento di oltre 20 milioni di euro da parte della Fondazione CRT.
Giovedì 30 giugno, alle ore 11, alla Margaria del Castello di Racconigi, la Fondazione CRT organizza un evento dedicato a tutti gli operatori dei servizi di soccorso, emergenza e Protezione civile del Piemonte e Valle d’Aosta, con il raduno di oltre 500 volontari.
Ladro arrestato: si addormenta sull'auto rubata
Un marocchino di 29 anni si è addormentato a bordo di una Nissan Juke rubata da poco. L’episodio è accaduto a Torino, nel quartiere di Borgo Vittoria. Gli agenti di polizia avevano individuato la vettura grazie all’antifurto satellitare e hanno trovato l’uomo che dormiva a bordo, dove c’era anche diverso materiale rubato. E’ accusato di ricettazione.
(foto: archivio il Torinese)
Ordigno incendiario davanti alle Poste
Un ordigno incendiario è stato trovato questa mattina davanti a uno sportello Postamat dell’ufficio postale di via Montebello, nel centro di Torino. Era stato assemblato con una tanica di benzina e alcuni cavi. Gli artificieri della polizia lo hanno fatto brillare e hanno messo in sicurezza la zona. L’episodio è riconducibile a quello avvenuto il 30 aprile davanti all’ufficio postale di via Bologna, a Barriera di Milano. Sull’accaduto indaga la Digos.
(foto: il Torinese)
ARRESTI ASL: " LA REGIONE NON È MAI STATA A GUARDARE"
L’interrogazione presentata dal Movimento 5Stelle in Consiglio regionale sull’appalto del dicembre 2014 oggi sotto inchiesta dalla magistratura non contestava alcuna irregolarità alle gare, ma chiedeva spiegazioni sul perché le aziende sanitarie in questione non si fossero rivolte alla Consip al fine di un contenimento dei costi. In Aula avevo spiegato che l’azienda sanitaria capofila aveva verificato la mancanza di soluzioni Consip e la possibilità di ottenere risultati più vantaggiosi (ferma restando la piena autonomia delle aziende sanitarie di aderire o meno alle gare Consip), inoltre la Società di Committenza Regionale-SCR non comprendeva nella programmazione 2015 la tipologia di gara in questione. Se fossi stato a conoscenza di irregolarità, sarei stato il primo a rivolgermi alla Procura della Repubblica. Di quali segnalazioni rimaste ascoltate parlano i 5Stelle?
Io non sono Ponzio Pilato e la Regione Piemonte non si è lavata le mani: non solo abbiamo introdotto un coordinamento degli acquisti e degli appalti a livello di quadrante (individuando le ASL capofila), al fine di evitare sprechi e operare risparmi, ma abbiamo ripristinato in assessorato l’ufficio che controlla gli atti e le procedure delle aziende sanitarie, che era stato soppresso all’epoca della Giunta Cota
Ricordo che le aziende sanitarie regionali godono, sulla base della normativa vigente, di una piena autonomia gestionale che consente loro di indire gare anche in materia di servizi e tecnologie informatiche, ma anche che il compito della Regione è quello di scegliere direttori generali onesti e capaci. Ed è quello che abbiamo fatto nell’aprile del 2015 attraverso una selezione operata da una Commissione esterna, che ha consentito di operare un profondo rinnovamento dei vertici delle nostre aziende sanitarie, compresi il direttore generale e il direttore amministrativo dell’ASL TO1. La scelta di persone oneste e capaci è l’unica vera garanzia per evitare il ripetersi di gravi fatti come quelli oggetto della magistratura.
Antonio Saitta
Assessore regionale alla Sanità