Alcuni incendi sono divampati nella notte tra Almese e Caselette. Uno alle pendici del monte Musinè, con quattro focolai. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a questa mattina. Sono divampati altri due roghi all’ecocentro di via Granaglie, ad Almese, e in una cascina in via Avigliana, dove sono bruciate le rotoballe di fieno vicino al capannone, ma l’incendio non ha danneggiato l’edificio. Gli incendi sembrano essere dolosi e opera della stessa persona.
Cade sugli sci, ferito bimbo di 5 anni
E’ ricoverato alle Molinette il bambino di 5 anni, di Milano, che ha riportato lesioni interne all’addome dopo un incidente sugli sci avvenuto ieri sulle piste tra Gressoney-La-Trinité (Aosta) e Alagna Valsesia (Vercelli). E’ stato trasportato dall’elisoccorso all’ospedale Parini di Aosta e poi trasferito a Torino. Il piccolo era con un maestro di sci ed è caduto da solo, senza scontrarsi con altri sciatori, mentre percorreva una discesa nel Passo dei Salati, tra Valle d’Aosta e Piemonte.
Per non consegnare ai vigili un voucher di sosta contraffatto, una donna lo ha masticato e ingoiato. Nel frattempo il marito stava litigando con un civich. Il singolare episodio si è verificato a Torino in via Chiabrera, quando una pattuglia della polizia municipale ha notato su una vettura Suzuki il contrassegno contraffatto. All’arrivo di altri agenti, l’uomo, un professionista cinquantenne, è stato denunciato per truffa, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di generalità e lesioni. Denunciata anche la moglie per resistenza e rifiuto di generalità.
(foto: il Torinese)
La polizia li ha trovati e denunciati , sono due dei presunti componenti della baby gang che lo scorso 13 gennaio, nel centro storico, in piazzale Valdo Fusi, rapinò un gruppo di ragazzini. Si tratta di ventenne e un diciassettenne di origini marocchine. La banda, composta da una dozzina di persone rubò uno zaino firmato e alcune casse acustiche bluetooth portatili. Rapina aggravata in concorso, questo il reato di cui risponderanno i ragazzi denunciati.
Sconosciuti hanno rubato una cassaforte portatile all’interno di un ufficio del carcere delle Vallette. Il colpo sarebbe avvenuto – scrive l’Ansa – nella notte fra il 31 gennaio e il 1° febbraio. La cassaforte, 40/50 kg, si trovava in un locale in uso a una cooperativa che impiega detenuti ed ex detenuti, che gestisce lo spaccio, la panetteria e il ristorante interno, e sembra contenesse fra i cinquemila e i seimila euro. La polizia penitenziaria, i cui agenti non hanno accesso al locale e non ne possiedono le chiavi, sta svolgendo gli accertamenti.
Nuovo comandante alla Scuola di Applicazione
L’evento dinanzi alla Bandiera d’Istituto decorata di medaglia d’argento al Valore Militare
Si è svolta ieri a Palazzo Arsenale la cerimonia di avvicendamento fra il Generale di Corpo d’Armata Claudio Berto ed il Generale di Divisione Giovanni Fungo. L’evento dinanzi alla Bandiera d’Istituto decorata di medaglia d’argento al Valore Militare, al Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino ed alle massime autorità locali. A confermare i forti legami esistenti fra territorio e Forza Armata i gonfaloni della Città di Torino, medaglia d’oro al valor militare e della Regione Piemonte, schierati dinanzi al reparto di ufficiali frequentatori ed alla fanfara della Brigata Alpina “Taurinense”. Il Gen. Berto nel suo intervento ha posto l’accento sulla eccellenza di una offerta formativa nella quale giocano un ruolo essenziale la decisa e la efficace sinergia
con mondo accademico rappresentato dalle Università di Torino , Modena – Reggio Emilia e Viterbo. Il Gen. Fungo, orgoglioso per il nuovo incarico ha espresso il proprio entusiasmo per questa nuova sfida umana e professionale. Il Comandante del Vertice d’Area, Gen. Serino, ha ricordato la cruciale importanza degli Istituti di Formazione, allo stesso tempo depositari di tradizioni e luogo ove si plasmano le future generazioni di Comandanti. Al termine di un triennio trascorso al verice della Scuola di Applicazione, il Generale Berto si accinge ad assumere la guida del Comando Truppe alpine di Bolzano, rientrando nei ranghi delle Penne Nere con il prestigioso ruolo di “Primo alpino d’Italia”.
La merce veniva rubata, ma erano il responsabile del punto vendita e un commerciante suo complice a farla sparire dal supermercato. I carabinieri della compagnia di Venaria hanno così arrestato per furto, ricettazione, detenzione di droga e di armi due uomini, di 22 e 23 anni, che sono stati sorpresi dopo l’orario di chiusura del negozio, mentre rubavano alimenti dal magazzino per un valore di circa 1600 euro. I carabinieri hanno anche trovato 14 artifici pirotecnici e una batteria di fuochi senza le autorizzazioni, 475 grammi di marijuana, hashish, due pistole semiautomatiche detenute illegalmente, due caricatori, un silenziatore, una cartuccia calibro 22 e 18.875 euro in contanti. Sequestrati generi alimentari del valore di circa mille euro e numerose bottiglie di champagne per oltre cinquemila euro.
Delitto Musy, ergastolo definitivo per Furchì
La condanna all’ ergastolo per Francesco Furchì, accusato dell’assassinio dell’avvocato e consigliere comunale torinese dell’Udc Alberto Musy, è ora definitiva. A stabilirlo è la Prima sezione penale della Cassazione. L’avvocato fu ucciso da un uomo con il volto coperto da un casco, con quattro proiettili uscendo di casa il 21 marzo 2012 e morì dopo 19 mesi. I difensori di Furchì hanno ribadito la sua estraneità all’omicidio.
Questa mattina una donna anziana è stata investita e trascinata per diverse centinaia di metri da un’auto in corso Moncalieri, nei pressi della Gran Madre ed è morta nella tarda mattinata. La vittima è Giuliana Minuto, di 68 anni. L’investitore è fuggito ed è ora ricercato dalla Polizia Municipale. Un tratto del corso è stato chiuso al traffico.
L’uomo alla guida del camion potrebbe non essersi accorto di nulla. Continuano intanto le ricerche di testimoni che possano aver visto l’accaduto.
Continua la caccia al conducente del camion che, ieri mattina, in corso Moncalieri, ha travolto e ucciso la sessantottenne Giuliana Minuto. Nelle ultime 24 ore gli agenti della polizia municipale hanno raccolto i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona tra corso Fiume e corso Moncalieri, in modo da poter individuare un camion Iveco Stralis, con il rimorchio e il pianale ribassato. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo alla guida del mezzo potrebbe non essersi accorto di nulla poichè la dinamica dell’incidente sarebbe avvenuta sul retro del camion, in un punto cieco dove non sarebbe possibile avere una chiara visuale neanche dagli specchietti retrovisori dell’abitacolo. In base agli accertamenti degli investigatori, è molto probabile che la vittima sia rimasta agganciata alla fiancata e poi trascinata sull’asfalto per più di 300 metri, senza che l’autista si potesse accorgere di nulla. La polizia sta continuando a cercare dei testimoni che possano aver assistito al tragico incidente ma per il momento nessuno sembra aver visto niente; nel frattempo gli investigatori stanno visionando gli ultimi filmati delle telecamere presenti nella zona limitrofa all’accaduto. Gli agenti sperano che lo stesso autista, una volta appresa la notizia e una volta capito di essere lui “l’autore del fatto”, possa presentarsi spontaneamente al comando.
Simona Pili Stella