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E’ morto Guido Ceronetti

Guido Ceronetti, scrittore, poeta e drammaturgo, è morto a Cetona, in Toscana a 91 anni. Era stato colpito da una broncopolmonite . Ne dà notizia la casa editrice Adelphi. Riproponiamo ai lettori un articolo di Pier Franco Quaglieni dedicato a Ceronetti, in occasione del suo 90° compleanno,  pubblicato sul Torinese lo scorso anno.

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NON È MAI VOLUTO ENTRARE NEL BRANCO DEI LUPI FAMELICI CHE COSTITUISCE IL NOCCIOLO DURISSIMO DELLA CULTURA ITALIANA SCHIERATA

Guido Ceronetti e 90 anni di solitudine

il Torinese venerdì 25 agosto 2017

di Pier Franco Quaglieni

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Guido Ceronetti e 90 anni di solitudine. Guido Ceronetti festeggia 90 anni. E’ uno dei tanti torinesi illustri costretti a partire dalla loro città e a vivere lontano per trovare spazio e riconoscimento al proprio genio. Quando si parla di Guido bisogna parlare di genio,un genio troppo distante dal perbenismo giacobino torinese,da certo sinistrume angusto e gretto che si manifesta in termini intolleranti con chiunque la pensi in modo diverso:l’eredità più nefasta dell’egemonismo gramsciano che sopravvive anche al crollo del Muro di Berlino ,anche perché è una rendita di posizione redditizia. Il modo più praticato nei confronti di chi non è omologatile ad esso e’ il silenzio. E l’opera di Guido è stata circondata dal silenzio. L’intervista di Bruno Quaranta è un’eccezione che conferma la regola.

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Ceronetti e Ronchey

Con coraggio e con la capacità propria di chi sa essere direttore di un grande giornale e non un giornalista che bazzica nelle stanze del potere e si uniforma ad esso,fu Alberto Ronchey ad invitare Guido a scrivere per ” La Stampa” ed fu Casalegno a intrattenere rapporti con lui. Una volta Ceronetti mi disse che gli assassini di Carlo erano da ricercare tra gli eredi diretti del PCI,una verità scomodissima,ma non totalmente infondata.In piazza San Carlo nell’ottobre del 1977 aTorino gli intellettuali e gli operai comunisti a manifestare solidarietà per Carlo ferito a morte, furono pochissimi perché lo ritenevano un reazionario.Avevo sentito con sdegno durante una recente cena un giornalista torinese vantarsi di aver chiamato lui Ceronetti al giornale,vincendo le resistenze di Casalegno. Evitai,per rispetto al padrone di casa, di smentire il pavone che si vantava di meriti che mai avrebbe potuto avere e che ingenuamente esibì quella sera,dimenticando che c’ero anch’io che con Casalegno e con Ronchey condivisi un’amicizia sincera. In questa occasione dei 90 anni e’ venuta fuori la verità. La collaborazione di Ceronetti fu opera di Ronchey ed e ‘ stata lunga e proficua,era il proseguimento di quella voluta da Pannunzio al “Mondo”. Poi con gli ultimi due direttori prima di Molinari e’ andata assottigliandosi fino a terminare. Ceronetti sollevò dei dubbi sull’ergastolo a cui venne condannato il capitano delle SS Erich Priebke per la strage delle Fosse Ardeatine. Pochi in Italia ebbero il coraggio di farlo.Uno tra i pochi fu l’avvocato torinese Gianvittorio Gabri. Prevalse in quella condanna un giudizio storico-politico a danno della civiltà giuridica. Ceronetti vive in condizioni economiche difficili come e ‘ quasi naturale che ciò accada ad uomo libero e non solo perché i carmina non dant panem. Chi comanda ha bisogno di servi sciocchi e Ceronetti non è mai stato servile,ma controcorrente. A Ceronetti e’ stata applicata la Legge Bacchelli che gli consente di vivere ,malgrado abbia le esigenze di un uccellino. Per i suoi meriti verso la Nazione,come per i senatori a vita. Forse Ceronetti avrebbe meritato quella nomina presidenziale più di tanti altri. Nel giugno 2014 alla festa dell’Inquietudine di Finalborgo proposi la nomina di Ceronetti a senatore a vita. In Liguria ebbe vasta eco, ma non varcò i confini liguri.

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E’ un uomo semplice,gioioso,intransigente. Odia le tirannie ideologiche del Nocecento e il giacobinismo della Rivoluzione Francese. Seppe vedere la grandezza di de Maistre,grandissimo scrittore ,come già riconosceva Soldati. Ha tradotto in modo magistrale e non convenzionale i carmina di Catullo con una sensibilità che ci ha reso come forse nessun altro il poeta dell’amore sfortunato vissuto nel tempo in cui tramontava l’antica repubblica e la corruzione stava invadendo la vita pubblica e privata di Roma . L’animo delicato ,tenero, licenzioso ed ironico di Catullo e’ reso come neppure il raffinatissimo latinista Vincenzo Ciaffi seppe fare.Altrettanto preziose sono le sue traduzioni dall’ebraico,in primis ,del “Cantico dei cantici”. E’ un uomo gioioso con il suo straordinario teatro di burattini,il teatro dei Sensibili, è un uomo ricco di un’ironia che non fa sconti a nessuno. A Cetona trascorre la sua vita di vegliardo lucidissimo che ha mantenuto il gusto per la vita, una vita semplice, austera. Quando viene a Torino va dal comune amico Sante Prevarin al “Montecarlo” ma le due esigenze alimentari sono minime non solo perché è vegetariano, ma perché si può considerare un moderno eremita.

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Le sere che arriva il locale di via San Francesco da Paola si illumina di immenso. Ceronetti ha attraversato decine d’anni di cultura italiana, ma si può considerare un uomo solo con il suo orgoglio, la sua umiltà, il suo spirito libero. Non è mai voluto entrare nel branco dei lupi famelici che costituisce il nocciolo durissimo della cultura italiana schierata. Alla Biblioteca cantonale di Lugano che già conserva le carte di Prezzolini e di Flaiano nel 1994 si è creato un fondo Ceronetti a dimostrazione come i grandi Italiani debbano fuggire in Svizzera ancor vivi per avere la sicurezza che i propri documenti vengano conservati nel modo dovuto. Buon compleanno, amico e maestro Guido. Maestro di libera intelligenza,esempio di indipendenza morale senza eguali.

 

quaglieni@gmail.com

(foto grande: ritratto di Ceronetti di Sante Prevarin

Cerca di mettere pace nella lite e viene accoltellato all’addome

Ha cercato di fare da paciere in  una lite tra due persone, in via Guido reni,  ma è stato  accoltellato all’addome. L’uomo, di 56 anni, è stato medicato al Mauriziano e dimesso con 20 giorni di prognosi. E’ stato aggredito da una donna italiana di 36 anni, conosciuta  alle forze dell’ordine,che  è stata arrestata dalla polizia per lesioni personali gravi e aggravate. lei era seduta nel dehors  di un bar con un amico, quando tra di loro  è scoppiata una vivace discussione. Nella borsetta gli agenti della polizia hanno trovato un coltello.

De Ruggiero: «anche sulla tratta Avigliana-Torino si usi la linea storica»

Si è svolta lunedì pomeriggio in Prefettura la 269sima seduta dell’Osservatorio per l’Asse Ferroviario Torino Lione. All’ordine del giorno la presentazione da parte dei tecnici di RFI del progetto di adeguamento della linea storica tra Bussoleno e Avigliana. Proprio partendo dal lavoro svolto in questi ultimi anni dall’Osservatorio e da RFI, il
Sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero ha fatto rilevare che fino al 2011, a detta dei
responsabili di RFI e dell’Osservatorio, pareva impossibile che su tale tratta si potesse
utilizzare la linea storica e che occorreva invece realizzarne una nuova. Oggi prendiamo
atto che la linea Torino-Lione correrà lungo i binari, certamente rimodernati e adeguati ai
nuovi standard di sicurezza, che già oggi vengono utilizzati. De Ruggiero ha quindi sollecitato nuovamente l’Osservatorio affinché proceda senza indugi a intervenire anche sulla capacità e sulla sicurezza della tratta Avigliana-Torino in modo da evitare la realizzazione di ulteriori nuove linee ferroviarie. «Si prenda atto con sano realismo – ha detto de Ruggiero – che l’ipotesi di una nuova
linea che preveda un tunnel sotto la Collina Morenica di Rivoli e l’attraversamento di aree
agricole rivaltesi è ormai da abbandonare, ipotesi che pare ormai scartata anche dal
nostro saggio Presidente della Regione Sergio Chiamparino».

Bimbo non vaccinato tenuto lontano dai compagni di scuola

Il bimbo di 4 anni non è vaccinato ed è così rimasto fuori dalla classe, anche se non dalla scuola. E’ da solo con una insegnante in un’aula dell’asilo privato Arcimboldo di Settimo Torinese, lontano dai compagni di classe. Il procuratore di Ivrea Giuseppe Ferrando, scrive l’Ansa,  aprirà nelle prossime ore un fascicolo inerente l’esposto presentato dal padre del piccolo e successivamente verranno eseguiti gli accertamenti preliminari per verificare  ipotesi penalmente rilevanti. Il padre  del bambino ha detto di avere prenotato le vaccinazioni il 21 settembre.

Vicini in festa a Mirafiori Sud

La Festa dei Vicini di Mirafiori sud è in programma domenica 16 settembre alla Casa nel Parco. L’iniziativa è promossa da Mirafiori Social Green, Casa nel Parco, Locanda nel Parco, Cooperativa Patchanka, Associazione CentroX100 e Essere Anziani a Mirafiori sud in collaborazione con la Fondazione Mirafiori. La festa è inserita nella rassegna Slow Food Mirafiori H24 (programma all’indirizzo https://www.fondazionemirafiori.it/salonedelgustoterramadre2018).
Il programma della Festa prevede:

– dalle 15.00 alle 17.00: preparazione collettiva delle orecchiette (vedi volantino allegato)

– dalle 17.30 alle 18.30: presentazione dei corsi e delle attività autunnali e invernali alla Casa nel Parco
– dalle 18.30 alle 19.00: presentazione dei risultati raggiunti dalla Casa nel Parco nel 2017
– dalle 19.00 alle 23.00: cena con orecchiette alle cime di rapa e torta per festeggiare i 10 anni di attività della Fondazione Mirafiori.
La partecipazione a tutte le iniziative in programma è gratuita ma è necessario prenotare per partecipare alla cena telefonando allo 011 6825390 o scrivendo a info@fondazionemirafiori.it.
 In occasione della diciassettesima edizione della Settimana Europea della Mobilità 2018 dal 16 al 22 settembre, sono previsti i seguenti servizi per favorire l’accessibilità alla Festa dei Vicini:
– per chi ha 65 anni o più e abita nell’area di via Negarville – via Roveda, è disponibile un servizio di navetta elettricain andata e ritorno. Appuntamento alle 17.30 in via Negarville 14 (davanti alla Parrocchia San Luca). Contributo richiesto: 1,70 euro a corsa. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria telefonando al 331 3899523 o scrivendo aessereanzianimirafiorisud@gmail.com.
– per chi abita nell’area compresa tra corso Unione Sovietica, strada Castello di Mirafiori, strada delle Cacce e via Barbera, è disponibile un servizio gratuito di bici taxi in andata e ritorno. Appuntamento alle 17.20 e alle 18.00 in via Farinelli 40 (davanti al Centro Commerciale E13).  Posti limitati. Prenotazione obbligatoria telefonando al 331 3899523 o scrivendo a essereanzianimirafiorisud@gmail.com.

Nel murales Salvini appeso a testa in giù

In piazzale Valdo Fusi a Torino  è apparso n murales che raffigura Matteo Salvini appeso a testa in giù. Ne dà notizia sui social lo stesso vicepremier e ministro dell’Interno. La foto che pubblichiamo è tratta dal suo profilo Facebook . “Salvini a testa in giù in centro a Torino. “Che squallore. Quanto odio – commenta Salvini -. Noi rispondiamo con idee, cuore e coraggio, so che siamo in tantissimi, vero?”

GRUPPO IREN: BIMBI IN UFFICIO CON MAMMA E PAPA’

Quasi 150  bambini, figlie e figli dei dipendenti del Gruppo Iren, hanno trascorso l’ultimo giorno di vacanza, prima della ripresa della scuola, in ufficio con mamma e papà. Anche quest’anno infatti tutte le società del Gruppo presenti a Torino hanno aperto le porte degli impianti e degli uffici ai bimbi per far vivere loro  un giorno nell’ambiente di lavoro con genitori  e colleghi. Nel corso della giornata i ragazzini hanno preso parte ad attività di gioco legate al tema dell’innovazione e della robotica, utilizzando costruzioni e software di animazione che hanno ottenuto grande successo. A pranzo ovviamente tutti in mensa con mamma e papà per condividere in allegria anche questo momento della giornata. A Torino a fare gli onori di casa il Presidente del gruppo Iren Paolo Peveraro.

Or-To a Nizza-Millefonti fino al 24

Per raccontare la biodiversità con la primavera è ritornato l’Orto Urbano di Torino, e prosegue fino al 24 settembre. Nell’anno di Terra Madre Salone del Gusto 2018, Or-TO è dedicato ai semi e alla biodiversità urbana, coinvolgendo tutti i cittadini in un racconto che permetterà di scoprire il rapporto indissolubile che lega le varietà di sementi tradizionali alla salute dei territori e dei consumatori, fino all’equilibrio degli ecosistemi urbani. Da allestimento temporaneo, Or-TO è ormai per la città un punto di riferimento che si trasforma a seconda delle stagioni: a settembre 2017 è infatti diventato Vigne-TO e ora, dall’11 aprile e fino al 24 settembre, trovano nuovamente spazio sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto gli oltre 60 cassoni di legno, ottenuti da materiali di riciclo. L’iniziativa, promossa da Eataly e coordinata da OrtiAlti, ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Circoscrizione 8. Durante la prima edizione nella primavera 2017 hanno partecipato alle attività dell’Orto oltre 500 bambini delle scuole del quartiere e sono stati organizzati più di 30 eventi tra aperitivi, concerti di musica classica, caccia al tesoro, corsi e laboratori didattici. Oltre 100 kg di ortaggi sono stati raccolti a settembre e donati alla mensa della Parrocchia Patrocinio di San Giuseppe.

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Anche quest’anno Or-TO vuole formare e informare sulla produzione orticola a km 0 e promuovere esperienze di cittadinanza attiva tramite la cura condivisa di un’area verde a disposizione della comunità. Or-TO è infatti uno spazio pubblico curato dal Quartiere: i cittadini non sono solo consumatori ma prima di tutto Produttori. Prosegue così la collaborazione con le scuole e gli abitanti del quartiere, ma c’è anche una grande novità: alla cura delle piante partecipano attivamente i bambini e i ragazzi della scuola all’interno dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, che con i loro tutor portano avanti un’importante attività di formazione. L’Orto diventa in questo modo un luogo collettivo in cui la cura della natura e dell’ambiente diventa anche cura dell’anima. Le sementi usate sono quelle di “Seminiamo la biodiversità”, progetto promosso da Eataly, Slow Food, Università degli Studi di Palermo e Arcoiris, per sensibilizzare il grande pubblico sull’importanza dei semi. I semi, infatti, sono il primo anello della catena alimentare, base della sopravvivenza del pianeta, selezionati e prodotti da 10.000 anni dalle comunità contadine di tutto il mondo e per questo non possono essere proprietà esclusiva di pochi (nell’UE il 95% del mercato delle sementi da ortaggio è controllato da cinque compagnie), ma devono essere considerati un bene comune. Sono state così selezionate varietà tradizionali, prodotte con il metodo dell’agricoltura biologica da Arcoiris, unica azienda italiana che commercializza esclusivamente semi biologici e biodinamici. Il cavolo nero di Toscana, il pomodoro tondino maremmano, la zucca trombetta di Albenga: queste e tante altre varietà autoctone crescono nei cassoni di Or-TO. I terricci sono l’“OrtoXmille” e la “TerraMediterranea” di Harpo verdepensile, leader nella produzione di soluzioni innovative per l’edilizia green. Si tratta di substrati pensati specificamente per gli orti urbani, naturali ed ecologici. A rallegrare l’Orto, infine, quest’anno ci sono anche gli 800 bulbi di tulipano di Messer Tulipano, direttamente dal Castello di Pralormo. Dichiara Alberto Unia, Assessore alla Politiche per l’ambiente della Città di Torino: «In un’ottica condivisa di rigenerazione urbana, sosteniamo il progetto Or-To quale momento aggregativo e di divulgazione delle buone pratiche nel contesto agro-ambientale.

 

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Or-TO è un punto verde all’interno della città, in collegamento con il nostro progetto pilota Orti Parri, sostenuto dal Comune di Torino, attraverso un tavolo di progettazione civica e Eataly». «Or-To ritorna e offre ai cittadini un luogo di socialità aperto a tutti – conferma Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino – Ringrazio Eataly che regala nuovamente alla Città un’esperienza per imparare la cura e la pazienza, un’occasione di condivisione e formazione per adulti e bambini. Sono felice della collaborazione con le numerose realtà territoriali e con il Regina Margherita e i suoi piccoli pazienti. Vivere lo spazio pubblico e prendersene cura è uno dei gesti di cittadinanza più efficaci per formare i cittadini di domani». «Or-TO sta diventando una bella tradizione per la nostra Circoscrizione e a noi alla 8 piace rispettare le tradizioni, soprattutto quando come in questo caso tengono insieme un territorio che si prende cura del proprio territorio», commenta Davide Ricca, Presidente del Consiglio della Circoscrizione 8. Grazie a Or-TO, tutti potranno sperimentare la bellezza della filiera produttiva a km 0: tante le attività in programma, rivolte sia ai grandi che ai più piccoli, dedicate alla produzione sostenibile. Si inizia sabato 14 aprile con “L’Orto in cassetta”: tutti i sabati mattina appuntamento fino a fine maggio per imparare a curare e mantenere un orto anche sul proprio balcone di casa (per maggiori informazioni e prenotazioni: 011 19506801, www.eataly.it). Or-TO sarà dunque, grazie anche alla collaborazione con la Condotta Slow Food Torino Città, luogo di incontro e scambio inter-culturale e inter-generazionale tra le persone, per parlare di biodiversità e ambiente. Teniamo i piedi per terra!

(foto: il Torinese)

Circolazione in tilt a Porta Nuova

Fino  70 minuti di ritardo e disagi alla circolazione ferroviaria sul nodo di Torino per otto treni ad alta velocità e per quindici convogli regionali. Alla fine quattro treni regionali sono stati cancellati e  sette sono hanno subìto riduzioni nel percorso.  Questo il bilancio di una mattinata “nera” dovuta ad un guasto alla linea elettrica di alimentazione della stazione di  Porta Nuova. sono state interessate le linee in uscita ed entrata da Torino Porta Nuova per Modane, Cuneo, Milano, e Liguria. Le ferrovie stanno facendo gli accertamenti del caso per capire le ragioni del guasto.

(foto: il Torinese)

La ringhiera

Una volta erano le case di ringhiera. Case, quelle con un gabinetto in comune situato sul balcone , appunto, con la ringhiera , che hanno segnato un periodo importante del secolo scorso, il ‘900, prima come risposta all’emergenza abitativa, insieme alle soffitte, delle masse che dalle campagne del Piemonte, del Veneto e del Sud Italia , accorrevano verso la grande città , Torino e Milano. Erano attratte e rispondevano alla fame di manodopera dell’industria in un paese, l’Italia, che usciva definitivamente dalla tragedia e dalle distruzioni della seconda guerra mondiale dando così vita ad uno sviluppo industriale economico e sociale tumultuoso. Quelle case di ringhiera e quelle soffitte vennero gradualmente, abbandonate per più moderne e più confortevoli appartamenti in quegli anonimi casermoni che hanno popolato le periferie urbane. Per molti di noi e nell’immaginario collettivo le case di ringhiera erano un tutt’uno con le ” Barriere” ( i quartieri periferici ) operaie. Ora quelle rimaste , le case di ringhiera, vengono recuperate e ristrutturate in appartamenti di pregio e alla moda.  Ai nostri giorni una ” ringhiera ” di un giardino di uno di quei quartieri operai, quello di Madonna di Campagna a Torino e più precisamente in Piazza Mattirolo, vittima della distrazione di una giovane, presumo, mamma , per essere sostituita deve aspettare quasi due anni. In una grigia giornata dell’autunno del 2016 accompagnando tre ragazzini a scuola abbordò male la curva della Piazza travolgendo la ringhiera del giardino fermandosi letteralmente sopra una delle panchine che ebbe così la sorte peggiore, completamente schiacciata dalla Panda. Quasi due anni, è avvenuta qualche mese fa, per sostituire pochi metri di recinzione , la nostra “ringhiera” , mentre lo spazio della panchina è ancora vuoto , orfano, ed attende ancora la sostituzione. I pensionati di Piazza Mattirolo, frequentatissima anche da mamme e bambini, ne reclamano la sostituzione e segnalano che il danno è stato risarcito dall’assicurazione dell’auto.  Nota positiva, i tre ragazzini usciti incolumi dall’auto e raccattati gli zainetti andarono velocemente , a piedi, a scuola.