CRONACA- Pagina 1298

“TERNA INCONTRA” I CITTADINI DELLA VAL DI SUSA

Nuovi incontri pubblici per informare la cittadinanza sulle attività di realizzazione dell’interconnessione in cavo interrato Italia-Francia

 

Martedì 20 giugno presso la sala consiliare del Comune di Susa (Via Palazzo di Città, 39) e mercoledì 21 giugno presso la sala Santa Caterina del Comune di Chiomonte (Via Vescovado, 1), Terna, gestore della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, incontrerà i cittadini della Val di Susa per condividere le informazioni sul progetto e le attività di cantiere previste per la realizzazione dell’interconnessione Italia-Francia. Il collegamento, una volta completato, sarà completamente invisibile e permetterà di garantire una maggiore continuità di esercizio e contribuirà a ridurre i costi dell’energia elettrica nel nostro Paese. Per entrambe le giornate, dalle 11 alle 18, i tecnici di Terna saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare, attraverso l’ausilio di materiale illustrativo, i dettagli e le motivazioni della nuova infrastruttura. In quest’ultimo anno, i lavori hanno interessato i Comuni di Piossasco, Bruino e Sangano mentre nei prossimi mesi proseguiranno nei Comuni di Trana e di Avigliana. In estate inizieranno inoltre i lavori sul tratto di 26 Km tra Bussoleno e Salbertrand lungo la SP24/SS24 e i lavori su A32. Nei vari Comuni interessati verranno avviate le prime attività di cantierizzazione a partire dal prossimo mese di luglio. Terna continuerà ad organizzare sul territorio altri momenti informativi per i cittadini con l’obiettivo di offrire un aggiornamento continuativo sul progetto.

 

L’ultimo viaggio di Erika: eseguita la cremazione, ceneri portate a casa dal padre

Le ceneri di Erika Pioletti sono ritornate sabato pomeriggio a Beura, dopo la cremazione avvenuta poco dopo le ore 15 al forno crematorio del cimitero Monumentale di Torino in forma strettamente privata. Insieme ai genitori c’era solo la sindaca di Torino Chiara Appendino. L’amministrazione del capoluogo piemontese è riuscita ad accorciare i tempi di consegna delle ceneri alla famiglia, e ieri sera il papà di Erika ha potuto prendere il cofanetto di legno per l’ultimo viaggio verso l’Ossola. Non ci saranno altre cerimonie, a Domo o Beura.

redazione www.ossola24.it

In 80 mila per il Pride

Tutte le foto di Claudio Benedetto su WWW.FOTOEGRAFICO.NET

La grande e gioiosa folla del Torino Pride, quest’anno nell’ambito del più ampio Piemonte Pride, ha invaso e animato il centro in questo pomeriggio molto molto caldo. Il corteo pacifico e colorato, comandato in testa come tradizione dalla Banda della Polizia Municipale di Torino che portava il gonfalone della città, si è mosso da piazza Carlo Felice fino a piazza Statuto, percorrendo via Roma, via Pietro Micca, via Cernaia, piazza XVIII Dicembre e corso San Martino, lungo un percorso del tutto inedito.

Davvero grande la partecipazione con numeri che, secondo l’organizzazione, hanno superato gli 80.000 partecipanti. Entusiasmo e allegria lungo tutto il percorso ma anche tanta emozione al transito in piazza San Carlo dove la festa si è trasformata d’incanto nel commovente e silenzioso ricordo di Erika Pioletti, la giovane donna deceduta dopo i gravi fatti di due settimane fa. In prima fila numerose autorità e rappresentanti delle forze politiche ma non la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, che non ha potuto presenziare per altri impegni sopraggiunti nel frattempo. In sua rappresentanza era presente, in prima fila, l’assessore Marco Giusta che dal palco ha annunciato la nascita, all’interno della Giunta, dell’Assessorato ai Diritti, che accorpa sotto un’unica delega Pari Opportunità e Integrazione, sottolineando poi anche l’importanza di una manifestazione che mai come quest’anno ha restituito respiro e speranza a tutta la città. Ultima nota di colore da segnalare, la bellissima iniziativa della Circoscrizione 1 che, all’angolo tra via Roma e via Bertola, ha installato dei particolari semafori di celebrazione della giornata.

 

Claudio Benedetto

Ariana Grande a Torino dopo Manchester e piazza San Carlo

Manchester e Torino, legate in qualche modo da un filo di paura. A sole due  settimane dai drammatici fatti di piazza San Carlo, Torino ospita stasera il primo grande evento di massa, il concerto al PalaAlpitour di Ariana Grande, la giovane cantante protagonista il 22 maggio scorso dello spettacolo di Manchester trasformato in tragedia dall’attentato dell’Isis. A Torino per l’evento si registra il  tutto esaurito, con un pubblico di giovanissimi fans. Da stamattina è attivo il piano di controlli e divieti: sono stati  vietati trolley, zaini, borse, macchine fotografiche,  bottiglie di vetro e lattine. Di fronte al PalaAlpitour sono state sistemate le zone di filtraggio per i controlli. Nel servizio d’ordine sono impegnati 160 steward, i cancelli sono stati aperti  alle 18.

 

 

Fiori e un manifesto per Erika in piazza San Carlo

E’ stato deposto un mazzo di fiori, vicino alla fotografia di Erika, su un manifesto che unisce dolore e proteste. “Un torinese” , questa la firma con pennarello rosso,  ha voluto ricordare in questo modo in piazza San Carlo, sulle grate dell’area recintata dall’autorità giudiziaria,  quanto accaduto la tragica sera del 3 giugno durante la proiezione su maxischermo della finale di Champions League. Erika – si legge sul manifestino – è stata “uccisa dalle nostre paure bestiali”. Ci sono poi le critiche all'”amministrazione comunale di turno”, che viene accusata di “incompetenza”.

(foto: il Torinese)

Lunedì lutto cittadino per la morte di Erika

Bandiere a mezz’asta e giornata di lutto cittadino lunedì 19 giugno, per la morte di Erika Pioletti, la donna deceduta per i traumi riportati nella notte della Champions in piazza San carlo. Lo ha disposto il Comune. I consiglieri comunali di centrodestra Napoli e Morano chiedono che vengano sospesi i festeggiamenti per San Giovanni: “C’è ben poco da festeggiare”.

 

(foto: il Torinese)

Cosa possono fare gli architetti per la città

STORIE DI CITTA’  / di Patrizio Tosetto
Possiamo definirli quasi i “magnifici 15″…rubacchiando un po’ dai film del passato. Ecco una nuova lista che si e’ formata per le elezioni dell’Ordine architetti della provincia di Torino Si presentano con l’accattivante titolo l’Alternativa. Coordinamento di Paola Valentini e Giorgio Giani presidente della Fondazione architetti. Sono  in 15 in rappresentanza dei vari filoni professionali con una buona amalgama tra l’esperienza dettata dall’anzianita’ e i giovani con tanta e tanta voglia di fare. Molte cose sono cambiate negli ultimi 60 anni. Nei primi anni ’60 erano 230 i professionisti.E bastava una assemblea per eleggere o rappresentanti.Ora sono piu’ di settemila solo nella provincia di Torino. I seggi sono aperti per tutta la settima con l’obiettivo di raggiungere il quorum dei votanti. Ogni settimana nell’ultimo mese si sono incontrati per la campagna elettorale. Li incontro nello  studio di Paola Valentini che mi spiega in cosa e’ cambiata la professione. Di un archietto ” guardiano” del bello e funzionale. Chiedo a Giorgio Giani : dopo i fatti di piazza San Carlo cosa puo’ fare o dire l’Ordine? Come tutti sanno al restringimento del mercato edilizio e alla mancanza di risorse pubbliche si assommano difficolta’ burocratiche per l’uso del territorio e definizioni urbanistiche.
“Rispetto a un certo immobilismo noi vogliamo rivitalizzare la parte propositiva dell Ordine”.
Ambiziosi… dico!Sia Paola che Giorgio sorridono e’ confermando ambizione: ci tengono nel sottolineare “esserci per tutti e non solo per qualcuno”. Dunque il primo compito sta nel sollecitare le istituzione e la politica nel fare. Ad esempio un coretto uso di finanziamenti europei.
Insomma, continuano le difficolta’ da superare anche con un po’ di ambizione nelle proposte .
Questa volta sorrido io pensando: che coraggio ci vuol,e proprio per le attuali difficoltà,  e si puo’ – e forse si deve – buttare cuore e  intelligenza oltre l’ostacolo.

ATTENZIONE AI FALSI ADDETTI AMIAT IN PARELLA!

In questi giorni è giunta ad Amiat la segnalazione da parte di alcuni cittadini della presenza di falsi addetti Amiat, che nel quartiere Parella suonano i campanelli degli stabili, richiedendo agli abitanti il codice di ingresso per poter così accedere all’interno. L’Azienda precisa che il proprio personale è sempre munito di tessera di riconoscimento e non richiede mai l’ingresso nelle singole abitazioni per la consegna o sostituzione delle attrezzature o per rilievi tecnici, limitandosi a operare esclusivamente negli spazi comuni e nei cortili. Amiat raccomanda pertanto ai cittadini di non far accedere negli stabili o in casa queste persone e di segnalare inoltre eventuali episodi sospetti al Contact Center Ambiente, telefonando al Numero Verde 800.017277.

 

 

(foto: il Torinese)

Teatro Regio, occupazione simbolica dei sindacati

Per rilanciare il ruolo della lirica, per tornare a essere un Paese che attrae le eccellenze e per bloccare l’attuale fuga degli artisti, il giorno venerdì 16 giugno 2017 alle ore 12.30
la Sovrintendenza del Teatro Regio di Torino verrà occupata simbolicamente, contemporaneamente all’occupazione delle Sovrintendenze di tutte le 14 Fondazioni Lirico-Sinfoniche Italiane.
In quella sede, i Segretari territoriali CGIL, CISL, UIL, FIALS e le RSU del Teatro Regio di Torino consegneranno un documento sindacale unitario nazionale al Sovrintendente Walter Vergnano.
Inoltre, dalla Sovrintendenza del Teatro Regio di Torino, le segreterie OO.SS. e le RSU terranno una conferenza stampa per spiegare la grave situazione generata dall’articolo 24 della legge 160/2016 che intende declassare i teatri che non raggiungeranno il pareggio di bilancio.
Le Fondazioni Liriche da tempo sono interessate da una crisi debitoria, principalmente dovuta alla progressiva riduzione delle risorse pubbliche. 
I provvedimenti legislativi, emanati fino a oggi dal Governo Italiano, hanno indicato quale soluzione a questo problema il taglio del costo del lavoro.
Questo intervento non ha ridotto i debiti ma ha comportato la perdita di posti di lavoro, la riduzione degli stipendi dei lavoratori e la chiusura dei corpi di ballo, oltre a esternalizzazione dei servizi, interruzioni di attività e aumento della precarietà.
Noi chiediamo di discutere una vera riforma delle Fondazioni Liriche, che abbia come base la tutela dei dipendenti, la garanzia di contributi pluriennali basati su un forte coordinamento tra le risorse nazionali e quelle locali, la garanzia di una governance trasparente e un’attenta vigilanza da parte del Ministero.
le OO.SS. territoriali di Torino 
e le RSU del Teatro Regio di Torino
(foto: il Torinese)

Recuperata la reliquia di don Bosco. Il ladro voleva rivendere l’urna dorata

Un uomo è stato fermato dai  carabinieri del Comando provinciale di Asti, che hanno recuperato la reliquia del cervello di Don Bosco rubata dalla basilica di Castelnuovo Don Bosco lo scorso 2 giugno. Lo comunica  Procura di Asti, che ha coordinato le indagini. Dalle prime notizie pare che il ladro, di Pinerolo, non sapesse neppure che si trattava della reliquia del santo: il suo scopo era rivendere l’urna, che pensava fosse d’oro.