Ancora 10 giorni a disposizione per raccontare un futuro sostenibile, grazie al nuovo contest letterario di Iren, “L’energia delle parole”, finalizzato a individuare talentuosi scrittori tra i cittadini e a promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e la valorizzazione del patrimonio delle idee. Infatti, i partecipanti al concorso potranno sino al 28 marzo 2018, gratuitamente e previa registrazione, caricare il proprio racconto sul sito web del contest www.energiadelleparole.it. I primi tre classificati, eletti da una giuria d’eccezione presieduta dallo scrittore Giuseppe Culicchia, verranno proclamati alla 31° edizione del Salone Internazionale del libro di Torino. Inoltre i migliori venti racconti saranno pubblicati in una raccolta commissionata da Iren a un editore specializzato nel settore narrativa, che realizzerà copie cartacee e una versione e-book scaricabile gratuitamente. Per informazioni sul regolamento e sulle modalità di partecipazione si può consultare il sito www.energiadelleparole.it.
Il fine settimana in Piemonte e’ stato funestato da diversi incidenti stradali. Anche una bimba di 10 ha perso la vita al Regina Margherita dove era stata trasportata dopo uno scontro tra autovetture verificatosi a Tronzano, nel Vercellese. Un piccolo imprenditore di 66 anni, Roberto Lanza, invece, è morto sulla superstrada Biella-Cossato, alla guida del suo motocarro, sul quale viaggiava anche il fratello, ma il mezzo è stato tamponato da un’auto si è ribaltato. In condizioni disperate Lanza e’ deceduto in ospedale e il fratello è rimasto ferito. Un altro morto e quattro feriti nello scontro frontale tra auto avvenuto tra Casale Popolo e Morano sul Po, nell’Alessandrino, sulla strada per Trino. Ha avuto la peggio una donna di 50 anni, mentre i feriti sono stati trasportati all’ospedale di Casale.
Alla veneranda età di 81 anni ha rubato una bottiglia di liquore, aggredendo la guardia giurata in un supermercato Lidl di Ciriè. I carabinieri hanno arrestato l’anziano, già noto alle forze dell’ordine, per rapina impropria e lesioni personali. L’uomo aveva infatti colpito la guardia alla testa con una pietra, per cercare di fuggire. Dovrà anche rispondere di porto di armi da offesa: nelle tasche dei calzoni aveva due coltelli.
Torino-Cagliari: 4 voli diretti a settimana per la nuova tratta. Torino-Tirana: incremento da 3 a 4 voli settimanali
Blue Panorama Airlines inaugura il 2 giugno 2018 il nuovo collegamento diretto tra Torino e Cagliari che opererà nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica fino al 16 settembre.
Sul nuovo collegamento verrà impiegato un Boeing B737/400 con una capienza massima di 168 posti disponibili in full economy. Con questa nuova rotta Blue Panorama Airlines amplia la propria offerta che include oltre 54 destinazioni in quattro continenti operate dalla Compagnia nel corto, medio e lungo raggio. Inoltre, sempre nel periodo estivo tra il 2 giugno e il 16 settembre 2018, verrà rafforzato il collegamento tra Torino e Tirana, con una frequenza aggiuntiva la domenica oltre alle consuete frequenze del martedì, giovedì e sabato.
“Abbiamo deciso di lanciare un nuovo volo diretto per servire la forte domanda estiva tra Torino e Cagliari e venire incontro a una richiesta crescente del mercato turistico sia organizzato che individuale” – ha commentato Giancarlo Zeni, Amministratore Delegato di Blue Panorama. “La nuova tratta permette inoltre di incrementare le destinazioni raggiunte e rafforzare le sinergie con l’Aeroporto di Torino che rappresenta per noi un mercato strategico sia per i voli di linea che charter”.
“Voglio ringraziare Blue Panorama che ha colto l’opportunità di soddisfare la domanda di voli verso la Sardegna, e nel contempo quella verso l’Albania, rispondendo a un fabbisogno di frequenze da e per Tirana che è in aumento. – ha dichiarato Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di SAGAT – Abbiamo fin da subito salutato con soddisfazione l’acquisizione di Blue Panorama da parte del Gruppo Uvet, player leader nella mobility e nel turismo, che sta fornendo una vera occasione di sviluppo alla compagnia aerea e al Paese. Il nuovo volo per Cagliari è solo l’inizio di una rinnovata collaborazione che vedrà crescere l’Aeroporto di Torino insieme a Blue Panorama”.
Blue Panorama Airlines è una compagnia aerea di bandiera interamente italiana che offre voli di linea e charter sul lungo, medio e corto raggio verso oltre 54 destinazioni in 4 continenti (Africa, America, Asia ed Europa). Tra le prime compagnie aeree italiane, Blue Panorama Airlines è stata fondata a Roma nel 1998. Membro IATA dal 2002, ha base presso l’aeroporto di Fiumicino e sedi operative e commerciali a Milano Malpensa, a Bergamo, Bologna e Tirana. La compagnia, vettore di riferimento del mercato nazionale per numerose e rinomate destinazioni turistiche, opera con una flotta di 11 unità (tre Boeing 767 e otto Boeing 737). Nel 2017 Blue Panorama Airlines ha servito 50 destinazioni, di cui 16 intercontinentali, ha trasportato 1,5 milioni di passeggeri impiegando oltre 500 persone, di cui i 2/3 personale navigante. Nel 2018 partiranno sei nuove rotte: cinque nuove verso la Cina, Hangzhou, Nanchang, Shenyang, Taiyuan e Xi’an e una verso l’Africa, Capo Verde.
di Pier Franco Quaglieni
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Il 19 marzo alle ore 18 al Comune di Torino in piazza Palazzo di Città è stata promossa una consultazione “popolare” sull’estensione della Ztl fino alle ore 19,30, con pagamento per l’ingresso delle auto : un progetto che suscita non poche riserve. Ma, in primis, va contestato con fermezza il luogo scelto, cioè la sala delle Colonne, che contiene poco più di 70 persone. Le consultazioni dei cittadini non possono avvenire in un luogo angusto in cui già l’altro ieri non c’era più posto e prenotarsi diventava impossibile. C’è legittimamente da immaginare che gli attivisti 5 stelle abbiano provveduto a riempire la sala, di fatto impedendo ad altri di partecipare. La stessa ora scelta – e 18 – impedisce ai commercianti la possibilità di essere presenti. E questo la dice lunga sullo spirito democratico di chi oggi governa la Città. Forse hanno scelto una sala piccola per evitare incidenti come quelli di piazza San Carlo, ma si tratta ,ovviamente, di una illazione un po’ malvagia e provocatoria che non va raccolta. Il fatto incontestabile e’ che la Ztl prolungata e’ vissuta con preoccupazione da migliaia di Torinesi che ritengono il provvedimento sbagliato. Esso non tiene conto almeno di alcuni aspetti piuttosto evidenti. Non esiste a Torino che una sola linea metropolitana che non serve affatto il centro. E una seconda linea e’ ancora incerta e non si sa quando potrà essere costruita. I trasporti di superficie funzionano male e sono spesso in ritardo.
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Molte volte il ricorso all’auto diventa indispensabile e non si riuscirebbe a capire a cosa servirebbero i parcheggi sotterranei centrali che sono stati costruiti,sia pure con forti ritardi. Il problema non riguarda i residenti in centro, ma l’idea stessa della mobilita’ urbana perché proprio le periferie rimarrebbero penalizzate perché il centro diventerebbe un’isola morta che forse piace a qualche residente pensionato che non vuole le auto sotto casa, ma penalizza gravemente chi lavora. L’inquinamento e il traffico attorno alla Ztl diventerebbero intollerabili , come e’ facile immaginare. La stessa idea di aree pedonalizzate non è di per se’ la soluzione perché le isole pedonali di via Amendola e di via Carlo Alberto si sono rivelate fallimentari in quanto molte attività commerciali hanno dovuto chiudere i battenti e il passeggio e’ quasi inesistente. Il problema poi si aggrava se pensiamo a chi abita nella cintura e persino il sabato e la domenica si troverà le strade del centro sbarrate. Inoltre la città turistica verrebbe gravemente penalizzata perché raggiungere i principali alberghi diventerebbe problematico. Il commercio a Torino e’ in crisi e la Ztl a pagamento prolungata e’ un grave danno a chi lavora e da’ lavoro in momenti difficilissimi. Vogliono costringerci ad usare la bicicletta ? Non siamo in Olanda e ci sono fasce di cittadini che non possono, per ragioni di età, inforcare il velocipede. C’ è un modo per rispondere ad una consultazione finta ed addomesticata. Andare lunedì 19 marzo dalle 18 alle 19,30 a manifestare civilmente sotto palazzo civico. L’arroganza degli improvvisatori va fermata . Io ci sarò.
quaglieni@gmail.com
(foto: il Torinese)
Ex manager Thyssen chiede la grazia a Mattarella
Marco Pucci, ex manager della Thyssenkrupp che sta scontando dal 2016 la pena di sei anni e tre mesi di carcere per il rogo nella fabbrica torinese, dove nel 2007 morirono sette lavoratori, ha chiesto la grazia al presidente della Repubblica. Lo scorso anno aveva già ottenuto il permesso di svolgere lavoro esterno con l’obbligo di rientro in cella alla sera.
di Pier Franco Quaglieni
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E’ mancato il prof. Giovanni Guastavigna , apprezzato docente per tanti anni al liceo classico statale “Alfieri” di Torino. Era considerato un insegnante molto apprezzato che dava del lei ai suoi allievi in segno di rispetto. In quello stesso liceo Guastavigna fu oggetto di critiche aspre perché nel ’68 non si arrese alla contestazione e tenne alto il livello della scuola. Per ricordare Guastavigna a cui i suoi allievi della maturità del 1966 hanno dedicato un necrologio, vorrei scrivere alcune riflessioni che Giovanni avrebbe condiviso. Lui tentò disperatamente di impedire che la scuola precipitasse nel caos, senza riuscirci perché in quello stesso liceo c’era un covo dei professori “progressisti e democratici “che lo detestavano. I professori vanno rispettati. Verso la scuola oggi prevale ormai una sorta di disinteresse quasi totale e uno scandalismo crescente verso i docenti considerati sempre colpevoli di tutto ciò che gira storto nelle aule scolastiche. Non tutti i professori hanno la schiena d’acciaio di Giovanni Guastavigna, ci sono anche degli ottimi professori che non hanno il coraggio necessario, ma non per questo possono essere oggetto di ogni attacco e di ogni derisione. La ministra Fedeli, invece di occuparsi del disastro della scuola che non è certo mai divenuta una “buona scuola”, si è recentemente occupata di fornire linee- guida -cadendo nel ridicolo- al fine di introdurre una terminologia “non sessista” che, ad esempio, preveda il /la preside o il collegio docente in sostituzione del collegio dei docenti. Pagine e pagine di aria fritta di fronte ai gravi e insoluti problemi della scuola. Appare invece di grande importanza ricordare la sentenza della Corte di Cassazione n.15367/2014 in cui viene riaffermato il principio che un professore nell’esercizio delle sue funzioni è un pubblico ufficiale. Quindi parole offensive nei suoi confronti configurano il reato di oltraggio che arriva a prevedere la reclusione.
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Anche un dirigente scolastico che si rivolga con parole ingiuriose ad un suo sottoposto non può permettersi certi linguaggi e la Corte di Cassazione con sentenza n. 2927 del 2009 lo ha condannato al risarcimento dei danni morali arrecati al docente. In realtà nella scuola si è, di fatto ,ignorato che ogni insulto al docente in quanto pubblico ufficiale, è punibile ai sensi di legge. Fatti recenti dimostrano come i docenti vengano considerati da allievi e genitori che addirittura sono ricorsi alla violenza fisica nei loro confronti. Invece di proporre-come fece la ministra Fedeli- la docente colpita da un allievo energumeno, per il cavalierato al merito della Repubblica ,dopo che la medesima docente venne ricevuta dal Presidente della Repubblica, si dovrebbe richiamare con assoluta fermezza l’attenzione sul rispetto dovuto ai professori. In una società in cui sono caduti tutti i valori ,in primis quelli dell’educazione e del rispetto che dovrebbero governare ogni comunità educativa, si rende urgente restituire ai professori l’autorità che viene loro riconosciuta dalla legge. A cinquant’anni dal ’68 quando ogni contestazione e ogni sberleffo venne consentito verso docenti di chiara fama e di riconosciuto valore, bisogna riannodare le fila di un discorso che non può continuare, pena il totale, irrecuperabile degrado della scuola. Già Platone denunciava come la demagogia portasse anche alla mancanza di rispetto verso i propri maestri. Una scuola permissiva non è una vera scuola. Il mammismo compiacente deve restare fuori dalle aule scolastiche dove si va per faticare e studiare seriamente. Basta con gli psicologismi compiacenti che trovano ogni pretesto per giustificare i fannulloni.
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Basta con il bullismo che va represso con i rigori della legge, senza assurdi giustificazionismi . Specie in tempi di crisi noi dobbiamo considerare ,come dice la Costituzione, solo “i capaci e i meritevoli anche se privi di mezzi”. Non possiamo permetterci di sperperare denaro pubblico in assistenzialismo psicopedagogico d’accatto di cui sono pieni i giornali che ,spesso e volentieri, si accaniscono contro i docenti più seri, non disposti al compromesso. In Italia si è andati oltre ogni limite tollerabile e la desertificazione degli studi a cui si è giunti dimostra come senza disciplina la scuola non possa essere proficua per gli allievi. Da questa situazione di caos i primi ad essere svantaggiati sono gli studenti che non hanno dietro di sé famiglie colte che possano rimediare alle magagne della scuola. Era un’idea che Giovanni Guastavigna ebbe il coraggio di affermare in tempi ancora più difficili degli attuali. I giovani docenti di oggi guardino al suo esempio di professore capace, severo, aperto ai giovani, ma non disposto a recitare la parte del soccombente o dell’amicone. Quando un preside del liceo d’Azeglio di Torino sottopose, umiliandoli, i docenti alla bollatura della cartolina a cui era sottoposto il personale non docente, diede anche lui un colpo alla dignità professionale dei docenti. Ricordo le parole di indignazione con cui Guastavigna accompagnò il suo commento ad un mio articolo contro quel preside. Se la scuola intende riprendersi ,deve restituire ai docenti l’autorità che la legge riconosce loro, senza tentennamenti e diplomazie. I tempi di un colpo al cerchio e una alla botte sono finiti.
quaglieni@gmail.com
Rubava i soldi dalle macchinette delle merendine
Ha 43 anni l’uomo arrestato dai carabinieri dopo avere rubato monetine dalle macchinette delle merendine della scuola Marie Curie di Collegno. E’ stato bloccato mentre stava forzando la porta d’ingresso e stava entrando nell’edificio scolastico. Tempo fa la dirigente scolastica si era rivolta ai carabinieri denunciando diversi ammanchi verificatisi a febbraio
MinD MAD in DESIGN TRA DESIGN E PSICHIATRIA
A Torino, dal 15 al 19 marzo 2018, presso il Camplus Lingotto, avrà luogo la quarta edizione del workshop destinato a studenti universitari e persone seguite dai servizi di salute mentale che, con la straordinaria partecipazione di LAGO, (www.lago.it) esclusivo brand italiano del design d’interni, affronta il tema del progetto dell’abitare per il disagio psichico.
MinD Mad in Design: il progetto
Nell’ambito della residenzialità psichiatrica, comunità alloggio e gruppi appartamento, la casa è il luogo che “cura” e che si “prende cura” delle persone. Le relazioni tra lo spazio e persone e gli oggetti si caricano di significati che vanno oltre le loro caratteristiche funzionali, tecniche e formali, diventano cioè preziosi strumenti di un percorso di riabilitazione e di cura. All’interno del progetto MinD il design, inteso come processo, è un potente strumento di inclusione e trasformazione sociale, dove progettare “per” la fragilità diventa necessariamente progettare “con” la fragilità e dove l’idea del “fare insieme” diventa una strategia riabilitativa. Nato nel 2014, MinD – Mad in Design è un progetto didattico e culturale che affronta, nell’ambito della formazione universitaria e dell’inserimento nel mondo del lavoro, il tema del progetto dei luoghi del disagio mentale. MinD nasce da un’idea degli architetti Giulia Mezzalama e Sandra Poletto, della psicologa Elena Varini, ed è promosso da Camplus – Fondazione CEUR (Centro Europeo Università e Ricerca) con Blu Acqua, società attiva nell’ambito della residenzialità psichiatrica, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione di istituzioni universitarie e aziende del settore. Articolato in un workshop e una serie di eventi collaterali, MinD sperimenta metodi di lavoro, approcci e soluzioni per un’idea di abitare socialmente inclusivo (www.madindesign.com).
MinD: IL WORKSHOP
Nella prestigiosa sede del Camplus Lingotto di Torino, collegio universitario di merito della Fondazione CEUR, durante quattro giorni di workshop, dal 15 al 19 marzo, circa 50 studenti universitari provenienti da tutta Italia (delle discipline Design, Architettura, Psicologia, Antropologia, Scienze dell’educazione e affini), insieme a 15 utenti seguiti dai servizi di salute mentale, sperimenteranno nuove soluzioni per un abitare inclusivo. Seguendo un approccio multidisciplinare e inclusivo, e partendo dai bisogni della residenzialità psichiatrica, sei team di progettazione, guidati da altrettanti designer professionisti lavoreranno sull’idea di “tavolo” come luogo e non solo come oggetto: luogo di incontro, condivisione, lavoro, luogo di riti quotidiani. I sei progetti saranno presentati nella giornata conclusiva di lunedì 19 marzo alla presenza del comitato scientifico MinD, dei partner e di interlocutori dell’area design e sanità mentale. I designer che collaborano alla terza edizione di MinD sono: Lorenza Branzi (designer e fondatrice del brand Do-knit), Marco Marzini (designer, www.marcomarzinistudio.wordpress.com); Marco Stefanelli (designer, www.marcostefanelli.it); Alberto Ghirardello (product designer, www.albertoghirardello.com); Sebastiano Ercoli (designer, www.ilvespaio.eu); Walter Visentin (artista e designer www.waltervisentin.com).
L’edizione 2018 prevede l’esclusiva partecipazione di LAGO SpA con l’obiettivo di confrontare il metodo della progettazione inclusiva multidisciplinare e partecipata di MinD con la filosofia, l’approccio, le opportunità, le strategie di mercato e i metodi produttivi di una delle più innovative aziende italiane nell’ambito del design d’interni.
“Per il quarto anno MinD conferma la volontà di mettere al centro dell’azione di progetto il rapporto tra il benessere della persona e i luoghi dell’abitare. Un’opportunità che ci auguriamo possa aprire a nuovi percorsi formativi e di reinserimento professionale, grazie anche alla preziosa collaborazione con importanti realtà come Lago spa e l’Asl To5 di Torino e al coinvolgimento di una squadra di professionisti davvero eccellenti nel ruolo di project leader” commentano le ideatrici di MinD.
Il workshop MinD è realizzato grazie alla collaborazione con Università degli Studi di Torino, Istituto d’Arte Applicata e Design di Torino IAAD, Politecnico di Torino, NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Domus Academy, con la collaborazione di Il Bandolo, il patrocinio dell’ASL To5 di Torino e della Camera di Commercio di Torino, e con il contributo della Compagnia di San Paolo.
MinD offre un’esperienza di formazione fortemente inclusiva e interdisciplinare, e l’occasione di impegnarsi in prima linea, mettendo in gioco le proprie competenze e abilità, nel superamento delle barriere del pregiudizio e dell’indifferenza nei confronti delle persone fragili. Partecipare a MinD significa relazionarsi direttamente con una parte della società emarginata, in una dimensione di scambio e ascolto reciproco, per la costruzione di una società più aperta e paritaria.
NUOVE TARIFFE GTT. E PARTE IL CONCORSO PER CHI BIPPA
La riforma tariffaria del trasporto pubblico a Torino entrerà in vigore dal prossimo 1° luglio. Il biglietto di carta classico scompare e verrà sostituito da un biglietto elettronico da validare.
Ci sarà un unico biglietto City (urbano + suburbano al costo invariato di 1,70 euro e durata estesa a 100 minuti) e, novità, saranno introdotti un abbonamento giornaliero Daily al costo di 3,00 euro, e un Daily 7, al prezzo di € 17,50, entrambi validi sulla rete urbana e suburbana e con accesso illimitato alla metro. Il tutto sotto il segno del “più viaggi meno spendi”: con il Daily, tre corse giornaliere costeranno ciascuna 1 euro, ma ancora più conveniente è il Multi Daily 7, con un costo pari a 2,50 euro al giorno. Tutti i titoli di viaggio potranno essere caricati sulla tessera BIP. Una svolta è rappresentata dall’abbonamento riservato ai giovani sotto i 26 anni (urbano + suburbano) che sostituisce quello promozionale riservato agli studenti. L’attuale abbonamento studenti doveva essere rivisto, in quanto le agevolazioni introdotte negli anni avevano di fatto penalizzato gli studenti delle scuole superiori rispetto agli universitari. Per gli abbonamenti giovani e senior viene introdotto il sistema Isee, riservato ai residenti a Torino e, nel caso dei giovani, esteso a coloro che hanno un regolare contratto di affitto. Per i giovani la tariffa è di 258 euro e sarà applicata a coloro che hanno un reddito isee superiore a 50.000 euro o non presentano la documentazione. Diversamente, se domiciliato o residente a Torino, chi ha meno di 26 anni potrà usufruire di riduzioni così definite: fascia A; minore di 12.000 euro isee (158 euro), fascia B da 12.001 a 20.000 euro isee (178 euro), fascia C da 20.001 a 50.000 euro (208 euro). Per i giovani, non studenti, di Torino si passa dall’abbonamento ordinario da 310 euro alle tariffe agevolate. Per i giovani, non studenti, residenti fuori Torino, il risparmio è molto maggiore: quasi il 50% in meno rispetto all’abbonamento Formula 3 da 508 euro. Per quanto riguarda gli “abbonamenti over 65” le nuove tariffe sono di 118 euro (fascia A), 155 euro (fascia B), 188 euro (fascia C).
www.comune.torino.it
(foto: il Torinese)