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Tutela del made in italy: sequestrate 150 tonnellate di alimentari

La Guardia di Finanza di Torino ha concluso un’articolata operazione di servizio volta al contrasto delle frodi commerciali nel settore della importazione e distribuzione di generi alimentari, che ha consentito di sequestrare oltre  100.000 confezioni pre-imballate di ortaggi, funghi e olive, per un peso complessivo di 150 tonnellate, con indicazioni mendaci in relazione all’origine italiana.

Le indagini hanno tratto origine da alcuni sequestri di analoghi prodotti effettuati nei quartieri torinesi di San Salvario e Barriera Milano; i successivi accertamenti, svolti anche valorizzando le informazioni residenti nelle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, hanno poi permesso di ricostruire la filiera illecita conducendo le “Fiamme Gialle” dapprima nella cintura torinese e, successivamente, in Puglia.

Spagna, Francia, Ungheria i paesi di coltivazione, lavorazione e confezionamento dei vari alimenti poi etichettati con la bandiera tricolore italiana, in violazione della legge che tutela il “Made in Italy”.

Tutti i prodotti cautelati erano destinati alla grande distribuzione organizzata e quindi ai consumatori finali.

Teatro delle operazioni sono stati l’entroterra torinese e la provincia di Foggia, ove i militari del Gruppo Pronto Impiego di Torino, unitamente a personale delle locali Articolazioni territoriali del Corpo, hanno dato esecuzione ai decreti di perquisizione e sequestro emessi dai magistrati del pool “Tutela del consumatore” istituito presso la Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo piemontese.

L’efficace attività esperita dai baschi verdi di Torino rientra nel quadro dell’azione di contrasto all’illegale immissione in commercio di prodotti del settore agroalimentare e ai correlati fenomeni distorsivi del mercato, svolta prioritariamente dalla Guardia di Finanza quale organo di polizia economico-finanziaria a tutela dei cittadini.

 

Dalla bicicletta prende di mira i cellulari di due donne

Arrestato dagli Agenti del Comm.to Barriera Milano

 

Nei giorni scorsi, dopo aver avvicinato alle spalle una donna che transitava in questa Via Bogino ed essersi impossessato del suo I-Phone, si è dato alla fuga in direzione  via Verdi a bordo della sua bicicletta.

Giunto in Via Pisa, angolo Via Bologna, dopo neanche mezz’ora ha messo a segno un secondo furto con strappo, ai danni di una giovane donna, impossessandosi del suo telefonino e  dandosi a precipitosa fuga anche questa volta.

Intercettato dagli Agenti del Commissariato di Barriera Milano in via Alessandria, l’uomo, irregolare sul territorio nazionale, con numerosi precedenti specifici,  è stato raggiunto e arrestato

dopo aver opposto strenua resistenza e aver tentato di disfarsi di una delle schede SIM. Entrambi i cellulari sono stati recuperati.

Rubano materiale elettronico destinato alla Dad

Arrestati per furto aggravato

 

Intorno alle 3 della scorsa notte, una Volante nota transitare una vettura a forte velocità in corso Vigevano. Il veicolo ed i suoi occupanti vengono controllati. Il conducente è un cittadino italiano di 25 anni mentre il passeggero un ventiseienne di origine marocchina. Sul sedile posteriore gli agenti scoprono diversi articoli di elettronica: 2 lettori cd, una tastiera ed un mouse per pc ed una cassa. All’interno del bracciolo del sedile viene rinvenuta una pinza mentre sul poggiapiedi del passeggero i poliziotti trovano una sacca contenente merendine, cioccolatini sfusi, una scatola di metallo con caramelle varie, alcune monete e due cacciaviti. Inoltre, nel portabagagli era stato nascosto un video proiettore. L’oggettistica era conservata negli imballaggi originali, su alcuni di questi era presente un’etichetta con riferimento della scuola di provenienza. A questo punto gli operatori intuiscono che si tratta di materiale trafugato da una scuola in zona Vanchiglietta. Una pattuglia della Squadra Volanti si porta presso il complesso scolastico. Da una prima verifica effettuata all’esterno dell’edificio gli operatori notano una sbarra di ferro della recinzione divelta ed una finestra aperta al pian terreno. Con l’ausilio di una collaboratrice scolastica, il personale di Polizia accede all’interno dell’istituto. Uffici ed aule erano state precedentemente messe a soqquadro, diverse porte risultano danneggiate, presentando segni di effrazioni e pedate.

I due soggetti, uno dei quali già indagato nei giorni scorsi per furto, sono stati arrestati per furto aggravato ed il materiale riconsegnato al Dirigente Scolastico.

Fa scorte di un farmaco dagli effetti oppiacei e tenta di rivenderlo

A Porta Palazzo, arrestato dal Commissariato Dora Vanchiglia

Mercoledì mattina, un cittadino italiano di 53 anni sta confabulando con una persona in Piazza della Repubblica. La scena non sfugge a una pattuglia del Comm.to di zona, che lo nota a un certo punto tirar fuori dalle tasche dei blister contenenti medicinali e cederli all’altro. Scatta subito una perquisizione: si tratta di un farmaco utilizzato nella cura dalla dipendenza di oppiacei la cui vendita è subordinata alla prescrizione con ricetta medica. Il cedente la sostanza risulta infatti in possesso della prevista prescrizione, peccato però che non ne faccia uso personale ma rivenda gli oppioidi a terzi per guadagnarci. L’uomo in auto aveva altri blister del farmaco, per un totale complessivo di 82 pastiglie sottoposte a sequestro. E’ stato arrestato  per detenzione e spaccio di sostanze stupefacente e sanzionato, insieme all’acquirente, per aver contravvenuto alle disposizioni anti-contagio da Covid-19.

Arsenio Lupin 2.0 si complimenta con i poliziotti per il lavoro svolto

Lui è un professionista del settore che vanta una carriera decennale alle sue spalle. Loro lavorano per contrastare l’operato di figure criminose.

Questa non è la prefazione del solito racconto a tinte noir, ma la cronaca di un intervento effettuato dagli agenti della Squadra Volante domenica sera.

Sono circa le 22 ed il custode di una struttura ricettiva in via San Domenico scorge un individuo aggirarsi all’interno del residence. E’ vestito di scuro, cela la propria figura nel buio della notte. Il custode lo segue attraverso l’impianto di videosorveglianza. Pochi secondi, e il soggetto forza la porta della reception per poi accedere al suo interno. L’occhio che lo seguiva da lontano allerta il 112 NUE. Una manciata di minuti e la pattuglia è sul posto. Raccolte le prime informazioni utili, gli agenti si avvicinano alla porta, ormai scardinata, della reception. L’attività del reo produce un suono inconfondibile: una cassetta metallica violata nel suo contenuto. Intuito quanto stesse accadendo, i poliziotti accedono all’interno del locale e trovano un uomo, cittadino italiano di 48 anni, intento a nascondere nella propria giacca diversi fogli di banconote, per un totale di oltre 500 euro, ed un telefono aziendale. Alla vista degli operatori, il quarantottenne non si scompone ma, sorpreso dall’operato dei colleghi, si congratula personalmente con loro.

L’uomo è stato arrestato per furto e sanzionato perché fuori dal proprio domicilio senza valido motivo.

Mangiano e bevono davanti al locale, attività sospesa

Il gestore è risultato essere irregolare sul territorio nazionale

 

Nella serata di venerdì gli agenti della divisione PAS della Questura, coadiuvati da personale del commissariato Dora Vanchiglia, hanno controllato un esercizio commerciale in corso Giulio Cesare. I poliziotti avevano visto poco prima diverse persone assembrate davanti alla porta d’ingresso, intente a consumare alimenti e bevande.

Al momento del controllo il locale era gestito da un uomo risultato essere sprovvisto di permesso di soggiorno, in quanto revocato dal Questore di Crotone nel giugno del 2017.

Il titolare dell’attività è stato denunciato per lavoro subordinato a tempo determinato ed indeterminato e sanzionato per le violazioni relative all’inosservanza delle disposizioni previste dal DPCM in vigore con contestuale sospensione immediata dell’attività per 5 giorni. Per le stesse violazioni, l’esercizio era già stato chiuso per 5 giorni ad inizio novembre. Elevate sanzioni amministrative anche ai clienti del locale.

In 400 al funerale online di Tina, storica testimone di Geova

Circa 400 presenti al funerale in videoconferenza di Tina Sponzilli, figura storica della congregazione dei Testimoni di Geova di Torino.

All’epoca del Battesimo Concetta Sponzilli, 82 anni

 In questi giorni di pandemia, in cui il numero dei contagi e dei decessi si è assestato in modo preoccupante, è rincuorante soffermarsi su persone che ci hanno lasciato con un’eredità positiva.

All’età di ottantadue anni si è spenta Concetta Sponzilli, conosciuta come Tina, figura storica della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova di Torino.

Tina si era battezzata nel giugno del 1960 a soli ventidue anni. Sessant’anni vissuti come Testimone a Torino, a cominciare da quando in città la comunità contava poco più di una cinquantina di membri. Tina l’ha vista centuplicare, fino agli attuali 6mila, quando alcuni giorni fa si è spenta. Temperamento vivace e determinato; appassionata studiosa delle Sacre Scritture, che citava con dimestichezza in animate conversazioni con religiosi, insegnanti e docenti universitari.

“Ci sono persone che si amano per ciò che sono o sono state; altre per ciò che rappresentano o hanno rappresentato. I primi sono coloro con i quali abbiamo avuto un rapporto affettivo o di stretta parentela. I secondi, che abbiamo conosciuto un po’ meno, ma che hanno lasciato intorno a sé un segno che rimarrà indelebile nel tempo”. È il commento di Fabio Meizenq, il cui nonno Piero fu il primo testimone di Geova a stabilire con Tina Sponzilli un contatto, nel 1958.

Alla cerimonia funebre, indetta dalla congregazione di appartenenza, erano collegati in streaming circa 400 persone, fra confratelli e conoscenti.

Testimoni di Geova in videoconferenza

La scelta di organizzare in Internet un funerale così affollato, che altrimenti non sarebbe stato consentito a causa dell’emergenza sanitaria, è stata apprezzata dai figli Marco, Daniele e Paola, i quali hanno della mamma un indimenticabile ricordo risalente al tempo in cui, fin da giovanissimi, li conduceva con sé nell’opera di diffusione del messaggio biblico. Nessun rimpianto, se non quello di avere perso un punto di riferimento; lo stesso per tutti quelli che hanno conosciuto Tina, stimata e, soprattutto, amata.

Uno studio delle Molinette: ecografia ai polmoni può diagnosticare il Covid

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Uno studio dell’ospedale Molinette di Torino ha stabilito che anche una semplice ecografia del polmone può diagnosticare la polmonite da Covid 19 già in Pronto soccorso.

L’aggiunta dell’ecografia polmonare, eseguita insieme alla visita medica, ha permesso di identificare correttamente casi di polmonite da COVID-19 – quasi il 20% – tra quanti erano stati erroneamente catalogati, in base al risultato del primo tampone naso-faringeo, come negativi. Tutti sono ormai familiari con la metodica dell’ecografia, comunemente utilizzata per il monitoraggio della gravidanza o per lo studio dell’addome o del cuore. Pochi sanno invece che l’ecografia può essere di aiuto anche nella diagnosi delle malattie polmonari. Sebbene possa suonare inusuale, l’ecografia del polmone è usata da circa 20 anni, ad esempio, per valutare la presenza di liquidi in eccesso nei polmoni, situazione per lo più correlata a patologie croniche con riacutizzazioni più o meno frequenti, come lo scompenso cardiaco.

Uno studio condotto dai medici della Medicina d’Urgenza dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Enrico Lupia) ha recentemente dimostrato che l’ecografia polmonare è anche estremamente utile per la diagnosi delle polmoniti da COVID-19 in Pronto soccorso.

Nel corso dello studio, condotto nei mesi scorsi ed appena pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Annals of Emergency Medicine, la più prestigiosa rivista medica del settore, sono stati arruolati 228 pazienti con sintomi suggestivi per COVID-19, di cui 107 diagnosticati come affetti da polmonite da COVID-19 in seguito al riscontro di positività del tampone naso-faringeo.

L’aggiunta dell’ecografia polmonare, eseguita insieme alla visita medica, ha permesso di identificare correttamente altri 21 casi di polmonite da COVID-19 – quasi il 20% – tra quanti erano stati erroneamente catalogati, in base al risultato del primo tampone naso-faringeo, come negativi.

La rapida e corretta identificazione dei pazienti con  polmonite da COVID-19 in Pronto soccorso consente di isolare precocemente i soggetti malati, limitando la diffusione dei contagi non solo all’interno dell’ospedale, ma anche fuori dall’ospedale, grazie alle misure di isolamento applicate ai contatti stretti.

Lo studio è stato in parte condotto con ecografi portatili collegabili direttamente ad uno smartphone forniti gratuitamente dalla ditta produttrice Butterfly Inc. La facilità d’uso e maneggevolezza di questi apparecchi ne rendono ipotizzabile un utilizzo sempre più diffuso, addirittura al domicilio dei pazienti.

Rubano auto e si schiantano contro il palo della luce

Torino. Controlli disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri, arrestato un corriere di droga e denunciate due persone per rapina

Torino, 29 novembre. Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, intensificati in questo periodo per vigilare sul rispetto della normativa anti covid, i Carabinieri hanno arrestato un corriere di droga e denunciato due persone per rapina.

In particolare a Torino, i militari dell’Arma, durante un controllo alla circolazione stradale in corso Umbria, hanno fermato un marocchino di 36 anni, residente a Torino, censurato. Durante la verifica dei documenti il soggetto ha mostrato evidenti segni di nervosismo, inducendo i carabinieri ad approfondire l’accertamento sull’autovettura in uso, dove hanno rinvenuto un totale di 200 gr. di hashish, suddivisi in due panetti da un etto ciascuno. L’uomo è stato dunque tratto in arresto e sanzionato amministrativamente per avere violato il divieto di mobilità imposto dalle norme anti covid.
A Carmagnola, nell’hinterland torinese, i carabinieri della Compagnia di Moncalieri (TO) hanno denunciato un marocchino e un romeno di 29 e 45 anni, entrambi del luogo e censurati, per rapina, furto, danneggiamento e guida senza patente.

I carabinieri sono intervenuti su un incidente stradale in cui una Lancia Musa si era schiantata contro un palo della luce e il conducente era rimansto incastrato nell’abitacolo. E’ stato accertato che il conducente dell’auto, un marocchino sprovvisto di patente di guida e sotto l’effetto dell’alcol, con un complice rumeno, poco prima aveva avvicinto un operaio che stava acquistando delle sigarette da un distributore self service e dopo averlo minacciato si era fatto consegnare un pacchetto di sigarette. Nel frattempo un amico del rapinato, che attendeva in macchina, è scappato a piedi per lo spavento e ha lasciato la vettura con le chiavi inserite.

I due ladri hanno approfittato della situazione per rubare la macchina, con la quale successivamente si sono schiantati contro il palo della luce. Per i due stranieri oltre la denuncia penale sono scattate anche le sanzioni amministrative per il mancato rispetto della normativa anti covid. L’autista della macchna è ricoverato  al CTO.

Da lunedì 30 novembre torna a pagamento la sosta nelle strisce blu

Fino al 28 novembre 2020 è sospeso il pagamento della sosta nelle aree a raso delimitate dalla strisce blu.

Dal provvedimento, disposto a seguito delle recenti misure assunte dal Governo in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, sono esclusi i parcheggi automatizzati a barriera e quelli in struttura. Ordinanza ORDS 106/2020

Fino al 5 dicembre è inoltre possibile accedere liberamente alla ZTL centrale. La sospensione delle limitazioni non riguarda le aree destinate al trasporto pubblico, quelle pedonali, del Valentino e dell’Area Romana

Da lunedì 30 novembre 2020 a Torino torna a pagamento la sosta nelle aree a raso delimitate dalla strisce blu.

Non si dovrà invece pagare alcun ticket, nel mese di dicembre, per parcheggiare nelle strisce blu del centro cittadino la domenica e nei giorni festivi: l’Amministrazione comunale ha infatti deciso di non introdurre quest’anno il pagamento della sosta durante il periodo delle festività natalizie, diversamente da quanto avveniva negli anni scorsi.