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Femminicidio in Borgo Vittoria: uccide la moglie a coltellate

Una donna 30enne, Nicoleta Grigoras, romena, è stata assassinata a Torino nella notte  in via Borgaro, alla periferia nord della città. La squadra mobile della Questura ha fermato il marito, un connazionale di 46 anni. La donna è stata accoltellata più volte nel corso  di una lite scoppiata per motivi da chiarire.

Ma i nomadi possono essere felici?

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Claudio Lolli cantava: “Ho visto gli zingari felici in piazza Maggiore ubriacarsi di vino, ballare…”Cantautore bolognese in attività dal ’72 vicino, fino ad esserne organico all’Autonomia Operaia. Per chi è debole di storia, e ultimamente sono in molti , soprattutto nella politica, Autonomia stava a ciò che ora sono gli antagonisti. Avete presente l’insegnante torinese che augurando la morte ai poliziotti è stata licenziata? Ecco, Autonomia era simile alla ex professoressa. Lui con licenza poetica poteva usare il termine zingari. Lui sì, noi no perché politicamente scorretto.  A noi rimane la domanda ma i rom sono felici? Felici di vivere nei campi abusivi o autorizzati con precarissime condizioni igieniche? Felici di vivere di espedienti? Non mi sembra che il mio dubbio sia retorico.  Come mi sembra un nostro dovere impedire che si possa vivere in questo modo.  Ora le affermazioni del ministro Matteo Salvini hanno riportato alla ribalta il problema.  Problema mai tramontato nella nostra città ” circondata ” da molti campi.  Ma non tutti i rom vivono nei campi. I campi sono una peculiarità Italiana. Proprio cosi, esistono solo in Italia.  Il problema sono le persone o i campi in cui esse vivono, o se volete sono gli “altri” che vedono i rom come un problema? Abbiamo poche certezze ma sull’argomento una certezza: il problema c è.  Arriviamo da dove siamo partiti: ha ragione Salvini nel volere il censimento? Probabilmente la maggioranza dei cittadini lo confuta nel suo atteggiamento.La domanda è mal posta.Ci permettiamo di riformularla.  Perché Salvini  ha solo detto che avrebbe voluto fare. Qualche sospetto lo desta per le modalità con cui si è manifestato.  E’ il primo Ministro dell’ Interno che non utilizza il necessario riserbo che il suo ruolo impone. Simpatico – a modo suo –  è simpatico. Sempre la risposta pronta. La battuta pronta. Continua a “schizzare” da un punto all’altro dell’Italia.Da quello che si vede lavora molto.Deciso e perentorio, con un nostro dubbio: quando si vuole arrestare un delinquente i poliziotti avvisano la stampa che arresteranno il delinquente? Non mi pare. Similitudini con l’annuncio del censimento dei Rom. Sia ben chiaro similitudini. E l’esempio utilizzato serve solo come allegoria per significare che qualcosa nell’atteggiamento del ministro non funziona.  Il suo mi sembra più lo stile di in leader politico di partito. Non di  un ministro dell’Interno, per giunta vicepremier. Sicuramente qualcosa ha già portato casa. Come  ad esempio una certa marginalità dei pentastellati. Ma non divaghiamo. Lolli dopo 45 anni ci riporta alla realtà. Lui ha visto i zingari felici in piazza Maggiore. Noi no. Ammettiamolo, non abbiamo visto dei rom felici. E quando li vediamo questuanti e gli rifiutiamo una monetina riceviamo qualche ben assestato insulto.  Il che non vuol dire che tutti loro siano accattoni. Come non tutti vivono ai margini della società  o nei campi. Come i tristemente famosi Casamonica.  Vivono in lussuose ville anche un po’ pacchiane. Giusto per ostentare opulenza e ricchezza. E loro ci tengono nel sottolineare la loro quasi secolare appartenenza alla cittadinanza italiana. Loro non vivono nella sporcizia o nei campi di raccolta per nomadi. Loro sono stanziali. Proprio cosi, stanziali nella fortificata e monitorata abitazione. E dunque la vera emergenza sono i campi. La vera emergenza è che i rom vivono in totale indigenza.Non tutti. Anche qui, non tutti, anche nei campi sono diversi. La maggioranza subisce e una minoranza impone le condizioni. Forse era ciò che voleva conoscere Salvini. Ha  tutti i Prefetti a disposizione.  Ci risulta che ci sono 68 Prefetti pronti a Roma. Vuol dire che non hanno un incarico specifico. Ed istituire delle apposite forze per la lotta al crimine prodotto dai campi Rom è ottima cosa. Si passerebbe dalle enunciazioni all’azione per rendere più vivibile la nostra città. E zona Nord con gli altri comitati delle periferie ha chiesto al prefetto di Torino il superamento dei campi Rom. Elegante modo per dire: aboliamoli.  Si parte da qui. Il censimento sarà la conseguenza.

La Questura contro le truffe agli anziani

La questura di Torino adotta la linea dura contro le truffe agli anziani. Cinque arresti, cinque denunce e 558 persone identificate sono i primi riscontri del progetto ”Medusa”, una serie di interventi messi in atto  da una task force  che affianca la raccolta dei dati alle attività investigative e alle azioni di prevenzione. Molti controlli sono stati effettuati in quattro campi nomadi a Torino, Pinerolo e Frossasco: gli esiti delle elaborazioni analitiche, infatti,  hanno condotto alla conclusione che la maggior parte dei malviventi siano sinti piemontesi.

Fedex-Tnt e Artoni trasporti: l’allarme dei lavoratori

La Commissione Lavoro, presieduta da Andrea Russi, assieme all’assessore Alberto Sacco, ha ricevuto in mattinata, una folta delegazione di lavoratori e di rappresentanti di Filt Cgil, Cisl Reti, Uiltrasporti e Trasportounito. Al centro dell’incontro le aziende di trasporto e logistica con la vertenza Fedex/Tnt e la grave crisi aziendale di Artoni Trasporti i cui 110 lavoratori in cassa integrazione non hanno, al momento, alcun chiaro orizzonte occupazionale.


A fronte del rischio di trasferimento della sede Tnt a Milano e di licenziamenti (361 di cui 81 in Piemonte) e trasferimenti (115 di cui 28 in Piemonte) annunciati ad aprile, rappresentanti dei lavoratori di questa azienda hanno incontrato a maggio funzionari del Ministero dello sviluppo economico (Mise), autorità della Regione Piemonte e la sindaca, Chiara Appendino. L’assessore Sacco, che si è detto informato sulle vicende e in contatto con l’assessora regionale al lavoro, Gianna Pentenero, oltre che con Il Mise, ha annunciato che convocherà i vertici aziendali assieme alla sindaca e al presidente, Sergio Chiamparino. Andrea Russi garantendo il massimo impegno della Commissione lavoro ha detto che occorre lavorare sulla possibilità di ottenere il riconoscimento di zone franche urbane per aumentare l’attrattività del nostro territorio, e che per fronteggiare le delocalizzazioni e i trasferimenti di questo tipo occorre cominciare a cercare alleanze non solo interistituzionali ma anche tra territori: “Io non faciliterei – ha detto – un’azienda che viene a Torino e lascia a casa 200 lavoratori a Milano”. Un ordine del giorno sulla questione, presentato dalla Consigliera Chiara Foglietta, che si era fatta carico di chiedere l’audizione, sarà discusso e mandato al più presto al voto del Consiglio comunale. Inoltre i vertici delle aziende saranno convocati presso la Commissione lavoro.

San Giovanni: fuochi addio, arrivano i droni

Quest’anno, come avevamo già anticipato, per la festa patronale di san Giovanni i tradizionali fuochi d’artificio saranno sostituiti da uno spettacolo di droni luminosi. Si tratta del  più lungo mai realizzato dalla società Intel, per 10 minuti abbondanti rispetto alla durata media di tali eventi (5 o 6 minuti). A Intel Corporation la Città ha assegnato l’organizzazione del momento clou delle celebrazioni del 24 giugno, con la presenza di 200 droni. Lo spettacolo verrà  affiancato dal “videomapping” sulla facciata di Palazzo Reale, curato da Iren con la colonna sonora  dei Subsonica.
   

Sciopero Gtt venerdì 22 giugno

No dei sindacati  ai 260 licenziamenti previsti dal Gtt entro il 2019. Per chiedere  maggiore certezza sul futuro dell’azienda i sindacati  hanno proclamato uno sciopero di 4 ore, dalle 18 alle 22, per il 22 giugno. Secondo le organizzazioni sindacali scarseggiano investimenti e progetti, crescono tagli e disservizi, e preoccupa  l’esposizione finanziaria di Gtt, che ammonta a oltre 340 milioni di euro tra debiti con fornitori, banche e Comune e Iva non versata.

Maggiori informazioni: http://www.gtt.to.it/cms/

 

(Foto: il Torinese)

La mamma di Gabriele assolta dall’accusa di concorso in omicidio

Caterina Abbattista, la madre di Gabriele Defilippi, il giovane condannato a 30 anni per l’assassinio della sua ex insegnante Gloria Rosboch, è stata assolta dall’accusa di concorso in omicidio. La donna è stata invece condannata a 14 mesi per  truffa ai danni della vittima. Questa la sentenza emessa dal tribunale di Ivrea. Il pm Giuseppe Ferrando, che aveva chiesto la condanna a 16 anni, sostiene  che la Abbattista era a conoscenza della truffa ai danni dell’insegnante e anche dei propositi omicidi del figlio, ma non avrebbe fatto nulla per fermarlo.

Fallimento Comital, De Zuanne: “L’assenza della continuità produttiva ci sorprende”

In seguito alla notizia del fallimento Comital decretato dal tribunale di Ivrea, il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne dichiara: «Dopo il faticoso percorso fatto insieme all’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte e alle organizzazioni sindacali, che aveva scongiurato la chiusura dello stabilimento, il fallimento senza continuità produttiva ci sorprende. Incontreremo al più presto i lavoratori per valutare quali iniziative intraprendere».

Torna a splendere la cupola della Consolata

Con il contributo di 670.000 euro della FCRT e 300 giorni di cantiere, la Consolata può celebrare la “propria” festa del 20 giugno

 

Tornano al loro originario splendore il Chiostro del Convitto e la Cupola del Santuario della Consolata, recuperati grazie al contributo di 670.000 euro della Fondazione CRT, principale sostenitore delle opere di restauro dell’edificio. Capolavoro del barocco piemontese, questo luogo di culto tra i più antichi di Torino si appresta a celebrare la “propria” festa il prossimo 20 giugno.

 

Gli interventi – condotti grazie al costante confronto con la Direzione del Santuario, l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino – hanno riguardato il risanamento conservativo delle facciate, tinteggiate con il colore originario “ricreato” ex novo, il recupero delle pareti, delle volte e delle pavimentazione dei porticati del Chiostro. Inoltre, sono stati realizzati adeguamenti sui collegamenti dei porticati con il cortile, in funzione della sicurezza e dell’accessibilità per le persone con disabilità, e si è intervenuti sulla copertura in lastre di pietra e sulle mensole del cornicione della cupola esagonale del Santuario.

 

Le opere, per la cui realizzazione sono stati allestiti 1.700 mq di ponteggi e che si concluderanno a luglio dopo 300 giorni di cantiere, rappresentano la prima parte dell’intervento finanziato grazie allo stanziamento di un milione di euro della Fondazione CRT. Una seconda tranche di lavori, il cui esito sarà presentato nel tardo autunno, riguarda il cantiere studio e le annesse opere di restauro delle fasi costruttive e decorative pre-guariniane: attività avviate per “riportare alla luce” la storia del “primo” Santuario attraverso le testimonianze artistiche e architettoniche stratificatesi in oltre sette secoli di storia del complesso.

 

“Il Santuario della Consolata è un patrimonio sacro, ma anche artistico e culturale di Torino e di tutto il territorio: per questo abbiamo deciso di ‘riconsegnare’ alla città il Chiostro del Convitto nella sue veste rinnovata in occasione della festività della Consolata – sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Oggi la Fondazione rafforza il proprio legame storico con il Santuario, confermandosi un fondamentale sostenitore delle opere di recupero dell’edificio, cui ha destinato complessivamente oltre 4 milioni di euro: un intervento che ha fatto ‘scuola’, e che sarà il punto di partenza di un progetto di recupero e di valorizzazione molto più ampio sui Santuari delle 18 Diocesi del territorio piemontese e valdostano”.

 

“Il Santuario della Consolata è da sempre l’emblema del luogo ‘di tutti e per tutti’, al cui fianco è stata da sempre anche la Fondazione CRT– afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. Questo ultimo intervento, in particolare, oltre a migliorare la fruibilità e l’accessibilità degli spazi, ha promosso il ‘community building e community feeling’: quel senso di appartenenza e di partecipazione che spinge le persone ad attivarsi per tutelare quello che si percepisce essere come un proprio patrimonio identitario. Un’attitudine che la Fondazione CRT ha incoraggiato per la Consolata, aggiungendo alle tradizionali erogazioni anche modalità di sostegno più innovative, come il fundraising e il matching grant: le risorse raccolte nell’ultimo anno e raddoppiate dalla Fondazione CRT hanno già superato quota 100.000 euro, e tale modalità di ‘rilancio’ proseguirà fino a fine 2018”.

 

“Il sostegno della Fondazione CRT, sempre attenta a restituire ai Torinesi i luoghi importanti della loro storia, ha permesso il recupero complessivo del grande chiostro del santuario della Consolata, che accoglieva la vita monastica del padri cui il Santuario era affidato, dapprima Benedettini poi Cistercensi e Oblati – spiega Luisa Papotti, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Torino –. L’aspetto attuale del chiostro consegue a importanti rinnovamenti della prima metà del XVIII secolo, ma anche al risarcimento delle gravi ferite causate dai bombardamenti del 1943. L’intervento ha consentito non soltanto di restaurare e riportare in condizioni di decoro le facciate ed il portico, ma anche di ritrovarne e riproporne i luminosi colori settecenteschi”.

 

“Come Rettore della Consolata esprimo il mio vivo ringraziamento alla Fondazione CRT per il sostegno economico a noi destinato, che ha consentito il totale ripristino del chiostro del Convitto Ecclesiastico annesso al Santuario – dichiara il Rettore della Consolata Mons. Giacomo Maria Martinacci –. Il lavoro è stato particolarmente delicato perché, in corso d’opera, ha richiesto impegni decisamente superiori a quanto inizialmente previsto e programmato e che la Fondazione CRT ha generosamente condiviso, proseguendo nella scia di altri interventi ancora più onerosi che in anni passati avevano consentito un radicale restauro del Santuario stesso. Sono certo che questa convinta condivisione, riguardante l’efficienza delle nostre strutture, che caratterizzano un luogo simbolo della Città, sempre soggette a deperimento a causa della loro vetustà, anche nel futuro non verrà meno”.

 

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L’auto finisce contro gli alberi. Un morto e tre feriti

Un morto e tre feriti è il bilancio di un incidente stradale avvenuto nella notte a Torino. I passeggeri erano a bordo della stessa vettura, una Peugeot 206 guidata da un romeno di 29 anni. L’auto dopo un sorpasso si è schiantata contro gli alberi di corso Moncalieri, di fronte al Borgo Medievale. Uno dei due a bordo, di 49 anni, è morto sul colpo e gli altri sono stati portati  Pronto Soccorso del Cto, due codici verdi e un giallo. La Squadra Infortunistica della polizia municipale di Torino sta cercando testimoni.