Il conducente è stato denunciato e sanzionato
Nei giorni scorsi all’incrocio tra largo Orbassano e corso Adriatico un agente della Polizia di Stato, libero dal servizio, a bordo della propria auto, vede una Fiat Punto sfrecciargli davanti nonostante la luce semaforica del veicolo segnasse il rosso. La vettura compie una serie di manovre pericolose nel traffico, tagliando la strada a diverse automobili ferme all’incrocio. Il poliziotto allertando la centrale operativa attraverso il 112 NUE e non perde di vista l’automobilista indisciplinato, che fermerà poco dopo in corso IV Novembre. L’operatore di Polizia e la pattuglia del commissariato San Secondo giunta sul posto controllano il conducente. Si tratta di un cittadino italiano di 44 anni con numerosi precedenti di polizia
Da accertamenti eseguiti sul quarantaquattrenne è emerso come questi fosse sprovvisto di patente di guida, essendogli stata ritirata nel giugno del 2017, mentre il veicolo su cui viaggiava risultava sottoposto a sequestro amministrativo dai primi di novembre in quanto trovato a circolare diverse volte durante l’estate senza copertura assicurativa. Inoltre, l’uomo è risultato colpito da un avviso orale, emesso ad agosto dal Questore di Torino, dove gli è stato imposto il divieto di possedere ed utilizzare qualsiasi apparato di comunicazione radiotrasmettente predisposto al fine di sottrarsi ad un eventuale controllo di Polizia, armi di modesta capacità offensiva o riproduzioni di esse, strumenti in libera vendita in grado di nebulizzare liquidi o miscele irritanti, programmi informatici ed altri strumenti di cifratura o crittazione di conversazione o messaggi.
Il quarantaquattrenne è stato denunciato per guida senza patente e sanzionato per violazione all’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile, per aver circolato con un veicolo sottoposto a fermo amministrativo, per violazione della segnaletica stradale e per l’uso, durante la marcia, di apparecchi radiotelefonici.
In questi giorni di pandemia, in cui il numero dei contagi e dei decessi si è assestato in modo preoccupante, è rincuorante soffermarsi su persone che ci hanno lasciato con un’eredità positiva.
La scelta di organizzare in Internet un funerale così affollato, che altrimenti non sarebbe stato consentito a causa dell’emergenza sanitaria, è stata apprezzata dai figli Marco, Daniele e Paola, i quali hanno della mamma un indimenticabile ricordo risalente al tempo in cui, fin da giovanissimi, li conduceva con sé nell’opera di diffusione del messaggio biblico. Nessun rimpianto, se non quello di avere perso un punto di riferimento; lo stesso per tutti quelli che hanno conosciuto Tina, stimata e, soprattutto, amata.