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Torino: aggredisce la titolare di un bar dopo aver tentato una rapina

Arrestato cittadino straniero senza fissa dimora, ha anche fatto resistenza agli agenti intervenuti

Ieri mattina, un cittadino extracomunitario centro africano senza fissa dimora, solito stazionare nei pressi di un bar di via Pio VII, i cui proprietari, saltuariamente, hanno offerto in passato del cibo o delle sigarette in considerazione della sua situazione di indigenza, è entrato all’interno del locale con fare aggressivo ed ha preteso di avere un pacco di sigarette senza pagare. Poiché negli ultimi giorni le richieste dell’uomo erano diventate sempre più insistenti ed incalzanti, la titolare del locale non ha acconsentito questa volta. Allora il soggetto l’ha dapprima minacciata verbalmente, poi è uscito fuori dal bar ed ha colpito con dei sassi e con dei calci le vetrine del negozio e la porta a vetri dello stesso. Alle rimostranze della proprietaria, che si trova in stato di gravidanza a lui ben nota, la colpiva con un calcio alla gamba. All’arrivo delle pattuglie di Polizia del Commissariato Mirafiori e Barriera Nizza, l’uomo si era “procurato” intanto un’arma impropria mettendo una grossa pietra all’interno di un cappellino di lana e utilizzando questa rudimentale “frombola” per tenere tutti lontani. Gli agenti lo hanno disarmato, nonostante la resistenza esercitata dallo stesso nei loro confronti. Per lui sono scattate le manette per tentata rapina aggravata, resistenza a P.U. e rifiuto di fornire indicazioni sulla proprio identità personale.

Prima va in giro armato e poi danneggia la volante

Arrestato dagli agenti del Commissariato Barriera Nizza

 

Martedì pomeriggio, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno arrestato un quarantasettenne italiano per violenza e resistenza a P.U. e danneggiamento aggravato.

Intorno alle 17.30, viene segnalata in via Giordano Bruno la presenza di un uomo con una pistola nella cintola dei pantaloni. Gli agenti del Commissariato Barriera Nizza, inviati sul posto, rintracciano subito l’uomo il quale alla vista dei poliziotti cerca di allontanarsi. Gli agenti lo fermano trovando l’arma nella cintola e un tirapugni in tasca. Mentre il reo sta per entrare in auto per essere accompagnato in ufficio, sferra un calcio a un poliziotto. Durante il tragitto e fino all’arrivo in commissariato, l’uomo inizia a dare colpi nell’abitacolo danneggiando l’auto di servizio.

Gli agenti appurano, poi, che l’arma era una copia a gas della COLT 1911, sprovvista di tappo rosso, che ne avrebbe rivelato la natura di arma da “soft-air”. Per il possesso della pistola e del tirapugni, l’uomo è stato denunciato in stato di libertà. Dagli accertamenti esperiti, è emerso che il quarantasettenne era gravato da precedenti di polizia specifici.

 

 

Partita la ristrutturazione di edifici storici Patrimonio Unesco

In sei Comuni Piemontesi. Il Presidente, Alberto Cirio e gli assessori alla Cultura, Vittoria Poggio e allo Sviluppo Attività Produttive, Andrea Tronzano: «Non abbandoniamo i nostri tesori che sono volano per turismo e cultura»

 

DAL PIEMONTE Sei comuni piemontesi potranno iniziare a mettere mano alla ristrutturazione di edifici storici patrimonio Unesco per un valore complessivo di 2,1 milioni. Grazie al sostegno pubblico potrà essere avviato il progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’ottocentesca area mercatale di Saluzzo (Cn) per l’allestimento della Porta di Valle, mentre a Verduno (Cn) inizieranno i lavori di restauro delle Antiche Cantine del palazzo Comunale. A Pagno (Cn) vedrà una nuova luce la chiesta della Confraternita di cui è previsto il risanamento totale mentre a Casalgrasso (Cn) partiranno lavori per la ristrutturazione del palazzo comunale. Ma tra i progetti finanziati c’è anche un museoquello alpino uomo ambiente di Ostana (Cn) dove sarà ampliato lo spazio positivo, infine a Roddi (Cn) l’amministrazione si è impegnata a realizzare all’interno dell’ex confraternita della Madonna del Rosario un centro polifunzionale di promozione dei paesaggi vitivinicoli e tartufigeni. Per tutti gli interventi la Regione ha fissato il termine di consegna per la fine del 2022.

«Abbiamo intenzione di non abbandonare per nessuna ragione i nostri tesori da cui ha origine la nostra storia e che possono diventare un volano anche in chiave turistica e culturale – hanno sottolineato il Presidente della Regione Alberto Cirio e gli Assessori alla Cultura Turismo e Commercio Vittoria Poggio e allo Sviluppo Attività Produttive, Andrea Tronzano – La conservazione dei nostri beni è un atto dovuto nei confronti di chi ce li ha lasciati in eredità per consegnarli alla generazioni future».

Gesti osceni in auto nel parking D’Azeglio Galilei

Un cittadino italiano di 47 anni è stato sorpreso lo scorso lunedì pomeriggio da personale del Commissariato Barriera Nizza in servizio di Volante mentre compiva atti di autoerotismo all’interno della propria auto.

L’uomo era parcheggiato con la parte anteriore dell’auto rivolta verso la strada e aveva pagato regolarmente per un’ora il posteggio; i poliziotti lo avevano già controllato una mezz’ora prima, essendosi accorti che lo stesso stava tentando di mettere dei ritagli di un tappetino da palestra ai finestrini dell’auto e gli avevano intimato di allontanarsi. Invece al loro passaggio, il quarantasettenne era ancora lì, stavolta occupato in atti osceni. Il luogo scelto, in particolare, si trova nelle immediate vicinanze di una zona verde con annessa un’area giochi per bambini. L’uomo, che ha dei precedenti specifici per analoghi episodi, è stato arrestato per atti osceni in luogo pubblico, commessi nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori, con il pericolo concreto che essi vi assistessero. Inoltre, essendo stato trovato in possesso, durante la perquisizione dell’auto, di una dose di cocaina, che si stava apprestando a consumare, l’uomo è stato sanzionato amministrativamente. Gli agenti gli hanno ritirato la patente di guida.

Le Fiamme Gialle sequestrano monili in corallo

SEQUESTRATI  600.000 OGGETTI PRIVI DEI REQUISITI IN TEMA DI SICUREZZA PRODOTTI. DENUNCIATO UN IMPRENDITORE PER FRODE IN COMMERCIO E  VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA C.I.T.E.S..

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato migliaia di articoli i cui materiali derivano da specie protette dalla normativa che tutela la flora e la fauna in via di estinzione (c.d. legislazione C.I.T.E.S.).

In particolare, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego del capoluogo piemontese, a seguito di una mirata attività di polizia economico-finanziaria, hanno individuato un esercizio commerciale situato nella zona di Torino sud presso cui sono stati rinvenuti oltre 10 mila tra pietre dure preziose e semi-preziose, rami di madrepora e monili in corallo rosso, sottoposti al peculiare regime di salvaguardia internazionale e risultati sprovvisti dei prescritti certificati di importazione.

Al riguardo, infatti, la Convenzione di Washington – Convention on International Trade of Endangered Species, identificata con l’acronimo C.I.T.E.S., che ha come principale obiettivo quello di contrastare il commercio illegale delle specie protette, al fine di scongiurare il pericolo della loro estinzione, stabilisce che è possibile importare animali e piante, loro parti e prodotti derivati inclusi nella citata Convenzione solo se autorizzati dagli Enti pubblici preposti.

I beni cautelati, la cui reale provenienza è in fase di accertamento, se fossero stati commercializzati avrebbero generato un illecito guadagno di circa 1 milione di euro.

Gli stessi, pertanto, sono stati sottoposti a sequestro e l’imprenditore è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di importazione illecita di parti di specie protette.

Nel corso delle operazioni sono stati, altresì, sequestrati circa 600 mila oggetti risultati carenti dei requisiti prescritti dalle norme riguardanti la sicurezza prodotti.

Si tratta di articoli di bigiotteria e accessori per abbigliamento che venivano posti in vendita privi di alcuna indicazione circa la denominazione legale o merceologica, i dati dell’importatore, la presenza di materiali o sostanze pericolose, con evidenti rischi per l’incolumità, per cui si è proceduto alla denuncia del titolare dell’esercizio commerciale alla competente Autorità giudiziaria per frode in commercio nonché alla segnalazione alla locale Camera di Commercio per la successiva irrogazione della relativa sanzione amministrativa.

L’operazione effettuata dalle Fiamme Gialle torinesi rientra nell’ambito dell’attività di controllo economico-finanziario del territorio svolta, quotidianamente, dalla Guardia di Finanza e finalizzata al contrasto di tutte quelle forme di commercio illegale di modo da tutelare non solo i consumatori, ma anche gli imprenditori onesti, eliminando pericolose distorsioni delle corrette regole dell’economia di mercato.

Polfer, il bilancio di una settimana di controlli su 188 treni

15 indagati, 4.896 persone controllate, di cui 1.066 persone con precedenti. 237 pattuglie impegnate nelle stazioni e 15 in abiti civili per attività antiborseggio. 75 i servizi di vigilanza a bordo treno per un totale di 188 treni presenziati. 18 i servizi lungo linea e 57 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 26 aprile al 2 maggio, del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto ai reati in ambito ferroviario, con l’impiego di personale nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno. I controlli sono stati, inoltre, intensificati in tutte le aree ferroviarie di rispettiva competenza, in concomitanza con le celebrazioni per il 1° Maggio, Festa dei Lavoratori.

A Torino un diciassettenne marocchino ed un diciannovenne romeno sono stati sanzionati per possesso di modica quantità di stupefacente. I due giovani, controllati presso la stazione di Torino Porta Nuova, sono stati trovati in possesso di stupefacente di tipo rispettivamente marijuana e hashish. Pertanto sono stati sanzionati amministrativamente, mentre lo stupefacente è stato sequestrato.

Il personale Polfer della stazione di Porta Susa, a seguito di indagini, ha denunciato per molestie un quarantanovenne romeno a seguito di denuncia sporta da una giovane donna italiana.

Sempre a Porta Susa gli operatori hanno rintracciato un anziano italiano di 76 anni che per errore ha transitato nella galleria ferroviaria a piedi. Individuato dagli agenti, è stato raggiunto e riportato in stazione.

A Novara a seguito di accurate e capillari indagini, è stato denunciato un ventitreenne ghanese per rapina e lesioni aggravate. I fatti risalgono ai giorni precedenti, quando una ragazza venticinquenne nigeriana è stata aggredita a bordo di un treno regionale nella tratta Trecate-Novara. L’uomo, avvicinatosi alla giovane, le ha sferrato un pugno in pieno volto, obbligandola a consegnargli il cellulare. La donna dopo le cure dei sanitari ha sporto denuncia presso la Polfer di Novara, i cui agenti si sono messi subito sulle tracce dell’aggressore. Dalla descrizione fornita e dalle indagini successive si è risaliti all’uomo che è stato riconosciuto dalla vittima, visionando un album fotografico appositamente predisposto dai poliziotti. Rintracciato, l’uomo è stato denunciato per rapina e lesioni aggravate. Il cellulare è stato sequestrato e restituito alla giovane vittima.

A Domodossola un quarantasettenne beninese, senza fissa dimora, è stato denunciato per il reato di sostituzione di persona. L’uomo, durante il controllo all’arrivo del treno internazionale proveniente dalla Svizzera, ha consegnato agli agenti un documento d’identità che da subito si è rivelato appartenere ad altra persona, essendo la foto non corrispondente alla persona. Dagli accertamenti in banca dati è risultato un documento d’identità di un altro cittadino svizzero, unitamente ad un abbonamento ferroviario ed uno Swiss pass, intestati alla medesima persona, che sono stati rinvenuti sull’uomo. Sottoposto ai rilievi delle impronte digitali attraverso apparato spaid, si è risaliti alla vera identità del soggetto che, pertanto, è stato denunciato per sostituzione di persona.

Ad Asti un quarantasettenne bulgaro, senza fissa dimora, è stato sanzionato per ubriachezza molesta dagli agenti Polfer. L’uomo ha azionato il freno di emergenza a bordo di un Intercity sulla tratta Torino – Genova. Su segnalazione del Capotreno gli agenti lo hanno individuato all’arrivo del convoglio in stazione ed accompagnato presso gli uffici di polizia è stato controllato e successivamente trasferito in ambulanza presso il locale ospedale. Dopo pochi giorni, è stato nuovamente sorpreso in stato di ubriachezza nella stazione di Alessandria, dove durante il controllo ha inveito contro gli agenti e sputato sulla divisa di un poliziotto. E’ stato denunciato per oltraggio a Pubblico Ufficiale e nuovamente sanzionato per ubriachezza molesta.

Il 47enne, conosciuto alle forze dell’ordine e con precedenti analoghi, ha nuovamente azionato il freno di emergenza a bordo di un treno regionale veloce, per cui è stato sanzionato dalla Polfer di Novi Ligure (AL).

A Cuneo un quarantanovenne italiano è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Lo spirito di osservazione dei poliziotti, durante un servizio nelle adiacenze della stazione ferroviaria, ha permesso di scorgere, fuoriuscire da una tasca del pantalone, un martelletto frangivetro. Fermato e controllato, è stato rinvenuto sulla persona anche un dispositivo a scatto lancia dardi con punta  acciaio, munito di cinque munizioni. Dopo essere stato accompagnato in ufficio per il controllo è stato denunciato e tutti gli oggetti sequestrati.

A Santhià un quarantatreenne italiano è stato tratto in salvo dagli operatori Polfer, dopo aver manifestato l’intenzione di compiere un gesto anticonservativo. L’uomo è stato notato aggirarsi in stazione in stato confusionale, mal vestito e con una ferita sulla fronte. Alla vista degli agenti ha dapprima riferito di cercare degli abiti ma poi, cambiando sia l’espressione del volto che l’atteggiamento, ha dichiarato di voler tentare il suicidio, sporgendosi sui binari, dove era in arrivo un treno regionale veloce viaggiante sulla tratta Torino – Milano. Afferrato dai poliziotti e bloccato, è stato accompagnato negli uffici di stazione e successivamente affidato alle cure dei sanitari.

Bagni pubblici: quei servizi sono poco igienici?

Nella commissione consiliare di Palazzo Civico svoltasi lunedì mattina, l’Assessore Unia, intervenuto in merito alla mozione di cui il Capogruppo Petrarulo è firmatario sull’ “INSTALLAZIONE URGENTE DI BAGNI CHIMICI  IN PROSSIMITA’ DEI PARCHEGGI RISERVATI AI TAXISTI DURANTE LE CHIUSURE DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI”, ha informato i partecipanti della presenza sul territorio della città di Torino 110 servizi igienici pubblici il cui servizio di pulizia viene svolto dall’Amiat 2 volte al giorno.

L’Assessore ha ribadito la difficoltà che viene riscontrata dall’Amiat a tenere puliti tali servizi soprattutto nelle zone, come ad esempio il Parco del Valentino, ad alta presenza di frequentatori; inoltre alcuni sono chiusi al pubblico ormai da svariati mesi, come ad esempio quelli presenti sul controviale di Corso Novara angolo Via Bologna e quello presente in Piazza Crispi che, se ripristinati, aumenterebbero il numero di quelli fruibili. A seguito anche dell’approvazione in Consiglio comunale della mozione sopra citata, il Capogruppo del Gruppo Consiliare Forza Italia Raffaele Petrarulo ha presentato un’interpellanza alla Sindaca per sapere con quale programmazione in giorni e orari viene effettuata la pulizia dei servizi igienici pubblici presenti sul territorio cittadino; per quale motivo non si sia previsto di riattivare i servizi igienici pubblici chiusi; per quale motivo, nei giardini di nuova costruzione, non siano stati previsti servizi igienici pubblici e se sia in programma un piano di aumento delle postazioni di questi servizi, andando così a coprire maggiormente le zone sprovviste.

Volotea annuncia la nuova rotta Torino Minorca

Il nuovo collegamento sarà disponibile dal 6 luglio con 1 frequenza settimanale

Salgono a 12 i voli firmati Volotea disponibili presso lo scalo piemontese, 9 domestici e 3 internazionali

L’offerta del vettore a Torino è di oltre 324.000 biglietti in vendita, pari a un incremento del 119% rispetto al 2019

 

Torino, 6 maggio 2021 – Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega tra loro città di medie e piccole dimensioni e capitali europee, ha annunciato oggi l’avvio di un nuovo collegamento in partenza da Torino alla volta di Minorca. La nuova rotta, già disponibile sul sito www.volotea.com e presso le agenzie di viaggio, decollerà martedì, 6 luglio. Grazie al nuovo volo, sarà ancora più facile e comodo per i passeggeri piemontesi imbarcarsi alla volta di una delle destinazioni estive più affascinanti di tutta la Spagna. Per la Summer ‘21 il vettore scende in pista a Torino con 12 rotte, 9 domestiche e 3 verso l’estero.

 

“Annunciamo con grandissimo entusiasmo l’avvio di questa nuova rotta alla volta di Minorca, che ci consente di rafforzare ulteriormente la nostra presenza presso lo scalo. Aumentano le opzioni di viaggio per i passeggeri piemontesi: presso l’Aeroporto di Torino la nostra offerta per la Summer 21 prevede 12 rotte, per un totale di oltre 324.000 biglietti in vendita, pari a un incremento del 119% rispetto al 2019. Per i prossimi mesi estivi, puntiamo a offrire ai nostri passeggeri nuove opportunità di volo, riconfermando il nostro impegno nel far ripartire il comparto turistico, così fortemente colpito dalla pandemia

Covid-19” – ha commentato Valeria Rebasti, Country Manager Italy & Southeastern Europe di Volotea.

 

“Anche nell’estate 2021 Volotea sarà protagonista della ripresa del traffico dell’Aeroporto di Torino. La novità di oggi, Minorca, va ad aggiungersi ai due nuovi voli per la Grecia (Mykonos e Skiathos) già annunciati in precedenza. Volotea si conferma un partner capace di cogliere e soddisfare con tempestività la domanda di viaggi: con la sua crescita costante è diventato un vero punto di riferimento per i viaggiatori del nostro territorio” – ha aggiunto Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport.

 

L’offerta Volotea per i prossimi mesi è all’insegna della massima flessibilità: tutti i voli acquistati prima della fine di maggio, infatti, possono essere modificati (senza sostenere la tassa per il cambio volo fino a 7 giorni prima della partenza) con voli con partenza fino al 30 settembre. Inoltre, è attiva una copertura Covid-19: i passeggeri risultati positivi a un test PCR, potranno richiedere il rimborso completo della prenotazione, tasse incluse, per sé e per tutti i passeggeri inclusi nella stessa prenotazione, fino a 14 giorni prima del volo.

Per la Summer 2021, da Torino sono disponibili 12 collegamenti firmati Volotea, 9 domestici (Alghero, Cagliari, Catania, Lamezia Terme, Lampedusa, Napoli, Olbia, Palermo, Pantelleria) e 3 verso l’estero (Mykonos e Skiathos in Grecia, e Minorca – novità 2021 – in Spagna).

Tutte le rotte Volotea da e per Torino sono disponibili sul sito www.volotea.com e nelle agenzie di viaggio.

 

Scontro frontale, muore una donna

L’incidente è avvenuto a Poirino, dove una donna di 63 anni è morta nello scontro

Viaggiava su una Fiat Panda che nel pomeriggio ha avuto un violento frontale con un furgone che proveniva dalla direzione opposta.

I soccorsi sono intervenuti ma non è stato possibile salvare la donna.

Al via “Cantiere Candiolo”: nuovi spazi per la Cura e la Ricerca

LA RICERCA E LA CURA NON SI FERMANO  Al via “Cantiere Candiolo”: nuovi spazi per la Cura e la Ricerca, a disposizione di medici, ricercatori e pazienti. Tra i primi interventi: un nuovo servizio di Hospice, nuovi laboratori e la Centrale rifiuti. Previsto un investimento di 100 milioni di euro nei prossimi anni.

5 maggio, Candiolo (Torino) – L’emergenza Covid non ha fermato le attività e i piani di sviluppo dell’Istituto di Candiolo-IRCCS. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha avviato i lavori del nuovo importante ampliamento del centro oncologico per mettere a disposizione di medici, ricercatori e pazienti ulteriori spazi e una più alta qualità di cura e di ricerca. In questa ottica nei prossimi anni la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro interverrà per sviluppare ulteriormente l’Istituto di Candiolo IRCCS con l’obiettivo di curare sempre più persone e meglio: prende vita il progetto di ampliamento degli attuali spazi, che si articolerà sia attraverso un’evoluzione degli edifici già esistenti che la costruzione di nuove strutture.
L’Istituto di Candiolo IRCCS, centro specializzato nel trattamento delle patologie oncologiche in cui si distinguono due anime – Assistenza Sanitaria e Ricerca Scientifica – negli ultimi anni ha infatti dato inizio a un processo di trasformazione finalizzato a qualificarsi sempre più come centro oncologico di riferimento. Per questo ha quindi ampliato la tipologia di patologie tumorali trattate e, contemporaneamente, specializzato i servizi e le prestazioni offerte ai pazienti.
Il progetto complessivo prevede infatti un ampliamento di 26 mila metri quadrati, che vanno ad aggiungersi ai 56 mila esistenti, e un investimento di circa 100 milioni di euro nei prossimi anni. I primi interventi riguardano il nuovo servizio di Hospice “Monviso” per accogliere i pazienti oncologici, nuovi laboratori per ospitare ricercatori clinici provenienti dalle più importanti strutture internazionali, come già avvenuto con Karolinska Institutet di Stoccolma e The Royal Marsden Hospital di Londra, e come a breve avverrà con importanti gruppi di ricerca internazionale dalla Germania e da Shanghai.
A seguire, sono previsti una Biobanca per conservare i tessuti in un’ottica di future terapie oncologiche, la Protonterapia (avanzata forma di Radioterapia), un Poliambulatorio, nuovi spazi dedicati alla formazione, alla didattica e a servizi di foresteria. Verrà, inoltre, realizzato il nuovo “DEP” Centro di stoccaggio e differenziazione dei rifiuti sanitari e, in un’ottica di efficientamento, un nuovo sistema per fornire energia all’Istituto.
“L’inizio dei lavori – commenta il Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli – coincide con un importante anniversario, i nostri 35 anni di attività. È il segno evidente che in questo arco di tempo non è mai mancata la straordinaria generosità dei nostri donatori: tre milioni di sostenitori che dal 1986 ad oggi ci hanno permesso di fare un lungo percorso. Le donazioni di cittadini, enti, aziende, istituzioni e l’impegno di medici, ricercatori, infermieri e tecnici hanno consentito di raggiungere traguardi molto importanti e di fare di Candiolo un Centro oncologico di rilievo internazionale. Solo grazie a loro, oggi, possiamo disegnare un nuovo futuro per la ricerca e la cura del cancro”.
“Accogliamo con entusiasmo e riconoscenza – dice l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, presente alla cerimonia di avvio dei lavori, insieme con il sindaco di Candiolo Stefano Boccardo – il nuovo ed importante potenziamento dell’Istituto di Candiolo. La biobanca e la protonterapia, come il nuovo hospice e l’ampliamento degli spazi di cura, sono orizzonti di grande rilevanza che qui troveranno la loro naturale collocazione, in un contesto di ricerca e assistenza di altissima specializzazione. Insieme ai costruendi parchi della Salute di Torino e Novara e alla riqualificazione di molti ospedali territoriali, Torino e il Piemonte si apprestano a vivere una intensa stagione di sviluppo delle strutture sanitarie. A Candiolo, come in tutto il Piemonte, il cantiere della Salute non si è arreso alla pandemia e procede a grandi passi verso il futuro dell’assistenza sanitaria. L’esperienza vissuta nell’emergenza di questi mesi ha ribadito che la capacità di fare sistema, tra Sanità pubblica e privata, è l’arma con le migliori potenzialità”.

I primi interventi:

NASCE “MONVISO”: IL NUOVO SERVIZIO DI HOSPICE DEDICATO AI PAZIENTI ONCOLOGI DELL’ISTITUTO DI CANDIOLO IRCCS
L’Istituto di Candiolo-IRCCS, centro di riferimento regionale per la Terapia del Dolore in ambito oncologico, offrirà nuovi servizi dedicati ai pazienti attraverso una struttura di Hospice, lo spazio “Monviso”, che disporrà di 20 confortevoli camere singole con bagno e letto aggiuntivo per i familiari, una cucina e una sala libri. Competenza, dignità e umanizzazione delle cure per il paziente stesso e i propri familiari sono i principi che ispirano la nascita di questo servizio. Nel 2023 verrà inoltre realizzato all’esterno dell’Istituto un nuovo edificio interamente dedicato al servizio di Hospice: situato nella zona sud, garantirà ancora maggiore tranquillità ai pazienti e ai familiari attraverso luminosità, spazi verdi e tranquillità.

“LAB EST”: NUOVI SPAZI PER LA RICERCA
L’area dedicata ai nuovi laboratori, che si estenderà su 3mila metri quadrati, sorgerà sul fianco est dell’Istituto. Il nuovo edificio si svilupperà su tre piani in cui troveranno posto laboratori dotati di tecnologie d’avanguardia. I ricercatori avranno così a disposizione nuovi e moderni spazi nei quali potranno lavorare alla messa a punto di nuove soluzioni farmacologiche, elaborate e testate su linee di cellule tumorali create per le attività di laboratorio, insieme a ulteriori spazi dedicati a diagnostica per immagini.
“Per Istituti di ricerca oncologica di alto livello come il nostro – commenta il Direttore Scientifico, Anna Sapino – è fondamentale disporre di strutture e strumentazioni all’avanguardia, e questo nuovo importante investimento fatto dalla Fondazione ci consente di lavorare su progetti di ricerca sempre più ambiziosi per approfondire lo studio della causa dei tumori e sviluppare diagnosi e terapie innovative”.

“DEP”: NUOVA VITA AI RIFIUTI
La gestione dei rifiuti da attività sanitarie (ospedali, laboratori e centri di ricerca) rappresenta un problema igienico-ambientale rilevante. A Candiolo particolare attenzione viene posta alla gestione di questa tematica e proprio per elevare ancora di più i livelli di sicurezza e salubrità ambientale si amplia l’edificio di stoccaggio e differenziazione. Presso l’Istituto vi è un sistema organizzativo che individua percorsi dedicati per ogni tipologia di rifiuto prodotto per impedire la promiscuità dei flussi e garantire la sicurezza di operatori e pazienti.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.
L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.