CRONACA- Pagina 1233

Un intero paese senz'acqua. Ma ora si può di nuovo bere

DAL PIEMONTE     L’acqua è tornata finalmente utilizzabile per gli usi potabili ed alimentari a Pecetto di Valenza, comune collinare a pochi chilometri dalla Città dell’Oro

Il sindaco Andrea Bortoloni, dopo che aveva avuto il disco verde dall’Asl di Alessandria ha informato la popolazione che l’emergenza nitrati era superata, in quanto l’intervento dell’Azienda municipalizzata valenzana aveva avuto un effetto positivo. Tutto era iniziato il 29 dicembre scorso quando, dopo il rilevamento di una percentuale di nitrati, sia pure di poco superiore ai valori limite, il sindaco aveva emesso un’ordinanza di divieto dell’acqua, ad eccezione per scopi igienici. “Era da sedici anni che non si verificava un fenomeno del genere” dice Andrea Bortoloni. I nitrati, per effetto della concimazione dei campi, potrebbero essersi trovati in una misura maggiore a quanto consentito per via dell’ultima piena del Po. Il Comune di Pecetto, infatti, pur non essendo toccato quanto a territorio comunale dal percorso del ‘grande fiume’, tuttavia ha i due pozzi che alimentano la rete acquedottistica a poca distanza dallo stesso e come tali destinatari di possibili esondazioni o piene. Anche alla luce del particolare periodo dell’anno nel quale si è verificato il disagio (che riguardava tutto il paese senza eccezioni) l’amministrazione, d’intesa con Amv, aveva organizzato una distribuzione di bottiglie di acqua naturale, sia al mattino che al pomeriggio, con l’utilizzo di personale comunale e volontari della protezione civile. “Adesso si rende assolutamente necessaria ed in tempi brevi la realizzazione dell’interconnessione sulla linea Valenza-Pecetto-Bassignana la quale era già nel piano di investimenti dell’azienda valenzana ed ora è anche già presente come progetto. Con quest’opera in essere, dal momento che i pozzi cui attinge la Azienda multiuservizi casalese di Casale Monferrato e che servirebbero anche Valenza sono piuttosto profondi, una situazione come questa difficilmente si ripeterebbe”.

Massimo iaretti

 

Un intero paese senz’acqua. Ma ora si può di nuovo bere

DAL PIEMONTE     L’acqua è tornata finalmente utilizzabile per gli usi potabili ed alimentari a Pecetto di Valenza, comune collinare a pochi chilometri dalla Città dell’Oro

Il sindaco Andrea Bortoloni, dopo che aveva avuto il disco verde dall’Asl di Alessandria ha informato la popolazione che l’emergenza nitrati era superata, in quanto l’intervento dell’Azienda municipalizzata valenzana aveva avuto un effetto positivo. Tutto era iniziato il 29 dicembre scorso quando, dopo il rilevamento di una percentuale di nitrati, sia pure di poco superiore ai valori limite, il sindaco aveva emesso un’ordinanza di divieto dell’acqua, ad eccezione per scopi igienici. “Era da sedici anni che non si verificava un fenomeno del genere” dice Andrea Bortoloni. I nitrati, per effetto della concimazione dei campi, potrebbero essersi trovati in una misura maggiore a quanto consentito per via dell’ultima piena del Po. Il Comune di Pecetto, infatti, pur non essendo toccato quanto a territorio comunale dal percorso del ‘grande fiume’, tuttavia ha i due pozzi che alimentano la rete acquedottistica a poca distanza dallo stesso e come tali destinatari di possibili esondazioni o piene. Anche alla luce del particolare periodo dell’anno nel quale si è verificato il disagio (che riguardava tutto il paese senza eccezioni) l’amministrazione, d’intesa con Amv, aveva organizzato una distribuzione di bottiglie di acqua naturale, sia al mattino che al pomeriggio, con l’utilizzo di personale comunale e volontari della protezione civile. “Adesso si rende assolutamente necessaria ed in tempi brevi la realizzazione dell’interconnessione sulla linea Valenza-Pecetto-Bassignana la quale era già nel piano di investimenti dell’azienda valenzana ed ora è anche già presente come progetto. Con quest’opera in essere, dal momento che i pozzi cui attinge la Azienda multiuservizi casalese di Casale Monferrato e che servirebbero anche Valenza sono piuttosto profondi, una situazione come questa difficilmente si ripeterebbe”.

Massimo iaretti

 

Carabinieri, controlli preventivi. 350 identificati nel Monferrato

Trecentocinquanta persone identificate, cinquanta delle quali straniere, centottanta veicoli controllati, elevate sanzioni per violazioni al codice ella strada per circa cinquemila euro. E’ il risultato dei controlli preventivi messi in campo dalla Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato che in questi giorni ha impiegato settanta uomini e trenta mezzi. Le operazioni hanno anche portato ad un arresto per il reato di detenzione ai fini dello spaccio. Nelle maglie della giustizia è finito un 21enne italiano, di origini straniere, fermato nel territorio del Comune di Fubine (Alessandria), e trovato con 5 confezioni di cocaina. I successi accertamenti dei militari dell’Arma nella sua abitazione hanno consentito, in fase di perquisizione domiciliare, di rinvenire altre 12 confezioni di ‘coca’, per un totale di 24 grammi di sostanza, oltre a 14 grammi di sostanza utilizzata per il taglio e materiale vario per il confezionamento.

Massimo Iaretti

 

Delitto di Capodanno, fermata una ragazza

Ha un nome ed un cognome il presunto autore di quello che è stato chiamato subito il ‘delitto di Capodanno’, con il rinvenimento del corpo senza vita nel primo pomeriggio del 1 gennaio di Massimo Garitta in un campo nel comune di Ovada
Venerdì 4 i carabinieri del Nucleo investigativo di Alessandria e della Compagnia di Alessandria hanno fermato una ragazza di 24 anni, A.P., cittadina albanese, da anni residente ad Ovada.
Al rinvenimento si era pervenuti grazie alla segnalazione di un passeggero del treno regionale in transito sulla Genova – Acqui Terme, che aveva appunto scorto un corpo inanimato giacente in un campo ricompreso tra la citata linea ferroviaria e la SP 456 del Turchino, nel territorio del comune di Ovada (AL). Giunti sul posto immediatamente dopo i vigili del fuoco. ed il personale del 118, sotto l’iniziale direzione del Comandante della locale Compagnia, i Carabinieri di Acqui Terme avevano provveduto a preservare la scena del crimine, apparendo da subito chiara la natura violenta della morte della vittima, immediatamente identificata perché già nota all’Arma locale quale tossicodipendente e pregiudicato. Terminati i rilievi tecnici più urgenti a cura della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Alessandria ed un primo esame del cadavere da parte del medico legale, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Alessandria, Eleonora Guerra, intervenuta nel frattempo sul posto, ne disponeva la rimozione. Il quadro investigativo a quel punto delineatosi consentiva di ritenere come la morte violenta di Garitta fosse stata determinata a seguito di investimento da parte di un autoveicolo e che tale investimento fosse avvenuto all’interno del campo, in corrispondenza del luogo di rinvenimento del cadavere. In particolare, in un contesto d’indagine reso alquanto sfuggente dalle peculiari condizioni di vita della vittima, appariva promettente un indizio emerso nel corso dei rilievi tecnici sugli indumenti indossati dalla vittima. Infatti, sul giubbotto della vittima erano rimasti impressi in modo eccezionalmente nitido alcuni caratteri alfanumerici ed un marchio di fabbrica, che successivamente sarebbero risultati riconducibili ai caratteri identificativi di un tipo di marmitta montato su diversi modelli del gruppo FCA, tra cui la Lancia Y. Ed in effetti, il frenetico ed infaticabile lavorio investigativo svolto nelle ore successive dal personale del Nucleo Investigativo di Alessandria e della Compagnia di Acqui Terme avrebbe permesso di acquisire, in direzione del tutto convergente, sia due testimonianze – che concordemente collocavano la vittima a bordo di una Lancia Y di colore scuro condotta da una ragazza le cui caratteristiche somatiche venivano riferite solo sommariamente –, sia alcuni frame di plurime telecamere installate lungo la viabilità cittadina, sia i dati di un apparato di lettura targhe, elementi che conducevano all’individuazione dell’autovettura in uso, tra gli altri, anche all’indagata, individuazione confermata proprio dal seriale stampigliato sulla marmitta di quello stesso veicolo. Inoltre, il disegno degli pneumatici montati sulla Lancia Y in uso all’indagata corrispondeva a quello rilevato nel corso degli accertamenti tecnici esperiti sulle tracce di pneumatici rinvenute sul luogo del delitto. Gli esiti eloquenti dell’attività tecnica nel frattempo condotta nei confronti dell’indagata e degli altri membri della sua famiglia, l’analisi del traffico telefonico di tutte le utenze emerse nel contesto investigativo così consolidatosi, nonché da ultimo il tenore delle dichiarazioni confessorie rese nella notte dall’indagata, nel corso dell’interrogatorio dinanzi al pubblico ministero insieme ad un circostanziato pericolo di fuga, hanno determinato l’adozione del provvedimento di fermo operato questa mattina. E’ ancora oggetto di accertamenti l’esatta determinazione del movente.
Massimo Iaretti
 

Saldi in arrivo, commercianti cautamente ottimisti

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Saldi invernali da  sabato fino al 28 febbraio.  Confesercenti e Ascom prevedono che la spesa media dovrebbe essere analoga a quella dell’anno scorso, ovvero 280 euro a famiglia e 100 a persona. Secondo  Confesercenti il 15% dei torinesi spenderà di più rispetto al 2017. Permane il clima di incertezza tra le famiglie torinesi anche a causa degli aumenti di fine anno, ma gli operatori commerciali nel complesso sono fiduciosi, in particolare  in centro città e in montagna. Chissà nelle periferie torinesi.

 

(foto: il Torinese)
   

Smog: continua il blocco delle auto

Il blocco delle auto diesel  euro 4  prosegue. Le vetture  rimarranno ferme anche venerdì  e fino al 7 gennaio dalle  8 alle  19. I dati rilevati dall’agenzia Arpa Piemonte  confermano il superamento del livello critico di 50 mcg/mc della qualità dell’aria e scatta di conseguenza il livello “arancio” previsto dal protocollo del bacino padano. In vigore anche i limiti delle misure a carattere permanente: blocco totale degli euro0 di qualsiasi tipo (0-24, sette giorni su sette) e parziale dei mezzi  diesel euro 1, 2 e 3 dalle  8 alle  19 – dalle 8.30 alle  14 e dalle  16 alle  19 per i veicoli commerciali e per il trasporto persone ad otto posti.

Chiodi di 6 cm piantati nell’asfalto danneggiano pneumatici

DAL PIEMONTE

I carabinieri hanno rimosso una striscia di chiodi di sei centimetri piantati nell’asfalto allo scopo di forare le gomme alle auto di passaggio nella frazione Serra di Buttigliera d’Asti. La striscia è stata segnalata da alcuni automobilisti che hanno riportato danni alle proprie vetture. I carabinieri di Cocconato hanno avviato accertamenti per scoprire i responsabili.

Chiodi di 6 cm piantati nell'asfalto danneggiano pneumatici

DAL PIEMONTE
I carabinieri hanno rimosso una striscia di chiodi di sei centimetri piantati nell’asfalto allo scopo di forare le gomme alle auto di passaggio nella frazione Serra di Buttigliera d’Asti. La striscia è stata segnalata da alcuni automobilisti che hanno riportato danni alle proprie vetture. I carabinieri di Cocconato hanno avviato accertamenti per scoprire i responsabili.

Infarto e frattura, paura in montagna. Ma arriva l’elisoccorso

Salvataggio doppio e in contemporanea per il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (Sasp) e l’eliambulanza del  118, a Pont Canavese. Gli uomini del soccorso sono intervenuti per aiutare una donna di 46 anni  di Moncalieri che si era fratturata una gamba su una via ferrata, e un uomo colto da infarto. Il medico  dell’eliambulanza si è recato nell’abitazione per prelevare l’infartuato, nel frattempo l’elicottero  ha recuperato la donna in parete, poi è tornato in piazzola dove è stata data precedenza alll’uomo mentre la scalatrice è stata messa su un’ambulanza diretta in ospedale.
(Foto M. Alesina)

Ragazzo si uccide lanciandosi dalla balconata dei Murazzi

Il quotidiano la Repubblica da’ notizia della morte di un ragazzino 14enne della provincia di Alessandria che ieri pomeriggio si è buttato dalIa balaustra dei Murazzi in corso Cairoli. Non è ancora chiaro il motivo del gesto estremo. Avrebbe inviato un sms ai genitori prima del suicidio. Diversi i passanti che hanno visto il giovane buttarsi. Sul posto sono giunte le volanti della polizia e i soccorsi, ma il quattordicenne era morto sul colpo.