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Dal Comune allarme per le condizioni dei detenuti del Cpr

La Commissione Legalità del Comune di Torino esprime estrema preoccupazione per le condizioni in cui vivono le 93 persone attualmente rinchiuse nel CPR di corso Brunelleschi. Una preoccupazione che diventa maggiore, rispetto alle già precarie condizioni di vita presenti all’interno della struttura, alla luce dell’emergenza sanitaria in atto nel nostro Paese.

Non è accettabile che per questo tipo di “detenzione” non siano previste ed attuate le misure di distanziamento sociale previste dai vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, a tutela degli ospiti, del personale e, più in generale di tutta la popolazione cittadina.

La Commissione manterrà altissima l’attenzione sulle condizioni di vita delle persone nel CPR di Torino, in continuità con l’ordine del giorno del Consiglio Comunale, approvato lo scorso anno, con il quale, oltre a chiederne la chiusura, si impegnava la Città ad acquisire, tramite i Garanti regionale e comunale nonché tramite la Prefettura, tutti gli elementi utili alla conoscenza dell’organizzazione della struttura sia per i servizi essenziali sia per l’assistenza.

Chiederà con forza, attraverso la sindaca, un’interlocuzione con il Prefetto perché si possa stabilire una relazione costante tra il Cpr e la Città, al fine di garantire un monitoraggio sul rispetto del diritto alle cure da parte degli ospiti, al diritti alle comunicazioni con familiari e legali con i propri strumenti, non essendo le persone in regime di detenzione e, più in generale, al diritto a condizioni di vita dignitose.

La Commissione avvierà un confronto con i Parlamentari piemontesi perché la questione sia affrontata in Parlamento e valuterà la redazione di un documento di denuncia da inviare alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo”.

Sono queste le riflessioni emerse nel corso della riunione della commissione Legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi al termine della riunione di ieri nel corso della quale sono intervenuti Monica Gallo, Garante del Comune di Torino per i diritti dei detenuti, Nunzio Giannini, responsabile di Amnesty International per il Piemonte e Valle d’Aosta, Maurizio Veglio della Clinica della Legalità dell’Università di Torino e Gianluca Vitale dell’Associazione degli Studi Giuridici di Torino.

Coronavirus, a Volpiano 9 persone positive e 11 in isolamento

Il Comune posticipa il pagamento delle prime due rate della tassa rifiuti

I dati sulla diffusione del Coronavirus a Volpiano, aggiornati al 23 marzo, comunicati dalla Protezione civile della Città metropolitana di Torino, dall’unità di crisi della Regione Piemonte e dalla Asl, sono di 9 persone positive (la maggior parte ospedalizzate) e 11 in isolamento fiduciario per aver avuto contatti con soggetti contagiati.

Il Comune di Volpiano ha deciso di posticipare di 30 giorni le prossime scadenze della Tari (tassa rifiuti); di conseguenza, la scadenza del 31 marzo viene differita al 30 aprile e quella del 31 maggio al 30 giugno. Sono diverse le motivazioni che hanno indotto la giunta comunale ad adottare questo provvedimento. Innanzitutto  per rispettare la raccomandazione a non uscire di casa per evitare la diffusione del contagio, come previsto dalle misure del Governo e della Regione Piemonte. In secondo luogo perché, in seguito all’emergenza sanitaria, «l’economia del territorio comunale si sta indebolendo sensibilmente, causando crisi di liquidità generalizzata che colpisce prevalentemente le attività commerciali, produttive e di servizi».

La marijuana? A domicilio in bicicletta

A Lenì, i carabinieri della stazione hanno controllato due fratelli, di 17 anni e 24 anni

Sono stati controllati  perchè fuori dalla loro abitazione senza giustificato motivo e in tasca nascondevano 14 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e 85 euro in contanti.
Consegnavano la droga a domicilio in bicicletta. Sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e per il 650 c.p. (“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” in relazione art.1 Lett. A del DPCM
10.03.2020” )

Armi e droga nell’ascensore

A Torino, in via Tunisi, in uno stabile in ristrutturazione

I carabinieri della Stazione Lingotto hanno sequestrato un revolver, con apertura a bascula di costruzione artigianale, privo di marca e punzonatura del banco di prova, 5 cartucce cal. 38 con palla blindata, 1 cartuccia cal. 38 special, 2 bilancini di precisione e 15 grammi di mannite. Il tutto era stato nascosto nel controsoffitto del locale ascensore del condominio.

Dalla Cina 100 mila mascherine e 200 termometri a Torino

Questo prezioso materiale appena giunto nella sede della Protezione Civile di Via delle Magnolie è stato immediatamente distribuito

 

100mila mascherine e 200 termometri a infrarossi, questo è il dono della Città cinese di Guangzhou (Canton) a Torino.

Le mascherine e i termometri a infrarossi sono stati assegnati agli Agenti della Polizia municipale, ai dipendenti comunali che in questi giorni devono essere presenti in ufficio o che hanno rapporti con il pubblico, alla Protezione civile torinese, ai volontari che assistono in questi giorni la popolazione più in difficoltà e alla rete del sociale cittadino.

Torino intrattiene da diversi anni rapporti con Guangzhou con la quale è in corso di definizione un patto di collaborazione per sancire l’amicizia e il profondo legame già esistenti tra le due comunità.

Guangzhou è una città con 20 milioni di abitanti, capoluogo della Provincia del Guangdong. Nella città cinese il Politecnico di Torino in collaborazione con la South China University of Technology ha vinto nel 2017 un progetto per trasformare una ex fabbrica di pianoforti, la Pearl River Piano Factory, in un centro culturale dedicato alla musica e al cinema.

Le scuse di chi viene sorpreso per strada

Dal “…Vado ad aprire la seconda casa…”, al “facciamo volantinaggio” sino al paradossale: “…vado a fare qualche lavoretto in nero”

Queste alcune delle giustificazioni raccolte nel fine settimana dalla Guardia di Finanza di Torino che, dopo l’ultima stretta del Governo per fronteggiare il “COVID19”, ha intensificato i controlli in città ed in tutta la provincia.

Oltre 200 i Finanzieri giornalmente impegnati sulle principali arterie stradali, all’interno dei parchi cittadini e nei maggiori luoghi di aggregazione.

Solo nell’ultimo fine settimana sono state oltre 400 le persone identificateuna trentina quelle denunciate, prevalentemente per essere state soprese a “spasso” senza una giustificazione. Circa 2.000 gli esercizi commerciali controllati.

C’è stato lo spazio anche per un arresto. I Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese hanno sorpreso nella tarda sera di ieri, un trentenne pluripregiudicato che si aggirava nei pressi della stazione ferroviaria; peccato che fosse ricercato in quanto nei suoi confronti pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere per vari reati.

Sempre i Finanzieri di Lanzo hanno sorpreso un uomo che candidamente ha ammesso di approfittare del momento “…per fare qualche lavoretto in nero…”, oppure il gruppetto di giovani che, non curanti della situazione, distribuivano volantini nelle case.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria, hanno invece denunciato il titolare di una cartoleria di un comune della prima cintura torinese che, in barba a tutti i divieti, svolgeva in maniera pressoché normale la sua attività. Oltre alla denuncia rischia la sospensione dell’attività commerciale.

Ladri di biciclette

L’elemento comune tra un tentato furto ed una rapina: la bicicletta. Tra mercoledì e giovedì il veicolo a due ruote è stato protagonista di due interventi effettuati dagli operatori della Squadra Volanti
Il primo intervento porta gli agenti in via Perrone dove una donna dichiara di aver visto un uomo arrampicarsi al primo piano dello stabile, accedere all’interno di un’abitazione attraverso la finestra e fuggire poco dopo in bicicletta. Un condomino si pone all’inseguimento del soggetto, fornendo ai poliziotti in tempo reale indicazioni utili al rintraccio. Si tratta di un cittadino tunisino di 38 anni.
Una volta fermato, l’uomo viene perquisito. Il trentottenne viene trovato in possesso di un cellulare, provento di furto. Pochi istanti prima infatti il tunisino, approfittando della distrazione di un cittadino fermo ad una fontanella per bere, intravede un cellulare in terra quindi arresta la corsa della sua bicicletta, raccoglie il telefonino e si allontana velocemente. Il trentottenne, con numerosi precedenti di polizia e obbligo di firma, viene arrestato per tentato furto e denunciato per non aver ottemperato al DPCM dell’11 marzo 2020 in quanto circolava senza comprovato motivo e per aver fornito dichiarazioni mendaci a P.U. per le motivazioni asserite nell’autocertificazione: l’uomo era uscito di casa solo per andare a comprare il pane.
Giovedì sera viene richiesto l’intervento di una pattuglia in via San Secondo dove un uomo sta trattenendo un soggetto che pochi istanti prima aveva tentato di rubargli la bicicletta. La vittima si trova all’interno di un negozio quando un cittadino marocchino di 33 anni monta in sella alla sua bici e si allontana velocemente. L’uomo riuscirà a raggiungerlo e bloccarlo, così da assicurare il trentatreenne alle forze dell’ordine. Arrestato per rapina e denunciato in stato di libertà per violazione dell’art. 650.

Sequestro di mascherine non conformi

Dal Piemonte / Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Casale Monferrato hanno sequestrato 74 mascherine facciali in un negozio di articoli sanitari commercializzati in assenza dei requisiti di conformità

I finanzieri a seguito di attività info-investigativa hanno individuato un negozio di articoli sanitari che
su prenotazione vendeva mascherine su misura in cotone “pelle d’uovo” al prezzo di 15,00 Euro
cadauna.

In particolare venivano prodotti dispositivi di protezione individuale di seconda categoria
(mascherine) non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza di cui all’apposito regolamento.
Il titolare dell’attività commerciale si è pertanto reso responsabile della condotta prevista e punita
con  la pena dell’arresto sino a sei mesi o dell’ammenda da 10.000 a 16.000 Euro
trattandosi di reato di natura contravvenzionale.

L’attività va inquadrata nel contesto emergenziale attuale che sta spingendo la cittadinanza a
ricercare freneticamente i dispositivi di protezione individuale rischiando di acquistare prodotti non
conformi e del tutto inidonei a garantire la sicurezza degli utilizzatori.

La Guardia di Finanza, oltre a concorrere alle attività disposte dalla Prefettura di Alessandria circa i
controlli da effettuare per garantire il rispetto dei provvedimenti governativi, nell’ambito delle proprie
attribuzioni di Polizia Economico Finanziaria, sta assicurando la vigilanza del territorio tutelando la
cittadinanza da ogni possibile fenomenologia illecita legata all’emergenza COVID-19

Festa di compleanno affollata in giardino: tutti denunciati

Erano in undici persone, e hanno pensato bene di radunarsi a mangiare e bere  in una casa con giardino a Sale, nell’Alessandrino per festeggiare un compleanno

Erano giunti dalle province di Genova e Alessandria. Anche loro sono tra i 170 denunciati negli ultimi 10 giorni dai carabinieri della compagnia di Tortona, che da oltre un mese non fanno giorni di riposo e lavorano a doppi turni. L’attenzione dei Carabinieri di  Sale è stata attirata dalle numerose auto parcheggiate in strada una vicino  all’altra e dal rumore fatto dal gruppo, composto da cittadini romeni.

 

(foto archivio)

Carabinieri: stretta sui controlli in tutta la Val di Susa

Dalla notte, stretta dei Carabinieri della Compagnia di Susa sui controlli, già disposti nei giorni scorsi su tutto il territorio dal Comandante Provinciale  di Torino, Francesco Rizzo

Sono necessariamente destinati ad intensificarsi – anche come deterrente – su tutte le principali direttrici che conducono nelle località turistiche della Val di Susa, nel torinese, nonché ai valichi di frontiera. Salvo motivi di lavoro, di salute o di stretta necessità è vietato mettersi in strada, tanto più raggiungere le località di vacanza da parte dei possessori di seconde case, ricordano ad ogni cittadino i militari dell’Arma.