Gli agenti del Commissariato “Barriera Nizza” hanno proceduto al sequestro penale di un locale sito in via Galliari e adibito ad attività commerciale di Internet Point e Phone Center, ritenuto pericoloso per la salute e l’incolumità dei lavoratori e degli utenti
In occasione del controllo, gli operatori di Polizia, coadiuvati da personale dell’ASL Spresal (Servizio prevenzione sicurezza e salute lavoro)., hanno riscontrato numerose violazioni della normativa di sicurezza. In particolare, l’impianto elettrico risultava privo delle conformità e di fattura precaria con rischio sovraccarico, corto circuito e rischio elettrico
Gli agenti della Squadra Volante di Torino hanno arrestato nelle scorse ore un cittadino rumeno di 27 anni residente nel quartiere San Paolo. L’intervento è stato eseguito a seguito di una segnalazione giunta al 112 relativa ad urla provenienti da uno stabile del quartiere. Individuato l’appartamento, gli agenti riuscivano ad accedere, trovando una donna ed un bambino di 8 anni in lacrime. La donna riferiva di aver subito l’ennesima aggressione da parte del marito violento, assuntore abituale di sostanze alcoliche. Anche questa volta la furiosa litigata era nata per futili motivi. La donna era stata presa per il collo dal marito, spinta contro il muro, presa a schiaffi, riportando lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. Sebbene l’uomo non avesse precedenti né denunce a suo carico per fatti analoghi, risultavano agli archivi di polizia alcuni interventi presso la stessa famiglia a seguito di violenti litigi. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
Truffatore si impossessa di 150 mila euro
I Carabinieri della Stazione di Govone (Cuneo) hanno denunciato a piede libero un uomo di origine campana di 36 anni per furto, truffa, appropriazione indebita e riciclaggio.
In particolare, a seguito della querela presentata ai Carabinieri govonesi da un esercente commerciale di Magliano Alfieri, i militari hanno potuto ricostruire la condotta criminale dell’uomo consistita nell’ottenere dalla vittima, attraverso artifizi e raggiri, la somma di 150.000 euro in forma di contanti ed assegni, ovvero di impossessarsi di 100 cambiali a firma del querelante, custodite presso il proprio esercizio commerciale al fine di acquistare un orologio dal valore di 15.000 euro. Durante la perquisizione domiciliare eseguita a casa dell’indagato sono state rinvenute 21 delle 100 cambiali in questione, sottoposte a sequestro. Per l’uomo, con un passato da esercente di prodotti alimentari in Castagnito, è scattata la denuncia per truffa, furto, appropriazione indebita e riciclaggio e dovrà dunque per questo difendersi nelle aule del Tribunale di Asti.
E’ proprio vero che la credulità popolare trova ancora dei boccaloni nell’era del digitale. E spesso dietro seducenti guaritori, santoni o maghi si celano degli impostori pronti ad approfittare delle debolezze e dell’ignoranza altrui. Questa volta, però, la delinquente che aveva messo in atto l’azione delittuosa è incappata nelle maglie della giustizia.
Nel mese di marzo scorso una signora 46enne residente a Cosenza, presentava una querela nei confronti di una donna resasi responsabile di truffa nei suoi confronti. A partire dal gennaio 2019 la vittima, dopo un primo approccio avvenuto su Facebook, iniziava ad avere contatti telefonici con una sedicente maga che le proponeva riti e preghiere di “purificazione“. La truffata accettava di acquistare servizi per “purificare“ la propria figlia adolescente che stava uscendo da una travagliata storia sentimentale. Per tali riti di purificazione la vittima pagava, tramite varie ricariche su carta PostePay, la somma di 4.000 Euro nell’arco di due mesi. Durante questi riti di purificazione e preghiera, che avvenivano telefonicamente con riti di varia natura, la vittima presentava il proprio compagno alla sedicente maga. Tra la maga e il compagno della denunciante, avevano inizio così una serie di contatti telefonici paralleli a quelli che aveva con la moglie, a seguito dei quali anch’egli accettava di pagare 1000 euro, con il solito sistema di ricarica di carta prepagata postale, per i servizi della “maga” anche in questo caso per preghiere e riti vari al fine di “purificare” il corpo e l’anima dell’uomo. Durante una di queste conversazioni la maga convinceva l’uomo a spogliarsi e a inviarle un video in cui l’uomo si mostrava nudo, in atteggiamenti intimi, affermando che ciò era necessario per i riti esoterici praticati. Nei giorni successivi la truffatrice minacciava l’uomo di inviare il video ai suoi famigliari e di pubblicarlo in rete, se non le fosse stata pagata una somma in denaro, estorcendogli in un primo momento la somma di 1500 Euro e poi in un secondo tempo chiedeva ulteriori pagamenti, sempre sotto la minaccia della divulgazione del video. A questo punto l’uomo cadeva in depressione, confessava alla moglie quanto successo e disperato minacciava il suicidio, inducendo così la consorte a rivolgersi alle Forze dell’Ordine. Le indagini permettevano ai Carabinieri della Stazione di Nizza Monferrato interessati dai colleghi calabresi che avevano individuato la zona di appartenenza della truffatrice, di identificare e deferire alla Procura della Repubblica di Alessandria la sedicente maga, una donna 52enne residente nel nicese, con piccoli precedenti a carico. Le attività investigative permettevano di acquisire le carte PostePay utilizzate per ricevere il denaro estorto e i cellulari tramite i quali avvenivano i contatti con le vittime.
M.Iar.
Indiziato di tentato omicidio fermato dalla polizia
Nei giorni scorsi, personale della Polizia di Stato di Torino ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino tunisino di 29 anni irregolare in Italia, in quanto gravemente indiziato di tentato omicidio e rapina avvenuti nella serata del 25 marzo. Transitando in corso Giulio Cesare, un passante aveva notato un uomo che stava compiendo un furto su un’auto in sosta ed era intervenuto per impedire il reato. Il reo era uscito dall’autovettura e con un coltello a scatto aveva colpito il passante con due fendenti, di cui uno al petto, che gli comportavano gravi ferite. Dopo il fatto, l’uomo si era dato alla fuga. Nella nottata del giorno successivo, personale della Squadra Volante interveniva in via Wuillermin per un furto su autovettura. A seguito dell’intervento, gli agenti arrestavano, in via Montanaro, per furto in concorso, tre persone, due italiani di 39 e 28 anni e un cittadino tunisino di 29 anni. Al momento del fermo intorno alle tre di notte, in auto i tre erano in possesso di un ingente quantitativo di refurtiva provento di numerosi furti su auto perpetrati.A seguito di indagini, successive all’arresto delle tre persone, gli agenti del Commissariato Barriera Milano accertavano che l’autore dell’aggressione in corso Giulio Cesare era il ventinovenne tunisino. Nei giorni seguenti la misura adottata veniva convalidata dall’Autorità Giudiziaria e nei confronti dello straniero è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere.
M.Iar.
Un cittadino romeno di 34 anni è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volante di Torino per il reato di maltrattamenti in famiglia. Da 8 anni si comportava in modo autoritario ma nell’ultimo periodo la situazione era degenerata: la compagna non poteva incontrare il figlio se non nella propria abitazione, non poteva vedere amiche e/o familiari se non in presenza dell’uomo ed inoltre erano frequenti gli schiaffi, gli spintoni e gli scatti d’ira, spesso dovuti all’abuso di alcool. L’uomo, anche quando la donna dormiva, la prelevava dal letto e la trascinava in cucina, dove la stessa era costretta a sedersi e ad osservarlo mentre rompeva i mobili. Quando la vittima lo supplicava di acconsentire alla fine della loro relazione, doveva subire vere e proprie minacce di morte. Finalmente esausta, domenica sera, durante l’ennesimo comportamento violento del compagno, ha trovato la forza di inoltrare un messaggio ad un’amica chiedendole di contattare la Polizia di Stato.
M.Iar.
Tre nomadi di etnia rom sono finite in carcere per il reato di furto aggravato in concorso. Ad arrestarle sono stati i carabinieri della stazione di Diano d’Alba, in provincia di Cuneo. Durante un servizio di perlustrazione finalizzato alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, i militari hanno intercettato nel centro di Rodello un’autovettura ferma con a bordo una donna in apparente attesa di qualcuno. Insospettitisi dalla situazione, i militari si mettevano in osservazione finché, dopo poco, non notavano uscire da un’abitazione poco distante altre due donne che si dirigevano velocemente verso l’autovettura, con in mano quella che sembrava la refurtiva di un furto appena perpetrato. I Carabinieri hanno quindi bloccato tutte e tre le donne e verificato che le stesse avevano appena finito di svaligiare una casa nel centro di Rodello. Il terzetto infatti, dopo aver tagliato la recinzione e forzato la porta d’ingresso, erano riuscite a trafugare circa 10.000 euro tra monili in oro, elettrodomestici, abbigliamento e attrezzi da lavoro. Recuperato il maltolto, che veniva restituito al legittimo proprietario, le donne venivano accompagnate presso il Comando Compagnia di Alba dove, dopo la redazione degli atti di rito, venivano dichiarate in stato di arresto e poste agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Asti.
M.Iar.
Arrestato il ladro di farmaci
I Carabinieri della Compagnia di Fossano hanno arrestato un 32 enne del posto poiché ritenuto responsabile di una rapina. Nella serata del 31 marzo scorso l’uomo si era presentato presso i locali della guardia medica, all’interno dell’ospedale Santissima Trinità di Fossano, sottraendo alcuni farmaci dal armadietto presente, ma sorpreso dal medico in servizio di guardia, aveva ingaggiato con questi una colluttazione allontanandosi poi dalla struttura. I Carabinieri della Radiomobile di Fossano, avvisati dell’accaduto, si recavano sul posto in pochi minuti ed individuavano l’uomo mentre si aggirava ancora nei pressi della struttura sanitaria. L’immediata perquisizione personale consentiva di rinvenire i farmaci prelevati poco prima. Dopo le formalità di rito, la persona arrestata veniva condotta presso la Casa Circondariale di Cuneo, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cuneo.
M.Iar.
DALL’EMILIA ROMAGNA
E’ stato denunciato in stato di libertà un artigiano calabrese 61enne, residente a Bologna, per violenza sessuale nei confronti di una 20enne, originaria di Campobasso. L’uomo l’avrebbe contattata con la scusa di offrirle la possibilità di svolgere le pulizie domestiche. La ragazza ha riferito che l’uomo, dopo averla invitata per un colloquio a casa sua, le avrebbe somministrato dei farmaci e avrebbe abusato di lei. Risvegliandosi confusa si è rivolta ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. La perquisizione a casa dell’uomo, con diversi precedenti, è stato rinvenuto un farmaco ansiolitico e sedativo.
Compie 30 anni il Day Hospital alcologico dell’ospedale Mauriziano di Torino per l’identificazione delle patologie da alcol. In aumento il numero delle donne e degli adolescenti che fanno uso di alcol. Nonostante i disturbi da uso di alcol coinvolgano in Italia almeno 650.000 famiglie, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità mostrano come soltanto 71.000 persone ricevano oggi un trattamento da parte del Servizio Sanitario Nazionale. E’ preoccupante osservare sia il crescente numero di donne che usano alcol, nonostante una loro maggiore suscettibilità al danno rispetto agli uomini, sia come il consumo si stia diffondendo fra gli adolescenti: oggi l’età di inizio dell’uso di alcol è scesa a 12 anni. Tra i giovani inoltre va diffondendosi il fenomeno del “binge drinking”, specie nei fine settimana, equivalente al bere in poco tempo elevate dosi della sostanza fino a raggiungere lo ”sballo”. Questa pratica può produrre rilevanti danni cerebrali. Oltre alle strutture sanitarie territoriali, ed a poche strutture di ricovero per riabilitazione alcologica, a Torino è attivo da 30 anni (dal 1989) un Day Hospital Alcologico, associato al reparto di Medicina diretto dal dottor Claudio Norbiato nell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino. Nel Day Hospital, condotto dal professor Sarino Aricò, si possono eseguire indagini per l’identificazione delle patologie da alcol (fegato, pancreas, cuore, cervello), sottoporsi a terapie per il superamento
dell’astinenza fisica da alcol, attivare colloqui individuali e famigliari, essere avviati ad un trattamento di gruppo. Gruppi di trattamento molto efficaci sono quelli coordinati dall’Associazione Club Alcologici Territoriali (ACAT) di Torino Centro. Uno di questi Club si riunisce dal 1991 tutte le settimane presso l’ospedale Mauriziano di Torino. I volontari di questa Associazione sono inoltre molto attivi nel diffondere le conoscenze sull’alcol, presso le scuole, i medici, la popolazione generale. Oggi si sono imposte nuove parole per descrivere il fenomeno: si parla di “Disturbi da Uso di Alcol” (D.U.A.), mentre vanno abbandonati termini quali alcolismo – abuso – etilismo. Questa nuova terminologia, proveniente dagli U.S.A., ben si adatta alla crescente consapevolezza del ruolo preminente che ha la predisposizione genetica ereditata dai nonni, sia nel determinare l’appetito patologico verso l’alcol (“craving”), sia nel predisporre uno tra gli organi del nostro corpo ad ammalarsi per consumi che per altre persone sono innocui.