CRONACA- Pagina 1205

MORANO NOTAIO "POLIZIOTTO" SMASCHERA DUE TRUFFATORI E LI FA ARRESTARE

Sventa una truffa ai danni di un’anziana ereditiera. Si rifiuta di firmare l’atto, avverte la polizia e fa arrestare i malviventi

Due pensionati sono finiti in manette per il tentato raggiro ai danni di un’anziana ereditiera rimasta sola al mondo. La donna, di 83 anni, probabilmente a causa della sua fragilità emotiva e non completa lucidità, aveva lasciato che i due truffatori si trasferissero ad abitare con lei nel suo appartamento di Torino e che prelevassero dal suo conto corrente continue e ingenti somme di denaro. I malfattori avevano anche provato a mettere mano su un fondo di investimento a molti zeri, vedendo però respinte le loro insistenti richieste da parte del personale della banca hanno contattato lo studio nel Notaio Alberto Morano, che è anche consigliere comunale, per richiedere la redazione di una procura notarile per operare senza impedimenti sui conti correnti della signora. Qui entra in gioco l’abilità di Morano che non appena lunedì scorso riceve i “clienti” per la sessione fiuta immediatamente l’inganno e parla con la donna in disparte. L’ereditiera appare confusa e il Notaio si rifiuta di ratificare la procura, anche perché i due qualche giorno prima avevano richiesto un appuntamento presso lo studio notarile per disporre un testamento a loro favore da parte della vittima, ma gli era stato spiegato che si trattava di un atto personale e quindi la signora avrebbe dovuto parlare da sola con il Notaio Morano. Il giorno seguente il Notaio continua la sua indagine e accompagna personalmente l’anziana in banca; dopo aver appreso che i due pensionati si erano trasferiti nella sua abitazione e avevano già tentato di prosciugare il conto corrente Morano non perde tempo e denuncia tutto alle Autorità. Grazie alla tempestiva indagine coordinata dal pm Laura Longo e dall’intervento delle Forze dell’Ordine i due truffatori sono stati arrestati con l’accusa di circonvenzione di incapace e denunciati per tentata truffa, furto aggravato e indebito utilizzo di bancomat.

Commercio abusivo, multa da 30 mila euro

Nella mattinata di ieri, mercoledì 10 aprile, personale del Commissariato Centro, in collaborazione con il  Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e agenti della Polizia Municipale Sezione Centro, ha effettuato controlli straordinari, finalizzati al contrasto del commercio abusivo di souvenir e gadget nell’area del Museo del Cinema – Mole Antonelliana, meta di numerosi turisti e scolaresche. Nel corso dell’attività, si è proceduto all’identificazione di diverse persone, alcune delle quali sono state oggetto di accertamenti ad opera dell’Ufficio Immigrazione per verificare la regolarità del soggiorno.Sette persone, 4 cittadini del Bangladesh e 3 senegalesi, sono stati sanzionati per vendita abusiva su suolo pubblico. Contestualmente sono stati sequestrati 1810 oggetti tra gadget e souvenirs; sono state elevate sanzioni amministrative per complessivi 32000 euro.

M.Iar.

 
 

Bimbi maltrattati? Sospese due maestre

Tutto il mondo è paese ed anche la tranquilla provincia piemontese sarebbe stata teatro di un episodio di maltrattementi a minori da parte delle persone che avrebbero dovuto sorvegliare sulla loro incolumità. Naturalmente il condizionale è d’obbligo ma c’è in ogni caso un provvedimento cautelare da parte della magistratura. Così nel pomeriggio di mercoledì 10 aprilei Carabinieri della Stazione di Crescentino (Vercelli) hanno dato esecuzione alla misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività di insegnante, con interdizione da ogni struttura statale o private, per un anno, nei confronti di due maestre di una struttura privata localizzata in Crescentino.In base agli accertamenti svolti, le insegnanti sarebbero responsabili di maltrattamenti verso i bambini loro affidati in qualità di educatrici. Le indagini dei militari dell’Arma sono state avviate alla fine del 2018, a seguito di denuncia presentata dalla mamma di una bambina iscritta alla materna. La donna, si è presentata al comandante della Stazione di Crescentino rappresentando che sua figlia, di quasi 3 anni, era tornata dall’asilo con lividi al viso ed un labbro rotto. Secondo quanto riferito, il fatto che la bambina tornasse a casa con qualche livido era già successo in passato, ma era stato giustificato con la comprensibile vivacità di un bambino di quell’età. Questa volta, però, la solita spiegazione delle insegnanti non l’aveva convinta, non le sembrava proprio plausibile che quelle lesioni fossero attribuibili ad una caduta accidentale. I Carabinieri hanno riferito prontamente all’Autorità Giudiziaria, avviando approfondimenti in ordine ai fatti, coordinati dal Davide Pretti, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Procura di Vercelli. Nel corso delle attività, sono stati posizionati microfoni e telecamere nell’asilo, che hanno raccolto dialoghi e filmato episodi. Sono stati così riscontrati numerosi episodi illeciti nei confronti dei bambini e ritenuti dall’Autorità Giudiziaria, nel loro complesso, tali da configurare il reato di “maltrattamenti”.Alle destinatarie delle misure interdittive, due sole delle quattro maestre della scuola materna interessata, di 45 anni e 31 anni, entrambe residenti nel Vercellese, è stato imposto il divieto temporaneo di esercitare la professione in qualsiasi altro ente pubblico e privato per la durata di un anno. Proprio nel tentativo di garantire comunque il minimo disagio alle famiglie, che hanno necessità della struttura per la custodia dei figli, il provvedimento è stato eseguito alla chiusura pomeridiana della scuola, in modo da prevedere la sostituzione delle insegnanti già per la mattina di giovedì 11 aprile.

Massimo Iaretti

 

"Microfonato" all'esame per la patente: denunciato

Oggi, giovedì 11 aprile, durante uno dei controlli nei locali della Motorizzazione Civile di Torino, Agenti del Reparto di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale hanno proceduto alla denuncia a piede libero di un cittadino italiano con numerosi precedenti penali per ricettazione-spaccio di droga e divieto di conseguimento della patente di guida. L’uomo, infatti, durante la prova di esami orali per l’ottenimento della patente si avvaleva di una strumentazione elettronica con auricolare e cellulare collegati ad apparati connessi con altri soggetti all’esterno che gli suggerivano le risposte. L’esito dell’esame sarebbe risultato positivo se non fosse emerso che la persona aveva un auricolare in collegamento wi-fi con un cellulare che teneva nella tasca della felpa, a sua volta collegato con un microfono che veniva retto con un cavo a tracollo, il tutto alimentato da un powerbank collegato a un router, entrambi occultati sotto una fascia elastica addominale. Tutta la strumentazione è stata posta sotto sequestro giudiziario. L’uomo è stato denunciato ai sensi dell’art. 1 Lex 475 del 19 aprile 1925 e art. 110 Codice Penale, in concorso con ignoti. Sono in corso ulteriori indagini.

Uomo muore incastrato in un macchinario

Incidente mortale ieri sera presso un mobilificio di Grava, in provincia di Alessandria. Intorno alle 19.30 i vigili del fuoco sono accorsi per cercare di liberare una persona rimasta incastrata sotto un macchinario. Nonostante il loro intervento e quello del 118,  per l’operaio non c’è stato nulla da fare. I carabinieri e i tecnici dello Spresal stanno ricostruendo la dinamica di questo drammatico incidente sul lavoro.
 
(foto archivio)

Ragazzo rapinato mentre si reca a scuola

Era sceso di casa per dirigersi a scuola, ma non era ancora uscito dal palazzo quando un vicino di casa gli si è avvicinato e armato di un manico di scopa lo ha minacciato di morte. Il 55enne infatti pretendeva che il giovane gli restituisse la sua pensione. Nel frattempo mentre il ragazzo ha proseguito la sua strada verso scuola, l’uomo lo ha inseguito e dopo aver spezzato l’asta di legno in due parti l’ha lanciata verso il ragazzo. Il giovane impaurito si è rannicchiato a terra e in quel frangente il rapinatore gli ha sottratto il denaro dal portafogli. Gli agenti della Squadra Volante lo hanno fermato, allertati dal padre della vittima.

Atti osceni a Porta Susa

Nei giorni scorsi nella Stazione di Torino Porta Susa, una ragazzina poco più che quattordicenne è stata destinataria di atti indecenti da parte di un uomo. La giovane recatasi, poco dopo le 9, nei bagni della stazione ubicati di fronte a uno degli ingressi dello scalo e chiusa la porta, si è accorta della presenza di un uomo che infilata la testa nello spazio compreso tra la porta e il pavimento, tentava di spiarla. La ragazzina, spaventata, è uscita dai bagni e si è recata immediatamente presso gli uffici della Polfer di Porta Susa per denunciare i fatti e descrivere sommariamente il molestatore; la pronta diramazione delle ricerche alle pattuglie di vigilanza in stazione ha permesso, di lì a pochi minuti, di rintracciare l’uomo e di accompagnarlo in ufficio. Il soggetto, un venticinquenne italiano del torinese, con precedenti per violenza sessuale, è stato denunciato per atti osceni e molestie.

"Auto rubata". Muore durante il controllo della polizia

Questa notte, alle ore 4 circa, personale del Commissariato Barriera Milano in servizio di volante ha sottoposto a controllo, in strada della Barberina, una Volkswagen Golf con a bordo un cittadino italiano di 41 anni residente a Vercelli.Dalle prime verifiche, a causa di mancata revoca di una precedente denuncia, l’auto risultava rubata circa 40 giorni fa; in realtà il veicolo era condotto dal legittimo proprietario. Durante gli accertamenti, l’uomo è stato colto da malore ed è stato immediatamente soccorso dai poliziotti che hanno tentato inutilmente di rianimarlo.   Trasportato, dopo l’intervento del 118, all’ospedale San Giovanni Bosco è deceduto intorno alle 6.30 per arresto cardiaco.I telefoni cellulari sono stati sottoposti a sequestro e sono in corso rilievi sull’autovettura.

Sulla scena del crimine

Dal primo intervento alle tecniche di riferimento di indagine scientifica, dal modus operandi al profilo del criminale, passando per la lista delle cose da non fare mai per non contaminare la scena del crimine, fino al contributo del medico legale. Tutto questo viene descritto con molta attenzione e vocazione didattica nel libro Sulla Scena del Crimine, scritto da Biagio Fabrizio Carillo ed edito da Espress, presentato a Torino il 5 aprile dal Presidente dell’Associazione Vitaliano Brancati Gianni Firera. Alla presentazione hanno partecipato importanti esponenti del settore che con la loro esperienza hanno contribuito alla risoluzione di importanti e famosi casi di cronaca nera: il Prefetto Filippo Dispenza, già Direttore Centrale della Direzione per gli Affari Generali della Polizia di Stato del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Roberto Testi, Medico Legale e   Consulente Tecnico della Procura della Repubblica e Giorgio Vitari, già Avvocato Generale presso la Corte d’Appello di Torino. “La scena del crimine non è solo uno spazio geografico, ma anche mentale” dice l’autore, Tenente Colonnello dell’Arma dei Carabinieri, criminologo e scrittore, “ l’analisi deve evidenziare, attraverso un percorso ragionato considerato nel suo insieme, cosa e come è avvenuto un reato”. Ogni delitto, infatti, è unico e deve essere analizzato attraverso una prassi che coinvolge sia l’ investigazione della realtà oggettiva, attraverso dati di natura scientifica, ma anche soggettiva lavorando alla ricostruzione psicologica del comportamento criminale. Nel libro troviamo 5 casi reali, eventi criminali veramente accaduti da leggere come se fossero dei noir, descritti, analizzati e commentati a favore della comprensione del percorso investigativo e di cosa ha funzionato nella loro risoluzione. A corredo dei testi e delle spiegazioni, troviamo le belle illustrazioni di Carmine Cassese, semplici e raffinate, e alcune utilissime ed esemplificative tabelle sinottiche. Come dice Gianni Firera, “E’ importante fare cultura attraverso personaggi di qualificata serietà e professionalità”. Questo libro è di fatto una testimonianza rigorosa e autorevole sul complesso e responsabile lavoro dell’attività investigativa che si differenzia, almeno in parte, da quello che la narrativa, il cinema e la tv ci propongono, parzialmente discordante dunque dalla facilità e dagli automatismi tipici dalla produzione romanzesca dedicata al crime.
 

Maria La Barbera

 
 
 
 
 

LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO PER L’UFFICIO POSTALE DI CORSO REGINA MARGHERITA

Poste Italiane comunica che da giovedì 11 a giovedì 18 aprile, l’ufficio postale di corso Regina Margherita, sarà interessato da lavori di adeguamento normativo, volti a migliorare la vivibilità degli ambienti lavorativi e per la clientela.
 
Per garantire la continuità del servizio e per tutta la durata dei lavori, la clientela potrà rivolgersi al vicino ufficio postale di via Vincenzo Maria Miglietti, disponibile per tutto il periodo di chiusura con orario a doppio turno dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato dalle 8.20 alle 12.35, dove sarà possibile svolgere tutte le operazioni finanziarie e postali e ritirare la corrispondenza non consegnata per assenza del destinatario.L’ufficio postale di corso Regina Margherita, riaprirà secondo i consueti orari al pubblico venerdì 19 aprile.
 
(foto archivio)