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L’auto sbanda e si ribalta in autostrada, muoiono due torinesi

Le vittime sono due anziani torinesi coinvolti  oggi in un incidente sull’autostrada Brescia-Torino. La vettura su cui viaggiavano marito e moglie, lui di 71 anni e la donna di 76, e’ sbandata per cause  da accertare finendo a sbattere  contro il guard rail e ribaltandosi. Quando sono stati liberati dalle lamiere dai vigili del fuoco, i soccorritori hanno solo potuto  constatare la morte dei due.

Strade sicure, da 11 anni al fianco dei cittadini

Strade Sicure è il nome dato dall’Esercito Italiano all’operazione iniziata il 4 agosto 2008, su decisione del Parlamento, e finalizzata al contrasto della criminalità e alla prevenzione di possibili attacchi terroristici.

Si tratta di un’operazione che allo stato attuale vede schierati circa 7.000 militari sull’intero territorio nazionale. Il contingente militare viene posto alle dipendenze dei Prefetti per condurre, in concorso e

congiuntamente alle forze di Polizia, attività di pattugliamento e

perlustrazione, ovvero per la vigilanza di obiettivi sensibili di carattere

diplomatico, religioso e di pubblica utilità, nonché per il presidio di specificivalichi di frontiera.

L’Operazione “Strade Sicure” è un esempio, per usare il gergo militare, di

impego “duale” dello strumento militare. Infatti, oltre alle attività prettamente militari (sono circa 3.500 militari sono schierati in oltre 15 paesi nell’ambito degli impegni internazionali assunti dall’Italia), l’Esercito Italiano mette adisposizione le proprie capacità per scopi non-militari a favore della collettività nazionale. Indispensabile, in tali diverse attività, l’esperienza maturata nelle

numerose missioni all’estero condotte dal personale.

A quasi 11 anni dal suo inizio l’operazione “Strade Sicure” vede oggi schierati 12 raggruppamenti che hanno la responsabilità di 430 siti su tutto il territorio

nazionale. In ambito metropolitano torinese, opera il Raggruppamento “Val Susa – Val d’Aosta”attualmente alimentato da personale del 3° reggimento alpini di Pinerolo della Brigata Taurinense. 

 

Il Raggruppamento è responsabile, tra i vari siti, della vigilanza dell’area attorno al campo nomadi in via Germagnano a Torino, del tunnel ferroviario del Frejus, del

varco stradale del Monte Bianco e del cantiere dell’alta velocità in Chiomonte.

Il Raggruppamento opera in sinergia con le Prefetture e le Questure di Torino ed Aosta e il personale militare schierato sui siti ha instaurato rapporti di piena intesa e collaborazione con le forze dell’ordine.

 

Arrestato due volte in una settimana per tentato furto aggravato

Si tratta di un uomo con numerosissimi precedenti di polizia e colpito da avviso orale del Questore

Era stato scarcerato da qualche ora quando è tornato nella medesima zona, nel quartiere Madonna di Campagna, ed ha nuovamente tentato di rubare a bordo di alcune autovettureparcheggiate per strada. Anche questa volta, una pattuglia della Polizia di Stato lo ha, però, colto in flagrante. Si tratta di un cittadino italiano di 41 anni, residente a Torino; l’uomo è stato sorpreso in entrambi i casi con degli oggetti trafugati dalle autovetture appena forzate (due autoradio e dei vestiti), che stava cercando di portare via dopo averli caricati sulla sua bici. La perquisizione effettuata a suo carico dagli agenti della Squadra Volante ha consentito il rinvenimento di alcuni cacciaviti dei quali il ladro si serviva per aprire le portiere. L’uomo, che ha diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e risulta colpito dalla misura dell’avviso orale del Questore di Torino oltre che soggetto all’obbligo di presentazione quotidiana alla P.G., dopo l’arresto avvenuto il primo Agosto, è stato nuovamente arrestato lunedì scorso per lo stesso reato.

Donna partorisce in casa, il bimbo muore

Un neonato è stato partorito in casa in un  paese della Valsessera, nel biellese, ma è morto dopo essere giunto in condizioni critiche al Regina Margherita.

A  chiedere l’intervento dei sanitari erano stati gli stessi genitori, preoccupati per le condizioni del bimbo, dopo avere chiamato  un’ostetrica e  i medici del servizio 118. Il piccolo è stato portato a Torino con l’elisoccorso. La procura di Vercelli ha aperto un’inchiesta. È stata forse una asfissia neonatale la causa del decesso del bimbo.”Attendevamo la signora per il parto ma, come ospedale, non siamo mai stati contattati in alcun modo e lei non si è mai presentata”, comunica l’Asl di Vercelli.

Fogli di via a 28 attivisti No Tav

Nei giorni scorsi, a seguito dei recenti episodi di violenza dei militanti del centro sociale Askatasuna e dagli aderenti al movimento NO TAV nell’ambito della mobilitazione contro la costruenda linea ferroviaria ad alta velocità Torino – Lione, con particolare riferimento alle iniziative poste in essere in occasione del campeggio nazionale dei giovani NO TAV e del Festival dell’Alta Felicità, sono stati denunciati dalla DIGOS 82 attivisti d’area – alcuni dei quali per condotte criminose reiterate in più occasioni – e sono stati adottati dal Questore di Torino 28 fogli di via dai comuni di Giaglione e Chiomonte, dove insiste il cantiere TAV.

Questi ultimi provvedimenti di natura preventiva sono stati emessi anche a seguito del blocco stradale effettuato lo scorso 26 giugno in via dell’Avanà, nel comune di Chiomonte, per il quale sono stati denunciati n. 29 militanti d’area, tra cui i leader del centro sociale Askatasuna.

Sono in corso articolate indagini della DIGOS per individuare gli altri responsabili dei gravi episodi d’intemperanza verificatisi nelle giornate del 19, 20 e 27 luglio 2019 e sono al vaglio ulteriori fogli di via e avvisi orali nei confronti di militanti antagonisti provenienti da altri contesti territoriali che, nelle predette giornate, hanno partecipato agli episodi di violenza.

Ladro di barbecue arrestato

Ha anche prelevato da un camper un barbecue che ha tentato di nascondere all’interno del cortile di uno stabile in via Onorato Vigliani, oltre che un piccolo televisore con tanto di staffa di fissaggio e telecomando che ha appoggiato in strada. Con molta probabilità, sarebbe poi passato a recuperarli, poiché era impensabile riuscire a trasportare tutto a bordo della sua graziella. All’interno di una busta in plastica posizionata nel cestino della bicicletta sono stati trovati diversi oggetti di provenienza furtiva: un’autoradio, indumenti, prodotti per l’igiene personale Ha forzato e messo a soqquadro prima l’abitacolo di un camper e successivamente quello di un furgone. Qualche giorno fa, grazie alla segnalazione di un residente, l’uomo, un 31enne marocchino, è stato sorpreso dalla Polizia ancora a bordo del veicolo. Nelle sue tasche sono stati trovati un coltello, un cacciavite ed una torcia. Il trentunenne, che è stato arrestato, aveva precedenti di polizia e a proprio carico anche un ordine di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

Ricatta l’amante virtuale sul web

I carabinieri della stazione di Villanova d’Asti, hanno arrestato un 49enne, originario della Provincia di Napoli. L’uomo è accusato di estorsione aggravata e continuata in quanto ricattava la propria amante virtuale residente a Valfenera, di diffondere nel web delle foto ritraenti la vittima in pose osè e di carattere strettamente personale. Solo attraverso la corresponsione di denaro il malvivente avrebbe mantenuto queste foto segrete, evitando, tra l’altro, di portarle a conoscenza del consorte della vittima. A seguito di un’ attenta e accurata attività investigativa, anche di tipo tecnico, i Carabinieri della Stazione di Villanova d’Asti hanno così ricostruito un approfondito quadro indiziario a carico dell’indagato, richiedendo e ottenendo un’ordinanza di custodia cautelare, culminata con l’arresto   dell’individuo il quale è stato successivamente tradotto presso il carcere di Napoli Poggioreale.

Jane e Easy, cani delle fiamme gialle, scoprono droga al terminal dei pullman

Due arresti, decine di persone identificate e controllate.

È il bilancio di una serie di controlli effettuati la scorsa giornata, e continuati anche durante la notte, dalla Guardia di Finanza di Torino in tutta la città, con particolare attenzione rivolta alle stazioni della metropolitana, ai luoghi di ritrovo e al Terminal degli autobus di Corso Vittorio Emanuele.

Un trentenne di origine nigeriane, diretto a Salerno è stato fermato dalle Squadre Cinofile del Gruppo Pronto Impiego mentre scendeva da un autobus proveniente da Lione in Francia.

L’atteggiamento del ragazzo, particolarmente nervoso alla vista di Jane, il pastore belga Malinois della Guardia di Finanza, ha indotto i Finanzieri ad approfondire il controllo. Sospetti confermati dopo gli esami radiografici effettuati presso l’Ospedale Molinette del capoluogo che hanno evidenziato la presenza nello stomaco di una quarantina di ovuli contenenti sostanze stupefacenti. Ricoverato presso il reparto detenuti dello stesso nosocomio, dopo qualche ore l’uomo ha evacuato circa 40 ovuli. Una novantina gli ovuli recuperati contenenti, complessivamente, oltre 1 chilogrammo di droga, tra cocaina, eroina e speedball, una sorta di combinazione tra cocaina eroina o crack.

Poco dopo, è toccato a Easy, il pastore tedesco delle Fiamme Gialle addestrato alla ricerca di sostanze stupefacenti, “fermare” un venticinquenne proveniente da Parigi e diretto a Venezia a bordo di un pullman di una compagnia low cost.

In questo caso, oltre alle formazioni ovalari contenuti all’interno dello stomaco ed accertate dagli esami radiografici, sono state rinvenute sostanze stupefacenti anche all’interno del bagaglio del giovane. Una cinquantina gli ovuli di cocaina rinvenuti.

Arrestati per traffico di sostanze stupefacenti, entrambi sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Torinese.

I controlli delle Guardia di Finanza di Torino, nelle aree cosiddette sensibili, quali Terminal degli autobus, stazioni ferroviarie e della metropolitana, scaturiti anche a seguito delle numerose segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità “117”, si inseriscono nel quadro della costante azione di controllo del territorio, svolta nei principali punti di aggregazione della città, finalizzata a tenere alto il livello di attenzione sulla diffusione e sul consumo di droghe.

Caricano 70 mila polli sui camion, ma i lavoratori sono in nero

Dal Piemonte

La vicenda risale alla fine dello scorso luglio.

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Vercelli e della Stazione di Trino, hanno svolto un controllo all’interno di un’azienda avicola della bassa vercellese dove erano in atto le operazioni di caricamento dei polli sui TIR che trasportano gli animali alle imprese di macellazione e preparazione delle carni. Oltre 70.000 polli, raggiunti i 60 giorni dalla nascita, erano pronti per essere stabulati sui camion ed inviati ad altre imprese fuori provincia.

Il controllo dei Carabinieri è stato eseguito in piena notte, tra lo stupore dei presenti e dello stesso titolare, un imprenditore 50enne vercellese, ed ha immediatamente consentito di riscontrare anomalie tra gli addetti alle operazioni. I militari, infatti, hanno scoperto che tra gli operai al lavoro, ben 12 di questi non erano in regola con la normativa, e risultavano impiegati completamente “in nero”.

Quanto riscontrato è stato oggetto di approfondimento documentale che, oltre a confermare l’assoluta mancanza di un contratto di lavoro regolare per i dodici operai, ha anche evidenziato che uno tra i lavoratori presenti quella notte risultava essere percettore di reddito di cittadinanza, che tuttavia non aveva comunicato alcuna variazione delle sue entrate, fattore che avrebbe modificato i requisiti necessari a mantenere il beneficio. Pertanto, l’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli.

Infine, l’attività è stata sospesa fino a quando la posizione lavorativa delle maestranze non verrà regolarizzata. L’imprenditore, che è stato deferito in stato di libertà, rischia sanzioni per oltre 40.000 euro.

 

Per arrotondare si improvvisa coltivatore di marijuana

Un quarantottenne italiano, incensurato, con qualche problema finanziario, per far cassa ha deciso di improvvisarsi “coltivatore diretto” di marijuana.

Acquista sul web ogni sorta di attrezzatura e, nel salotto di casa sua, spostati divani e tavolini, attrezza una vera e propria serra, con tanto di lampade UV, concimi e ventilatori. Puntuale e attento, sulle date di un calendario appunta i passaggi necessari del buon “contadino”: quando irrigare, quando detergere le piante e quando provvedere al concime. In base a quanto si evince dagli appunti, a settembre avrebbe provveduto al raccolto.

 

Tutto procedeva liscio, le piante crescevano rigogliose, ma i poliziotti del Commissariato “Mirafiori”, durante un ordinario servizio di volante, notano le infiorescenze spuntare da un terrazzo in via Pio VII. Gli agenti hanno sequestrato complessivamente 21 piante di marijuana alte più di un metro e mezzo e tutta l’attrezzatura per la coltivazione: diverse lampade UV, una macchina per sottovuoto, diversi vasi e taniche varie, concimi, cesoie, un bilancino di precisione, diverse confezioni in cellofan, un umidificatore e un ventilatore.