ilTorinese

“Una fetta di sorriso”, quando la tv privata era leggenda

Un viaggio tra gli aneddoti di Antenna 3 Lombardia fondata dal mitico Renzo Villa, compiuto da Cristiano Bussola con la giornalista Mara Martellotta 

Ha avuto luogo nei giorni scorsi a Torino la presentazione del libro di Cristiano Bussola, dal titolo “Una fetta di sorriso”, editrice Paola Caramella, moderata dalla giornalista Mara Martellotta.

 

Lo Studio Uno di Antennatre: ospitava 1200 spettatori

Cristiano Bussola si è  appassionato alla televisione e al giornalismo sin da bambino seguendo proprio le trasmissioni andate in onda su Antenna 3 Lombardia, la mitica televisione fondata dal patron Renzo Villa negli studi di Legnano, in viaperbusto15, negli anni Settanta.

Martellotta e Bussola

Renzo Villa fu un grande sognatore, ma anche un abile imprenditore. Lasciata la città  natale, Luino, per approdare a Roma per ricevere una scrittura come aspirante attore, che non arrivò,  a Varese fondò  una compagnia di filodrammatici. Erano gli anni delle prime televisioni via cavo come Telebiella di Peppo Sacchi.

La comparsa in scena dell’imprenditore Giuseppe Mancini rese concreto il sogno di Renzo Villa che, insieme a Enzo Tortora, dal 1975 animò la prima televisione via etere d’Italia, TeleAltoMilanese, dando vita ad un sodalizio che li accompagnò per tutta la vita.  Nel ’77 fondarono a Legnano Antenna 3 Lombardia, di cui Villa fu editore ma anche ideatore di molti fortunati programmi delle stagioni 1977-1986, tra le quali Bingo, che considerava una delle sue più  care.

Bussola ripercorre il cammino di Antenna 3 attraverso le interviste rivolte a più di quaranta dei suoi protagonisti, con garbo e con quel pizzico di malinconia che non può mancare in chi ha seguito la storia di questa emittente, nata dalla trasformazione di un capannone in viaperbusto15, oggi abbandonata, ma che è stata il primo fenomeno della televisione commerciale via etere italiana.

A margine della presentazione Cristiano Bussola e Mara Martellotta hanno consegnato una copia del libro al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che partecipava a un precedente incontro.

Elezioni: sfida a tre per Rivoli

Sono tre i candidati alla poltrona di Sindaco di Rivoli alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno 2024.

Il primo cittadino uscente Andrea Tragaioli, 1977, in passato sindaco di Rosta, per la coalizione di centrodestra con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Udc e le civiche “Dalla parte dei Cittadini” e “Rivoli nel cuore”.

 

Di Alessandro Errigo, 41 anni, di Cascine Vica, commerciante, per il Centrosinistra, abbiamo già parlato in altro articolo in occasione della recente presentazione del suo programma.

 

Il Movimento 5 Stelle candida Michele Boulanger, classe 1955, ingegnere chimico ambientale in pensione, impegnato nelle attività sociali e civiche. Ha già detto che se diventerà sindaco rinuncerà all’indennità di funzione.

Electra: da Torino a Trieste con l’auto elettrica

Cuneo, “Città in note. La musica dei luoghi”

A Cuneo, non solo i teatri, ma anche parchi e giardini si aprono alle note della quarta edizione del “Festival” di primavera

Dal 22 al 27 maggio

Cuneo

Oltre 30 appuntamenti (aperti al “Teatro Toselli” dall’attesissimo concerto di Noemi) e sei giorni di programmazione ospitati nelle location più suggestive del capoluogo della Granda. Dalla musica classica al pop, dalla world music all’elettronica, dal jazz alla “contemporanea” senza escludere eventi site specific, a Cuneo con la primavera ritorna – per la sua quarta edizione – il Festival “Città in note”, la rassegna ideata e promossa da “Fondazione Artea” con il “Comune di Cuneo” e la direzione artistica di Claudio Carboni e Carlo Maver. Importanti novità di quest’anno la conquista di nuovi spazi verdi, con il progetto “Note di Verde” realizzato in collaborazione con “Società Orticola del Piemonte-Festival del Verde” ed il maggiore coinvolgimento delle “Scuole” e delle “Istituzioni Musicali” del territorio. Non mancheranno poi due fiori all’occhiello dell’attività concertistica della Città di Cuneo: l’“Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni” e, per la prima volta, la “Società Corale Città di Cuneo”.

Impossibile dare nota di tutti gli eventi in programma (per il cui calendario e costo biglietti si può consultare il sito: www.fondazioneartea.org), cominciamo col dare conto dei tre “highlights”, da sicuro “sold out”, in programma al “Teatro Toselli” (via Teatro Giovanni Toselli, 9), dove, mercoledì 22 maggio, alle 21, si terrà il concerto di Noemi, straordinaria cantautrice romana (classe ’82) che, con la sua voce unica e graffiante, porterà sul palco, in “versione inedita al pianoforte”, le canzoni che l’hanno resa dal 2009 (dopo la partecipazione alla seconda edizione italiana di “X Factor”) una delle voci italiane più amate di sempre.

Giovedì 23 maggioalle 21, a salire sul palco sarà l’indimenticata Nada, che, accompagnata dal talentuoso chitarrista della scuola jazz-bluessenese Andrea Mucciarelli, proporrà un viaggio nella musica d’autore italiana. Il concerto di Nada sarà aperto dagli studenti dei corsi di “Pop e Jazz” del “Conservatorio G.F. Ghedini” di Cuneo, coordinati dal Maestro Paolo Franciscone.

Sabato 25 maggio, alle 21, il Trio russo Boriso-Glebsky, Tchaidze, Rummukainen, composto da musicisti giovani e di alto profilo internazionale, eseguirà musiche di F. Schbert, J. Suk e A. Dvořák.

Altra importante location, il “Complesso Monumentale di San Francesco” (via Santa Maria, 10). Classificato come “monumento nazionale” e rara testimonianza architettonica di epoca medievale, come negli anni passati, sarà luogo destinato, in specifico, a “crocevia” di vari generi musicali da tutto il mondo. Mercoledì 22 maggio, alle 22,45, Andrew Quinn, video-artist e musicista australiano che ha curato gli effetti digitali di molti film e che ora si occupa di “sound reactive” per la musica, sarà protagonista insieme al “METS”, il Dipartimento di Musica Elettronica del Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo, di una performance immersiva de “La création du monde” di Bernard Parmegiani, capolavoro “acusmatico” (musica elettronica creata per essere ascoltata tramite altoparlanti) del 1984 nel quale il celebre compositore francese ripercorre la storia dell’universo, dal “Big Bang” fino alla comparsa della vita e dell’uomo. “San Francesco”, nei giorni del Festival, diventerà anche, luogo ospitante una micro-rassegna dal titolo “EFFETTO NOT(T)E” per tre suggestivi concerti notturni.

Altri incontri di indubbio interesse. Nell’ambito di “Note di Verde”, domenica 26 maggio, alle 11 e alle 12, nell’area del “Parco Fluviale”, si potrà ascoltare e vedere lo spettacolo di teatro musicale “Il Mototrabasso” di e con Luigi Lullo Mosso.  “Mototrabbasso” che altro non è che uno stravagante “strumento-veicolo” frutto dell’unione tra un “contrabbasso” ed una “motocicletta”, che permette di “viaggiare” spostandosi tra una canzone e l’altra. Il suo pilota, quasi “condannato” al movimento, ci racconta un viaggio nell’universo della musica narrando storie e personaggi sotto forma di suoni.

Appuntamento clou, sabato 25 maggio, alle 11,30, nella “Chiesa di Santa Croce” (Centro storico), l’“Orchestra Sinfonica Bartolomeo Bruni”, celebra il Maestro Giovanni Mosca, suo infaticabile animatore e direttore per oltre mezzo secolo, in occasione dei 100 anni dalla nascita, proponendo un programma con musiche di Mozart e Puccini. Sempre sabato 25, alle 19, nel cortile della “Biblioteca Civica” (via Cacciatori delle Alpi, 9) il “Quintetto” composto da Dan Kinzelman(sassofono), Beatrice Miniaci (flauto), Ludovico Franco (tromba), Nicola Traversa(chitarra e voce) e Nicolò Masetto(contrabbasso) proporrà “Six Memos for the Next Millennium”, una performance ispirata alle “Lezioni Americane” di Italo Calvino.

Da sottolineare ancora che il Festival, oltre a spettacoli e concerti, proporrà anche“workshop” e “incontri paralleli” con alcuni dei suoi protagonisti e con altri musicisti e critici in un’ottica formativa e di scambio culturale. La conclusione, lunedì 27 maggio, alle 20,30, al “Palazzetto dello Sport” di via Aldo Viglione, con l’esecuzione dei Carmina Burana” dell’Orchestra e del Coro del “Conservatorio Ghedini” di Cuneo, diretti rispettivamente dai professori Presutti e Peiretti.

Gianni Milani

Nelle foto: Noemi; Nada (ph. Simone Cecchetti); Andrew Quinn; Luigi Lullo Mosso (ph. Motofo); “Il Quintetto” (A.D.A. Vicenza)

Treni, circolazione limitata Torino – Genova

Sulla linea Torino-Genova la circolazione ferroviaria è limitata a un solo binario per motivi precauzionali nella tratta tra Villanova e Villafranca. Anche il secondo binario verrà interrotto alcuni giorni per consentire i lavori di messa in sicurezza del fronte franoso.

A causa delle intese piogge, infatti, la scorsa notte una frana ha lambito la sede ferroviaria, che verrà sospesa, in via precauzionale, in previsione delle piogge dei prossimi giorni.

Il personale RFI è già sul posto insieme alle imprese appaltatrici che stanno portando mezzi e uomini necessari per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza.

Trenitalia sta riprogrammando l’offerta commerciale. Si consiglia di valutare la ripianificazione del proprio viaggio.

I canali di acquisto di Trenitalia sono aggiornati con il nuovo programma della circolazione.

Informazioni di dettaglio sono disponibili su www.trenitalia.com (sezione Infomobilità, alla pagina Lavori e Modifiche al servizio) e tramite Smart Caring su App di Trenitalia, attivo il call center gratuito 800 89 20 21.

Savoia… senza staffe!

È proprio il caso di dirlo, i Savoia hanno perso le staffe ! Non hanno perso la calma ma sul loro destriero manca qualcosa di importante anche se per fortuna sono rimasti in sella…Accade a Torino in due centralissime piazze. Dalla statua equestre del duca Emanuele Filiberto in piazza San Carlo e da quella di Ferdinando di Savoia, duca di Genova, in piazza Solferino sono infatti sparite le staffe sinistre, come si vede nelle due foto. Vandali, ovunque vandali nelle strade della città, ma il Comune cosa fa? Nulla?
fr

Confartigianato Imprese Piemonte incontra candidati Europee

Lunedì 20 maggio alle ore 15.00 presso la sede di Confartigianato Piemonte (via Andrea Doria, 15)

L’8 e il 9 giugno 2024 i cittadini italiani sono chiamati a eleggere il nuovo Parlamento europeo. Un appuntamento importante anche per il futuro dei 23,3 milioni di artigiani, micro, piccole e medie imprese che rappresentano il 99,8% del totale delle aziende europee, generano il 64,4% dei posti di lavoro e creano il 52,4% del valore aggiunto nell’Ue.

La Confederazione ha quindi predisposto il documento: “Le proposte di Confartigianato ai candidati alle elezioni Ue” che saranno illustrate da Carlo Napoli, Segretario di Confartigianato Imprese Piemonte, ad alcuni candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione Nord-Ovest, in occasione dell’incontro che si svolgerà lunedì 20 maggio alle ore 15.00 presso la sede di Confartigianato Imprese Piemonte. Segue un intervento di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte e di Claudio Varisellaz, Presidente di Confartigianato Imprese Valle d’Aosta.

“Queste elezioni europee rappresentano l’occasione per una svolta, per un cambio di marcia – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato imprese Piemonte – che ponga i 4,4 milioni di piccole imprese italiane al centro dell’agenda politica ed economica europea e consenta loro di affrontare le grandi trasformazioni del mercato, di cogliere le opportunità delle transizioni ecologica e digitale, di contribuire alla costruzione di uno sviluppo sostenibile. Bisogna uscire dalla stucchevole retorica dell’Europa “Casa comune”, perché da decenni non lo è, presentandosi piuttosto come un’entità burocratica che appiattisce le differenze e le peculiarità locali all’insegna di un’omologazione funzionale ai grandi capitali e ai Paesi più forti. Un’Europa delle banche, più che un’Europa dei territori. Un’Europa sempre più “allargata”, facendo però pagare a noi il biglietto di ingresso degli altri. Di fronte ai drammatici scenari internazionali, abbiamo la necessità di un’Ue capace di un’azione di stabilizzazione sia in politica estera sia sui mercati finanziari, ma soprattutto di un’Europa del “buon senso”, che non scarichi i costi della transizione ecologica su piccole imprese e cittadini. Dall’auto elettrica alle case “green” servono politiche di accompagnamento, altrimenti saranno solo pochi Paesi e poche classi di benestanti a trarne vantaggio e come nel treno di Snowpiercer, nei vagoni di testa si banchetterà con vivande gourmet mentre nei vagoni di coda verranno servite barrette di insetti.”

“Competitività, competenze, credito sono gli ambiti di azione nei quali Confartigianato ha declinato le priorità – commenta Claudio Varisellaz, Presidente di Confartigianato Imprese Valle d’Aosta – sulle quali sollecita l’impegno dei candidati italiani alle elezioni europee. Tra i temi-chiave spiccano: la creazione di un ambiente favorevole ai piccoli imprenditori con regole chiare che consentano a tutte le aziende di competere alla pari; la qualificazione delle competenze necessarie a favorire l’occupabilità dei giovani, a fronteggiare le sfide dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità, a garantire la continuità aziendale; l’accesso alle risorse per investire nello sviluppo.”

Trovato donatore di midollo per liceale 17enne

Alcuni mesi fa il liceo Peano-Pellico di Cuneo lanciò un appello per trovare un donatore di midollo per uno studente  di 17 anni. La statistica dice che si trova un donatore  su 100 mila e la compatibilità familiare è  del 25%. Molti studenti, più di 1000 in provincia di Cuneo e 600 a Torino, si sono proposti.  E ora un donatore è stato trovato. ADMO, Associazione donatori midollo osseo di Cuneo ha esperto la propria soddisfazione.

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Daniel Mason “La foresta del nord” – Neri Pozza- euro 20,00

Daniel Mason, biologo e medico, nato a Palo Alto nel 1976, ha esordito nella letteratura nel 2002 ed è stato finalista al Premio Pulitzer nel 2022. Ora torna in libreria con questo suo quinto romanzo.

La trama è impossibile da riassumere in poche righe, ma tutto ruota intorno a una casa dalla facciata giallo limone in New England. Si parte dal XVII secolo quando un uomo e una donna fuggono nei boschi, più lontano possibile dalla Colonia puritana di cui sono membri. Nella loro vita adamitica e libera gettano le fondamenta di quella casetta.

Non possono saperlo, ma sarà l’avvio di una storia lunga 4 secoli, in cui le 4 mura nei boschi del Massachusetts diventano testimoni dell’avvicendarsi delle stagioni, con le comparse vegetali e animali. Spore, funghi, insetti e roditori si adattano all’habitat e lo manipolano; come quando uno scoiattolo fa cadere una ghianda e i frutteti si arricchiscono di una specie in più.

Ma più di tutto nella casetta transiteranno infinite vite dal 600 in poi: nascite, morti, vendette, uccisioni, e le suppellettili che ogni inquilino porta, usa, e poi lascia dietro di sé. Infinite testimonianze di vite che travalicano il tempo.

Rimangono in un certo senso anche i fantasmi dei morti, e in queste pagine Daniel Mason riesce a connettere meravigliosamente la condizione umana con i ritmi e gli equilibri della Natura. Da foresta selvaggia a orto, da alberi da frutto a prato, passando e sopravvivendo a catastrofi naturali, deforestazioni e la devastazione dei parassiti.

 

Jane Sautière “Corpi mobili” -La Nuova Frontiera- euro 16,90

Jane Sautiere è nata a Teheran nel 1952 ed ha trascorso la sua adolescenza in Cambogia, al seguito del padre che era una spia dei servizi segreti, salvo scappare quando i Khmer rossi presero il potere.

Arrivata in Francia, è lì che diventa educatrice penitenziaria. Nella letteratura ha esordito nel 1998. Questo libro narra gli anni vissuti a Phnom Penh con la famiglia, da luglio 1967 a quello del 1970. Tanti echi di memoria e storia, una meravigliosa ricerca del tempo perduto.

Corpi mobili” intreccia le vite e l’esperienza personale con le vicende di un popolo. I ricordi sono riaffiorati e hanno chiesto di essere raccontati per essere strappati all’oblio. Pagine struggenti in cui compaiono persone che hanno fatto parte della vita dell’autrice. I genitori, i fratelli morti prima che lei nascesse, poi le sue vicende personali con i primi moti amorosi e la spinta a crescere.

Soprattutto tornano le vittime del genocidio, il popolo cambogiano annientato dalla follia dei Khmer rossi che hanno falciato intere generazioni.

Poco più di 100 pagine in cui la Sautiere riporta a galla i suoi 15 -18 anni del liceo trascorsi in Cambogia; con le emozioni, il caldo umido, l’incrocio con vite altrui. La storia di un paese martoriato, ma bellissimo.

 

 

Guendalina Middei “Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera” -Feltrinelli- euro 16,00

Quante emozioni può suscitare un libro? Infinite, come quelle che in queste pagine l’autrice vive quando legge soprattutto i classici, che definisce amici con cui dialogare.

Guendalina Middei è nata nel 1992 e da sempre adora leggere. Dopo la laurea in lettere e un master in giornalismo culturale ha aperto, nel 2019, la pagina facebook Professor X e poi si è affacciata anche su Instagram dove è seguitissima.

Ora la brillante idea di questo libro da considerare una sorta di guida letteraria in cui ha scelto alcuni grandi autori classici; da Tolstoj a Kafka, da Austen a Tomasi di Lampedusa.

Di ognuno racconta brevemente la biografia, ripercorre le loro tematiche principali, le pagine che più l’hanno colpita e ci avvicina all’essenza delle loro opere.

Accorcia drasticamente le distanze tra noi e scrittori di altre epoche che hanno fatto la storia della letteratura universale e ce li racconta in un modo lieve e profondo al contempo.

Non è il solito manuale e neppure un saggio critico; piuttosto il tentativo –riuscito- di trasmettere ai lettori l’incanto e la magia di opere senza tempo.

Lei le conosce a fondo, le rilegge e ci contagia con le sue emozioni e i suoi pensieri invogliandoci a leggere sempre di più e con occhi nuovi.

 

Emily Austin “Moriremo tutti, ma non oggi” -Blackie Edizioni- euro 21,00

La Austin è una giovane scrittrice canadese, nata in Ontario, oggi residente a Ottawa, e questo è il suo primo romanzo con cui ha vinto il premio canadese per la letteratura umoristica Leacock Medal Award.

Il libro è ispirato ad alcuni tragicomici spaccati della sua vita e delle sue esperienze. Protagonista è Gilda: ha 20 anni, è atea, lesbica e con il chiodo fisso della morte a ossessionarla.

Incapace di conservare a lungo un impiego, finisce per trovarsi a lavorare come rimpiazzo della segretaria di una chiesa cattolica, morta da poco. Tutto quello che segue è il racconto paradossale di come il pensiero fisso della morte possa essere potentissima molla che accresce la vitalità dell’esistenza.