Una studentessa di 18 anni era salita sul cornicione di un palazzo a Bardonecchia minacciando di lanciarsi nel vuoto. Una militare di 29 anni dei Carabinieri della locale stazione è quindi salita dalla ragazza e l’ha convinta dialogando a mettersi in posizione di sicurezza, riuscendo così a salvarla. La studentessa è stata accompagnata all’ospedale di Rivoli per controlli medici.
Il Salone del Libro di Torino in occasione delle Nitto ATP Finals 2024
I talk tra sport e libri di “Fuoriclasse Live”
e il Premio di letteratura sportiva Gianni Mura
in programma dal 9 al 15 novembre a Torino
I luoghi:
Aula Magna Rettorato Università di Torino (via Po 17)
Casa Tennis (piazza Castello), Polo del ‘900 (Piazzetta Antonicelli)
www.salonelibro.it
Storie di vita, coraggio, lealtà attraverso lo sport e libri a tema. Da sabato 9 a venerdì 15 novembre 2024, in occasione delle Nitto ATP Finals 202 4, il Salone Internazionale del Libro di Torino organizza la seconda edizione dei talk “Fuoriclasse Live – Storie e protagonisti dello sport fuori dal campo di gioco” e la cerimonia conclusiva della terza edizione delPremio di letteratura sportiva Gianni Mura , riconoscimento dedicato ai libri di sport per adulti e ragazzi, organizzato insieme con la Città di Torino econ il sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione CRT (partner Turismo Torino e FITP – Federazione Italiana Tennis e Padel).
Il Premio Gianni Mura si svolgerà a Casa Tennis in Piazza Castello: gli appuntamenti dal 10 al 14 novembre si terranno all’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino (via Po 17); l’incontro del 15 novembre sarà ospitato al Polo del ‘900 (piazzetta Antonicelli).
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni: www.salonelibro.it
Raccontare lo sport, i suoi protagonisti e i suoi valori è l’impegno di “Fuoriclasse Live” e del Premio Gianni Mura . Valori come impegno e sacrificio, disciplina, motivazione, lealtà, rispetto della persona e delle regole, ricerca dei propri limiti, integrazione e appartenenza: sono principi fondanti di ogni società, strumenti per costruire competenze trasferibili in altri contesti di vita.
Tra gli ospiti: i vincitori del Premio di letteratura sportiva Gianni Mura, che parteciperanno alla cerimonia di premiazione sabato 9 novembre, condotta da Paolo Maggioni (i finalisti sono: Stefano Bizzotto, Lorenzo Iervolino, Remo Rapino, Dario Ricci, Marino Bartoletti, Patrizia Fortunati, Annalisa Strada, Sarah Pellizzari Rabolini, Marco Parolo, Marco Cattaneo); il conduttore radiofonico Gianluca Gazzoli , autore del podcast “Passa dal BSMT”, con il libro Anche quando nessuno ci crede. La rivincita degli underdog (Mondadori), in dialogo con Matteo Curti, domenica 10 novembre; l’ex allenatore di basket Dan Peterson, il più noto commentatore televisivo di pallacanestro, con il suo libro L’ABC del basket(Rizzoli), in dialogo con Guido Vaciago lunedì 11 novembre; i telecronisti di Eurosport Luca Gregorio e Riccardo Magrini, ex ciclista professionista e oggi commentatore, con le storie di ciclismo raccontate attraverso la musica della loro band Cane Vecchio Sa-und, martedì 12 novembre; Gaia Piccardi e Marco Imarisio con il libro Piovuto dal cielo. Come Jannik Sinner sta cambiando la storia del tennis (Cairo), in dialogo con Federica Furino mercoledì 13 novembre; La Ragione di Stato con i loro due libri sul calcio, pubblicati da 66thand2nd, venerdì 15 novembre.
Gli appuntamenti di Fuoriclasse Live sono in collaborazione con l’Università di Torino e il Polo del ‘900.
«Lo sport è una parte integrante della nostra vita quotidiana e della nostra cultura. Attraverso i libri e le parole possiamo esplorare le emozioni, le difficoltà e i trionfi che accompagnano gli atleti nel loro percorso. La letteratura sportiva permette di avvicinarci a queste storie, di comprendere le motivazioni profonde che spingono un individuo a superare i propri limiti e a lottare per i propri sogni. La figura di Gianni Mura rappresenta un faro in questo panorama, un uomo che ha saputo raccontare lo sport non solo con la sua penna, ma con il cuore, mettendo in luce quei valori di determinazione, coraggio e passione che ci uniscono tutti. La sua eredità vive nelle pagine di chi continua a scrivere, a emozionare e a ispirare, vive nei talenti che premieremo anche in questa terza edizione». Domenico Carretta, Assessore Sport, Grandi eventi, Turismo e Tempo Libero, Città di Torino
«Fuoriclasse Live, con la sua variegata proposta di ospiti, riconferma il forte impegno del Salone del libro nella promozione della migliore letteratura ed editoria sportiva, impreziosendo così il proprio ricco ventaglio di progetti a tema sportivo, come la Sala Olimpica, il Premio Gianni Mura e il podcast Fuoriclasse». MarcoPautasso , Segretario generale del Salone Internazionale del libro di Torino.
Erano alcune centinaia i manifestanti scesi in piazza per protestare contro la riapertura del Cpr di corso Brunelleschi a Torino che nel 2023 era stato chiuso. La manifestazione, organizzata dal centro sociale Gabrio si è svolta in piazza Robilant, in testa al corteo lo striscione con la scritta: “I Cpr bruciano ancora, contro il razzismo di Stato e i suoi complici”.
Terminati i lavori di ristrutturazione sono arrivate tre offerte per la gestione di due anni, fino al 31 ottobre 2026. Il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino ha una superficie di circa 3000mq ed una capienza media di 180 posti. Nella nuove versione dovrebbe ospitarne 70.
Alcuni manifestanti hanno lanciato delle bombe carta contro le forze dell’ordine e contro la sede dell’Asl, in via Monginevro.
“Inaccettabile la violenza a suon di bombe carta contro la polizia andata in scena a Torino . Esprimiamo solidarietà alle forze dell’ordine e ribadiamo fermezza nel difendere la politica dei rimpatri e di contrasto all’immigrazione clandestina. Siamo di fronte ad una sinistra estrema che cerca il pretesto per colpire lo Stato. I centri per la permanenza e il rimpatrio sono necessari per fermare i trafficanti di uomini. Chi cerca di boicottarli, ancor prima che si definisca un’apertura, ha in mente solo l’attacco agli uomini in divisa e alle istituzioni, e per questo la loro pericolosità non va sottovalutata” lo dichiara la vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Augusta Montaruli.
Vertorano, l’autore tv che ha amato Torino



L’assessore Andrea Tronzano ha spiegato che l’atto deliberativo della Giunta fa riferimento alla legge regionale 34 del 2004 a sostegno degli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e l’innovazione dei processi produttivi.
“Nello specifico, modificando l’azione 4, identifichiamo le attrazioni e gli investimenti di rilevanza nazionale e di importanza strategica, aumentando di 10 milioni di euro la dotazione finanziaria che passa quindi a 12 milioni” ha spiegato l’assessore.
È poi prevista l’integrazione delle misure sull’attrazione degli investimenti per un valore di 40 milioni di euro.
“Scorreremo tutte le graduatorie aperte in maniera da captare e rendere concreto l’intento delle imprese che vogliono investire in Piemonte” ha concluso Tronzano.
Per delucidazioni sono intervenuti, nell’ordine: Monica Canalis (Pd), Sarah Disabato (M5s), Vittoria Nallo (Sue), Gianna Gancia (Lega), Mauro Calderoni (Pd), Roberto Ravello (Fdi) e Alice Ravinale (Avs).
Nasce a Torino un nuovo tipo di Vermouth superiore, lanciato sul mercato dal team di Rodia, azienda torinese di spirits. Il suo nome è “Canone Occidentale”, canone come punto di riferimento e occidentale come Piemonte, il territorio dove il Vermouth è nato e cresciuto più di duecento anni fa. Si tratta di un vermouth squisitamente e intrinsecamente piemontese, realizzato con il 100% di vino prodotto sul territorio più di quanto preveda il disciplinare del vermouth di Torino superiore, e con erbe coltivate e raccolte localmente. In questo modo nascono le tre varianti di vermouth presentate da “Canone Occidentale”, ognuna dedicata a una diversa zona di Torino. La prima è il vermouth rosso “Canone occidentale”, qualità piuttosto rara, realizzata utilizzando un vino rosso, il Langhe DOC Dolcetto. La preparazione aromatica contiene tre diversi tipi di artemisia: absynthium, pontica e vallesiaca. A questi vanno ad aggiungersi salvia solare, hyssopus officianalis e centauria benedicta, tutti di origine piemontese. Ne nasce un vermouth capace di fondere gusti esotici di radici, cortecce e fa e di cacao a sentori più famigliari, come quello della nocciola piemontese. Il simbolo del Vermont rosso “Canone Occidentale” è un ottagono, un omaggio alla piazza torinese che ospita il mercato di Porta Palazzo, fusione di culture, gusti e colori.
Il vermont bianco “Canone Occidentale” è prodotto con vino bianco Cortese, con una preparazione aromatica contenente tre tipi di artemisia: absynthium, poetica e vallesiaca, cui sia aggiunge una preparazione aromatica di menta piperita piemontese e lavanda francese. Il simbolo del vermouth bianco “Canone Occidentale” è un quadrato, che si ispira al quadrilatero romano e alla sua antica piazza delle erbe, oggi piazza Palazzo di Città.
Il vermouth Extra Dry “Canone Occidentale”, prodotto con vino bianco Cortese, contiene gli aromi classici dell’artemisia e della centauria benedicta, con note di camomilla e sambuco, che gli conferiscono un profilo floreale inusuale. L’ispirazione del simbolo di questo vermouth è il triangolo, dedicato al parco del Valentino, con i suoi giardini all’italiana, ricchi di fiori e piante, creati da Maria di Savoia – Nemours.
Tre luoghi di Torino raccontano la miglior storia del vermouth. “Canone Occidentale” verrà presentato al pubblico con una speciale serata l’8 novembre alle 19 presso l’ex caserma dei Vigili del Fuoco, trasformata in polo di aggregazione sociale e culturale nel cuore di Porta Palazzo, “Combo”. Sarà l’occasione per degustare questo vermouth circondati da musica e festa, con una cocktail list ideata per l’occasione dall’ospite della serata: il bartender Michele Marzella che, dopo anni di esperienza nel settore della miscelazione, ha avviato l’attività di liquorista, collaborando con produttori d’eccellenza del vermouth.
Ingresso libero.
Mara Martellotta
La notte nera – Jazz a Corte
Il Moncalieri Jazz Festival apre la sua XXVII edizione con un evento tanto atteso dal pubblico, diventato ormai un appuntamento fisso, la Notte Nera, anche quest’anno denominata “Jazz a Corte”.
Sabato 2 novembre 2024, a partire dalle ore 17, la musica risuonerà in cinque Corti, tre piazze, tre vie e sei locali del centro storico di Moncalieri, per un totale di 18 concerti con più di 100 musicisti provenienti da tutta Italia. Il tema principale di questa edizione è il saxofono, per festeggiare i 210 anni dalla nascita del suo inventore Adolf Sax.
Proprio per questo motivo si è scelto di intitolare le cinque Corti a cinque saxofonisti che hanno segnato la storia del Jazz, il grande piemontese Gianni Basso, il leggendario Charlie Parker, l’americano Jerry Mullighan, il recentemente scomparso Wayne Shorter e la prima saxofonista donna al mondo Madame Elise Hall, di cui ricorre quest’anno il centenario. Il tema della figura femminile continua. Numerose sono le donne che partecipano a questo evento, provenienti da tutta Italia. Tre dei gruppi che si esibiranno nelle Corti saranno capitanati da saxofoniste donne, e torna la tanto amata Marcin’ Band, che quest’anno sarà tutta al femminile con le Girlesque Street Band. Si inizierà alle ore 17 con il primo set nelle cinque Corti contemporaneamente, dopodiché si continuerà a passeggiare per le vie della città seguendo i suoni della Marcin’ Band, per arrivare a fare aperitivi jazz nei vari locali alle ore 19. Alle ore 21 ci sarà il secondo set nelle varie Corti, per arrivare tutti insieme alle ore 22 in piazza Vittorio Emanuele II, in attesa del grande concerto dedicato ai The Blues Brothers, con la Riot Blues Band e la partecipazione straordinaria di Roberta Bacciolo. La musica non finisce qui, perché alle 23.30 ci saranno altri due palchi con i concerti conclusivi, in via San Martino e via Santa Croce. Il centro storico, con le sue meravigliose strutture architettoniche, tra cui il Castello Reale di Moncalieri (Patrimonio UNESCO dal 2007) con il Giardino delle Rose, il Palazzo Comunale ed altre Corti private della città, saranno la vera cornice di questa giornata, dove si potrà respirare profumo musicale e in ogni angolo qualcosa di unico e narrativo. Gli artisti esprimeranno la propria idea riguardo la parola “improvvisazione” in chiave jazz, ricercando nella trasversalità e contaminazione gli elementi che permetteranno di vivere una giornata dedicata al viaggio e all’esplorazione.
Servizio navetta gratuito della ditta Linea Azzurra a partire dalle ore 16 fino alle ore 2, con cadenza ogni 20 minuti e la valenza per la sola giornata di sabato 2 novembre – partenza da piazza Panissera, arrivo piazza Baden Baden e ritorno.
Mara Martellotta
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo
Il protagonismo politico, e partitico, del capo indiscusso della Cgil Maurizio Landini ripropone, in
termini nuovi ed aggiornati, il ruolo e la funzione del sindacato nella società contemporanea. Ora,
che ci sia storicamente una profonda diversità di vedute tra il “sindacato rosso” e il sindacato
bianco” nella società e nella politica italiana è un dato che ormai non fa neanche più notizia. Ma
forse, in questi ultimi anni, questa divaricazione si è ulteriormente accentuata al punto da
consegnare plasticamente due modelli di sindacato. Due disegni politici sostanzialmente
contrapposti ed alternativi che evidenziano anche una cultura politica e sindacale profondamente
diversa. Parlo, come ovvio, della Cgil da un lato e della Cisl dall’altro.
Oa, senza entrare nei dettagli, è abbastanza chiaro che c’è un caposaldo che divide i due campi
sindacali. Da un lato non possiamo non evidenziare il postulato costitutivo della Cisl che ruota
attorno al rispetto quasi fideistico dell’autonomia del sindacato nei confronti della politica. Per non
parlare dei partiti. Una autonomia che, del resto, ha caratterizzato l’intera storia della Cisl nel suo
concreto percorso sindacale. Da Pastore in poi quel principio è stato alla base in qualsiasi
stagione politica e con tutti i vari segretari generali che si sono susseguiti. Con una accentuazione
più o meno forte riconducibile anche e soprattutto al carattere dei vari dirigenti. Da Marini a
Furlan, da D’Antoni a Storti per citarne solo alcuni quel principio è sempre stato la stella polare da
cui nessuno si è mai dissociato. Un caposaldo che ha trovato, per fermarsi all’oggi, un
protagonista assoluto in Luigi Sbarra, attuale segretario generale della Cisl. E quindi, rispetto
rigoroso dell’autonomia del sindacato, centralità alla contrattazione, discussione sul merito delle
questioni e disponibilità al dialogo e al confronto con qualsiasi governo senza ridicoli pregiudizi
politici e, men che meno, singolari pregiudiziali di carattere ideologico.
Ed è proprio su questo versante che si registra, e del tutto legittimamente, una profonda diversità
nei confronti dell’attuale guida dello storico “sindacato rosso”, la Cgil. Una gestione altrettanto
importante che però fa della scelta di campo la sua linea politica guida. E quindi, e di
conseguenza, un sindacato profondamente e schiettamente schierato a livello politico e partitico.
Al punto che ormai non si sa più chi ditta l’agenda a chi. Ovvero, se il sindacato al Pd e all’intero
“campo largo” o il Pd e il “campo largo” al sindacato. Insomma, una concezione del sindacato
che supera di gran lunga la storica “cinghia di trasmissione” tra il vecchio Pci e il corpaccione
dell’antica Cgil. Con la differenza, non trascurabile, che la gestione di Luciano Lama, per citare
forse il più autorevole dirigente di quel sindacato, manteneva comunque sia una forte
indipendenza di giudizio e un tasso di autonomia significativo rispetto al partito di riferimento.
Ma, al di là delle singole vicende storiche, è di tutta evidenza che la difesa gelosa e coraggiosa
dell’autonomia sindacale dalla politica e dai partiti è, oggi, la vera sfida per ridare credibilità,
prestigio e autorevolezza all’intero sindacato e alle forze sociali nel loro complesso. E la Cisl, su
questo versante, conferma di avere una concezione del sindacato straordinariamente moderna ed
attuale. Anche perchè la riproposizione di un piatto ed acritico collateralismo con uno
schieramento politico riduce inesorabilmente il sindacato ad una appendice della politica e dei
partiti. Il che, come ovvio, non può essere la ricetta migliore per rimarcare il sempre più
indispensabile e necessario ruolo del sindacato nella società contemporanea.
In occasione del sessantesimo anniversario, Guido Gobino ha celebrato il talento e la creatività delle nuove generazioni con Gug Art³, bando culturale dedicato ad artisti emergenti. L’evento di premiazione si è tenuto mercoledì 30 ottobre scorso negli spazi di via Modena 62, e sono stati annunciati i vincitori per le categorie Musica, Scrittura e Arti visive.
Alla presenza di Pietro e Guido Gobino e dei giurati, da Mir Ivic per la Musica, Nicola Lagioia per la scrittura e Marinella Senatore per le arti visive, è stata inaugurata la mostra dedicata ai lavori dei finalisti della categoria Arti visive, ispirata alle storie, ai suoni e ai profumi dell’azienda torinese. Sono risultati vincitori Marta Ciolkowska, Lorenzo Gnata e Chiara Nicoletti. Tutti i progetti esprimono un dialogo profondo tra sostenibilità, tradizione e innovazione, e hanno condiviso la vittoria per la categoria Arti visive. Le opere rimarranno esposte iIvica Modena 62 fino al 2 novembre, dalle 16.30 alle 19.30 con ingresso libero.
Marta Ciolkowka ha realizzato “Whispering the Future”, un’installazione sensoriale che invita a riflettere sulla sostenibilità e sulle condizioni lavorative del mondo del cacao; Lorenzo Gnata con “Sogno di polvere, fango, inchiostro” presenta un nastro di tulle sospeso con parole in 3 D, un’opera che interpreta la storia della famiglia Gobino e la tradizione cioccolatiera. Chiara Nicoletti, attraverso l’opera “Mano a mano” esplora il valore della manualità con un’opera collettiva, realizzata insieme ai dipendenti della cioccolateria.
Per la categoria Musica, il trio composto da Edmondo Annoni (tromba, sound, Design), Camilla Battaglia (voce processata) e Francesca Remigi ( batteria elettronica) ha stabilito anticipatamente di competere in gruppo, realizzando la performance dal titolo “Viaggio di una fava di cacao”. Composto da tre elementi sonori ispirati alla filiera del cioccolato, il brano offre un’esperienza immersiva tra jazz, ambient e field recording, evocando profumi e atmosfere della cioccolateria.
Per la categoria Scrittura la vincitrice è risultata l’irpina Michela Iannella, con il racconto “Per finta”, che evoca la magia dei ricordi d’infanzia nella cioccolateria del nonno di Pietro, Beppe.
Durante l’evento l’azienda ha presentato un cofanetto celebrativo del 60esimo anniversario in edizione limitata, da oggi disponibile nelle botteghe di Torino e Milano. Ricette iconiche, innovative e inedite, che raccontano le tre generazioni della famiglia Gobino e il loro impegno nella produzione di cioccolateria di eccellenza. GugArt3 è un progetto dedicato ad artisti e creativi under 35 per promuovere l’arte e la cultura per le nuove generazioni. I nove finalisti hanno avuto l’opportunità di immergersi nell’atmosfera del Laboratorio di produzione, ascoltando e incontrando i collaboratori di oggi e quelli di ieri, assaggiando le materie prime e i prodotti finiti, riempiendosi dei profumi di cacao. Dopo questa esperienza hanno realizzato le loro opere valutate da una giuria di eccezione.
Mara Martellotta