ilTorinese

Donazione a “Time2” dagli ufficiali della Scuola di Applicazione

Gli Ufficiali frequentatori del 201° Corso hanno devoluto una somma di denaro alla fondazione “Time2”, ente benefico locale.

 

 Gli Ufficiali frequentatori del 201° Corso “ESEMPIO”grati alla Città di Torino per l’ospitalità ricevuta, hanno consegnato un assegno alla Fondazione “Time2”, da anni attiva sul territorio piemontese con iniziative di innovazione ed inclusione sociale di persone con disabilità o che affrontano situazioni di vulnerabilità, attraverso attività ludico-ricreative-sportive.

Particolarmente sentita è stata l’adesione all’evento, improntato sul tema della solidarietà e della beneficenza a cui hanno preso parte autorità civili e militari cittadine ed i principali rappresentanti dell’Associazionismo, con il sostegno di vari Sponsor.

Il Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino, nel ringraziare tutti gli ospiti intervenuti ha sottolineato “L’Esercito è una Istituzione cardine del sistema Paese, fondata su una salda base etico-valoriale, sempre vicina al cittadino, così come testimoniato dalle numerose iniziative di solidarietà che ogni anno vedono coinvolti gli uomini e le donne della Forza Armata e della Scuola di Applicazione in particolare, che stringe frequenti e proficui rapporti di collaborazione con la comunità locale, con il mondo accademico, sociale ed economico sul territorio subalpino”.

Nel prossimo mese di luglio i giovani Tenenti conseguiranno la Laurea Magistrale in Scienze Strategiche e Militari e saranno assegnati ai reparti operativi dell’Esercito dislocati su tutto il territorio nazionale, per iniziare la loro missione al servizio del Paese.

 

RFI, modifiche ai treni tra Piemonte e Lombardia

 Da domenica 9 giugno a domenica 8 settembre la linea Vercelli-Pavia sarà interessata da importanti interventi di manutenzione straordinaria ad opera di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS.

Le attività rientrano in un programma più ampio di manutenzione della rete il cui obiettivo è innalzare gli indici di puntualità, regolarità e affidabilità.

I lavori interesseranno circa 40 km di binari tra Mortara e Pavia dove si provvederà al risanamento della massicciata e al rinnovo dei binari con la sostituzione totale delle traverse per un investimento complessivo di 35 milioni di euro.

Tali lavorazioni possono essere eseguite solo interrompendo la circolazione ferroviaria programmata dal 9 giugno all’8 settembre tra Mortara e Cava Carbonara e dal 28 luglio all’8 settembre da Cava Carbonara a Pavia.

Due uomini aggrediti e picchiati mentre passeggiavano da tre rapinatori

Personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia, a seguito di accurate attività di indagine, ha eseguito la custodia cautelare in carcere a carico di due giovani marocchini gravemente indiziati di tentata rapina aggravata ai danni di due uomini.

È ormai sera quando gli agenti del Commissariato intervengono in Corso Giulio Cesare per una tentata rapina ai danni di due cittadini cinesi che, mentre passeggiavano di ritorno presso la propria abitazione, venivano aggrediti con pugni e calci da tre giovani di origine nordafricana che tentavano di sottrarre ai malcapitati denaro e telefono cellulare.

Non riuscendo nel loro intento, gli aggressori si davano alla fuga non prima di aver procurato alle proprie vittime gravi lesioni fisiche con prognosi rispettivamente di 15 e di 40 giorni.

A seguito di approfondite indagini i poliziotti del Commissariato Dora Vanchiglia hanno individuato due degli aggressori, due marocchini di 23 e 21 anni, nei confronti dei quali, nei giorni scorsi, è stata eseguita la misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino il 14.05.2024.

Al via “Modulazioni. Musica senza tempo”

La terza edizione della rassegna, per un viaggio musicale tra Francia ed Italia

31 maggio – 1° giugno

Cuneo

“Portare la musica antica nei siti storici della città di Cuneo, con una ricca proposta pensata per tutte le fasce d’età e distribuita in tre fine settimana a partire dai mesi di  maggio – giugno fino al prossimo settembre”: è questo l’obiettivo di “Modulazioni. Musica senza tempo”, il Festival di “musica antica” prodotto da “Maestro Società Cooperativa” di Cuneo ed organizzato – con il sostegno e la collaborazione di Enti ed Associazioni locali – da “Noau – Officina Culturale”. Alla sua terza edizione, l’evento prenderà il via venerdì 31 maggio (18,30 ingresso libero), nel “Salone d’Onore” del Comune di Cuneo, al 28 di via Roma, con il concerto “Tous les matins du monde”, eseguito dal Gruppo “Le Viole del re”, composto (alla viola da gamba) da Virginia ed Eleonora Ghiringhelli, insieme ad Angelo Lombardo, con le musiche di Sainte-Colombe e Marin Marais. Si tratta di “un romanzo capitale – sottolineano i direttori artistici Alessandro Baudino e Paolo Cialdellanella storia della musica sei-settecentesca, un testo denso di poesia, dolore, desiderio che ha ispirato una pellicola simbolo, la cui colonna sonora supera il dialogo e l’immagine si fa profonda come sulla tela”. “Il programma della terza edizione viaggia tra Italia e Francia – continuano – delineandone sottili connessioni lungo epoche diverse, il tempo fisico si annulla e fa incrociare suoni storici e contemporanei, in cui le generazioni si specchiano e si incontrano”. Su queste basi intenzionali, la prima parte di “Tous le matins du monde” vede protagonista il grande Maestro, Monsieur de Sainte-Colombe (1640-1700 ca.) “che si presenta come ‘outsider’ nel programma musicale della seconda metà del Seicento”. La seconda parte è interamente dedicata a Marin Marais, il più celebre allievo di Sainte-Colombe che, con la pubblicazione dal 1686 dei suoi cinque libri di “Pièces de viole” si impone nel “mondo violistico” parigino come indiscussa autorità.

Il programma inaugurale proseguirà sabato 1° giugno, alle 18,30, a “Palazzo Samone” (via Amedeo Rossi, 4) con il concerto “Artemisia: di tenebra e di fiamma” (ingresso 10 euro) del “Gruppo Cleantha”, ensemble vocale a voci pari, composto da Elisa Franzetti, Barbara Maiulli, Giulia Beatini, Paola Cialdella (tutte alla Voce) e da Elisa La Marca (liuto e tiorba).

Al centro del concerto l’intricata vicenda umana della grande Artemisia Gentileschi, figura intersecante la transizione al “mondo nuovo”, da Copernico a Caravaggio a Galileo Galilei, con il quale ebbe scambi epistolari personali. Compagna ideale di altre donne artiste, come Francesca Caccini, pioniera dell’emancipazione femminile, Vittoria Aleotti, Barbara Strozzi e Anna Guarini, con loro Artemisia ebbe a intrecciare personali e comuni tratti biografici. Anche nel dramma – la violenza sulla giovanissima Artemisia, l’uxoricidio di Anna – nella provenienza da famiglie di artisti e “nel percorso di formazione personale, di accesso allo studio, alla fama in vita”.

Per info sul programma completo: www.modulazioni.net . I biglietti per gli ingressi a pagamento sul portale ticket.it

g. m.

Nelle foto: Immagine guida “Modulazioni. Musica senza tempo”;  “Le Viole del re”;  “Gruppo Cleantha”

Auto sfonda un muro: conducente in ospedale

I vigili del fuoco sono intervenuti per un incidente avvenuto ad Aosta in via Roma, dove un’auto ha invaso la corsia di marcia opposta schiantandosi contro un muro e abbattendolo in parte. Il conducente avrebbe avuto un malore. Al pronto soccorso è stato verificato che non è grave.

Ascom incontra i candidati: Gianna Pentenero

Desertificazione commerciale, sicurezza e decoro, concorrenza sleale, costi eccessivi e la mancanza di una politica attenta sono i temi principali affrontati nell’incontro

tra Ascom Confcommercio Torino e provincia con la candidata alle elezioni regionali Gianna Pentenero.

Le richieste di Ascom per la prossima legislatura regionale sono chiare e concrete: fondi europei e una politica commerciale strutturale con la precisa volontà di risollevare le attività e le piccole imprese.

«Il mondo del commercio è preoccupato – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa –. Viviamo una situazione globale di insicurezza, che va a sommarsi ad una crisi interna e difficoltà specifica dei settori, verso cui chiediamo una maggiore attenzione da parte della politica. Dopo decenni di favoritismi verso la grande distribuzione e le piattaforme di e-commerce, che hanno letteralmente devastato molte categorie del commercio, è ora che la politica torni a guardare all’economia reale. Il ruolo sociale delle attività commerciali è ormai riconosciuto da tutti, mentre è ancora poco considerato il peso economico. E stiamo parlando di posti di lavoro che, a differenza di Amazon, non sono mero sfruttamento, ma, al contrario, consentono crescite personali importanti e carriere essenziali per lo sviluppo dell’economia del territorio. Vediamo intercettare fondi europei per tante categorie, ma al commercio stanno arrivando solo pochissime briciole: chi governerà la Regione avrà la possibilità di attirare fondi anche per noi, per i commercianti; chiediamo un impegno specifico su questo punto.

E chiediamo che i partiti prendano una posizione chiara sui colossi dell’e-commerce. Così come reclamiamo un focus politico specifico sul commercio e un ascolto maggiore su problematiche che sono sotto gli occhi di tutti, ma che non hanno ancora trovato un effettivo riscontro nelle politiche.

Noi continueremo a lottare per un maggiore riconoscimento e sostegno delle piccole imprese, fondamentali per l’economia e il tessuto sociale dei territori. Auspichiamo che la politica ci sostenga».

Marchierù, da fortezza a dimora nobiliare

Un altro piccolo gioiello si apre al pubblico nell’ultima domenica del mese. Piccolo ma delizioso, tutto da gustare. È il Castello di Marchierù a Villafranca Piemonte, tra Airasca e Saluzzo, antica terra di confine tra il principato degli Acaja e il marchesato di Saluzzo. La contessa Paola Prunas Tola, attuale proprietaria, apre ai visitatori la porta del suo castello dal nome insolito, Marchierù o Marcerù. L’origine del nome resta infatti incerta a quasi mille anni di distanza. Forse deriva dal francese “macheron”, mucchio di macerie lasciate dopo il devastante passaggio di Federico Barbarossa nove secoli fa o forse proviene da “marca” quale terra di confine con il Marchesato di Saluzzo ma senza i marchesi di Marchierù, mai esistiti.
Oppure il nome si collega a “marcio”, altamente irriguo, poiché siamo nella zona dei “fontanili”, dove l’acqua delle falde arriva in superficie dando vita a pozze pulite e cristalline che consentono un’irrigazione continua. Delle tre, sarebbe proprio quest’ultima l’ipotesi più accreditata. In realtà Marchierù è un complesso di edifici del XII secolo con il castello, la cappella nobiliare, la casa del custode, le scuderie e la cascina antica. In origine era la fortezza dei Savoia-Acaja con ponte levatoio e fossato. Nel Settecento è diventata una dimora residenziale circondata da una una cinta muraria che custodisce un parco ottocentesco abbellito da suggestivi angoli dedicati alle ortensie, peonie e rose all’ombra di alberi secolari. Dai Savoia il castello è passato per via ereditaria da una casata piemontese all’altra, dai Petitti ai Solaro del Macello fino ai conti Filippi di Baldissero e Prunas Tola Arnaud di San Salvatore la cui discendente diretta, la contessa Paola, è l’attuale titolare della proprietà. Furono i Signori di Barge i primi possessori di Marchierù ma nel 1251 tutti i loro beni furono ceduti a Tommaso II di Savoia per poi passare ai cugini Petitti.
Alla fine del ‘400 la località tornò a Casa Savoia. I successivi proprietari furono i conti Solaro del Macello, poi gli eredi Cacherano di Osasco e i Filippi di Baldissero che nel 1827 riscattarono l’intera proprietà. Una famiglia antica quella dei Filippi di Baldissero, parenti dei Prunas Tola, attuali proprietari. Antica e importante famiglia alla quale appartenne Vittorio Antonio che tra Seicento e Settecento fu l’aiutante di Campo del Principe Eugenio di Savoia nelle campagne militari contro i turchi. Chi portò all’antico splendore il feudo di Marchierù fu Carlo Alberto Filippi di Baldissero, figlioccio e paggio di Carlo Alberto di Savoia. Membro della Regia Accademia di Agricoltura di Torino fu artefice di importanti innovazioni in campo agricolo nonchè cugino di Cavour che spesso soggiornò a Marchierù. Il figlio Enrico sposò Maria Arnaud di San Salvatore che discendeva da due tra le più importanti famiglie francesi, i Richelieu e i Gallifet. L’ultima erede dei Filippi, Camilla, sposò il conte Vittorio Prunas Tola. Il castello fu ereditato dal figlio Severino e dall’attuale proprietaria Paola Prunas Tola. Apre solo l’ultima domenica del mese, quindi la prossima apertura al pubblico, per iniziativa dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, sarà domenica 30 giugno, l’ultima il 27 ottobre. Per prenotare si può telefonare al numero 339 4105153.
 Filippo Re

A Palazzo Fauzone arriva Terroir Dogliani

 

Il primo giugno a Dogliani, il 2 e 3 giugno a Mondovì si terranno tre giorni d’esperienze sensoriali con presentazione delle annate, degustazioni guidate, abbinamenti di  cibo, vino, banchi d’assaggio e approfondimento sul territorio e sui diversi vigneti.

Per chi voglia assaporare l’equilibrio del DOCG 2023 e degustare i profili olfattivi ricchi di note fruttate del DOCG superiore 2022, l’appuntamento è con Terroir Dogliani, consorzio tra i produttori della denominazione Dogliani DOCG. Grande protagonista sarà il Dolcetto, emblema e identità di questa parte di Langa, ma il programma di questa parte di masterclass, laboratori, banchi d’assaggio proporrà anche vini nati da altri vitigni, una produzione che sta crescendo fra i confini del Dogliani DOCG, oltre alla ricca cultura enogastronomica del territorio.

Si comincia sabato 1 giugno a Dogliani nelle suggestive cantine storiche della Bottega del Vino. Dalle 14 alle 20 apriranno i banchi di assaggio. Parallelamente, alle 15, prenderà avvio il laboratorio dedicato al Dogliani Superiore Docg 2022 e classico 2023, accompagnato da carni crude, salsiccia di Bra, battuta e vitello tonnato. Seguirà il laboratorio Terre Alte di Dogliani, un nebbiolo territoriale accompagnato dai formaggi di pecora e di capra della Langa. Nel contempo sarà visitabile la mostra del pittore Angelo Ruga, la cui introduzione alle opere esposte sarà  alle 18, seguita da un aperitivo. La giornata si chiude con la cena nell’Osteria  Battaglino con quattro piatti abbinati ad annate d’archivio (prenotazione obbligatoria).

Domenica 2 giugno la manifestazione si sposterà presso il medievale Palazzo Fauzone di Mondovì. Alle 11 ci sarà il laboratorio dedicato al Riesling, accompagnato da pesci di fiume affumicati. Alle 12 inizierà il laboratorio sul Pinot Noir, accompagnato da salumi d’oca, e contemporaneamente apriranno i banchi d’assaggio fino alle ore 20. Alle 15, l’ultimo laboratorio denominato “Terre Alte del Dogliani per l’Alta Langa”, accompagnato dalla terrina di coniglio. Alle 18.30 si terrà la presentazione del libro “Alta Langa”, edito da Slow Food, e la sera gran finale all’osteria Bertaina: cena sotto i portici di Piazza Maggiore con le nuove annate dei produttori della Bottega (prenotazione obbligatoria).

La giornata di lunedì 3 giugno sarà riservata agli operatori del settore e ai giornalisti, con masterclass e approfondimenti legati al vino.

“Il Dolcetto è un vitigno molto diffuso nel Sud del Piemonte, è impossibile farlo crescere altrove – spiega Nicoletta Bocca, Presidente della Bottega del vino di Dogliani – il Dolcetto Dogliani si distingue dagli altri grazie a una combinazione di vitigno, clima, terreno, cultura e lavoro dell’uomo. Qui si possono coltivare anche altri vitigni con risultati di assoluto interesse. A Terroir Dogliani si potranno assaggiare anche vini bianchi, rosati, spumanti e rossi. Calati in una cornice di incredibile bellezza si potrà gustare la gastronomia delle nostre terre, dai sapori semplici e antichi”.

La Bottega del vino Dogliani è un Consorzio tra i produttori della denominazione Dogliani DOCG, che ha come scopo principale la tutela e la promozione del vino. Nata come associazione nel 1984, dieci anno dopo la creazione della DOC Dolcetto di Dogliani nel 1974, la Bottega del vino di Dogliani è stata voluta da tutti quei produttori che sentivano il bisogno di unire le forze e lavorare insieme per la giovane denominazione. Realizzata e condotta con il sostegno del Comune di Dogliani, l’associazione, nel tempo, è divenuta luogo in cui i produttori possono confrontare le loro esperienze, le prospettive della denominazione e discutere le nuove proposte legislative in una sorta di forum permanente. Dal 2012 all’associazione si è affiancato un Consorzio denominato Bottega del vino Dogliani, costituito dalle aziende produttrici presenti in Bottega e orientato alla promozione dei vini della zona di Dogliani, divenuto dal 2005 una DOCG.

Mara  Martellotta

Vino e arte, connubio ideale alla Cantinetta Imarisio

Un interessante incontro interculturale sul connubio tra vino e arte è stato proposto a Mombello Monferrato nella Cantinetta Resort di Roberto Imarisio eclettico personaggio, enologo, musicista, appassionato e colto collezionista di dipinti, sculture, disegni e antichi reperti raccolti con fiuto di intenditore, in un piccolo ma preziosissimo vero e proprio museo, denominato, non a caso, “Gli Sguardi di Dioniso”.

Immediatamente, nel leggere l’intitolazione, si ha l’impressione di ritornare indietro nel tempo riportando alla mente i lirici greci e latini che esaltavano i poteri del mitico dio del vino, Alceo ritenendolo cura degli affanni  e rivelatore dell’animo di ognuno (in vino veritas), Orazio con il suo “Nunc est bibendum” invitando a ballare e brindare, con l’allora famoso vino Cecubo, la scomparsa di Cleopatra.

Come a quei tempi venivano cantati il Vinello Sabino, il Falerno, il Mareatico e il Caleno, così Imarisio decanta i grandi vini della sua cantina attraverso suggestive similitudini tra le caratteristiche delle singole bevande e il temperamento di famosi artisti.

La sfrenata irriverenza di Caravaggio non è forse paragonabile alla turbolenza del Grignolino causata dai tannini?

E che dire dell’incantevole Ipsum se non paragonarlo alla sognante fantasia creativa di Salvador Dalì.

 

Tra le innumerevoli opere, in un ambiente raffinato dove si è rispettato lo stile originale della casa secentesca, prevale il gusto del proprietario attraverso l’arte espressionista, simbolista e surreale.

Enrico Colombotto Rosso ci incanta con uno stile dai vari risvolti, un prisma dalle mille sfaccettature che coinvolge, oltre all’evidente surrealismo, anche le movenze liberty e persino il preromanticismo attraverso la poetica del sublime che desta attrazione e sgomento al tempo stesso.

Affascinano la trasfigurazione della realtà, le figure grottesche, le metamorfosi, gli incubi che escono dalla cosiddetta “Africa interiore” come venivano chiamati gli spazi profondi dell’inconscio. Accanto ad alcuni bellissimi quadri di Leonor Fini che molto  lo influenzò.

Tante le opere appartenenti all’espressionismo astratto di Maria Teresa Guaschino  allorchè abbandonò l’arte figurativa a favore dell’arte aniconica esprimendosi attraverso rabbiosi grumi di denso colore che, ricordando Fautrier, denunciano l’assurdità della violenza e dell’ingiustizia.

Non mancano importanti nomi di artisti,  perennemente fedeli al  figurativo, appartenenti al nostro territorio, come i grandi della ritrattistica Gino Mazzoli, dal virtuosismo ereditato da Giacomo Grosso, e Ambrogio Alciati con accenti scapigliati e boldiniani.

Inaspettatamente, dulcis in fundo, ci sono stati mostrati un olio di Dalì e un disegno a biro di Picasso rappresentante la colomba, offrendo una ulteriore splendida occasione di vivere la bellezza dell’Arte.

Giuliana Romano Bussola

Croce Bianca di Rivalta compie 40 anni

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Bianca di Rivalta sabato 1 giugno celebrerà il 40° anniversario dalla fondazione. L’evento si svolgerà a partire dalle 10.30 presso lo spazio De Ruggiero in piazza Gerbidi a Rivalta di Torino.

Il programma della giornata prevede alle ore 11 i saluti istituzionali, la consegna dei gagliardetti del quarantennale alle associazioni che interverranno e la benedizione degli automezzi operativi sul territorio.

Per il pomeriggio la Croce Bianca di Rivalta ha organizzato diverse attività, si potrà assistere alla dimostrazione di intervento di primo soccorso, all’esibizione della scuola di danza di Orbassano, alla simulazione di ricerca dispersi con la presenza di unità cinofila e la presentazione dei cani da assistenza persone disabili.

Daniela Cimino, presidente della Croce Bianca Rivalta: «Un ringraziamento a tutte le volontarie e a tutti i volontari della Croce Bianca Rivalta per lo spirito di abnegazione e il grande impegno a favore della cittadinanza. Con la celebrazione dei 40 anni di attività vogliamo rendere omaggio a tutte e tutti loro e allo splendido percorso fatto insieme, senza dimenticare il contributo apportato dai dipendenti soprattutto per i servizi infrasettimanali. Alcuni dipendenti sono con noi da 25 anni, altri da un anno  quindi, un grazie ai dieci autisti soccorritori dipendenti, all’amministrativa e alla coordinatrice. Siamo grati anche a tutti coloro che si stanno adoperando per la buona riuscita del quarantennale».

La Croce Bianca Rivalta di Torino, associata Anpas, può contare sull’impegno di 148 volontari, di cui 66 donne, e 12 dipendenti grazie ai quali ogni anno svolge oltre 12 mila servizi con una percorrenza di circa 305 mila chilometri. Effettua servizi di emergenza 118, trasporti ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite anche con mezzi attrezzati al trasporto di persone disabili e interventi di protezione civile.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci, 698 dipendenti, di cui 81 amministrativi che, con 460 autoambulanze, 249 automezzi per il trasporto disabili, 266 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 586.458 servizi con una percorrenza complessiva di 19.532.181 chilometri.