ilTorinese

Ferrari schiantata a 250 km/h: seconda vittima una modella

La seconda vittima dell’incidente avvenuto domenica 31 marzo sulla bretella Ivrea-Santhià ad Alice Castello, quando una Ferrari si è schiantata e incendiata alla folle velocità di 250 chilometri orari è molto  probabilmente la fotomodella ucraina Anna Kraevskaya, residente in Svizzera. Sono i suoi amici che non hanno sue notizie  da domenica, a pensare  che a bordo della vettura ci fosse lei insieme al 40enne disc-jockey kosovaro conosciuto  come Dj Style Q.

Tavolo Stellantis, Torino e il Piemonte chiedono un nuovo modello a Mirafiori

Mentre Torino si prepara alla manifestazione a difesa dello stabilimento di Mirafiori e dell’automotive, in programma il 12 aprile, si è tenuta a Roma al ministero delle Imprese e del Made in Italy l’audizione del Piemonte al Tavolo Stellantis convocato dal ministro Adolfo Urso. C’erano  il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, accompagnato dall’assessore al Lavoro Elena Chiorino, e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. I rappresentanti istituzionali del Piemonte hanno consegnato il documento condiviso frutto del confronto che si è svolto ieri a Torino con le parti sindacali, le associazioni di categoria e la Camera di Commercio.  Nel testo si conferma la necessità di un nuovo modello da produrre a Mirafiori, la centralità dell’indotto automotive piemontese e l’esigenza che Torino e il Piemonte mantengano il cervello della ricerca e della progettazione del gruppo, forti delle competenze d’eccellenza di tutta la filiera.
«Abbiamo ottenuto importanti risultati, come l’avvio dell’hub europeo del riciclo e del Battery Center, e la prossima settimana del centro per le trasmissioni, che valgono in tutto circa mille occupati, ora si tratta però di fare un passo in più – commenta  il presidente del Piemonte Alberto Cirio – L’azienda sta lavorando per rendere la 500 elettrica più competitiva in modo da conquistare maggiori fette di mercato, nel frattempo però serve, e questo lo dicono insieme il mondo delle imprese e i sindacati, un nuovo veicolo da produrre a Mirafiori per arrivare a 200 mila auto all’anno. Lavoriamo in questa logica con un approccio costruttivo: chiediamo a Stellantis impegni su questo e siamo disponibili a collaborare, come abbiamo fatto per il polo del riciclo».
Mirafiori è la più grande fabbrica d’Europa, qui in passato si facevano 400 mila macchine, nel 2023 se ne sono fatte poco più di 80 mila, bisogna arrivare a 200 mila, che in prospettiva saranno soprattutto elettriche, quando anche il mercato sarà più maturo. Secondo le istituzioni piemontesi  questo obiettivo deve essere garantito da un nuovo modello, così come è necessaria la garanzia che il cervello e il cuore ingegneristico e di progettazione resteranno a Torino e in Piemonte.
«L’incontro di oggi – osserva  il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – si inserisce in un percorso che abbiamo avviato con la Regione e va nell’ottica di rendere sinergici gli investimenti del gruppo Stellantis come parte di un’unica strategia, quella di ribadire che l’automotive non solo è parte integrante dell’identità di Torino ma un’occasione di ulteriore crescita. Gli investimenti nella direzione dell’Hub del riciclo hanno colto l’esigenza di dotare Mirafiori e la città di una infrastruttura produttiva e di ricerca e sviluppo sul tema delle materie prime critiche per le auto elettriche mentre l’investimento ribadito sul settore dell’ingegneria sarà strategico non solo per attrarre ma anche per mantenere sul territorio giovani talenti in un contesto peraltro alle prese con una profonda crisi demografica. Sono poche le realtà nel mondo che, come Torino, hanno la capacità di costruire un’auto partendo dalla ideazione fino al collaudo e questo rappresenta un valore aggiunto. È però del tutto evidente che questi elementi debbano necessariamente essere accompagnati da un investimento che consideri anche le strategie produttive sulle nuove linee e i nuovi modelli. Ed è proprio questo lo spirito con cui la Città ha aderito allo sciopero del 12 aprile: come istituzioni confermiamo il nostro impegno e la nostra disponibilità a contribuire a costruire le condizioni perché il territorio torinese e Mirafiori siano autenticamente competitivi a livello nazionale e internazionale ».

‘Oltre lo sguardo’, Spazio 44. Espone Nibbi

 

Mostra curata da Edoardo di Mauro

 

Si aprirà il 5 aprile prossimo alle 18.30 presso la galleria d’arteSpazio 44 la mostra intitolata “Oltre lo sguardo “di Gianluca  Nibbi e curata da Edoardo di Mauro.

“La pittura e, più in generale, il ricorso a tecniche definite tradizionali sono state troppo affrettatamente definite inadeguate ai tempi e appaiono tuttora vittime di superficiali interpretazioni critiche, assillate da una rincorsa affannosa ai parametri di un gusto antico che più ci si sforza di definire, più sfugge in mille direzioni- afferma il curatore della mostra Edoardo di Mauro.

La tecnica pittorica mantiene una invidiabile vitalità che le consente di calcare egregiamente la scena, adeguandosi alle mutazioni di una società in rapida e frenetica evoluzione, in virtù del suo essere da sempre teknè intesa nella accezione etimologica di pratica manuale implicita al concetto originario di arte.

Le ultime generazioni di pittori, quelli apparsi sulla scena all’inizio degli anni Duemila, usano il tramite pittorico per stabilire con lo scenario contemporaneo un rapporto di evocazione, sublimando il reale per trarne gli umori riposti, sfidando la fotografia  e costringendola a adeguarsi rincorrendola sul suo terreno.

Gianluca Nibbi è  un artista che si è formato all’Accademia Albertina, culla di talenti pittorici.

Il suo stile denota una autentica passione, non mediata da concessioni al gusto del momento.

Per Nibbi la pittura è sinonimo di intensità emotiva e viscerale, manualità sofferta e al pari meditata, autentica e rinnovata teknè.

I suoi lavori, di dimensioni spesso imponenti, sono in grado di scuotere emotivamente il fruitore e si sposano perfettamente con il termine di “contemporaneità evocata “ usato dal critico Edoardo Di Mauro per delimitare la predominante espressiva della giovane arte che per Nibbi, già attivo da diversi anni, è  una valida definizione per evidenziare la costante attualità del progetto visivo. I temi da sempre prediletti sono concreti, ma anche drammatici, tratti dalla realtà.

La realtà di zone vaste e periferiche del mondo, con i volti innocenti di bimbi o più segnati di adulti, uomini e donne che, ad onta di una condizione esistenziale spesso ai limiti dell’umano, esprimono un autentico candore ed una insopprimibile gioia di vivere.

Con la pittura Nibbi riesce a infondere a queste immagini un tocco di magia e, per dirla con Baudelaire, di ‘surrealtà’, facendole levitare dalla materialità del reale, dagli archivi della documentazione al significato sempiterno superioredell’immagine simbolica.

In questa personale presso Spazio 44 l’artista presenta diversi lavori inediti, che rappresentano visioni di realtà lontano da noi, sebbene la velocità di movimento attuale conceda molto più di un tempo la possibilità di una visione diretta degli eventi narrati.

Gianluca Nibbi continua, però, a insistere coerentemente su una visione romantica aliena dalla ricerca fotografica di stampo sociologico che spesso  corre il rischio di scadere nel reportage esotico.

Nibbi, invece, si concentra sulla potenza espressiva dei volti, in grado di emanare un’aura atemporale ed ultraterrena, sulla dinamicità oscillante tra il dramma e l’ebbrezza della festa e dei riti dionisiaci. La scelta dei soggetti non è  casuale e l’artista compie su di essi un’attenta ed accorta riflessione, evidenziata anche dall’uso recente per diverse tele del colore ad olio al posto dell’acrilico, che richiede una pazienza maggiore nella composizione,  trascendendo in una perdita di tempo come “perdita del tempo”.

Come sottolineato dall’artista, che ha una piena consapevolezza teorica del suo progetto, quest’ultimo consiste in uno studio di volti, isolati nell’immediatezza dello sguardo frontale che scruta il fruitore, o rappresentati  nel dinamismo di gruppo, in un viaggio che parte dall’Africa per proseguire in India e concludersi a ridosso della secolare cultura tibetana.

L’attenzione di Nibbi si concentra prevalentemente verso la trasposizione dello spazio ideale della tela dei tratti somatici di giovani e adolescenti, ai quali alla purezza della gioventù  si somma l’appartenenza a mondi solo in parte contaminati da consumismo, dai bisogni effimeri e dalla comunicazione invasiva di un Occidente ormai completamente globalizzato.

Il titolo della mostra “Oltre lo Sguardo” sintetizza con rara efficacia la volontà di andare alla ricerca di una diversa visione valoriale dell’esistenza.

La mostra, che inaugura il 5 aprile alle 18.30, chiuderà i battenti il 24aprile.

Orari dal lunedì al venerdì 14/19. Sabato e domenica su appuntamento.

 

Mara Martellotta

Alla scoperta delle jungle tropicali

Iniziativa organizzata con il supporto di Borello Supermercati 

Domani Venerdì 5 Aprile Presso il Centro Comunale Paluc, di Baldissero Torinese alle ore 21.00  Incontro con il Dott. GIANFRANCO CURLETTI, Curatore onorario di Entomologia del Museo Civico di Storia Naturale di Carmagnola, con una conferenza dal titolo: C’ERA  UNA  VOLTA Esperienze di un entomologo alla scoperta delle  Jungle Tropicali.

 

Le novità sul Parkinson

Il convegno annuale in occasione della giornata mondiale della malattia di Parkinson  si terrà  Venerdì 19 aprile 2024 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 presso la Sala Congressi OMCeO in Corso Francia 8, Torino.
Gli argomenti che verranno trattati sono di grande attualità e interesse per le persone con malattia di Parkinson e i loro familiari.
Si affronteranno temi come: la t
erapia nella fase iniziale e in quella avanzata della malattia; il dolore come sintomo nella malattia di Parkinson; depressione e disturbi del comportamento; Attività fisica e riabilitazione; le nuove terapie.

I vincitori del SAA Sport & Wellness

 

 

Nell’ambito della SAA University & Wellness Sport and Business Campus, hanno vinto la prima edizione del Business Game Microlino e Alberto Marchetti. In campo vi erano dieci aziende, sessanta studenti e un’intelligenza artificiale. Uno storyboard che mostra la differenza tra il conducente, stressato a bordo del suo mega Suv, a causa della difficoltà nel traffico e a trovare parcheggio, contro la facilità con cui la Microlino elettrica riesce ovunque a superare le difficoltà del traffico cittadino. Le dimensioni contano. È questo il primo progetto del Best Creative Award della SAA University & Wellness, che si è tenuto lo scorso 29 febbraio presso il club Ronchiverdi di corso Moncalieri 466, attraverso la formula del business game ideata dalla SAA U&W. La creatività dei suoi giovani studenti, unita alla professionalità del general manager di Microlino, Michelangelo Liguori, e con il supporto dell’intelligenza artificiale, hanno generato un progetto vincente e innovativo, secondo le motivazioni espresse dalla giuria durante la cerimonia di premiazione, dello scorso 20 marzo, nella sede della SAA in via Ventimiglia 115.

“È sempre un vero piacere collaborare con l’Università e i ragazzi– spiega Michelangelo Liguori – Si tratta di menti fresche e sono contento di aver partecipato all’evento. Gli studenti hanno dimostrato rigore nell’affrontare il tema e risolvere la questione. Hanno interpretato molto bene la missione della lavoro di gruppo, facendo emergere un progetto ben fatto, e facendosi supportare in maniera corretta dall’intelligenza artificiale”.

Il team di Alberto Marchetti, storico maestro gelataio di Torino, si  aggiudicato il Best Creative Award per la “tecnica perfetta” con cui è riuscito a realizzare il progetto di lancio sul mercato dei nocciolini di Chivasso firmati Marchetti, che a breve saranno messi in commercio.

“Mi sono molto divertito a lavorare con questi ragazzi – spiega Alberto Marchetti – su un progetto molto importante per me perché si tratta di un prodotto non an ora sul mercato, ma in procinto di esserlo. Ho trovato una squadra preparata e motivata”.

Entrambe le squadre hanno ottenuto un premio del valore di 600 euro l’uno. A tutti partecipanti è stato consegnati un “certificate”che ne attesta la partecipazione, e verrà consegnato il Digital Open Badge, di fondamentale importanza per il proprio curriculum. Il workshop ha avuto l’obiettivo principale di esplorare l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sul panorama tecnologico industriale, per fornire competenze teoriche e pratiche, rafforzando le competenze digitali e argomentative degli studenti, sviluppando le potenzialità di decision making, team working e time managing per la progettazione e la realizzazione di un progetto finale. A partecipare all’evento, oltre a Marchetti e Microlino, sono state le aziende Vergnano, Leone, Rai, Pignatelli, Rinascente, Martini, Laperla, In Estasi. A breve saranno comunicate le date del prossimo Business Game.

 

Mara Martellotta

Piemonte: in 38 musei 40 mila visitatori in più

I musei monitorati dall’Osservatorio Culturale hanno registrato 146 mila ingressi contro i 108 mila del 2023

 

 

Il Piemonte si conferma una meta preziosa per il turismo museale, come dimostrano i dati rilasciati dall’Osservatorio Culturale del Piemonte riguardanti il periodo pasquale del 2024. Su 38 musei e beni culturali presi in esame da OCP è stata registrata complessivamente un’affluenza straordinaria, in aumento del 34% rispetto all’anno precedente. I visitatori che hanno affollato le istituzioni culturali hanno raggiunto un totale di 146 mila ingressi tra il Venerdì Santo e il Lunedì di Pasquetta, rispetto ai 108 mila dell’anno precedente.

 

«Le sfide poste dal maltempo hanno inciso sui flussi – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Vittoria Poggioma il Piemonte ha dimostrato di essere una destinazione culturale in continua crescita, attrattiva per i visitatori nazionali e internazionali con un incremento che fa ben sperare per il futuro. L’impegno nel valorizzare il nostro patrimonio culturale si conferma una priorità, contribuendo non solo alla promozione della cultura e dell’arte, ma anche all’economia regionale».

 

Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, molti musei hanno accolto più visitatori rispetto al 2023 come nel caso del Castello di Racconigi che con i suoi 1.500 visitatori ha registrato una crescita, grazie alla riapertura del Parco, precedentemente chiuso dal 2023. O come il museo di Scienze Naturali che ha accolto 4 mila persone.

 

A Torino, il tempo sfavorevole ha incentivato le visite nei musei, che hanno offerto una vasta gamma di mostre di grande richiamo. La Galleria d’Arte Moderna (GAM) ha accolto 7.037 visitatori con un aumento delle visite favorite dalla presenza della mostra Hayez. L’officina del pittore romantico (+380%), mentre Palazzo Madama ha raddoppiato i visitatori (6.440) registrando un incremento del 112% grazie anche alla mostra Liberty. Torino Capitale. Bene anche i Musei Reali di Torino che con 21.850 biglietti ha fatto registrare un aumento del 66% delle visite anche grazie a due mostre appena inaugurate, L’autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro, presente dal 28 marzo e Guercino. Il mestiere del pittore, dal 23 marzo.

Anche il Museo del Cinema ha registrato un incremento del 19% grazie alla presenza dell’esposizione dedicata a Il Mondo di Tim Burton che si concluderà il 7 aprile. Da sottolineare anche il successo di «Camera», che ha raddoppiato gli ingressi arrivati a 2.414 grazie a tre mostre fotografiche esposte durante il periodo pasquale del 2024.

 

Un altro punto brillante è rappresentato dal Museo della Radio e Tv, che nel mese di marzo 2024 ha segnato il suo record storico di pubblico da quando è stato aperto: con un totale di 28.880 visitatori, si è registrato un aumento del 132% rispetto a marzo 2023 e del 15% rispetto al precedente record di dicembre 2023 (25.122 visitatori).

 

Raddoppia la fisioterapia del gruppo Koelliker

Prosegue la crescita del Gruppo Koelliker sul territorio torinese. L’ultimo ampliamento del perimetro è l’acquisizione di Galileo 18, storico centro fisioterapico nel cuore della città, che va ad aggiungersi all’unità operativa “Koelliker Fisio” già presente all’interno dell’Ospedale Koelliker.

La riabilitazione e rieducazione funzionale del Gruppo Koelliker, con i suoi servizi privati, assicurati e convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, diventa così un riferimento cittadino importante, sia come dimensioni che di qualità nei servizi offerti.

“Galileo 18 – dichiara Paolo Berno, Amministratore Delegato dell’ospedale e di Galileo 18 – porta in dote al Gruppo Koelliker qualità, esperienza e un team di eccellenza che permetterà di implementare ulteriormente i servizi di riabilitazione e recupero funzionale, grazie ad un approccio multidisciplinare che vedrà la collaborazione di specialisti e fisioterapisti, accelerando così i tempi di recupero e migliorando la qualità di vita dei pazienti”.

Alla guida dell’unità operativa di riabilitazione e recupero funzionale integrata sarà il Dr. Demasi per la parte fisiatrica, mentre i dottori Massimiliano Barbagiovanni e Luigi Pochettino coordineranno la parte fisioterapica.

Il Gruppo Koelliker continuerà ad investire in nuove tecnologie per potenziare l’unità operativa integrata con apparecchiature di ultima generazione per la diagnostica e la terapia fisica, nonché per incrementare le attività in acqua sia dell’Ospedale Koelliker che del centro G18, attraverso le due piscine dedicate.

Nuovi investimenti anche in termini di risorse umane: per soddisfare le necessità derivanti dalla crescita dell’attività dell’attività sono già stati inseriti in organico 11 nuovi fisioterapisti e 3 nuovi fisiatri che vanno a completare un organico di oltre 60 professionisti in grado di offrire trattamenti fisioterapici innovativi ed alcuni percorsi particolarmente specializzati quali fisioterapia in ambito oncologico per le donne operate al seno, rieducazione del pavimento pelvico e perineale, assorbimento cicatrici, trattamento del linfedema e logopedia.

Fissolo (Moderati): il metano in via Brenta

DA PALAZZO CIVICO – A seguito di numerose segnalazioni, Il Capogruppo dei Moderati Simone Fissolo ha presentato un’interpellanza per l’allacciamento al metano in via Brenta. Il problema del mancato allacciamento al metano in via Brenta è stato oggetto nel corso degli anni di diverse interpellanze: la numero 4963 del 2016, la numero 6600 del 2018, la numero 1648 del 2020 e la numero 279 del 2021.

Via Brenta è una traversa di via Ala di Stura e pur essendo in territorio cittadino ad oggi non è raggiunta dalle condutture del metano. Grazie anche a quest’ultima interpellanza, presentata dal capogruppo dei Moderati, la situazione si è finalmente sbloccata.

Fissolo, con soddisfazione, ha dichiarato: “Era incomprensibile che nel 2024, in un’area metropolitana, ci fossero ancora abitazioni non allacciate alla rete del gas metano. Questa mancanza era pericolosa perché, oltre al disagio dei residenti registrato a più riprese, generava anche un rischio per la sicurezza dovuto alla necessità di usare le bombole a gas”.

“ Sono felicissimo di poter comunicare ai residenti che nelle prossime settimane Italgas comincerà il cantiere per la fornitura di gas in via Brenta ” conclude Fissolo.

In visita a chiese e cattedrali (anche) via app. Duemila volontari per promuovere centinaia di luoghi religiosi  

Sono trascorsi sette anni dalla la sottoscrizione della convenzione per la valorizzazione dei Beni Culturali ecclesiastici (dalle pievi alle cattedrali) , e la Regione Piemonte con la Conferenza Episcopale annuncia l’imminente rinnovo della collaborazione, presentando un nuovo programma di interventi da oggi al 2026 per un valore complessivo di 2,3 milioni di cui 1,2 milioni di fondi regionali per Musei, Archivi e Biblioteche 700 mila euro per le cattedrali. Il cuore di questo piano è la creazione di un sistema integrato per la fruizione turistico-culturale, che colleghi tra loro le cattedrali, i musei diocesani e le chiese sparse sul territorio lungo i percorsi devozionali. Questo sistema non solo renderà più accessibili e fruibili questi luoghi di grande valore storico e artistico, ma contribuirà anche a promuovere il turismo religioso nella nostra regione. Ciò che rende questo progetto ancora più speciale è il coinvolgimento di oltre 2.000 volontari culturali e del sistema di Chiese a Porte Aperte. Grazie al loro contributo e alla loro passione, oltre 600 luoghi religiosi saranno resi ancora più accoglienti e accessibili ai visitatori. Altri fondi per 1 milione saranno messi dalla CEP come cofinanziamento per gli interventi di ripristino e valorizzazione del patrimonio. Nel 2017 è stata avviata la prima sperimentazione con i musei, gli archivi e le biblioteche. Tra il 2018 e il 2020 sono state realizzate attività con un contributo regionale di 720.000 euro e un cofinanziamento della CEP di 360.000 euro, coinvolgendo musei, archivi, biblioteche e chiese a porte aperte. Tra il 2021 e il 2023 sono state realizzate attività con un contributo regionale di 1.225.000 euro e un cofinanziamento della CEP di 600.000 euro coinvolgendo sempre musei, archivi, biblioteche e chiese a porte aperte. Tra il 2022 e il 2024 sono state coinvolte le cattedrali e gli episcopi, con un contributo regionale di 1.640.000 euro e un cofinanziamento della CEP di 340.000 euro. Oltre a migliorare l’aspetto fisico di queste chiese, l’accordo prevede di far conoscere e apprezzare anche il significato di questi luoghi. Attraverso visite guidate, conferenze, mostre e altre attività culturali, si potranno infatti rendere questi luoghi non solo destinazioni turistiche, ma veri e propri centri di cultura e spiritualità. Un elemento cruciale per l’accesso a questo patrimonio continuerà ad essere la App di Chiese a Porte aperte, sviluppata con il sostegno della Fondazione CRT. Grazie a un QR Code, gli utenti possono prenotare e accedere alle porte dei luoghi di culto, usufruendo di un sistema multimediale di guida disponibile in tre lingue. Con  l’avvicinarsi del Giubileo, infine, la Regione sta realizzando  un piano di interventi per valorizzare le testimonianze religiose e culturali con un fondo di 400 mila euro destinato alla conservazione del patrimonio storico-artistico delle Cappelle diffuse, autentici tesori della  storia e dell’identità identità culturale del Piemonte.