SCOPRI – TO ALLA SCOPERTA DI TORINO



Il sindaco uscente Stefano Lo Russo sta governando con competenza e determinazione. Tuttavia, in vista delle Comunali 2027, la sua ricandidatura si complica: l’alleanza con il Movimento 5 Stelle non avrà una luce splendente. Senza un fronte progressista unito, il centrosinistra rischia grosso.
Mai il centrodestra è così vicino a conquistare Torino.
In questo scenario frammentato, prende quota il nome di Daniele Valle. Consigliere regionale, volto noto per il suo profilo istituzionale, la sua capacità di dialogo e la solida esperienza amministrativa, Valle si presenta come una figura capace di ricucire le fratture interne alla coalizione e di attrarre anche i voti più civici e moderati.
Secondo me e lo ribadisco Lo Russo ha fatto bene, ma oggi serve un candidato che tenga insieme anime diverse e sappia parlare a tutta la città.Daniele Valle, già vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, è apprezzato per il suo approccio pragmatico e la sua sensibilità ai temi sociali e ambientali.
La partita è ancora aperta, ma una cosa è chiara: se il centrosinistra vuole davvero restare competitivo a Torino, dovrà trovare una candidatura che vada oltre i confini del PD. E in molti iniziano a pensare che quella candidatura perfetta sia proprio Daniele Valle.
Enzo Grassano
Negli ultimi giorni dedicati alla luna il cielo diventa protagonista a Stupinigi in un evento d’eccezione, in programma venerdì 6 giugno dalle ore 21 sulla terrazza della palazzina di Caccia di Stupinigi, verso il parco storico.
La serata alla scoperta della luna prevede un percorso nelle sale alla ricerca delle storie, aneddoti e personaggi legati all’astronomia, come la principessa di Carignano, Giuseppina di Lorena Armagnac (1753-1797), moglie di Vittorio Amedeo di Carignano e nonna di Carlo Alberto. Era una donna straordinaria dai molteplici interessi, tra cui l’astronomia, di cui la Palazzina conserva un ritratto nell’appartamento di Levante. Al termine della visita guidata si terrà una “lezione di cielo” nel Salone d’Onore e, infine, dalla terrazza, l’osservazione guidata della luna dai telescopi dello staff del Planetario, accompagnata da un calice di vino e da una Friandise salata, a cura dell’associazione Tutela Baratuciat e Vitigni Storici.
L’evento è organizzato dai Servizi Educativi della Palazzina di Caccia di Stupinigi, in collaborazione con Infini.to-Planetario di Torino.
Info
Palazzina di Caccia di Stupinigi
Piazza Amedeo 7, Stupinigi, Nichelino
Venerdì 6 giugno dalle ore 21
Per Diana. La luna sopra il cervo
Prenotazione obbligatoria a stupinigi@info.ordinemauriziano.it
Dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.30, entro il giovedì precedente la visita.
Mara Martellotta
Proprio mentre sta per passare il Giro d’Italia nel Canavese, da dove sto scrivendo, mi vengono spontanee alcune riflessioni.
Da alcuni anni la partenza del Giro avviene all’estero (nel 2022 da Budapest, quest’anno da Durrës) per poi proseguire nel nostro Paese fino all’arrivo.
Certo, viene meno il significato di Giro d’Italia stante che una parte, benché minima, avviene in territorio straniero, ma a parer mio conta dove avvenga la maggior parte del percorso.
Analogamente avverrà con la Vuelta, analogo spagnolo del nostro Giro, che partirà da Venaria Reale e che nel 2023 partì dall’Olanda.
Una commistione di luoghi stranieri in un evento che da sempre è, invece, caratteristico di un Paese, con i suoi colori ben definiti (giallo per il Tour de France, rosa per il nostro Giro e rosso per la Vuelta) può significare molto, a seconda di quale metro si usi: abbattimento ideale dei confini e dei nazionalismi, inserimento nel percorso di difficoltà che, forse, nel proprio territorio non esistono (si pensi alle altitudini nostrane rispetto a quelle spagnole) o altro.
Resta il fatto che io, personalmente, sono incerto se accogliere con piacere questa innovazione o considerarla una modernizzazione fuori luogo di un evento storico.
Si potrebbe per esempio creare un Giro d’Europa settentrionale, uno per l’Europa meridionale e idem per quella centrale, oppure togliere l’attributo nazionale, chiamandole soltanto Giro o Tour.
La cosa che, però, veramente mi lascia interdetto è che questa modernizzazione avviene proprio mentre dal punto di vista politico l’Europa sta marciando in direzione opposta, ovvero nella direzione dei nazionalismi, del mantenimento delle tradizioni e delle identità nazionali.
Ad una prima analisi si potrebbe rispondere che gli eventi sportivi citati siano in realtà organizzati non dagli Stati in cui l’evento ha l’arrivo ma dai Giornali che possono, ora in un modo ora in un altro, essere filogovernativi o esserne antagonisti, com’è attualmente per la maggior parte dei nostri o da Associazioni come l’Amaury Sport Organisation che, in ogni caso, fa capo al quotidiano l’Equipe.
Occorre dire che gli eventi professionistici stanno allo sport come l’arte sta alla grande industria, per cui lo stesso gruppo un domani potrebbe smettere di seguire il ciclismo per dedicarsi alle regate.
Il motivo per cui da alcuni anni queste partenze non avvengano più in territorio nazionale non è chiaro e potrebbe proprio essere un segnale in controtendenza con la politica di chiusura attuata da alcuni Paesi.
Certo è che lo sport dovrebbe essere apolitico, apartitico e, soprattutto, unire i popoli anziché dividerli o porli su rive opposte; altrimenti si rischia di assistere nuovamente a episodi come quello delle Olimpiadi di Berlino nel 1936 dove moderni Hitler rifiuteranno di stringere la mano agli Owens di quel contesto.
Ed è simbolico che proprio l’Ungheria, attualmente uno dei Paesi più nazionalisti, abbia dato il via al nostro Giro nel 2022.
Non sarà, per caso, che dove arrivano sponsorizzazioni e ricadute economiche fantastiche la politica va in vacanza per qualche giorno?
Sergio Motta
Sono 25 i nuovi Cavalieri del Lavoro 2025 nominati dal Presidente della Repubblica
Anna Beatrice FERRINO – 1962 – Torino – Industria settore tessile
È amministratore delegato di Ferrino, azienda di famiglia nata nel 1870 per l’impermeabilizzazione di tessuti e oggi attiva nella produzione di attrezzature per alpinismo, escursionismo e outdoor, di abbigliamento tecnico e di equipaggiamenti per la protezione civile e militare. Nel 2008 ha ampliato la produzione alle racchette da sci con l’acquisizione del marchio Baldas e nel 2013 ha lanciato RockSlave, una nuova linea di abbigliamento per l’arrampicata. La progettazione e la prototipia sono svolte internamente nella sede di San Mauro Torinese. È presente all’estero con un export del 36%. Occupa circa 60 dipendenti.
Il comprensorio Monterosa Ski ha ospitato il raduno stagionale della Nazionale maschile e femminile italiana di sci di fondo |
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Un weekend impegnativo ed esaltante quello del 30 e 31 maggio, dalla riapertura degli impianti di risalita all’arrivo a Champoluc del Giro di Italia. Il comprensorio Monterosa Ski si conferma ancora una volta punto di riferimento di qualità per gli amanti dello sport. |
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Le nevi della conca del lago Gabiet, in ottimo stato in queste settimane, grazie a condizioni atmosferiche davvero perfette, stanno impegnando gli atleti nella Nazionale Maschile e Femminile di sci di fondo, in ritiro fino al 30 maggio a Gressoney-La-Trinité, ospite del comprensorio Monterosa Ski. Dieci i convocati dal responsabile tecnico delle squadre, Markus Cramer: Federico Pellegrino, Elia Barp, Davide Graz, Simone Daprà, Paolo Ventura, Martino Corollo, Hellweger Michael, Caterina Ganz, Nicole Monsorno, Nadine Laurent e Iris De Martin Pinter, seguiti dai tecnici Paolo Riva, Francois Ronc Cella, Marco Brocard e Claudio Consagra. Le abbondanti nevicate delle ultime settimane, e le temperature ancora relativamente basse in quota, hanno creato le condizioni ideali da permettere alle azzurre e agli azzurri di allenarsi su un fondo perfetto ricavato nella conca del lago Gabiet a quota 2.400, all’arrivo della telecabina Staffal-Gabiet. “La situazione meteo di cui abbiamo goduto in questo ultimo periodo – spiega Paola Turchetti, direttrice marketing di Monterosa Ski – fa del comprensorio Monterosa Ski una delle poche realtà, del nostro arco alpino, dove sarà possibile godere di un fondo eccellente almeno fino alla prima settimana di giugno. Questo è uno dei motivi del ritorno, anche per quest’anno, della Nazionale che stiamo ospitando in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, Sport e Commercio e con l’Assessorato allo Sviluppo economico, Formazione e lavoro, Trasporto e Mobilità sostenibile. Inoltre, in vista della riapertura ufficiale degli impianti di risalita, per l’avvio della stagione estiva d’alta quota, prevista il prossimo 31 maggio, le straordinarie condizioni del manto nevoso oltre i 3.000 m lasciano presagire un’estate eccezionale anche per la pratica dello sci-alpinismo e dell’alpinismo“.
31 maggio si riaprono gli impianti e nello stesso weekend si decide la Maglia Rosa del Giro di Italia Riconfermata per il quarto anno consecutivo l’apertura della stagione estiva nel comprensorio Monterosa Ski al primo weekend giugno o, più precisamente, al 31 maggio: come già lo scorso anno, i primi impianti ad inaugurare l’estate saranno quelli della tratta Staffal-Passo dei Salati-Punta Indren nella Valle di Gressoney: questi collegamenti consentiranno ascensioni alle vette del Monte Rosa e l’accesso ai rifugi ad alta quota. Inoltre, anche da Alagna Valsesia, si potrà raggiungere il ghiacciaio di Indren, a quota 3.275 metri. |
Il Festival Internazionale dell’Economia è a cura di Editori Laterza, Collegio Carlo Alberto (CCA) – Torino Local Committee (TOLC) sotto la direzione scientifica di Tito Boeri. La manifestazione è promossa dal TOLC, che riunisce Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Camera di Commercio di Torino, Unioncamere Piemonte, Unione Industriali Torino e Legacoop, coordinati dalla Fondazione Collegio Carlo Alberto.
Sul palco dell’inaugurazione a dare il benvenuto della Città c’era il sindaco Stefano Lo Russo: “Quello dei giovani e del loro sguardo sul mondo – ha detto – è un tema di cui si discute sempre troppo poco o enfatizzandone componenti negative. Le nuove generazioni sono invece estremamente capaci di guardare alle cose con spirito critico e hanno molto da dire al mondo degli adulti, sanno costruire opinione e mobilitazione e penso davvero che questo sia un elemento positivo con cui guardare al futuro. Il modo con cui noi adulti sapremo rapportarci con le loro idee e le opportunità di crescita che sapremo offrire loro potranno fare la differenza”.
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