ilTorinese

Tovaglieri (Lega) e Corti (ENS): “750 mila sordi esclusi da dirette Parlamento UE”

“Introdurre lingua segni e sottotitoli per Europa più inclusiva verso disabilità”

 “In Europa ci sono 750 mila persone sorde che non riescono a seguire i lavori del Parlamento europeo trasmessi dal sito web e hanno difficoltà a informarsi autonomamente sulle decisioni che vengono prese dall’unica istituzione dell’UE eletta direttamente dai cittadini. Si tratta di una grave ferita alla partecipazione alla vita democratica delle persone sorde, che deve essere sanata al più presto. Per questo abbiamo consegnato una richiesta scritta alla Presidente Roberta Metsola affinché l’Eurocamera sia dotata degli strumenti necessari per consentire ai cittadini sordi di poter accedere alle informazioni e alle decisioni prese dall’Aula alla stregua dei cittadini udenti, dall’utilizzo della Lingua dei Segni alla sottotitolazione in simultanea nelle lingue dei Paesi europei, opzioni che possono essere attuate ricorrendo alle nuove soluzioni offerte delle più avanzate risorse informatiche. Questa iniziativa, che ho promosso su proposta dell’Ente Nazionale Sordi e che ho condiviso con il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, è un passo concreto per realizzare un’Unione Europea sempre più inclusiva verso le persone con disabilità”. Lo ha dichiarato l’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri (Lega), consegnando alla presidente del Parlamento UE la lettera sottoscritta insieme al Presidente dell’Ente Nazionale Sordi della Lombardia Renzo Corti, che contiene anche la richiesta di interpreti della Lingua dei Segni per la visita al Parlamento europeo da parte di gruppi di sordi dei vari Paesi.

Deroghe comunali in via Bellardi e corso Brunelleschi

Cambiano due aree cittadine con l’approvazione all’unanimità di un permesso di costruzione in deroga al piano Regolatore (Legge 106/2011): via Bellardi 29 e corso Brunelleschi 12-14.

In via Bellardi – Circoscrizione 3 – un complesso industriale dismesso da anni ampio circa diecimila mq sarà in parte abbattuto e trasformato in un edificio a quattro piani; con un cambio d’uso si realizzeranno alloggi in tre piani mantenendo al piano terra esercizi di vicinato e magazzini per gli ambulanti del mercato di corso Brunelleschi. Nella riqualificazione è previsto il rifacimento del giardino pubblico Rapisarda a cura del proponente. 

Nell’area di corso Brunelleschi – Circoscrizione 4 – saranno demolite due piccole costruzioni esistenti e sarà realizzato un fabbricato a destinazione residenziale di undici piani con alcune piccole porzioni destinate al terziario e al commercio di vicinato e nell’interrato autorimesse private. A cura dei proponenti è prevista la rimozione dei binari inutilizzati di via Bena con realizzazione di parcheggi. La Slp complessiva del nuovo fabbricato è costituita dalla Slp preesistente sommata a quella oggetto di delocalizzazione proveniente da via Bellardi. È un’opportunità rara – avevano spiegato i tecnici dell’assessorato all’urbanistica in Commissione – di sperimentare un dispositivo che prevede lo spostamento di volumi edificatori in altre zone cittadine in linea con il futuro Prg che prevede la rigenerazione di tessuti urbani degradati.

L’intervento consentirà alla città l’introito di 831mila euro di oneri di urbanizzazione (di cui 190mila a scomputo per i lavori di via Bena); 784mila euro di costi di costruzione; 757mila euro di contributi di riqualificazione.

“Italo Cremona Tutto il resto è profonda notte”: in mostra alla GAM di Torino

Italo Cremona- tutto il resto è profonda notte in esposizione alla GAM di Torino– dal 24 aprile al 15 settembre 2024- ci accompagna nella scoperta dell’universo creativo dell’artista, pittore chiave del movimento surrealista del panorama artistico torinese.

Nata dalla collaborazione tra laGAM e il Mart di Rovereto, dove si trasferirà il prossimo autunno, è un percorso lungo e di forte impatto emotivo in grado di trasmettere allo spettatore incubi, apparizioni, immagini fantastiche ed espressione dello scenario immaginifico dell’artista.

Dieci percorsi espositivi disposti in ordine cronologico che spaziano dalle opere giovanili di metà anni venti fino alle ultime degli anni Settanta, in grado di mostrare le fredde capacità tecniche del Cremona (chiaramente espresse nelle dettagliate rappresentazioni delle pistole) ed ad affiancarle alle atmosfere del Realismo magicche rivelano il filone visionario dell’ artista autodefinitosi un’ surrealista indipendente“.

Per questo la sala dedicata alla “follia” diventa il vero fulcro dell’intero percorso espositivo. Sulle pareti, dal forte colore violaceo, ci sono più di vent’anni della pittura del Cremona che ne rilevano “il sogno, l’incubo, il macabro” ma anche la visione puramente intellettuale della realtà che circonda l’artista. Fortissimo è  il percorso dedicati ai nudi, da sempre motivo chiave e ricorrente nell’iconografia di Cremona. Il “nudo” si fonde con la rilettura del mito ma anche con il corpo delle lettere dell’alfabeto dando ad essere un nuovo senso e diversa vita.

L’ultima sala diventa celebrazione di una sintetica ma fortissima affermazione dell’artista che, chiarendo il perché della frontalità delle sue rappresentazioni, spiega come nei suoi quadri “ci sia sempre qualcosa che tappa. Un tappo che chiude“. Questa espressione viene celebrata nei quadri e fotografie presenti nella sala che diventano perfetta espressione del dualismo tra il “fuori” e il “dentro” dando forma al significato delle parole del Cremona.

La mostra, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari e Elena Volpato, è in grado di valorizzare gli aspetti più contemporanei dell’opera di Cremona e di far conoscere e riscoprire la figura di un intellettuale creativo e differente da tutti gli artisti della sua epoca.

Valeria Rombolà

FOR.AL. un’offerta formativa a tutto campo

 

Intervista al direttore generale Veronica Porro

 

di Massimo Iaretti

 

Veronica Porro è dal 2002 in Foral. Dapprima è stata direttore delle sedi di Valenza e Novi Ligure, attualmente ricopre l’importante ruolo di direttore generale del Consorzio per la formazione generale nell’alessandrino (in acronimo, appunto, For.Al) nato nel 1998 e costituito in forma di Scrl per iniziativa congiunta e paritetica di enti locali, associazioni che rappresentano il mondo delle imprese, imprese commerciali ed enti no profit.

 

Le abbiamo posto alcune domande sull’attività di For.Al. presenti e in prospettiva futura.

 

Direttore come e dove si declina la vostra offerta formativa ?

 

In tutte le quattro sedi, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure e Valenza.

Lavoriamo in diversi ambiti, la fascia dei giovani ultra14enni con corsi di istruzione e formazione professionale e percorsi triennali che sono sovrapponibili al triennio delle superiori, con corsi per disoccupati, per occupati, corsi realizzati su misura, corsi per la sicurezza sul lavoro.

 

Quindi è un’offerta variegata e per ogni età ?

 

Certamente, per i maggiorenni non ci sono limiti di età, operiamo su attività che rispondono a bandi regionali che sono a loro volta coperti da fondi europei cui si sono aggiunti dopo il periodo dell’emergenza Covid quelli resi possibili con i fondi del PNRR

 

Quest’ultima situazione ha portato a dei cambiamenti ?

 

Questo da un lato ha ‘stravolto’ e modificato il nostro sistema formativo per adulti. Si parte con gli utenti profilati dai centri per l’impiego che necessitano una formazione in termini di durata diversa. Ci sono disoccupati pronti per essere inseriti o reinseriti nel mondo del lavoro, ci sono ambiti che hanno necessità di trovare nicchie che consentano di trovare occupazione, ecc.

Fatta questa indispensabile premessa, possiamo dire che sono stati raggiunti i target stabiliti dalla Regione Piemonte con molti ricollocati

 

Vi occupate di apprendistato ?

 

Non lo gestiamo direttamente ma in ATS con tre filiere – commercio, artigianato, piccole imprese – in collaborazione con le associazioni di categoria in tutte le sedi. Da loro riceviamo le classi di allievi e somministriamo la formazione obbligatoria.

 

Avete una limitazione territoriale ?

 

Come detto abbiamo quattro sedi con le loro peculiarità Alessandria per la sicurezza, il terzo settore e il commercio internazionale, Casale Monferrato per le acconciature gli operatori sociosanitari e nella nuova sede di palazzo Trevisio l’operatore logistico, Novi il settore elettrico/meccanico per Valenza il settore orafo. E l’utenza non ha confini provinciali o regionali.

 

In particolare Valenza …

 

La particolarità della sede di Valenza è che essendo la scuola del distretto orafo ha un’attrattività su tutto il territorio nazionale ed ha un alto grado di innovazione per essere al passo con le aziende.

Questo perché la collaborazione con le aziende del For.Al. è un fatto storico, connaturato con le aziende stesse basandosi su uno scambio continuo con loro e avendo un’offerta formativa tarata rispetto alle esigenze delle imprese del settore. Grazie a questo siamo in grado di formare tutte le figure professionali che vengono richieste dal settore orafo.

 

A Novi invece l’elemento di punta è il settore meccanico/elettrico ?

 

Esatto qui sono stati avviati corsi GOL del PNRR. Se n’è svolto uno per saldatura, molto richiesto dalle aziende e ci sono quelli in ambito socio assistenziale rivolti alla creazione di assistenti familiari anche propedeutici alla formazione degli OSS.

 

Mentre a Casale e ad Alessandria …

 

A Casale Monferrato, oltre ai corsi per giovanissimi dove quello per acconciatore è stato molto richiesto, si sta organizzando un percorso per operatore logistico, con un occhio particolare al settore del freddo e in collaborazione con aziende ed istituti scolastici territoriali sempre molto attivi.

In Alessandria, infine, viene svolta tutta formazione professionale per adulti e aziende. Vorrei ancora aggiungere che è stato riattivato il bando sulla formazione continua individuale su tutte le quattro sedi che consente varie tipologie di corsi in orario preserale e serale per gli occupati.

 

 

G7, scontri tra antagonisti e polizia in centro a Torino

Momenti di tensione, nel centro di Torino, quando il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, in concomitanza  con la riunione intergovernativa  alla Reggia di Venaria ha tentato di superare i cordoni delle forze dell’ordine a protezione degli hotel dove alloggiano i ministri.

La polizia è intervenuta prima con gli scudi e poi con idranti e lacrimogeni.

Dal corteo “pacifista” sono stati lanciati uova, fumogeni e qualche bottiglia contro la polizia. Solidarietà dal ministro Pichetto alle forze dell’ordine.

G7, Extinction Rebellion viola la zona rossa

Nel pomeriggio alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno violato la zona rossa occupando il tetto della Facoltà di Biologia dell’Università degli Studi di Torino che si affaccia su Piazza Carlina. Le persone sul tetto hanno aperto uno striscione che recita “The king is naked, G7 is a scam” (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro).

Vigili del fuoco in lutto: colto da malore muore caposquadra 50enne

È stato colto da un malore presso il distaccamento dei vigili del fuoco di Torino Lingotto, in via Corradino ed è poi deceduto alle Molinette. Samuele Del Ministro, caposquadra di 50 anni  era di turno nella sua stanza quando si è sentito male. Dopo i primi soccorsi è stato portato  in ambulanza all’ospedale dove è morto un’ora dopo il ricovero. Originario della Toscana lascia moglie e due figli.

Al via nei saloni della  Reggia di Venaria il vertice ministeriale del G7 Ambiente, Energia e Clima

Ha preso il via nei saloni della  Reggia di Venaria il vertice  ministeriale del G7 Ambiente, Energia e Clima, guidato dalla presidenza italiana, capofila il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto.

“La nostra è una grande responsabilità verso i  cittadini, verso i Paesi più vulnerabili e verso il Pianeta. Ci troviamo nel pieno di due conflitti che si innestano su crisi globali. La comunità internazionale attende un nostro messaggio”, ha detto il ministro italiano. “Il G7 è la sede giusta per  programmare azioni per una più efficace lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento e per una transizione energetica giusta, inclusiva e sostenibile. Il nostro ringraziamento va a tutti gli esperti dei gruppi tecnici che in questi mesi hanno lavorato per fare di questo G7 Clima, Energia e Ambiente un successo sul quale costruire traguardi futuri ancora più ambiziosi”, ha aggiunto Pichetto.

Il ministro riceve a Venaria i suoi omologhi per affrontare le sfide della sicurezza energetica, del cambiamento climatico e della tutela dell’ambiente. Le priorità per il governo sono: “concretezza, cooperazione in particolare con l’Africa, un approccio pragmatico e non ideologico secondo il principio di neutralità tecnologica”.

Sulla cooperazione con l’Africa, Pichetto ha sottolineato la necessità di “costruire, secondo lo spirito del Piano Mattei, partenariati di tipo non predatorio, sostenendo i più vulnerabili nell’adattamento agli effetti del cambiamento climatico e favorendo quell’accesso all’energia pulita e sostenibile che oggi è negato al 43% degli abitanti del continente”.

Al centro del G7 temi quali: rinnovabili, efficienza energetica, uscita progressiva dai fossili, biodiversità, ricerca per il nucleare di nuova generazione, fusione, economia circolare, materie prime critiche, biocarburanti. ieri alcune decine di manifestanti avevano bloccato la tangenziale di Torino e bruciato le effigi dei leader mondiali davanti alla Reggia blindata dalla polizia. Ma non si sono registrati incidenti con  danni a persone o cose.

(ilTorinese.it)

Operaio ustionato morto in ospedale

Salvatore Nicolosi, l’ autista 45enne che era rimasto ferito gravemente dalle ustioni provocate dagli schizzi di fenolo che lo avevano colpito nei giorni scorsi  è deceduto all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dove era stato ricoverato. In un primo tempo le sue condizioni  erano sembrate non preoccupanti ma si sono aggravate successivamente.