EDITORIALE
di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”
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La storica azienda delle caramelle più famose d’Italia, rinasce nel nuovo stabilimento di Collegno, con tante novità dedicate soprattutto al pubblico, a partire dall’autunno prossimo.
È del 14 aprile il nuovo spot pubblicitario della “Fabbrica della felicità “ per pastiglie Leone, dai toni, dai costumi dei personaggi coinvolti, dalle atmosfere fiabesche e oniriche, che ricordano un po’ quelle della “Fabbrica di Cioccolato”, il famoso film con protagonista Johnny Depp.
“Leone è la Fabbrica della Felicità da quasi 170 anni” spiega Mario De Luca, Marketing Director dell’azienda torinese. “Con il nuovo spot vogliamo raggiungere un pubblico sempre più vasto e diffondere la filosofia del Brand: un inno alla bontà e alla gioia di vivere, un’esplosione di allegria e squisitezza tutte italiane, in grado di viaggiare per il mondo e far vivere a chiunque – e ovunque – dei momenti di pura spensieratezza. I nostri prodotti sono unici perché realizzati da una squadra che lavora in perfetta armonia per rendere le iconiche pastiglie il linguaggio universale della felicità”
Recente anche la presentazione alla stampa e alle istituzioni del territorio locale e regionale, della nuova sede per Leone 1857, accolti dalla Presidente di Leone, Michela Petronio insieme al marito Luca Barilla. Le novità che porta in serbo per il futuro e le stesse dolcezze delle quali è ambasciatrice addirittura dai tempi di Cavour, regalano felicitá sin dall’ingresso in azienda. Leone è un’azienda dolciaria innovativa e sorprendente dal 1857, che racchiude nel proprio DNA gusto, bellezza e italianità, per offrire momenti di piacere sofisticato e spensierato allo stesso tempo. Tutto ha inizio più di 166 anni fa quando Luigi Leone aprì una confetteria ad Alba e cominciò a produrre piccole pastiglie di zucchero, diventando in pochi anni il fornitore ufficiale della Real Casa Savoia. Oggi, Leone è il brand di pastiglie più vendute in Italia: completano la gamma squisite gelatine, gommose e caramelle e raffinato cioccolato, prodotte con materie prime eccellenti e ricette tradizionali dell’antica confetteria italiana, della quale intende farsi rappresentante nel mondo, regalando piccoli momenti di inaspettata felicità.
La Fabbrica della Felicità – 7.000 mq di superficie di cui una parte destinata all’area esperienziale e l’altra alla produzione – ambisce a diventare una vera e propria destinazione turistica e rappresenta una tappa fondamentale nell’evoluzione di questa eccellenza italiana, già protagonista a settembre dello scorso anno di un rebranding che ha modernizzato il “volto” dello storico marchio.
“La decisione di investire in Leone” spiega Michela Petronio, presidente del brand “è stata motivata dalla volontà di rilanciare un marchio storico del food italiano, celebre per la sua qualità e autenticità. Leone rappresenta non solo un prodotto di alta qualità, ma anche un simbolo dell’italianità nel mondo. Abbiamo scelto di investire in quest’azienda perché pensiamo che abbia il potenziale per conquistare nuovi mercati essendo un marchio unico con prodotti distintivi.
Siamo entusiasti di inaugurare i lavori per la nuova Fabbrica Leone, che non sarà solo un centro di produzione, ma una vera e propria destinazione per tutti quelli che vorranno entrare nel mondo del brand. Questo ambizioso progetto consentirà al pubblico di immergersi nel magico processo di trasformazione delle materie prime in caramelle e cioccolato, offrendo un’esperienza coinvolgente, senza precedenti. Sarà un luogo dove la magia prende vita e dove sveleremo i segreti di questa antica confetteria, affascinando tutti coloro che vi entreranno.”
La progettazione, a opera dello studio di architettura milanese Piuarch, ha avuto come obiettivo quello di esaltare, attraverso l’espressione artistica del nuovo fabbricato, l’” anima” dell’industria dolciaria, guardando il futuro e l’innovazione ma non dimenticando la tradizione e l’artigianalità di Leone.
Chiara Vannini
Si rafforza la sinergia tra la Città di Torino e le associazioni nazionali degli Alpini e dei Partigiani, che collaboreranno per la manutenzione dei monumenti nei cimiteri della città.
Questa mattina nella sala Congregazioni di Palazzo Civico è stato firmato il patto “Beni comuni” con l’Associazione Nazionale Alpini. Per la Città hanno partecipato l’assessora ai Cimiteri e l’assessora alla Rigenerazione urbana, che venerdì prossimo firmeranno anche l’accordo con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.
Oggetto dei primi interventi di manutenzione ordinaria, cura e decoro saranno due monumenti nel cimitero di Sassi, uno dedicato alla memoria dei defunti della Prima Guerra Mondiale, che sarà affidato alla sezione di Torino dell’ANA, l’altro dedicato ai caduti della Seconda Guerra Mondiale, affidato invece all’ANPI. Le associazioni potranno segnalare l’eventuale necessità di interventi di restauro, che rientrano nella manutenzione straordinaria e che rimangono in capo alla Città.
Nel corso dell’incontro di questa mattina è stata ricordata l’importanza della conservazione e della valorizzazione dei monumenti in primo luogo per preservare la memoria dei fatti storici, oltre che per il loro valore artistico. Un impegno sentito da parte dell’amministrazione ma anche da altri soggetti, che in passato ha portato alla firma di altri due patti “Beni Comuni”. Al Circolo Soci Torino FC 1906 è stata affidata infatti la cura del monumento commemorativo del Grande Torino e delle lapidi che ricordano i nomi dei membri della squadra che persero la vita nella tragedia di Superga. L’Ordine dei Medici è invece incaricato della manutenzione ordinaria del monumento funebre e del busto di Michele Buniva.
A Torino e in Piemonte in vendita da Borello Supermercati
Se ne parla da tempo, e il tema è stato anche al centro dell’attenzione e del dibattito tra puristi e innovatori del vino al Vinitaly di Verona. È il vino zero alcool, definito già come “la nuova frontiera del piacere senza sensi di colpa”. La nuova bevanda, qui a Torino e in Piemonte, è già in vendita nei supermercati della catena Borello.
“Se amate il sapore sofisticato del vino ma preferite evitare l’alcool, questa è l’alternativa perfetta per voi”, commenta Fiorenzo Borello, patron della nota catena di negozi.
“Immaginate una serata alcool free, ma con tutto il gusto e l’eleganza di una bottiglia di vino tradizionale. Che si tratti di una cena romantica, di una serata tra amici o semplicemente di un momento di relax solitario, il vino zero alcool è pronto a soddisfare ogni vostro desiderio”, conclude Borello.
Insomma, si potrebbe affermare: zero alcool, zero pensieri, questa è la promessa dietro ogni bottiglia. Un prodotto che, al di là di come la pensano sostenitori o detrattori, pare destinato a conquistare una buona fetta di mercato.
Torino come Milano. Il Consiglio comunale ha approvato la “distanza di cortesia” per i fumatori. Tempi duri per i fumatori sotto la Mole, non potranno infatti accendere la sigaretta o il sigaro in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto a una distanza inferiore di cinque metri da altre persone senza il loro consenso esplicito.
La delibera approvata oggi pomeriggio dal Consiglio comunale modifica il Regolamento di Polizia urbana numero 221 e rammenta che alcune città italiane hanno già vietato di fumare nei parchi mentre a Torino è vigente il divieto nelle aree gioco.
Il provvedimento riguarda tutto ciò che produce fumo: le sigarette, il sigaro, la pipa, il tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione, le sigarette elettroniche.
Incidente mortale ieri a Pessione nel Torinese. Un uomo di 56 anni, di Chieri, era in sella alla sua moto Piaggio, quando ha perso il controllo cadendo nel canale lungo la strada. Sul posto i carabinieri e il 118 che ha solo potuto constatare il decesso.
Giornata storica quella di domenica 14 aprile per il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Sauze d’Oulx. È stato inaugurato il nuovo mezzo di protezione civile che permette una piena operatività per tutti i volontari. Il mezzo è stato benedetto da don Giorgio Nervo al termine della Santa Messa delle ore 11, e a tutti i partecipanti è stato offerto un rinfresco. Era un mezzo atteso da anni, acquistato dal Comune di Sauze d’Oulx con il contributo di Regione Piemonte. Si tratta di pick up Isuzu DMax del valore di 44.000 euro, di cui 15.000 arrivati come contributo della Regione Piemonte. La soddisfazione espressa dall’Assessore alla Protezione Civile Davide Allemand, che in questo mandato ha seguito direttamente tutte le problematiche della Protezione Civile sul territorio di Sauze d’Oulx.
“Possiamo dirlo – dichiara l’Assessore Davide Allemand – è una giornata storica per il Gruppo Comunale di Protezione Civile. Finalmente i nostri volontari potranno usufruire di un mezzo nuovo a norma, sicuro ed efficiente per poter essere sempre più operativi, non solo sul territorio comunale ma anche laddove le emergenze ci porteranno a operare. In un periodo storico come questo, riuscire a dotarsi di un mezzo performante non è facile. Ci abbiamo creduto come Amministrazione Comunale e ringraziamo Regione Piemonte che ci ha sostenuto a livello economico in questo acquisto. Adesso abbiamo un mezzo attrezzato e idoneo per operare in un comune montano come il nostro. I ragazzi della Protezione Civile se lo meritano perché quando c’è bisogno sono sempre pronti e disponibili”.
Un vivo ringraziamento è stato espresso dal Sindaco Mauro Meneguzzi, che ha presenziato la cerimonia di inaugurazione, a tutti i componenti della Protezione Civile e del Comune di Sauze d’Oulx.
Mara Martellotta
RAPPORTO OTI PIEMONTE 2024, PIÙ CANTIERI E MENO PROGETTI A RISCHIO
Presentata ad Alessandria l’edizione 2024 della piattaforma che monitora l’avanzamento delle 69 infrastrutture ritenute più urgenti dalle imprese piemontesi Fondazione Slala ha illustrato un’analisi sugli scenari futuri dei traffici di merci nel Nord Ovest
Tre lavori conclusi e cinque cantieri aperti in più. Aumentano le opere in linea con il programma e si riducono quelle in ritardo, undici però restano solo proposte progettuali. Questo in estrema sintesi il Rapporto Oti Piemonte 2024, che ha monitorato i progressi nella progettazione e realizzazione delle 69 infrastrutture ritenute urgenti dalle imprese di Confindustria Piemonte. Di queste 37 sono comuni al “Libro bianco sulle priorità infrastrutturali del Piemonte” realizzato da Unioncamere Piemonte che insieme alla Regione Piemonte collabora all’Osservatorio Territoriale Infrastrutture regionale.
Delle opere monitorate da Oti, solo 27 su 69 sono già cantierate, erano 22 nella precedente edizione del rapporto. A queste si aggiungono 39 opere ancora solo sulla carta: 27 sono in fase progettuale, dodici sono invece semplici proposte progettuali. Le tre opere ultimate nell’ultimo anno sono: il collegamento ferroviario Torino-Aeroporto di Caselle, la riattivazione del servizio ferroviario Casale Monferrato-Mortara e il nuovo ponte sul Ticino tra Vigevano e Abbiategrasso.
In assoluto, tra cantierate e solo progettate, le opere che sono in linea con il cronoprogramma salgono nell’ultimo anno da 23 a 30, di cui sono 18 quelle con lavori in corso. Calano invece da 20 a 16 quelle che hanno subito un ritardo negli ultimi 12 mesi, tra cui sette già cantierate. Restano invariate a 9 quelle con un ritardo grave, tra queste due sono già cantierate. Per arrivare a quota 69 vanno aggiunte le undici opere in stand-by e le tre concluse.
“Le imprese piemontesi ritengono importanti per garantire sviluppo e crescita al tessuto economico regionale le 69 opere monitorate da Oti Piemonte, ma purtroppo quasi due terzi di queste sono ancora in fase progettuale. Registriamo qualche segnale positivo, tra cui tre cantieri conclusi, ma sulle opere strategiche principali come Terzo Valico e Torino-Lione sono ancora molte le incognite. Se alziamo lo sguardo all’intero sistema di attraversamento delle Alpi, nell’ultimo anno ci siamo trovati nel mezzo di una tempesta perfetta che va dal Traforo del Monte Bianco alla frana nella valle della Maurienne, dal Gran San Bernardo al raddoppio del tunnel sotto al Colle di Tenda. Questa è una emergenza da risolvere nel minor tempo possibile perché sono a rischio una parte dei 110 miliardi di interscambio tra Italia e Francia, e più in generale la nostra porta d’ingresso principale verso l’Europa” ha commenta il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay, nel suo intervento alla presentazione del rapporto.
“Occorre poi avere una nuova idea di territorio, non più come una dimensione statica, ma come un luogo di flussi e connessioni – sottolinea Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte –. Turisti, studenti, investitori, imprese e famiglie sono gli attori che innescano questi flussi e contribuiscono allo sviluppo locale. Le infrastrutture, sia fisiche che virtuali, sono un elemento fondamentale per la competitività ma, in un contesto geopolitico incerto come quello attuale, assumono anche un ruolo ancora più importante per la tenuta dell’economia nazionale. Le Camere di commercio svolgono, ciascuna sul proprio territorio, un fondamentale ruolo di aggregatori e catalizzatori a livello locale per l’elaborazione e la realizzazione di progetti territoriali di sviluppo e per favorire il raccordo tra diversi soggetti istituzionali, privati e associativi. Oltre al monitoraggio delle priorità infrastrutturali condotto da OtiPiemonte, Unioncamere Piemonte è impegnata su altre due linee di lavoro: la prima, di ricerca e analisi, legata alla situazione logistica piemontese, in collaborazione con Fondazione Slala; la seconda, di promozione, legata alla creazione di una filiera di imprese, in collaborazione con Ceipiemonte”.
Tra le opere monitorate da Oti Piemonte, ce ne sono dieci finanziate anche con fondi Pnrr, e che quindi andrebbero concluse entro il 2026. Di queste ben otto hanno registrato degli avanzamenti nell’ultimo anno, mentre su Terzo Valico e raddoppio della linea ferroviaria Fossano-Cuneo, si è registrato un rallentamento dovuto nel primo caso a condizioni geologiche sfavorevoli, e alla mancata definizione del modello di esercizio nel secondo. Complessivamente il Pnrr ha finanziato venti opere coprendo con 4 miliardi circa il 40% del costo complessivo.
“UniCredit vuole sostenere lo sviluppo, le eccellenze e gli investimenti in campo infrastrutturale del Nord Ovest in quanto siamo convinti che rappresentino un elemento fondamentale per lo sviluppo sia del sistema regionale che di quello italiano, come emerso rapporto Oti, predisposto da partner d’eccellenza quali Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte – dichiara Paola Garibotti, Regional Manager Nord Ovest di UniCredit – come UniCredit, forniamo costantemente il nostro supporto alle imprese italiane con l’obiettivo di innescare virtuosi processi di crescita sui territori e siamo subito scesi in campo costituendo una Task Force a supporto del Piano nazionale di ripresa e resilienza del Governo che sostiene le 6 mission del PNRR“.
Per una più facile comprensione del rapporto, le 69 infrastrutture monitorate sono anche state divise in otto grandi sistemi infrastrutturali: Corridoio Mediterraneo (2 opere), Corridoio Reno-Alpi (7 opere), Sistema Aeroportuale (5 opere), Sistema dei centri intermodali (10 opere), Sistema dei Valichi Alpini (11 opere), Sistema delle connessioni immateriali (1 opera), Sistema Pedemontano (10 opere) e Viabilità dei nodi urbani (22 opere). Tutti questi sistemi, tranne il corridoio Mediterraneo e le connessioni immateriali, registra una o più opere in grave ritardo, che ne mettono a rischio il completamento.
Il Rapporto Oti 2024 è stato presentato ad Alessandria a Palazzo del Monferrato sede della Camera di Commercio di Alessandria-Asti nel corso dell’evento “Infrastrutture e logistica. Il nord ovest nel contesto europeo”. Ad aprire i lavori Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti. A seguire i saluti istituzionali di Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte, Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, Giorgio Angelo Abonante, sindaco di Alessandria e Laura Coppo, presidente Confindustria Alessandria. Cristina Manara, responsabile Trasporti, logistica e infrastrutture Confindustria Piemonte ha poi illustrato i contenuti del Rapporto Oti, Cesare Rossini e Nicola Bassi, della Fondazione Slala hanno poi presentato lo Studio sugli scenari di sviluppo per la logistica del sistema Piemonte. È stata poi la volta della tavola rotonda “Necessità delle imprese, le risorse e le opportunità” moderata dal giornalista de La Stampa, Gabriele De Stefani, nel corso della quale sono intervenuti: Paolo Piacenza, commissario straordinario Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, Ascanio Borchi, presidente Commissione logistica e infrastrutture Confindustria Piemonte e presidente del Terminal intermodale Rail Hub Europe, Antonello Fontanili, direttore Uniontrasporti, Paola Garibotti, responsabile regionale area nord ovest di Unicredit, che ha sponsorizzato l’evento. De Stefani ha poi intervistato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay sul tema “Nuove centralità e infrastrutture, il Piemonte accelera”. Dopo il lunch break ai partecipanti è stata offerta la possibilità di visitare il Terminal Rail Hub Europe di Rivalta Scrivia.
Studio sugli scenari di sviluppo per la logistica del sistema Piemonte
Il prossimo decennio sarà cruciale per l’ecosistema piemontese, in particolare per le imprese logistiche che saranno direttamente coinvolte, da protagoniste o da gregarie, questo è il dilemma, dal nuovo asset infrastrutturale in una sfida il cui esito è tutto da costruire. Il Terzo Valico e i lavori sulla rete ferroviaria ligure consentiranno una mobilità delle merci dai porti liguri mai consentita finora, il potenziamento delle linee verso la Nuova Ferrovia Transalpina svizzera apriranno definitivamente il collegamento per i grandi volumi di merci sia da nord che da sud, la TAV aprirà la porta a ovest mentre a est sarà il tunnel del Brennero il canale di riferimento. Un’infrastrutturazione senza precedenti che sicuramente consiste in un’opportunità enorme per il sistema produttivo e logistico piemontese. Ma le porte sono aperte in entrambi i sensi. E chi saprà meglio utilizzarle, se gli operatori del nord o noi “locals”, sarà la sfida che dobbiamo impostare fin da ora per avere la possibilità di vincere. Una sfida che coinvolge tutte le dimensioni: la dimensione operativa per essere competitivi, la dimensione finanziaria per non soccombere ai giganti, la dimensione formativa per creare le competenze necessarie, la dimensione sociale per essere territorio di immigrazione qualificata. Una sfida complessa in un mondo sempre più complesso.
Si terranno oggi alle 15 i funerali di Alessio Passiatore, il seminarista di 35 anni al quarto di Teologia, morto all’ improvviso per un arresto cardiaco. Il religioso che tra poche settimane avrebbe ricevuto il ministero dell’Accolitato, era in Seminario a Gozzano quando è deceduto. Nel Seminario novarese sono giunti il vescovo di Biella Roberto Farinella e il vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla. Le esequie si tengono nel duomo di Biella.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Sabato 20 aprile, alle ore 16, alla presenza dell’artista Lorenzo Maria Bottari, delle autorità e dei critici, si inaugura presso gli spazi di Open Ada, in via Repubblica 6, a Torre Pellice, la mostra “Pinocchio nel paese dei Tarocchi” di Lorenzo Maria Bottari, curata da Monica Nucera Mantelli, con interventi critici di Antonio Mirevi, il patrocinio culturale della Fondazione Collodi e il patrocinio del Comune di Torre Pellice.
“Si tratta di una mostra magica e catartica, come solo fiabe e Tarocchi insieme sanno creare del genio creativo di un grande artista siciliano – spiega la curatrice “.
In esposizione quasi una cinquantina di lavori, tra cui 23 tele50×70, dedicata all’incroci del burattino più famoso di tutti i tempi, annesse alle simbologie archetipiche degli arcani maggiori, oltre a schizzi e stampe a tema. Non mancheranno oggetti d’artista quali il libretto con cartoline e cofanetto dei Tarocchi, curati da Miredi e editi da Attini Arte. Sabato 4 maggio, alle 15.30, si terrà un evento collaterale interattivo con il pubblico, inserito nel calendario del Salone OFF, con l’esperto di Tarocchi di ispirazione jodorowskiana Dario Noascone, dal titolo “Con Pinocchio, conoscersi con i Tarocchi”. L’introduzione, tra arte e psicomagia, sarà curata da Monica Nucera Mantelli. L’ingresso all’appuntamento è gratuito fino a esaurimento posti. La mostra, in corso da sabato 20 aprile, sarà visitabile fino a sabato 25 maggio 2024, il venerdì pomeriggio dalle 15 alle 18, il sabato con il medesimo orario e la domenica su appuntamento. L’ingresso è libero. Si segnala inoltre che, presso Open Ada, centro culturale di titolarità dell’Associazione Decima Arte, sono in permanenza presenti opere a tema di Enrico Colombotto Rosso e Beny Giansiracusa.
“Con Pinocchio precipitiamo nelle sue avventure – spiega Antonio Miredi – nel suo meraviglioso vagabondaggio, pronti come l’immortale burattino a sorprenderci e spaventarci nelle continue prove ad ostacoli, nelle metamorfosi delle forme, in una fuga vissuta con abbandoni e ritorni. In Pinocchio, il reale e il fantastico si mescolano in maniera non logica ma analogica, mantenendo vivo lo sberleffo della comicità. Intrecciare il simbolismo del racconto di Pinocchio alla magia dei Tarocchi offre all’artista Lorenzo Maria Bottari l’occasione di un doppio viaggio e di un doppio sogno. La fedeltà della narrazione pittorica non è quella pedante della filologia, ma quella estrosa e sensualmente allusivo dell’artista, che pone il suo talento istintivo e cromaticamente acceso e avvolgente al servizio del raccontare dipingendo e del dipingere raccontando.
Si terrà anche un evento nell’ambito del Salone Internazionale del Libro OFF, sabato 4 maggio, alle ore 15.30 dal titolo “Pinocchio, conoscersi con i Tarocchi”. La falsificazione della realtà o la creazione di nuove realtà è parte integrante della storia dei Tarocchi che, nel corso dei secoli, si è spostata dalle case dei ricchi e dei nobili alle osterie, dalle botteghe d’artista agli antri di maghi e cartomanti, dai salotti di occultisti agli studi di psicologi, da una parte la storia reale, dall’altra quella altamente simboli costituita dagli esoterismo, sono entrambi imprescindibili per conoscere i Tarocchi, le cui immagini archetipali sembrano metterci di fronte a verità che non vogliamo affrontare. Nel corso dell’incontro condotto da Davide Noascone, consulente generazionale famigliare, e con l’intervento speciale di Monica Nucera Mantelli, scopriremo come le bugie, la specialità di Pinocchio, che sempre oscilla tra il matto e il bagatto, spesso non siano altro che un modo differente di vedere la realtà, e come esse siano una caratteristica terapeutica dei Tarocchi. Tra immagini vecchie e nuove e simboli multiformi, il momento dell’incontro trarrà linfa e ricchezza dall’interazione tra l’intervistatrice e il pubblico, che sarà invitato su base assolutamente volontaria a confrontarsi con i segni archetipali e le bugie dei 22 Trionfi. L’artista in esposizione è Lorenzo Maria Bottari, nato a Palermo il 29 agosto 1949, penultimo di una famiglia di 10 figli. La vocazione artistica sarà la spinta che lo porterà a Firenze nel 1968 come un vero bohemien, viaggiando e vivendo fra significativi incontri con De Chirico, Guidi, Guttuso, Cagliari, Lam, Kodra e altri coetanei come Vanni Viviani e Mimmo Germanà.
È stato Renato Guttuso a presentare nel 1980 la sua prima importante cartella di xerigrafie materiche intitolata “La cattedrale di Palermo”, nella storica galleria Schettini di Milano, dove nel frattempo si è trasferito, mantenendo uno spirito nomade che lo vedrà presente nelle mostre internazionali di Londra, Vienna, Parigi, New York, Milano, Stoccolma e Berlino tra le altre. La conoscenza diretta della grande poetessa Alda Merini negli anni 90 a Milano, diventa l’occasione di un poetico omaggio con tele ospitate in diverse mostre in giro per l’Italia e nello spazio-museo Alda Merini di Milano. L’interesse verso la letteratura e le sue contaminazioni lo portano a interessarsi alla figura di Pinocchio, oggetto di ricerca e studio pittorico dal ’93. La Fondazione nazionale Collodi lo invita nel ’99, con le sue carte bozzetto “Pinocchio nel paese dei Tarocchi”, a Collodi, dove fa ritorno nel novembre 2022 con la mostra di dipinti su tele originali in cui la magia dei grandi arcani e la storia di Pinocchio trovano un luogo congeniale. Pinocchio e i Tarocchi con l’edizione Attini diventano 22 cartoline cofanetto con testo a cura di Antonio Miredi, a diffusione limitata, presentato con annullo dell’ufficio postale filatelico di Milano.
Mara Martellotta